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Originariamente inviato da
ritz
Perdonami Fraegio, non è che "sarebbe ideale", il PEI è il punto in cui vanno inserite le ore necessarie al bambino.
L'indicazione va data prima di giugno di ogni anno (secondo quanto prescritto dalla legge 122/2010, art 10,comma 5)
scusate l'ignoranza, visto che Monica sta ancora alla materna e per ora abbiamo avuto una gestione ... diciamo... casereccia di queste tematiche, ma per la scuola primaria intendo partire e contiunare bene: anche per chi fa l'ingresso a scuola è prevista la stesura a giugno dell'anno precedente? e come fa l'equipe didattica, se è così, visto che non conosce l'alunno?
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L'equipe dovrebbe essere quella che conosce la bambina. Per Gio è composta dalla logopedista, dalla psicomotricista, dallo psicologo, noi genitori e da chi segue il bambino.
Comunque al passaggio di scuola dovrebbe esserci la diagnosi funzionale in base alla quale si decide pure quante ore necessitano.
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Ma sulla Diagnosi non la scrivono...almeno a noi e' successo.
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Originariamente inviato da
Fraegio
L'equipe dovrebbe essere quella che conosce la bambina. Per Gio è composta dalla logopedista, dalla psicomotricista, dallo psicologo, noi genitori e da chi segue il bambino.
Comunque al passaggio di scuola dovrebbe esserci la diagnosi funzionale in base alla quale si decide pure quante ore necessitano.
Conta quel che c'è scritto sulla diagnosi funzionale infatti, dove pero' viene precisato il bisogno in termini generici (e non di esatto monte ore).
E a questa andrebbe affiancato il PEI, o una relazione simile, a cure delle insegnanti della materna, corredato delle indicazioni dei professionisti di riferimento. Solo in questo modo è possibile definire al meglio l'effettivo bisogno del bambino.
Diciamo che fornire quanti piu' elementi possibili alla scuola cui si approderà aiuta a ben iniziare (sono possibili anche progetti specifici di raccordo).
Inoltre è importante fare le dovute valutazioni in termini di monte ore necessario anche alla luce del totale di ore che il bambino frequenterà. Per intenderci nel caso di una frequenza a tempo pieno, corrispondente a 40 ore, un "sostegno pieno" non si traduce nelle corrispondenti 40 ore, bensì in 22 (massimo monte ore di una cattedra alla primaria).
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Originariamente inviato da
ritz
Conta quel che c'è scritto sulla diagnosi funzionale infatti, dove pero' viene precisato il bisogno in termini generici (e non di esatto monte ore).
E a questa andrebbe affiancato il PEI, o una relazione simile, a cure delle insegnanti della materna, corredato delle indicazioni dei professionisti di riferimento. Solo in questo modo è possibile definire al meglio l'effettivo bisogno del bambino.
Diciamo che fornire quanti piu' elementi possibili alla scuola cui si approderà aiuta a ben iniziare (sono possibili anche progetti specifici di raccordo).
Inoltre è importante fare le dovute valutazioni in termini di monte ore necessario anche alla luce del totale di ore che il bambino frequenterà. Per intenderci nel caso di una frequenza a tempo pieno, corrispondente a 40 ore, un "sostegno pieno" non si traduce nelle corrispondenti 40 ore, bensì in 22 (massimo monte ore di una cattedra alla primaria).
Quoto in toto quanto scritto da Rita, per Eleonora il numero delle ore assegnate (educatrice e sostegno) è indicato sul PEI e non sulla Diagnosi Funzionale.
Per quanto riguarda il passaggio alla primaria, noi "avevamo" fatto il cosiddetto "progetto ponte", putroppo vanificato dalle maestre della primaria, infatti non è durato che un giorno.
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Penso che quest link chiarisca compiti e procedure di ciascun ente, per l'assegnazione delle ore di sostegno, che in varie discussioni precedenti era emerso.
http://www.aipd.it/cms/node/602
P.s Ma alla fine come è andato poi i colloqui con la Dirigente ...Elena?
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grazie a tutti delle delucidazioni. Speriamo che il nostro progetto ponte vada meglio di quello di Eve :mad:
Ragazzi , ho già addosso un'ansia per questo passaggio che non potete immaginare... anzi sì che potete ;)
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Originariamente inviato da
maddy
grazie a tutti delle delucidazioni. Speriamo che il nostro progetto ponte vada meglio di quello di Eve :mad:
Ragazzi , ho già addosso un'ansia per questo passaggio che non potete immaginare... anzi sì che potete ;)
immagino...immagino....la mia ansia è già iniziata all'inizio di questo ultimo anno scolastico alla scuola materna...anche se una parte è nata non per paura dell'inclusione a scuola, ma per il fatto che Mariasole sta spiccando il volo e io la vorrei tenere sempre sotto la mia ala protettrice :cry::oops::nono::-
:suda::sole::sun_smiley:
Alla faccia della coordinatrice che dice ai genitori di lasciar volare gli aquiloni dei nostri figli e poi io...sono la prima a tenere stretta il filo... :eek:
ma ora sto lavorando su di me per lasciare a Mariasole la possibilità di misurarsi di persona sulle sue autonomie (la befana gli ha portato un attaccapanni basso per togliere da sola il giubbotto e appenderlo)
e a favorirle il suo vol, cercando per lei la base di atterraggio migliore... scuola, team docenti, compagni...sperando che le persone con cui avrà a che fare, abbiano il cuore aperto all'accoglienza della diversità e all'inclusione,
e la considerino prima come Mariasole e poi come bambina con sdd.