Oggi su tutte le tv nazionali andranno in onda una serie di spot televisivi "tradizionali"... se non per il fatto di essere "recitati" da attori con Sindrome di Down.
Ho guardato il materiale. Molto bella l’idea di “sostituire” gli attori degli spot pubblicitari con attori superdotati, ed in questo senso sono certo che la “campagna” sarà sicuramente un “sucesso”.
Meno bella a mio parere quella di “legare” il concetto di “integrazione possibile” alla frase che subito segue nella presentazione dell’iniziativa (“Le persone Down possono laurearsi”. C’è bisogno della laurea per integrarsi? Non mi pare proprio… anche perché se no… ci siamo capiti!).
Rimane il fatto che l’iniziativa, pur meritoria… non mi pare che corrisponda a mia conoscenza… a pari azioni sul piano dell’integrazione “reale”. Nessuna delle ditte che pur hanno partecipato alla campagna con dichiarato entusiasmo, e che se leggete le dichiarazioni dei responsabili della Comunicazione o di Social Responsability… si riempiono la bocca di parole “importanti” sul tema inclusione-integrazione… mi risulta abbia una particolare attenzione nei confronti dell’integrazione lavorativa delle persone con SDD… né, del resto, per inderogabile onestà… si dice attraverso di loro impegnata direttamente su questo fronte.
A questo punto, perdonate l’amaro disincanto, viene il ragionevole dubbio che il tutto si possa risolvere principalmente in un abile ed estemporanea operazione di marketing… di quelle che addirittura abbelliscono la coscienza... perdonandola di tutte le sue manchevolezze concrete e reali.
Sarò ovviamente felice di sbagliarmi.
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