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Discussione: fuori dalla classe

  1. #1
    Super Moderator Pinguino reale L'avatar di maddy
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    Predefinito fuori dalla classe

    Cari amici, oggi più che mai ho bisogno di confronto e consiglio.
    Ieri io e mio marito Paolo abbiamo incontrato le maestre di Monica. E' stato il primo incontro lungo e approfondito, dopo uno fugace, praticamente di sola presentazione.
    Monica fa la prima elementare e ha un grosso problema di manualità fine che le rende difficilissimo scrivere, lei non sa nemmeno disegnare.
    A questo incontro erano presenti le due insegnanti di classe e il sostegno.
    Dopo una lunga sviolinata per il fatto che Monica è autonoma, intraprendente, integrata, rispetta le regole etc etc emerge che per 4 ore alla settimana viene portata fuori dalla classe. In pratica, nelle ore in cui si fa "scrittura", l'insegnante di sostegno le fa fare delle attività differenziate in un'altra aula. Queste attività differenziate da quanto ho capito consisterebbero in attività al computer, composizione di lettere con das, pongo e roba simile, manipolazioni varie, scrittura gigante su imitazione alla lavagna, ma anche la composizione di un albero, che non ho capito cosa c'entra... Sì perché mi hanno detto che fanno queste cose per instradarla alla scrittura, così difficile per lei.
    Quando mi hanno detto queste cose mi si sono rizzati i capelli e ho espresso la mia contrarietà con una certa decisione (Paolo poi mi ha detto che sono stata un po' aggressiva....) e ho argomentato che non capisco come non si possano fare queste cose stando in classe. Mi è stato risposto: come si fa con le manipolazioni? e ma monica si distrae, se altri fanno cose diverse da lei. e ma noi disturbiamo gli altri e gli altri disturbano noi.
    Non mi aspettavo questo, davvero, e mi si è annebbiata la mente. Avevo solo voglia di piangere e confusamente ho ripetuto per un po' che preferirei trovassero delle modalità alternative cosicché Monica possa stare in classe anche quando fanno cose che sono al momento fuori dalla sua portata. Ho fatto la figura della mamma ansiosa, che non si fida.... infatti mi è stato detto più volte di fidarmi, che fanno così proprio perché monica poi (ma quando?) possa stare tranquillamente sempre in aula. Mi hanno anche detto che non è l'unica ad uscire dall'aula, ci sono altri due bambini che stanno evidenziando delle criticità che, quando possibile, vengono portati in altra aula per "attività di potenziamento". Ho risposto che non mi importa nulla di cosa fanno con gli altri, e così ho fatto anche la figura dell'individualista.
    Su questa cosa ci ho perso il sonno e oggi ne ho parlato alla riunione dell'associazione locale. Alla presidente sono venuti i fumi a sentirmi e assolutamente mi ha detto che non sta né in cielo né in terra che facciano così, in prima elementare!!! Che assolutamente devono trovare modalità alternative e (a questo non avevo pensato) cosa farebbero poi gli altri che è così fuori dalla portata di Monica? mica staranno già scrivendo i romanzi?
    Paolo invece è più rilassato: a lui le maestre hanno dato l'impressione di sapere il fatto loro e lui pensa che probabilmente un trattamento uno-a-uno possa aiutare (non mi ha saputo spiegare però come la mettiamo con la composizione dell'albero... )
    Allora il punto è questo : sono io imbesuita dalla chimera dell'integrazione a tutti i costi oppure no? In pratica, Paolo (senza dirlo a chiare lettere) mi ha fatto venire il dubbio che intestardendomi sulla permanenza in classe sto solo inseguendo un principio, uno slogan, a discapito delle necessità concrete, attuali, di Monica.
    Vorrei davvero sapere cosa ne pensate voi, in base alla vostra esperienza
    Grazie
    Maddalena, mamma di Monica, 11 anni

