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Discussione: Prima ragazza Down laureata in Italia

  1. #46

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    Quote Originariamente inviato da Ariel Visualizza il messaggio
    mi chiedo??????

    quando iniziano a seguire un percorso didattico come quello degli altri?

    da subito o solo arrivati alle superiori?
    Io non sono cosi' pessimista.(per drdlrz)
    Certo questo è un discorso lungo, ma che varrebbe la pena approfondire.
    Diciamo che per chi riesce, è piu' fattibile alle elementari e poi forse, anche alle superiori . Certo credo che si debba parlare sempre comunque di percorso facilitato e semplificato, ma comunque possibile.

    Le variabili pero' sono tantissime: come famiglia innanzi tutto bisogna crederci, tirarsi su le maniche , sperare di imbattersi in maestre con la voglia di fare e di collaborare e non da meno sperare in una classe "accogliente".

    Non è facile, ma se non in tutto , almeno in parte ce la si puo' fare

    In bocca al lupo!

  2. #47

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    Non credo si debba essere necessariamente "pessimiste" o "passive" se si guarda in faccia la realtà. Io ho poca esperienza, in fondo Eleonora è solo in prima elementare..... ma credo che anche mettendocela tutta non possa, in futuro, seguire un programma didattico come i suoi compagni. E sinceramente non me la sento di obbligarla a seguirlo a discapito del suo equilibrio emotivo. Ammiro i genitori di questa ragazza che si è laureata, ammiro anche lei e spero abbia potuto godere della sua infanzia, adolescenza con tutti i lati positivi e negativi.
    Eve mamma di Eleonora 13 anni e Ale 20 anni

  3. #48

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    Quote Originariamente inviato da mamma lidia Visualizza il messaggio
    sperare di imbattersi in maestre con la voglia di fare e di collaborare e non da meno sperare in una classe "accogliente".
    Più una Dirigente lungimirante, un Provveditorato collaborativo, E la Fata Turchina (Maria Star) che faccia funzionare oltre che la bacchetta ... il cervello ...... sto scherzando!!! Facciamo un passo alla volta, in primis, come dici tu, la famiglia deve rimboccarsi le maniche e non arrendersi mai, poi ..............
    Eve mamma di Eleonora 13 anni e Ale 20 anni

  4. #49

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    me lochiedeo perché in altri forum miè capitato di leggere di insegnanti che raccontavano di pinguini che non seguivano un programma ad hoc che i genitori volevano quello della classe vistoche il figlio ce la faceva anche se con grande sforzo
    e la cosa mi stupiva un po' almeno vista rapportata a jonny che è indietro indietro indietro
    Claudia, mamma di Niko 11/03/1997 (ADHD), Jonathan 09/09/2003 (SdD) e Raphael 26/10/2009

  5. #50

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    Quote Originariamente inviato da mamma lidia Visualizza il messaggio
    Io non sono cosi' pessimista.(per drdlrz)
    Certo questo è un discorso lungo, ma che varrebbe la pena approfondire.
    Diciamo che per chi riesce, è piu' fattibile alle elementari e poi forse, anche alle superiori . Certo credo che si debba parlare sempre comunque di percorso facilitato e semplificato, ma comunque possibile.
    penso che stiamo dicendo la stessa cosa. Il programma degli altri non potranno seguirlo mai, semplicemente perchè ci sono dei limiti oggettivi che tutti hanno (chi più, chi meno), soprattutto in materie come la matematica.
    Per questo, per tagliare la testa al toro, ho detto che seguire il programma degli altri (nel senso di apprendere come gli altri, fare le verifiche con le modalità degli altri, studiare con le modalità degli altri, esporre oralmente al livello medio degli altri) secondo me è escluso, sempre, per tutti.
    Poi, se vogliamo dire che si possono usare gli strumenti degli altri per raggiungere obbiettivi personali e comunque utili, sono perfettamente d'accordo con te!

