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Discussione: L'esperienza della materna

  1. #16

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    questo è tempo di bilanci per tutti, e soprattutto per chi deve effettuare un passaggio di ordine di scuola.
    Come potete vedere dal nuovo avatar, alla mia Lucrezia hanno consegnato i diplomi di laurea! A settembre inizieremo la scuola primaria, e a questo punto è obbligatorio fermarsi a guardare indietro, per poter poi voltarsi e andare avanti con maggiore consapevolezza e rinnovato vigore.
    Lulù ha iniziato la scuola materna a 3 anni, avevamo deciso di non farla permanere al nido perchè l'ambiente troppo dispersivo non giovava ad una bambina come lei, che invece necessitava di contenimento.
    Così è arrivata al primo anno di scuola materna che aveva una forte iperattività e una assoluta mancanza di autocontrollo, che inficiava il rapporto con gli altri bambini. Praticamente qualcuno doveva affiancarla in continuazione, non tanto perchè le mancassero le autonomie di base, quanto perchè si relazionava in modo sbagliato con le persone (dando il tormento agli altri bambini, rubando i giochi e scappando, danneggiando i loro lavoretti, provocando gli adulti, ecc.) e con l'ambiente (distruggendo i giochi invece di giocarci, rovesciando le tempere, spuntando pennarelli, ...).
    Vedere che i bambini cercavano di non starle vicini in classe o a mensa è stata per me una fitta al cuore più forte della diagnosi di sindrome di down alla nascita.
    Ricordo ancora la sensazione di totale impotenza di noi genitori e delle maestre di fronte a questa situazione, le discussioni con la psicologa al GLH che cercava di propinarci le soluzioni da manuale: "non potete pretendere che cambi tutto in una volta, dovete porvi degli obiettivi, per esempio iniziare imponendo che non versi il bicchiere, poi che non rompa la tovaglia...", e hai voglia cercare di spiegarle che non c'erano strumenti per indirizzarla in modo positivo, perchè la bambina era assolutamente respingente, puro lattice, sia al rinforzo positivo che alle punizioni che alle privazioni.
    Ricordo ancora lo sconforto, all'inizio del secondo anno di materna, di constatare che non era cambiato niente di tutto ciò, se non in peggio.
    Per fortuna quando stavamo per toccare il fondo è arrivata la diagnosi di ADHD, la sua cura farmacologica, e di lì l'inizio della discesa - o meglio - della risalita.
    Come già molti di voi sanno, con questo aiuto a contenere gli impulsi dato dal Ritalin, Lucrezia è migliorata moltissimo sul piano del comportamento e della relazione, fino a diventare la signorina che è adesso, che chiacchiera con le compagnette delle winx e che contratta per il posto sul pullman della gita vicino all'amica del cuore.
    Le maestre hanno potuto rilassarsi e concentrarsi sulle attività didattiche, invece che su tovaglie strappate e tempere rovesciate.
    Questa ritrovata serenità non ci ha fatto ovviamente perdere di vista i problemi che ancora ci sono: Lulù fa i disegni di un bambino di tre anni, i suoi omini sembrano ancora dei ragni, è lontanissima dal controllo del tratto che le servirebbe per iniziare a scrivere in stampatello a settembre.
    Questi "ritardi" non mi preoccupano molto, sono gli aspetti della sdd (come il ritardo nel camminare, nella manipolazione,...) che in realtà mi hanno sempre preoccupata meno. Non ho grandi aspettative per Lucrezia sul piano strettamente didattico, e questo forse è un bene, forse è un male, però sicuramente non ci stresseremo se imparerà a leggere un anno dopo o scriverà malissimo. In cuor mio so che è una bambina intelligente e non saranno queste limitazioni che le peseranno nella vita.

