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Discussione: Accompagnamento

  1. #16

    Predefinito

    Vi aggiorno anch'io sulla situazione di Rayssa, dopo varie peripezie tra cui ultima aDicembre la Asl di Palestrina non aveva soldi " per inviare le raccomandate all'INPS", abbiamo preso il verbale a mano lo abbiamo consegnato all'INPS con su scritto " invalido totale con accompagnamento e ( si può dire? ) tramite un conoscente mia figlia ha già preso a Gennaio la prima rata di pensione e tutti gli arretrati spettanti.
    Comunque qui in provincia tutte le persone che conosciamo noi con sdd percepiscono l'indennità di accompagnamento.

  2. #17

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    Anche a me è andata cosi', praticamnente l'avvocato del sindacato ha fatto ricorso perche' l'accompagnamento non arrivava, ha fatto pagare all'inps anche gli interessi e in piu' le spese legali.Praticamente era successo che all'inps la nostra pratica si era persa, e noi aspettavamo, aspettavamo, poi dopo tante telefonate e rimbalzi di palla da un impiegato all'altro, ci siamo presentati all'inps di buon mattino, in un giorno che c'era anche il rientro pomeridiano, abbiamo preso il famoso biglietto di prenotazione e ci siamo piazzati fino alla sera. La nostra pratica era inspiegabilmente introvabile. In chiusura mio marito non voleva far chiudere l'ufficio finche dallo scantinato usciva la nostra pratica, pena la chiamata dei carabinieri , visto che avevamo il biglietto di prenotazione per quel giorno. Per chiudere l'ufficio hanno promesso che per le 12 del giorno dopo sarebbe uscita la ns pratica per darla all'avvocato , altrimenti alle ore 12, 05 l'avvocato denunciava l'inps.Il giorno dopo la trovano dispersa o forse nelle pratiche gia' evase, per errore. Se non ci fossimo insospettiti l'accompagnamento non sarebbe mai arrivato .
    E cosi' si è risolto alla meglio, il tutto.
    Elsy
    Io forse non saro' mai nessuno , ma sicuramente nessun'altro sara' come me.
    (Jim Morrison)

  3. #18

    Predefinito lucilla

    ho appena letto sulla risposta di Fatmah47, che esistono dei cordi per corrispondenza del servizio di CONSULENZA PEDAGOGICA di Trento.
    Potete per favore spiegarmi meglio di cosa si tratta e come eventualmente se ne può usufruire?Sto tentando di instituire a Siracusa un gruppo di ascolto per genitori con bambini con SD e qualsiasi tipo d'informazione mi tornerebbe utile.

    Lucilla, mamma di Stefano 11 anni

    ...Vivere è come un comandamento a vivere , sopravvivere dei guai,
    così come non hai fatto mai,
    e pensare che domani sarà sempre meglio.
    (Vasco Rossi)VIVERE

  4. #19

  5. #20

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    Corso molto utile e persona disponibilissima anche per telefono a dare tutte le informazioni e i consigli di cui si ha bisogno. Inoltre è disponobile a tenere i corsi estivi in ogni parte di Italia se qualcuno organizza e trova la sede.
    Elsy
    Io forse non saro' mai nessuno , ma sicuramente nessun'altro sara' come me.
    (Jim Morrison)

  6. #21

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    Quote Originariamente inviato da elsy63
    Anche a me è andata cosi', praticamente l'avvocato del sindacato ha fatto ricorso perche' l'accompagnamento non arrivava, ha fatto pagare all'inps anche gli interessi e in piu' le spese legali.Praticamente era successo che all'inps la nostra pratica si era persa, e noi aspettavamo, aspettavamo, poi dopo tante telefonate e rimbalzi di palla da un impiegato all'altro, ci siamo presentati all'inps di buon mattino, in un giorno che c'era anche il rientro pomeridiano, abbiamo preso il famoso biglietto di prenotazione e ci siamo piazzati fino alla sera. La nostra pratica era inspiegabilmente introvabile...
    Volevo sottolineare che in Puglia (paese che vai, usanze che trovi) la competenza in materia di invalidità civile è dei comuni (i quali sono titolari della cosiddetta funzione concessoria). Le AUSL infatti inviano i verbali che potrebbero comportare l'erogazione di un trattamento economico a questi. L'INPS ha solo il compito di pagare eseguendo un "ordine" del comune di residenza dell'invalido. Generalmente (e tranne i casi di ripristino dei pagamenti dopo revisione) l'invio di questo ordine all'INPS è telematico (tramite Internet), e quindi nessuna pratica si muove fisicamente da un ente all'altro. Se così non è stato per elsy63, il primo "responsabile" di ciò che è accaduto è il comune di residenza, il quale, mi sembra di aver capito, non trasmette all'INPS flussi telematici (perchè ) ma pezzi di carta (i quali, per definizione, si perdono ).