  6. #51

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    Quote Originariamente inviato da mamma lidia Visualizza il messaggio
    Io non sono cosi' pessimista.(per drdlrz)
    Certo questo è un discorso lungo, ma che varrebbe la pena approfondire.
    Diciamo che per chi riesce, è piu' fattibile alle elementari e poi forse, anche alle superiori . Certo credo che si debba parlare sempre comunque di percorso facilitato e semplificato, ma comunque possibile.

    Le variabili pero' sono tantissime: come famiglia innanzi tutto bisogna crederci, tirarsi su le maniche , sperare di imbattersi in maestre con la voglia di fare e di collaborare e non da meno sperare in una classe "accogliente".

    Non è facile, ma se non in tutto , almeno in parte ce la si puo' fare

    In bocca al lupo!
    voglio condividere la mia personale esperienza se può aiutare qualcuno.
    Emanuele ora ha 12, frequenta la prima medie e fa lo stessoprogramma della classe.
    Come ci siamo arrivati?
    Siamo arrivati a metà anno della terza elementare che ancora non gli facevano fare quasi nulla, lui andava a scuola mal volentieri e ero più che certa che avesse più capacità di quelle che dimostrava (o aveva l'opportunità di dimostrare) a scuola. Abbiamo iniziato il percorso privato della Comunicazione facilitata alternativa aumentativa. Questa ci ha permesso di capire quanto effettivamente aveva dentro Emanuele. Il percorso è stato lungo e faticoso per me perchè il programma di terza glielo ho fatto fare io a casa con strumenti alternativi che mi hanno insegnato al centro dove porto Emanuele. All'inizio della quarta Emanuele ha iniziato anche a scuola a fare decisamente di più (senza C,F. solo con diverse strategie e strumenti). Purtroppo Emanuele ha avuto delle elemntari difficili per il continuo cambio di insegnanti e gli insegnanti di classe che non si facevano carico di lui. Quest'anno, prima media, tutto è cambiato, gli insegnanti credono in lui anche perchè vedono i risultati e vi assicuro che i voti che prende sono tutti suoi non regalati. A scuola non usa la Comunicazione facilitata ma su suggerimento nostro e degli specialisti che lo seguono nonchè la grande disponibilità degli insegnanti di sostegno Emanuele fa proprio lo stesso identico programma della classe in tutte le materie. è indietro solo in matematica perchè alle elemntari non ha mai fatto niente, comunque fa già le espressioni, le frazioni, etc.Bisogna che noi per primi ci crediamo e diamo loro l'opportunità di dimostrare ciò che veramente possono fare, ovviamente ciascuno nella propia misura come nella normalità. Emanuele è felicissimo, va a scuola volentieri, fa tutti i compiti, studia ma anche gioca, si diverte.Le relazioni con i compagni sono finalmente buone perchè mediate dagli adulti, lui si sente gratificato e vi assicuro che sembra un altro ragazzino in questi ultimi mesi. Abbiamo fatto il GLHO dove gli insegnanti hanno esplicitamente detto alla neuropsichiatra che segue il programma della classe. Fatica, impegno, energie spese di tuti i tipi (anche economiche) ma vi assicuro che ne vale la pena, vederlo così felice ci ripaga di tutto.

  7. #52
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    Quote Originariamente inviato da Ariel Visualizza il messaggio
    e la cosa mi stupiva un po' almeno vista rapportata a jonny che è indietro indietro indietro
    Non ti preoccupare che stai in buona compagnia
    "Ieri è storia, domani è un mistero, ma oggi è un dono e per questo si chiama presente"

  8. #53

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    Quote Originariamente inviato da paola Visualizza il messaggio
    Non ti preoccupare che stai in buona compagnia
    lety ha un programma semplificato anche alla materna
    certo le linee del programma sono le stesse ma le modalità completamente differenti
    Fa rumore camminare tra gli ostacoli del cuore! (Ligabue - Gli ostacoli del cuore)

