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Discussione: Insegnante di sostegno e supplenze

  1. #1

    Predefinito Insegnante di sostegno e supplenze

    Ciao, sono la mamma di Christian che frequenta la quarta alla primaria. Vorrei sapere come posso fare per impedire che l'insegnante di sostegno venga sistematicamente usata per fare supplenza alla classe durante le ore assegnate a Christian. E' una cosa che succede dalla prima ma di solito era un'ora ogni tanto, quando l'insegnante comunicava l'assenza al mattino e non si era ancora provveduto a trovare una supplente. Quest'anno, con l'emergenza Covid, questa cosa si ripete spesso, ad esempio nell'ultima settimana ha perso 6 ore!! Ho scritto alla dirigente scolastica senza avere risposta, adesso mi sono stancata e vorrei passare alle vie di fatto, se ci sono. Mi raccontate la vostra esperienza?
    Grazie
    Marina

  2. #2
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    Ciao marina. Come prima cosa ti chiedo lui in questo momento sta facendo didattica in presenza o didattica distanza? altra cosa la lettera l’hai inviata solo la scuola o anche all’ufficio scolastico regionale per conoscenza? Le richieste scritte se ti è possibile mandale sempre via PEC in modo che anche facile mandarle per conoscenza ad enti che supervisiona no il buon operato delle scuole.
    Insegnante di sostegno viene utilizzato per fare supplenza all’interno della classe di Christian durante le sue ore? Oppure viene mandato in altre classi a sostituire altri insegnanti? te lo chiedo perché a memoria mi sembra che ci siano state delle sentenze contrastanti su questo punto, Per cui c’è giurisprudenza contrastante. Ti incollo alcuni riferimenti normativi che opportuno indicare all’interno della richiesta di motivazione scritta.

    Quote Originariamente inviato da la circolare del MIUR n.4274 del 4 agosto 2009 “Linee guida sull’integrazione scolastica degli alunni con disabilità”.
    “ l’insegnante per le attività di sostegno non può essere utilizzato per svolgere altro tipo di funzioni. Se non quelle strettamente connesse al progetto d’integrazione, qualora tale diverso utilizzo riduca anche in minima parte l’efficacia di detto progetto ”
    Come puoi vedere si fa riferimento al progetto di integrazione dell’alunno, per cui per contestare la supplenza nella classe dell’alunno devi dimostrare che la lezione fatta dall’insegnante di sostegno a minore efficacia in tal progetto.

    Quote Originariamente inviato da la nota ministeriale 9839 dell’8 novembre 2010
    “ Appare opportuno richiamare l’attenzione sull’opportunità di non ricorrere alla sostituzione dei docenti assenti con personale in servizio su posti di sostegno. Salvo casi eccezionali non altrimenti risolvibili ”
    "Ieri è storia, domani è un mistero, ma oggi è un dono e per questo si chiama presente"

  3. #3

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    Ciao, approfitto per un problema su una questione simile... I professori di sostegno hanno scritto nel pei che in loro assenza Gabriele sarà supportato sempre da un supplente. In realtà questo per evitare che crei problemi in classe. Comunque, io ho chiesto che sia formalizzato che il supplemente deve essere adeguatamente supportato e informato dai docenti di classe (o dai professori di sostegno) su quello che deve svolgere con Gabriele. Loro non vogliono scriverlo perché non se la sentono di garantirlo. Cosa ne pensate? Tenete presente che i sostegni per gravi motivi familiari sono spesso assenti.

  4. #4

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    Ciao Paola, Christian sta facendo lezione in presenza, come il resto della classe. Purtroppo, a causa delle quarantene degli insegnanti, o per contatto con una persona positiva al covid o perchè hanno i figli a casa in quarantena e quindi si assentano dal lavoro, le assenze quest'anno sono frequenti. L'insegnante di sostegno viene usata per le supplenze alla classe di Christian durante l'orario che spetta a Christian. Ho scritto alla dirigente scolastica e lei, gentilmente, non mi ha ancora risposto. Per il momento ho scritto a lei pensando di poter arrivare a una soluzione del problema, ma se le cose continuano così scriverò sicuramente a qualche altro ufficio competente. Seguirò il tuo suggerimento di inoltrare sempre con PEC, è la prima volta che mi capita di dover fare la voce grossa e sono un pò impreparata. Riguardo all'efficacia di una lezione fatta durante la supplenza mi viene da dire che è praticamente nulla. Una lezione di grammatica di quarta elementare è per Christian incomprensibile, lui sta ancora imparando a costruire le frasi col verbo, come anche le lezioni di matematica.

