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Discussione: Accompagnamento

  1. #1

    Predefinito Accompagnamento

    Non so dove postarlo...
    Volevo solo aggiornarvi sul mio ricorso in tribunale per ottenere l'accompagnamento per Jonathan.
    Domanda depositata fine luglio 2005, prima udienza metà novembre 2005, perizia medico legale fine novembre 2005 e seconda udienza questa mattina... S.Valentino.
    Il medico legale del tribunale aveva già stabilito che a Jonathan spettava l'accompagnamento perché non ai "tempi" per la sua età, bene, il giudice ha deciso di chiudere la causa oggi, in seconda udienza concedendo l'accompagnamento.
    Abbiamo vinto
    Claudia, mamma di Niko 11/03/1997 (ADHD), Jonathan 09/09/2003 (SdD) e Raphael 26/10/2009

  2. #2

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    UAU!!! Ora rispieghi bene tutta la trafila cosi' ci provo pure io
    Tra l'altro io ho trovato da qualche parte scritto che alle persone con SDD spetta di diritto !!!

  3. #3

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    brava!!!
    la tua tenacia è stata premiata!!!

  4. #4
    Super Moderator Pinguino reale L'avatar di giuly
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    Allora adesso Jonathan per festeggiare dovrà offrire una cena ai suoi familiari... magari una cenetta a lume di candela
    L'accompagnamento gli è stato concesso fino alla maggiore età o dovranno rivederlo trascorso un certo periodo di tempo?
    Adriano è stato sottoposto alla visita a gennaio, la risposta dovrebbe arrivare verso maggio e, vista la cardiopatia, probabilmente percepirà l'accompagnamento per due anni, poi la situazione andrà rivalutata.
    Qualora non mi stesse bene il verdetto approfitterò della tua disponibilità (e della tua pazienza! ) chiedendoti qualche dritta

  5. #5

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    no problem ragazze appena riesco faccio un pdf del ricorso che ha scritto il mio avvocato e della perizia del medico legale (devo solo cancellare nomi di medici e minori mi hanno suggerito) poi ve lo giro e farò uguale appena verrà pubblicata la sentenza... ovvio che tra 3 anni lo rivaluteranno...

    Cmq oggi è un gran giorno
    avevamo fatto richiesta di indennizzo anche per Niko e la sua ADHD, eravamo poco fiduciosi, ma ci siamo detti non si sa mai. Ok, potevano dichiararlo non invalido pperché la sua patologia non è invalidante, potevano dichiararlo invalido ma con pochissima percentuale... oggi è arrivato il verbale della commissione gli hanno riconosciuto la gravità e concesso l'indennità di frequenza fino al 2010 per la revisione... quasi quasi sfido la sorte, faccio ricorso e chiedo l'accompagnamento
    Che dici Cri se gli lascio un bimbo iperattivo per un giorno, magari tra gli archivi INPS gli danno la pensione a vita?

    Direi che oggi si può proprio festeggiare S.Valentino... insomma nella sf@@@ di due figli con problemi, almeno gli si può mettere da parte qualcosa.
    Claudia, mamma di Niko 11/03/1997 (ADHD), Jonathan 09/09/2003 (SdD) e Raphael 26/10/2009

  6. #6

    Predefinito Accompagnamento

    Complimenti davvero per la tenacia ...
    Ho letto che anche altri ragazzi percepiscono l'indennità di accompagnamento, invece nel nostro caso, quando a 9 mesi circa fu sottoposta alla visita presso la commissione medila della ns. USL, le fu riconosciuta solo l'indennità di frequenza.
    Noi, giovani inesperti, non abbiamo fatto nulla per avere l'accompagnamento ed adesso che ha compiuto 18 anni, immediatamente è stata revocata l'indennità di frequenza ed abbiamo inoltrato domanda di invalidità civile. boh ora vedremo come andrà a finire
    Ciao Livia

  7. #7

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    Bravo Jonathan, Finalmente la Vostra tenacia ha vinto.

  8. #8

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    Quote Originariamente inviato da MARTY
    Tra l'altro io ho trovato da qualche parte scritto che alle persone con SDD spetta di diritto !!!
    Non è scritto da nessuna parte, purtroppo, ma, a mio parere è nella logica delle cose. Vi riporto (in rosso) il testo del quesito spedito il 27 aprile 2005 da me, come privato cittadino, al Ministero dell'Economia e delle Finanze:

    Spett.le Ministero dell’Economia e Finanze
    ROMA

    Oggetto: indennità di accompagnamento civile alle persone con sindrome di Down – quesito.

