:mrgreen: fatti coraggio cara mia siamo in tanti a perdere i neuroni....io in questi giorni ce li ho completamente azzerati......
i neuroni NATURALMENTE!!!:lol:
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:mrgreen: fatti coraggio cara mia siamo in tanti a perdere i neuroni....io in questi giorni ce li ho completamente azzerati......
i neuroni NATURALMENTE!!!:lol:
parlando con le maestre è saltato fuori che a loro non è mai stato chiesto un parere se mandarlo avanti o no ma è stata tutta una decisione della pedagogista e della npi
le maestre per loro esperienza personale e vissuta hanno detto che han sempre avuto problemi nello spostare una bambino di classe che non era la sua e son sempre state esperienze negative
dicono che la scuola avrebbe dovuto ascoltare la mia richiesta di 3 anni fa di non metterlo in una classe omogenea ma mista che oggi avrebbe cmq una parte di compagni che restano e che se ne andrebbero con lui l'anno prox
loro sarebbero propense nel mandarlo avanti che se anche farà più fatica che tra un anno sarà compensato dalla presenza di alcuni compagni già conosciuti
quello che mi abbatte è che la pedagogista quando ho ipotizzato di iscriverlo e poi eventualmente ritirare l'iscrizione entro maggio, prima del consiglio che stabilisce classi e sostegni, mi ha riscposto che però in questo modo rimarrebbero fuori 5 bambini ... insomma l'ha decisamente messa sui numeri e non sulle esigenze :(
cmq con le maestre son d'accordo che ci si riunisce dopo natale per far 2 chiacchiere e nel frattempo valuto quale è il male minore per la mia stellina
@lara mai andata solo silenziosa ;)
Claudia, non dar retta a questa affermazione, scorretta verso di te e verso Jonathan e veramente fuori luogo! :evil:
Non sono i nostri figli che tolgono spazio ad altri bambini. Tutti hanno diritto allo studio e se vengono tagliati i fondi alla scuola non è certo responsabilità di bambini e genitori.
Anch'io come lara sono contenta di rileggerti ;) Adesso basta silenzi.
spezzo una lancia in favore della pedagogista... è anche nostro interesse che la scuola funzioni bene e, dunque, che si abbiano le giuste informazioni per formare le classi. Se è possibile, dunque, decidere prima se fare o no la permanenza, trovo inutile fare anche l'iscrizione in prima elementare, per poi ritirarla. Ovviamente se ci sono dubbi su cose che possono succedere nei prossimi mesi, va bene prendersi questo diritto, ma se si hanno già tutti gli elementi per decidere prima, secondo me è meglio farlo subito senza tenersi troppe porte aperte...
Cri il fatto è che se per il passaggio nido/materna non ho avuto dubbi, qui ho bisogno di riflettere che non si tratta di passara dal gioco dei piccoli a quello dei meno piccoli ma dall'imparare giocando a faticare studiando
le maestre tutte compresa l'educatrice e la logo che lo seguono e lo conoscono sono per il mandarlo avanti, la pedagogista che lo vede 2 volte l'anno e il DS sono per fermarlo che secondo loro è la prassi per un bambino down
:roll:per me la prassi non significa nulla
ho tempo fino al 28 febbraio per iscriverlo e se per allora non saprò ancora che fare allora dovrò ricorrere all'iscrizione per guadagnare ancora un paio di mesi e poi eventualmente ritirarlo
la npi è sommersa da 1 mese di miei messaggi e ancora non si è fatta sentire però ha fatto già la riunione con le maestre, la logo e la pedagogista dove non hanno affatto parlato del passaggio alle elementari e le maestre non sono state interpellate in merito
la sua educatrice in colloqui privato con la pedagogista quando ha detto che forse io sarei propensa a farlo proseguire oltre avrebbe detto che ci pensava lei a convincermi di non mandarlo :mad:
che devo pensare? che hanno valutato secondo giudizio o secondo numeri? :rolleyes:
@Cri niko, a parte la condotta un po' scapestrata, sta andando benissimo a scuola e per il momento ce la facciamo ancora senza farmaco :D
dai, ormai è fatta, gli anni critici li avete passati e vedrai che non ce ne sarà più bisogno! :D:D:D:D
Riguardo al passaggio... ma non puoi girare a tuo vantaggio il fatto che la pedagogista non vuole che facciate l'iscrizione fittizia, per chiederle di convocare una riunione tipo-GLH finalizzata proprio a prendere una decisione sull'eventuale permanenza, dicendo che "altrimenti sarai costretta a formalizzare l'iscrizione in prima, per avere ancora qualche mese per decidere"?
