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Discussione: amministratore di sosegno

  1. #1
    Administrator Pinguino reale L'avatar di Sara
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    Predefinito amministratore di sosegno

    Amministratore di sostegno

    L’amministrazione di sostegno è una figura istituita con la Legge del 9 gennaio 2004 n 6, a tutela di chi, pur avendo difficoltà nel provvedere ai propri interessi, non necessita comunque di ricorrere all'interdizione o all'inabilitazione.
    Chi è
    L’amministratore di sostegno è un tutore delle persone dichiarate non autonome, anziane o disabili. Viene nominato dal giudice tutelare e scelto, dove è possibile, nello stesso ambito familiare dell’assistito, infatti può essere nominato amministratore di sostegno: il coniuge, purché non separato legalmente, la persona stabilmente convivente, il padre, la madre, il figlio o il fratello o la sorella, e comunque il parente entro il quarto grado.
    Che cosa fa
    L’ufficio di amministrazione di sostegno non prevede l'annullamento delle capacità del beneficiario a compiere validamente atti giuridici, ed in questo si differenzia dall'interdizione.
    I poteri dell'amministratore di sostegno vengono annotati a margine dei registri di stato civile, al fine di consentire a terzi il controllo sul suo operato.
    Dura dieci anni, ma può essere rinnovato, a meno che si tratti di un parente o del coniuge o della persona stabilmente convivente, nel qual caso dura per sempre, salvo rinuncia o richiesta di revoca dello stesso interessato.
    A chi si rivolge
    L’amministratore di sostegno è una figura istituita per quelle persone che, per effetto di un’infermità o di una menomazione fisica o psichica, si trovano nell’impossibilità, anche parziale o temporanea, di dover provvedere ai propri interessi.
    Anziani o disabili, ma anche alcolisti, tossicodipendenti, carcerati, malati terminali, ciechi, potranno ottenere, anche in previsione della propria eventuale futura incapacità, che il giudice tutelare nomini una persona, che abbia cura della sua persona e del suo patrimonio.
    Come fare
    La persona interessata può mediante atto pubblico o scrittura privata autenticata presentare la richiesta al giudice tutelare della propria zona di residenza o anche domicilio ed entro sessanta giorni dalla data di presentazione della richiesta, il giudice provvederà alla nomina dell'amministratore, il suo decreto diventa immediatamente esecutivo.
    Inoltre i responsabili dei servizi sanitari e sociali, se a conoscenza di fatti tali da rendere necessario il procedimento di amministrazione di sostegno devono fornirne notizia al pubblico ministero
    I giudici tutelari si trovano presso ogni Procura della Repubblica.
    Esiste anche il registro comunale degli amministratori di sostengo, il primo registro è nato a Roma dopo una fase di sperimentazione.

    Qualcuno di voi si è avvalso di questa figura o sa esattamente a che cosa si va incontro ?
    Sara

  2. #2

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    Ehm... il giudice tutelare si trova presso il Tribunale e non presso la Procura Però la Procura ha potere di impulso e comunque interviene in tutta la procedura. Purtroppo non so darvi ulteriori informazioni perchè se ne occupa una mia collega, però se qualcuno ha bisogno di informazioni specifiche chieda pure e vi faccio sapere
    Francesca, mamma di Davide, Rosa, Margherita e Althea.

  3. #3
    Administrator Pinguino reale L'avatar di Sara
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    Io Francesca stavo valutando questa ipotesi per Cristian. Se non ti è di disturbo potresti aiutarmi, tramite la tua collega a capirci qualche cosa di più?
    L'articolo è preso da internet, mi scuso per l'incorretta ''locazione '' del giudice tutelare''...
    Volevo sapere soprattutto quanto ''limita'' la persona e se vado incontro a più difficoltà che benefici...

  4. #4

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    Vorresti fare tu il tutore Sara, o chi altro?
    Francesca, mamma di Davide, Rosa, Margherita e Althea.

  5. #5
    Administrator Pinguino reale L'avatar di Sara
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    Attualmente il tutore è la mamma.
    Si può avere un tutore e un amministratore di sostegno diversi?
    Nal caso non si possa si, sarò io il tutore.
    Un'altra domanda stupida...si possono avere 2 tutori? Due sorelle ad esempio..

