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Discussione: Giornata mondiale 2014... bello ma...

  1. #1

    Predefinito Giornata mondiale 2014... bello ma...

    https://www.youtube.com/watch?v=Ju-q...FdpPBvbiPc1DNQ

    Un video molto bello quello della campagna mondiale di quest'anno, nel quale possiamo riconoscere persone care ed amiche, e per le quali mi sono commosso… avendole viste praticamente nascere… e non solo. E con le quali condividiamo amicizia, associazioni, un forum, un libro sul tema, il primo dell’era “social.
    E allora perché, nonostante questa evidente commozione, e la bellezza del filmato... alla fine della sua visione mi è rimasto un po’ di disagio dentro? Ci ho dovuto pensare un attimo per capirlo… ma alla fine ho realizzato che la ragione di questo mio disagio risiede nel messaggio che sta “prima”… “dietro” al bellissimo slogan principale dello spot:
    Le persone con la SdD possono vivere una vita felice. Insieme possiamo far sì che questo sia possibile… Ognuno ha il diritto di essere felice”.
    Bellissimo questo messaggio non pensate? E anche profondamente vero…
    Ma allora perché farlo precedere da tutti quei “potrà, saprà, riuscirà, scriverà, leggerà, abbraccerà, lavorerà, guadagnerà…” etc… mandando il più che esplicito messaggio che tutte queste cose sono “propedeutiche” ed indispensabili al “lieto fine” rappresentato dalla tanto desiderata e dovuta felicità?
    Sono parziale, lo so… e chi mi conosce non farà fatica a comprenderne le ragioni (la presenza nella mia famiglia di un figlio con problemi ben più gravi di quelli derivanti dalla SdD di suo fratello), ma non posso fare a meno di pensare, anzi no di “sentire” nella pancia… che a tante persone con disabilità più gravi della SdD (ma anche a tante appartenenti a questa categoria purtroppo ), la stragrande maggioranza o la totalità di questi “pre-requisiti” saranno inevitabilmente negati, dalla loro condizione genetica o dalle condizioni aggiuntive di contesto (salute-educazione etc). Forse che a loro non è dato questo “diritto-possibilità” alla felicità? Se è così il rischio è quello di muoversi su un terreno pericolosamente minato.
    Un terreno dove comunque esistono degli spartiacque… dei “tu sì, lui no” che fanno la differenza (e che differenza a volte!), e che i criteri con cui questi spartiacque agiscono sono abbastanza aleatori, e comunque poco dipendenti da ragioni oggettive… ma al contrario da condizionamenti culturali e sociali cui noi stessi genitori “disabili” (che in fondo dovremmo essere i più “sensibili” sul tema) siamo soggetti attivi oltre che a volte anche vittime…
    Perdonatemi… non so quanti potranno capirmi, ma credo che questo spot, così come tanti altri che si vedono girare sulla SdD (o anche su altre Sindromi), nei quali anche Dario è stato in passato testimonial, sia in fondo troppo “corporativo”… e non raggiunga il vero obiettivo che una campagna di questo tipo dovrebbe avere… specie in un momento storico in cui essere disabili, e disabili “gravi” (non nel senso della Legge 104… ma nell’oggettività di una condizione), spesso non consente di avere accesso ai pre-requisiti di cui sopra…
    Se corporativismo deve essere… allora io credo che la strada giusta dovrebbe essere quella di riunire “tutte” le categorie “svantaggiate” a motivo di disabilità, in un unico progetto di grande coscienza civile.
    Diversamente sarà “guerra tra poveri”, dove certamente noi “down” siamo tra i favoriti (essendo tanti, ed avendo anche dalla nostra la fortuna impagabile di un’innegabile simpatia di fondo, almeno fino al raggiungimento dell’adultità e dei “problemi” che ad essa si accompagnano), ma dove altrettanto inevitabilmente potremo magari inconsapevolmente contribuire con le nostre affermazioni ed i nostri atteggiamenti a creare nuovi limiti divisori (o a spostarne di già esistenti), tra le vite “degne di essere vissute”… e le altre.
    Se lo spot avesse avuto il solo scopo di "convincere" qauella mamma immaginaria citata all'inizio del filmato, sarebbe stato perfetto. Perchè è bellissimo, emozionante, coinvolgente. Ma il filmato vuole essere un messaggio di cultura lanciato in occasione della giornata mondiale... un'occasione per certi versi unica di "parlare di"... e in questo senso credo che lanci un messaggio non propriamente giusto, nè onesto.
    E’ una riflessione che faccio io per primo, rileggendo criticamente anche il mio atteggiamento ed alcune scelte fatte in passato sul tema, e che propongo anche a voi, magari provocatoriamente penserete, (ma non è così!)… solo per rendere sempre più efficace e “vero” il nostro agire.... e "normale" ogni forma di "anormalità".
    Non con la mole vincete o fallite ... siate il meglio di qualsiasi cosa siete
    www.darioweb.com

