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Discussione: Nega la comunione a un bimbo "Non è capace di intendere e volere"

  1. #16
    Administrator Pinguino reale L'avatar di zioudino
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    Quote Originariamente inviato da zioudino Visualizza il messaggio
    Forse si tratta di una bufala...speriamo sia cosi!

    http://www.estense.com/?p=211163
    Una cosa però mi chiedo...per pura curiosità...se effettivamente di bufala si dovesse trattare...com'è possibile che sull'Avvenire c'è un bell'articolo con tanto di commento della Curia? ...mah...misteri del giornalismo italiano
    L'anatroccolo non diventa cigno ma vola lo stesso

  2. #17

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    Alessandro,leggendo il tuo racconto su Simone mi sono emozionata pensando a voi e Simone,
    ecco questa è integrazione...e venire incontro a tutti,ascoltarsi capirsi.....che bello....complimenti anche al parroco,magari fossero tutti così.
    Anna,mamma di jaja 9 anni.

  3. #18

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    http://www.radiovaticana.org/it1/Articolo.asp?c=579335
    mi sembra che questa intervista chiarisca bene la situazione, almeno a parer mio e per dovere di "cronaca".

  4. #19

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    Quote Originariamente inviato da aledario Visualizza il messaggio
    Personalmente invece sul tema specifico vi voglio solo raccontare invece un'esperienza diversa... e potete immaginare con chi .
    Con Simone, al quale viene riservato un "trattamento" abbastanza particolare tutte le domeniche. Lui infatti si reca a ricevere la comunione per ultimo, e la fa con un cucchiaino di vino consacrato (il modo migliore per lui, sotto tanti punti di vista). Questo prevede che il celebrante si debba ricordare della sua presenza e "avanzare" del vino nel calice... oltre al fatto che il cerimoniere di turno "veda" simone e prepari perciò anche il cucchiaino sull'altare... in fianco al calice ed al corredo relativo...
    E siccome nel rito, come saprete quasi tutti quantomeno da "reminescenze" infantili, nulla di quelle due sostanze, vino e ostia che i credenti cattolici (a differenza dei protestanti) immedesimano nel corpo e nel sangue di una persona precisa... e non in un'immagine simbolica di esso... deve andare perduto, dopo "l'operazione" il cucchiaino torna nel calice che poco dopo il sacerdote finisce di svuotare... in barba a tutti i più elementari principi igienici sulla trasmissione di possibili infezioni virali. In questo piccolo gesto... e nell'insieme di tutte le piccole attenzioni che lo precedono... io ci vedo un rispetto sia della persona... che dell'oggetto della propria fede.
    Certo la cosa è stata frutto di un "cammino" in cui reciprocamente famiglia e parrocchia abbiamo "dialogato" alla ricerca di una ipotesi che desse a Simone la possibilità di vivere questa esperienza, che noi riteniamo comunque significativa per lui. Un cammino che non è stato privo di incomprensioni e disaccordi... ma che ha comunque portato a una soluzione e ad una modalità "operativa"...
    la stessa cosa vale per EManuele che non riesce a deglutire la particola (non mangia nemmeno il pane), ha sempre fatto la Comunione con un piccolo calicetto tutto suo , lui non va per ultimo ma subito dopo che il sacerdote ha preso lui il vino , prima che inizino a distribuire le particole. Emanuele va da solo in fianco al sacerdote che gli dà il "sangue di Cristo", per noi è sempre un momento commovente per la serietà con la quale si approccia al Sacramento e la dolcezza del sacerdote (ovviamente non sempre è lo stesso) con la quale gli porge il calice. Poi alla fine come ha detto Sandro c'è la "purificazione" di entrambi i calici come prima c'è la consacrazione di entrambi. Ovviamente anche per Emanuele c'è stato tutto un percorso.....

  5. #20

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    Quote Originariamente inviato da Fraegio Visualizza il messaggio
    .. mi piace la conclusione dell'articolo:

    È evidente che nella chiesa cattolica prelati e sacerdoti hanno perso la bussola del messaggio evangelico, che proprio agli afflitti e ai malati riserva parole forti e chiare”.

    Mela, le indicazioni per chi amministra la chiesa però sono chiare il prete non ha fatto altro che applicarle.

    Non voglio fomentare polemica, ma in questo caso non mi piace che ci si pari dietro al "ma non sappiamo come sono andati realmente i fatti".

