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Discussione: Fermarlo al nido... che fare?

  1. #1

    Predefinito Fermarlo al nido... che fare?

    Riporto qui alcune considerazioni dei giorni scorsi che ho scritto su un altro forum...
    Domani iniziano le iscrizioni alla scuola materna e considerando che il mio bimbo cromosomicamente extra-dotato farà 3 anni a settembre è nell'età giusta per passare dal nido alla materna. Ora lui è al primo anno di nido, abbiamo iniziato l'inserimento a metà ottobre e tra stomatiti, faringiti e resto siamo ancora in fase inserimento, anche se sembra procedere tutto bene. E' vero lui è un po' lento in tutto, come dico io io va piano sano e lontano , e potrebbe succedere che arrivi ad ambientarsi del tutto quando ormai è ora di ricominciare con un nuovo asilo e nuovi compagni, mentre al nido dove è ora su 16 sarebbero solo in 4 ad andarsene.
    Da più parti mi è arrivato il consiglio di fermarlo al nido ancora 1 anno e magari fargli fare solo 2 anni di materna e non so che fare.
    E poi mi faccio pare mentali del tipo: se cambio asilo ora che è piccolo risentirà meno del cambio di amici però poi si troverà in mezzo a bimbi più grandi e lui ancora con pannolino e tutto quello che è annesso al suo 21esimo cromosoma, ma se non cambio asilo allora starà con bimbi più piccoli con pannolino e resto che però non lo stimolano abbastanza e poi si attaccherà a loro e ne risentirà quando dovrà cambiare che avrà 4 anni e non 3... Che dite faccio meglio a tenermelo a casa e basta?
    Oggi poi ho parlato con la pedagogista del comune e sia lei che la NP ritengono che sia il caso di fermarlo un anno in più. Ma non è che così si garantiscono un ulteriore annetto di entrare mensili visto che il nido non te lo regalano? (che pensiero cattivo )
    C'è qualcuno che può dirmi cosa è più giusto, sempre che esista un giusto?
    Ho avuto varie risposte su pro e contro, ho osservato il mio bimbo e riflettuto ed ho preso una decisione:
    Credo proprio di aver deciso, lo iscrivo alla materna...
    E' da questa mattina che sfoglio pagine e pagine di internet dove descrivono tutti gli asili qui da me e ne ho scelti 3 perche abbastanza piccolini, a misura di bambino, poche sezioni 2/3 al max invece delle solite 6 e pochi bambini 21/25 al max invece dei soliti 28/30 e poi hanno tutte la cucina interna, fondamentale per me. In quanto a giardini attrezzati stanno tutti messi bene quindi non c'è tanta differenza.
    So già che mi scontrerò con la NP per questo ma non importa forse buttarlo in mezzo alla mischia potrà solo fargli bene, e non posso sempre stare a "paranoiarmi" che possa subire traumi in mezzo ai più grandi e, di conseguenza, bloccare lo sviluppo... come sento dire spesso.
    Lo iscrivo e poi si vedrà.
    Qualcuno di voi so già che non è pienamente in accordo con la mia decisione però ora mi piacerebbe sapere qualcosa anche da voi, in particolare da chi ha bimbi un po' più grandi, per capire se la mia è una scelta appropriata o completamente azzardata
    Claudia, mamma di Niko 11/03/1997 (ADHD), Jonathan 09/09/2003 (SdD) e Raphael 26/10/2009

  2. #2

    Predefinito

    Ciao Claudia, quella che tu descrivi è una decisione difficile...

    Con Chiara, ne avevamo parlato diverse volte e eravamo giunti alla conclusione che, se la np e le maestre, ci avessero consigliato di fermarlo ancora un anno al nido, ce lo avremmo lasciato tranquillamente.
    Questo non è avvenuto e abbiamo già iscritto Davide a una materna diversa da dove finirebbe se continuasse con il gruppo attuale.
    Le maestre di questa scuola ci avevano invitato a far loro una visita prima di natale e dopo averlo visto in un ambiente, a lui, completamente sconosciuto, ci hanno detto che non ci dovrebbero essere problemi, indipendentemente dal pannolino che porta tutt'ora, per tutto il giorno.

    Ovviamente dico la mia, senza volontà di polemizzare con la tua decisione, perchè non sono un esperto ecc., ma dopo aver visto che, ultimamente, Davide a scuola riesce anche a difendersi, allontanadosi e avolte allontando lui stesso, chi spesso ha manifestato "eccessi" di presenza nei suoi confronti, lo abbiamo iscritto tranquillamente.

