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Discussione: Indennità di accompagnamento e manovra: precisazioni

  1. #1
    Administrator Pinguino reale L'avatar di paola
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    Predefinito Indennità di accompagnamento e manovra: precisazioni

    da www.handylex.org
    Indennità di accompagnamento e Manovra: precisazioni
    In questi ultimi giorni sono giunte in redazione numerosissime e preoccupate richieste di chiarimento da parte di Lettori. L’argomento è quello dei nuovi criteri per la concessione indennità di accompagnamento che il Governo vorrebbe introdurre.

    Le notizie che abbiamo riportato nel sito hanno ingenerato una comprensibile ansia e disorientamento in migliaia di persone a cui dobbiamo ulteriori precisazioni.

    Innanzitutto va precisato che i nuovi criteri sono contenuti in un emendamento presentato in Commissione Bilancio del Senato, dall’onorevole Azzollini, presidente della stessa Commissione e relatore di Maggioranza. L’emendamento è stato concordato con il Ministro dell’economia.

    L’emendamento non è ancora stato approvato. In caso di approvazione passerà all’esame del Senato, e poi della Camera. Al momento non è, quindi, ancora legge anche se il fatto che sia presentato dalla Maggioranza su indicazione del Ministero dell’economia fa temere il peggio. A rischio anche lo stesso dibattito parlamente: il Governo potrebbe porre la fiducia.

    Contro questo rischio FISH e FAND, le due maggiori federazioni delle associazioni delle persone con disabilità hanno organizzato una Manifestazione per il 7 luglio a Roma (si veda il sito www.fishonlus.it).

    Cosa prevede l’emendamento
    Per comprendere bene quali sono i rischi per i titolari attuali e futuri dell’indennità di accompagnamento, bisogna prima ricordare quali sono oggi i requisiti sanitari previsti.

    L’ultima indicazione, quella vigente, è del 1988 (articolo 1, comma 2, lettera b) legge 21 novembre 1988, n. 50.

    L’indennità di accompagnamento viene oggi concessa alle persone con inabilità totale quando ricorre una delle due seguenti condizioni:

    si trovino nella impossibilità di deambulare senza l’aiuto permanente di un accompagnatore;

    non essendo in grado di compiere gli atti quotidiani della vita, abbisognano di una assistenza continua.

    Deambulazione
    La prima condizione è chiara: l’indennità viene concessa nel caso di grave impedimento alla deambulazione, tanto grave da non potersi muovere senza l’aiuto di un accompagnatore.

    L’emendamento sposta il termine “permanente”, precisando che l’impossibilità a deambulare deve essere permanente. Non è un aspetto marginale e lo spiega bene la stessa relazione all’emendamento.

    “Si prevede che il deficit della deambulazione debba essere permanente ed assoluto, tale da rendere siffatta funzione del tutto impossibile senza l’aiuto di un accompagnatore. Ai fini della costituzione dei requisiti medico-legali per il beneficio in parola non rilevano, perciò, deficit della deambulazione compensabili, anche parzialmente, con ausili quali mezzi di appoggio, protesi o ortesi”.

    Cosa cambia? Facciamo un esempio concreto.

    Chi deambula lentissimamente e con enorme faticacon l’aiuto di un tripode, di due stampelle o di altri ausili, fino ad oggi ottiene l’indennità di accompagnamento, essendo deprivato di una delle funzioni elementari della vita: quello della mobilità personale.

    Nel caso l’emendamento venisse approvato, non ne avrà più diritto.

    Gli atti della vita
    L’altra condizione, alternativa, per ottenere l’indennità di accompagnamento prende in considerazione la necessità di assistenza continua.

    Nella normativa vigente si riconosce la necessità di assistenza continua quando una persona non è in grado di compiere gli atti quotidiani della vita.

    Ma cosa sono gli atti quotidiani della vita? Per capirlo bisogna rifarsi alla letteratura scientifica internazionale e italiana che sulla rilevazione, misurazione e valutazione dell’autonomia personale ha sviluppato una notevole e consolidata produzione.

    Le scale di valutazione dell’autonomia personale sono ampiamente usate anche in Italia da decenni e si basano proprio sulla valutazione della capacità di esecuzione di atti quotidiani.