  2. #2

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    Ciao Maddalena,onestamente almeno per quanto mi concerne non posso di certo darti un opinione in base alle mie esperienze perché come tu ben sai con Lisa non sono ancora giunto a questo punto della sua vita,ma se mi permetti comunque un opinione in merito vorrei dartela.
    Nonostante io chiaramente non fossi presente al colloquio con le maestre e quindi non posso sapere il tono,il modo e tutto il contorno in cui vi hanno comunicato il loro modo di operare mi permetto di schierarmi sul pensiero di Paolo in quanto penso che operare con Monica in separata sede probabilmente le permette di focalizzare la sua attenzione solo su quello che realmente fa e non magari sull'osservare gli amichetti e magari porsi domande davanti al lavoro che svolge totalmente diverso dei compagni di classe. Sul fatto dell'uscire dalla classe già quando ero alle elementari io ( una vita fa...aime') si usava operare nelle famose aule di sostegno ma mai nessuno di noi bimbi ha mai visto in modo diverso i compagni che ci andavano.
    Se penso alla mia Lisa, che come dice il dottore che la segue è una grande osservatrice, penso che sarei forse il primo a chiedere di fare determinate attività in separata sede in quando noto che già a casa facendo attività di base per la motorieta' lei si perde via guardando prima una cosa poi un altra ecc ecc non focalizzando così l'attenzione su quello che realmente dovrebbe provare a fare.
    Questo indubbiamente non so se magari possa essere o meno anche una problematica che ha anche Monica ma almeno per ora che è solo l'inizio della scuola una possibilità alle maestre la darei.....potrebbe essere davvero che la loro teoria agevoli più rapidamente il potenziamento di Monica e che quindi le permetta di poter poi lavorare con la classe.
    Io sento di continuo da amici e dai miei nipoti che oggi come oggi è all'ordine del giorno che bimbi operino in aule separate per superare lo loro difficoltà ( bimbi stranieri con la totale mancanza della conoscenza dell'italiano,bimbi che fanno sedute con lo psicologo per realtà famigliari difficili e poi bimbi come i nostri o con esigenze simili)....a mio parere ( ripeto che io ci devo ancora passare per queste salite ) non penso sia il fatto di fare certe attività in una aula apposita che la possa discriminare. Se Monica a scuola ci va volentieri,se si è fatta nuovi amici che le vogliono bene,se gioca con loro ecc ecc il problema dell'aula separata si risolverà da solo secondo me.
    "Da soli si va più veloci,insieme si va più lontano"

  3. #3

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    Ciao Maddy, anche noi non ci siamo ancora passati perchè Chri è ancora piccolo, ma leggendo le tue parole la penso anch'io come tuo marito.....
    le attività che Monica fa nelle 4 ore in cui è sola con l'insegnante di sostegno mi sembrano mirate x migliorare la manualità fine. Non penso che ci sia da parte delle maestre la volontà di discriminarla (certo io non ero al colloquio e non so in che termini si sono espresse), ma l'impressione mia è che vogliano veramente lavorare bene x risolvere questa sua problematica. Penso che effettivamente sia difficile svolgere due tipi di attività diverse nelle stessa classe con bambini così piccoli che già faticano a concentrarsi. La mia bimba più grande, Elisa, fa la prima elementare e le maestre ci dicono che ancora non sono capaci di concentrarsi x un tempo abbastanza lungo, infatti sono costrette a cambiare spesso attività durante la mattinata. Certo anch'io ci sarei rimasta male al tuo posto venendolo a sapere dopo due mesi di scuola, avrebbero dovuto forse parlarne con voi subito di questa intenzione che avevano. Ma loro non ti hanno detto se hanno notato miglioramenti svolgendo le attività in modo individuale? So che è facile parlare sulle esperienze degli altri, ma se Monica è contenta forse si potrebbe continuare così x un pò.....
    Ciao!

