fluoxetina (prozac) come possibile cura??
Leggete un pò...
Sindrome di down. Un antidepressivo per curarla
Uno studio italiano, condotto su topi, rivela che già in fase prenatale la fluoxetina è in grado di riabilitare tutte le parti del cervello dell’animale affetto dalla sindrome. Il tutto senza effetti collaterali visibili. Ed ora si studierà la durata dell’effetto
13 DIC - Una delle più comuni anomalie cromosomica, la sindrome di Down, ha trovato oggi una cura sul topo, che, mediante l’antidepressivo fluoxetina, ne ripristina il cervello, e dunque le abilità cognitive compromesse dalla condizione. Lo studio è stato svolto dal Dipartimento di Scienze Biomediche e Neuromotorie dell’Università di Bologna, guidato da Renata Bartesaghi, ed è pubblicato sulla rivista di neuroscienze Brain.
Nel down c’è un grave difetto nelle diverse strutture cerebrali nella generazione di neuroni, molto ridotti in numero: tale difetto comporta le disabilità cognitive note. La sindrome è associata ad un ritardo cognitivo e nella crescita fisica e a un particolare insieme di caratteristiche del viso.
Riguardo al cervello, il numero maggiore di neuroni si genera prima della nascita, ma una parte di essi viene prodotta in fase postnatale, nel periodo neonatale e poi durante l’arco della vita, in una regione del cervello chiamata ippocampo,.
“Sappiamo che gli antidepressivi stimolano la produzione dei neuroni nel cervello adulto sano: in una prima ricerca, i cui risultati sono stati pubblicati qualche anno fa, abbiamo pensato di trattare con la fluoxetina – un comune antidepressivo - un modello di sindrome di Down di topo appena nato”, ha affermato la Professoressa Renata Bartesaghi. “Da questi studi si era visto che il numero dei neuroni dell’ippocampo diventa normale e che tali cellule nervose maturavano bene”, mentre nei down sappiamo si sviluppano male, con dendriti atrofici.
La gran parte dei neuroni, però, si forma prima della nascita, sia nell’animale che nell’uomo: così nello studio odierno, per la prima volta, vengono trattati con la fluoxetina non i neonati di topo, ma le mamme di questo animale durante la gravidanza. “Ed è emerso che il trattamento prenatale ripristina il cervello in tutte le sue parti, e non solo nell’ippocampo. Il tutto senza effetti collaterali negativi: per il figlio non sono stati rilevati danni apparenti del corpo, né un aumento della mortalità; nella madre non si sono verificati problemi in gravidanza, né un aumento di aborti o una diminuzione del numero di cuccioli”, prosegue Bartesaghi. “Quello che possiamo dire è che il farmaco aumenta la presenza di serotonina nel cervello - un neurotrasmettitore coinvolto nella regolazione dell’umore -, che è una sostanza critica affinché i neuroni nascano e si sviluppino bene. La disponibilità aumentata di serotonina stimola la neurogenesi e questo sviluppo”.
Il prossimo obiettivo del gruppo di ricerca è dimostrare quanto a lungo dura questo effetto. Inoltre, “spero che la comunità clinica dei pediatri abbia uno stimolo da questa ricerca per ideare dei trial clinici sui bambini”, conclude la Professoressa.
Lo studio è stato finanziato dalla Fondazione Jérôme Lejeune, che sponsorizza la ricerca sulla sindrome di Down.
http://www.ansa.it/web/notizie/speci...n_9768940.html
Trovare una possibile cura iniziabile già "in utero" darebbe finalmente un senso allo sviluppo delle metodiche per la diagnosi prenatale, e ben differente da quello attuale!!
Speriamo che questa scoperta possa essere utile anche nell'uomo, sarebbe una cosa molto molto bella!!
Potrebbe cambiare il destino di tanti bimbi... la scelta potrebbe essere ben diversa da quella attuale (in cui tante mamme abortiscono alla notizia)... spero ovviamente che il farmaco possa aiutare anche i bimbi già fra noi, ma l'idea di poterne salvare tanti dall'IVG è semplicemente una cosa che non avevo nemmeno mai osato sperare, e invece...
Speriamo che le ricerche proseguano e diano buoni frutti!!!
Lettera aperta - la pillola del suicidio ai bambini down?
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Originariamente inviato da
moneypenny
Leggete un pò...
Sindrome di down. Un antidepressivo per curarla
Uno studio italiano, condotto su topi, rivela che ...
Lettera aperta - la pillola del suicidio ai bambini down?