    Francesca
    No, un momento, io non mi paro dietro a nulla, anche xche nn ho nulla da cui pararmi, nel senso che non sono particolarmente interessata a far ben apparire preti e chiesa, che molto spesso non hanno la mia approvazione, per quanto poco possa importare.
    Quello che a me invece non piace, e' quando fra giornalisti ,televisione e pettegoli vari, si spargono notizie strane o infondate (come ad esempio qualcuno che ha detto che i genitori avrebbero fatto ricorso al tribunale dei diritti umani). Per cui il mio intervento voleva semplicemente dire:aldila del clamore mediatico e della ricerca di alcuni giornalisti del clamore a tutti i costi, cerchiamo di capire cosa e' realmente successo, quali sono i termini della questione fra genitori e sacerdote.mi sembra che allo stato attuale le notizie siano piuttosto confuse.mi piacerebbe leggere un'intervista della mamma, non frasi riportate di bocca in bocca.

  6. #21

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    Io sono una di quelle a cui la comunione è negata, perchè sono divorziata e risposata.... A parte il fatto che non capisco perchè il Signore non mi voglia più, tanto da avermi escluso dalla sua comunità, se non relegandomi in un campo di serie B, io non vorrei mai che Letizia vivesse questa condizione, perchè è assolutamente dolorosa.
    Per fortuna per ora la mia adorata figlia è stata sempre ben accettata ovunque, comprese le volte che siamo andati in chiesa (poche per la verità)...ma per quanto riguarda il suo battesimo e quello della sorellina, per esempio, celebrati perlatro in due parrocchie diverse, Letizia ha sempre avuto un trattamento particolare e affettuoso, anzi! il parroco della parrocchia dove è stata battezzata Michela ha detto che aspetta Letizia per la Prima Comunione e per la Cresima!
    In ogni caso, penso che l'integrazione passi anche dall'essere integrati nella Comunità religiosa.
    Quanto all'articolo: spero tanto che sia una bufala
    gigliorosa

  7. #22

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    sandro mi hai fatto commuovere!

  8. #23

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    Quote Originariamente inviato da mela Visualizza il messaggio
    No, un momento, io non mi paro dietro a nulla, anche xche nn ho nulla da cui pararmi, nel senso che non sono particolarmente interessata a far ben apparire preti e chiesa, che molto spesso non hanno la mia approvazione, per quanto poco possa importare.
    Quello che a me invece non piace, e' quando fra giornalisti ,televisione e pettegoli vari, si spargono notizie strane o infondate (come ad esempio qualcuno che ha detto che i genitori avrebbero fatto ricorso al tribunale dei diritti umani). Per cui il mio intervento voleva semplicemente dire:aldila del clamore mediatico e della ricerca di alcuni giornalisti del clamore a tutti i costi, cerchiamo di capire cosa e' realmente successo, quali sono i termini della questione fra genitori e sacerdote.mi sembra che allo stato attuale le notizie siano piuttosto confuse.mi piacerebbe leggere un'intervista della mamma, non frasi riportate di bocca in bocca.
    ....e io ti straquoto !
    ......basta guardarsi negli occhi per scoprire il nostro percorso.....il percorso dell' Amore.

  9. #24

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    Se lo scrive l'Avvenire, qualcosa è accaduto.
    Personalmente mi infastidisce, dell'articolo dell'Avvenire, questo passaggio: "il percorso era stato concordato con la famiglia che aveva avuto anche un lungo incontro con un sacerdote nel palazzo vescovile". Dove il riferimento al palazzo vescovile (sicuramente un palazzo di elevato valore venale in cui ha la fortuna di vivere fra gli agi un manipolo di fortunati) serve a dare al rifiuto (perchè di questo si tratta) un senso di sacralità!
    Un po' di tempo fa è girata l'ennesima analoga notizia! Mi ricordo il commento di un ateo: "perchè un nascituro capisce il battesimo? Un moribondo comprende l'estrema unzione?". E così via. Riferendosi all'ipotesi che un bambino disabile di 10 anni potesse non capire la comunione.
    Nostro Signore diceva (così dicono) lasciate che i bambini vengano a me. E non faceva distinzioni! E questo mi rallegra e mi fa capire che l'organizzazione chiamata chiesa è qualcosa di diverso, di molto diverso, da nostro Signore. Allora, fermandomi per il momento qui col ragionamento, credo che si possa benissimo ridimensionare l'importanza dei sacramenti, soprattutto quando provengono dall'uomo e non vi è traccia nelle sacre scritture, e optare per l'ippoterapia la domenica mattina.
    Tuttavia, la circostanza che il Signore andasse in giro a guarire storpi, mi fa comprendere che forse anche per Lui queste persone erano errori da correggere. E ho timore a riprendere quel ragionamento che potrebbe plausibilmente spingere ognuno a ridimensionare altro.
    Pregando poi, non sprecate parole..., perchè il Padre vostro sa di quali cose avete bisogno ancor prima che gliele chiediate [Mt. 6, 7-8]

