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Discussione: Lo spot a favore della vita dei bambini Down? Per l’authority della tv francese...

  1. #1
    Administrator Pinguino reale L'avatar di zioudino
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    Predefinito Lo spot a favore della vita dei bambini Down? Per l’authority della tv francese...

    Lo spot a favore della vita dei bambini Down? Per l’authority della tv francese non si doveva trasmettere

    L’autorità francese del settore audiovisivo (Csa) ha rimproverato le emittenti che dal 21 marzo, e per un mese, hanno trasmesso lo spot sulla sindrome di Down “Cara futura mamma” con lo scopo di «mostrare che è possibile essere orgogliosi delle persone con trisomia 21 e che queste possono inserirsi nella società e riuscire nella vita malgrado le difficoltà»

    «MESSAGGIO AMBIGUO». La Csa, dopo aver ricevuto «lamentele» riguardo allo spot, ha chiesto alle emittenti M6, Canal+, TF1 e D8 «di vigilare in futuro sulla diffusione di messaggi suscettibili di portare a controversie». Secondo l’autorità statale francese, il video che si rivolge alle future mamme, rassicurandole sul fatto che anche un bambino con la sindrome di Down può essere felice come gli altri, «non può essere definito come un messaggio di interesse generale». Non solo, «la sua finalità può apparire ambigua e non suscitare una adesione spontanea e consensuale».
    Tuo figlio potrà essere felice come me

    RECORD DI ELIMINAZIONI. Le associazioni che hanno ideato e girato lo spot, diffuso anche dall’Onu, premiato a Cannes e visionato da oltre cinque milioni di persone, sono rimaste stupite dall’atteggiamento della Csa ma neanche troppo. Come scrive in un comunicato la Fondazione Jerome Lejeune, «la Francia è il paese leader nell’eliminazione dei bambini con trisomia 21 prima della loro nascita (96%)». L’associazione Amici di Eleonora ha aggiunto: «La Csa vuole censurare i messaggi sulla trisomia 21, contribuendo alla politica statale di stigmatizzazione che conduce all’eliminazione prima della loro nascita della quasi totalità dei bambini affetti».

    TROPPO POCO ABORTISTA. Non sono accuse esagerate, soprattutto perché la Csa nel suo comunicato di rimprovero alle emittenti televisive descrive in questo modo la Fondazione Jerome Lejeune: «Fondazione la cui vocazione è notoriamente la lotta contro l’aborto». Come se fosse un delitto. I bambini Down oggi non nascono quasi più visto che nove su dieci, dopo il referto della diagnosi prenatale, vengono abortiti. Festeggiare la Giornata mondiale della sindrome di Down con un video che inneggia alla vita dovrebbe essere normale. Ma così non è per la Csa.


    Fonte: http://www.tempi.it/lo-spot-a-favore...o#.U9s64_l_tJc
    L'anatroccolo non diventa cigno ma vola lo stesso

  2. #2
    Super Moderator Pinguino reale L'avatar di maddy
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    Da tempo ho perso il necessario aplomb e riesco solo a dire CHE SCHIFO

  3. #3

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    Che tristezza....
    Da quando è nato Savi mi tocca molto questo tema. Mi arrabbio quando sento parlare di "aborto terapeutico" (per me la "terapia" è un'altra cosa) o quando qualcuno chiede se lo sapevo prima... Se non ho fatto amniocentesi... Anche se ad essere sincera non posso sapere cosa si prova a saperlo prima.

    Non sono mai stata pro o contro aborto, credo nella libera scelta purché sia presa con testa.
    Ma l'idea che per la pressione sociale, per la stupidità della cultura, per la ricerca della perfezione e del conformismo, mio figlio avrebbe potuto non nascere mi chiude la gola e mi lascia senza respiro. E allora lo ringrazio per avermi sorpreso alla nascita, perché forse sarei stata sufficientemente forte... forse no.
    Sarebbe bello se pian piano fossero sempre di più le madri che decidessero di far nascere, crescere e vivere i loro bimbi con 47 cromosomi. Bello per loro, e bello per tutti noi poiché il diverso è sempre meno diverso quando comincia ad essere più comune!!

  4. #4

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    La libertà di scelta include responsabilità. Ovviamente ognuno di noi si prende l'onere delle conseguenze. Si presenta ancora più ASSURDA una censura a chi sceglie di non uccidere. Per me chi non abortisce non uccide...pretendo a questo punto di dirlo....visto che vengono tappate le bocche a chi non uccide. Il rispetto viene dato a tutti i due "punti di vista". Sono la mamma di Mirco perché ho scelto di non uccidere. La mia esistenza e la sua non sono trasparenti...ma ora visto che alcuni censurano....dirò più spesso che SONO CONTRARIA ALL'ABORTO.
    ......basta guardarsi negli occhi per scoprire il nostro percorso.....il percorso dell' Amore.

