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Discussione: pensione anticipata per un lavoratore down?

  1. #1

    Predefinito pensione anticipata per un lavoratore down?

    Buongiorno, mi sono iscritta al vostro forum per una richiesta di aiuto.
    Sono la sorella di una persona Down di 56 anni compiuti. Mio fratello ha lavorato per 31 anni in una ditta della Lombardia, che ora ha messo in mobilità molti dei suoi dipendenti tra cui mio fratello. Mi sono informata sulla possibilità del prepensionamento a 60 anni di età per le persone Down, ma ad oggi la questione è controversa e diversi uffici mi rimpallano, non essendo molti i casi simili. Un sito recita: "Anche nel 2016 quindi lavoratori e lavoratrici invalidi in misura minima dell’80% e in possesso dei requisiti di 15 anni di anzianità contributiva al 31 dicembre 1995, hanno diritto alla pensione anticipata. Le donne potranno ritirarsi a 55 anni, gli uomini a 60". Ma la questione è: Una persona Down ha il riconoscimento di invalidità al 100%? Secondo l'ASL sì. E il 75% per poter accedere ai contributi figurativi?
    Chi potrà dirimere questa questione? Vi sarei molto grata se qualcuno mi aiutasse.
    Cordiali saluti
    Cecilia

  2. #2

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    I lavoratori che hanno un’invalidità superiore all’80% hanno diritto ad accedere alla pensione di vecchiaia anticipata. Per accedervi sono richiesti almeno 60 anni di età per gli uomini e 55 per le donne, a cui si aggiungono gli adeguamenti alla speranza di vita: fino al 31 dicembre 2015, i requisiti sono 55 anni e 3 mesi per le donne e 60 anni e 3 mesi per gli uomini, dal 1° gennaio 2016 invece saliranno rispettivamente a 55 anni e 7 mesi e 60 anni e 7 mesi. Per incassare l’assegno si dovrà poi aspettare, dal momento in cui maturano i requisiti, una finestra temporale di 12 mesi.

    http://www.leggioggi.it/2015/12/11/l...ili-familiari/

    l'unica cosa che ho trovato è questa. ciao
    La bellezza è nella diversità e nelle"diverse diversità" c'è la vera completezza.

  3. #3

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    Ciao Cecilia, benvenuta.

    Le persone con sdd hanno un'invalidità minima del 75%.
    Dei contributi figurativi INPS si parla qui http://www.handylex.org/schede/prepensionamento.shtml
    oltre che sul sito dell'INPS.

    Circa i 15 anni di contribuzione che danno diritto alla pensione, tu ti riferisci alla deroga Amato che è descritta qui
    http://it.blastingnews.com/lavoro/20...-00819963.html

    Secondo me potrest rivolgerti al patronato ACLI che si porrà ad interlocutore con l'INPS per venirne a capo, perché mi sembra che le interpretazioni siano più alla portata di addetti ai lavori che del singolo privato. Certamente la sede AIPD più vicina a te saprà fornirti il quadro normativo di riferimento.

  4. #4
    Administrator Pinguino reale L'avatar di paola
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    Cecilia innanzi tutto benvenuta!! mi si apre il cuore a parlare di pensione di un adulto che ha lavorato per 31 anni!! per cui mi piacerebbe davvero sapere di più di tuo fratello, tipo che lavoro faceva, che difficiltà ha avuto e come le ha superate e cose simili
    Oltre alla curiosità da madre però ho bisogno di informazioni pratiche e burocratiche che non hai dato per rispondere con più precisione.
    Innanzi tutto tuo fratello ha un'invalidità riconosciuta da una commissione?? Che percentuale? Perchè mentre esiste un automatismo sul riconoscimento della 104 a favore delle persone con sindrome di Down non è lo stesso per l'invalidità, mi spiego meglio c'è molta letteratura giuridica e circolari dell'inps (http://www.handylex.org/gun/invalidi...own_INPS.shtml) per cui se si fa domanda d'invalidità con la sindrome di Down la commissione dovrebbe riconoscere i 100%, se non lo fanno si va in autotutela e alla fine la riconosce Roma, se invece non si fa la domanda per la legge non si è invalidi. In ogni caso la percentuale riconosciuta già da anni è più del 75%, però anche in questo caso visto che tuo fratello ha qualche anno può essere che la visita l'abbia fatta prima di queste norme e se non è stato chiesto l'aggravamento si trovi con una percentuale più bassa. Per cui se ha un'invalidità riconosciuta al 100% non devi fare nulla, altrimenti devi chiedere un aggravamento per ottenere il 100% con diritto all'indennità di accompagnamento.
    Seconda domanda: se mi parli di mobilità immagino che sia nel privato. Giusto?
    Se mi rispondi a queste due domande ti dò una risposta mirata, altrimenti devo fare un ventaglio di ipotesi tra cui risulterebbe difficile districarsi
    "Ieri è storia, domani è un mistero, ma oggi è un dono e per questo si chiama presente"

  5. #5

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    Quote Originariamente inviato da Cecilia Galaffu Visualizza il messaggio
    Buongiorno, mi sono iscritta al vostro forum per una richiesta di aiuto.
    Sono la sorella di una persona Down di 56 anni compiuti. Mio fratello ha lavorato per 31 anni in una ditta della Lombardia, che ora ha messo in mobilità molti dei suoi dipendenti tra cui mio fratello. Mi sono informata sulla possibilità del prepensionamento a 60 anni di età per le persone Down, ma ad oggi la questione è controversa e diversi uffici mi rimpallano, non essendo molti i casi simili. Un sito recita: "Anche nel 2016 quindi lavoratori e lavoratrici invalidi in misura minima dell’80% e in possesso dei requisiti di 15 anni di anzianità contributiva al 31 dicembre 1995, hanno diritto alla pensione anticipata. Le donne potranno ritirarsi a 55 anni, gli uomini a 60". Ma la questione è: Una persona Down ha il riconoscimento di invalidità al 100%? Secondo l'ASL sì. E il 75% per poter accedere ai contributi figurativi?
    Chi potrà dirimere questa questione? Vi sarei molto grata se qualcuno mi aiutasse.
    Cordiali saluti
    Cecilia

  6. #6

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    Grazie! Questo l'ho letto e l'ho fatto presente all'ufficio risorse umane della ditta, ora la pratica va all'INPS e poi vedremo....

  7. #7

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    Giovanni lavora nel privato nella stessa ditta dal luglio 1985. Dal 21 0ttobre '14 gli è stata riconosciuta l'invalidità con totale e permanente inabilità lavorativa perciò percepisce l'indennità di accompagnamento e l'invalidità civile. Solo dopo la morte dei genitori vive con noi e quindi, appoggiandoci a un patronato abbiamo inoltrato tutte le pratiche.
    Non ha ottenuto la pensione ordinaria di inabilità ma non abbiamo fatto ricorso, visto che lavorava.
    Il patronato ritiene che lui non abbia diritto a nulla, dicendo che
    "Con i contributi versati andrà in pensione di vecchiaia, anche inserendo le maggiorazioni come invalido civile (se superiore al 74%) non riesce ad anticipare. L'unica possibilità è quella di tentare al compimento dei 60 anni di età la pensione di vecchiaia anticipata all'80%". Io non sono convinta. C'è anche da dire che per poter lavorare, nel 1982 mio padre aveva dovuto operare la riduzione del 100% ai 2/3 che allora non avevano un riscontro numerico. Grazie di cuore!

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