    Attenti poi alla circostanza che gli interessi legali sono sempre dovuti, e l'INPS li calcola sistematicamente (di "default") senza esserci il bisogno di mettere alcun avvocato. Si è discusso molto sulla decorrenza di questi, ma ormai si è deciso che un termine congruo e unanimamente accettato è quello del 121° giorno dalla presentazione dell'istanza all'AUSL.

    Per essere precisi, inoltre, devo riferire che il termine per adempiere per comuni e INPS è di 180 giorni dall'arrivo del verbale dalle AUSL. Per cui:
    CI SAREBBE DA DUBITARE DI AVVOCATI CHE PARLANO DI ALTRI TERMINI E CI INVITANO A INTRAPRENDERE AZIONI LEGALI PRIMA DI 180 GIORNI!

    Attenti perchè sto parlando di azioni dirette a riscuotere trattamenti economici nei tempi previsti. La fattispecie non va confusa con quella relativa all'azione legale per impugnare il verbale AUSL per il mancato riconoscimento dell'invalidità (o per il riconoscimento in misura inferiore alle "aspettative"): le seconde vanno intraprese invece entro 180 giorni.

    Vorrei anche chiederVi:

    PRIMA DI RICEVERE IL VERBALE DI RICONOSCIMENTO AUSL (O SUBITO DOPO), avete ricevuto la lettera dell'associazione "tal dei tali" che Vi invita a recarvi da loro (in orari impossibili perchè per loro è "dopo lavoro") per non meglio precisate notizie urgenti che riguardano la vostra pratica di invalidità civile?
    Vi siete accorti che la Vostra privacy non solo non è stata rispettata, ma se considerate che trattasi di dati sensibili, è stata frantumata?

    Io ne ho ricevute un paio! Non ho accolto il primo invito e hanno avuto l'idea bizzarra di mandarmene un secondo. Quasi quasi ci vado (con qualcuno di Striscia la notizia ) e Vi faccio sapere .

    Sui corsi per corrispondenza del Dott. Lagati consiglio di inviare una mail all'indirizzo scritto da drdlrz precisando che siete genitori di un bambino Down (perchè lui gestisce corsi di altra natura), che (naturalmente) siete interessati al corso e l'indirizzo a cui desiderate ricevere periodicamente l'opuscolo. Il corso è gratuito e Vi chiedono solo un contributo libero per la loro ONLUS di Trento.
    Pregando poi, non sprecate parole..., perchè il Padre vostro sa di quali cose avete bisogno ancor prima che gliele chiediate [Mt. 6, 7-8]

  7. #22

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    Mi rivolgo a Fatma parlo di ANMIC perchè a quell'epoca a Messina era forse la più valida certo immagino che ci siano altre associazioni io mi sono trasferita ad agosto a voghera e non so se ci sono associazioni qua se qualcuna di voi mi sa dire ve ne sarei grata un abbraccio a tutti voi e a quei tesori dei vostri figli
    anna mamma di arturo

  8. #23
    Super Moderator Pinguino reale L'avatar di giuly
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    Nunzio, approfitto della tua competenza (e anche della tua disponibilità!) per chiederti alcune delucidazioni. Sul vecchio forum c'erano parecchie informazioni a proposito... ma io non sono stata previdente e non ne ho preso nota! Magari c'era già qualcosa anche su questo sito ma io non l'ho trovato.

