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Discussione: sorpresa inaspettata

  1. #16

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    Quote Originariamente inviato da milena
    Io non so dove vivete voi... ma di ragazzi Down, anche giovani, che girano mano nella mano con i genitori a me capita di vederne... e se sono immagini che, oltre a farmi male ed abbassare lo sguardo, non riesco a non proiettare sul futuro di mia figlia, mi spiace ma è così!
    Ma dove lo vedete tutto questo cambiamento?
    Posso dire una delle mie solite banalità?
    Ma.... anche se fosse? Anche se un domani fossi "costretta" a portare mia figlia con me a spasso, a vedere le mostre d'arte , al cinema, a teatro, o al parco, che male ci sarebbe? Certo, faremo di tutto perchè si levi dalle scatole , perchè sia il più autonoma possibile, ma anche se dovesse rimanere accanto a noi genitori, seppur anziani , a me questa prospettiva non terrorizza, nè mi rende triste, anzi, almeno ci sarà sicuramente qualcuno che si prenderà cura di noi
    Chiedo scusa per la banalità, appunto
    Francesca, mamma di Davide, Rosa, Margherita e Althea.

  2. #17

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    Quote Originariamente inviato da francesca
    Ma.... anche se fosse? Anche se un domani fossi "costretta" a portare mia figlia con me a spasso, a vedere le mostre d'arte , al cinema, a teatro, o al parco, che male ci sarebbe? Certo, faremo di tutto perchè si levi dalle scatole , perchè sia il più autonoma possibile, ma anche se dovesse rimanere accanto a noi genitori, seppur anziani , a me questa prospettiva non terrorizza, nè mi rende triste, anzi, almeno ci sarà sicuramente qualcuno che si prenderà cura di noi
    Per quel che mi riguarda Francesca, le mie priorità e speranze riguardo il futuro di mia figlia sono queste:
    - che sia sempre in ottima salute
    - che sia serena nell'essere consapevole del suo stato.

    Tutto il resto, sono chiacchiere e banalità... fra noi esauriti!
    milena, mamma di Francesca... e anche di Giorgia!

  3. #18

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    Ma.... anche se fosse? Anche se un domani fossi "costretta" a portare mia figlia con me a spasso, a vedere le mostre d'arte , al cinema, a teatro, o al parco, che male ci sarebbe? Certo, faremo di tutto perchè si levi dalle scatole , perchè sia il più autonoma possibile, ma anche se dovesse rimanere accanto a noi genitori, seppur anziani , a me questa prospettiva non terrorizza, nè mi rende triste, anzi, almeno ci sarà sicuramente qualcuno che si prenderà cura di noi
    Chiedo scusa per la banalità, appunto
    Una mia conoscenza, ha una sorella down di circa trent'anni, e mi raccontava che da quando la mamma, ormai vedova da molti anni, non sta bene sue sorella non lascia sola la mamma un minuto sacrificando così la sua indipendenza. !

    Ci vedi giusto Francesca |||
    Ma finalmente arriva il giorno che tu fai pace con te
    Capire il vento, la ragione, il momento

  4. #19

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    A me il brano non ha suscitato reazioni negative, né tristezza. Sarà per la stima che ho verso lo scrittore, che nei suoi testi, di non facile lettura, ha sempre fatto trasparire una profonda conoscenza dell’animo umano e un grande rispetto per l’uomo, nonostante le vicende storiche e le fragilità che gli sono proprie. L’episodio, secondo me, rivela l’umiltà del vero uomo di cultura che si lascia dare lezioni di vita dai semplici e sa dare valore alle cose che per molti non contano, ma che sono l’essenza dell’esistere. Credo che l’umanità di Magris derivi in parte anche dall’aver vissuto accanto a una donna meravigliosa, vitale, Marisa Madieri, che ho avuto la fortuna di conoscere personalmente, mentre si impegnava senza risparmio nel volontariato a favore della vita, e nel frattempo lottava contro una malattia che non le ha dato scampo. Forse la ricerca del senso dell’”ingiustizia imperdonabile” che distribuisce le croci alla cieca è una domanda alla quale lo scrittore non ha ancora dato risposta. Ed’ è vero che spesso il dolore annienta. Ma noi sappiamo che può anche non essere così, che un’esperienza sia pur difficile è anche fonte di serenità.