  2. #2

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    profondamente vero e giusto quello che dici Alessandro.......... la mia risposta - scontata certamente- è che la montagna si mangia a pezzettini.....per combattere contro il pregiudizio si deve prima di tutto in qualche modo assecondare il pregiudizio così difficile da estirpare perfino in noi genitori alle volte.... e allora riproporre modelli di felicità (? su questo concetto poi si potrebbe aprire una discussione ) che conosciamo è più facile per noi per primi , ma anche per far accettare nella società i nostri figli... vero che questo esclude quelli che per altre ragioni dal pregiudizio rimangono comunque esclusi. Ma forse in modello di società dove una dieci cento milli centomila persone vivono con la loro specialità una vita comunque normale e quasi inosservata sia poi più facile aprire agli altri le porte ....concordo con te è amaro pensare che in una tavola in cui tutti possono mangiare a piene mani ad alcuni dei nostri figli siano concessi solo i resti e ad altri non siano lasciate nemmeno le briciole. E concordo con te che sarebbe bello che in Italia ci fosse la capacità di non dividersi sempre ma di combattere una battaglia comune per sostenere le battaglie comuni quali il diritto alla salute, alla scuola, al rispetto, ecc.

  3. #3

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    Che dirti...io non amo le Giornate.... e addirittura penso che non esiste la felicità (e su questo tema si è straparlato)...credo in altro
    Comunque...penso anch'io che dovremmo coalizzarci...in ogni ambito il "più forte" ha il dovere di aiutare il "più debole". Deduco che da troppi anni esiste il corporativismo ... ma secondo te perché ? E' forse "colpa" della trascuratezza statale...perciò ognuno si rimbocca le maniche per se stesso ? E' difficile riunire le forze di tutte le associazioni? Oppure è il caso di abolire queste giornate? Se ogni associazione non si fa sentire...cosa succede? Chi ci incoraggia...chi ci sostiene?
    Ma devo dirti la verità...io il video l'ho condiviso su fb con grande convinzione...perché lo volevo destinare a quella mamma...e volevo dirle quello. Mi ha fatto piangere...non lo facevo da quando è nato Mirco...ho pianto perché mi ha accarezzato l'anima...e se l'avessi visto quando è nato Mirco...sarebbe stato di supporto. Lo so ...è solo un video...ma è un minuscolo seme d'incoraggiamento. E molte persone ne hanno bisogno.
    ......basta guardarsi negli occhi per scoprire il nostro percorso.....il percorso dell' Amore.