    In ogni caso si distingue fra atti elementari e atti strumentali della vita quotidiana

    Sono atti elementari: fare il bagno (ricevere assistenza nel lavare non più di una parte del corpo); vestirsi (escluso l’allacciarsi le scarpe); uso del gabinetto (recarvisi con ausili, si pulirsi e rivestirsi da solo); mobilità (alzarsi e sedersi sulla sedia senza appoggiarsi, usare il bastone); continenza (controllo completo di feci ed urine); alimentazione (escluso il tagliare la carne).

    L’emendamento proposto dal Governo prevede che, per ottenere l’indennità di accompagnamento la persona non deve essere in grado di compiere il complesso degli atti elementari della vita.

    I risvolti, pertanto, sono due: in primo luogo il riferimento è al complesso degli atti e non solo ad uno o due di essi. È chiaro che la necessità di assistenza per tutti gli atti elementari si configura solo in casi gravissimi.

    Il secondo risvolto è ancora più subdolo. Con la nuova definizioni non si ritiene rilevante la necessità di assistenza continua nel caso di impossibilità allo svolgimento degli atti strumentali della quotidianità. Cosa sono? Ricorriamo ancora una volta alla letteratura scientifica.

    Sono atti strumentali della vita quotidiana la capacità di usare il telefono, di fare acquisti e gestire il denaro, di preparare il cibo, di governare la casa, di cambiare la biancheria, di usare i mezzi di trasporto, di essere responsabili nell’uso dei farmaci, di essere capaci di maneggiare il denaro.

    Questi atti la nuova definizione, diversamente da quella precedente, non li tiene minimamente in considerazione. Come non tiene in considerazione tutti gli aspetti relazionali derivanti da malattia mentale o da demenza senile.

    I nuovi criteri, quindi, escludono dalla concessione dell’indennità di accompagnamento moltissime persone in particolare anziane, con disabilità intellettiva o relazione.

    Inoltre con la seconda definizione, si apre anche la porta all’ipotesi di non concedere l’indennità di accompagnamento alle persone che come unica menomazione hanno l’impossibilità di deambulare (è uno solo degli atti elementari) ma conservano la capacità di svolgere tutti gli altri atti quotidiani elementari e magari strumentali. Si pensi, ad esempio, a molte persone paraplegiche che riescono a lavorare e guidare in buona autonomia.

    La revisione
    Nel caso l’emendamento venisse approvato, i criteri previsti diverrebbero il nuovo riferimento medicolegale per i successivi accertamenti ma anche per le revisioni o controlli a campione.

    La situazione è seria ed interessa un numero notevole di persone. Continueremo a monitorare l’andamento del dibattito parlamentare augurandoci di poter dare notizie migliori.
    "Ieri è storia, domani è un mistero, ma oggi è un dono e per questo si chiama presente"

