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Discussione: fermarlo alla scuola dell'infanzia .... che fare?

  1. #61

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    Penso che l'inserimento di un bambino alla scuola primaria debba essere valutato solo in base alla sua maturità e non a quello che rappresenta per la formazione delle classi future e che in questi casi, comunque, l'ultima parola di scelta spetta sempre ai genitori.
    Ti auguro di trovare una soluzione positiva che coniughi le necessità di tutti.
    La bellezza è nella diversità e nelle"diverse diversità" c'è la vera completezza.

  2. #62

    Predefinito

    e' vero che la legg prevede il rapporto 1:2 ma con motivazoni giuste della npi e delle insegnanti si fa la richiesta in deroga che da ancora il sostegno a tempo pieno.
    dipende da quello che scrivono sul bambino ma vista la situazione e le sue dfficcolta' il rapporto 1:1 TE LO DOVREBBERO DARE,.
    Dovresti pero' pensare a come fargli capire che po ti spetta il diritto di continuita' per l'insegnante e le stesse ore, altrimenti sarebbe solo un modo per convincerti a iscriverlo!
    Io forse non saro' mai nessuno , ma sicuramente nessun'altro sara' come me.
    (Jim Morrison)

  3. #63

    Predefinito

    Ogg: [sociale-edscuola] Ricevo e giro


    www.cespbo.it


    Iscriversi alla scuola pubblica nell’era della Gelmini


    Breviario di autodifesa per genitori e insegnanti

    alla vigilia delle
    iscrizioni

    Il governo in carica ha varato nei mesi scorsi leggi che
    prevedono ingenti
    tagli e i cambiamenti organizzativi (maestro unico,
    ecc.) che permettono
    questi tagli. Mancano ancora però i regolamenti
    attuativi e per questo il
    governo ha spostato di un mese il termine
    delle iscrizioni (28 febbraio).
    Poiché queste trasformazioni della
    scuola avrebbero un effetto distruttivo
    sulla sua qualità e
    ridurrebbero moltissimo i diritti dei genitori, è
    importante
    organizzarsi per esercitare il massimo di tutela fin dai prossimi

    giorni in occasione delle riunioni di presentazione delle scuole e
    delle
    iscrizioni. Ovviamente questo passaggio è cruciale per i
    genitori dei nuovi
    iscritti alle classi prime, ma in questo momento di
    lotta contro la riforma
    riguarda tutti i genitori, anche quelli degli
    iscritti alle classi
    intermedie che non rimarrebbero certamente immuni
    dalle ricadute dei tagli.
    Ecco alcuni consigli su come fare allo stato
    attuale della normativa:

    A
    Se la scuola attraverso i propri organi
    collegiali (Consiglio di Istituto e
    Collegio docenti) ha deciso di
    proporre ai genitori la riconferma dei
    modelli scolastici dello scorso
    anno (40 ore nella scuola d’infanzia, tempo
    pieno con doppia
    titolarità e compresenze e modulo a 30 ore con compresenze
    nella
    scuola primaria, tempo normale o prolungato alla scuola secondaria di

    primo grado) non si pone – per ora – problema e si può passare al punto
    D.
    Un’eccezione nel caso che i modelli di iscrizione passati fossero
    già
    fortemente intaccati dai processi di controriforma Moratti o dai
    tagli; in
    questo caso conviene passare al punto C e richiedere ciò che
    riteniamo ci
    spetti di diritto.

    B
    Se la scuola – per lo zelo
    inopportuno del dirigente o degli organi
    collegiali – pensa di
    proporre modelli scolastici con tempi e qualità
    ridotti ispirati alla
    riforma Gelmini occorre ricordare loro che attualmente
    non ci sono
    ancora normative che lo permettono, per cui la loro offerta si

    configura come illegittima.
    Inoltre i genitori e i docenti possono
    raccogliere firme per richiedere la
    conferma dei modelli dello scorso
    anno senza riduzioni dell’offerta
    scolastica (modello 1). Le firme
    vanno inviate a più soggetti istituzionali
    possibili e si auspica che
    riescano a convincere gli organi della scuola a
    ritornare sui loro
    passi. La pressione è utilissima anche nei momenti di
    assemblee per la
    presentazione delle scuole e negli open day, attraverso
    volantinaggi e
    raccolte di contatti.
    Gli insegnanti e i genitori possono inoltre
    intervenire sulle decisioni
    attraverso gli organi collegiali. Si può
    infatti chiedere la discussione all’ordine
    del giorno del Collegio dei
    docenti e del Consiglio di Istituto la
    discussione dei modelli
    didattici e organizzativi delle scuole e votare la
    riproposizione dei
    modelli dello scorso anno.