Magari, se la convoca lei, si decide anche la npi ;)
Detto questo, la mia convinzione (ma non ditela ai vari npi, pedagogisti, ecc...) è che siamo noi genitori a dover decidere su questo.
L'anno di permanenza alla materna, a mio avviso, sul piano didattico va tutto a vantaggio dei nostri figli, perchè gli dà tempo di maturare sia sul comportamento che sul piano cognitivo, in modo che possano affrontare la prima elementare con più strumenti (pensate alla manipolazione, al linguaggio, alla capacità di astrazione...) e con un maggiore autocontrollo che gli permetta di stare in classe come si deve stare alle elementari.
La controindicazione consiste proprio nel fatto di perdere i compagni e vedersi "retrocessi" con quelli che erano considerati "più piccoli".
Purtroppo per tuo figlio hai colto tu immediatamente la questione... se fosse stato inserito in una multiclasse, non ci sarebbero stati problemi e avrebbe fatto una permanenza indolore e, anzi, estremamente produttiva.
A questo punto così non può essere più e, se fosse mio figlio, deciderei in base al team di insegnanti che si ritroverà facendo la prima elementare l'anno prossimo oppure l'anno successivo.
Non pensavo di dover scrivere in questo thread visto che la decisione l'avevamo già presa: visto che Davide è di novembre ritenevamo (anche le insegnanti) che un anno in più alla materna sarebbe servito per la sua maturazione e per migliorare le piccole autonomie e soprattutto la motricità fine che gli provoca problemi nei grafismi.
Beh notizia del giorno dal consiglio d'istituto ad oggi (si spera che vengano rivisti al ribasso i numeri) c'è il rischio che chiudano la materna del paese x via del decreto Brunetta :eek: perchè x mantenere aperta la scuola ci vogliono almeno 30 alunni (quest'anno ce ne sono 22). Ora la domanda è la presenza di un alunno con handicap in questo caso diminuisce il quorum di 30 visto che essendo una monosezione una classe di 30 è improponibile?
Se qualora la presenza di Davide non basti al fine di prorogare la chiusura (che se va avanti con questa politica sarà inevitabile)... quanto può essere utile mantenerlo ad una materna 1 anno con insegnanti diverse in un paese diverso (con aggravio del tempo di trasporto che non è proprio irrisorio) e con compagni che non è detto siano gli stessi? Quand'è il tempo limite x scegliere, eventualmente, in un'iscrizione d'urgenza alla primaria?
:eek: Paola ! Non ti invidio. Ti conviene fare l'iscrizione subito dopo le feste perchè ,altrimenti, avresti problemi di insegnante di sostegno , e poi decidi bene il da farsi. Nel tuo caso cambiare totalmente , paese, compagni , maestre sarebbe come cambiare e iniziare la prima elementare , e allora tanto vale iniziare le elementari . Pero' devi fare l'iscrizione perchè iniziano a formare le classe in base al numero dei bambini con handicap iscritti e soprattutto se le insegnanti di sostegno di ruolo sono già impegnate chiedono ai provveditorati l'insegnante di sostegno per Davide .
senti subito Nocera, Paola! Secondo me il limite dovrebbe abbassarsi, ma è meglio muoversi secondo i consigli di un esperto!
A parte il limite per la presenza di un bambino con handicap... non c'era in discussione l'esclusione da queste norme così illogiche per le piccole realtà... di tutte le Comunità Montane? Solo per sentito dire...