  3. #3

    Predefinito

    Ciao Mario,
    no preoccupe perché le varie risposte mi servono solo per capire se ho analizzato tutti i possibili aspetti di questa questione (impossibile a farsi ovviamente ), ma quella sul sapersi difendere non l'ho presa in esame visto che sono gli altri a doverlo fare... Jonathan in questo ha un grande maestro/allenatore... un fratello iperattivo e ha imparato da lui ad attaccare e con lui a difendersi, anzi spesso lo devo sgridare perché mi sembra troppo aggressivo e anche al nido è già stato sgridato perché si diverte a buttare giù i bambini e lui a quel punto guarda la maestra, fa un sorrisone e "cae cae" sulla mano.
    Il confronto con voi mi serve proprio per capire se ho scelto davvero il meglio per lui o ho solo seguito il mio fare da bastian contrario visto che NP e pedagogista hanno detto di fermarlo, anche se non hanno poi dato risposte convincenti al perché.
    Claudia, mamma di Niko 11/03/1997 (ADHD), Jonathan 09/09/2003 (SdD) e Raphael 26/10/2009

  4. #4

    Predefinito

    Credo , se non ricordo male, di aver parlato di questo argomento nel vecchi sito.
    Riepilogando in base alla mia esperienza con rosanna penso che l'eta' anangrafica è una cosa quella effettiva invece va un po' indietro. Siccome Rosanna quando andava al nido , dal punto di vista comportamentale e sociale sembrava tranquilla , ho voluto iscriverla nei tempi giusti alla scuola materna, fra pareri contrari e favolrevoli , si sa che dovevo decidere solo io, alla fine. La decisione era difficile perche' oi si decideva di trattenerla un anno in piu' al nido o poi non si poteva piu' fare per il resto del suo percorso scolastico. All'asilo nido le eta dei bambini sono varie percio' ogni anno c'è sembre un sottogruppo che lascia il nido con cui poter cominciare la scuola materna insieme, anche se poi con rosanna non si è trovato nessuno alla scuola materna ma data l'eta' e la maggiore spontaneita' dei bambini è stato facilissimo alla scuola materna fare nuove amicizie. Alla scuola materna la classe era omogenea quindi ho dovuto far lasciare la scuola materna a Rosanna insieme alle sue compagne per poter formare un gruppetto alla scuola elementare. Alla scuola elementasre è importante cominciare con un gruppo che loro conoscono perche' è da li' che comincia l'integrazxione con gli altri. SE gli altri vedono che ci sono compagni affezionati ai nostgri figli si aggregano anche loro e i compagni di vecchia data di tre anni fanno dda tramite. In prima elementare gia' gli altri bambini vedono le differenze.Fermarli all'ultimo anno di scuola materna non va molto bene perche' devono incominciare amicizie nuove che finche' si consolidano arriva quasi la fine dell'anno scolastico ed è pure difficile inserirsi in una classe che va avanti da due anni.Al nido torno a dire che questo è piu' facile perce c'è continuo ricambio di bambini per tuttol'arco dell'anno scolastico e sono piu' piccoli.Rimanere un anno in piu' all'asilo nido favorisce le autonomie personale, quali il mangiare, il bagno, dove essere aiutati non crea nessun problema visto che tutti ne hanno bisogno. Meglio che a scuolala materna arrivi piu' autonomo e anche piu' maturo.
    Dalla scuola materna non sono favorevole a fermarli perche' ne risentirebbero , diverso è il cambiamento dda una classe all'altra dello stesso ordine, in caso di insegnanti o ambiente non adatto.
    Spero di esserti stata utile , e' solo un mio punto di vista. Credo che se Rosanna fosse stata fermata al nido e adesso invece di fare la terza elementare fosse in seconda sarebbe piu' capace perche' ricordo bene che in prima elementare lei non era proprio pronta ,n on solo all'apprendimento, che sara' sempre diverso nei tempi, ma nel tipo di vita che la scuola elementare propone. Rosana aveva bisogno ancora di piu' movimento, di apprendere giocando, di socializzare di piu'.E? stata una sofferenza passare dall'ambiente della scuola materna a quello elementare dove drasticamente dal primo giorno di scuola devi stare seduto a scrivere. Almeno da noi non c'è un passaggio graduale, alle elementari si fanno solo 15 minuti di ricreazione e un'ora di ginnastica settimanale, troppo poco movimento per i nostri figli. Metti che se per le insegnanti la classe "è stat amonella" per punizione si fa ricreazione seduti o non si va in palestra, immagina la sofferenza.
    Ciao , a risentirci e ben ritrovati su questo nuovo forum.
    Elsy

  5. #5
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    Predefinito Re: Fermarlo al nido... che fare?