  4. #4

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    Quote Originariamente inviato da GIUSI Visualizza il messaggio
    Che dirti...io non amo le Giornate.... e addirittura penso che non esiste la felicità (e su questo tema si è straparlato)...credo in altro
    Comunque...penso anch'io che dovremmo coalizzarci...in ogni ambito il "più forte" ha il dovere di aiutare il "più debole". Deduco che da troppi anni esiste il corporativismo ... ma secondo te perché ? E' forse "colpa" della trascuratezza statale...perciò ognuno si rimbocca le maniche per se stesso ? E' difficile riunire le forze di tutte le associazioni? Oppure è il caso di abolire queste giornate? Se ogni associazione non si fa sentire...cosa succede? Chi ci incoraggia...chi ci sostiene?
    Ma devo dirti la verità...io il video l'ho condiviso su fb con grande convinzione...perché lo volevo destinare a quella mamma...e volevo dirle quello. Mi ha fatto piangere...non lo facevo da quando è nato Mirco...ho pianto perché mi ha accarezzato l'anima...e se l'avessi visto quando è nato Mirco...sarebbe stato di supporto. Lo so ...è solo un video...ma è un minuscolo seme d'incoraggiamento. E molte persone ne hanno bisogno.
    Brava giusi, l'hai detto proprio bene...quello che penso anch'io (e le stesse lacrime con il sorriso guardando il video).
    Veronica, mamma di Luna (SDD 6), Aramis (4) e Eliot (15 mesi).

  5. #5

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    L'ho condiviso anche io, ed ho pianto...beh ma io sono fresca fresca quindi qualsiasi cosa mi fa piangere. Anche guardare mio figlio a volte mi fa piangere....passerà spero

  6. #6
    Administrator Pinguino reale L'avatar di kokoro
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    Quote Originariamente inviato da aledario Visualizza il messaggio
    Se corporativismo deve essere… allora io credo che la strada giusta dovrebbe essere quella di riunire “tutte” le categorie “svantaggiate” a motivo di disabilità, in un unico progetto di grande coscienza civile.
    Sandro, capisco quello che vuoi dire… Ma credi davvero che uno spot che riunisca tutte le categorie svantaggiate sarebbe possibile?
    Sai quanti sforzi ci sono dietro queste campagne, non e' facile, se non davvero impossibile.
    La giornata mondiale e' quella della SdD e di questo parla quello spot, di una vita possibile, di una vita felice, di una vita con raggiungimenti possibili, non per tutti anche tra noi, diciamolo, ma vuole essere una voce di speranza senza nascondere le difficoltà.

    Quote Originariamente inviato da aledario Visualizza il messaggio
    Diversamente sarà “guerra tra poveri”, dove certamente noi “down” siamo tra i favoriti (essendo tanti, ed avendo anche dalla nostra la fortuna impagabile di un’innegabile simpatia di fondo, almeno fino al raggiungimento dell’adultità e dei “problemi” che ad essa si accompagnano), ma dove altrettanto inevitabilmente potremo magari inconsapevolmente contribuire con le nostre affermazioni ed i nostri atteggiamenti a creare nuovi limiti divisori (o a spostarne di già esistenti), tra le vite “degne di essere vissute”… e le altre.
    Che le persone con Sindrome di Down siano avvantaggiate nel mondo della disabilita' e' una realta', ma che vuol dire? Non credo che ci sia guerra tra poveri in questo spot, e' vero che ci sono dentro fino al collo , ma davvero ritengo che sia solo un pezzo di strada, un sassolino buttato nel lago, nella speranza che il cerchio si irradi. Le vite degne sono tutte, lo sono anche quelle dei nostri che non conquistano tutti i traguardi di cui parla lo spot, allora, se vogliamo dirla tutta lo spot potrebbe essere ritenuto corporativo anche all'interno del tema della SdD… Mentre va preso per quello che e': un urlo di speranza, una dichiarazione dei nostri ragazzi di una vita possibile, per la prima volta senza testimonial e senza supporti esterni, a loro il microfono: "possiamo fare tante cose, come tutti, siamo felici!"
    Kokoro... con l'accento sulla terza ò!
    Ovvero Martina, mamma di Giulia (21 anni), Emma (18 anni SdD), Cesare (17 anni)

  7. #7

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    Caro Alessandro,
    quando abbiamo pensato, assieme ai creativi, a quale tipo di messaggio avremmo potuto inventarci per quest'anno il mio primo pensiero è stato quello di individuarne uno che parlasse a tutti e che non parlasse solo delle persone con sdD.
    La tua anlisi è corretta, ma manca di alcune riflessioni che mi piacerebbe fossero colte e che in un certo senso, danno una risposta ai tuoi dubbi.