  4. #4

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    Non ricordo esattamente se Giorgio in prima uscisse dalla classe,gli anni successivi sì,anche lui ha molte difficoltà con la manualità fine e anche ora scrive solo in stampato maiuscolo,ricordo e conservo un quaderno ''supplementare'' dove a casa al di fuori dei compiti dati a tutti si doveva esercitare a scrivere lettere,sillabe e poi parole,in realtà a casa aveva più lavoro da fare,piccolo suggerimento non potrebbero darti alcune cose che svolgono fuori dalla classe da fare a casa per es.nel we?così da rimanere il più possibile in classe.Io non demonizzo l'uscita dalla classe in toto,certo è che quando nelle classi successive facevano cose che Giorgio non era ancora in grado di fare ritenevo più proficuo per lui consolidare quello che sapeva o comunque seguire il suo personale percorso.

  5. #5

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    Ciao Maddy, anche io non ricordo esattamente cosa facesse mio figlio in prima elementare , so che comunque la classe per tutti i 5 anni era posta di fronte ad un'area aperta e tranquilla dove erano stati messi alcuni banchi per far lavorare gli alunni con difficoltà in modo tranquillo..e ovviamente la porta della classe rimaneva aperta.
    Ma questa è una soluzione che magari non tutti possono adottare o gradiscono.

    Anche Gabriele ha sempre avuto difficoltà nella motricità fine, per cui immagino la situazione di tua figlia...certo forse potrebbe fare queste cose con tutti gli altri però io se fossi in te lascerei perdere nel senso che non mi sembrano un numero di ore che possano pregiudicare l'integrazione con la classe. , sono solo 4 alla settimana , meno di un'ora al giorno su 6 di presenza a scuola...probabilmente si perde i momenti di didattica più pesanti e noiosi a favore di altre attività più adatte a lei...
    Immagino che stiano cercando di aiutarla a riportare su foglio quello che vede e forse la composizione dell'albero è un esercizio in questo senso..poi arriverà la composizione del corpo umano ecc ecc per arrivare al disegno vero e proprio...
    Io non mi preoccuperei di aver mostrato i miei sentimenti a riguardo, in fondo anche per te è un'esperienza nuova e importante ..molte mamme si scontrano con le insegnanti per molto meno..poi se hai dei dubbi fai bene ad esprimerli , in modo che le maestre sappiano che sei una mamma presente e attenta e dunque devono sempre tenere conto anche della tua opinione.
    Inoltre tieni presente che potrebbe succedere (ti auguro di no, ma non sa mai) che nel corso degli anni sorgano altre situazioni di portata più seria per cui tu potresti aver bisogno di trovare un accordo con le maestre...per cui cerca di essere più tollerante possibile se riesci in questa fase iniziale, dimostrando che , anche se non sei convintissima, ti fidi di loro, per costruire un rapporto di fiducia reciproca che ti sarà senz'altro utile nel percorso che state iniziando insieme.
    Ultima modifica di mela; 09-11-2014 a 12:34

  6. #6
    Administrator Pinguino reale L'avatar di paola
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    In linea di massima dovrebbero stare sempre in classe, ma può capitare che per lavorare meglio non sia così disdicevole farli uscire, soprattutto se non escono da soli. Il problema è quando diventa un'abitudine che vada al di là delle quattro ore settimanali, non motivandone neanche la necessità.
    Se te lo hanno detto vuol dire che penso possiate avere fiducia, io delle cose che non andavano me ne accorgevo perchè mi presentavo a scuola durante l'orario di lezione senza preavviso ed ecco che lo trovavo sdraiato sul materassino dietro agli altri, mentre gli altri scrivevano, piuttosto che giocava a palla nel corridoio o altre amenità simili, però alle riunioni andava sempre tutto bene e Davide stava sempre in classe, integratissimo ecc. Per cui in questi casi che fai? il fegato grosso e basta, perché in classe non ci stiamo noi, ma i nostri figli. Per cui ti chiedo tu come vedi Monica?
    Quest'anno, ma già l'anno scorso paradossalmente, Davide sta di più in classe perché a lui non piace uscire per cui ascolta e quando gli altri lavorano, il sostegno o l'insegnante curricolare (è stato oltre un mese senza sostegno) lo fanno lavorare anche con strumenti facilitatori, come ad esempio lo scotch sulle squadre.
    "Ieri è storia, domani è un mistero, ma oggi è un dono e per questo si chiama presente"