  10. #25

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    Aldilà dell'importanza del sacramento, è orribile pensare che forse un bambino innocente si è trovato protagonista di un caso di discriminazione, ma nn tanto per tutto il clamore intorno alla storia, per i genitori e per i preti..ma per lui e solo per lui..mi chiedo se ha capito , se si senta discriminato e che cosa stia effettivamente succendendo.
    Vi racconto cosa è successo oggi: Gabriele aveva catechismo. Siamo arrivati all'oratorio e si è sdraiato per terra, nn voleva alzarsi. Ho capito che nn stava affatto bene, gli ho chiesto se avesse mal di pancia e mi ha detto di no in tono deciso...è entrato in aula con gli altri, dopo circa un quarto d'ora mi han chiamata (io ero rimasta in zona, come sempre) aveva vomitato...allora gli ho detto : dai andiamo a casa e lui mi ha detto che nn voleva. Insomma,nonostante le mie insistenza, è voluto restare fino alla fine..era stravolto ma nn voleva andarsene di lì . Non pensavo che il catechismo fosse così importante per lui.Ci tiene tantissimo alla comunione, alla tunichetta 'da Gesù ' come dice lui..forse nn comprende esattamente tutto ma anche già solo questo suo desiderio di partecipare lo 'riscatta' da qualche piccola carenza (ad esempio quando dovrebbe star zitto e fermo a messa e invece fa di tutto per disturbare) E' inutile ribadire che le esperienze comunitarie come il catechismo, scout ecc ecc sono utilissime per una serie di motivi..far interrompere ad un bambino il percorso che dovrebbe essere fatto tutti insieme fino alla fine, non è un'idea saggia, e mi pare impossibile che ci sia qualcuno che ha dubbi su questo..per questo mi piacerebbe sapere com'è andata veramente dalle parole della mamma e soprattutto , se fosse possibile capire qual è stata la percezione del bimbo.

  11. #26
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    Quote Originariamente inviato da Nunzio Visualizza il messaggio
    Tuttavia, la circostanza che il Signore andasse in giro a guarire storpi, mi fa comprendere che forse anche per Lui queste persone erano errori da correggere.
    no.... secondo me semplicemente il Signore era convinto che si sta meglio a non essere storpi, e io sono d'accordo
    Maddalena, mamma di Monica, 11 anni

  12. #27

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    Ieri sera ne hanno parlato a Striscia... ed effettivamente il 90% abbondante della cosa è una bufala. Nemmeno è vera la denuncia...
    Un'altro esempio di giornalismo becero che non va alla fonte delle notizie, ma riporta voci senza controllarle. Triste
    Non con la mole vincete o fallite ... siate il meglio di qualsiasi cosa siete
    www.darioweb.com

  13. #28
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    Quote Originariamente inviato da aledario Visualizza il messaggio
    Ieri sera ne hanno parlato a Striscia... ed effettivamente il 90% abbondante della cosa è una bufala. Nemmeno è vera la denuncia...
    Un'altro esempio di giornalismo becero che non va alla fonte delle notizie, ma riporta voci senza controllarle. Triste
    Anche io ho visto il servizio di Striscia...complimenti vivissimi al giornalismo italiano...
    E qui la domanda nasce spontanea...ma i giornalisti sono tutti cresciuti negli studi di "Studio aperto"?
    L'anatroccolo non diventa cigno ma vola lo stesso

  14. #29

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    Quote Originariamente inviato da Nunzio Visualizza il messaggio
    Se lo scrive l'Avvenire, qualcosa è accaduto.
    ...... E questo mi rallegra e mi fa capire che l'organizzazione chiamata chiesa è qualcosa di diverso, di molto diverso, da nostro Signore.....
    Condivido questo pensiero di Nunzio.
    E penso che c'è sempre un 10% che non è bufala....

    E la regola del non dare la particola a chi si pensa non sia capace di intendere e di volere esiste davvero.....