  2. #2
    Administrator Pinguino reale L'avatar di paola
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    Faccio anche un paio di considerazioni a livello personale. La cosa che dovrebbe preoccupare di più, a parte il provvedimento in sè, è il modo con cui è stata costruita questa norma, i tempi stretti con i quali verrà presentata al senato e anche il periodo dell'anno in cui vede notoriamente molte persone in vacanza. Tutto ciò contribuisce a non dare risonanza alla vicenda, visto che anche i mezzi di informazione l'hanno snobbata
    Oltre tutto questo c'è la cosa più grave che denota come poco interesse viene manifestato da questa parte politica in particolare nei confronti dei nostri figli: viene attaccato un diritto importante di individui deboli attraverso una finanziaria, o meglio attraverso un suo maxi-emendamento su cui quasi sicuramente verrà posta la fiducia, come a dire "siete un peso per la società tanto che non meritate neanche un dibattimento in parlamento", e nel frattempo i media parlano di "falsi invalidi". Io sono fra coloro che sperano che al loro figlio alla maggiore età venga tolto l'accompagnamento perchè in grado di essere autonomo in tutto e per tutto in quelli che il documento qui sopra definisce "atti strumentali", ma se così non fosse? se io e mio marito non campassimo 100 anni e dovessimo "scomparire" domani mattina che fine farà nostro figlio in una società, in uno stato in cui è visto come un peso? E' per questo che penso sia importante non rimanere inermi a tutto ciò. Non è un discorso politico, non è un discorso di sinistra o anti qualcuno questo ma è semplicemente tutela del futuro dei nostri figli, e in tutto ciò vedo tanto pressapochismo. Mercoledì notte mi farò 60 km in auto e poi prenderò un autobus di linea che ci metterà 4 ore ad arrivare a Roma questo perchè le associazioni locali non sono state in grado di organizzarsi e mi rifiuto di pensare che (avendo per puro caso le ferie giusto sta settimana) nessuno della ns famiglia possa andare. Ora molti di voi sanno che sono su facebook dove sto martellando con questa storia e la cosa che mi sta facendo più male non è stato vedere che ci sono persone esterne alla disabilità che non condividono o che neanche si vanno a leggere il link, ma è stato il vedere che alcuni genitori non condividono... quasi sia da "sfigati" la manifestazione, perchè è da "sfigati" averli il figlio disabile in casa, e se poi si va a vedere anche qualche link nel profilo ti accorgi che sotto sotto è anche un discorso politico... e mi vien da pensare ma i diritti dei nostri figli sono di centro destra o di centro sinistra? ha senso collegarli a un credo politico? io penso che con un figlio con disabilità non si possa essere nè di centro destra nè di centro sinistra, credo che non ci si possa schierare mai se non per loro, come in questo caso, e ci fosse stato il centro sinistra sarei scesa in piazza uguale e vedere anche associazioni a livello nazionale o locale che "sostengono" ma senza partecipare alla manifestazione per un mero discorso politico (non ci vedo altre motivazioni plausibili in questo momento) mi rattrista e mi fa capire che i ns figli sono per molti solo merce di scambio e che alcuni sono disposti anche a vendersi i loro diritti...
    Scusate lo sfogo ma il fatto di aver telefonato a destra e manca, aver mandato mail e leggere o sentirsi dire alcune cose mi ha davvero nauseata.
    Io a Roma ci sarò se poi tolgono l'accompagnamento... pazienza vorrà dire che farò la polizza anche io... ma non è certo x i 400 euro che ci vado...
    "Ieri è storia, domani è un mistero, ma oggi è un dono e per questo si chiama presente"

  3. #3
    Super Moderator Pinguino reale L'avatar di maddy
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    grazie Paola e grazie a tutti quelli che manifesteranno a beneficio anche di chi non può o non vuole esserci perchè non condivide.... ma se l'accompagnamento resta condividerà
    Maddalena, mamma di Monica, 11 anni

  4. #4

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    Anch'io sono molto amareggiata e concordo pienamente con Paola. questa manifestazione non dovrebbe aver niente a che fare con la politica, vanno a toccare i diritti dei nostri figli. io non posso esserci a roma perchè non ho nessuno che mi porta i bambini a scuola (nonna e babysitter sono in ferie), ma sarò alla manifestazione di Milano. sarà la mia prima manifestazione e la faccio per mia figlia e per TUTTI i disabili.
    Mamma di Sara nata il 24/12/2001 (sdd) e di Simone nato il 16/09/2008

  5. #5

    Predefinito dice un vecchio adagio...

    Così recita un vecchio adagio di moda negli ambienti giovanili studenteschi di qualche anno fa (leggi ... anni settanta):
    "Se non ti occupi di politica sappi che prima o poi... la politica si occuperà di te!"
    Niente di più vero... alla luce degli indirizzi che la politica sta prendendo negli ultimi tempi, incoraggiata e giustificata in questo dal generale disimpegno dei più. Questo non vuol dire ovviamente che dobbiamo tutti essere alla manifestazione di Roma o altro, è chiaro che in tanti non saremo in condizione di farlo domani, per i più disparati motivi... ma sicuramente che con tutte le nostre forze dobbiamo fare quantomeno movimento d'opinione parlando a tutti e con tutti di questa assurda manovra che discrimina in maniera molto grave ogni disabile, e perciò anche ogni persona che potrebbe un giorno diventarlo... al di là della sua "categoria" di appartenenza (evitiamo per favore corporativismi tra disabilità... che sarebbero, oltre che nocivi... decisamente tristi e patetici! )
    Non con la mole vincete o fallite ... siate il meglio di qualsiasi cosa siete
    www.darioweb.com