  7. #7

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    Provo a risponderti..
    Premetto che mio figlio (Orsetto) non ha la sdd ma ha un ritardo mentale moderato.
    Da ex-insegnante di sostegno alle medie posso dirti che lo stare in classe o no dipende in realtà dalla collega di classe: perchè ti assicuro che con una collega intelligente io potevo far fare tutt'altro alla mia allieva (lezione con la CAA, giochi didattici, esercizi di prima elementare) stando in classe. Con altre colleghe invece non potevo ("ci si disturba a vicenda", "il ragazzino si distrae" ecc. erano le motivazioni addotte ).
    Da mamma: anche Orsetto in prima elementare non sapeva scrivere. Non sapeva nemmeno tracciare una linea orizzontale, verticale o diagonale, nè colorare dentro i margini. Per tutte le elementari è stato sempre fuori classe, e a me questo dava molto fastidio. Quest'anno mio figlio è in seconda media. Sta in classe spessissimo, ma fa un programma di prima elementare per matematica e di seconda elementare per italiano. Esce solo quando deve lavorare col computer, perchè non ha un portatile.

    Forse bisognerebbe trovare un accordo con le maestre: si porta fuori il bambino quando è necessario e quando davvero l'attività che dovrebbe fare è di disturbo agli altri. Un esempio banale: se un bambino ha necessità di lavorare al computer con un programma in cui deve per esempio prima ascoltare le parole e poi scriverle, questo può recare disturbo agli altri (a meno che lui non abbia un pc portatile e anche un paio di cuffie). Ma se il bambino deve fare esercizi di pregrafismo, o un'attività sull'orientamento temporale, probabilmente è possibile svolgerla in classe senza arrecare disturbo.
    La tua NPi cosa ne dice?

    PS: sul discorso "non si preoccupi, è integratissimo" è meglio stendere un tappeto pietoso (tappeto perchè un velo non è abbastanza spesso.. )

  8. #8

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    Non ti posso dare la mia opinione né esperienza... Ma voglio solo dire una cosa.
    Se ti sei sentita così giù e se "non ti fidi" non sarà un po anche perché non ti hanno coinvolta nella scelta, ma ti mettono di fronte al fatto compiuto a metà novembre...?
    Per me è sicuramente presto per farmi delle aspettative, ma sicuramente anche adesso nelle piccole cose che fa Xavier mi sento più tranquilla se vengo messa a conoscenza delle intenzioni che i vari professionisti hanno, con le varie spiegazioni, e se sento che anche le mie richieste e proposte vengono discusse e prese in considerazione.
    Quindinon so chi abbia ragione nel tuo caso, ma di base non mi sembra affatto fuori luogo la reazione che hai avuto!
    Forza vedrai che se parli con loro troverete il compromesso migliore per Monica!

  9. #9

    Predefinito

    Anche io sinceramente non ricordo bene se Eleonora in prima elementare usciva dalla classe....anche perché, come ben sai, in prima e seconda, era un "rebelotto" (vocabolo in dialetto brianzolo che indica caos)
    Ora Eleonora esce dalla classe, quando serve più attenzione, perché lei notoriamente si distrae facilmente
    E devo dire che in questo modo sono sicura riesca ad apprendere più facilmente.
    Ma per lezioni tipo, inglese, storia, geografia resta in classe tranquillamente con gli altri.
    Come dice Paola occorre capire con quale spirito è gestita l'uscita dalla classe, e soprattutto se non si ecceda in questo senso.
    Quindi cara mi spiace ....ma in questo caso do ragione a tuo marito
    Eve mamma di Eleonora 13 anni e Ale 20 anni