    Il sottoscritto Nunzio, genitore del piccolo Vittorio, affetto da sindrome di Down;

    PREMESSO

    1) che l’art.94, comma 3, della legge 27 dicembre 2002, n.289, prescrive che:
    «In considerazione del carattere specifico della disabilita' intellettiva solo in parte stabile, definita ed evidente, e in particolare al fine di contribuire a prevenire la grave riduzione di autonomia di tali soggetti nella gestione delle necessita' della vita quotidiana e i danni conseguenti, le persone con sindrome di Down, su richiesta corredata da presentazione del cariotipo, sono dichiarate, dalle competenti commissioni insediate presso le aziende sanitarie locali o dal proprio medico di base, in situazione di gravita' ai sensi dell'articolo 3 della legge 5 febbraio 1992, n.104, ed esentate da ulteriori successive visite e controlli»;

    2) che l’art.3, comma 3, della legge 5 febbraio 1992, n.104, prescrive che:
    «Qualora la minorazione, singola o plurima, abbia ridotto l'autonomia personale, correlata all'età, in modo da rendere necessario un intervento assistenziale permanente, continuativo e globale nella sfera individuale o in quella di relazione, la situazione assume connotazione di gravità. Le situazioni riconosciute di gravità determinano priorità nei programmi e negli interventi dei servizi pubblici»;

    3) che l’art.97, comma 3, della LEGGE 23 dicembre 2000, n.388, prescrive che:
    «In attuazione dell'articolo 24 della legge 8 novembre 2000, n.328, a favore delle persone con disabilità fisica, psichica o sensoriale associata alla sindrome di Down, è istituito il Fondo per il riordino dell'indennità di accompagnamento»;

    CHIEDE

    a codesto Spett.le Ministero, se, alla luce delle norme citate,

    a) alle persone con sindrome di Down spetti l’indennità di accompagnamento prevista dalla legge 11 febbraio 1980, n. 18, posto che il requisito previsto dall’art.1, comma 1, della medesima legge, e cioè il bisogno di un'assistenza continua, è il medesimo che determina la situazione di gravità ai sensi dell’art.3, comma 3, della legge 5 febbraio 1992, n. 104, e quindi se

    b) la citata prescrizione contenuta nell’art.94, comma 3, della legge 27 dicembre 2002, n.289, abbia di fatto riformulato il disposto delle tabelle approvate con decreto del Ministro della sanità del febbraio 1992 le quali prescrivono una percentuale di invalidità del 75% per la sola sindrome e una percentuale del 100% se ad essa si accompagna un ritardo mentale grave.

    Corato, 27 aprile 2005



    Ed ecco (sempre in rosso) la "scontata" risposta del Ministero:


    Roma, 10 giugno 2005 - Prot.131743

    Oggetto: indennità di accompagnamento alle persone con sindrome di Down.

    Con riferimento al quesito posto dalla S.V. concernente l'argomento di cui in oggetto, si comunica che la valutazione dell'handicap assume una diversa connotazione rispetto a quella dell'invalidità civile: la prima si configura essenzialmente come valutazione di tipo relazionale e, in quanto tale, deve essere effettuata dalle Commissioni mediche integrate con le figure dell'operatore sociale e dell'esperto; la seconda è operata dalle Commissioni mediche di accertamento dello stato di invalidità civile, sulla base di tabelle che attribuiscono alle singole infermità una riduzione della capacità lavorativa espressa in termini percentuali.

    Il riconoscimento dell'indennità di accompagnamento, trattandosi di beneficio connesso allo stato di invalidità, è effettuato dalle Commissioni di accertamento dell'invalidità civile e presuppone che il soggetto sia riscontrato affetto da totale riduzione della capacità lavorativa (100% di inabilità) e impossibilitato a deambulare senza l'aiuto di un accompagnatore ovvero, non essendo in grado di compiere gli atti quotidiani della vita, abbisogni di assistenza continua.