  6. #6

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    anche qui vi ricordo, sull'onda degli appelli di Paola e Sandro, che un modo piuttosto efficace di "esserci" è mandare lettere ai giornali che, anche qualora non venissero pubblicate, aiutano a dare una svegliatina ai giornalisti che spesso si "dormono" le notizie che ci riguardano!
    Bisogna far capire che la deambulazione è un criterio assurdo per l'accompagnamento (poi qui è anche collegata agli atti elementari, nel senso che non basta neppure che sei paraplegico: devi essere tetraplegico oppure paraplegico e deficiente). Se tu hai un figlio autistico grave, magari pure violento, che corre come una scheggia... qui la deambulazione è un handicap ulteriore... magari converrebbe segargli gambe e braccia, così prendi l'accompagno e lui ti impegna meno...
    Scusate la freddezza, ma le leggi fatte in questo modo dovrebbero quantomeno mordere chi le scrive...

  7. #7

    Predefinito novità (ma quali?)

    Vi copio alcune agenzie:

    Roma, 6 lug. - (Adnkronos) - La soglia di invalidita' per accedere all'assegno torna al 74% per tutti. Lo annuncia il relatore alla manovra, Antonio Azzollini, alla ripresa dei lavori in commissione Bilancio al Senato. ''Togliamo la norma sull'invalidita' per tutti'', spiega il relatore. La manovra prevedeva l'innalzamento della soglia per accedere all'assegno all'85% dall'attuale 74%. Con un emendamento era stata riportata al 74% solo per alcune categorie.
    06 luglio, 17:41
    (ANSA) - ROMA, 6 LUG - Il dl sulla manovra economica verra' discusso in Aula al Senato giovedi' 8 luglio e venerdi' 9. Il voto finale e' previsto per il 14 luglio.Lo ha detto il capogruppo dell'Idv a Palazzo Madama Felice Belisario. Il relatore alla manovra Antonio Azzollini ha annunciato che sulle Regioni non ci sara' nessun cambiamento e' che sara' approvato oggi l'emendamento sul patto di stabilita'. Azzollini ha anche detto che sara' cancellata la norma sulle invalidita' e 'si tornera' al 74%'.


    Purtroppo le agenzie non spiegano bene cosa stia succedendo, ovvero se salti solo l'innalzamento del limite (e, nonostante sia più giusto, per i down non cambia nulla rispetto alla precedente versione dell'emendamento) o se salti anche la norma che cambiava i requisiti per l'accompagno (come speriamo).
    Vediamo se riusciamo a capire di più dalle prossime notizie.

  8. #8
    Administrator Pinguino reale L'avatar di paola
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    Quote Originariamente inviato da drdlrz Visualizza il messaggio
    Purtroppo le agenzie non spiegano bene cosa stia succedendo, ovvero se salti solo l'innalzamento del limite (e, nonostante sia più giusto, per i down non cambia nulla rispetto alla precedente versione dell'emendamento) o se salti anche la norma che cambiava i requisiti per l'accompagno (come speriamo).
    Vediamo se riusciamo a capire di più dalle prossime notizie.
    Visto che la stampa non ha mai detto che viene colpito il diritto all'indennità dell'accompagnamento non potrà mai dire che un provvedimento che non "sanno" che esiste viene ritirato... o sbaglio?
    Oggi mi sono guardate tutti e 3 i tg nazionali e NESSUNO parlava del comma 1-bis che tanto contestiamo ma tutti solo del discorso dell'innalzamento della percentuale.
    "Ieri è storia, domani è un mistero, ma oggi è un dono e per questo si chiama presente"

  9. #9
    Super Moderator Pinguino reale L'avatar di maddy
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    guarda caso...
    infatti mi chiama mia mamma e mi dice "guarda che sugli invalidi quelli della manovra hanno cambiato idea". Questo è il messaggio che arriva ai non addetti....
    Maddalena, mamma di Monica, 11 anni

  10. #10

    Predefinito

    Quote Originariamente inviato da maddy Visualizza il messaggio
    guarda caso...
    infatti mi chiama mia mamma e mi dice "guarda che sugli invalidi quelli della manovra hanno cambiato idea". Questo è il messaggio che arriva ai non addetti....
    mio papà mi ha telefonato dicendo la stessa cosa

  11. #11

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    Infatti anche al tg 5 di questa mattina hanno detto la stessa cosa ma dell'accompagnamento niente

  12. #12

    Predefinito su Repubblica di oggi

    Salta norma invalidità. Resta al 74% la soglia di invalidità per poter ottenere l'assegno. Viene cancellato l'innalzamento all'85% previsto in manovra, ma resta incerto il futuro dell'accompagnamento, condizionato finora alla quasi completa immobilità.