  10. #10

    Predefinito

    [QUOTE=maddy;76748]
    Cari amici, oggi più che mai ho bisogno di confronto e consiglio.
    Maddalena...al pensiero di come eri serena una settimana fa, mi dispiace molto sapere che ora sei molto "scossa""...noi siamo qui per darti conforto e consiglio...anche se non so se ci riusciremo. Quindi...intanto comincio con un forte abbraccio, perchè il tuo attuale stato d'animo lo comprendo benissimo...anche se l'ho provato per motivi diversi..e indovina??? anche io come te in ansia e mio marito tranquillo come una Pasqua
    Dopo una lunga sviolinata per il fatto che Monica è autonoma, intraprendente, integrata, rispetta le regole etc etc
    Scusa Maddalena, ma ti sembrano cose di poco valore quelle che scrivi? Specie se le legge una mamma che ha una bambina che le sfugge come una anguilla??? te l'ho anche accennato al meeting, di come Monica fosse così brava in questo. Io non la vedrei come una sviolinata, o cose da sminuire, ma come le reali potenzialità di Monica, dalle quali partire!
    Emerge che 4 ore alla settimana viene portata fuori dalla classe.
    Per capire bene il contesto, se non ricordo male Monica fa il modulo di tempo pieno, quindi con molte più ore delle 27 che fa Mariasole. Su un monte ore più alto di presenza in classe, 4 ore mi sembrano "sindacabili" , nel senso che Mariasole già alla scuola dell'infanzia faceva delle attività personalizzate, o con uno o tre compagni, su mia richiesta all'insegnante di sostegno, sia per il potenziamento, cioè nel far fissare meglio ciò che era stato fatto in classe, sia per fare una reale verifica di ciò che aveva appreso. Quindi io non sono del tutto contraria a questa ,metodologia dell'intervento personalizzato, quando viene fatto però nella giusta misura, cioè con un orario ridotto, come quello di Monica, o con degli obiettivi ben precisi, nel quale il rapporto uno a uno, senza nessuna distrazione può essere molto più efficace.
    Queste attività differenziate da quanto ho capito consisterebbero in attività al computer, composizione di lettere con das, pongo e roba simile, manipolazioni varie, scrittura gigante su imitazione alla lavagna, ma anche la composizione di un albero....
    sinceramente, trovarne di insegnanti che siano così ricche di idee e proposte!!! Tolta la CAA e il metodo fourestain, non so cosa rimarrebbe da fare ancora
    Ultima modifica di mariasole; 10-11-2014 a 01:59
    La bellezza è nella diversità e nelle"diverse diversità" c'è la vera completezza.

  11. #11
    Super Moderator Pinguino reale L'avatar di ritz
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    Capisco il tuo stato d'animo, perché il primo anno del mio Francesco è stato segnato da un numero di uscite varie e per le motivazioni piu' disparate, che nel tempo mi hanno portato a diffidare delle maestre (che frattanto, fortunatamente, se la sono data tutte a gambe levate ).
    Come scrive più sopra Blue Cloud sono convinta che una maestra intelligente possa trovare un modo di lavorare senza sentirsi disturbata, ma è vero anche che 4 ore sono un monte ore di attività separata più che sindacabile, e parliamo di ore pienamente motivate in fase di colloquio.
    Ecco diciamo che il punto è qui, lo è almeno per me, nella condivisione del progetto educativo di mio figlio. Personalmente sono disposta ad accettare quando non a considerare indispensabili i momenti in solitaria per favorire il consolidamento di competenze.

    Ti inviterei dunque a cogliere la positività della cosa, specie perché si parla di un monte ore davvero esiguo, che farebbe pensare ad un progetto realmente centrato sui bisogni di tua figlia.

    Chiedi però che di questa attività vi sia traccia esplicita nel PEI che sarai chiamata a firmare (e se non sarai chiamata a firmare, avanza tu la richiesta ).


