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Diciamo che io non mi scandalizzo proprio di niente, tatntomeno di quanto scrivono i giornali.
Diciamo però anche che sono attento in generale ai termini che si usano quando si parla di determinate cose. Ci sono, anche in tedesco, dei termini dispregiativi per definire le varie disabilità, non solo i down, che proprio mi urtano, mi danno fastidio perchè non sono esatti.
E se i nostri figli un domani non si sentiranno più dare dei mongoloidi, forse sará anche dovuto ad una diversa sensibilitá sui termini da usare quando ci si rivolge a loro.
Ad esempio ho notato che spesso alle persone down adulte ci si rivolge quasi sempre con il tu, mai con il Lei. E questa è un' altra cosa che mi irrita.
Tutto questo poi credo non abbia niente a che fare con l' ipocrisia, ognuno di noi ha fatto le sue scelte e credo rispetti le scelte di altri.
Si tratta solo di discuterne senza dare necessariamente dei giudizi, e questo a volte è difficile.
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Quote:
Originariamente inviato da Michele
Diciamo che io non mi scandalizzo proprio di niente, tatntomeno di quanto scrivono i giornali.
Diciamo però anche che sono attento in generale ai termini che si usano quando si parla di determinate cose. Ci sono, anche in tedesco, dei termini dispregiativi per definire le varie disabilità, non solo i down, che proprio mi urtano, mi danno fastidio perchè non sono esatti.
E se i nostri figli un domani non si sentiranno più dare dei mongoloidi, forse sará anche dovuto ad una diversa sensibilitá sui termini da usare quando ci si rivolge a loro.
Ad esempio ho notato che spesso alle persone down adulte ci si rivolge quasi sempre con il tu, mai con il Lei. E questa è un' altra cosa che mi irrita.
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Condivido al 100%
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Re: Questione inutile
Rispondo a Jowa:
[quote="Jowa"]
Ma quanti di voi che così si scandalizzano hanno scelto in gravidanza di tenere un bimbo down? Molti di voi forse l'hanno saputo solo alla nascita: ne avete gioito???!!!
Infatti, proprio per tutta una serie di informazioni sbagliate, a partire anche dal termine "malattia" ero estremamente ingnorante e impreparato...e non solo, anche i medici ginecologi invece di fare informazione corretta la fanno "scorretta" o "terroristica"...vedi anche l'articolo riportato da sunflower
Vogliamo proprio nasconderci dietro un dito:la parola malattia vi dà fastidio mentre invece alterazione genetica vi fa sentire meno "diversi"?
Beh, mi da fastidio la disinformazione sulla terminologia se usata su una rete nazionale e alla presenza di persone che contano un pochino come il Ministro della Sanità Livia Turco..... Certo al verduraio non avrei fatto l'osservazione.
Maurizio
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Quote:
Originariamente inviato da Michele
Diciamo che io non mi scandalizzo proprio di niente, tatntomeno di quanto scrivono i giornali.
Diciamo però anche che sono attento in generale ai termini che si usano quando si parla di determinate cose. Ci sono, anche in tedesco, dei termini dispregiativi per definire le varie disabilità, non solo i down, che proprio mi urtano, mi danno fastidio perchè non sono esatti.
E se i nostri figli un domani non si sentiranno più dare dei mongoloidi, forse sará anche dovuto ad una diversa sensibilitá sui termini da usare quando ci si rivolge a loro.
Ad esempio ho notato che spesso alle persone down adulte ci si rivolge quasi sempre con il tu, mai con il Lei. E questa è un' altra cosa che mi irrita.
Tutto questo poi credo non abbia niente a che fare con l' ipocrisia, ognuno di noi ha fatto le sue scelte e credo rispetti le scelte di altri.
Si tratta solo di discuterne senza dare necessariamente dei giudizi, e questo a volte è difficile.
Condivido in pieno e anche io come maurizio non mi arrabbio se a parlare di sdd come malattia sono le persone comuni con cui posso parlare e di cui conosco l'opinione ma sono imezzi d'informazione che influenzano le persone comuni.
All'asilo di Ale dei bimbi chiesero se Ale era "malato" perchè non si comportava come loro chiedendo anche se un giorno sarebbe potuto guarire...
Bè le maestre hanno risposto , dopo aver parlato con me, facendo vedre loro il fratellino di Lilli (cartone animato) e spiegando che Ale è fatto così ma che può fare quasi tutte le cose che fanno loro e sopratutto che va apprezzato per quello che è...
Forse la domanda dei bimbi arrivava da una mala informazione in casa, derivata da una malainformazione in tv o sui giornali.
E' per questo che io personalmente ho scritto al giornale per fare una errata corrige e penso che per lo stesso motivo gli altri abbiano scritto alla Berlinguer, non sicuramente per sentire i ns figli meno diversi.
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Re: Questione inutile
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Originariamente inviato da Jowa
Sempre io, il bastian contrario.
Ma quanti di voi che così si scandalizzano hanno scelto in gravidanza di tenere un bimbo down? Molti di voi forse l'hanno saputo solo alla nascita: ne avete gioito???!!!