    Se guardo indietro, dunque, quello che mi premeva ottenere l'ho ottenuto, ed è il miglioramento sul piano della socializzazione e del comportamento.
    Anche se è cresciuto tantissimo il gap tra lei e i compagni nel livello intellettivo, linguistico, ecc, anche se fisicamente diventa sempre più "daun" nell'aspetto e nel modo di muoversi, vi sembrerà pazzesco ma a me Lucrezia sembra sempre più "normale".
    Mi sembra sempre più "normale" il modo in cui lei si rapporta agli altri, al mondo, all'ambiente, le modalità che noi possiamo usare per comunicare con lei e le risposte che ne riceviamo, mi sembra sempre più "normale" il suo modo di reagire agli stimoli e ai cambiamenti, mi sembra che abbia sempre meno "stranezze", sempre meno ansie e paure.
    Forse solo le mamme tra noi che vivono, spesso quotidianamente, quegli episodi di blocco totale dovuti ad un ambiente troppo affollato, a rumori troppo forti, ad una piccola contrarietà mi possono capire...
    Fino ad alcuni anni fa quando stavo con Lucrezia, in qualsiasi situazione (tanto di più in quelle palesemente "problematiche"), provavo sempre un'enorme ansia di fondo dovuta alla consapevolezza che in qualsiasi momento sarebbe potuto succedere il "finimondo", lei avrebbe potuto iniziare a chiudersi, urlare, scappare, spogliarsi, togliersi le scarpe, rotolarsi a terra e scalciare, rifiutarsi di fare la cosa che aveva aspettato di fare, opporsi fino allo sfinimento...
    Non che adesso non ci siano problemi, ogni tanto esce anche qualche paura nuova, ogni tanto inizia a fare il "mulo", ma tutto in via assolutamente occasionale, nei limiti del contenibile e - sopratutto - in costante miglioramento. Insomma, ormai siamo guariti e tra poco chiederemo la cancellazione dal forum

  2. #17

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    Cristina, sei veramente una forza!
    Patrizia (mamma di Flavio 11/03/2005)

  3. #18

    Predefinito

    Cristina, spero di poter diventare una mamma come te.
    Io continuo a dirmi che non ho aspettative per Letizia, che camminerà quando vorrà, parlerà come vorrà, leggerà e scriverà se riuscirà....
    SONO TUTTE BALLE!
    Io soffro tremendamente perchè Letizia è down. Ci sto davvero male.
    In questi giorni al pomeriggio aiuto in latino e greco mio nipote. A scuola ero brava. Studiavo come una matta ma ero brava.
    Quanto vorrei un figlio che faccia il liceo classico!
    E invece eccomi qui, con un figlio che se tutto va bene farà un liceo semplice (esiste un liceo scientifico dove non si fa latino, si chiama liceo scientifico tecnologico), e una figlia che....lasciamo stare.
    Sì, lo so, sono egoista, vorrei realizzarmi nei miei figli. E' un discorso meschino e diseducativo.
    I figli sono un'altra persona rispetto a noi e hanno tutti i diritti di esprimere la loro personalità.
    Tutti i diritti di esprimere la loro personalità.
    E se Gabriele non avesse sofferto per la mia separazione dal padre? Magari ora sarebbe bravo a scuola e gli piacerebbe studiare e magari potrebbe affrontare il liceo classico.
    E se Letizia non fosse down? Magari potrebbe scegliere se le piace o no studiare.
    Dove sono questi diritti?
    Non sono bistrattati, cancellati, distrutti dai casi della vita.
    Lo so, sono fuori tema e sto dicendo un sacco di cose sbagliate.
    Forse se continuo a scavare si scopre anche che io amerei i miei figli solo in quanto realizzano le mie aspettative. In questo momento non lo so.
    Per accettare che Gabriele non fosse il primo della classe alle elementari ho dovuto affrontare 4 anni di psicoterapia, e alla fine me ne sono fatta una ragione, o meglio, mi interessava più il suo equilibrio interiore che un buono sulla pagella.
    Oggi Gabriele, soprattutto dopo la nascita di Letizia, è molto maturato e quasi (dico QUASI) autonomo nello studio.
    Quante altre mattarellate sulla testa mi dovrò dare o dovrò prendere per smettere di soffrire per quello che Letizia non potrà mai essere?
    gigliorosa

  4. #19

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    Quote Originariamente inviato da drdlrz

    Insomma, ormai siamo guariti e tra poco chiederemo la cancellazione dal forum
    Oppure apriamo un nuovo gruppo di utenti: i guariti (appunto) .
    Pregando poi, non sprecate parole..., perchè il Padre vostro sa di quali cose avete bisogno ancor prima che gliele chiediate [Mt. 6, 7-8]

