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Discussione: La linea del venti

  1. #16

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    Quote Originariamente inviato da elena Visualizza il messaggio
    Con Alex non ho mai usato la linea del venti, ho usato un mio metodo, ad es. "tieni in testa 15, aggiungi (o togli) 7" , per il 7 usava le dita. Ora, 5a elementare, a furia di fare esercizio di certe operazioni semplici sa gia' il risultato, per le altre usa sempre lo stesso metodo ma si vergogna a farsi vedere che usa le mani per cui le usa lo stesso, ma mentalmente, infatti se lo si guarda attentamente si notano degli impercettibili movimenti delle dita mentre conta, ma uno che non lo sa non se ne accorge. Mentre per le tabelline l'ho talmente stressato che sa gia' il risultato senza contare con le dita.

    Anche con davide sto usando il sistema del "tieni in tasca" (la linea del venti la uso come supporto visivo).

    Sono contenta di quello che tu dici in merito all'esercizio ed alla ripetizione perchè è un pò quello che penso anch'io, ma non avendo confronti, ho sempre paura che malgrado tutto Davide non ce la può fare!
    Grazie della tua esperienza: andrò avanti a tutta birra!!!!
    "....il presente, anche un presente faticoso, può essere vissuto ed accettato se conduce verso una meta e se di questa meta noi possiamo essere sicuri, se questa meta è così grande da giustificare la fatica del cammino."
    Enc. "Spe Salvi"
    Benedetto XVI

  2. #17

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    Gli ottimi risultati che attribuisco alla linea del venti, consistono nell'avergli permesso di non bloccarsi sul "calcolo meccanico" e tenere il passo con i compagni di classe e a comprendere la meccanica del calcolo. Mi sembra che per la sua autostima e la sua voglia di andare a scuola, sia importante riuscire a permettergli di ottenere risultati negli stessi compiti dei suoi amici. Fermarsi troppo tempo su un argomento, oppure non riuscire a comprenderlo può compromettere la prosecuzione dell'insegnamento, trovare il modo per aggirare l'ostacolo od aiutarla a superarlo gli permette di andare avanti. Certamente le insegnanti devono individuare ciò che è indispensabile: leggere il corsivo serve per capire se la mamma o un compagno gli lasciano un biglietto, scrivere in corsivo non è indispensabile; leggere lo stampato minuscolo serve a leggere i libri, ecc ... Tutto ciò che deve imparare per vivere però, non è slegato dai tempi dei suoi coetanei perchè è insieme a loro che deve vivere ed è in quei tempi che si pongono i problemi. Un bimbo di otto anni piange perchè vuole la mamma down o no è accettato da tutti, se invece piange a 15 anni allora si vede che è down

  3. #18

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    Quote Originariamente inviato da abile Visualizza il messaggio
    Gli ottimi risultati che attribuisco alla linea del venti, consistono nell'avergli permesso di non bloccarsi sul "calcolo meccanico" e tenere il passo con i compagni di classe e a comprendere la meccanica del calcolo. Mi sembra che per la sua autostima e la sua voglia di andare a scuola, sia importante riuscire a permettergli di ottenere risultati negli stessi compiti dei suoi amici. Fermarsi troppo tempo su un argomento, oppure non riuscire a comprenderlo può compromettere la prosecuzione dell'insegnamento, trovare il modo per aggirare l'ostacolo od aiutarla a superarlo gli permette di andare avanti.

    Se ho ben capito, tu intendi che esegue i calcoli come i compagni, ma con lo strumento.
    Scusami se insisto con le domande, ma per potermi confrontare ho bisogno di dati precisi, senza entrare nel merito o nelle motivazioni delle scelte fatte, lungi da me!

    Dato che il mio dubbio sulla linea del venti è che i nostri ragazzi non riescano però a sgangiarsi dallo strumento nell'esecuzione dei calcoli, mi piacerebbe sapere qual'è l'evoluzione nel tempo.
    "....il presente, anche un presente faticoso, può essere vissuto ed accettato se conduce verso una meta e se di questa meta noi possiamo essere sicuri, se questa meta è così grande da giustificare la fatica del cammino."
    Enc. "Spe Salvi"
    Benedetto XVI

  4. #19

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    Quote Originariamente inviato da Dadi Visualizza il messaggio
    Dato che il mio dubbio sulla linea del venti è che i nostri ragazzi non riescano però a sgangiarsi dallo strumento nell'esecuzione dei calcoli, mi piacerebbe sapere qual'è l'evoluzione nel tempo.
    Mi è difficile risponderti in quanto mia figlia frequenta ancora la seconda e siamo passati dalla linea del venti a quella del cento, quindi da uno strumento all'altro, posso dire che a volte esegue alcuni calcoli senza usarlo, però siccome lo usa tutta la classe è per lei normale usarlo e noi non per ora ci siamo posti il problema. Se come sembra comprende ciò che fà, comprende i meccanismi della matematica, per male che vada passerà dalla linea del cento alla calcolatrice

  5. #20

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    Ok e grazie mille delle preziose informazioni!
    "....il presente, anche un presente faticoso, può essere vissuto ed accettato se conduce verso una meta e se di questa meta noi possiamo essere sicuri, se questa meta è così grande da giustificare la fatica del cammino."
    Enc. "Spe Salvi"
    Benedetto XVI

  6. #21

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    Quote Originariamente inviato da aledario Visualizza il messaggio
    ... un po' come succede a chi di noi ha dato un'esame di analisi matematica all'università ... e arrivato a cinquant'anni (o anche mooolto prima! ) non sa più fare un'integrale ... .
    presente!!!!