Noi abbiamo fermato Giorgio alla scuola materna(anche lui e' nato a novembre) ma la situazione era tranquilla,stesse maestre, stessi compagni,anche se essendo in una classe eterogenea i suoi compagni dei 5 anni sarebbero andati alla scuola elementare e percio abbiamo dovuto giustificargli il fatto di rimaner alla scuola materna un anno in piu, ma spiegatogli che aveva bisogno di rimanere li' per migliorarsi e' andato tutto bene.Non sarebbe stato in grado di andare alla scuola elemeentare poiche ancora molto bisognoso di tempi di attenzione brevi, di spazio per muoversi e con delle difficolta nella motricita' fine.Certo per te Paola la situazione e' diversa ma pondera bene la scelta perche' alla scuola elementare fanno comunque delle richieste di attenzione, di stare nel contesto che non sempre i nostri bambini riescono a soddisfare.Non ti aiutato molto,ma cerca prima di decidere se davvero non puo restare nella sua scuola materna.ciao
dopo l Esperienza fatta con jolanda gioca il fatto di trovare maestre che accettano i nostri pinguini vi racconto un fatto jolanda allasilo già sillabava ed era anche mollto brava:( andando in prima ci siamo ritrovati con una maestra che non la sopportava ho scoperto che veniva consegnata fuori la classe a suo dire disturbava il sostegno era li per poco e non le faceva fare niente e poi tramite benni che andava nella stessa scuola a ricreazione prendevano i 5 bimibi disabili limettevano :eek:sopra la panca dove cambiano i pannoloni nellantibagno per farli mangiare :wall: non dico quello che successo nel scoprire in che dramma avevano vissuto imie figli ho fatto denuncia al provviditorato e cambiato scuola alla piccola che dopo il trauma subito si e bloccata eancora oggi fatichiamo per farla leggere scusate il mio sfogo e grazie di avermi dato la spinta di tirare fuori momenti tanto dolorosi:mad:
Effettivamente mi sa che la norma è stata letta con parecchia superficialità infatti (tanto per cambiare) mi sto cercando la normativa a riguardo. Per i comuni delle zone montane la preside ha detto che è il solo limite d'alunni per istituto comprensivo a diminuire (da 500 a 300) :? in modo da salvare diverse presidenze però suona molto strano che abbiano "salvato" le poltrone ma non le aperture nelle piccole realtà come la nostra.
In ogni caso la mail a Nocera la scrivo in modo da vedere anche lui che dice e poi porto la risposta alla dirigente.
Da una prima ricerca già è uscito fuori che nei comuni montani privi di nido è possibile "aprire" fin dai due anni ai bambini (che non è solo l'anticipo dei nati entro aprile). Quando ho tutte le info posto tutti i riferimenti.
sono stati approvati dal Consiglio dei Ministri del 18 dicembre 2008 i decreti per la Riforma delle scuole per l’infanzia, elementari, medie e superiori. Il Governo ha predisposto un dossier a questo link
http://www.governo.it/GovernoInforma/Dossier/scuola/
Non ho però verificato se ci sia all'interno di questi decreti una risposta alla tua domanda.
Devo ancora scrivere all'avvocato Nocera perchè sto cercando di capire se per il nostro comune valgono le leggi per i comuni montani. Sandro tu sai come funziona?
Siamo sotto i 600 mt s.l.m. ma il comune appartiene ad una Comunità montana.
Comunque da una prima ricerca non ho trovato nulla sui limiti dei bambini a scuola ma solo a classe :roll:
Trovato l'elenco! Ci siamo ;)
http://www.pubblica.istruzione.it/re..._as_co_002.pdf
cavoli!!! :eek::eek::eek:son rimasta allucinata nel leggere la tua esperienza!!!!
Non sapevo che l'intolleranza potesse portare a questi livelli!!!
Per fortuna che con il forum hai il modo per "buttarli" fuori!!!
Anche se ho saputo da una mia amica che dallo scorso anno fa l'insegnante di sostegno che purtroppo ancora oggi alcuni insegnanti fanno la cosidetta "violenza verbale" (non capisci ninete, non combinerai mai niente di buono...)!!!:eek:
Personalmente, con l'esperienza che ho avuto con Stefano, penso che nell'apprendimento della lettura e della scrittura, ci si renda conto per la prima volta dei ritardi cognitivi dei nostri bambini e nel modo più lampante possibile!!!
Quindi sono dell'idea che, sia che siano nati come Mariasole in ottobre o verso la fine dell'anno, sia che siano nati nei primi mesi,
è comunque per loro proficuo iniziare la scuola primaria un anno dopo,
perchè è sempre un anno in più di maturazione, di stimoli, di apprendimenti,
che li possono favorire soprattutto nello sviluppo della propria autostima e fiducia di sè, perchè poi più vanno avanti e più prendono consapevolezza della difficoltà che hanno rispetto ai compagni!