    Se avessimo scelto come soggetto iniziale una mamma che aveva già avuto un bambino con sdD , allora il messaggio sarebbe stato sì "corporativistico". La scelta di una mamma in attesa, ha un significato preciso, così come per la sdD, il discorso potrebbe essere calato o sovrapposto anche su qualsiasi altro tipo di diasbilità e allo stesso tempo pone l'accento sulla paura e l'angoscia per il futuro di qualsiasi persona. Un discorso quindi che, utilizzando come soggetti persone sdD, parla a tutti e a tutte le coscienze.

    Stiamo ricevendo in queste ore tanti messaggi da tutto il mondo che vanno proprio in questo senso, da persone (non genitori, ma persone qualunque) che al di là della commozione per le immagini, hanno avuto un sussulto dentro che li ha portati a fare riflessioni molto profonde.

    Questo era il vero obiettivo che ci eravamo posti e mi auguro di esserci riusciti.


    Ti ringrazio comunque, come sempre, per le tue analisi profonde e puntuali che ci aiutano e ci spingono a migliorare le nostre azioni.

    Sergio Silvestre. (Presidente CoorDown)

  8. #8

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    Sono contento di aver suscitato un minimo di dibattito con le mie (personalissime!) riflessioni sul tema... che sono è vero sotto certi aspetti critiche (costruttive, come ha ben colto Sergio nel suo intervento qui sopra), ma sopratutto un "punto di osservazione" un po' diverso... da quello di tanti di noi. E come tale semplicemente va l'ho proposto... e l'ho proposto innanzitutto a me stesso.

    Parlando un pochino più "nel concreto" dello spot una piccola osservazione "tecnica" ai creativi però la farei...
    E' vero come dice Martina qui sopra, che sono i nostri figli col microfono in mano a parlare in questo spot... però è altrettanto vero che a loro in più di un'occasione sono state messe in bocca delle parole poco credibili (un esempio tra tutti .. giusto per capirsi: è difficile credere alla genuinità di una bambina di dieci anni che afferma "o (potrà)affittare un'appartamento e andare a vivere da solo"... mentre ad esempio mi è piaciuto molto in questo senso il "trio" di età crescente che dice in rapida successione e con convinzione "A volte sarà difficile", "molto difficile", "quasi impossibile!"), perchè non supportate dall'esperienza. E questo rende inevitabilmente il messaggio sulla "felicità possibile" un po' più debole...
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  9. #9
    Administrator Pinguino reale L'avatar di paola
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    Ieri sera stavo per rispondere ma visto quello che avrei voluto scrivere a riguardo ho evitato perchè era poco attinente al tema (anzi è proprio OT), però dopo questo tuo post Sandro non riesco a non farlo. Al di là del messaggio che mi è piaciuto e per cui, secondo me, è stato fatto un notevole passo avanti, abbandonando testimonial e passando a loro mostrandoli anche come persone con dei desideri raggiungibili, anche se veicolati, questo montaggio mi ha commosso oltre modo, anche troppo per motivi che con la giornata mondiale e la sdd c'entrano ben poco ma piuttosto riguardano proprio quella bambina. Quella bambina, che di anni ne ha 9 e a cui, probabilmente, è stata fatta dire proprio quella frase (per altro in modo impeccabile), proprio come un augurio per lei, visto che è l'unica che a fine filmato non ha riabbracciato la sua mamma, è quello che ha detto sua figlia è sicuramente quello che auspica alla sua bambina ovunque si trovi in questo momento... Forse per questo guardandolo mi sono ricordata di quanto sia tremendamente ingiusta la vita, spesso oltre modo. Comunque Mila per me è splendida (senza nulla togliere a tutti gli altri)
    "Ieri è storia, domani è un mistero, ma oggi è un dono e per questo si chiama presente"