    C
    Se la scuola persiste nel proporre
    modelli scolastici ridotti ispirati alla
    riforma occorre organizzarsi
    come comitati o gruppi di genitori per due
    iniziative:
    1) fare
    campagna per il rifiuto dei modelli riformati con un numero ridotto
    di
    ore (24 e 27 ore nella scuola elementare, 29 ore nella scuola media)
    in
    modo che nessuno li scelga all’atto dell’iscrizione;
    2) compilare e
    presentare i Modelli di iscrizione di salvaguardia (modelli
    2) in cui
    richiedere ciò che per legge può essere richiesto (questi modelli,

    individuali o collettivi, vanno inviati anche al maggior numero di
    soggetti
    istituzionali possibile).

    D
    In tutti i modi all’atto dell’
    iscrizione è utile affiancare al modello
    ufficiale proposto dalla
    scuola un Modello di iscrizione di salvaguardia
    (modelli 2) per
    sottolineare la consapevolezza delle proprie richieste e per
    fare
    giungere questo messaggio ad altri soggetti istituzionali e alla

    stampa.

    Con le iscrizioni non si chiuderà di certo la lotta per
    difendere la nostra
    scuola. Il governo ha fissato nella legge 133
    obiettivi di tagli del
    personale che sono enormi (132.000 in 3 anni).
    Tutelarci all’atto dell’iscrizione
    e continuare a rivendicare i nostri
    diritti può servire a convincerli che
    non possono permettersi un tale
    sfacelo anche in termini di consenso.
    Ma solamente a marzo-aprile
    potremo capire se la nostra resistenza è stata
    efficace. In quel
    periodo infatti arriveranno nelle scuole i numeri del
    personale
    assegnato. Solo in quel momento potremo sapere se avremo
    conservato la
    nostra scuola oppure se i distruttori saranno andati avanti
    come se
    nulla fosse.
    È quindi fondamentale arrivare a quel momento con il
    maggior numero di
    garanzie possibili e con la rete di contatti
    allargata al massimo, in modo
    da poter riprendere immediatamente la
    parola e la lotta per i nostri
    diritti.
    Ovviamente la campagna sulle
    iscrizioni non sostituisce le altre iniziative
    ma si affianca ad esse.
    In questo periodo è indispensabile continuare tutte
    le iniziative
    creative, le raccolte di firme e le manifestazioni che hanno
    permesso
    al movimento di diffondere un’informazione critica, di conquistare
    le
    pagine dei giornali locali e nazionali, di essere in piazza a
    difendere
    insieme la scuola pubblica. Questo ritrovarci
    collettivamente è il motore
    fondamentale delle nostre lotte e
    continueremo a farlo funzionare anche in
    questi giorni.
    Per continuare
    l’opera di controinformazione oltre ai materiali che
    circolano in
    rete, si possono scaricare o inoltrare un volantino sulla
    situazione
    attuale (Facciamo il punto) e un opuscolo sull’impoverimento

    didattico, culturale e civile rappresentato dai diversi interventi di
    questa
    “riforma” (Cosa si “guadagna” e cosa si perde).
    Richiedere l’
    apertura di nuove sezioni a Tempo Pieno:
    Un caso particolare riguarda i
    genitori delle future classi prime (scuola d’infanzia,
    primaria e
    secondaria di primo grado) che volessero richiedere l’apertura di

    nuove sezioni a Tempo Pieno e Prolungato. Essi devono iniziare un
    percorso
    di richieste e di coinvolgimento della scuola e delle
    amministrazioni
    locali. Non è un percorso facile ma negli ultimi anni
    molti comitati
    genitori che hanno agito con determinazione sono
    riusciti ad avere successo
    nonostante le resistenze incontrate. Si può
    scaricare dal sito un riassunto
    dei passaggi da fare con i modelli
    predisposti .