E se anche hanno la maturità necessaria per iniziare la scuola nello stesso anno dei loro coetanei, poi sarebbero sempre di corsa per stare a passo con loro, mentre iniziando un anno dopo, possono anche permettersi..delle soste!
Comunque son del parere che è bene sentire i consigli di tutti gli esperti,ma poi siamo noi genitori che li dobbiamo seguire nei compiti e anche un anno in più, vi assicuro, che fa la differenza!!!!
Allora vi dò un piccolo aggiornamento sono cambiati (non so se in meglio o peggio) i termini del problema. La scuola materna come servizio non si chiude perchè i numeri per una classe ci sono, ma tutt'al più si deve accorpare come edificio alle elementari e alle medie.... però però... il problema ora si sposta (al contrario a quanto succede di solito :D ) sulla normativa dei numeri minimi di alunni a classe alle elementari, conteggio in cui i nostri figli valgono molto, quindi visto che x la nuova normativa non ci sono abbastanza bambini in prima (sono 11 e in seconda diventerebbe una pluriclasse) per portare la classe fino in quinta ci è stato anticipato che verremo invitati a mandare Davide in prima elementare facendogli fare solo due anni di materna :shock: nonostante sia stato fatto un pei chiaro su questo punto fin da inizio anno. Per ora siamo stati informati in modo ufficioso dall'insegnante di Davide con motivazioni (che sono quelle dette a lei) che volevano convincermi che è la cosa migliore per lui :? perchè l'anno dopo sarebbe sicuramente una pluriclasse in quanto sono solo 4 bambini compreso Davide, e perchè così non perderebbe il gruppo più grande di compagni (però se si fa la pluriclasse l'anno dopo sarà molto probabilmente proprio con la seconda) e (udite udite) mi "garantirebbero" un rapporto 1:1 al che mi è scappato un "risparmiatemi almeno le prese in giro perchè lo sapete bene che nel decreto è stato confermato il rapporto 1:2".
E' facile capire che ora sia noi che gli altri genitori di bambini disabili con programma di permanenza alla materna ci troviamo davvero in una brutta situazione, perchè ci verranno fatte pressioni per far iniziare le elementari ai nostri figli. Se non fosse che è da valutare quanto sia sconsigliabile la pluriclasse per Davide non mi interesserebbero proprio le motivazioni numeriche della direzione. In questi giorni mi sono messa in contatto con mezzo mondo (Nocera compreso) per capire a livello legale come stiamo messi... però come la prendi prendi è un casino.
Davide non è sicuramente pronto a passare alle elementari sia come maturità che come prerequisiti di manualità e cognitivi, dalla sua c'è il discorso età per cui non avendo compiuto 6 anni al 31 agosto non ci possono obbligare alle iscrizioni in prima (cosa che invece faranno con gli altri due bambini visto che la legge glielo impone :( e mi ha detto la psicologa che possono anche negare la permanenza) però dire un no significherà andare allo scontro sia con la dirigente che (ahimè) con le insegnanti delle elementari. Per ora vediamo di far fare una serie di test al bambino per sentirci dire quello che già sappiamo e poi valuteremo...
Però c'è una cosa che proprio non riesco a capire: le pluriclassi sono davvero così terribili? sarebbe davvero meglio bruciare i tempi per "preservarlo" da quel tipo di soluzione? Davide è abituato a cambiare compagni e la cosa non gli ha mai provocato grossi problemi, anzi quest'estate ha fatto un'esperienza in ludoteca con bambini delle elementari e medie in cui lui era il più piccolo e ci andava contento pur avendo un solo compagno della materna.
Il bello di tutta sta situazione è che quando hanno fatto le classi alle materne (soprattutto per gli altri due bambini) il fatto che fossero disabili non contava e li hanno messi nelle classi più numerose di 24 e 25 alunni mi pare... ora invece si sono tutt'ad un tratto ricordati che sono disabili e che con loro in prima bastano meno alunni per portare le classi fino alla 5a...