    Condivido in pieno le aspirazioni di Milena e posso anche dirvi che andare a vedere musei e siti archeologici con mia figlia è un vero piacere. L’attenzione, il gusto del bello e il rispetto con cui Maria Chiara si avvicina a queste cose è davvero notevole, di certo insolito, rispetto all’occhiata superficiale e annoiata di molti suoi coetanei.
    Renza

  5. #20

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    Quote Originariamente inviato da milena
    Quote Originariamente inviato da francesca
    Ma.... anche se fosse? Anche se un domani fossi "costretta" a portare mia figlia con me a spasso, a vedere le mostre d'arte , al cinema, a teatro, o al parco, che male ci sarebbe? Certo, faremo di tutto perchè si levi dalle scatole , perchè sia il più autonoma possibile, ma anche se dovesse rimanere accanto a noi genitori, seppur anziani , a me questa prospettiva non terrorizza, nè mi rende triste, anzi, almeno ci sarà sicuramente qualcuno che si prenderà cura di noi
    Per quel che mi riguarda Francesca, le mie priorità e speranze riguardo il futuro di mia figlia sono queste:
    - che sia sempre in ottima salute
    - che sia serena nell'essere consapevole del suo stato.

    Tutto il resto, sono chiacchiere e banalità... fra noi esauriti!

    Francesca, mamma di Davide, Rosa, Margherita e Althea.

  6. #21

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    Quote Originariamente inviato da milena
    Io non so dove vivete voi... ma di ragazzi Down, anche giovani, che girano mano nella mano con i genitori a me capita di vederne... e se sono immagini che, oltre a farmi male ed abbassare lo sguardo, non riesco a non proiettare sul futuro di mia figlia, mi spiace ma è così!
    Ma dove lo vedete tutto questo cambiamento?
    cara Paola, Milena e Lory (solo perchè sono le persone che ho più chiare nella mente) è naturale che ci siano delle riserve in tutto ciò che io scrivo. Il mondo non cambia in una manciata di anni... Ma lo scorrerre dell'acqua limpida, giorno dopo giorno, inesorabilmente leviga anche la roccia più dura. Vi prego di comprendere il mio senso della vita. Forse sono troppo utopista, oppure banale, o cocciuta, ma io, non conoscendo lo scrittore di persona, prima di giudicarlo in senso negativo, leggo le sue parole in senso positivo. (Il famoso bicchiere mezzo pieno) Dovrei leggere qualcosa di più di lui per essere certa di quel che, tra le righe, mi è apparso. Comunque io non ci ho trovato nulla di sbagliato, anche nella croce. Da qualche parte ho letto che non bisogna preoocuparsi della croce che Dio ci ha dato perchè Lui, prima, l'ha pesata. In ogni famiglia c'è anche solo simbolicamente una Croce o un fardello da portare. "Per fortuna" noi abbiamo la sindrone di down.
    Per favore, leggetemi sorridendo, a volte gli "emotions" non bastano per rendere giustizia io non credo di essere estrema e, per l'esperienza che ho vissuto con le malattie di Edoardo e altri vari percorsi io insisto nel ritenermi forunata e sì la Croce credo di averla poggiata sulle spalle ma non ne sento il peso questo è sicuro, come voi. Può darsi che fra qualche anno le difficoltà che troverà Edo nel suo cammino mi facciano abbassare lo sguardo. Può darsi ma per ora questo è il mio modo di leggere tra righe. E ciò che ho percepito di più dell'immagine e quel padre che toglie il cappello e porta in mano il figlio. Non la croce.Forse non so leggere. E poi mai abbasso lo sguardo ad una immagine di un genitore che tiene per mano il figlio (pur grande) io vedo un figlio che non si è staccato perchè (probabilmente)è il genitore che non l'ha spinto. Io non voglio fare così. Edo camminerà da solo. Accanto a me se vorrà. Ma da solo. Io ci credo.
    CRISS '68

  7. #22

    Predefinito dibattito

    sono felicissima di aver contribuito ad alimentare un dibattito:l'aspettativa non era certo quella di un'appiattita omogeneità: anzi, a dire il vero fino in fondo, ero molto curiosa di sapere quali reazioni avrebbe suscitato la lettura del brano in chi poteva, più direttamente e semplicemente di me, identificarsi (o no) nella situazione.
    ciò che a me ha più colpito è il fatto che questo scritto sia stato steso da un uomo, un intellettuale dal quale mi aspettavo considerazioni sulla vita e su suo senso, e che invece si lascia... colpire da una situazione assolutamente quotidiana e, mi sembra, serena.
    il dato della serenità è ciò che più ha colpito anche me... in fondo.
    e poi, cosa c'è di più bello di un padre e un figlio che si tengono per mano, che "si bastano": vorrei averla ancora anch'io una mamma che mi tenga per mano quando sono stanca; così come mi sarebbe piaciuto poterla tenere per mano quando fosse invecchiata.
    ciao.
    se niente ti tocca, niente ti renderà felice