Vogliamo proprio nasconderci dietro un dito:la parola malattia vi dà fastidio mentre invece alterazione genetica vi fa sentire meno "diversi"?
Non facciamo guerre per delle parole, facciamoci portatori semplicemente di una mentalità diversa, che NON sta a guardare alle parole, che non si indegna per tragedie personali ma lotta per un mondo nuovo,capace di accogliere CHIUNQUE, che dà a ciascuno la possibilità di esprimere le sue potenzialità.
Insomma dritti per la nostra strada ma apertura, sorrisi, accoglienza anche per chi non la pensa come noi, per chi ha scelto con un dolore che NON conosciamo diversamente da noi...
Al bando le ipocrisie
Mi sembra Jowa, che nessuno si sia scandalizzato , si è solo puntualizzato che una rete televisiva che da informazione come hanno già detto sopra debba usare una terminologia appropriata per descrivere certe situazioni, perchè se la gente comune come noi, mi ci metto anche io, perchè prima che nascesse mio figlio ben poco sapevo della sindrome di down, ha sempre delle notizie distorte come fa poi a vedere i nostri figli come realmente sono e ad integrarli nella società? E questo vale per qualsiasi altra realtà sia essa di malattia e non.
Solo per questo da fastidio la parola malattia, e non mi fa certo sentire meno "diversa"...parlare di alterazione cromosomica...?
"diversa" poi da chi e da cosa?
Ma comunque se stiamo sempre zitti, se non sottolinamo mai nulla anche solo per correggere ua parola usata male, non lamentiamoci poi se ancora nel 2007 c'è chi usa il termine mongoloide in senso dispregiativo.
:oops:
Comunque sempre liberi di esprimere le proprie opinioni :wink:
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Riguardo all'affermazioni di Jowa,
a parte il fatto che esistono anche mamme che hanno fatto l'amniocentesi e hanno tenuto il bambino Down (io personalmente ne conosco diverse), ce ne sono altre che l'hanno saputo alla nascita e non avevano fatto l'amnio perche' comunque non avrebbero abortito. Quindi io personalmente non vedo nessuna ipocrisia.
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Quote:
Originariamente inviato da chicchi123
ce ne sono altre che l'hanno saputo alla nascita e non avevano fatto l'amnio perche' comunque non avrebbero abortito. .
Io sono una di queste Marzia anche se ero alla soglia dei famosi 35 anni e il ginecologo me la propose. :wink:
E con il senno di poi e senza ipocrisia, posso dirti che rifarei tutto quello che ho fatto. :wink:
Io conosco anche mamme, una in particolare :whistle: che pur avendo già 4 ( spero di non sbagliare il numero :oops:), figli belli cresciuti ha deciso di adottarne un quinto con sindrome di down, un bel principe azzurro :wink: :wink:
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Aggiungo a quanto detto da chicchi123 che è pur vero che se qualcuno ogni tanto decide di non abortire, nonostante sa in partenza che il figlio che aspetta è down, forse è anche grazie alla giusta e corretta informazione che è stata data loro sulla sindrome e non con termini sbagliati come malattia o peggio ancora grave deformazione!
Quando la sottoscritta a scelto di avere un bambino con la sindrome l'ha fatto nè per pietà, nè per fede ma solo ed esclusivamente perchè lo volevo così com'era......per copiare qualcuno: "Francesco e basta!"
Ma aggiungo anche che conoscevo bene il significato di sdd.
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:oops: :oops: :oops: Lucia!!!! Mi hai preceduto....per un pelo!
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Originariamente inviato da Loredana
:oops: :oops: :oops: Lucia!!!! Mi hai preceduto....per un pelo!
:wink: :wink:
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Jowa , scusa ... immaginati questa scena ...
primo giorno di scuola elementare
i bambini cercano un posto per sedersi , tutti pero' distanti dal bambino down questo perchè per loro è malato.
Il termine "malattia" soprattutto " se usato in presenza di bambini fa in modo che i nostri figli vengano isolati da subito questo perchè per un bambino il termine malattia significa contagioso ... per i bambini (tutti) le malattie sono quelle infettive altro non conoscono e allora isolano.
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L'equazione SDD=malattia :shock: fu il motivo principale per comunicare ai miei figli la realtà della loro sorellina dopo nemmeno un mese dalla sua nascita. Questo perchè nella loro scuola (elementare) c'era già un bambino Down e alla mia domanda cosa pensavano che quel bambino avesse mi hanno risposto: "non lo sappiamo di preciso, ma le maestre ci hanno detto che N... putroppo è MALATO :evil: :evil: :evil: :evil:
Jowa ecco l'importanza dell'informazione :wink:
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Stamattina su Omnibus La 7 hanno parlato della 194 ed in particolare del caso dell'aborto SELETTIVO, delle contraddizioni tra la 194 e la legge 40. Ho perso la parte iniziale ma ho trovato la registrazione sul sito La 7.
Se qualcuno è interessato al dibattito fra Livia Turco, Miriam Mafai e Eugenia Roccella può collegarsi col sito de La 7.