    Quote Originariamente inviato da Ariel
    Qualcuno di voi so già che non è pienamente in accordo con la mia decisione però ora mi piacerebbe sapere qualcosa anche da voi, in particolare da chi ha bimbi un po' più grandi, per capire se la mia è una scelta appropriata o completamente azzardata
    Allora per avere la discussione completa apparsa nell'altro forum riporto quello che ho scritto in quella sede:
    Leggo solo oggi e mi sento di dire la mia opinione sull'argomento visto che sono nella stessa situazione di Ariel. Purtroppo l'argomento non è così semplice e lineare come sembra, e non vale solo per bambini trisomici ma anche per quelli con ritardi in genere.
    Parto col dire che io e mio marito abbiamo preso la decisione esattamente opposta, ovvero fermare nostro figlio un anno in più al nido.
    Come già sai sull'argomento ci sono pareri discordanti anche tra gli esperti.
    Mi sento dunque di fare qualche precisazione a quanto detto (soprattutto sull'insegnante di sostegno). Il fatto che sia stata assegnata al nido (mio figlio non ce l'ha non l'abbiamo chiesta) non ti garantisce che venga mantenuta per le stesse ora alla materna che è un altro tipo di scuola. Con i nuovi tagli la disponibilità degli insegnanti di sostegno è diminuita ancora . Un insegnante di sostegno può seguire fino a 5 bambini x complessive 22 ore (contro le 38-40 dell'orario scolastico). Per vedere quante ore "spettano" a tuo figlio valuta un ufficio dell'ASL che ora non mi ricordo come si chiama. Purtroppo questa valutazione spesso, non viene fatta solo sulla necessità del singolo al sostegno, ma anche tenendo conto del rapporto n. insegnanti/n.bambini.
    Paradossalmente quindi ci possono essere casi dove il sostegno è "meno necessario", ma viene passato per l'orario pieno perchè non ci sono altri bambini con cui dividerlo, anche per questo ti devi iniziare ad informare da ora.
    Altra cosa fondamentale per la scelta: le insegnanti della materna. Dovresti conoscerle prima di iscriverci tuo figlio, soprattutto se al nido lo accudiscono bene. Io ad esempio vengo da un'esperienza ideale al nido, dove viene stimolato molto anche dalle maestre, che hanno un occhio di riguardo per lui, a questo punto non mi sento di lasciare un anno prima il certo per l'incerto (anche se il certo è a pagamento) ed anche perchè il rapporto nel nido e max di un insegnante a 10 bambini e saliamo tragicamente ad 1 a 25 nella materna
    Poi c'è il discorso autonomia: pannolino, se ha il pannolino alla materna quando il sostegno è assente non c'è una figura professionale adibita a tale mansione con la conseguenza che se trovi insegnanti superficiali non gli viene cambiato . Alimentazione, è in grado di mangiare da solo? se no c'è chi è disposto a farlo mangiare in assenza del sostegno?
    Faccio queste domande xchè in alcune realtà quando manca il sostegno i genitori vengono invitati a tenere i loro bambini a casa, e se uno lavora come fa? Può mai mettersi in contrasto con le insegnanti di un bambino che ancora non parla?

    Oltre che le motivazioni di ordine pratico ci sono quelle di ordine teorico (che secondo me lasciano il tempo che trovano ), tipo la stimolazione di cui parli tu. La teoria opposta a quella della stimolazione venuta dai coetanei (per par condicio le diciamo entrambe ) sostiene che il bambino con autonomie inferiori ai suoi coetanei, a contatto con bambini che riescono a fare + cose di lui, nel momento in cui si accorge di questo (perchè sono ritardati ma non stupidi), e si rende conto che non le fa non xchè non voglia, ma proprio xchè non ci riesce a farle, può provocare frustrazione nel bambino.