  8. #23
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    Quote Originariamente inviato da EDO2000
    Comunque io non ci ho trovato nulla di sbagliato, anche nella croce. Da qualche parte ho letto che non bisogna preoocuparsi della croce che Dio ci ha dato perchè Lui, prima, l'ha pesata. In ogni famiglia c'è anche solo simbolicamente una Croce o un fardello da portare. "Per fortuna" noi abbiamo la sindrone di down.
    Per favore, leggetemi sorridendo, a volte gli "emotions" non bastano per rendere giustizia io non credo di essere estrema e, per l'esperienza che ho vissuto con le malattie di Edoardo e altri vari percorsi io insisto nel ritenermi forunata e sì la Croce credo di averla poggiata sulle spalle ma non ne sento il peso questo è sicuro, come voi. Può darsi che fra qualche anno le difficoltà che troverà Edo nel suo cammino mi facciano abbassare lo sguardo. Può darsi ma per ora questo è il mio modo di leggere tra righe. E ciò che ho percepito di più dell'immagine e quel padre che toglie il cappello e porta in mano il figlio. Non la croce.Forse non so leggere. E poi mai abbasso lo sguardo ad una immagine di un genitore che tiene per mano il figlio (pur grande) io vedo un figlio che non si è staccato perchè (probabilmente)è il genitore che non l'ha spinto. Io non voglio fare così. Edo camminerà da solo. Accanto a me se vorrà. Ma da solo. Io ci credo.
    Criss mi dispiace ma io continuo a non capire... ma per te la sdd è una Croce o un Dono?
    Le cose vanno di pari passo (ovvero è un Dono in quanto Croce) in una visione cristiana abbastanza medievale in cui era inclusa anche l'autoflagellazione (su cui alcuni di noi sono bravissimi )
    Un figlio non può essere una croce, proprio in quanto Dono e Dono in quanto figlio. Io non è che non ne sento il peso della mia Croce è che proprio non ritengo di averla... ed è profondamente diverso! Se siamo noi i primi a definire una Croce i nostri figli, come vogliamo sperare che il mondo li veda diversamente? è questo il punto. Se noi li definiamo così, come ci possiamo sorprendere se persone con un altro credo, leggendoci, magari di fronte ad un amnio positiva, corrano ad abortire? Io dopo aver letto una cosa del genere scritta da una madre, non conoscendo la sdd nella sua realtà, sarebbe quella la decisione che prenderei e non ci penserei neanche troppo sopra!
    Posso accettare che lo scrittore, proprio in quanto esterno, in quanto probabilmente non conosce la realtà della sdd, me la chiami Croce, ma non un genitore!
    E poi continui a sottolineare che molto dipende sempre dai genitori... e allora io continuo a ribadire: mi dispiace ma è vero fino ad un certo punto! Noi possiamo amarli e cercare di insegnar loro quanto più possiamo, possiamo cercare di lasciargli la mano, ma rendiamoci anche conto che non sempre è possibile, e non ci lasciamo andare in facili giudizi con dei probabilmente scritti fra parentesi! Secondo me nella condizione dei nostri figli oltre alle variabili legate all'ambiente e al modo in cui crescono (di cui i genitori sono una parte importante ma non rappresentano la totalità di queste due variabili) ce n'è un'altra di fondamentale importanza: la fortuna, ovvero quanto questi ragazzi sono compromessi dalla sdd e dai suoi eventuali accessori. In ogni caso è pacifico che ognuno di noi vede quello che vuole vedere...

    Per quanto riguarda l'immagine del padre e del figlio che si bastano (escludendo le considerazioni su croce sì croce no ) è sicuramente un insegnamento di vita per tutti, sono d'accordo, così come anch'io aspiro per Davide alla sua salute e alla sua serenità nella consapevolezza della sua diversità così come sono d'accordo con Francesca quando dice facciamo di tutto x farli andare fuori di casa, ma se ci rimangono va bene lo stesso (fermi restando i due punti di Milena però )
    "Ieri è storia, domani è un mistero, ma oggi è un dono e per questo si chiama presente"

  9. #24

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    Quote Originariamente inviato da EDO2000
    Il mondo non cambia in una manciata di anni... Ma lo scorrerre dell'acqua limpida, giorno dopo giorno, inesorabilmente leviga anche la roccia più dura. Vi prego di comprendere il mio senso della vita. Forse sono troppo utopista, oppure banale, o cocciuta, ma io, non conoscendo lo scrittore di persona, prima di giudicarlo in senso negativo, leggo le sue parole in senso positivo. (Il famoso bicchiere mezzo pieno) Dovrei leggere qualcosa di più di lui per essere certa di quel che, tra le righe, mi è apparso.
    Per quanto mi riguarda Criss, non ti ritengo affatto una persona banale... mi piace il confronto e siamo qui per questo, no? Non devi pensare però, che chi ha espresso delle perplessità abbia dato un giudizio negativo sullo scrittore-persona solo per quelle poche righe, ci mancherebbe altro!!! Semplicemente io non mi sono riconosciuta in quell'immagine e non mi è piaciuto ciò che ho letto. Fine.