  6. #6

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    Scusami Sara... ma se tua mamma è tutore, vuol dire che avete in passato fatto pratica di interdizione, al raggiungimento della maggiore età di tuo fratello. Quindi la richiesta di AdS, deve anche essere supportata in qualche modo da dei "progressi" (relativi, in quanto fino a tre anni fa solo quello era possibile per i nostri raga se si voleva dar loro una "tutela" giuridica di un certo tipo), documentabili attraverso la relazione di chi lo segue a livello riabilitativo e/o neuropsichiatrico fisiatrico.
    Perchè se è vero che tutti questi "istituti" (Interdizione, Inabilitazione, AdS...) sono "reversibili", se vengono a mutare le condizioni che li hanno generati, è altresì vero che il mutamento delle condizioni va in qualche modo comprovato.
    Se ho capito male.. scusami. Tenete comunque presente che, in caso di richiesta di AdS, è facoltà del giudice a seguito della valutazione della documentazione presentata a corredo della domanda e della valutazione oggettiva del soggetto per cui viene richiesto l'intervento... decidere di accogliere la richiesta, respingerla ... ed eventualmente istruire d'ufficio un processo di interdizione, cui i familiari non si possono in questo caso opporre.
    Non con la mole vincete o fallite ... siate il meglio di qualsiasi cosa siete
    www.darioweb.com

  7. #7
    Administrator Pinguino reale L'avatar di Sara
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    Cristian non è ne interdetto ne inabilitato quindi ho detto una castroneria.
    Da quando ha raggiunto la maggiore età non ha più alcun tutore.
    Ma il problema è proprio questo. Il fatto che lui possa agire liberamente ma in realtà non aver chiaro che cosa vuol dire vendere una proprietà ad esempio.
    Ecco, questo Sandro è uno degli aspetti che mi ha fermato.
    Non voglio in nessun modo che sia interdetto.
    Ma in effetti non può decidere tutto da solo sulle sue cose. ..

  8. #8

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    Sì certo ... è proprio questo il motivo per cui è stato "inventato" l'AdS.
    Diciamo però, che se non hai grossi problemi a "fidarti" di tuo fratello... fino a quando non si presenta il problema reale dell'eredità (che però tu hai già giusto?), è inutile.
    Più reale è il concreto rischio di raggiri e di frodi da parte di malintenzionati senza scrupoli, che potrebbero ad esempio, tentare di fargli firmare l'acquisto della classica enciclopedia tanto per intendersi ... o viaggio ai tropici ... insomma, lo stesso problema che si potrebbe presentare ad una qualsiasi persona con una buona dose di ingenuità.
    C'è anche in questi casi una tutela giuridica (e francesca credo potrà confermare), ma di certo il fatto di non avere l'AdS non aiuterebbe in questo caso.
    Non con la mole vincete o fallite ... siate il meglio di qualsiasi cosa siete
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  9. #9

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    Per motivi di lavoro conosco l'argomento discretamente.

    Credo vada precisata una cosa, e cioè che se una persona è da interdire non lo decidono i parenti. Al più essi possono proporlo, con un ricorso, al Tribunale. Si fa proprio una causa nella quale, l'interdicendo, è chiamato (per così dire) a "difendersi", eventualmente dimostrando che egli è in grado di intendere e di volere, di badare a se stesso, ecc... L'interdizione annulla la capacità di agire della persona e tutti gli atti da lei compiuti sono nulli (o annullabili... ora non ricordo). La circostanza che una persona voglia decidere tutto da sola non è perciò indice di assoggettabilità all'interdizione (altrimenti lo saremmo tutti ); è importante invece capire, per esempio, se essa è consapevole degli effetti di ciò che compie. Nel caso di interdizione vi è la nomina di un tutore (e di un protutore) che compie atti validi per il tutelato e ne rende ogni anno conto al giudice tutelare.

    Con l'amministrazione di sostegno la capacità di agire dell'amministrato non viene annullata, per cui non si evitano i problemi delineati da Sandro. Peraltro l'AdS presuppone la capacità di intendere e di volere dell'amministrato. Più semplicemente l'amministratore compie quei soli atti di cui l'amministrato ha bisogno. Gli altri li compie lui autonomamente.
    Pregando poi, non sprecate parole..., perchè il Padre vostro sa di quali cose avete bisogno ancor prima che gliele chiediate [Mt. 6, 7-8]

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