  5. #20

    Predefinito

    Quote Originariamente inviato da gigliorosa
    Cristina, spero di poter diventare una mamma come te.
    Io continuo a dirmi che non ho aspettative per Letizia, che camminerà quando vorrà, parlerà come vorrà, leggerà e scriverà se riuscirà....
    SONO TUTTE BALLE!
    Io soffro tremendamente perchè Letizia è down.
    anche io soffro tremendamente perchè Lucrezia è down. Come te avrei voluto che fosse una bambina con tante di quelle potenzialità da poter operare qualsiasi scelta nella vita, compreso quella di diventare una fannullona non utilizzando il suo potenziale. Avrei voluto che fosse potuta diventare una donna brillante, o anche che decidesse di non lavorare e di crescersi dieci marmocchi, passando tutto il giorno tra cacche e mocciolo. Avrei voluto che potesse essere lei, per quanto il destino ci lascia farlo, a guidare la sua vita. E invece per lei il destino ha voluto agire prima.

    Ma tant'è... adesso sta di fatto che è down, e nell'ambito della sdd ci sono cose che non mi urtano più di tanto (in primis i "ritardi") e cose che mi fanno sbalestrare dalla rabbia, come i comportamenti "inspiegabili" e quelli che compromettono la vita sociale della famiglia e del bambino stesso.

    Per la voglia di soddisfare le nostre aspettative di genitore sui figli, hai ragione, questo può rappresentare un problema, e in una certa misura dobbiamo cercare di lavorare su di noi (come hai già iniziato a fare con la psicoterapista riguardo a Gabriele) perchè questo non accada.
    Tutti noi realizziamo soddisfazione al nostro narcisismo anche "mediante" i nostri figli, per quanto sono belli, bravi, intelligenti, ed è proprio per questo che si parla di "ferita narcisistica" alla nascita di un figlio disabile. Però la nascita di un figlio disabile costringe anche a tirare il freno di questa competitività in ogni campo, e quando uno riesce a raggiungere l'obiettivo ti garantisco che è tutta un'altra vita

  6. #21

    Predefinito

    NN ricordo se vi avevo detto che leo poteva inizare la materna,naturalmente nella classe che avevano già deciso a settembre cioè nn quella del fratello x il discorso sostegno all'altro bimbo dove i miei pregiudizzi erano a mille .Ammetto che aver accettato di far venir a casa qualche ora il sostegno durante la malattia è stato molto utile cosi che Leo avesse gia da subito una figura a cui appoggiarsi in qs nuova avventura.Son stati gg di pianti strazzianti dove lo lasciavo con l'angoscia nel cuore x poi pian piano tramutarsi in un broncio ad il saluto tipo duce di adesso. Dopo un mese dal tanto sognato rientro all'asilo posso dire serenamente che nulla succede x caso,qs è la classe che x leo è ideale.Le maestre che a pelle nn mi piacevano si sono rivelate molto attente,trattano Leo come gli altri a parte qualche bacio in più ma conoscendo la "ruffianeria "del soggetto nn è facile resistergli.Al mattino quando arriviamo i bimbi lo accolgono con baci e abbracci cosa che gratifica più la mamma di lui che dopo un pò si libera a spintoni. pranza come un lupetto e quando all'una vado a prenderlo saluta le maestre con baci sKhioccanti e salutando con la mano fino al cancello ,cosa che mi fà pansare che ci stia benee le maestre anche quando nn ci sono lo trattino bene.(lo so lo so sono paranoica : ).Provando ad arrivare senza preavviso lo sempre trovato che giocava tranquillo con gli altri bambini che subito correvano a raccontarmi le sue marachelle. Unico neo l'altro bimbo geloso di Maria la maestra di sostegno che mi ha dichiarato"il prox anno vado alle elementari e Maria verrà con me "o quando vado a prendere Leo mi dice"era ora che venivi a portarlo a casa".

  7. #22

    Predefinito

    che bello sentire questi aggiornamenti!

  8. #23
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    Che bello leggerti Elisa! Comunque tranquilla non sei l'unica paranoica...
    "Ieri è storia, domani è un mistero, ma oggi è un dono e per questo si chiama presente"

  9. #24

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    Atch...avevo scritto un post credo giovedì scorso, e vedo che il "problema" col server l'ha cancellato...vabbè ci riprovo..

