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Discussione: PEI differenziato o per obiettivi minimi?

  1. #1

    Predefinito PEI differenziato o per obiettivi minimi?

    Mi rivolgo ai genitori di ragazzi delle superiori in particolare.
    L'insegnante di sostegno di Lucrezia, che fa il primo anno dell'istituto Alberghiero, vorrebbe provare a fare un PEI per obiettivi minimi. Conducendo ad un diploma che ha un valore legale, nel futuro sarebbe possibile per lei avere intestata una licenza per un'attività e simili.
    Francamente non avevo mai pensato in quest'ottica...
    Lo svantaggio? Bisogna acquisire meccanismi e competenze "minimi" in ogni materia, anche qualora inutili o per lei totalmente incomprensibili.
    Un esempio? Lucrezia riesce ad imparare meccanismi come la somma di frazioni o l'applicazione di un teorema di pitagora, ma non capisce minimamente cosa stia facendo. Per lei diventa solo un automatismo. E' vero che lo fa volentieri, perchè si sente "grande" e al passo con la classe, però questa attività sottrae tempo ed energie a quello che favorirebbe la sua autonomia nella vita (piccole somme o sottrazioni con l'uso del denaro, ad esempio).
    Voi come vi siete regolati?
    Avete fatto tentativi di PEI per obiettivi minimi?

  2. #2

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    Giorgio ha fatto solo 2 anni di superiori,per poi passare ad un percorso diverso ma anche in quei 2 anni ha sempre svolto un PEI differenziato poichè le sue competenze soprattutto in matematica erano molto scarse, mentre per altre materie si sarebbe poturo provare,così abbiamo preferito per lui il differenziato avendo già in mente che dopo i primi 2- 3 anni avremmo comunque cambiato percorso.Salutoni alla banda delle ragazze.

  3. #3

  4. #4

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    marco è in quarto superiore alberghiero e anche lui segue un PEI differenziato perchè da sempre la NI che lo segue per stabilire le ore di sostegno reputa, come osservi tu, più utile per la sua autonomia fare piccoli conti e usare il denaro che fare equazioni o conti complessi. Anche nelle altre materie usano lo stesso parametro, è inutile riempirlo di nozioni che poi non gli risultano applicabili nella vita quotidiana, puntano molto sui laboratori. Certo che con il PEI differenziato a fine superiori non avrà un titolo valido ma solo un attestato di frequenza. Comunque Marco è contento di riuscire nelle semplici cose che gli fanno fare e questo aumenta la sua autostima e soprattutto lui non si è mai messo in competizione con gli altri compagni di classe (neanche nelle elementari e medie) forse perchè inconsciamente è consapevole dei suoi limiti.
    noi sorteggiati dal computer di Dio!!

  5. #5
    Administrator Pinguino reale L'avatar di kokoro
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    Qualche altra esperienza? E alle medie come vi siete mossi?
    Kokoro... con l'accento sulla terza ò!
    Ovvero Martina, mamma di Giulia (21 anni), Emma (18 anni SdD), Cesare (17 anni)

  6. #6
    Administrator Pinguino reale L'avatar di paola
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    Quote Originariamente inviato da kokoro Visualizza il messaggio
    Qualche altra esperienza? E alle medie come vi siete mossi?
    Ho il GLO domani. L'insegnante mi ha detto una cosa che sinceramente mi ha lasciato sconcertata, dice che devono mettere i monomi e binomi nel programma di Davide e altre cose perchè fa l'esame. La cosa mi lascia perplessa, se ancora non ha assimilato il concetto di decina e divisione e moltiplicazione, come fa a passare ai binomi? Ho chiesto la mediazione della logopedista. Penso che serva per avere la licenza formale per accedere alle superiori
    "Ieri è storia, domani è un mistero, ma oggi è un dono e per questo si chiama presente"

  7. #7

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    Alle medie abbiamo avuto una ottima insegnante di sostegno che si è occupata di tutte le questioni formali alleggerendoci da tutte queste preoccupazioni.
    Nel programma di matematica faceva fare a Lucrezia """""il programma di classe""""" (tra decine di virgolette, e non vi sarà difficile immaginare il perché) inventandosi dei metodi a lei congeniali e che potessero avere un senso.
    Un esempio: uso delle tabelle a doppia entrata per fare le potenze. Lucrezia fatica a capire il senso di una moltiplicazione, quindi figuriamoci di una potenza. Però ha imparato ad usare bene le tabelle, e fare cose "difficili" come i suoi compagni ottenendo un risultato corretto rinforzava il suo senso di competenza.
    Poi ogni tanto in matematica uscivano dalla classe per fare esercizio con gli euro, gli ordini di grandezza delle spese quotidiane, lavoravano sui manifesti degli sconti dei supermercati ecc...