  9. #54

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    Quote Originariamente inviato da Laura74 Visualizza il messaggio
    lety ha un programma semplificato anche alla materna
    certo le linee del programma sono le stesse ma le modalità completamente differenti
    anche Angie...
    Pamela mamma di Andrea 8 anni e Angelica sdd 6 anni

  10. #55
    Administrator Pinguino reale L'avatar di paola
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    E' qualche giorno che volevo condividere delle nuove riflessioni e domande a riguardo dopo avervi letto sul discorso "laurea" come strumento di gratificazione personale, che è giustissimo e lo condivido nella misura in cui è la laure l'oggetto ultimo della gratificazione del ragazzo, intesa come realizzazione del sogno. Però quello che mi lascia l'amaro in bocca e poi sentire (e sarei curiosa di sapere se qualcuno di voi la pensa diversamente) che il prossimo sogno, indicato tra l'altro come se fosse un qualcosa di possibile, è quello di poter fare la maestra.
    Ora con tutto l'ottimismo che posso metterci mi rimane difficile pensare ad una maestra Down che rimane sola con 20/30 bambini che ha avuto necessità dell'aiuto pure per fare la tesi: ma voi i vs figli glieli affidereste alla ragazza del servizio? secondo voi è un sogno realizzabile?

    Io, onestamente, non penso gli affiderei i miei figli e come madre mi domando, ma è giusto farle pensare che ciò un giorno possa avvenire? non è un crearle un'illusione irrealizzabile?
    Avrei capito di più un discorso del tipo voglio lavorare a contatto con i bambini, e di persone Down che hanno visto realizzato questo di sogno ce ne sono, magari come bidelli o aiuto mensa o comunque con mansioni semplici che non implichino la piena responsabilità che ne consegue dall'affidamento di un minore, e sono persone che lo fanno consapevolmente, è così mostruoso cercare di tarare gli obiettivi e i sogni su cose più umili ma rispondenti alle effettive potenzialità dei nostri figli?
    "Ieri è storia, domani è un mistero, ma oggi è un dono e per questo si chiama presente"

  11. #56

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    Concordo con Paola: aldilà dell'eventuale preparazione (se ha avuto necessità del sostegno come fa ad essere un'eventuale maestra prevalente) anche io sinceramente come genitore avrei delle serie perplessità ad affidare mio figlio ad una maestra con sdd...sono razzista forse??

    con questo credo che sia giusto far seguire un proprio sogno, l'importante è che poi qs. non diventi un'arma a doppio taglio a livello emotivo.
    Se così fosse, sempre come madre ma stavolta di una bimbetta con sdd, cercherei di ridimensionare il sogno su un piano di estremo realismo, per evitare inutli sofferenze. O cercherei di dare un altro significato a quel sogno: quindi si all'eventuale laurea ( che vedo dura visto la differenziazione del programma già alla materna) ma per una soddisfazione pesonale e non come trampolino di lancio per il lavoro
    Fa rumore camminare tra gli ostacoli del cuore! (Ligabue - Gli ostacoli del cuore)

  12. #57

    Predefinito per riodini

    tantissimi complimenti ad Emanuele e a voi per averlo supportato, ma in poche parole in cosa consiste la "comunizione facilitata"????
    Marco è in 2 media (dopo avergli fatto ripetere volutamente la 5) e il suo programma è simile a quella di sua sorella che frequenta la 4. Per cui non c'è assoluta corrispondenza con i programmi della classe, nonostante io lo faccia seguire privatamente da una pedagogista da quando aveva meno di 1 anno. I risultati ci sono, l'impegno anche, le gratificazioni scolastiche pure, ma non c'è paragone con i suoi compagni anche se lui segue tutte le materie con relative verifiche in classe dei professori titolari. Ma a me va bene così!
    noi sorteggiati dal computer di Dio!!