Ah poi dalle varie telefonate che ho fatto è uscito pure fuori che le insegnanti di Davide a inizio anno quando mi dissero che gli erano state tolte delle ore di sostegno perchè al provveditorato avevano fatto casino con una bambina che permaneva alla materna pur avendo fatto l'iscrizione in prima elementare dicevano la verità! insomma... più la mescoli più puzza :oops:
Sì Paola, le pluriclassi sono terribili... per gli insegnanti! :twisted:
Io ho lavorato parecchi anni in un plesso in cui erano presenti (un anno sono state accorpate addirittura una classe seconda e una classe quinta!).
Per le insegnanti vuol dire molto più lavoro a casa rispetto a chi lavora su classi parallele (che quindi, in linea di massima, ripete due volte la stessa lezione) in quanto devono programmare attività diverse che dovranno essere gestite in contemporanea.
Per i bambini, a mio parere, non è mai stato un grosso problema, a volte anzi è persino uno stimolo in più.
Certo fino ad oggi si poteva contare su un minimo di ore di compresenza per riuscire a svolgere ogni tanto un'attività a classi separate... dal prossimo anno non sarà più possibile visto che le compresenze sono state abolite.
Penso che l'inserimento di un bambino alla scuola primaria debba essere valutato solo in base alla sua maturità e non a quello che rappresenta per la formazione delle classi future e che in questi casi, comunque, l'ultima parola di scelta spetta sempre ai genitori.
Ti auguro di trovare una soluzione positiva che coniughi le necessità di tutti.
e' vero che la legg prevede il rapporto 1:2 ma con motivazoni giuste della npi e delle insegnanti si fa la richiesta in deroga che da ancora il sostegno a tempo pieno.
dipende da quello che scrivono sul bambino ma vista la situazione e le sue dfficcolta' il rapporto 1:1 TE LO DOVREBBERO DARE,.
Dovresti pero' pensare a come fargli capire che po ti spetta il diritto di continuita' per l'insegnante e le stesse ore, altrimenti sarebbe solo un modo per convincerti a iscriverlo!
Ogg: [sociale-edscuola] Ricevo e giro
www.cespbo.it
Iscriversi alla scuola pubblica nell’era della Gelmini
Breviario di autodifesa per genitori e insegnanti
alla vigilia delle
iscrizioni
Il governo in carica ha varato nei mesi scorsi leggi che
prevedono ingenti
tagli e i cambiamenti organizzativi (maestro unico,
ecc.) che permettono
questi tagli. Mancano ancora però i regolamenti
attuativi e per questo il
governo ha spostato di un mese il termine
delle iscrizioni (28 febbraio).
Poiché queste trasformazioni della
scuola avrebbero un effetto distruttivo
sulla sua qualità e
ridurrebbero moltissimo i diritti dei genitori, è
importante
organizzarsi per esercitare il massimo di tutela fin dai prossimi
giorni in occasione delle riunioni di presentazione delle scuole e
delle
iscrizioni. Ovviamente questo passaggio è cruciale per i
genitori dei nuovi
iscritti alle classi prime, ma in questo momento di
lotta contro la riforma
riguarda tutti i genitori, anche quelli degli
iscritti alle classi
intermedie che non rimarrebbero certamente immuni
dalle ricadute dei tagli.
Ecco alcuni consigli su come fare allo stato
attuale della normativa:
A
Se la scuola attraverso i propri organi
collegiali (Consiglio di Istituto e
Collegio docenti) ha deciso di
proporre ai genitori la riconferma dei
modelli scolastici dello scorso
anno (40 ore nella scuola d’infanzia, tempo
pieno con doppia
titolarità e compresenze e modulo a 30 ore con compresenze
nella
scuola primaria, tempo normale o prolungato alla scuola secondaria di
primo grado) non si pone – per ora – problema e si può passare al punto
D.
Un’eccezione nel caso che i modelli di iscrizione passati fossero
già
fortemente intaccati dai processi di controriforma Moratti o dai
tagli; in
questo caso conviene passare al punto C e richiedere ciò che
riteniamo ci
spetti di diritto.
B
Se la scuola – per lo zelo
inopportuno del dirigente o degli organi
collegiali – pensa di
proporre modelli scolastici con tempi e qualità
ridotti ispirati alla
riforma Gelmini occorre ricordare loro che attualmente
non ci sono
ancora normative che lo permettono, per cui la loro offerta si
configura come illegittima.
