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Discussione: Restare a casa se manca sostegno

  1. #16

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    Mi è stato chiesto dal sistegno, non so se le pro sono al corrente....
    Quanto più ci innalziamo, tanto più piccoli sembriamo a quelli che non possono volare

  2. #17
    Super Moderator Pinguino reale L'avatar di maddy
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    beh se è così, ignora quello che ti ha chiesto il sostegno....
    Maddalena, mamma di Monica, 11 anni

  3. #18

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    verifica che le insegnanti di classe lo sappiano, se così non fosse è giusto che capiscano cosa ti è stato chiesto e come sia illegale qs pretesa. se dovessero esserne a conoscenza io farei presente inizialmente con calma che qs richiesta non è legittima e prova a vedere come reagiscono.
    ma quindi avete la copertura totale in classe?
    Fa rumore camminare tra gli ostacoli del cuore! (Ligabue - Gli ostacoli del cuore)

  4. #19

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    Anche a me è stato chiesto. Gabriele e' in prima media come Riccardo, se non erro. All'inizio della scuola la motivazione era che non avevano ancora l'organico al completo. Allora mi sono molto scocciata però , visto che potevo farlo, l'ho tenuto a casa alla prima ora x una settimana. Dopo deve essere intervenuto qualcuno, anzi lo so per certo, e spontaneamente mi hanno chiesto di fare di nuovo orario completo. Ora sono ritornate alla carica, per la verità con modalità meno pressanti ma ponendolo solo ed esclusivamente come una questione di stanchezza del bambino; per un giorno alla settimana , dovrebbe uscire alle 16 , lo andiamo a Prendere alle 15. Questo fino a gennaio, quando la scuola sarà più organizzata (ora ci sono dei problemi oggettivi indipendenti dai professori) e si spera che partiranno dei laboratori ai quali Gabriele potrà partecipare. Ci tengo a precisare che so benissimo che la richiesta di tenere un bambino a casa per mancanza di organico è assolutamente illecita. Ora per quanto mi riguarda le accontento,anche perché sicuramente Gabriele è stanco dopo una giornata di scuola. So che hanno problemi di struttura e non possono organizzare i laboratori , che sono sicuramente più leggeri che la lezione frontale.A gennaio questa situazione si dovrà risolvere , io sono andata incontro alle loro necessità x il tempo richiesto, e non intendo andare oltre.

  5. #20

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    aggiungo, a quello che i più esperti di me ti ha dato detto, che qualche volta una piccola minaccia basta. il primo anno in assenza dell'accudiente mi stato chiesto di andare a prendere il bambino prima... ho subito ribattuto che se non potevo lasciare lorenzo senza accudiente, dal momento che gli era stata data come supporto, allora avrei fatto subito rinuncia definitiva all'accudiente poichè che non intendevo subordinare la presenza del bambino alla presenza o meno dell'accudiente. Non ho più ricevuto richieste del genere.

  6. #21

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    Quote Originariamente inviato da teguric60 Visualizza il messaggio
    E vero, anche io sbotterei dalla rabbia ma temo, avendo loro il coltello dalla parte del manico, le ahimè note ripercussioni....
    In questo caso il coltello dalla parte del manico non ce l'hanno loro, ma tu!
    Ti allego il link di cosa prevede la legge, anche se non recente, ma non è stata modificata da allora.
    Ciò che ti è stato chiesto è contro la normativa...
    insistevo chiederti la motivazione perchè poteva esserci il caso della mancanza di nomine, che non giustifica la richiesta, ma ne poteva dare un senso.

    Fatti "forte" e con calma ma fermezza, vai alla "fonte" e dì che niente di simile ti potrà mai essere chiest in futuro, meno che, come mela, questa non sia una tua scelta... non può però mai essere una costrizione.
    La bellezza è nella diversità e nelle"diverse diversità" c'è la vera completezza.