    Poco fa è arrivata questa lettera indirizzata ad Adriano:
    OGGETTO: Verbale di visita redatto a seguito di accertamenti sanitari effettuati nei riguardi del Sig. Gianotti Adriano
    Questa Commissione, nella riunione del 13/03/2006 ha esaminato il verbale di visita del 17/0l/2006 emesso nei confronti della S.V. dalla Commissione medica per l'accertamento delle invalidità civili dell'Unità sanitaria locale: ASL T08 ( ex 31 ) - CARMAGNOLA ed ha ravvisato, ai sensi dell'art. 1,comma 7, della legge 15 ottobre 1990, n. 295, l'esistenza dei presupposti per la sospensione della procedura e quindi di sottoporre la S.V. medesima a visita diretta per ulteriori accertamenti sanitari. Si prega, pertanto, la S.V. di volersi presentare il giorno 05 maggio alle ore 9.30 presso la Commissione Medica di Verifica, sita in Torino - via Guicciardini, munita di un valido documento di riconoscimento, del Codice Fiscale, e con eventuale documentazione sanitaria recente in suo possesso proveniente sia da strutture pubbliche che private.
    Si fa presente che la S.V., ove lo ritenga, potrà farsi assistere dal proprio medico di fiducia.
    p. IL DIRETTORE
    Il Capo Servizio

    - Significa che non intendono concedere l'accompagnamento ad Adriano?
    - E' obbligatorio presentarsi alla visita? Per noi sarebbe una grande scocciatura senza contare che mio marito perderebbe una mattinata di lavoro...

    Grazie

  9. #24

    Predefinito

    a me è arrivata la stessa lettera .... penso sia obbligatorio presentarsi.
    Quando l'ho ricevuto ho creduto che non volessero riconoscere l'handicap ad Alice, poi mi hanno spiegato bene cosa era successo. Alla prima visita presso Asl locale mi avevano concesso l'accompagnamento fino ai 18 anni, poi la pratica è stata bloccata al livello superiore perchè sembrava eccessivo visto che non potevo dimostrare il ritardo mentale grave. Sono andata alla seconda visita munita di qualche scartoffia in più, (la prima volta avevo con me il solo cariotipo), in pratica volevano darmi solo l'indennità di frequenza, per fortuna c'era mio marito con me, e abbiamo fatto presente alla commissione che altri bimbi down nati lo stesso anno hanno ricevuto l'accompagnamento, ... ma che non sapevo esattamente per quanto tempo , così mi hanno concesso l'accompagnamento per 5 anni, in modo da seguire una linea comune per tutti ....
    A questa visita sembra sia concesso il diritto di parola con la commissione, cerca di sfruttarla meglio che puoi, ...
    caterina

  10. #25
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    Quote Originariamente inviato da caterina
    Sono andata alla seconda visita munita di qualche scartoffia in più, (la prima volta avevo con me il solo cariotipo)
    Beh, di scartoffie ne abbiamo a volontà, tra radiografie, ecografie di tutti i tipi e esami vari possiamo intrattenere i membri della commissione per un paio d'ore almeno
    Quote Originariamente inviato da caterina
    abbiamo fatto presente alla commissione che altri bimbi down nati lo stesso anno hanno ricevuto l'accompagnamento, ... ma che non sapevo esattamente per quanto tempo , così mi hanno concesso l'accompagnamento per 5 anni, in modo da seguire una linea comune per tutti ....
    A proposito, i bimbi nati nel 2005 hanno già ricevuto il verbale definitivo? Giusto per sapermi regolare
    Quote Originariamente inviato da caterina
    A questa visita sembra sia concesso il diritto di parola con la commissione, cerca di sfruttarla meglio che puoi, ...
    Allora siamo a posto, a mio marito non mancano di certo la lingua e gli argomenti... poveri loro!