Inoltre i genitori e i docenti possono
raccogliere firme per richiedere la
conferma dei modelli dello scorso
anno senza riduzioni dell’offerta
scolastica (modello 1). Le firme
vanno inviate a più soggetti istituzionali
possibili e si auspica che
riescano a convincere gli organi della scuola a
ritornare sui loro
passi. La pressione è utilissima anche nei momenti di
assemblee per la
presentazione delle scuole e negli open day, attraverso
volantinaggi e
raccolte di contatti.
Gli insegnanti e i genitori possono inoltre
intervenire sulle decisioni
attraverso gli organi collegiali. Si può
infatti chiedere la discussione all’ordine
del giorno del Collegio dei
docenti e del Consiglio di Istituto la
discussione dei modelli
didattici e organizzativi delle scuole e votare la
riproposizione dei
modelli dello scorso anno.
C
Se la scuola persiste nel proporre
modelli scolastici ridotti ispirati alla
riforma occorre organizzarsi
come comitati o gruppi di genitori per due
iniziative:
1) fare
campagna per il rifiuto dei modelli riformati con un numero ridotto
di
ore (24 e 27 ore nella scuola elementare, 29 ore nella scuola media)
in
modo che nessuno li scelga all’atto dell’iscrizione;
2) compilare e
presentare i Modelli di iscrizione di salvaguardia (modelli
2) in cui
richiedere ciò che per legge può essere richiesto (questi modelli,
individuali o collettivi, vanno inviati anche al maggior numero di
soggetti
istituzionali possibile).
D
In tutti i modi all’atto dell’
iscrizione è utile affiancare al modello
ufficiale proposto dalla
scuola un Modello di iscrizione di salvaguardia
(modelli 2) per
sottolineare la consapevolezza delle proprie richieste e per
fare
giungere questo messaggio ad altri soggetti istituzionali e alla
stampa.
Con le iscrizioni non si chiuderà di certo la lotta per
difendere la nostra
scuola. Il governo ha fissato nella legge 133
obiettivi di tagli del
personale che sono enormi (132.000 in 3 anni).
Tutelarci all’atto dell’iscrizione
e continuare a rivendicare i nostri
diritti può servire a convincerli che
non possono permettersi un tale
sfacelo anche in termini di consenso.
Ma solamente a marzo-aprile
potremo capire se la nostra resistenza è stata
efficace. In quel
periodo infatti arriveranno nelle scuole i numeri del
personale
assegnato. Solo in quel momento potremo sapere se avremo
conservato la
nostra scuola oppure se i distruttori saranno andati avanti
come se
nulla fosse.
È quindi fondamentale arrivare a quel momento con il
maggior numero di
garanzie possibili e con la rete di contatti
allargata al massimo, in modo
da poter riprendere immediatamente la
parola e la lotta per i nostri
diritti.
Ovviamente la campagna sulle
iscrizioni non sostituisce le altre iniziative
ma si affianca ad esse.
In questo periodo è indispensabile continuare tutte
le iniziative
creative, le raccolte di firme e le manifestazioni che hanno
permesso
al movimento di diffondere un’informazione critica, di conquistare
le
pagine dei giornali locali e nazionali, di essere in piazza a
difendere
insieme la scuola pubblica. Questo ritrovarci
collettivamente è il motore
fondamentale delle nostre lotte e
continueremo a farlo funzionare anche in
questi giorni.
Per continuare
l’opera di controinformazione oltre ai materiali che
circolano in
rete, si possono scaricare o inoltrare un volantino sulla
situazione
attuale (Facciamo il punto) e un opuscolo sull’impoverimento
didattico, culturale e civile rappresentato dai diversi interventi di
questa
“riforma” (Cosa si “guadagna” e cosa si perde).
Richiedere l’
apertura di nuove sezioni a Tempo Pieno:
Un caso particolare riguarda i
genitori delle future classi prime (scuola d’infanzia,
primaria e
secondaria di primo grado) che volessero richiedere l’apertura di
nuove sezioni a Tempo Pieno e Prolungato. Essi devono iniziare un
percorso
di richieste e di coinvolgimento della scuola e delle
amministrazioni
locali. Non è un percorso facile ma negli ultimi anni
molti comitati
genitori che hanno agito con determinazione sono
riusciti ad avere successo
nonostante le resistenze incontrate. Si può
scaricare dal sito un riassunto
dei passaggi da fare con i modelli
predisposti .
