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Discussione: The Simple Interview - Giovanni e Giacomo Mazzariol

  1. #16

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    io penso che tutto dipende dall'ottica in cui lo vediamo. Se guardiamo dal punto di vista affettivo familiare è molto carino e tenero il pensiero del fratello maggiore e mi ha fatto anche sorridere, ma se lo guardo da un punto di vista di "messaggio di inclusione" per la giornata mondiale della sindrome di down lo trovo poco efficace. Viene mostrata una situazione di vita felice da "mulino bianco" e non è sempre così, le difficoltà ci sono per loro e anche per noi e il ritratto di Giovanni viene fuori con tutti gli stereotipi che cerchiamo da sempre di cancellare: allegria, permesso di fare cose non proprio lecite (guidare o buttarsi a terra a scuola) o di vincere facile. Insomma non è questo il quadro che mi piacerebbe rappresentasse mio figlio.
    noi sorteggiati dal computer di Dio!!

  2. #17

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    L'ho guardato dopo aver letto tutti i commenti, mi è piaciuto e condivido in pieno zioudino, ma per "sicurezza" l'ho girato a un po di under 20 x capire cosa gli sarebbe "arrivato". Il commento è stato simile x tutti gli interpellati, un corto che prende in giro chi vuole "limitare, impacchettare e stereotipare i down" seguito poi da un "grande" rivolto al regista, facendo presente (dai zietta è evidente) che la presa in giro è X chi non l'avrebbe capita (cioè noi vecchi !!!)

  3. #18

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    Questo punto di vista a me piace molto. Anche se mi fa sentire vecchia

  4. #19

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    Mi trovo in linea con quello che ha scritto zioudino e anch'io ho mostrato il video a mia figlia (21 anni il 21 marzo!!!! guarda un po' le coincidenze:p) e anche lei lo ha apprezzato,proprio per la contrapposizione che c'è tra l'immagine stereotipata che la società ha delle persone con sdd (vedi le risposte del ragazzino e il suo tono ironico e beffardo) e la realtà ben diversa che invece lui vive nel quotidiano e che è piena di tante cose ,ma soprattutto di NORMALITÀ.
    Comunque i miei complimenti a entrambi sono stati davvero bravi !!!!!!

  5. #20

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    Io l'ho sempre "incrociato" su Fb, ma non l'ho mai visto! Sinceramente non mi ha mai incuriosito, o meglio, ho provato una volta a cliccare, è partita la scena nella quale il ragazzino apriva la sua 24ore e c'erano dei giochi....e lì mi sono bloccata. Adesso dopo aver letto queste "recensioni" proverò a vederlo tutto.
    Eve mamma di Eleonora 13 anni e Ale 20 anni

  6. #21

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    Il giorno prima di imbattermi in questo video, parlavo con una delle mie figlie adolescenti, la quale lamentava di non riuscire ad essere se stessa quando si trova con gli amici, e pertanto di non riuscire a divertirsi davvero.
    Ho fatto vedere a lei, e a tutte le altre, questo video, che secondo me contiene un messaggio universale.
    Se si cerca di camuffare la nostra vera natura, per andare incontro a quelle che riteniamo essere le aspettative degli altri, l'immagine falsata che diamo ci si ritorce contro, inevitabilmente.
    Restringendo il campo ai nostri "superdotati" (e chiudendo un occhio sull'estremizzazione, credo voluta, del ruolo del mattacchione in classe e a tavola), il messaggio diventa ancora più sottile, a mio parere.
    Ho appena letto il post di Sandro sul lavoro, dove in sostanza si dice che se misuriamo "in bulloni" la produttività dei "nostri", il risultato è scontatamente fallimentare. Se invece andiamo ad analizzare l'impatto positivo che alcune peculiarità del carattere (non di tutti, ovviamente, non si può generalizzare) dei ragazzi con sdd hanno sul gruppo, è lì che magari si può trovare il valore aggiunto che non ti aspetteresti.
    Oltre al messaggio per la società, come genitore ho ricevuto un messaggio aggiuntivo. Da mamma che si è posta e si pone obiettivi elevati di autonomia e di capacità di "sapersi comportare" per Lucrezia, ho capito che la sua natura va incanalata ma non distorta nè forzata troppo. La sua vera natura deve comunque uscire, anche se ovviamente non buttandosi a terra in classe (ma, suvvia, si tratta di un video di pochi minuti fatto da un ragazzo, quindi le semplificazioni/esagerazioni sono scusabili).
    Alle sorelle di Lucrezia, che a volte si "vergognano" di alcune sue uscite, ho fatto notare proprio questo... che dobbiamo aiutarla ad essere sempre più adulta, ma che in qualche modo dobbiamo accettare la sua natura, perchè nessuno, se non si sente accettato per quello che è, può essere felice.

