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Discussione: Sindrome di Down e università

  1. #1
    Administrator Pinguino reale L'avatar di kokoro
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    Predefinito Sindrome di Down e università

    Avete letto questo articolo di Nocera e il dibattito che ne è seguito?

    http://www.superando.it/2016/10/18/u...-intellettiva/

    Io trovo ottime le sue argomentazioni. Anche se penso che ogni ragazzo debba fare il suo percorso e così come è vero che in molti sono all'università (alcuni persino al liceo) in parcheggio è anche vero che alcuni hanno le potenzialità e soprattutto la voglia di seguire un percorso di studi e dovrebbero essere messi nelle condizioni di farlo.
    Come al solito tra i genitori che vogliono i figli laureati e quelli che pensano che tutti i percorsi universitari siano fasulli c'è un bel po' di vita vissuta in mezzo.
    Kokoro... con l'accento sulla terza ò!
    Ovvero Martina, mamma di Giulia (21 anni), Emma (18 anni SdD), Cesare (17 anni)

  2. #2

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    Ciao Martina, dove trovo il dibattito?

  3. #3

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    Ciao. Questa è una questione che mi sono spesso chiesto. Io credo che chi ha delle disabilità intellettive dovrebbe frequentare una università solo se ne ha effettivamente le capacità. Non mi sembra nemmeno difficile come cosa, basta che i docenti del liceo facciano una valutazione al riguardo sulla base dei cinque anni appena conclusi. Mi sembra controproducente è frustrante mandare un ragazzo ad affrontare difficoltà insuperabili per lui.

  4. #4

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    Mi piacerebbe leggere il dibattito.
    Personalmente penso che se un ragazzo o ragazza (anche con sdd) desidera frequentare l'università per qualsiasi ragione, dorvemmo renderlo possibile. Preferisco ragazzi parcheggiati ad ascoltare i professori parlare di qualcosa per loro interessante, che parcheggiati in un centro diurno a fare cose che magari non danno neanche tanta soddisfazione.
    Ma non lo dico solo per le persone con disabilita cognitiva. Imparare è sempre importante e non dovremmo mai smettere, sia per un obiettivo specifico (un diploma? Un lavoro? Forse piu difficile da realizzare per chi ha la sdd), ma anche "solo" per il piacere di crescere e scoprire qualcosa di più. E se non è all'universita poco importa, ci sono corsi, scuole serali, corsi online, testi, conferenze, libri, programmi, mille modi per coltivare il proprio intelletto.
    Vediamo spesso adulti e "giovani anziani" fare grandi passi indietro con la memoria appena vanno in pensione... è risaputo che il cervello va mantenuto allenato indipendentemte dalle condizioni di partenza, e perche no l'universita puo essere una bella palestra.
    Poi ripeto i diplomi sono pezzi di carta, alcuni li avranno, altri no.

    Ci tengo a dire che non mi imteressa se xavi andrà o no all'università, se bisogna farlo per marcare integrazione o altro, mi sembra poco utile. Ma se vorrà per sè stesso, se sarà interessato e in grado di seguire una parte dei temi, anche solo come uditore avrà il mio via libera.

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