    In linea di massima però ti posso dire che i bambini (parliamo di bambini con ritardi) nati della seconda metà dell'anno si preferisce mandarli a scuola un anno dopo, non accorciandogli un anno la materna (2 anni anzichè 3 come hai detto tu non è una soluzione auspicabile) ma mandarli un anno dopo alla materna è il primo passo per posticipare di un anno anche l'entrata nella scuola elementare.
    Dalla tua affermazione che ho quotato penso che io sia stata interpretata male .
    Ora mi spiego meglio: non esiste una scelta sbagliata o giusta, ma esistono scelte adeguate alle situazioni dei singoli. Io ho scelto in questo modo per le insegnanti che Davide ha ora e per come lo seguono: quante insegnanti di nido ci sono che si mettono costantemente (certo nei limiti di tempo lasciati dagli altri 5 bambini) vicino ad un bambino con difficoltà x fargli fare le costruzioni facendogli capire il meccanismo dell'incastro o che lo mettono a disegnare o altro ancora? Vedendo questa realtà di "stimolazione" anche in un certo senso professionale non mi sento certo di toglierlo da lì. Se invece fossero state distaccate e menefreghiste probabilmente lo avrei mandato alla materna.
    E comunque una bella discriminante è anche il fatto se quest'estate riuscirai a togliere il pannolino (questo proprio per un discorso di organici), quindi in questo momento meglio cercare di tenere il piede in due staffe
    "Ieri è storia, domani è un mistero, ma oggi è un dono e per questo si chiama presente"

  6. #6

    Predefinito

    claudia,per me hai preso una giusta decisione :la scuola materna è stata molto importante per Marella che è andata esattamente a tre anni (compiuti a luglio ). L'unica cosa che consiglierei e di far rispettare i tempi del tuo bambino,nel senso che se il piccolo è abituato a fare il riposino dopo pranzo,la scuola materna deve essere attrezzata con piccoli lettini ed un ambiente tranquillo.La scuola materna apporterà molti più pregressi perchè il bambino sarà stimolato da bambini,suoi coetanei; inoltre l'insegnante di sostegno lo seguirà molto bene. Oltre al maestro di sostegno credo sia importante una figura di supporto per aiutarlo nell'insegnamento dei servizi igienici a intervalli regolari e tirare giù il pannolino mutandina così che il bambino impari a tirare giu il pantaloncino da solo,meglio che abbia l'elastico in vita e non chiusure lampo o bottoni; il bambino non portando più il pannolino ma la mutandina educativa non si sentirà diverso rispetto agli altri e imparerà pian piano a controllare gli sfinteri
    per trovare me stessa devo uscire da me stessa.devo cercare la mia identità in Dio e anche negli altri uomini.

  7. #7

    Predefinito

    Paola quando ho detto che non eri pienamente in accordo con la mia decisione intendevo solo perché avevi scelto altre strade che trovavi più in sintonia con Davide, non perché ritenevi sbagliata la mia. E' che cmq Jonathan non ha ancora finito l'inserimento visto che è più a casa malato che all'asilo, fa 2/3 giorni al nido e 3/4 a casa e la sua cura per il momento è affidata solo all'insegnante di sostegno visto che sono assieme nello stesso orario, nel senso che lei fa dalle 9 alle 12 e Jonathan arriva sulle 8,50 dopo che ho portato a scuola Niko e lo vado a riprendere alle 12 dopo che ha mangiato, e non ho ancora inquadrato se lo fanno finire alle 12 perché va via il sostegno (la scusa ufficiale è che non è ancora pronto per dormire la) o se effettivamente è presto provare a tenerlo oltre il pranzo. Io sono fiduciosa del fatto che da qui a settembre Jonathan sarà in grado di camminare e di masticare, cavoli ci sono ancora 9 mesi, e poi per il pannolino vedremo al massimo sarà un compito del sostegno e poi se proprio proprio non ce la facesse vorrà dire che starà al nido, mica lo dico alla pedagogista che lo iscrivo alla materna per mettercelo
    Claudia, mamma di Niko 11/03/1997 (ADHD), Jonathan 09/09/2003 (SdD) e Raphael 26/10/2009

  8. #8

    Predefinito

    Quote Originariamente inviato da cangel
    ...il bambino non portando più il pannolino ma la mutandina educativa non si sentirà diverso rispetto agli altri e imparerà pian piano a controllare gli sfinteri
    non avevo mai pensato al pannolino mutandina da questo punto di vista... grazie del consiglio
    Claudia, mamma di Niko 11/03/1997 (ADHD), Jonathan 09/09/2003 (SdD) e Raphael 26/10/2009

  9. #9

    Predefinito

    da parte nostra, quando si è trattato di decidere se trattenere Lucrezia al nido, abbiamo valutato da un lato la sua indipendenza motoria e la sua autonomia nel controllo degli sfinteri (proprio per non farla sentire diversa dagli altri bimbi... anche se poi ho visto che erano parecchi che se la facevano ancora sotto), e dall'altro il fatto che lei (iperattiva) aveva un forte bisogno di contenimento, e questo era irrealizzabile in un ambiente dispersivo come il nido. La mia preoccupazione, all'epoca, era che faticasse troppo a farsi capire, dato che il linguaggio era appena partito.
    La scelta di mandarla alla materna a 3 anni compiuti (lei è di maggio) credo abbia dato frutti positivi.
    Viceversa, adesso che dobbiamo decidere se mandarla alle elementari, prenderemo una decisione contraria all'opinione delle maestre e della psicologa, che propendono per le elementari a 6 anni. Noi siamo dell'idea che un anno per maturare nel comportamento e nelle competenze grafiche di base non possa certo farle male... e poi, che fretta c'è?