  5. #5
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    Quote Originariamente inviato da mela Visualizza il messaggio
    Loro non vogliono scriverlo perché non se la sentono di garantirlo. Cosa ne pensate? Tenete presente che i sostegni per gravi motivi familiari sono spesso assenti.
    Scusa me la stai dicendo che mettono sul sostegno solo docenti con problemi familiari?
    In che senso non vogliono metterlo per iscritto? Non vogliono inserirlo nel pay? Oppure non te lo vogliono scrivere di volta in volta?
    Sull’avere un PEI dettagliato stiamo cercando di ottenerlo anche noi, anche perché con la didattica distanza, che in Campania probabilmente andrà avanti per tutto l’anno, È ancora più necessario sapere quali argomenti si tratteranno. Anche per coordinare le varie figure che nella realtà non si incontrano.
    Per cui puoi pretendere che venga Fatto un PEI dettagliato, anche con indicazione delle unità didattiche che pensano di affrontare con Lele. Per quello che ho capito, ma ancora io non ci sono riuscita per Davide, più il PEI è dettagliato e più anche la famiglia ha strumenti in mano, anche se si tratta di un differenziato. Mi spiego meglio con un PEI Molto vago sarà difficile chiedere di ripetere l’anno, perché è difficilmente dimostrabile che non siano stati raggiunti gli obiettivi, soprattutto quando gli obiettivi sono sempre gli stessi ogni anno, situazione molto più diffusa di quello che si può pensare. Per cui anche in questo caso ti consiglio di fare una PEC prima solo alla scuola in via bonaria, dopo se non viene accolta entro i termini di legge chiamare in causa l’ufficio scolastico regionale
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  6. #6
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    Marina se la didattica è in presenza, io ti Consiglio di focalizzarti su altri aspetti, per tutta una serie di motivi. Il primo come ti dicevo, è di tipo legale: è difficilmente dimostrabile in una primaria il concetto che l’alunno venga danneggiato dall’utilizzo del sostegno sulla classe. Questo perché se l’insegnante fosse brava ne trarrebbe anzi beneficio. Quindi io ti consiglio di battere più su questo aspetto ci. Mi spiego meglio: ci sono delle posizioni riguardo l’inclusione scolastica che auspicano una didattica inclusiva in cui la presa in carico dell’alunno sia di tutti, e che le metodologie utilizzate, anche per gli alunni con disabilità possano essere estese al resto della classe in modo da fare delle vere lezioni inclusive. Tuo figlio è alla primaria, non alle superiori dove questo è più difficile da attuare. Il fatto di essere in quarta dà margine a un bravo insegnante di sostegno di utilizzare le ore in cui è da solo in classe per tarare le lezioni su Christian, se non lo fa la colpa non è del dirigente che non sostituisce l’insegnante curricolare, ma dell’insegnante di sostegno che, almeno secondo la mia opinione, non è in grado di assolvere alla sua funzione in modo efficace e competente. Io come madre andrei dal dirigente facendogli pesare il discorso sicuramente dell’assenza dell’insegnante curricolare, ma mi porrei in modo costruttivo: perché non cogliere una criticità e trasformarla in opportunità per tutti? Perché non rompere gli schemi tradizionali per far diventare quelle lezioni inclusive in cui tutti imparano qualcosa? Come? Possono anche fare delle ripetizioni gli altri alunni, potrebbero essere loro a cercare di spiegare al compagno alcune dinamiche potrebbero inventarsi 1000 cose e per affrontare una didattica di quarta elementare coinvolgendo Cristian. Ma su questo aspetto il primo che ti dovrebbe tranquillizzare è il docente di sostegno che ti dovrebbe dire di non preoccuparti perché tuo figlio ha il suo posto in tale didattica. Tieni presente che in questa situazione resteranno indietro tutti, non solo tuo figlio così come gran parte degli alunni italiani. Per quello in questo momento, per primi noi genitori, sempre secondo me, dovremmo cercare di posizionarci su obiettivi diversi rispetto al raggiungimento del mero obiettivi didattico. Tuo figlio ha l’enorme fortuna di poter frequentare in presenza con gli altri compagni, cosa di cui molti alunni in Italia sono privati dal mese di febbraio, te lo dico semplicemente perché i miei figli da febbraio che non vanno a scuola. Ci sono tante realtà qui in Campania di famiglie con bambini della primaria anche più piccoli, che stanno a casa, senza educatore domiciliare, con la didattica distanza (ovvero il nulla), oppure nella migliore delle ipotesi, in classe con insegnanti di sostegno da soli, a fare altro rispetto alla classe di riferimento. Quei bambini che stanno in classe da soli, probabilmente nella singola unità didattica avranno più attenzione rispetto a tuo figlio, però dal punto di vista della socialità quanto ne saranno danneggiati?
    La scuola non è solo imparare a leggere a scrivere, fare l’analisi logica, scrivere temi. Per i nostri figli e anche, e soprattutto, socialità, relazioni, la costruzione di sé stessi rispetto agli altri, e il saper crescere in un contesto, piuttosto che in un altro. Questo non lo dico io ma l’ICF sui quali per altro si dovrebbe basare il PEI e il progetto di vita.
    Per cui alla dirigenza chiedi che sensibilizzi i docenti per fargli fare una didattica uguale per tutti nello stesso tempo e nello stesso spazio (Scataglini docet )
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  7. #7

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    Grazie Paola, seguirò il tuo consiglio. Non so quanto possa essere in grado l'insegnante di sostegno, ma posso provare a parlarle di questa ipotesi.
    Nel frattempo, la simpatica dirigente scolastica non si è comunque degnata di rispondermi. Mi verrebbe di farne una questione di principio, ma preferisco pensare a cosa è bene per mio figlio.
    Grazie mille
    Marina

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