  10. #10

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    Concordo con Paola, le frasi dette da tutti gli attori non riguardano essi stessi ma sono la voce di tanti. La parte del filmato che personalmente preferisco è proprio la successione delle loro difficoltà, un messaggio che ho fortemente voluto per evitare che continuasse a passare solo il messaggio che sono bravi ( studiano, lavorano, a volte si laureano, vivono da soli) perchè non è così per tutti, al contrario sono ancora troppo pochi quelli che ce la fanno, ma il nostro auspicio è che ci siano e si modifichino le condizioni perchè ogn'uno abbia la possibilità di provarci. Ad Alessandro però suggerirei una lettura critica del filamato guardandolo da più punti di vista, perchè molto spesso, noi che siamo coinvolti direttamente, cogliamo aspetti che non sono altrettanto colti dal grande pubblico a cui è rivolto il messaggio. Vi posto qui uno dei tanti messaggi che ci stanno giungendo da tutto il mondo a sostegno della mia tesi sul post di ieri. (è in inglese ma potete tradurlo con google traslate):
    Dear CoorDown,
    I live in Canada, near Montréal. I just saw your video, the 15 beautiful children and their message of hope for a mother to be.
    I want to congratulate you on this wonderful idea. The message is not only for this mother but for all mothers of children with Down sindrome but also for all mothers of children with any type of difference.
    Thank you for giving us hope!


    Sergio Silvestre

  11. #11

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    Paola, pensi che io non abbia avuto le stesse sensazioni riguardo a quella bambina? Ma solo chi come noi conosce cosa ci sta dietro puo' cogliere quegli aspetti... sia augurali che di rimpianto per un abbraccio che "manca" alla fine del filmato... gli altri che guardano il filmato mica possono "sentirli" questi sentimenti, non conoscendo la storia di quella bambina.
    Ma non c'entra nulla con quanto volevo sottolineare... che ha a che fare con il messaggio lanciato dallo spot.
    Sergio... tu giustameente porti degli esempi, io ne avrei altri, altrettanto "diversificati" come punti di vista... ma non voglio trasformare una riflessione in una discussione...
    Sono contento di vedere che entrambi invece abbiamo apprezzato molto la parte dei tre ragazzi che parlano di difficoltà...
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  12. #12

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    Il video mi ha commossa tantissimo, anche per motivi affettivi.
    Sono d'accordo con Sandro che il messaggio non possa essere "tuo figlio potrà essere felice PERCHE' potrà fare tante cose". Il messaggio corretto è "tuo figlio potra essere felice E fare tante cose" che, inutile nascondersi dietro ad un dito, migliorano la qualità della vita della persona disabile ma anche della sua famiglia tutta.
    Il presupposto essenziale e imprescindibile della felicità di una persona è indubbiamente l'amore. Una persona amata è una persona potenzialmente felice, ha l'essenziale per nutrire la propria anima. Tutto il resto è contorno, sono altre pietanze, ma sono comunque importanti e il raggiungimento di alcuni obiettivi facilita la vita della famiglia e, andando avanti, l'autonomia dell'individuo disabile.
    Quando ci siamo conosciuti, Sandro, ricordo che su di me ebbe un impatto fortissimo sapere che ti spaccavi letteralmente la schiena per portare Simone a passeggiare in montagna con voi, per renderlo partecipe della passione di famiglia, e per fare godere anche a lui la bellezza di un panorama, l'aria fresca che ti accarezza il viso. Questa per me è la "materializzazione" dell'amore che hai per tutti e tre i tuoi figli, quell'amore che non è solo dedizione ma soprattutto attenzione ai piccoli particolari che arricchiscono la vita. Questa è la base, la colonna portante, il fondamento della felicità. E' innegabile però che se uno può camminare da solo, parlare, conquistare livelli crescenti di autonomia, la sua vita e quella di tutti saranno più facili e potenzialmente di qualità più elevata.
    Questo è il messaggio che ho voluto cogliere: mamma, con il tuo amore e un pizzico di fortuna, ce la potete fare. In fondo è quello che hai sempre sostenuto tu, cioè che down non sarà bello, ma è possibile.