  7. #22

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    Quote Originariamente inviato da drdlrz Visualizza il messaggio
    I
    Se si cerca di camuffare la nostra vera natura, per andare incontro a quelle che riteniamo essere le aspettative degli altri, l'immagine falsata che diamo ci si ritorce contro, inevitabilmente.
    Restringendo il campo ai nostri "superdotati" (e chiudendo un occhio sull'estremizzazione, credo voluta, del ruolo del mattacchione in classe e a tavola), il messaggio diventa ancora più sottile, a mio parere.

    Oltre al messaggio per la società, come genitore ho ricevuto un messaggio aggiuntivo. Da mamma che si è posta e si pone obiettivi elevati di autonomia e di capacità di "sapersi comportare" per Lucrezia, ho capito che la sua natura va incanalata ma non distorta nè forzata troppo. La sua vera natura deve comunque uscire, anche se ovviamente non buttandosi a terra in classe (ma, suvvia, si tratta di un video di pochi minuti fatto da un ragazzo, quindi le semplificazioni/esagerazioni sono scusabili).
    Alle sorelle di Lucrezia, che a volte si "vergognano" di alcune sue uscite, ho fatto notare proprio questo... che dobbiamo aiutarla ad essere sempre più adulta, ma che in qualche modo dobbiamo accettare la sua natura, perchè nessuno, se non si sente accettato per quello che è, può essere felice.
    pur condividendo alcune delle critiche mosse al video (specie quelle sulla scuola) che però mi ha fatto sorridere e mi ha lasciato una sensazione non del tutto negativa, non ho finora commentato perchè forse non sapevo spiegare fino in fondo le riflessioni interiori che erano nate dalla sua visione... Cristina ,come spesso fa, ha analizzato con lucidità le sue emozioni rispetto al video, che sono anche le mie.

    Al termine del video mi sono chiesta come sempre se la mia amarezza nel vedere rappresentata in un dato modo la sindrome di down, non nasconda piuttosto una non accettazione della vera natura del mio bambino..Non parlo solo di questo video....parlo anche del video sull'autonomia abitativa che, come ho già commentato, non mi è piaciuto nella parte iniziale... anzi mi spingo a dire che quest' ultimo personalmente mi è piaciuto di meno, perchè sono pronta ad accettare le briganteria scherzosa di un 12 enne nel qual riconosco mio figlio adesso ma anche miei nipoti 12-enni , ma non la spettacolarizzazione dei sentimenti di due adulti, che mi fa sempre sentire come stessi spiando dal buco della porta, siano essi con la sindrome o meno....
    come giustamente dicevi tu Martina questi video contengono messaggi importanti che sono destinati a un pubblico vasto, che con la sindrome ha poco a che fare, e che pertanto non possono essere improvvisati....ma inevitabilmente toccano anche noi genitori e ci costringono a riflettere anche sul nostro modo di vedere la sindrome, sulle nostre aspettative , sul conflitto interiore ancora vivo tra quello che vogliamo per i nostri bambini, che non può prescindere dall'educazione che abbiamo ricevuto e che cerchiamo di trasmettere, e la realtà dei fatti fortemente condizionata alla sindrome...
    e perciò anche i nostri commenti sono rilevanti perchè non si tratta di capire se un video dedicato ai bambini è più tenero o coivolgente di uno dedicato agli adulti, o di mettere i discussione l'importanza di macrotemi che per noi pesano come macigni, ma perchè sono occasioni per una riflessione interiore e di confronto sul nostro percorso quotidiano verso l'accettazione ....
    Ultima modifica di ADR; 14-04-2015 a 00:40