  10. #10

    Predefinito

    Premesso che ovviamente ciascuno di noi fa caso a sè..... per quanto ci riguarda abbiamo avuto il dubbio ma più per una forma di "affetto" nei confronti del nido piuttosto che altro. Alla fine abbiamo optato per la materna, tanto più che l'anno di "saldatura", se ci sarà, combatteremo per averl nel passaggio alle elementari. Certo che è un bel dubbio e una battaglia; nel nostro caso Giulio ne sta uscendo bene visto che ha trovato educatrici (di ruolo e di sostegno) sicuramente all'altezza, al punto ad esempio che non ci tocca gestire il pannolino e il non essere totalmente autonomo nel mangiare come un problema. Claudia, fallo andare all'asilo, credimi..... se lo lasci al nido è più per una TUA tranquillità che non la sua.... e poi all'asilo dovrà starci tre anni almeno... prima inizia e meglio è!
    Un abbraccio (e un ben ritrovata... of course....)

    Claudio

  11. #11

    Predefinito

    Ciao Claudio e benritrovato.
    Sono sempre più convinta di aver scelto giusto mandandolo alla materna, anche perché in questi giorni, sarà a cercare di imitare gli altri un po' più grandini, sarà perché sta cmq crescendo, sta prendendo sempre di più iniziative personali nel camminnare e poi gode nel vedere le nostre facce felici nel vederlo in piedi.
    E poi, scusate, ok che lui è down e si consiglia di fermarlo, ma perché non sento mai consigliare di fermare in genere i bambini, mica sono tutti svegli e speedy gonzales nelle cose e loro perché non li ferma nessuno?... a volte succede anche con loro cmq però non è la prassi e allora mi dico va bene che è down ma perché non devo provare a buttarlo nella mischia e poi magaari come dice Cristina ci ripenseremo prima delle elementari.

    OT: la punteggiatura me la sono scordata ma fa lo stesso
    Claudia, mamma di Niko 11/03/1997 (ADHD), Jonathan 09/09/2003 (SdD) e Raphael 26/10/2009

  12. #12

    Predefinito

    Martina è andata direttamente all'asilo a 3 anni e senza passare dal nido e non ho avuto nessun tipo di problema... bhè sto pagando tutto ora con la scuola

  13. #13

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    Claudia ti rispondo di qui ho letto ora l'altro post ... non pensarci proprio di lasciarlo un altro anno al nido ... direttamente alla materna ...

  14. #14

    Predefinito

    certo che lo mando alla materna dopo quello che ho visto e poi racconto pure l'episodio al DS come a mettere avanti le mani
    Claudia, mamma di Niko 11/03/1997 (ADHD), Jonathan 09/09/2003 (SdD) e Raphael 26/10/2009

  15. #15

    Predefinito

    Come hanno gia` detto in molti, ogni caso e` particolare. Sara compie gli anni a fine ottobre e quindi era fra i piu` piccoli
    Anche noi quando abbiamo dovuto decidere se fermarla al nido o mandarla alla materna ci siamo arrovellati tantissimo.
    L'ambiente del nido era ottimo e a me Sara non sembrava proprio pronta.

    Poi spinti dalle maestre del nido, dalla possibilita` di fermarla un anno in piu` alla materna e ......dal costo oneroso del nido , abbiamo deciso di mandarla alla materna.

    Sara, nonostante le mie paure, ha reagito bene e i nuovi stimoli della scuola le hanno fatto fare progressi che mi sembravano impossibili.

    Quello che mi e` rimasto da questa esperienza e` la convinzione che dobbiamo sempre dare fiducia ai nostri bimbi.
    Certo non buttarli allo sbaraglio, cercare di seguirli ma da lontano, lasciandoli sperimentare le nuove situazioni, e non avere timore dei loro insuccessi.
    Comunque visto che hai preso la decisione, posso dirti che vista la mia esperienza, la condivido

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