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Discussione: LIS e Logopedia, binomio vincente?

  1. #1

    Post LIS e Logopedia, binomio vincente?

    Gentile Dott. Cuomo,
    Sono il papà di un bimbo con SD. Il bimbo ha 3 anni, da due anni è seguito presso la Comunità di Capodarco per lo sviluppo psicomotorio. Da un mese ha iniziato (due volte la settimana) sedute di un'ora di logopedia. La logopedista affianca alla normale attività anche la LIS (Linguaggio dei Segni per Sordomuti). Mi ha assicurato della validità della proposta, insistendo sul fatto che ambedue le attività sollecitano la parte neuronale dedita al linguaggio. L'uso di una tecnica aiuta l'uso dell'altra. Si acquisisce rapidamente ricchezza di parole e si rafforza l'uso simbolico del linguaggio importante poi anche per la lettura. Pur avendo piena fiducia nella struttura e nelle terapiste rimangono alcune perplessità al riguardo. In particolare:

    - l'uso di un codice linguistico staccato dalla realtà può essere prematuro per l'età del bambino?

    - l'uso di un codice linguistico non conosciuto dalla normale "comunità" del bambino (amici, parenti, scuola...) non potrebbe separare più che avvicinare?

    - una volta acquisito il linguaggio verbale sarà "semplice" (naturale) per il bambino "abbandonare" quello specifico dei segni?

    - La semplicità d'essere compreso attraverso un segno (e la "furba pigrizia" di mio figlio) non potrebbero alla fine rallentare più che accelerare la produzione verbale?

    Avrei piacere di un suo parere (il parere di altri genitori che hanno avuto o stanno vivendo esperienze simili) e di avere indicazione su eventuali studi scientifici al riguardo?*


    Grazie.


    *S.Vicari sostiene che c'è ormai testimonianza scientifica sul fatto che l'uso del gesto (non del segno!) può facilitare la comprensione e preparare alla produzione verbale [Vicari - la sindrome di down - Il mulino 2007 - pag. 58]

    Dato il periodo, a tutti i migliori Auguri di Buona Pasqua.

  2. #2

    Predefinito

    Ecco la risposta del Prof. Cuomo:
    Quote Originariamente inviato da Prof. Cuomo
    Gentilissimo,

    le sue intuizioni sono sagge e corrispondono a quanto emerge nelle nostre ricerche.
    L'utilizzare i codici LIS solo perchè si è fatto il corso denota una probabile scarsa competenza da parte dell'operatore.
    Il bambino ci sente benissimo, ci vede benissimo e se proprio vogliamo produrre delle condizioni di supporto possiamo usare lo scritto.
    I bambini con sindrome di down sono precocemente portati a leggere più che a scrivere, ma la lettura deve essere organizzata in forma sensata, narrativa e globale. Assolutamente no le letterine una per una.
    Il percorso con supporto di immagini che riportano percorsi vissuti dal bambino aventi delle didascalie sottoscritte (come in una striscia di un
    fumetto) propongono un supporto efficace con i codici comunemente utilizzati.
    Codici che in maniera congruente proporranno sollecitazione dell'architettura cognitiva ed affettiva, sviluppo dei potenziali nel formulare pensiero e linguaggio in maniera sempre più adeguata.
    Le consiglio di scorrere le pagine della rivista http://rivistaemozione.scedu.unibo.it dove troverà molti spunti operativi.

    Cordiali saluti

    Nicola Cuomo
    Lo staff di Pianetadown.org

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