Buona sera Prof. Cuomo,
sono Laura, mamma di Letizia (4 anni e mezzo).
La mia bimba frequenta il secondo anno di Scuola dell'Infanzia nel nostro piccolo pasese. Lo scorso anno scolastico è andato piuttosto bene: la classe era piccola numericamente parlando (in totale 18 bimbi) e Lety si è inserita senza alcun problema. Verso la fine dell'anno scolastico però la mia bimba ha cominciato a "tirare i capelli" un pò a tutti. Questo atteggiamento un pò mi preoccupava quindi ho posto il problema nella riunione con la scuola, il Neuropsichiatra e la psicomostricista che segue la bimba da un paio d'anni. Gli esperti mi hanno rassicurato, dicendomi che poteva essere un comportamento "positivo" nel senso che Letizia avrebbe trovato un modo per esprimere la sua identità, anche se ovviamente la bambina andava ripresa. Rimane il fatto che è un atteggiamento che personalmente non piace, visto che "lasciandola fare", il rischio finale potrebbe essere che lei venga allontanata dal resto del gruppo. Io stessa ho visto, durante una festa di compleanno, che la bambina assumeva questo atteggiamento: l'ho vista, però, in un momento di "frustrazione", nel senso che la bambina di fronte ad un gioco che non riusciva a fare ha cominciato a picchiare e tirare i capelli. La scuola finisce ed in casa questo atteggiamento non si presenta più. Adesso, a tre settimane sole dalla ripresa scolastica, questo atteggiamento è ricominciato e oltretutto ha persino cominciato a morsicare. E' stata messa in castigo dalle maestre e le è stato chiesto di riflettere su ciò che aveva fatto ed infine le è stato chiesto di domandare scusa al malcapitato di turno, cosa che lei ha fatto, ma che ormai fa intanto che compie l'azione: tira i capelli e nello stesso tempo chiede scusa.
Personalmente ritengo che la bambina inneschi questi meccanismi di fronte a rabbia o frustrazione che, non essendo in grado di esprimere con il linguaggio verbale, agisce con il corpo.
Ritengo inoltre, forse sbagliando e quindi chiedo a Lei un parere, che la rabbia non vada repressa ma espressa anche se in altro modo. Parlando con la maestra ho chiesto se era possibile mantenere tutti una linea comune e se questa potesse essere pensata assieme. Secondo lei è possibile proporre ad una bimba così piccola di utilizzare qualcos'altro se "si sente arrabbiata"? per es. sono arrabbiata prendo un cuscino e lo butto per terra: io esprimo la mia rabbia, chi mi sta intorno comprende il segnale e può accogliere questo sentimento e riprenderlo.
Tenga in considerazione che il team delle insegnanti si è sempre mostrato interessato e collaborante.
La ringrazio anticipatamente per l'interessamento.
Laura