    Ciò posto, si fa presente che l'art.94, comma 3, della legge 289, riferendosi alla situazione di handicap di cui all'art.3, della legge n.104 del 1992, non ha modificato quanto previsto dalla vigente normativa in materia di invalidità civile; pertanto, la persona affetta da sindrome di Down, ai fini del riconoscimento dell'indennità di accompagnamento, dovrà essere sottoposta a visita dalla competente Commissione medica e riconosciuta in possesso dei suddetti requisiti sanitari.

    F.to
    Il Direttore Generale



    Ritengo la risposta un po' "evasiva" (senza voler offendere chi la firma) rispetto al mio quesito, che si basa sul fatto certo che una legge dello Stato ha stabilito, sostanzialmente, che le persone con sindrome di Down sono abbisognevoli di assistenza permanente, continuativa e globale, e che ciò costituisce lo stesso requisito che da luogo alla concessione dell'indennità di accompagnamento.

    Ho parlato poi di risposta scontata perchè, ammettere da parte del Ministero il contrario, avrebbe comportato una responsabilità del firmatario non indifferente e che probabilmente non si è sentito di assumere.

    Si noti che le argomentazioni del Ministero sono in sostanza condivise dall'AIPD.

    Io sto cercando, per una replica, e nonostante i mesi trascorsi, nuovi argomenti alla mia tesi, che attengono principalmente ai seguenti fatti:

    1) non è affatto vero che per concedere l'indennità di accompagnamento occorre valutare la capacità lavorativa;

    2) che l'indennità di accompagnamento è infatti compatibile con lo svolgimento dell'attività lavorativa;

    3) che in qualche modo, quando attivano il relativo procedimento, le Commissioni subordinano il risultato della visita per il riconoscimento dell'handicap a quello dell'invalidità civile (per cui non si può affermare che invalidità civile e handicap siano due cose tanto diverse).

    Aderendo alla tesi prospettata il giudice che ha valutato il caso di Ariel non avrebbe avuto alcuna necessità di nominare il perito ma si sarebbe limitato, più celermente, al dato normativo.

    Volevo infine chiedere ad Ariel perchè è così certo che fra tre anni rivaluteranno il suo caso? E chi?

    Ciao a tutti.
    Pregando poi, non sprecate parole..., perchè il Padre vostro sa di quali cose avete bisogno ancor prima che gliele chiediate [Mt. 6, 7-8]

  9. #9

    Predefinito

    Quote Originariamente inviato da Ariel
    Che dici Cri se gli lascio un bimbo iperattivo per un giorno, magari tra gli archivi INPS gli danno la pensione a vita?
    sì, credo di sì, e se vuoi ti mando pure la mia a dare bottigliate in testa ai membri della commissione, così ci danno pure la medaglia al valor civile!

  10. #10

    Predefinito lucilla

    Salve a tutti.ho letto le vostre risposte circa l'accompagnamento e se può esservi d'aiuto potete chiedere informazioni più approfondite ad un certo Avvocato Nocera che collabora anche con l'AIPD.Lui è una mente nel campo dei diritti di tutti i disabili ed ultimamente è venuto anche a Siracusa per un'incontro con i genitori.Per quanto riguarda l'indennità di accompagnamento non sono molto informata, ma posso solo dirvi che mio figlio la prende da quando aveva 5 anni, dopo aver fatto ricorso e ricevuto gli arretrati in quanto era stata riconosciuta solo l'indennità di frequenza ed in più, L'accompagnamento, mi è stato detto, che è valido fino al 18 esimo anno d'età, perchè la sindrome di down rientra nella categoria degli handicap non rivisitabili.Invece per la pensione o invalidità civile,è stata istituita una nuova figura che si chiama AMMINISTRATORE DI SOSTEGNO.
    Questa, che può essere una persona di famiglia o altro,si occupa dei diritti del soggetto dopo i 18 anni tutelando la capacità di agire dello stesso, senza dover richiedere l'interdizione come normalmente si procede per avere diritto alla pensione.Questo è valido per tutti gli handicap, ma per essere più sicuri cercate nel sito di NOCERA che io purtroppo non so.
    Spero di esservi stata d'aiuto.