    A cura del CESP – CENTRO STUDI PER LA SCUOLA PUBBLICA e
    del COORDINAMENTO
    NAZIONALE IN DIFESA DEL TEMPO PIENO E PROLUNGATO
    c/o
    Cesp Bo – cespbo@iperbole.bologna.itvia San Carlo, 42 Bologna
    Io forse non saro' mai nessuno , ma sicuramente nessun'altro sara' come me.
    (Jim Morrison)

  4. #64
    Administrator Pinguino reale L'avatar di paola
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    Chiedo aiuto a tutti coloro che hanno esperienza diretta di scuola (insegnati soprattutto). Praticamente la dirigente ha deciso unilateralmente che tutti i bambini disabili (anche con un progetto avviato di permanenza) passeranno alla primaria, ora la domanda è qual è l'organo per legge preposto a bocciare il progetto che sarà fatto dall'ASL di permanenza?
    La dirigente si è organizzata per far approvare al collegio dei docenti un documento che come linea guida metta l'obbligo per i bambini diversamente abili della materna che compieranno i 6 anni nel 2009 ad iscriversi alla primaria. Può farlo? La legge è purtroppo cambiata ad agosto quindi anche x Davide c'è un obbligo di legge e quindi ci è parso di capire che se non lo facciamo si sarà disposti ad agire legalmente visto che la primaria è scuola dell'obbligo e se non li iscriviamo neghiamo loro un diritto e da quello che mi ha risposto Nocera mi pare proprio che sia così. Ora l'unica cosa che posso fare è chiedere che questo progetto venga bocciato dagli organi di competenza e non in autonomia dalla dirigente e dal collegio dei docenti, a meno che non sia davvero quest'ultimo a dover decidere.

  5. #65

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    non vorrei dire una stupidaggine...ma la decisione del trattenimento proposta dalla NPI spetta cmq ai genitori...hai provato a scrivere allo sportello disabili della tua regione per avere delucidazioni in merito? In Lombardia c'è uno sportello che funziona molto bene, se vuoi posso provare a scrivere loro una mail sottopondendogli il quisito, l'unico dubbio è che non vi sia una normativa regionale differente..
    Fa rumore camminare tra gli ostacoli del cuore! (Ligabue - Gli ostacoli del cuore)

  6. #66
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    Il problema è la normativa recente del ministero della pubblica istruzione e le indicazioni (che non ho capito fino a che punto sono scritte) per il contenimento dei costi. Per farla breve la permanenza (dal punto di vista del ministero) è un costo quindi vi è un'imposizione di legge (del 2003 estesa a chi compie i 6 anni a dicembre dal decreto di agosto 200 all'iscrizione alla primaria. Comunque prova a chiedere specificando che la scuola non vuole approvare (anzi lo blocca proprio) il progetto di permanenza fatto dell'ASL...

  7. #67

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    ok ci provo...............
    Fa rumore camminare tra gli ostacoli del cuore! (Ligabue - Gli ostacoli del cuore)

  8. #68

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    L'unica cosa che mi viene in mente Paola è un ricorso all'Ufficio Scolastico Regionale, ma non so se è corretto...
    Francesca, mamma di Davide, Rosa, Margherita e Althea.

  9. #69

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    Da noi i genitori sono gli unici ad avere l'ultima parola a merito, affiancati dal N.P., quindi non mi risulta che il Dirigente possa avere questo diritto di scelta e obbligare i genitori ad iscrivere i bambini... a meno che non lo possa fare perchè non vengano soppresse delle classi della scuola primaria.
    Domani se riesco, leggerò meglio le ultime circolari arrivate a scuola per vedere se è specificato a chi spetta la scelta e a quale legge riferirsi.
    ciao
    La bellezza è nella diversità e nelle"diverse diversità" c'è la vera completezza.