    Ci siamo...Lety tra 15 giorni farò il "suo" salto nella "società": comincerà la Scuola dell'Infanzia. E' strano...molto strano, fin dalla sua nascita ho pensato a qs. momento come la cosa che mi apreoccupava di più: il gap evidente coi compagni, la relazione con i pari, il rapporto con le maestre, a volte persone di grande professionalità ma con pochi strumenti, a volte dipendenti che aspettano fine mese (come in tutti gli ambiti lavorativi, anche qui purtroppo c'è gente che tira a campare), a volte persone che segnano positivamente la crescita dei nostri figli.
    L'altra sera pensavo che questo momento è arrivato: mi sentivo ABBASTANZA tranquilla, sia perchè conosco già determinati meccanismi (se non altro a livello di riferimento normativo/burocratico) sia perchè Lety è serenamente inconsapevole di quello che sta per succedere. Lety non ha la percezione che "andrà a scuola": tutte le volte che passiamo di fronte all'edificio che l'accoglierà tra 15 gg io glielo faccio vedere e le sottolineo con entusiasmo "guarda patata, la tua scuola, evviva che bello" lei mi guarda e sorride senza "capire" effettivamente che significa..certo l'esperienza di giugno di conoscenza dell'ambiente (l'ambientametno?! di 1 ora) era andato a gonfie vele,..ma si è trattato di 1 ora..e basta. Poi Lety non ha frequentato un nido (per scelta di qs. genitori degeneri) e quindi non "sa" cosa significhi stare tutto il giorno in un posto che non sia casa sua o dei suoi nonni...ma sono certa che la belvetta passerà l'inserimento come ci sono passati tutti..magari con qualche pianto, magari con qualche capriccio (che a lei vengono così bene!) magari con qualche notte insonne...ma ce la farà!
    Poi ho pensato: si ok, ma io il corollario burocratico amministravtivo lo conosco, quindi sono tranquilla....ma rispetto alla programmazione? Cosa dovrebbe raggiungere Lety a livello di obiettivi? su cosa dovrebbero puntare le sue maestre? a cosa devo prestare attenzione io come mamma perchè Lety venga seguita in maniera adeguata? si accettano tutti i consigli e le esperienze, voi come avete fatto, vi facevate seguire da qualche figura in particolare (npi a parte)??? grazie!
    Fa rumore camminare tra gli ostacoli del cuore! (Ligabue - Gli ostacoli del cuore)

  10. #25

    Predefinito

    io l'unico consiglio che ho ritenuto importante quando è stato dato a mè, è quello di dimostrare quanto tu credi nella tua piccola, dimostrare che anche se è una piccola bambina con la sindrome di down riesce a fare le cose che elencherai da sola e che con l'aiuto delle insegnati sei sicura otterrà anche altri traguardi, io ho presentato sempre Gaya in questo modo e continuando con questa politica ha finito la prima elementere raggiungendo con il programma degli altri bambini una pagella piena di 7 e 8, spero che tu possa usare questo consiglio che ti aiuterà a pensare in modo diverso alla tua piccola sottolineando quello che sà fare e non mettere paletti su quello che potrà imparare perchè credimi riuscirà a sorprenderti!!!!
    Monica
    sono la mamma di Axel 13 anni e Gaya 11 (Sdd) 1° media

  11. #26

    Predefinito A botta Calda l'ho presa male

    Ieri sera grande evente per il piccolo comune di Brisighella: dopo ben 3 anni di disagi vari fianalmente è stata inuagurata la scuola dell'infanzia !!!!.
    Bellissima struttura, ambienti molto spazziosi e luminiso, insomma una perla dell'edilzia scolastica (così è stata definita), ma vedremo se la perla sarà funzionale.
    Finalmente dopo due mesi Nicola ha rivisto le sue maestre... ovviamente il coccolone si è subito arrampicato in braccio alla più carina . Le insegnati hanno colto l'occasione per comunicare alla mamma la seguente decisione:
    "a Nicola abbiamo cambiato sezione, è stata formata una classe mista, con bambini di 3-4 anni, ed abbiamo pensato che sia la situazione ideale per lui".
    .... io ho dovuto contare fino a 10 per non andare su tutte le furie, non tanto per la retrocessione di Nicola, ma per la maniera in cui mi è stato comunicato.