    Francesca

  15. #30

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    Quote Originariamente inviato da Fraegio Visualizza il messaggio
    E la regola del non dare la particola a chi si pensa non sia capace di intendere e di volere esiste davvero.....
    Prendo spunto da questa frase di Francesca per un discorso più "ampio"... una sorta di "sfogo" di cui vi chiedo perdono anticipatamente... ma che mi viene a commento di questo e di altri episodi, non sempre riguardanti la Chiesa.
    Certo che esiste quella regola (non è forse libera ogni realtà di darsene?), così come esistono tutte le altre regole che limitano i "diritti" o per meglio dire le potenzialità di "accesso"... delle persone in questa sfortunata ma oggettiva condizione (alcuni esempi tra i tanti... decisamente importanti... votare, sposarsi, comperare, vendere, divertirsi, decidere della propria vita... ma ancor di più forse diritto allo studio e alla non segregazione in scuole speciali, Istituti etc etc). Ma queste limitazioni il più delle volte non ci sembrano innaturali e ingiustificate... (perchè sono "laiche"? perchè denaro e potere giustificano sempre tutto? O perchè in fondo ne percepiamo l'inevitabilità?).
    Quando vedo l'accanimento che a volte si manifesta per partito preso contro la Chiesa (non sto parlando di te Francesca, ma di questa faccenda in generale), ma anche verso altri ambiti ugualmente "impopolari"... quali ad esempio la politica... e che in questo caso specifico si è tradotta in atti di violenza e vandalismo alla fine probabilmente per lo più ingiustificati contro il parroco coinvolto nella questione... non posso non dispiacermi per la fatica che ai nostri giorni si fa (e mi ci metto anch'io!) a riconoscere invece quanto bene è sempre stato fatto e continua ad essere fatto per i nostri figli (e certo non solo!) in certe realtà, sicuramente perfettibili... sotto tanti punti di vista, ma guidate da principi di solidarietà reciproca difficilmente riscontrabili altrove (percentualmente parlando)...
    Chi mi conosce sa che non sono un bigotto, anzi... (solo per citare a titolo d'esempio una prova in tal senso... sono un fervente sostenitore del valore della scuola pubblica e del confronto che da essa e solo in essa deriva), e che a volte trovo più affinità e sintonia con persone teoricamente ed idealmente lontanissime da me... ma in realtà molto più vicine nella concretezza che la comune fede nella Vita genera, guidando ed orientando le rispettive scelte verso direzioni molto simili, per principi e conseguenze.
    E mi convinco che il male dei nostri giorni sta proprio nella facilità con cui invece sottolineiamo il negativo di ogni piccola cosa... magari marginale, specie se proveniente da chi è "distante" dal nostro modo di essere... dandogli una valenza "universale" che non gli compete... e screditando così "il tutto"... mentre al contrario ignoriamo invece la tanta positività che c'è spesso in ogni realtà.
    Basta aprire facebook e fare il conto di quanta demagogica ironia di bassa lega viene seminata su chiesa, politica etc (su qualsiasi realtà che abbia a che fare con il "potere" in realtà... di qualsiasi tipo esso sia) a piene mani con vignette, invettive, proclami... di effetto immediato e di facile consenso certo... ma fatti da chi probabilmente il più delle volte non sa nemmeno di cosa sta parlando... e scrive o riporta dati (dovrebbero vietare il "condividi" su faccialibro secondo me, perchè rappresenta concretamente la rinuncia per antonomasia all'idea di poter avere un cervello pensante!) di cui (unico caso al mondo) si sente in diritto di non citare le fonti... salvo poi ignorare tutto il mare di bene che, comunque, esiste in quelle realtà! E che è tanto. E salvo guardarsi bene nella stragrande maggioranza dei casi... dallo "sporcarsi le mani" in una qualsiasi attività che al posto di prevedere la sola "pretesa" di diritti inviolabili... ed il diritto di dire qualsiasi demenzialità senza doverne sopportare le conseguenze... compendi anche l'assunzione di responsabilità e di servizio alla collettività, in qualsivoglia dimensione (e sì che le occasioni sarebbero tante e variegate... per tutti i gusti e le disponibilità!).
    Il sospetto è che dietro alla recente "non-politica" ... o al più tradizionalmente conosciuto "anti-clericalismo" ... dentro a tutto ciò che si manifesta come "contro" a qualcosa... spesso si mascheri un malessere molto più profondo di ciò che si vorrebbe combattere... che è l'incapacità di essere "costruttori" di qualcosa... portatori di contenuti.... di "cultura" della vita.
    Non generalizzo... ovviamente!
    Così... volevo gettare questa provocazione per una riflessione comune...
    Non con la mole vincete o fallite ... siate il meglio di qualsiasi cosa siete
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