    Quote Originariamente inviato da EDO2000
    Comunque io non ci ho trovato nulla di sbagliato, anche nella croce. Da qualche parte ho letto che non bisogna preoocuparsi della croce che Dio ci ha dato perchè Lui, prima, l'ha pesata. In ogni famiglia c'è anche solo simbolicamente una Croce o un fardello da portare. "Per fortuna" noi abbiamo la sindrone di down.
    Per favore, leggetemi sorridendo, a volte gli "emotions" non bastano per rendere giustizia io non credo di essere estrema e, per l'esperienza che ho vissuto con le malattie di Edoardo e altri vari percorsi io insisto nel ritenermi forunata e sì la Croce credo di averla poggiata sulle spalle ma non ne sento il peso questo è sicuro, come voi.
    Nessuno te ne fa una colpa, Criss! Io comprendo il tuo senso della vita e ne ho rispetto perchè mi pare essere il frutto di una profonda fede interiore... però vorrei che anche per te fosse altrettanto facile comprendere, che invece a molti altri il sapere o il vedere che c'è di peggio non dà alcun conforto! La sofferenza comunque la si voglia vedere, non dà alcun conforto, a mio avviso... e chi ce lo trova o addirittura ne è contento è un fanatico integralista (non mi riferisco a te, Criss!). Non può esserci gioia nella sofferenza... sono due sentimenti opposti! Però so che, per chi crede, è di sicuro conforto il poter portare un pezzo di croce proprio come Cristo... è una consolazione dell'animo.

    Quote Originariamente inviato da EDO2000
    E poi mai abbasso lo sguardo ad una immagine di un genitore che tiene per mano il figlio (pur grande) io vedo un figlio che non si è staccato perchè (probabilmente)è il genitore che non l'ha spinto. Io non voglio fare così. Edo camminerà da solo. Accanto a me se vorrà. Ma da solo. Io ci credo.
    Tanto di cappello a te se, a differenza di me, non abbassi lo sguardo.
    A me viene da abbassare lo sguardo... perchè anche io voglio credere che mia figlia ce la potrà fare da sola, Criss, ma non ne ho la certezza e quindi non riesco a non pensare che potrebbe essere anche altrimenti e, sinceramente, a questa idea non sono ancora abituata. E poi perchè di fronte a qualsiasi sofferenza e al mistero del suo significato io non riesco a gioire, mi viene più facile farmi piccola ed abbassare lo sguardo.
    Però per ciò che hai scritto dopo, Criss, permettimi di dissentire e di farti notare che o pecchi di ingenuità o di troppa presunzione. Come fai a sostenere che il figlio non si è staccato dal padre perchè non è stato spinto??? Tu conosci tuo figlio e sai, credi che ce la potrà fare se vorrà, non puoi di certo conoscere i figli e le capacità degli altri... e di come siano stati colpiti dalla SdD! Non è solo una questione di volontà e di capacità nel crescere i figli e poi lasciarli volare via...
    milena, mamma di Francesca... e anche di Giorgia!

  10. #25

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    Piu' volte ho scritto di vivere in un paese che ospita il piu' grande manicomio del sud. Ti posso assicurare Criss, che ogni giorno, ogni santissimo giorno sotto gli occhi mi passano down adulti tenuti per mano, o down avizziti con la lingua penzoloni che scarozzano altri disabili in giro per la citta'! Per quanto il mio cervello si sforzi di pensare che mio figlio MAI sara' cosi', non posso nemmeno escluderlo categoricamente! Cerco di spiegarmi meglio: ci sono delle situazioni in cui Edoardo si rifiuta di fare una cosa: e io lotto, mi dispero, invento, faccio quello e altro....ma nulla!!! Ora, i miei propositi ci sono tutti, ma se dall'altra parte non c'è un'adeguata risposta, stando a quello che dici tu.....io ho fallito come genitore????
    Loredana, mamma di Emilio (1999) ed Edoardo sdd ( 2001)

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