  11. #11

    Predefinito

    Salve ragazzi, ora vi racconto la mia esperienza circa l'indennità di accompagnamento Arturo all'età di due anni frequentava 3 centri di riabilitazione in effetti passavo quasi tutta la giornata in giro con lui Aias a Messina il pomeriggio, Anfass a Milazzo in provincia di Messina due volte la settimana di mattina, ed Eur 4 volte la settimana di pomeriggio dove faceva anche le sedute di psicologia (a pagamento l'asl non pagava psicologia e tutte le volte che ci andavo 20 anni fa pagavo 25000 lire e 50.000 al mese quando il professore capo , controllava se a casa eseguivo i compiti che mi venivano assegnati. Andiamo all'accompagnatore all'anfass mi dicono di fare la domanda di indennità di frequenza e non fare l'accompagnatore perchè il bambino veniva macchiato a vita , eseguo ciò, passano alcuni mesi all'aias mi dice l'assistente sociale di fare la domanda di indennità di accompagnamento spiego il motivo e questa mi dice di non credere a quello che mi era stato detto in ogni caso se il bambino recupera a 18 anni passerà la visita per la pensione e l'indennità verrà tolta se si rendono conto che lui ha recuperato facciamo la domanda, viene chiamato a visita, 5 commissione la peggiore, il medico quando lo vede dice non le tocca sono andata con il mio defunto marito scherzo non è morto siamo separati anzi è come se noi siamo morti per lui da un anno non vede suo figlio a parte che mia figlia l'ultima volta gli ha detto che non voleva vederlo piu e che ci ha fatti morire di fame, , comunque quando il medico dice cosi io ribatto allora se lei dice che a mio figlio non tocca mi metta per iscritto che quando sarà grande frequenterà l'università, farà i viaggi con gli amici avrà una vita normale lui ribatte non posso metterlo per iscritto, ed io dico allora mi spieghi un'altra cosa come mai bambini con sdd all'aias prendono l'indennità e mio figlio no? Sapete cosa risponde? Signora mi dia i nominativi vediamo se è vero , io rispondo allora caro dottore sa che gli dico se li cerchi in archivio i nominativi dato che ci tiene tanto, il mio ex marito mi guardava e non diceva una parola ecco vedete ho fatto sempre tutto da sola per mio figlio.All'aias ne parlo con un'amica conosceva un medico che era presidente dell'Anmic associazione invalidi civili vado li' faccio domanda di ricorso ed aggravamento naturalmente lui era un medico della commissione dove avrebbe passato la visità mi chiamano per la visita e le viene riconosciuto , però dovete farvi seguire da un associazione invalidi loro conoscono un pò tutte le leggi ed in ogni caso durante le visite c'è un medico delle associazioni nelle commissini almento giu' è cosi' lui mi aveva detto prima di fare la domanda che potevo rivalermi della legge dello stato TOCCA A TUTTE QUELLE PERSONE CHE NON SONO CAPACI DI COMPIERE GLI ATTI QUOTIDIANI DELLA GIORNATA E SE E' IL CASO QUANDO PASSANO LA VISITA METTETE IL PANNOLONE AL BAMBINO ANCHE SE NON LO USA PIU' PURTROPPO SI DEVE FARE COSI' SONO DEI LORO DIRITTI PERO' LO STATO CERCA DI RISPARMIARE , quando fa compiuto 18 anni ha fatto la visita per la pensione e gli è stata riconosciuta, 230 euro al mese sapete ci si arricchisce , l'anmic ci combatte da anni è vergognoso tutte le pensioni d'invalidità sono aumentate quelle dei nostri figli niente, ogni anno quando preparano la finanziaria l'anmic scende in piazza a Roma facendo manifestazione questa associazione ha sedi in tutta l'italia e mi sembra la piu' seria. L'altra volta ho scritto a Maurizio Costanzo un'email parlando di questi problemi , ho visto una mattina che Berlusconi era suo ospite in un programma e parlavano di pensione che ora portano quella di vecchiaia da 500 a 800 euro , ma non ho avuto nessuna risposta, ieri ho scritto a tgcom e a striscia la notizia DICENDO CHE BERLUSCONI DOVREBBE RICORDARSI DEI FIGLI DI UN DIO MINORE , e che vediamo se lui riesce a vivere con 230 euro di pensione e 480 di accompagnatore scusate se mi sono dilungata però mi incaz....o quando si parla di ingiustizie dei nostri figli come se questi soldi che ci spettano di diritto facessimo chissa che cosa e tutte le terapie che si fanno a pagamento l'ITALIA NON FUNZIONA ora vi lascio un grande abbraccio a tutti voi e un bacione grandissimo a tutti i bimbi speciali
    anna mamma di arturo

  12. #12

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    Volevo aggiungere, rispetto a quello che ha scritto lucilla, che dal giornale dei genitori iscritti ai corsi per corrispondenza del Sevizio di Consulenza Pedagogica di Trento evinco che l'Avv. Salvatore Nocera, particolarmente esperto in tema di integrazione scolastica e sociale, può essere raggiunto all'indirizzo e mail "nocerasalvatore@aliceposta.it" e (bontà sua) al numero di cellulare 339 6658556.