  7. #22

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    E p. c. al Dirigente Scolastico dell’ istituto
    Oggetto : sostituzione docente di sostegno per assenza per malattia per giorni inferiori a cinque nella scuola primaria ed a quindici nella secondaria di 1° grado

    Nel rispondere al quesito da voi proposto è innanzitutto utile richiamare la normativa relativa al ruolo ed alle competenze dei docenti di sostegno.
    Con una nota del 30 novembre 2001 "Assistenza di base agli alunni in situazione di handicap" il MIUR ha fatto il punto sulle competenze dell’istituzione scolastica rispetto all’attività di assistenza di base agli alunni disabili inseriti nelle classi delle scuole di ogni ordine e grado. L’assistenza di base risulta fortemente connessa con quella educativa e quella didattica, secondo un progetto che vede coinvolti tutti gli operatori scolastici dai dirigenti ai docenti ai collaboratori, dai genitori ai tecnici della riabilitazione attraverso la predisposizione del Piano Educativo Individualizzato che a sua volta rientra nella più ampia autonomia progettuale dell’istituzione scolastica, sintetizzata nel Piano dell’Offerta Formativa.
    Con tale documento vengono chiariti ruolo e competenze dei collaboratori rispetto ai diversi momenti della vita scolastica degli alunni disabili, tendenti a rendere possibile l’esperienza scolastica nell’autonomia corporea, di movimento e di relazione. Altri profili professionali operanti nella scuola hanno titolo ad interagire con gli alunni disabili in considerazione che la normativa italiana è la più avanzata tra quella dei paesi europei, ma il ruolo del docente di sostegno rimane centrale e insostituibile.
    L’art 315 c.5 del T.U. 297/94 recita:
    "I docenti di sostegno assumono la contitolarità delle sezioni e delle classi in cui operano, partecipano alla programmazione educativa e didattica e alla elaborazione e verifica delle attività di competenza dei consigli di intersezione, di interclasse, di classe e dei collegi dei docenti".
    La legge 104/92 ha previsto una serie di raccordi interistituzionali che si concretizzano attraverso l’intervento di specialisti esterni, chiamati a realizzare percorsi formativi, che nella persona disabile assumono valori di tutto campo ed in casi di particolare gravità è possibile ricorrere a soluzioni di sostegno di carattere non prettamente didattico, da affidare anche ad altri operatori: ausiliari, assistenti, educatori professionali, volontari, per attività quali l’assistenza fisica o di base, come recentemente chiarito, supporto all’autonomia, mediazione comunicativa, e altro ancora, dalla rete degli enti locali, alle ASL, alle associazioni dei genitori, attraverso il coinvolgimento formalizzato in convenzioni, affidamento di incarichi, prestazioni d’opera o banca delle ore ecc. Ma questi interventi rivestono un carattere ausiliario e rimane dunque centrale e insostituibile la nomina di docenti specializzati, cioè in possesso di particolari titoli culturali e professionali, fissati dal DPR 970/1975.
    Dalla normativa sopra richiamata ne consegue che l’insegnante di sostegno è docente contitolare della classe. Ma come afferma il direttore regionale dell’Ufficio Regionale della Puglia (AOODRP Prot. 7938 Bari,11 settembre 200 “Relativamente alla sostituzione dei colleghi della propria classe, non potrebbe fondatamente argomentarsi, in senso contrario, dalla circostanza che l'art.13, comma 6, Legge 104/92 faccia riferimento alla "contitolarità" della classe, trattandosi di una disposizione che assume una propria specifica valenza sul piano squisitamente didattico, in vista del necessario raccordo tra il docente di sostegno e i docenti c.d. curriculari in sede di programmazione educativa e didattica, senza peraltro inficiare la distinzione tra i rispettivi compiti istituzionali.”