    Rita

  12. #12

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    ho argomentato che non capisco come non si possano fare queste cose stando in classe.
    Maddy te li vedi i compagni di Monica, che scrivono, mentre lei gioca a pongo, o mentre scrivono sul quaderno, lei che scrive gigante sulla lavagna?
    E lei, cosa pensa vedendo che fanno attività diverse?
    Mariasole, già adesso quando vede che i compagni sanno fare le cornicette benissimo e lei non ci riesce, si rifiuta di iniziare, perchè il compito richiesto è al di sopra delle sue potenzialità. L'orientamento nello spazio è una sua grande lacuna.... ad esempio, disegnare una bandiera seguendo le indicazioni: fai una linea di 2 quadretti dritti, poi uno obliquo....
    mi è stato detto più volte di fidarmi, che fanno così proprio perché monica poi (ma quando?) possa stare tranquillamente sempre in aula.
    Naturalmente in tutte le altre ore di scuola, tolte le 4
    Sinceramente, Maddalena, anche io sono dell'idea che meno si tiene un bambino fuori dalla classe meglio è, però ho consigliato anche io quando Mariasole era alla scuola dell'infanzia, all'insegnante di sostegno, di fare delle attività personalizzate per potenziare e sedimentare ciò che aveva appreso in classe, o per fare una verifica su ciò che aveva realmente compreso.
    Può essere che migliorare la motricità fine sia un obiettivo specifico solo per Monica, e quindi va fatto con intervento personalizzato, mentre nella classe sia da migliorare ldi più a capacità di attenzione o la disciplina.
    La relazione tra due persone si basa sulla fiducia e se le insegnanti te l'hanno chiesta più volte, sono convinte che quello che stanno facendo per Monica è la cosa migliore. Solo il tempo e i piccoli passi in avanti di Monica, ci potranno dire se questa è la giusta soluzione, e io sono convinta che Monica ci sorprenderà come sempre, e in meglio!!!
    Alla presidente sono venuti i fumi a sentirmi e assolutamente mi ha detto che non sta né in cielo né in terra che facciano così, in prima elementare!!! Che assolutamente devono trovare modalità alternative e (a questo non avevo pensato) cosa farebbero poi gli altri che è così fuori dalla portata di Monica? mica staranno già scrivendo i romanzi?
    La maestra di Mariasole mi ha riferito che in prima tutti i bambini avrebbero bisogno di aiuto personalizzato, almeno fino al momento dell'apprendimento della lettura, perchè hanno bisogno di conferme in quello che fanno, di ripetere a volte la consegna perchè non è chiara, di avere un aiuto nell'impugnatura della penna.....
    Mariasole in questo periodo ha imparato le vocali e ora hanno iniziato la prima sillaba: ma, me, mi ,mo, mu. Niente di difficile, per noi che sappiamo leggere e scrivere, ma una vetta insormontabile per chi non sa fare dei segni con sicurezza e decisione, rispettando la spaziatura del quadretto.
    Secondo me, la giusta misura sta nel mezzo, e 4 ore fuori dalla classe mi sembrano un buon compromesso. So di insegnanti di sostegno che portano in giro il bambino per la scuola mentre loro si bevono il caffè, ma non mi sembra la condizione di Monica.
    Allora il punto è questo : sono io imbesuita dalla chimera dell'integrazione a tutti i costi oppure no? In pratica, Paolo (senza dirlo a chiare lettere) mi ha fatto venire il dubbio che intestardendomi sulla permanenza in classe sto solo inseguendo un principio, uno slogan, a discapito delle necessità concrete, attuali, di Monica.
    Vorrei davvero sapere cosa ne pensate voi, in base alla vostra esperienza
    Penso che forse la risposta te la darà Monica. Lei come vive tutto questo? Si è ben inserita? i suoi compagni la salutano quando arriva? Va a scuola serena? perchè se è così, puoi cominciare a ridurre l'ansia
    Tu hai ragione nel ritenere che è molto importante che l'integrazione di Monica parte dalla classe e non fuori, ed è bene vigilare in questo, però 4 ore sono accettabili, e ha ragione Paolo, nel dare a Monica la possibilità di migliorare la sua motricità fine con un intervento mirato, a DOC per lei, specie se le insegnanti sembrava che avessero a cuore la tua bambina e facessero il possibile per aiutarla a migliorare.
    Ti auguro di dormire più serena le prossime notti e ti faccio un abbraccio forte forte!!!
    La bellezza è nella diversità e nelle"diverse diversità" c'è la vera completezza.

