Io sono d’accordo con Sandro sul fatto che le generalizzazioni sono pericolose.
Peraltro, la coperta assistenziale in italia è corta, e mi dico che è meglio non pretendere troppo, per non togliere a chi magari ha più bisogno.
Inoltre, la cifra dell’accompagno nel mio caso non mi avrebbe comunque consentito di lasciare il lavoro, anche se mi avrebbe aiutato a pagare la baby sitter (che costa molto più del nido, che per monica al momento è off-limits causa rischio malattie respiratorie).
Ripeto, mi avevano convinto che la ratio della negazione dell’accompagno era che comunque tutti i neonati vanno accompgnati, ma adesso che so che non ovunque è così, mi sento un pò beffata.
Insomma, se penso che alcune asl danno l’accompagno alla minima complicazione e la mia non la da a una bimba down, cardiopatica, con problemi ematologici, che prende 6 medicine al giorno, che a 14 mesi non si muove, che fa fisioterapia due volte alla settimana, che deve stare attenta al minimo starnuto per proteggere il suo cuore.... un pò girano
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