A cura del CESP – CENTRO STUDI PER LA SCUOLA PUBBLICA e
del COORDINAMENTO
NAZIONALE IN DIFESA DEL TEMPO PIENO E PROLUNGATO
c/o
Cesp Bo – cespbo@iperbole.bologna.itvia San Carlo, 42 Bologna
Chiedo aiuto a tutti coloro che hanno esperienza diretta di scuola (insegnati soprattutto). Praticamente la dirigente ha deciso unilateralmente che tutti i bambini disabili (anche con un progetto avviato di permanenza) passeranno alla primaria, ora la domanda è qual è l'organo per legge preposto a bocciare il progetto che sarà fatto dall'ASL di permanenza?
La dirigente si è organizzata per far approvare al collegio dei docenti un documento che come linea guida metta l'obbligo per i bambini diversamente abili della materna che compieranno i 6 anni nel 2009 ad iscriversi alla primaria. Può farlo? La legge è purtroppo cambiata ad agosto quindi anche x Davide c'è un obbligo di legge e quindi ci è parso di capire che se non lo facciamo si sarà disposti ad agire legalmente visto che la primaria è scuola dell'obbligo e se non li iscriviamo neghiamo loro un diritto e da quello che mi ha risposto Nocera mi pare proprio che sia così. Ora l'unica cosa che posso fare è chiedere che questo progetto venga bocciato dagli organi di competenza e non in autonomia dalla dirigente e dal collegio dei docenti, a meno che non sia davvero quest'ultimo a dover decidere.
non vorrei dire una stupidaggine...ma la decisione del trattenimento proposta dalla NPI spetta cmq ai genitori...hai provato a scrivere allo sportello disabili della tua regione per avere delucidazioni in merito? In Lombardia c'è uno sportello che funziona molto bene, se vuoi posso provare a scrivere loro una mail sottopondendogli il quisito, l'unico dubbio è che non vi sia una normativa regionale differente..
Il problema è la normativa recente del ministero della pubblica istruzione e le indicazioni (che non ho capito fino a che punto sono scritte) per il contenimento dei costi. Per farla breve la permanenza (dal punto di vista del ministero) è un costo quindi vi è un'imposizione di legge (del 2003 estesa a chi compie i 6 anni a dicembre dal decreto di agosto 2008) all'iscrizione alla primaria. Comunque prova a chiedere specificando che la scuola non vuole approvare (anzi lo blocca proprio) il progetto di permanenza fatto dell'ASL...
ok ci provo...............
L'unica cosa che mi viene in mente Paola è un ricorso all'Ufficio Scolastico Regionale, ma non so se è corretto... :confused:
Da noi i genitori sono gli unici ad avere l'ultima parola a merito, affiancati dal N.P., quindi non mi risulta che il Dirigente possa avere questo diritto di scelta e obbligare i genitori ad iscrivere i bambini... a meno che non lo possa fare perchè non vengano soppresse delle classi della scuola primaria.
Domani se riesco, leggerò meglio le ultime circolari arrivate a scuola per vedere se è specificato a chi spetta la scelta e a quale legge riferirsi.
ciao
Oggi ho chiamato la Direzione Didattica del nostro comune perchè anche noi abbiamo un "problema" simile per la formazioni delle classi nella primaria.
Mi è stato detto con assoluta certezza che, se il bambino è CERTIFICATO, il Dirigente Scolastico o qualsiasi altra persona, non può obbligare l'accesso alla scuola primaria in nessun modo, solo perchè ha l'età adatta per farlo.
Spetta SOLO ed ESCLUSIVAMENTE ai genitori la scelta se fermarlo o no alla scuola dell'Infanzia, sia che questi siano in accordo o no con la N.P.
Lo stesso mi è stato confermato dalla mia collega che sta frequentando un corso di aggiornamento sulle leggi e la disabilità.
Quindi, se ho capito bene il tuo dissidio, mi sento di dirti con tranquillità che non devi fare nessun ricorso, ma solo scegliere in completa autonomia cosa fare, senza pressioni esterne, per il bene di Davide.
:eek:Quote:
Praticamente la dirigente ha deciso unilateralmente che tutti i bambini disabili (anche con un progetto avviato di permanenza) passeranno alla primaria, ora la domanda è qual è l'organo per legge preposto a bocciare il progetto che sarà fatto dall'ASL di permanenza?