    Poi in un secondo tempo mi è stato spiegato che la scelta di "arretrare" Nicola è stata obbligata, anche perchè lui non ha un programma individualizzato particolare... ma segue in maniera faciltata il programma di tutti gli altri, mentre l'altra bimba disabile che era in classe con lui ha un programma a parte e lei era impossibile metterla in quel gruppo, e che facendo una botta di conti di incastro ore... così facendo Nicola riesce ad ottenere 17 ora di sostegno anzichè 15 (sulle carta).

    insomma a botta calda mi ha fatto male e l'ho presa, poi dormendoci sopra.... ho pensato che se deve fare un anno in + di materna tanto vale inziare fin da subito
    Ma finalmente arriva il giorno che tu fai pace con te
    Capire il vento, la ragione, il momento

  12. #27

    Predefinito

    scusa Lara ma hai già deciso sin da ora un anno di materna in più?
    boh..io non credo sia giusto comunicartelo così.

  13. #28

    Predefinito

    Io credo che certe decisioni vadano prese con la famiglia, o meglio, anche se ormai era stato deciso l'ultima parola doveva essere la tua. Nel senso che almeno, avresti avuto anche il tempo di capire come mai per Nicola non c'è un piano individualizzato mentre per l'altra bambina c'è, la motivazione reale di questa scelta. 17 ore piuttosto che 15 non è una motivazione valida, se le ore non sono supportate da un'insegnante di sostegno che segue con un programma personale Nicola.
    Io prima delle vacanze ho avuto un'incontro con np,insegnanti,pedagogista e ins.di sostegno e abbiamo deciso che al 99% Eleonora non si fermerà un'anno in più. Certo è che per Eleonora quest'anno sarà impegnativo e spero proficuo.
    Ma non sono state tutte rose e fiori in questi due anni.
    Sono riuscita a vedere il Pei per la prima volta due mesi fa!!! E adesso, lunedì si riprende ma, non ho ancora parlato con nessuno, la pedagogista ha mandato mail alla D.s. niente, ha chiamato più volte, ma "La Dirigente è troppo presa...", Non so nemmeno se ha la stessa ins. di sostegno dell'anno scorso?? Oddio............ Speriamo di iniziare meglio degli altri anni, anche perchè io devo anche ripartire con tutta la trafila per la certificazione della Ele (Quella fatta all'ingresso alla materna, era valida fino al passaggio di ciclo.!!)
    Capisco rifare la Diagnosi Funzionale ma ripassare dalla Commissione
    Eve mamma di Eleonora 13 anni e Ale 20 anni

  14. #29

    Predefinito

    anche io sono convinta che avrebbero dovuto coinvolgerti in questa scelta, ma soprattutto che la modalità con cui te l'hanno comunicato è pessima a dir poco....ma cerchiamo di pensare positivo e vedere il bicchiere mezzo pieno, può essere secondo te una possibilità di crescita per Nicola? so che può sembrare assurdo ma fermarli a volte (non sempre) significa dargli più tempo per interiorizzare e "cementificare" certe cose, fare un salto in maniera troppo prematura potrebbe dire "bruciare" delle chance di crescita.

    Da quello che mi dici però, passato il FUOCO della rabbia (giustificatissimo!!!!!!) non ti sembra una soluzione del tutto fuori di testa, giusto?

    ps...io cmq farei notare(con molta calma e tranquillità) che se la prossima volta non ti coinvolgono o non usano i giusti canali comunicativi, tu potresti avere reazioni di tipo diverso!!!!!
    Fa rumore camminare tra gli ostacoli del cuore! (Ligabue - Gli ostacoli del cuore)

  15. #30

    Predefinito

    Quote Originariamente inviato da emilia Visualizza il messaggio
    scusa Lara ma hai già deciso sin da ora un anno di materna in più?
    boh..io non credo sia giusto comunicartelo così.
    No non ho deciso io di fargli fare un anno in più di materna.....ma è una possibilità reale per i nostri figli.... io ho solo pensato, dopo la decisione presa univocamente dalle maestre, che se Nicola dovrà restare un anno in + alla materna tanto vale inziare prima...(e visto il suo linguaggio personalmente, mi sto convincendo ogni giorno in + che restare un anno in + alla materna, anche se la npi è contraria, gli faccia solo bene)
    Ma finalmente arriva il giorno che tu fai pace con te
    Capire il vento, la ragione, il momento

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