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Discussione: La vita in diretta

  1. #1
    Administrator Pinguino reale L'avatar di zioudino
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    Predefinito La vita in diretta

    Ieri, a "la vita in diretta" su Rai1, si è parlato di Sindrome di Down. Tra gli ospiti c'era Alessandra...se volete vederlo dal minuto 42,44 in poi
    http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi...ec2997e1c.html
    L'anatroccolo non diventa cigno ma vola lo stesso

  2. #2

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    una bella intervista, condotta bene. Su alcune delle cose che sono state dette si può essere più o meno d'accordo ma rimane comunque un bell'esempio di buona informazione. Grazie di avercela segnalata.
    Non con la mole vincete o fallite ... siate il meglio di qualsiasi cosa siete
    www.darioweb.com

  3. #3
    Administrator Pinguino reale L'avatar di kokoro
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    davvero Sandro? a me e' parsa l'ennesima occasione persa… il conduttore e' incappato in una serie di imprecisioni, spesso in difficoltà, ha pure sbagliato il nome della ragazza, per non parlare del "morbo di down". Sergio ha detto solo che ci sono leggi che non vengono applicate, il rappresentante della banca mi e' sembrate il più spontaneo, ma in conclusione che ha detto. L'unica cosa che mi e' piaciuta e' l'esperienza lavorativa che hanno raccontato… e Alessandra era bellissima, certo, ma pium che vederla bella avrei voluto ascoltarlo di piu'.
    sono io che voglio troppo?
    Kokoro... con l'accento sulla terza ò!
    Ovvero Martina, mamma di Giulia (21 anni), Emma (18 anni SdD), Cesare (17 anni)

  4. #4

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    Quote Originariamente inviato da kokoro Visualizza il messaggio
    davvero Sandro? a me e' parsa l'ennesima occasione persa… il conduttore e' incappato in una serie di imprecisioni, spesso in difficoltà, ha pure sbagliato il nome della ragazza, per non parlare del "morbo di down". Sergio ha detto solo che ci sono leggi che non vengono applicate, il rappresentante della banca mi e' sembrate il più spontaneo, ma in conclusione che ha detto. L'unica cosa che mi e' piaciuta e' l'esperienza lavorativa che hanno raccontato… e Alessandra era bellissima, certo, ma pium che vederla bella avrei voluto ascoltarlo di piu'.
    sono io che voglio troppo?
    anch'io ho avuto le tue stesse impressioni e in più...da mamma di una aolescente mi ha "disturbato" quando la presidente diTrisomia 21 ha detto che anche lei ha una "bambina" di 14 anni!!!!! e ho pensato "ci risiamo...in fondo..in fondo...sarà che io più volte ho ripreso chi pensa che un 14enne sia un bambino....solo per quel cromosoma in più.

  5. #5
    Administrator Pinguino reale L'avatar di kokoro
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    Eccola, quella e' l'altra frase che mi ha turbato...
    Certo le telecamere non aiutano, eh! Ma se vogliamo far cultura dobbiamo cominciare noi ad usare il linguaggio giusto.
    Kokoro... con l'accento sulla terza ò!
    Ovvero Martina, mamma di Giulia (21 anni), Emma (18 anni SdD), Cesare (17 anni)

  6. #6

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    io penso che a volte noi misuriamo troppo le parole cose che la stragrande maggioranza del pubblico non avrà fatto, morbo, sindrome o affetta da non cambia per la gente il concetto di persona down, non badano alla sottigliezza cosa che ahimè facciamo noi genitori. L'importante è che se parli sempre di più e soprattutto che si mostri nel concreto la loro capacità di saper fare.
    noi sorteggiati dal computer di Dio!!

  7. #7
    Administrator Pinguino reale L'avatar di paola
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    L'ho finalmente visto e con la vita in diretta anche la Littizzetto!!!
    Vabbè avendo già letto i commenti sapevo già qlcosa in anticipo. Io penso che il tempo a disposizione fosse davvero poco per dare un messaggio al meglio. Per cui mi trovo un po' in linea con Anna Rita, è importante che i nostri figli si facciano vedere e che venga dato il messaggio che comunque un posto in questa società i nostri ragazzi possano averlo, senza dare un taglio pietista ai servizi, e questo mi pare ci sia. Certo poi vorremmo la perfezione nelle cose, ma non sempre è possibile
    La presenza del dipendente della banca sinceramente non ho capito il senso... le banche lo danno eccome il credito alle no profit (da sempre) basta avere le garanzie personali che li rendono solvibili. Nella mia provincia l'AIPD ha potuto realizzare la casa famiglia (anticipando un credito regionale) proprio con un fido erogato con garanzia personale del presidente (con immobili e reddito), vorrei vedere se finanziano una no profit x iniziative lavorative senza garanzie .
    "Ieri è storia, domani è un mistero, ma oggi è un dono e per questo si chiama presente"