    L'indennità di accompagnamento può essere percepita anche dopo il 18° anno di età, e a ciò potrebbe aggiungersi la pensione di inabilità, se i nostri figli, raggiunta la maggiore età, continuano ad aver bisogno di assistenza continua per compiere gli atti quotidiani della vita (oltre che a non essere in grado di lavorare).
    Consiglio di presentare una nuova domanda per il riconoscimento dell'invalidità civile appena compiuto (lo stesso mese almeno) il 18° anno di età. La domanda dovrebbe essere presentata dai nostri figli perchè diventano, per legge, capaci di intendere e di volere. Se così di fatto non fosse, allora si può ricorrere, nei casi molto gravi, alla nomina di un tutore (previa interdizione) e in quelli più lievi, alla nomina dell'amministratore di sostegno (il quale compie solo una serie di atti elencati nel decreto di nomina del giudice tutelare).

    Una cosa va quindi evidenziata:
    Non si deve necessariamente interdire una persona con SdD dopo il compimento del 18° anno di età.

    Per quanto riguarda invece il riconoscimento dell'handicap, se le norme restano quelle che sono attualmente, non occorre alcuna nuova domanda!

    Rispetto ai fenomeni di malcostume di cui parla patatina vorrei invece dire che il medico dell'ANMIC o dell'ANFASS, le uniche due associazioni che al momento godono del privilegio di presenziare ai lavori della Commissione medica, non sono esattamente appartenenti a essa e diventano importanti quando le AUSL non riescono ad assicurare la presenza di almeno tre loro medici.

    Secondo una direttiva del garante per la privacy la persona visitata deve essere messa al corrente della presenza di medici appartenenti alle predette associazioni e deve essere acquisito il suo consenso.

    Evidenzio allora un altro principio:
    Alle sedute della Commissione medica può assistere il medico di fiducia della persona interessata.

    Nella speranza di non recare offesa a nessuno voglio poi dire che sul territorio proliferano associazioni che si occupano esclusivamente di persone Down: perchè allora rivolgersi all'ANMIC?

    Vi risparmio le mie considerazioni su altri fenomeni di malcostume diretti più ad arricchire una pletora di faccendieri che gravitano intorno all'invalidtà civile che a difendere gli interessi dei più deboli e indifesi.
    Pregando poi, non sprecate parole..., perchè il Padre vostro sa di quali cose avete bisogno ancor prima che gliele chiediate [Mt. 6, 7-8]

  13. #13

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    ulteriore aggiornamento....

    ho qui in mano il dispositivo del giudice (la sentenza deve ancora essere trascritta... tempi italiani ) , il mio avvocato aveva provato anche a chiedere le spese alla controparte... ebbene... il giudice ha stabilito che il medico legale del tribunale lo deve pagare il ministero, mentre il mio avvocato sarà a carico inps... sono qui che rotolo (e chi mi conosce sa che non è difficile ) dalla gioia. Insomma devo pagare solo il mio medico legale, l'avvocato non vuole na' lira da me
    Claudia, mamma di Niko 11/03/1997 (ADHD), Jonathan 09/09/2003 (SdD) e Raphael 26/10/2009

  14. #14
    Super Moderator Pinguino reale L'avatar di giuly
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    ... E giustizia fu fatta! Una volta tanto...
    Però... hai contrattato in anticipo la parcella del tuo medico legale?
    Sai com'è... fidarsi è bene ma non fidarsi... è d'obbligo!!!

  15. #15

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    certo Giuly e non è satao per niente caro... pensa che mi aspettavo almeno il doppio di quello che ha chiesto... è uno onesto che se non si vince non si fa pagare... appena ho pronto tuttto il materiale del ricorso ve lo passo... sia mai che possa servire a qualcuno.
    Claudia, mamma di Niko 11/03/1997 (ADHD), Jonathan 09/09/2003 (SdD) e Raphael 26/10/2009

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