  11. #26
    Administrator Pinguino reale L'avatar di paola
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    Sì Giuliana devi andare alla visita anche se è una scocciatura ti assicuro che lo è molto di più andare dall'avvocato
    A proposito ti consiglio (onde tu non l'avessi già fatto) di procurarti la cartella clinica del ricovero in cui hanno operato Adriano, le eco non le qui non le guardano neanche Noi l'abbiamo richiesta dietro consiglio dell'avvocato per fare la causa e sono 2 mesi che aspetto la copia della cartella clinica di Davide forse perchè è passato parecchio tempo dall'intervento
    "Ieri è storia, domani è un mistero, ma oggi è un dono e per questo si chiama presente"

  12. #27
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    Quote Originariamente inviato da paola
    Noi l'abbiamo richiesta dietro consiglio dell'avvocato per fare la causa e sono 2 mesi che aspetto la copia della cartella clinica di Davide forse perchè è passato parecchio tempo dall'intervento
    Non credo che il motivo della lunga attesa sia che è passato parecchio tempo dall'intervento, temo piuttosto che questi siano i normali tempi della burocrazia...
    E' un ottimo consiglio, non ci avevo pensato, però a questo punto sarà difficile riuscire ad averla in tempo... mancano circa 20 giorni!

  13. #28

    Predefinito Le visite presso la Commissione di verifica!

    E' facoltà della Commissione medica di verifica quella di sospendere il procedimento amministrativo diretto al riconoscimento dell'invalidità civile per chiedere all'interessato di sottoporsi a una nuova visita dopo quella espletata dalla Commissione presso l'azienda sanitaria locale. E' obbligatorio che l'interessato ci vada altrimenti il procedimento si conclude con il rigetto dell'istanza. Non significa a priori che non vogliono concedere l'indennità di accompagnamento ad Adriano ma significa che vogliono rendersi conto personalmente delle sue condizioni. E' consigliabile portare tutta la documentazione da cui risulti qualcosa in più rispetto alla sindrome, perchè è evidente che non si sono "accontentati" di quella ma vogliono valutare le condizioni di salute complessive.
    La documentazione delle strutture pubbliche è naturalmente più gradita rispetto a quella delle strutture private.

    Caterina, dal canto suo, dice qualcosa di molto fondato: vanno alla ricerca del ritardo mentale grave, perchè, secondo le tabelle approvate dal Ministero nel 1992, l'indennità di accompagnamento spetta solo se alla SdD si accompagna il ritardo mentale grave. Nella realtà la legge istitutiva dell'indennità di accompagnamento, e una serie impressionante di sentenze della Cassazione, non richiede come requisito per la sua concessione il ritardo mentale grave ma, sostanzialmente, la necessità di assistenza continua.
    E che assistenza richiede, per fare un esempio a me vicino, mio figlio Vittorio: in 18 mesi contiamo tre ricoveri (di cui uno, a 15 giorni di età, semplicemente drammatico) per problemi di respirazione, quattro visite di neuropsichiatria, due di cardiologia, un elettrocardiogramma, tre visite gastrointestinali, un numero imprecisato di prelievi di sangue e conseguenti esami vari, tre visite ortopediche per il piedino, un intervento chirurgico in programma alle manine, sedute di psicomotricità, ecc...
    E sono convinto di non detenere alcun record perchè la stessa mia esperienza, e nella maggior parte dei casi più accentuata nei numeri e nella "qualità" degli interventi, potrebbe raccontarla ogni genitore iscritto al forum. Sostanziamente un giorno sì e l'altro no un bambino con SdD è nelle mani di qualche specialista e di qualcuno che, "assistendolo", ce lo porta!

    A Paola voglio ricordare che, salvo diverso termine previsto dalla singola amministrazione, gli enti pubblici hanno 90 giorni di tempo per fornire la copia di un documento in loro possesso, e in ogni caso entro 30 giorni avrebbero dovuto risponderti per dirTi se intendevano accogliere o meno la Tua richiesta.
    Questa è l'interpretazione della legge 241 del 1990 di un noto e autorevole giudice del T.A.R. Toscana. Il tempo trascorso dall'intervento non ha molta importanza, dovendo ogni pubblica amministrazione conservare i documenti con diligenza e in modo che siano prontamente reperibili.
    Di fronte al rifiuto della cartella clinica o all'inerzia dell'amministrazione è ammesso ricorso al T.A.R. con facoltà di evitare l'assistenza del legale (e questa è una importante eccezione alla regola); si può quindi ricorrere al T.A.R. personalmente.