  8. #8

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    Quote Originariamente inviato da paola Visualizza il messaggio
    Ho il GLO domani. L'insegnante mi ha detto una cosa che sinceramente mi ha lasciato sconcertata, dice che devono mettere i monomi e binomi nel programma di Davide e altre cose perchè fa l'esame. La cosa mi lascia perplessa, se ancora non ha assimilato il concetto di decina e divisione e moltiplicazione, come fa a passare ai binomi? Ho chiesto la mediazione della logopedista. Penso che serva per avere la licenza formale per accedere alle superiori
    Paola, spero che nel GLO si sia chiarita la situazione, leggi qua:

    Gli alunni con disabilità conseguono un titolo di studio valido?

    Dobbiamo distinguere tra il primo e il secondo ciclo di istruzione., Nel primo ciclo, ossia scuola Primaria e Secondaria di Primo Grado, la programmazione è sempre valida per la promozione alla classe successiva, anche quando è completamente differenziata poiché la valutazione degli alunni con disabilità avviene sempre in base al loro Piano Educativo Individualizzato. Questo vale naturalmente anche al momento dell’Esame di Stato conclusivo (ex esame di licenza media) che il candidato con disabilità potrà affrontare anche sostenendo prove totalmente differenziate, in base a quanto stabilito nel suo PEI. Superando queste prove conseguirà un diploma valido a tutti gli effetti, senza nessuna menzione del particolare percorso seguito. Come risulta chiaramente dall'art 11 comma 11 dell'O M n. 90/01 solo se l'alunno di scuola media non raggiunge gli obiettivi del suo PEI, che è calibrato esclusivamente sulla base delle sue effettive capacità, non riceve il diploma


    L'ho estratto dal sito Ufficio Relazioni col Pubblico del MIUR:

    http://www.istruzione.it/urp/alunni_disabili.shtml

  9. #9

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    Sono passati già quasi 5 anni dall'esame di scuola media e per me marco era il primo figlio quindi non ricordavo come funzionasse l'esame di terza media poi quando due anni fa lo ha fatto la mia seconda figlia ho meglio inquadrato che marco ha fatto lo stesso esame di sua sorella ovviamente con nozioni molto più sintentiche ma ugualmente con un esposizione orale che collegava gli argomenti scelti con il sostegno delle varie materie e ha meritato un 8 davvero meritato nè gonfiato (cosa che io continuo a rimproverare agli insegnanti che per premiare l'impegno fanno fioccare i 10 eccessivamente) nè sminuito. Ha conseguito un diploma uguale nella forma e nella dicitura a quello di sua sorella. Quest'anno farà l'esame di stato e ovviamente avendo un PEI avrà un attestato di frequenza, ma a lui poco importa quello a cui lui tiene è il voto finale in tabellone e sull'attestato al pari degli altri compagni. E qui avevo aperto anche un'altra discussione tempo fa in cui avevo scoperto che se noi vogliamo possiamo esonerarlo dalle prove di esami tanto con cambia la sostanza finale.per noi... per loro sì perchè implica un impegno maggiore di tutti i curriculari per i quali marco è quasi trasparente.
    noi sorteggiati dal computer di Dio!!

  10. #10
    Administrator Pinguino reale L'avatar di paola
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    Grazie Dorothea! sì abbiamo risolto perchè la psicologa dell'ASL ha detto proprio quello che hai riportato tu. Ragazzi però che fatica...
    "Ieri è storia, domani è un mistero, ma oggi è un dono e per questo si chiama presente"

  11. #11

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    Leggendo qua e là ho scoperto che in caso di diniego della famiglia al P.E.I. differenziato nella Scuola Secondaria di 2' grado, l'alunno può, ai fini della valutazione, non essere considerato in situazione di handicap.
    ......basta guardarsi negli occhi per scoprire il nostro percorso.....il percorso dell' Amore.

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