  5. #5
    Administrator Pinguino reale L'avatar di paola
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    Per me anche questa è una mancanza di rispetto per chi è nato, quasi fosse successo per sbaglio , quando invece può essere non solo una scelta legittima, ma una scelta che può far vivere bene ugualmente. Semplicemente perché scelta d'amore, anche se scelta d'imperfezione, come imperfetta è la vita stessa. Ora la domanda è: perchè se a me non turba se so che chi sceglie di abortire è soddisfatto della propria scelta, al contrario, chi ha abortito, non può sentire che chi ha scelto di non farlo è contento uguale?
    "Ieri è storia, domani è un mistero, ma oggi è un dono e per questo si chiama presente"

  6. #6
    Administrator Pinguino reale L'avatar di kokoro
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    La cosa che più mi ha colpito è l'annotazione del CSA che dice che il video ferisce chi ha fatto scelte diverse nel rispetto della legge. Questo significa schierarsi, io penso che uno stato e un organo come questo debba garantire uguaglianza, parita' di diritti, pluralismo e invece in Francia si sono schierati fortemente da una parte. Io ci tengo alla mia libertà' quindi voglio rispettare quella degli altri e di chi ha fatto o vuole fare scelte differenti, ma il video non era anti-abortista, il video non voleva essere un inno alla vita contro l'aborto, il video non voleva convincere nessuno. Il video voleva solo raccontare una realtà, la nostra vita possibile. Ricordo il giorno del colloquio informativo per la Villocentesi come fosse oggi, i medici hanno parlato di tecniche di indagini prenatali e di interruzione di gravidanza. Punto! Nessuno di loro ha raccontato cosa quelle indagini avrebbero scoperto e cosa no, nessuno di loro ha spiegato cos'è la sindrome di down e che tipo di vita può avere una persona con la sindrome di down o con altre patologie che le indagini avrebbero potuto scoprire. Perché? Questo è metterci nelle condizioni di scegliere? Io non voglio fare una campagna perché tutti facciano la mia scelta io voglio raccontare la mia esperienza, anzi, volevo che i nostri bambini e ragazzi raccontassero, si raccontassero e dessero il loro punto di vista. Poi le scelte sono una faccenda personale.
    Kokoro... con l'accento sulla terza ò!
    Ovvero Martina, mamma di Giulia (21 anni), Emma (18 anni SdD), Cesare (17 anni)

  7. #7
    Administrator Pinguino reale L'avatar di kokoro
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    Kokoro... con l'accento sulla terza ò!
    Ovvero Martina, mamma di Giulia (21 anni), Emma (18 anni SdD), Cesare (17 anni)

  8. #8

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    Avete visto sulla pagina fb di Repubblica? Io ho perso metà notte a rispondere. Ma ora non so più se ne vale la pena. ..tanto zittito un maleducato ne spunta sempre un altro alla ricerca di facili provocazioni. ...

  9. #9
    Administrator Pinguino reale L'avatar di paola
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    Predefinito Petizione contro la censura francese

    In Francia il video Dear Future mom di due anni fa è stato definitivamente censurato dal consiglio di stato. E' attiva una petizione per chiedere di cambiare il provvedimento https://www.change.org/p/france-s-co...wareness-video
    "Ieri è storia, domani è un mistero, ma oggi è un dono e per questo si chiama presente"

  10. #10

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    Firmata la petizione, ma davvero bastano 1000 firme per chiedere di cambiare il provvedimento?

  11. #11

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    Quello spot mi ha sempre lasciato molte perplessità proprio perché, a mio avviso, seppure si prende come espediente il dialogo con la futura mamma per raccontare che "down è possibile", di fatto orienta eccome verso una scelta. Bello e ben realizzato, però personalmente non avrei fatto un video di quel genere per la giornata mondiale. Ben diverso è stato quello successivo ("e tu come mi vedi", per intenderci). Lì il tema è centrato e non ambiguo, perfetto per uno spot con i nostri fini.
    Detto questo, la sentenza è una idiozia pura, e oltretutto un clamoroso autogol se si mirava a zittire quel video (è stata pubblicità doppia, se ne è parlato come e forse più che ai tempi della prima diffusione). Come spesso mi succede, se vedo un attacco di quel tipo, mi viene di chiudermi sulla difensiva, e allora ben venga tutto quanto porti all'attenzione e stigmatizzi l'ipocrisia di una sentenza di questo tipo.

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