    Ed è proprio da questa distinzione di ruoli istituzionali e dalla insostituibilità del ruolo del docente di sostegno che deriva la normativa relativa alle supplenze in caso di assenza dell’alunno diversamente abile o del docente di sostegno .
    In caso di presenza o assenza dell’alunno disabile il docente di sostegno non può essere impegnato in supplenze, in caso contrario si limiterebbe il diritto allo studio del disabile sancito dalla legge 104 e si violerebbe il principio di contitolarità innanzi citato. In caso di assenza dell’alunno diversamente abile, l’insegnante di sostegno dovrà rimanere nella classe in cui è contitolare. In caso sia assente il docente della classe nell’ora della contitolarità, il docente di sostegno è individuato prioritariamente per la sostituzione.
    Nel caso di assenza del docente di sostegno non è possibile ricorrere alla sua sostituzione né da parte del docente della classe, né tantomeno da altro docente dell’istituto e va sostituito, non appena assente, nominando subito, anche per supplenze brevi inferiori ai cinque giorni nella scuola primaria ed a quindici nella scuola secondaria di 1° grado, il supplente con la specializzazione e, solo in mancanza di docenti con il titolo, si può ricorrere a supplenti senza titolo. La stessa nota del 25 agosto 2009 Prot. n. AOODGPER. 12360 sulle istruzioni del conferimento delle suppenze, conferma e chiarisce che l'insegnante di sostegno non è intercambiabile:"In caso di esaurimento degli elenchi degli insegnanti di sostegno compresi nelle graduatorie ad esaurimento, i posti eventualmente residuati saranno assegnati dai dirigenti scolastici delle scuole in cui esistono le disponibilità, utilizzando gli elenchi tratti dalle graduatorie di circolo e di istituto, di prima, seconda e terza fascia, validi per l’a.s. 2009/2010; in caso di esito negativo si ricorrerà successivamente a quelli delle altre scuole della provincia secondo il criterio della viciniorità e, in subordine, si attingerà alle normali graduatorie degli aspiranti privi di titolo di specializzazione".
    Sappiamo bene che talvolta ci sono ancora difficoltà organizzative per “chiamare” i supplenti. Perciò riteniamo che la responsabile collaborazione di tutto il personale sia indispensabile nei casi di emergenza – solo nei casi di emergenza -, che si verificano quando, per esempio, il docente di sostegno si assenta nel corso del servizio o all’inizio della mattinata, quando l’alunno disabile è già a scuola. Ma l’emergenza può durare qualche ora o al massimo un giorno. E’ necessario, perciò, è obbligatorio che il procedimento per la nomina del supplente del docente di sostegno sia avviato subito, appena avuta la comunicazione della sua assenza.
    Tutto ciò al fine di tutelare prioritariamente l’alunno diversamente abile ma anche il personale docente e lo stesso dirigente scolastico. Sottolineiamo infatti che la sostituzione immediata del docente di sostegno con il supplente non solo è rispettosa della normativa vigente in tema di supplenze brevi e di quella relativa al sostegno, ma, al tempo stesso, è l’unica strada percorribile per evitare al personale docente ed al dirigente scolastico responsabilità e rischi derivanti dalla mancata attuazione di suddetta normativa. Numerosi sono i casi di contenzioso e di pronunciamento della autorità giudiziaria in tal senso.
    Per l’esecutivo provinciale dei Cobas Scuola
    (Gilberto Vento)
    Pisa 14 Dicembre 2009
    File allegati File allegati
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  8. #23