  10. #70

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    Oggi ho chiamato la Direzione Didattica del nostro comune perchè anche noi abbiamo un "problema" simile per la formazioni delle classi nella primaria.
    Mi è stato detto con assoluta certezza che, se il bambino è CERTIFICATO, il Dirigente Scolastico o qualsiasi altra persona, non può obbligare l'accesso alla scuola primaria in nessun modo, solo perchè ha l'età adatta per farlo.
    Spetta SOLO ed ESCLUSIVAMENTE ai genitori la scelta se fermarlo o no alla scuola dell'Infanzia, sia che questi siano in accordo o no con la N.P.
    Lo stesso mi è stato confermato dalla mia collega che sta frequentando un corso di aggiornamento sulle leggi e la disabilità.
    Quindi, se ho capito bene il tuo dissidio, mi sento di dirti con tranquillità che non devi fare nessun ricorso, ma solo scegliere in completa autonomia cosa fare, senza pressioni esterne, per il bene di Davide.

    Praticamente la dirigente ha deciso unilateralmente che tutti i bambini disabili (anche con un progetto avviato di permanenza) passeranno alla primaria, ora la domanda è qual è l'organo per legge preposto a bocciare il progetto che sarà fatto dall'ASL di permanenza?
    La dirigente si è organizzata per far approvare al collegio dei docenti un documento che come linea guida metta l'obbligo per i bambini diversamente abili della materna che compieranno i 6 anni nel 2009 ad iscriversi alla primaria. Può farlo?

    Il documento di cui tu parli, se il bambino è certificato, la Dirigente non lo può fare e men che meno può obbligare i bambini diversamente abili di 6 anni ad iscriversi alla primaria.
    Spero di esserti stata utile in qualche modo. ciao
    La bellezza è nella diversità e nelle"diverse diversità" c'è la vera completezza.

  11. #71

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    Paola l'unica differenza rispetto a prima è che ai nati dopo il primo settembre bastava confermare la permanenza all'asilo se certificati, memntre per quelli nati entro il 31 agosto era necessaria una relazione con iter burocratico sul perché fermarlo, ma era fattibile e lo è ancora adesso
    ora che l'obbligo è esteso a tutti i nati entro il 31 dicembre occorre l'iter burocratico per fermarlo e basta, nessuno può obbligare a proseguire un bambino
    cmq la tua npi dovrebbe saperlo che se io decidessi di fermare jonny ci penserebbe lei a fare la pratica
    Claudia, mamma di Niko 11/03/1997 (ADHD), Jonathan 09/09/2003 (SdD) e Raphael 26/10/2009

  12. #72

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    prova a sentire l'ispettorato agli studi , di solito hanno un responsabile handicap
    Dio ha creato paesi ricchi d'acqua perché gli uomini ci possano vivere, i deserti perché vi ritrovino la propria anima." proverbio Tuareg .

  13. #73
    Administrator Pinguino reale L'avatar di paola
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    Ho parlato ieri con la dirigente: continua a sostenere che è un obbligo imposto dalla legge, però (non so se l'apertura è reale o costruita) mi ha detto che se le porto i riferimenti normativa dal quale si evince il contrario è pronta ad appoggiarmi (a me sicuro agli altri non so) anche se secondo lei è una battaglia persa perchè l'iter (a quanto mi ha detto) deve comunque passare per il provveditorato che può bloccaro o comunque non dare il sostegno.... non lo so mi sembrano tutte motivazioni pretestuose... ma potrebbero anche essere dovuto ad una cattiva informazione

  14. #74
    Super Moderator Pinguino reale L'avatar di giuly
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    Anche a me sembra davvero strano (oltre che assurdo) che possano obbligarvi ad iscrivere Davide in prima!
    Il npi che cosa dice in proposito? Provo a chiedere alla mia Dirigente se è al corrente della normativa a riguardo e se mi può dare i riferimenti precisi.

  15. #75

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    Giragli la frittata e chiedigli che sia lei che ti procuri la legge che la autorizza a prendere questa decisione, contro la volontà di voi genitori e del N.P. ciao
    La bellezza è nella diversità e nelle"diverse diversità" c'è la vera completezza.

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