Spero con questo post di non creare polemiche... e se avverrà, non importa, in fondo è anche bello, ogni tanto, scaldarsi un po' in queste fredde giornate invernali...
Ovviamente non è un sondaggio in base al quale io deciderò il da farsi, ma sono spinta più o meno dalle stesse motivazioni di Claudia: considerare tutti i pro e i contro (magari a me non vengono in mente proprio tutti) e riflettere sulle esperienze di chi ci è già passato...
Arrivo al dunque: mi è stato consigliato da più parti di iscrivere Adriano al nido per ovvie ragioni di autonomia e stimolazioni più efficaci...
Effettivamente le motivazioni sono valide, unico parere discordante quello della pediatra che teme che il nido sia deleterio dal punto di vista delle malattie, dei virus e dei batteri pronti ad "attaccare" le già provate difese del mio piccolo... In ogni caso gli infami arrivano lo stesso ad aggredire il mio bimbo, portati in casa dalla sorella e dalle cuginette che quotidianamente gli riservano affettuosi ma umidi baci ed abbracci...
Le mie riserve sono più di ordine psicologico... Alice non è mai andata al nido ed ha cominciato la materna a tre anni compiuti essendo nata ad aprile. Visto che, quando riprenderò il lavoro avrò a disposizione due nonne ed una bravissima baby sitter che adora Adriano e non vede l'ora di potersene prendere amorevolmente cura, è veramente così utile per lui il nido? Mi sembra quasi di volerlo "scaricare" per qualche ora al giorno... Dovrà svegliarsi quando lo deciderò io e non quando ne avrà voglia come faceva Alice, uscire di casa con qualsiasi condizione atmosferica e sottostare a ritmi che non gli sono congeniali...
Lo so che di nido non è mai morto nessuno, però mi piacerebbe sapere se, secondo la vostra esperienza (che è sicuramente più valida di quella del neuropscichiatra) il nido può essere veramente utile per lo sviluppo psico-fisico dei bambini in generale e, soprattutto, dei bambini down in particolare...
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