  7. #22

    Predefinito La linea del venti

    Anche a noi ci hanno consigliato la linea del venti (la psicomotricista dell'AGPD che segue sara). l'ho comprato da poco. sono curiosa anch'io sul suo funzionamento.
    Mamma di Sara nata il 24/12/2001 (sdd) e di Simone nato il 16/09/2008

  8. #23

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    Ale la usa a scuola e a casa. lUi per ora fa solo add e sottr entro il 20.
    Penso che lo aiuti molto e gli ha sveltito il calcolo.
    Enrica mamma di Ale sdd 11 anni,Andrea 9 anni e Rachele 2 anni

  9. #24

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    Quote Originariamente inviato da enrica Visualizza il messaggio
    Ale la usa a scuola e a casa. lUi per ora fa solo add e sottr entro il 20.
    Penso che lo aiuti molto e gli ha sveltito il calcolo.
    Le addizioni e le sottrazioni le fa a mente o con lo strumento?
    "....il presente, anche un presente faticoso, può essere vissuto ed accettato se conduce verso una meta e se di questa meta noi possiamo essere sicuri, se questa meta è così grande da giustificare la fatica del cammino."
    Enc. "Spe Salvi"
    Benedetto XVI

  10. #25

    Predefinito tempo pieno?

    scusate...teorse è un pò OT...ma voi riuscite a far studiare i vostri figli dopo 8 ore di scuola elementare??? Io no...eppure la mia prima è normo ed è assolutamente stanca quando esce da scuola, stacca il cervello.

  11. #26

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    Quote Originariamente inviato da emilia Visualizza il messaggio
    scusate...teorse è un pò OT...ma voi riuscite a far studiare i vostri figli dopo 8 ore di scuola elementare??? Io no...eppure la mia prima è normo ed è assolutamente stanca quando esce da scuola, stacca il cervello.
    Dopo 8 ore di scuola è praticamente impossibile fare anche i compiti; sono troppo stanchi! E questo vale dai 6 ai 18 anni, normodotati e non.
    Questo è il limite del tempo pieno.
    "....il presente, anche un presente faticoso, può essere vissuto ed accettato se conduce verso una meta e se di questa meta noi possiamo essere sicuri, se questa meta è così grande da giustificare la fatica del cammino."
    Enc. "Spe Salvi"
    Benedetto XVI

  12. #27

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    Quote Originariamente inviato da Dadi Visualizza il messaggio
    Le addizioni e le sottrazioni le fa a mente o con lo strumento?
    le addizioni entro il 10 a mente come anche quelle che hanno come primo addendo il 10, invece per le altre e per le sottrazioni usa lo strumento.
    Enrica mamma di Ale sdd 11 anni,Andrea 9 anni e Rachele 2 anni

  13. #28

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    Ciao a tutti, è tanto tempo che non partecipo alle discussioni sul pianeta, soprattutto a causa del poco tempo. Dopo 15 anni di ruolo come insegnante di sostegno, prima alla scuola dell'infanzia poi alla primaria, quest'anno ho scelto l'insegnamento curricolare e ho una prima. Faccio matematica e sto utilizzando la linea del 20 (prima di tale utilizzo, per mia curiosità avevo il libro e lo strumento e ho partecipato ad un corso di aggiornamento insieme ad altre colleghe). Ancora non posso sapere gli esiti di tale utilizzo, ho solo notato che lo strumento ma anche il libro desta molta curiosità nei bambini che sono così stimolati e invogliati all'uso. Durante la scorsa estate ho utilizzato il metodo con la mia bambina che aveva appena finito la prima e fare i compiti di matematica così è stato divertente. Ho dato lo strumento anche a Lapo (4 anni sdd) naturalmente come gioco ma grazie all'imitazione conta (a modo suo) alzando i vari tasti e riabbassandoli!! La cosa interessante dello strumento è la sua forma che riproduce su una tastiera orizzontale la suddivisione dei numeri in cinquine proprio come le nostre mani, ma non si ferma a due bensì a 4 mani arrivando appunto fino al 20. Si legge in letteratura che talvolta i nostri bambini hanno delle difficoltà sull'uso della mani nel contare e lo strumento della linea del 20 può ovviare a tale limite. Per adesso le mie informazioni si fermano qui, ma credo che proverò ad usare seriamente lo strumento con il mio bambino.

  14. #29

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    Quote Originariamente inviato da elena Visualizza il messaggio
    Con Alex non ho mai usato la linea del venti, ho usato un mio metodo, ad es. "tieni in testa 15, aggiungi (o togli) 7" , per il 7 usava le dita. Ora, 5a elementare, a furia di fare esercizio di certe operazioni semplici sa gia' il risultato, per le altre usa sempre lo stesso metodo ma si vergogna a farsi vedere che usa le mani per cui le usa lo stesso, ma mentalmente, infatti se lo si guarda attentamente si notano degli impercettibili movimenti delle dita mentre conta, ma uno che non lo sa non se ne accorge. Mentre per le tabelline l'ho talmente stressato che sa gia' il risultato senza contare con le dita.
    Con Francesco ho usato fra le altre cose anche la linea del venti, utile per alcuni aspetti ma limitante per altri e comunque già dopo la 1° elementare i numeri da usare per le addizioni e sottrazioni sono superiori. Esiste quella del 100 ma per fare le addizioni e le sottrazioni in colonna non la vedo tanto chiara per i ns ragazzi.
    La modalità es: tieni in testa 15. aggiungi ( o togli 7 ) in teoria va benissimo ma nella pratica se non sanno contare bene avanti e indietro rischiano di sbagliare il risultato in quel caso l'utilizzo di materiale concreto per contare, almeno fino a che non hanno acquisito una buona scioltezza e soprattutto una coscienza della quantità, potrebbe aiutarli maggiormente.
    Voi cosa ne pensate, avete usato dei materiali diversi? Quali?
    Lory

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