La dirigente si è organizzata per far approvare al collegio dei docenti un documento che come linea guida metta l'obbligo per i bambini diversamente abili della materna che compieranno i 6 anni nel 2009 ad iscriversi alla primaria. Può farlo?
Il documento di cui tu parli, se il bambino è certificato, la Dirigente non lo può fare e men che meno può obbligare i bambini diversamente abili di 6 anni ad iscriversi alla primaria.
Spero di esserti stata utile in qualche modo. ciao
Paola l'unica differenza rispetto a prima è che ai nati dopo il primo settembre bastava confermare la permanenza all'asilo se certificati, memntre per quelli nati entro il 31 agosto era necessaria una relazione con iter burocratico sul perché fermarlo, ma era fattibile e lo è ancora adesso
ora che l'obbligo è esteso a tutti i nati entro il 31 dicembre occorre l'iter burocratico per fermarlo e basta, nessuno può obbligare a proseguire un bambino
cmq la tua npi dovrebbe saperlo che se io decidessi di fermare jonny ci penserebbe lei a fare la pratica
prova a sentire l'ispettorato agli studi , di solito hanno un responsabile handicap
Ho parlato ieri con la dirigente: continua a sostenere che è un obbligo imposto dalla legge, però (non so se l'apertura è reale o costruita) mi ha detto che se le porto i riferimenti normativa dal quale si evince il contrario è pronta ad appoggiarmi (a me sicuro agli altri non so) anche se secondo lei è una battaglia persa perchè l'iter (a quanto mi ha detto) deve comunque passare per il provveditorato che può bloccaro o comunque non dare il sostegno.... non lo so mi sembrano tutte motivazioni pretestuose... ma potrebbero anche essere dovuto ad una cattiva informazione
Anche a me sembra davvero strano (oltre che assurdo) che possano obbligarvi ad iscrivere Davide in prima!
Il npi che cosa dice in proposito? Provo a chiedere alla mia Dirigente se è al corrente della normativa a riguardo e se mi può dare i riferimenti precisi.
Giragli la frittata e chiedigli che sia lei che ti procuri la legge che la autorizza a prendere questa decisione, contro la volontà di voi genitori e del N.P. ciao
La legge sull'obbligo scolastico c'è e ci è stata fornita anche dall'avvocato Nocera. Praticamente c'è una vacanza legislativa che non disciplina la permanenza come diritto ma come iniziativa che deve comunque partire dalla scuola. Il problema (e la cosa è stata messa proprio in questi termini) è che la scuola non avallerà e non presenterà al provveditore nessun progetto di permanenza quindi i genitori che non iscriveranno i bambini alla primaria verranno denunciati per omissione dell'obbligo scolastico (previsto dalla legge 53/03 da quanto scritto da Nocera non permette più la permanenza alla scuola dell'infanzia). Alla fine visto che sarebbe da fare una guerra vera e propria contro la dirigente e il corpo docente della primaria (dove prima o poi Davide e Alessio dovranno andare) abbiamo deciso di chinare il capo e fare quello che vogliono, perchè non abitiamo certo in una zona dove possiamo cambiar scuola, quindi l'alternativa sarebbe emigrare :(
Mi dispiace della vostra scelta/costrizione!
Mi risulta che la legge a cui tu fai riferimento si annulla nel caso di bambini certificati e son sicura che questa scelta può essere fatta solo dai genitori..però penso che in questo, la persona a cui tu hai fatto riferimento, sia sicuramente più preparata di me...per questo ti suggerivo di farti dare il testo della normativa di riferimento dalla Dirigente..per vedere se è realmente così come lei sostiene, o se, come spesso accade, questa interpretazione non vale per tutti i casi!
L'altra sera mi sono riletta attentamente tutto il thread e ho rivisto questo alla luce di tutte le info raccolte in questi giorni.
Claudia attenzione a fare iscrizioni e a ritirarle perchè Jonnhy potrebbe rimaner penalizzato nel sostegno in caso di cambio idea, questo perchè a giugno escono già gli organici di diritto in base alle iscrizioni e un conto è chiedere più ore per un sostegno riconosciuto e un conto è chiedere un sostegno per un bambino che non doveva stare lì... (non so se mi sono spiegata).