  8. #23

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    Quote Originariamente inviato da ADR Visualizza il messaggio
    ... sono occasioni per una riflessione interiore e di confronto sul nostro percorso quotidiano verso l'accettazione ....
    Ogni volta che qualcosa mi fa arrabbiare terribilmente o semplicemente mi infastidisce oppure mi rende triste, cerco di capire perchè questo succede, quali corde è andata a toccare la situazione scatenante.
    Oggi, ad esempio, sono andata all'Istituto alberghiero che Lucrezia frequenterà da settembre a portare dei certificati e a decidere che tipo di assistenza farle avere. Ho ben presente il tipo di percorso che voglio chiedere alla scuola e che ho già prospettato. Presenza in classe per seguire il programma, che deve essere semplificato dall'insegnante di sostegno per portarlo alle capacità che ha Lucrezia di seguire. Frequenza dei laboratori di cucina, sala, ecc, che sono basilari. Fuori dalla classe, se è il caso, quando le attività in classe non corrispondono in nessun modo ai suoi interessi e alle sue capacità. Ma fuori dalla classe si fa altro... laboratori di cucina a freddo oppure si rinforza il programma.
    Non abbiamo iscritto Lucrezia in un istituto alberghiero più comodo e più vicino a casa proprio perchè le esperienze precedenti di disabili frequentanti non garantivano questi obiettivi. Quando lo visitai, e vidi il laboratorio dei ragazzi disabili che facevano vulcani di cartapesta (in un alberghiero?? non c'era modo di far preparare tramezzini???), decisi che quella scuola non faceva per mia figlia.
    La tiro corta... mi reco alla scuola nuova e, nella stanza intitolata "Ludoteca" vedo un ragazzino con sdd che ha in mano pennarelli, e due ragazze in carrozzina che ascoltano delle adulte (assistenti?) che chiacchierano tra loro.
    Mi assalgono una tristezza e uno sconforto che mi congelano dentro.
    Adesso, dopo alcune ore, sento ancora dentro quel freddo umido delle cantine, nonostante che il groppo dei primi momenti si sia sciolto.
    perchè mi ha preso? Perchè ho paura che, nonostante tutti i miei sforzi, gli altri non sapranno vedere le potenzialità di mia figlia? Perchè ho paura di essere io a vedere più di quello che c'è? Perchè temo che dovrò arrabbiarmi e lottare sempre, anche quando scelgo situazioni scomode ma protette, per garantirle il diritto alla crescita personale? Un motivo c'è sempre,e di solito più d'uno...
    Allo stesso modo possiamo riflettere sul video...

  9. #24

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    Quote Originariamente inviato da drdlrz Visualizza il messaggio
    .
    Mi assalgono una tristezza e uno sconforto che mi congelano dentro.
    Adesso, dopo alcune ore, sento ancora dentro quel freddo umido delle cantine, nonostante che il groppo dei primi momenti si sia sciolto.
    perchè mi ha preso? Perchè ho paura che, nonostante tutti i miei sforzi, gli altri non sapranno vedere le potenzialità di mia figlia? Perchè ho paura di essere io a vedere più di quello che c'è? Perchè temo che dovrò arrabbiarmi e lottare sempre, anche quando scelgo situazioni scomode ma protette, per garantirle il diritto alla crescita personale? Un motivo c'è sempre,e di solito più d'uno...
    Allo stesso modo possiamo riflettere sul video...
    Capisco ogni tua singola parola... io mamma da poco entrata nel mondo della scuola, ho vissuto per molti mesi queste angoscie, fino a che non ho avuto la certezza che almeno rispetto a questa prima tappa potevamo farcela.... noi siamo all'inizio... voi se siete arrivati fino a qui avete sono certa maturato gli strumenti per far valere i diritti di Lucrezia, tu attraverso una quotidiana verifica dei molteplici segnali, Lucrezia a suo modo, facendosi consoscere e apprezzare... perchè sono certa che noi genitori, i cui sogni di gloria si sono infranti al momento della comunicazione della diagnosi e di fronte a tanti dolorosi insuccessi dei nostri figli, siamo i primi ad essere consci dei loro limiti ma anche delle loro potenzialità....

  10. #25

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    La prima volta che ho visto il video l'ho proprio commentato in negativo; poi una mia amica me lo ha messo in bacheca scrivendomi: mi ha commossa!
    L'ho guardato meglio e l'ho condiviso scrivendo "Non guardare gli altri soltanto con i tuoi occhi: sii autentico, sii spontaneo, sii vero. I pregiudizi e la realtà! Ottimo video: fa riflettere molto!"
    Ho interpretato il video immaginando un mondo parallelo tra la realtà che vive quel Bambino/ragazzo del colloquio, e i pregiudizi che noi abbiamo, rappresentati dalle sue risposte.
    La bellezza è nella diversità e nelle"diverse diversità" c'è la vera completezza.

  11. #26
    Super Moderator Pinguino reale L'avatar di ritz
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    C'è un'esplicita dichiarazione di avvio: "Chi è un down? Non lo so, ma posso dirvi chi è Giovanni"
    Eppure a me continua a sfuggire l'intento di questo diciottenne: parlare del suo amore per il fratellino? renderlo protagonista? mostrarcelo senza veli? Visione soggettiva di una personale esperienza familiare, ci sta.

    Ma poi il lancio è nella giornata mondiale delle Sindrome di Down, e l'operazione dietro le quinte da addetto stampa navigato. Non c'è associazione che io conosca che non abbia ricevuto mail di segnalazione di questa produzione dal diretto interessato.
    L'amore gridato si fa emblema e finisce per commuovere la Rete e a Pasqua si sa un po' di buonismo televisivo non guasta. Ecco che la visione soggettiva diventa altro da sé e allora, almeno per me, non ci sta più, grazie. Perchè è un po' come vanificare gli sforzi portati avanti in tante sedi.