  8. #8

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    Quote Originariamente inviato da kokoro Visualizza il messaggio
    davvero Sandro? a me e' parsa l'ennesima occasione persa… il conduttore e' incappato in una serie di imprecisioni, spesso in difficoltà, ha pure sbagliato il nome della ragazza, per non parlare del "morbo di down"....
    Tutto giusto Martina ed Adriana... anche quanto sottolineato riguardo alla "bambina" (ma del resto a me ha dato fastidio anche il fatto che a questo attributo venisse associata quella "necessità di riabilitazione precoce" che a me suona sempre tanto di invasività...), e sopratutto non mi è piaciuto quell'impersonificarsi di quella mamma, che si è "fatta voce" della "categoria". Tante pecche naturalmente, però nel complesso il messaggio che si poteva cogliere dall'intervista era nel complesso positivo, dai toni non pietistici, non rivendicativi, e nemmeno troppo "ilari", come a volte succede. In questo senso a me è piaciuto l'approccio, e questo volevo sottolineare. Poi è chiaro che tutto è migliorabile, ed anche di molto... sono pienamente d'accordo con voi in questo.
    Non con la mole vincete o fallite ... siate il meglio di qualsiasi cosa siete
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  9. #9
    Super Moderator Pinguino reale L'avatar di ritz
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    Quote Originariamente inviato da kokoro Visualizza il messaggio
    davvero Sandro? a me e' parsa l'ennesima occasione persa… il conduttore e' incappato in una serie di imprecisioni, spesso in difficoltà, ha pure sbagliato il nome della ragazza, per non parlare del "morbo di down". Sergio ha detto solo che ci sono leggi che non vengono applicate, il rappresentante della banca mi e' sembrate il più spontaneo, ma in conclusione che ha detto. L'unica cosa che mi e' piaciuta e' l'esperienza lavorativa che hanno raccontato… e Alessandra era bellissima, certo, ma pium che vederla bella avrei voluto ascoltarlo di piu'.
    sono io che voglio troppo?
    Mi allineo. Completamente.

  10. #10
    Administrator Pinguino reale L'avatar di paola
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    Domenica pomeriggio stranamente sono riuscita a guardare per qualche minuto la tv, e c'era un'intervista alla donna che ha interpretato la coprotagonista del film "La grande bellezza" Giovanna Vignola che non ho avuto ancora il piacere di vedere. Mi sono fermata perché ho sentito una parola sinistra che non conoscevo (ammetto la mia ignoranza) "acondroplasia", per cui associandola ad una qualche forma di disabilità mi son fermata e hanno iniziato a parlare di nanismo che, ho scoperto, essere un termine odiato dagli acondroplastici così come "nano". Quando Giletti ha chiesto a questa donna il perché si è lanciata in questa avventura lei ha risposto che era per i "suoi bambini", per la sua associazione, e ha aggiunto "purché se ne parli" perché è sempre meglio parlarne in termini sbagliati che non parlarne affatto, perché la cosa peggiore rimane comunque l'invisibilità. Lei in particolare si riferiva alla sofferenza legata al termine "nano" che invece tanto si usa, ma non per il termine in sé ma per l'uso dispregiativo che se ne fa (vi ricorda niente? ) per poi dire che la prima volta che lei ha pronunciato tale parola è stato nel film perché era scritto nel copione descrivendo quanto le è costato, e quanto fosse grata a Sorrentino per l'aiuto che le aveva dato per riuscirci perché le è servito esorcizzare quel termine.
    Ecco poco prima avevo visto Alessandra che alla domanda "cosa vuol dire essere down?" rispondeva "Down vuol dire mongoloide", anche lei probabilmente in quel momento ha esorcizzato una parola e, con essa, un modo di vedere i mongoloidi che non tanto corrispondente alla realtà, forse davvero a volte siamo così presi dai particolari da non riuscire ad apprezzare un messaggio forte che ci può essere dietro ad una frase così semplice...
    "Ieri è storia, domani è un mistero, ma oggi è un dono e per questo si chiama presente"

  11. #11

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    Paola ho visto anch'io l'intervista. Io penso che noi genitori (compresi quelli di altre disabilità) siamo un pò suscettibili un pò stanchi, perchè dalla loro nascita siamo costretti a combattere contro una società che li guarda e li giudica in modo sbagliato con degli standard che non corrispondono alla realtà, ma continuo a ribadire meglio parlarne che il silenzio.
    noi sorteggiati dal computer di Dio!!

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