Egregio signor Ministro,
Il nostro Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani Onlus ha appreso recentemente della notizia sollevata dalla Prof.ssa Vincenza Palmieri sulla rivista Cronaca Sociale e divulgata sui media locali e nazionali della prossima sperimentazione del Prozac (fluoxetina) per la sindrome di Down.
Secondo i quotidiani, a suggerire la possibilità che la fluoxetina possa avere un effetto sulla sindrome è stato uno studio italiano su topi da laboratorio , pubblicato nel 2014 dalla rivista Brain. Secondo la dott.ssa Renata Bartesaghi, docente del Dipartimento di Scienze Biomediche e Neuromotorie dell'università di Bologna, la dimostrazione che il Prozac possa funzionare anche sugli uomini è però ancora lontana: «Non è detto che nell’uomo l’effetto sia lo stesso, e fino alla dimostrazione non si possono illudere le famiglie. Stiamo per iniziare a Napoli un test su bambini tra i 5 e i 10 anni, che riceveranno la dose di Prozac permessa a questa età, e speriamo di avere delle prime indicazioni». L’esperimento italiano, prosegue la dottoressa Bartesaghi «è un approccio che suscita un po’ di perplessità, anche perché le dosi utilizzate saranno molto più alte ».
Sui social la notizia si sta diffondendo a macchia d’olio raccogliendo le reazioni sdegnate di varie associazioni, istituti scientifici, e altri, ma soprattutto di genitori e cittadini. Secondo il dott. Roberto Cestari, medico e Presidente dello scrivente comitato: “La sindrome di Down è una anomalia genetica del cromosoma 21. Non esiste alcuna possibilità per la scienza medica attuale di intervenire a livello genetico e riportare alla normalità l’intero corredo genetico, tantomeno, ovviamente, con la fluoxetina. Si tratta pertanto di un intervento sperimentale atto casomai alla modificazione del comportamento. Percorrendo questa strada apriamo il campo a ogni possibile sperimentazione sugli esseri umani, con tutte le conseguenze possibili a breve e lungo termine. Una volta aperta questa porta sarà molto difficile richiuderla. È un terreno estremamente pericoloso dove scienza ed etica si scontrano; un terreno che ha richiesto in passato il Codice di Norimberga e la Dichiarazione di Helsinki. La strada per violarli è quella dei piccoli passi… si inizia con qualcosa che da alcuni potrebbe anche essere accettato…”.
Desidero dunque manifestarle la mia e nostra preoccupazione, anche in considerazione dei numerosi dati disponibili in letteratura che dimostrano un legame tra uso di antidepressivi SSRI e suicidio, e varie controindicazioni all’uso in gravidanza.
Sinceramente,
Silvio De Fanti
Vicepresidente del Comitato dei Cittadini per i diritti Umani Onlus
Riferimenti Fra gli oltre 17 avvisi pubblicati da varie agenzie di farmacovigilanza nel mondo segnaliamo:
14/12/2011: La FDA dirama un comunicato avvertendo di potenziali rischi cardiaci e polmonari associati all’uso di fluoxetina in gravidanza
01/04/2011: La FDA dirama un comunicato avvertendo di rischi associati all’assunzione di fluoxetina nei primi tre mesi di vita. Nello stesso comunicato, s’invitano i produttori a includere i seguenti rischi collaterali: disturbi dell’equilibrio, sanguinamento ginecologico, ipotensione, ecc.”
Settembre 2010: MedSfe (Nuova Zelanda) avvisa di potenziali rischi per i nascituri in conseguenza dell’assunzione di Prozac in gravidanza, incluso il rischio di parto prematuro e sintomi di astinenza nel nascituro
01/03/2010: L’agenzia britannica di farmacovigilanza ribadisce il rischio di difetti cardiaci di nascita dovuti all’assunzione di Prozac nei primi tre mesi di gravidanza
2008 - Europa: la Pharamacovigilance Working Party (partner autorizzato dalla UE) denuncia i rischi di suicidio associati all’uso di antidepressivi SSRI
02/05/2007: Avviso FDA: rischio di suicidio associato all’uso di antidepressivi SSRI
19/08/2005: La Commissione della Comunità Europea riconosce il rischio di suicidio
http://napoli.repubblica.it/cronaca/...oli-131382787/
http://www.corriere.it/salute/pediat...9b3d9bfb.shtml
http://www.cronacasociale.it/wp/proz...-nuovo-orrore/
C'è una lettera di protesta per le autorità competenti.
https://www.ccdu.org/sites/default/f....per_invio.pdf