    Resto umilmente a disposizione e abbraccio tutti.
    Pregando poi, non sprecate parole..., perchè il Padre vostro sa di quali cose avete bisogno ancor prima che gliele chiediate [Mt. 6, 7-8]

  14. #29
    Administrator Pinguino reale L'avatar di paola
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    Quote Originariamente inviato da giuly
    Non credo che il motivo della lunga attesa sia che è passato parecchio tempo dall'intervento, temo piuttosto che questi siano i normali tempi della burocrazia...
    E' un ottimo consiglio, non ci avevo pensato, però a questo punto sarà difficile riuscire ad averla in tempo... mancano circa 20 giorni!
    No Giuliana non sono i tempi normali, per niente proprio. Nell'ospedale dov'è nato me l'hanno data dopo 4 giorni. Il problema è come al solito degli addetti... è che io non mi sono potuta recare personalmente settimanalmente a "pressare" la mia richiesta visto che Napoli è a 120 km da casa mia.
    Per Nunzio li so benissimo quali sono i tempi però non è che si può andare sempre per vie legali ogni volta che chiedi un documento e qua se ne approfittano alla grande di questo...
    Il problema è sempre il medesimo le leggi esistono, ma solo per chi ha voglia di rispettarle, io ho già tanti problemi nel quotidiano, come tutti voi su questo forum, che mi è passata la voglia di scontrarmi continuamente con impiegati pubblici con leggi alla mano (sono arrivata a portarmele dietro per fargliele vedere perchè altrimenti sanno tutto loro).
    Per la cronaca anche a me hanno chiesto documentazione aggiuntiva (ricordo che Davide è stato anche operato al cuore) ma l'indennità di accompagnamento l'hanno bocciata cambiando la diagnosi che risultava dai certificati che io avevo presentato (tutti ospedali pubblici) portando il ritardo da medio a lieve ed ignorando tutto il resto (cardiopalita e calcolosi renale), quindi è tutto sempre mooolto relativo. Forse non dipende se è pubblico o privato ma dal nome del dottore che c'è sotto il certificato che presenti e se l'hai pagato o meno
    "Ieri è storia, domani è un mistero, ma oggi è un dono e per questo si chiama presente"

  15. #30

    Predefinito Nuovi principi fissati dalla Corte di Cassazione

    Indennità di accompagnamento, la Cassazione fissa nuovi principi

    Indennità di accompagnamento, la Cassazione fissa nuovi principi
    Con la sentenza recentemente emessa, basta anche l’incapacità di compiere un solo atto importante della vita quotidiana, come è per molti ragazzi Down il tornare da scuola a casa da soli, per imporre alle commissioni la necessità giuridica di riconoscere loro l’indennità di accompagnamento. Un provvedimento importante, perché ora i commissari sono chiamati a constatare che le persone esaminate siano in grado o meno di rendersi conto di ciò che fanno.


    di Salvatore Nocera



    Troppo spesso accade ancora che le Commissioni per “l’accertamento dell’incapacità a compiere gli atti della vita quotidiana”, di cui all’art 1 della L.n. 18/’80, riconoscano la sussistenza di tale requisito in persone con sindrome di Down, anche minori, che, grazie all’integrazione scolastica e sociale, riescono a declinare le proprie generalità ed a parlare correttamente.

    Moltissimi genitori lamentano il fatto che i commissari , chiesto al minore nome e cognome, data di nascita, indirizzo di casa, dopo aver avuto risposte positive, automaticamente negano a tali persone il riconoscimento dell’indennità di accompagnamento, sostenendo che essi non necessitano di assistenza per il compimento di molti atti della vita quotidiana.



    Fortunatamente la corte di Cassazione con la sentenza n.1268 del 21 gennaio 2005, coronando un lavoro di approfondimento interpretativo della norma divenuto sempre più penetrante a partire dal 2001, ha fissato dei principi che le Commissioni non potranno più ignorare.