    C'è che alla fine l'artefice è un diciottenne con indubbie qualità filmiche e allora mi resta un grosso in bocca al lupo per la sua carriera da regista/operatore/montatore

  12. #27

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    Scusa Rita... ma allora vogliamo dire che chiunque usa delle proprie abilità professionali o meno per "parlare" dei propri figli/fratelli come meglio gli aggrada, comunque per lanciare un segnale (per lui/lei) positivo... è tacciabile di "sfruttamento di immagine"?
    Che so... per esempio questo padre fotografo che si fa pubblicità con il figlio "volante"? http://thatdadblog.com/
    Oppure anche la più famosa mamma-down fotografa sul web? http://www.kellehampton.com/ (ma ce ne sono tantissime!!! Questa ad esempio è definita addirittura "fotografa-down"! http://www.connywenk.com/ )
    O tutti i padri e le madri scrittori/ici che raccontano dei propri figli in libri o blog solo per pura fama personale?(evito l'elenco ) Ottenendone a volte anche opportunità professionali?
    Non credo dai... per quanto discutibili o poco condivisbili magari possano essere Nel sentire personale di ognuno di noi i messaggi che alcuni di loro mandano. perchè le nostre sensibilità sono tutte diverse.
    L'interesse principale certo non è quello... e solo accettando l'idea che tutti abbiamo in testa e nel cuore una cosa sola si può convivere con ... la diversità
    Non con la mole vincete o fallite ... siate il meglio di qualsiasi cosa siete
    www.darioweb.com

  13. #28

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    Sinceramente anche a me quando l'ho visto la prima volta non è piaciuto. E neanche la seconda. E poi non l'ho più guardato.
    Ma mi rendo conto che la mia sensibilità sul tema è ancora molto forte.... vorrei che si facessero vedere di più le cose belle, le cose migliori, le potenzialità, non per nascondere i limiti dei nostri figli, ma perché quelli si conoscono fin troppo bene da anni e non vorrei venissero enfatizzati. Lo faccio anche nel mio quotidiano, sia nel mio piccolo (mando agli amici in whatsapp le foto dove Xavi per una volta tiene la lingua in bocca!) sia in associazione (ho scelto di far vedere il film "Yo Tambien", con un attore d'eccezione che distrugge i pregiudizi sulla sindrome, anziché "Colegas", divertentissimo ma in cui le persone con la sindrome di Down rappresentano a mio parere esattamente quello che ci si aspetta da loro).

    Il mio è un percorso appena iniziato ed arriverà il giorno in cui accetterò anche che quelle che adesso vedo come manifestazioni della trisomia siano semplicemente "caratteristiche", è così che vorrei vedere mio figlio un giorno. Però secondo me quando si fa comunicazione (ed oggi è fin troppo facile) al grande pubblico, che già porta con sé un grande carico di pregiudizi e preconcetti, è davvero giusto enfatizzare le potenzialità: invece di far vedere i "non so fare e non so dire" (le risposte del ragazzo) puntare sui "faccio, dico, so" (quella che è davvero la sua vita). Forse l'intento era questo, anche se a mio parere non così ben riuscito.

  14. #29
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    Quote Originariamente inviato da aledario Visualizza il messaggio
    Scusa Rita... ma allora vogliamo dire che chiunque usa delle proprie abilità professionali o meno per "parlare" dei propri figli/fratelli come meglio gli aggrada, comunque per lanciare un segnale (per lui/lei) positivo... è tacciabile di "sfruttamento di immagine"?
    Che so... per esempio questo padre fotografo che si fa pubblicità con il figlio "volante"? http://thatdadblog.com/
    Oppure anche la più famosa mamma-down fotografa sul web? http://www.kellehampton.com/ (ma ce ne sono tantissime!!! Questa ad esempio è definita addirittura "fotografa-down"! http://www.connywenk.com/ )
    O tutti i padri e le madri scrittori/ici che raccontano dei propri figli in libri o blog solo per pura fama personale?(evito l'elenco ) Ottenendone a volte anche opportunità professionali?
    Non credo dai... per quanto discutibili o poco condivisbili magari possano essere Nel sentire personale di ognuno di noi i messaggi che alcuni di loro mandano. perchè le nostre sensibilità sono tutte diverse.
    L'interesse principale certo non è quello... e solo accettando l'idea che tutti abbiamo in testa e nel cuore una cosa sola si può convivere con ... la diversità
    non taccio nessuno di nulla io
    Dò sfogo alla mia diversa sensibilità...e di sicuro apprezzo di gran lunga il valore metaforico del figlio in volo di ThatDadBlog

  15. #30

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    Quoto e straquoto tutto quello che ha detto Monica Mip!
    Paola.....mamma di di due tesori: Alessandro (30/11/05) e Christian (8/4/14)

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