  13. #58

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    Quote Originariamente inviato da paola Visualizza il messaggio
    ma voi i vs figli glieli affidereste alla ragazza del servizio? secondo voi è un sogno realizzabile?


    anch'io non accetterei una insegnante down per i miei figli, realisticamente noi vogliamo il meglio per tutti loro e diciamocelo tranquillamente i nostri pinguini non sono il massimo. E poi mi chiedo ma quanta consapevolezza aveva questa ragazza della parola del significato di "laurea"?! E' partito veramente tutto da lei o dai genitori che volevano dimostrare al mondo che anche una ragazza down poteva raggiungere gli obiettivi di una normo?
    Bha, a me basta che Marco impari a leggere e scrivere e fare i conti, non cerco uno scienziato, nè un caso da dover vantare. Infine io credo che non bisognerebbe incoraggiare i loro desideri quando noi ci rendiamo conto di quanto siano difficili o irraggiungibili per loro, credo che provocherebbero una delusione e un danno maggiore, meglio restare ancorati alla realà. Piccolo esempio: Marco vorrebbe fare da anni brekdance, ma sapendo quanto sia lento e goffo per una disciplina decisamente molto molto movimentata gli ho spiegato che non sarebbe facile per lui e che può riuscire meglio in altro, non è meglio spiegargli la realtà che rendolo poi ridicolo agli occhi di altri? Io credo che questa mia scelta sia il male minore!
    noi sorteggiati dal computer di Dio!!

  14. #59

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    La discussione capita a fagiolo,in questo momento sono davanti a un dubbio perme amletico:Giorgio frequenta il secondo anno di un istituto professionale con indirizzo economico aziendale,naturalmente ha un PEi tarato sui suoi obbiettivi diversi dalla classe,ad es.in economia uso dell'euro e carico e scarico del materiale,....ora mi trovo davanti ad un bivio e cioè fargli continuare questa scuola pur sapendo che dalla quarta non avrà più l'educatrice( il comune dice che dopo i 18 anni non la darebbe più e il prossimo anno lui prenderebbe la qualifica)che lo supportava molto(15 ore) anche sul piano didattico e affidarlo all'insegnante di sostegno(9 ore su una frequenza di 30 ore)chiedendo agli insegnanti curricolari si ''mettersi in gioco''di più,gli insegnanti sono disponibili ma..''signora qua siamo alle superiori,la classe è difficile......''perciò sarebbe a scuola contando su degli insegnanti curricolari che abbiano la voglia di ''fare'';certo potrebbe maturare in socialità ma la didattica.....

    L'alternativa prevede che dal prossimo anno scolastico si iscriva ad un corso regionale dove si punta sulle abilità lavorative spendibili in un eventuale luogo di lavoro ma....poca didattica e visto che il corso è per ragazzi disabili troverebbe modo di confrontaarsi solo con loro,a me sarebbe piaciuto farlo rimanere ancora per un anno nell'istituto che frequenta ma questo precluderebbe lo possibilitàin futuro di frequentare questo corso poichè la regione mette dei vicoli precisi per il loro ingresso.

    Mi sento presa tra due fuochi:la voglia di farlo stare ancora in una scuola ''normale'' a scapito degli apprendimenti o la consapevolezza che comunque vada lui dovrà confrontarsi con i suoi ''pari'' intesi come ragazzi disabili,so che è impossibile dare consigli ma volevo solo sfogarmi un po',certo che se avete qualche idea fatemela sapere magari qualche riflessione su aspetti da me non considerati mi possono aiutare a sbrogliare la matassa.Antonella mamma di Giorgio

  15. #60

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    Io spero molto che Mirco possa lavorare da grande.....perciò punterei sul corso che ha lo sbocco lavorativo.Ma molte cose le ignoro ovviamente ...... perciò non prenderlo proprio come un consiglio
    ......basta guardarsi negli occhi per scoprire il nostro percorso.....il percorso dell' Amore.

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