  13. #13

    Predefinito

    SU FB la notizia è che è saltato tutto...grazie a tutti quelli che si sono impegnati in prima linea in favore di tutti noi!
    Fa rumore camminare tra gli ostacoli del cuore! (Ligabue - Gli ostacoli del cuore)

  14. #14

    Predefinito

    copio-incollo ilo comunicato FISH


    Si è levato da Piazza Monte Citorio un applauso liberatorio quando gli organizzatori hanno annunciato che entrambi gli obiettivi della mobilitazione sono stati centrati.

    I convenuti alla Manifestazione indetta da FAND e FISH hanno appreso pressoché in diretta che, nel testo approvato definitivamente dalla Commissione Bilancio del Senato, è scomparso qualsiasi riferimento restrittivo all’indennità di accompagnamento. Che l’altro obiettivo fosse stato raggiunto era già noto da ieri sera: Azzollini, relatore di Maggioranza in Commissione Bilancio, aveva confermato l’abrogazione dell’innalzamento della percentuale di invalidità necessaria per l’assegno agli invalidi parziali. Si torna al 74%.

    È un risultato che premia l’azione di queste settimane: interlocuzioni, contatti politici, documenti tecnici e di proposta, comunicazione, sensibilizzazione e mobilitazione di una base estremamente diffusa e motivata. Le due Federazioni hanno messo in campo tutte le proprie risorse per contrastare le disposizioni negative contenute nella Manovra.

    Notevole la soddisfazione, ora, fra gli organizzatori della Manifestazione. “Un risultato di portata storica – commenta Giovanni Pagano, presidente della FAND – anche considerato il clima politico, le premesse, la campagna mediatica scatenata nei confronti delle persone con disabilità”.

    “Una vittoria che è costata molto in termini di impegno, di risorse e di energie che avremmo preferito dedicare ad azioni propositive anziché di difesa. – chiosa Pietro Barbieri, presidente della FISH – Rimane una fortissima preoccupazione per i tagli alle politiche sociali delle Regioni”.

    Ed infatti è di ieri sera l’annuncio che i tagli agli enti locali verranno stabiliti secondo la “virtuosità” delle Regioni e le modalità di restrizione verranno definite in Conferenza Stato-Regioni.

    Purtroppo la “virtuosità” si basa solo su elementi di bilancio e non di qualità dei servizi ai Cittadini, aspetto di cui nessuno sembra preoccuparsi. Il rischio più immediato è che nelle Regioni più inefficienti i Cittadini finiscano per pagare due volte: prima per l’inefficienza delle risposte, poi per le “sanzioni” dello Stato.

    Ottimo il risultato di oggi, ma ora inizia l’impegno per domani.


    Per completezza pubblichiamo il testo dell’articolo 10 del Decreto legge 78/2010 (Manovra) che risulta dopo gli emendamenti approvati in Commissione Bilancio del Senato (in corsivo le aggiunte e le modificazioni.

    Art. 10

    Riduzione della spesa in materia di invalidità

    [1. Per le domande presentate dal 1° giugno 2010 la percentuale di invalidità prevista dall’articolo 9, comma 1, del decreto legislativo 23 novembre 1988, n. 509 è elevata nella misura pari o superiore all’85 per cento.] [ABROGATO]

    2. Alle prestazioni di invalidità civile, cecità civile, sordità civile, handicap e disabilità nonché alle prestazioni di invalidità a carattere previdenziale erogate dall’I.N.P.S. si applicano, limitatamente alle risultanze degli accertamenti di natura medico legale, le disposizioni dell’articolo 9 del decreto legislativo 23 febbraio 2000, n. 38 e dell’articolo 55, comma 5, della legge 9 marzo 1989, n. 88.