    Questa la “massima” fissata dalla Cassazione:

    La capacità richiesta per il riconoscimento dell'indennità di accompagnamento non deve parametrarsi sul numero degli elementari atti giornalieri, ma soprattutto sulle loro ricadute, nell'ambito delle quali assume rilievo non certo trascurabile l'incidenza sulla salute del malato,
    nonché la salvaguardia della sua "dignità" come persona (anche l'incapacità ad un solo genere di atti può, per la rilevanza di questi ultimi e per l'imprevedibilità del loro accadimento, attestare di per sé la necessità di una effettiva assistenza giornaliera).”

    http://www.altalex.com/index.php?idnot=9525



    Come si vede, basta anche l’incapacità di compiere un solo atto importante della vita quotidiana , come è per molti minori Down il tornare da scuola a casa da soli, per imporre alle commissioni la necessità giuridica di riconoscere loro l’indennità di accompagnamento.

    Ecco un altro passaggio significativo della sentenza nel quale il giudice sintetizza, condividendole, le argomentazioni dei ricorrenti e quelle del consulente tecnico di ufficio:





    “A sostegno di detti motivi la ricorrente denunzia una non corretta individuazione da parte del giudice d'appello del concetto di autonomia, perché ciò che va ricercato ai fini della idoneità al compimento degli atti quotidiani - impeditiva del diritto all'accompagnamento - non è la mera capacità esecutiva dell'atto, ma la capacità di autonomamente comprendere quando quell'atto deve essere compiuto. In altri termini, non deve ritenersi capace di compiere autonomamente gli atti quotidiani della vita chi si veste, si lava, si pettina, si muove, si nutre solo se qualcuno lo sollecita ad eseguire tali atti.

    Situazione questa riscontrabile in essa ricorrente, che, come emergeva dalla consulenza d'ufficio - fatta propria dal giudice d'appello - era affetta da ritardo mentale di grado medio, emicrania ed epilessia farmaco-resistente con crisi secondarie generalizzate in trattamento. Più specificamente l'ausiliare del giudice aveva ravvisato una menomata capacità di astrazione e di concettualizzazione, una carenza di progettualità, una lacunosità della memoria, sia di rievocazione che di fissazione, ed ancora una suggestionabilità e difficoltà a discriminare tra soggetti estranei e familiari, sì da concludere che i portatori di patologie, analoghe a quella di essa C., difficilmente progrediscono oltre il livello della seconda elementare nelle materie scolastiche.”

    Astraendo dal riferimento al caso oggetto della causa, il principio che qui viene fissato è che non rileva tanto il saper compiere alcuni atti della vita quotidiana, ma il rendersi conto del “perché , come e quando”si compiono. Cioè le commissioni non debbono e non possono fermarsi a constatare che le persone esaminate sanno compiere certi atti; ma debbono indagare se sono in grado o meno di rendersi conto del come quello che dicono o fanno possa assicurare loro una autonomia, che quindi renderebbe non necessaria l’assistenza per la loro incolumità.



    E questo principio è ulteriormente esplicitato nella chiusa della sentenza che ha annullato la sentenza del tribunale che aveva negato il diritto all’indennità di accompagnamento, rinviando al giudice di merito per accertare se la persona interessata fosse effettivamente in grado o meno di avere questa consapevolezza:

    “la causa va rimessa ad un diverso giudice, che si designa nella Corte d'appello di Salerno, che nel procedere ad un nuovo esame della controversia farà applicazione del seguente principio di diritto: "L'indennità di accompagnamento, prevista quale misura assistenziale diretta anche a sostenere il nucleo familiare, va riconosciuta, alla stregua dell'art. 1 della l. 18/1980, a coloro che, pur capaci di compiere materialmente gli atti elementari della vita quotidiana (quali il mangiare, il vestirsi, il pulirsi, ecc.), necessitano di un accompagnatore per versare - in ragione di gravi disturbi della sfera intellettiva e cognitiva addebitabili a forme avanzate di gravi stati patologici - nella incapacità di rendersi conto della portata dei singoli atti che vanno a compiere e dei modi e tempi in cui gli stessi debbano essere compiuti, di comprendere la rilevanza di condotte volte a migliorare - o, quanto meno, a stabilizzare o non aggravare - il proprio stato patologico (condotte volte ad osservare un giornaliero trattamento farmacologico), e di valutare la pericolosità di comportamenti suscettibili di arrecare danni a sé o ad altri".

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