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    Per sfatare ogni dubbio in merito:
    http://www.coordown.it/www/upload/do...0-115914_5.pdf
    A pag.67 c'è, al punto 7, la risposta alla tua domanda, che è no,
    e anche la legge a cui far riferimento.
    Spero di esserti stata utile in questo e di darti motivazione per far valere i diritti di tuo figlio.
    In bocca al lupo! Facci sapere come proseguirà il tutto
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  9. #24

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    se lo stampi e lo consegni a chi ti ha fatto questa richiesta, non serve aggiungere altro....se proprio vuoi fargli venire un pò di "scagotto" ( parola veneta ) digli "la prossima volta vi denuncio" . Calma e fermezza sono sempre le armi vincenti...e non si fa neanche tanta fatica
    La bellezza è nella diversità e nelle"diverse diversità" c'è la vera completezza.

  10. #25

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    Io andrei per gradi...
    Non conosco la situazione, ma potrebbe essere che si tratti di un'insegnante di sostegno magari un po' ansiosa, che si preoccupa che Riccardo possa trovarsi a disagio nella classe in sua assenza, possa assumere un comportamento scorretto che la prof di classe potrebbe non essere in grado di gestire, possa disturbare o al contrario isolarsi, comunque soffrire.
    Con la sicurezza di chi ha la legge dalla sua parte, ma anche la calma serafica (apparente per quanto mi riguarda ) di chi ha cresciuto un ragazzo con la sdd fino qui, ne ha viste tante e sa che supererà anche questa, io proverei a rispondere all'insegnante di sostegno che questo è un problema da affrontare da subito, visto che è naturale che lei si assenterà durante l'anno, e la soluzione non può certo essere tenere il ragazzo a casa.
    L'ideale forse sarebbe fare una riunione con gli insegnanti e l'ins di sostegno dove parlate con tranquillità e con franchezza di come gestire le ore in cui lui rimarrà in classe da solo, senza pretendere la luna (ovviamente non si può pretendere la dedizione completa da parte di un'insegnante che ha altri 25 ragazzi da seguire), ma concordando e "inventando" modalità per rendere praticabile la presenza autonoma in classe e, perchè no, farne un'occasione di crescita per Riccardo e per i suoi compagni, ipotizzando forme di tutoring di un compagno a turno che lo aiuta a seguire, che gli spiega la lezione in modo semplificato, oppure guidando la sua attenzione con modalità adatte a lui, o altro che la tua conoscenza di tuo figlio (o magari con l'appoggio di qualche specialista che lo segue) vi suggerisca.
    Poi, certo, c'è sempre la legge. Si può buttarla là, come facendola cadere, se proprio è necessario. Ma senza brandirla come un'arma da subito. Non è sempre necessario e di sicuro non predispone alla collaborazione. Poi, come dici tu, se noi facciamo la frittata a scuola ci stanno loro, e loro scontano le conseguenze di un ambiente avverso.
    QUesto non significa essere remissivi, ma tranquillamente assertivi rispetto ai diritti di tuo figlio, mostrando fiducia rispetto alle possibilità degli insegnanti di classe di farcela da soli. Dopotutto si tratta di tamponare qualche ora... sapranno bene inventarsi qualcosa!!

  11. #26

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    Il tuo intervento, Cristina, è ottimo...se trovi la realtà adatta e pronta alla collaborazione reciproca.
    Ma tu ti sei trovata in questa situazione? In teoria non dovrebbe succedere, perchè in caso di assenza dell'insegnante di sostegno, ci deve essere un sostituto.
    In questo caso la richiesta è già stata fatta due volte...e se non si trova una "mediazione" mi sa che continua tutto l'anno.
    In questo senso era stata fatta la mia affermazione: nell'evitare che questa richiesta venga fatta ancora, visto che non dovrebbe essere contemplata come soluzione ad un problema.
    La bellezza è nella diversità e nelle"diverse diversità" c'è la vera completezza.

  12. #27

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    Mi sono trovata in questa situazione il primo anno di scuola materna. Lucrezia era estremamente iperattiva, e nel pomeriggio quando era stanca se mancava il sostegno era ingestibile. Siccome mi rendevo conto della situazione, ho parlato con le insegnanti e mi sono accordata che avrei ritirato Lucrezia ogni volta che potevo, considerato che avevo una bambina di due anni oltre a lei e ne aspettavo una terza.
    Poi mi sono trovata di nuovo in questa situazione in terza elementare. Lucrezia aveva solo sei ore di sostegno e le avevano tolto l'aec perché secondo le insegnanti non ne aveva bisogno. In quel caso ho fatto ricorso per avere una cattedra piena di sostegno e ho chiesto un glh per riavere l'aec. In quel caso non sono riuscita a non far pesare il fatto che ci eravamo trovate in quella situazione a causa delle insegnanti titolari che al glh avevano fatto corpo con la coordinatrice del comune e mi avevano messa in minoranza facendo togliere l'aec. Ho riottenuto l'aec, ma guastato i rapporti con tutte le titolari o quasi, e nonostante la diplomazia è subentrata una diffidenza che abbiamo pagato fino alla quinta, e ancora rimpiango di non essere riuscita a tenermi in quel caso.
    Quella per me è stata una grande lezione, perché ho guastato l'ambiente in cui mia figlia è vissuta 8 ore di ogni suo giorno per tre anni.
    In tutti questi anni di scuola,ormai 13 dal nido in poi, ho imparato che con la diplomazia si ottiene più che con la guerra, che si può sempre fare ma rimane un'ultimissima spiaggia per me.
    Poi, ovviamente, ognuno ha il suo modo di reagire, i propri tempi, i propri bisogni.