  13. #13
    Super Moderator Pinguino reale L'avatar di ritz
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    Quote Originariamente inviato da aledario Visualizza il messaggio
    vero che a loro in più di un'occasione sono state messe in bocca delle parole poco credibili (un esempio tra tutti .. giusto per capirsi: è difficile credere alla genuinità di una bambina di dieci anni che afferma "o (potrà)affittare un'appartamento e andare a vivere da solo"

    Difficile? Sono parole che sua madre ed io ci siamo ripetute più e più volte nei pochi anni di un’intensa amicizia, che mi ha lasciato un vuoto incolmabile.
    Ascolto Mila, è sento parlare Sabrina, convinta più che mai che un sogno come questo fosse possibile e, ne sono certa, lo avrebbe indotto nella sua bambina proprio con queste parole, proprio come mi ritrovo a fare io con il piccolo rosso . Un sogno da perseguire con tutte le nostre forze.
    Avrebbero forse dovuto dire “potrà (opportunamente supportata) affittare un appartamento e vivere da solo (o con amici e affetti scelti)”
    , ma tu capisci che l’effetto comunicativo non sarebbe stato lo stesso.

    Conta pensare che la cosa non debba necessariamente essere esclusa, seppure con le opportune situazioni di contorno…ma quanti sono oggi i genitori disposti a pensare ad una vita dei propri figli adulti cromosomicamente attrezzati, possibile al di fuori dei confini familiari? Credo che stiamo parlando di un primo muro da abbattere proprio tra di noi

    In sintesi, sebbene io sia tra coloro che alla lettura della sceneggiatura dello spot si è mostrata oltremisura critica, oggi a guardarlo nella sua interezza non posso non riconoscergli il pregio di avere toccato corde profonde e di avere indotto una discussione sana sul tema persone con sindrome di down.

  14. #14

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    Rita... credo di far fatica a spiegarmi evidentemente. Ci riprovo un attimo... solo per la paura di essere stato frainteso... non per discutere, per carità!
    Astraiamoci tutti un attimo da chi pronuncia quelle parole (che la stragrande maggioranza delle persone che guardano quello spot non conosce!). Nella mente di una bambina di quell'età non c'è quella preoccupazione! Così come non c'è mediamente (Martina smentiscimi però se non è così! ) in una bimba dell'età di Emma quella di trovare un lavoro! A ogni età i suoi sogni ed i suoi problemi!
    In questo senso ho detto che sono poco credibili! E che il messaggio sarebbe stato più "forte" e reale rapportando obiettivi-età-desideri.
    Perchè, come hai detto tu Rita... è vero che quelle parole sono pronunciate da Mila... ma i pensieri sono quelli tuoi e di Sabrina e di tutti noi genitori...
    Hanno il microfono in mano come ha detto Martina, ma recitano una partitura scritta da un adulto...
    La poca "credibilità" non sta nella fattibilità del raggiungimento dell'obiettivo... ma solo nel fatto che è dichiarato da una persona che in quel momento probabilmente non lo "sente" e vive come suo.
    Tutto qui. E ripeto... sono io il primo ad aver apprezzato lo spot ed essermi commosso per gli stessi motivi citati da tutti voi...
    Solo che in esso mi è sembrato anche di cogliere dei limiti di comunicazione (come "messaggio" il più importante... e come "metodo" il meno importante) che mi sembrava giusto condividere.
    Non con la mole vincete o fallite ... siate il meglio di qualsiasi cosa siete
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  15. #15

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    Quote Originariamente inviato da aledario Visualizza il messaggio
    .... credo di far fatica a spiegarmi evidentemente. Ci riprovo un attimo... solo per la paura di essere stato frainteso... non per discutere, per carità!

    ....... quelle parole sono pronunciate da Mila... ma i pensieri sono quelli tuoi e di Sabrina e di tutti noi genitori...

    La poca "credibilità" non sta nella fattibilità del raggiungimento dell'obiettivo... ma solo nel fatto che è dichiarato da una persona che in quel momento probabilmente non lo "sente" e vive come suo.
    Era chiaro ciò che intendevi, nessun fraintendimento....condivido anche il tuo pensiero..... anche se a me lo spot è piaciuto e a dire il vero ancor di più dopo aver saputo che la bellissima bambina che pronuncia la frase oggetto di discussione ( nel miglior termine della parola ) è la "nostra" Mila! Senza nulla togliere all'altrettanto bella Emma e alla sua mamma!!!
    Lory

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