    3. Fermo quanto previsto dal codice penale, agli esercenti una professione sanitaria che intenzionalmente attestano falsamente uno stato di malattia o di handicap, cui consegua il pagamento di trattamenti economici di invalidità civile, cecità civile, sordità civile, handicap e disabilità successivamente revocati ai sensi dell’articolo 5, comma 5, del decreto del Presidente della Repubblica 21 settembre 1994, n. 698 per accertata insussistenza dei prescritti requisiti sanitari, si applicano le disposizioni di cui al comma 1 dell’articolo 55-quinquies del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 e successive modificazioni. Nei casi di cui al presente comma il medico, ferme la responsabilità penale e disciplinare e le relative sanzioni, è obbligato a risarcire il danno patrimoniale, pari al compenso corrisposto a titolo di trattamenti economici di invalidità civile, cecità civile, sordità civile, handicap e disabilità nei periodi per i quali sia accertato il godimento da parte del relativo beneficiario, nonché il danno all’immagine subiti dall’amministrazione. Gli organi competenti alla revoca sono tenuti ad inviare copia del provvedimento alla Corte dei conti per eventuali azioni di responsabilità. Sono altresì estese le sanzioni disciplinari di cui al comma 3 dell’articolo 55-quinquies del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 e successive modificazioni.

    4. Al fine di proseguire anche per gli anni 2011 e 2012 nel potenziamento dei programmi di verifica del possesso dei requisiti per i percettori di prestazioni di invalidità civile nel contesto della complessiva revisione delle procedure in materia stabilita dall’articolo 20 del decreto-legge 1° luglio 2009, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 3 agosto 2009, n. 102, al comma 2 dello stesso articolo 20 l’ultimo periodo è così modificato: “Per il triennio 2010-2012 l’INPS effettua, con le risorse umane e finanziarie previste a legislazione vigente, in via aggiuntiva all’ordinaria attività di accertamento della permanenza dei requisiti sanitari e reddituali, un programma di 100.000 verifiche per l’anno 2010 e di 250.000 verifiche annue per ciascuno degli anni 2011 e 2012 nei confronti dei titolari di benefici economici di invalidità civile.”

    4-bis. Nell’ambito dei piani straordinari di accertamenti di verifica nei confronti dei titolari di trattamenti economici di invalidità civile previsti dalle vigenti leggi, l’INPS è autorizzato, d’intesa con le regioni, ad avvalersi delle Commissioni mediche delle Aziende sanitarie locali, nella composizione integrata da un medico INPS, quale componente effettivo ai sensi dell’articolo 20 del decreto-legge 1° luglio 2009, n. 78, convertito dalla legge 3 agosto 2009, n. 102

    5. La sussistenza della condizione di alunno in situazione di handicap di cui all’articolo 3, comma 1, della legge 5 febbraio 1992, n. 104, è accertata dalle Aziende Sanitarie, mediante appositi accertamenti collegiali da effettuarsi in conformità a quanto previsto dagli articoli 12 e 13 della medesima legge. Nel verbale che accerta la sussistenza della situazione di handicap, deve essere indicata la patologia stabilizzata o progressiva e specificato l’eventuale carattere di gravità, in presenza dei presupposti previsti dall’art. 3, comma 3, della legge 5 febbraio 1992, n. 104. A tal fine il collegio deve tener conto delle classificazioni internazionali dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. I componenti del collegio che accerta la sussistenza della condizione di handicap sono responsabili di ogni eventuale danno erariale per il mancato rispetto di quanto previsto dall’articolo 3, commi 1 e 3, della legge 5 febbraio 1992, n. 104. I soggetti di cui all’articolo 12, comma 5, della legge 5 febbraio 1992, n. 104 (GLH), in sede di formulazione del piano educativo individualizzato, elaborano proposte relative all’individuazione delle risorse necessarie, ivi compresa l’indicazione del numero delle ore di sostegno, che devono essere esclusivamente finalizzate all’educazione e all’istruzione, restando a carico degli altri soggetti istituzionali la fornitura delle altre risorse professionali e materiali necessarie per l’integrazione e l’assistenza dell’alunno disabile richieste dal piano educativo individualizzato.
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  15. #15

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    Grandi, grandissimi!!!!!
    Dio ha creato paesi ricchi d'acqua perché gli uomini ci possano vivere, i deserti perché vi ritrovino la propria anima." proverbio Tuareg .

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