  13. #28
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    Quote Originariamente inviato da drdlrz Visualizza il messaggio
    Quella per me è stata una grande lezione, perché ho guastato l'ambiente in cui mia figlia è vissuta 8 ore di ogni suo giorno per tre anni.
    In tutti questi anni di scuola,ormai 13 dal nido in poi, ho imparato che con la diplomazia si ottiene più che con la guerra, che si può sempre fare ma rimane un'ultimissima spiaggia per me.
    Questa penso sia la lezione che, più di altre, deve essere di insegnamento per tutti noi...e in tutti gli ambiti!
    Oltre tutte le leggi che definiscono cosa spetta di diritto nei vari frangenti, alla fine il rapporto personale è quello che può fare la differenza per i nostri bambini e anche per noi genitori.
    Quante volte dobbiamo ingoiare bocconi amari e fare un sorriso all'addetto di turno... quando invece l'istinto ci porterebbe ad esprimere una sana voglia di incazzatura?
    La diplomazia è l'unica arma per riuscire ad avere (quando è possibile) sia l'uovo che la gallina...salvo poi cercare altre vie per poterci sfogare
    L'anatroccolo non diventa cigno ma vola lo stesso

  14. #29

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    La diplomazia va bene...però è il modo che non mi piace...perché fa capire che si ripeterà altre volte e non lo trovo giusto per il ragazzo e per la famiglia.Noi quest'anno abbiamo concordato l'orario solo per il venerdì.Il resto delle giornate sono completamente coperte anche dalle curriculari.Anzi dirò di +. Siccome una era nuova e le hanno fatto fare un bel mese d'adattamento ( col mio Mirco compreso ) apposta per poi farla rimanere da sola con tutta la classe per un ora.Questa "forzatura" imposta dalle maestre più vecchie mi è piaciuta ( ammetto che da mamma però un occhiata verso il cielo l'ho data ) ...insomma è questa integrazione.
    Ma devo aggiungere...che in nome della diplomazia e a giochi fatti... non appena mi hanno detto :" quest'anno starà senza maestra di sostegno per un'ora visto che le altre maestre lo vogliono tenere"...trattenendomi ... ho aggiunto "bene ..se se la sentono." Ecco il mio buon viso...
    Le maestre ci conoscono, sanno che ci informiamo e devo dire che il ricorso dell'anno scorso ha messo fin dall'inizio i puntini sulle "i".Penso che sia corretto far capire che le cose le sappiamo , che ci si può venir incontro....ma non troppo!
    ......basta guardarsi negli occhi per scoprire il nostro percorso.....il percorso dell' Amore.

  15. #30

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    La vostra discussione è molto interessante.
    Con Andrea, prima classe della primaria, abbiamo già avuto problemi: insegnante di sostegno non specializzato, scarsissima integrazione, uscite dalla classe a spasso, insegnante di sostegno impegnato in supplenze ecc.
    La normativa che ci ha aiutato ad affrontare i vari problemi è stata quella delle Linee Guida per l'integrazione scolastica degli alunni con disabilità del 2009
    http://hubmiur.pubblica.istruzione.i...274_09_all.pdf
    In esse ci sono le risposte a tanti quesiti.
    Dall'entrata in vigore della L.104 del 92 sono passati più di venti anni e in questo tempo molto è cambiato nei confronti della disabilità, grazie soprattutto a chi ha lottato affinchè venissero riconosciuti i diritti delle persone e delle persone con disabilità.
    Le Linee guida (anche se sono firmate dalla Gelmini...) sono un documento fondamentale per l'integrazione scolastica, bisogna conoscerle e pretendere che vadano rispettate da tutti. Ogni genitore userà il suo metodo per ottenere il rispetto dei diritti, senza aver paura delle ritorsioni dell'insegnante o del dirigente.
    http://www.edscuola.it/archivio/handicap/lineeguida.htm
    Nocera insegna!
    Continuate a vigilare e a pretendere che i vostri figli ( e nostri nipoti) vengano RISPETTATI. Ora tocca alla vostra generazione lottare affinchè i risultati ottenuti, dopo tante battaglie,vengano conservati e migliorati

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