  13. #13

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    Lety ha iniziato le elementari lo scorso anno e..sono stata io ed insistere perchè in alcuni momenti venisse portata fuori dalla classe..NON UCCIDETEMI VI PREGO
    Ovviamente ogni bambino è differente dagli altri, quindi credo che la valutazione SE o COME portarli fuori dalla classe sia estremamente soggettiva e dipenda da bimbo a bimbo.
    Letizia ha dei tempi di concentrazione non paragonabili agli altri bimbi, oltre ad avere qualche difficoltà di manualità fine che corollano il suo innegabile ritardo, a questo aggiungiamo che due mattine a settimana arriva a scuola DOPO la terapia e quindi è già spompata...per tutti qs motivi lo scorso anno ho chiesto che Lety venisse portata fuori a fare "attività di rinforzo" (avendo lei un programma semplificato per alcuni versi e differenziato per altri), la psicologa ed anche l'insegnante di classe, mi hanno detto che qs era CONTRO L'INTEGRAZIONE di Letizia all'interno della classe, ma io(e la sua insegnante di sostegno dello scorso anno) ho chiesto a che genere di integrazione si riferivano se la bambina faceva attività differenti e come facevano a disturbarsi a vicenda fra bambini e insegnanti che stavano facendo attività differenti...risposta? la sto ancora aspettanto...
    Poi ci sono vari modi per far uscire dalla classe i bimbi..come già detto magari, sarebbe meglio farli uscire in piccoli gruppi..ma cmq rimane il fatto che Lety ha bisogno cmq di star sola in rapporto 1 - 1 in alcuni momenti
    Sapete cosa è per me davvero integrazione col programma dela classe????
    l'alfabeto che Lety ancora adesso usa (che consiste nelle lettere trasformate da animali, per es la A di ape trasfornata in APE o la E di elefante trasformata in ELEFANTE e così via) appeso in classe accanto all'alfabeto "normale"..questa è la vera integrazione per me, non stare in classe e fare cose diverse con un rischio altissimo di distrazione...ovvio che non deve stare SEMPRE fuori ci mancherebbe! ma 4 ore a settimana non mi sembrano uno scandalo francamente, ma ripseto ogni situazione va valutata individualmente, non hanno senso le posizioni "standardizzate" o assolutiste
    Fa rumore camminare tra gli ostacoli del cuore! (Ligabue - Gli ostacoli del cuore)

  14. #14
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    Ho letto tutto con molta attenzione e credo che tutti i messaggi di questo 3d siano preziosi, anche se scritti da chi ha un figlio piu piccolo di Monica e quindi non ci è ancora passato direttamente.
    Anche io faccio parte di quella fascia e quindi non posso darti consigli di vita vissuta...anche se manca poco e a dirla proprio tutta qualche problemino con la gestione delle attività l'abbiamo già avuto...ma di questo apriremo un argomento apposta...
    L'unica cosa che mi sento dirti è che in questi casi penso che, seppur difficilissimo da attuare, dovremmo cercare di raggiungere prima di tutto un compromesso in noi stessi, cercando di fare da mediatori tra quella che è la nostra parte più razionale e quella piu intima e viscerale che è la nostra parte emozionale.
    Quante volte, nella nostra vita di genitori, saremo chiamati a trovare un punto di incontro tra queste due? Non ci voglio neanche pensare...però, visto che è nostro compito mettere davanti ad ogni cosa il bene dei nostri figli, ogni tanto potremmo dover accantonare le nostre idee o le nostre aspettative, fare un passo indietro e trovare magari una dimensione più consona...a costo di trangugiare bocconi amari, sorridendo come fossero buonissimi
    L'anatroccolo non diventa cigno ma vola lo stesso

  15. #15

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    Grazie ZiouDino di queste tue parole. Ne farò davvero gran tesoro!
    La bellezza è nella diversità e nelle"diverse diversità" c'è la vera completezza.

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