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Originariamente inviato da chicchi123
Riguardo all'affermazioni di Jowa,
a parte il fatto che esistono anche mamme che hanno fatto l'amniocentesi e hanno tenuto il bambino Down (io personalmente ne conosco diverse), ce ne sono altre che l'hanno saputo alla nascita e non avevano fatto l'amnio perche' comunque non avrebbero abortito. Quindi io personalmente non vedo nessuna ipocrisia.
Ricordo, a chi fosse sfuggito, che Jowa è una di quelle mamme che aveva in mano un'amnio positiva e che non ha abortito. Ricordo male?
Per quanto riguarda le parole anche io tendo a pensare che non è la cosa fondamentale, diciamo che però tutto fa brodo ;)
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Re: Questione inutile
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Originariamente inviato da Jowa
Ma quanti di voi che così si scandalizzano hanno scelto in gravidanza di tenere un bimbo down? Molti di voi forse l'hanno saputo solo alla nascita: ne avete gioito???!!!
Vogliamo proprio nasconderci dietro un dito:la parola malattia vi dà fastidio mentre invece alterazione genetica vi fa sentire meno "diversi"?
...
Sono fra quelli che lo sapevano prima... e quando è nato Vittorio non avevo motivi per non gioire come ebbi modo di gioire di Angelo.
Stigmatizzo poi le parole un po' perchè difficilmente riuscirei a nascondermi dietro un dito (fosse pure quello di King Kong), e l'altro po' quando esse palesano fatti ben precisi: personalmente penso che malattia non costituisca sinonimo di alterazione genetica, sono due cose diverse (o perlomeno non coincidenti). Perciò, quando ne vale la pena (perchè la maggior parte delle volte lascio correre) introduco correzioni (seppur soggettive).
E' molto probabile che nei momenti successivi all'aborto si possa star peggio rispetto ai momenti successivi alla comunicazione di una diagnosi di SdD: per cui non eviterei come appetstati chi decide di percorrere una strada diversa da quella che per il momento sto percorrendo io. Tuttavia, a chi giustifica sempre e in ogni caso un aborto, occorre ricordare che siamo tutti abili solo temporaneamente. Ora giustifichiamo un aborto, domani (come ieri l'altro)... chissà!
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Vorrei fare una considerazione anch’io su questo tema.
Un po’ timidamente e forse anche un po’ fuori argomento, ma ci provo lo stesso.
Mia figlia non è affetta dalla sindrome down, ma è nata con una grave malformazione cardiaca che l’ha costretta a pochi mesi di vita a dover subire un delicato intervento cardiochirurgico.
Io avevo scelto di non fare alcun tipo di esame prenatale per una serie di motivi: primo fra tutti il fatto che non volevo mettere a rischio per nessun motivo la vita del mio bambino (anche perché frutto di un trattamento di procreazione assistita) e poi perché comunque mio figlio lo avrei tenuto in ogni caso. E lo pensavo con sincera convinzione. Inutile dirvi però che speravo fosse completamente sano.
La gravidanza è stata bellissima (a differenza di quella precedente fatta di emorragie per distacchi placentari, feto che cresceva poco e principio di gestosi con cesareo d’urgenza – per inciso, nata bimba sanissima) e anche le ecografie non avevano mai evidenziato problemi di sorta. Bel parto naturale….infine, dopo due giorni, la comunicazione dei medici.
Io mi sono ritrovata completamente smarrita, impreparata, spaventata e soprattutto sola.
E’ così che mi hanno fatto sentire i medici.
Mi hanno parlato di crisi anossiche, di cianosi, di interventi chirurgici a cuore fermo, mi hanno fatto interrompere l’allattamento e mi hanno liquidato in lista di attesa per l’operazione con controlli ecografici periodici per scongiurare l’irreparabile.
Io quei toni catastrofici dei medici e quelle infermiere che mi guardavano compassionevoli non li dimenticherò mai.
Anche ora che l’intervento chirurgico è ormai passato da sette mesi io sento un sudore freddo quando passo sotto le finestre della neonatologia del mio ospedale.
Perché vi ho raccontato tutto questo?
Non lo so, forse perché vorrei ci fosse una migliore informazione generale sull’handicap.
O per lo meno, sono d’accordo sul fatto che di fronte ad un grave problema di salute di un bambino i genitori vengano tempestivamente informati delle conseguenze, però anche in ambito medico spesso si punta troppo il dito esclusivamente sulle estreme conseguenze della patologia, senza peraltro assicurare il benché minimo supporto emotivo, umano e psicologico ai familiari.
Mi vergogno a confidarvi questa cosa, ma spesso ho pensato che se una simile diagnosi mi fosse stata comunicata in quei termini durante la gravidanza…forse le mie certezze di sentirmi capace di affrontare qualsiasi situazione sarebbero vacillate?
Voi tutti sapete forse anche meglio di me che di fronte ai problemi dei nostri figli sfoderiamo poi una forza d’animo impensabile ed anche per me in un secondo tempo è stato così.
Però la situazione mi si è fortunatamente rivelata migliore di quanto prospettato: la bimba è sempre stata bene, non ha mai avuto crisi cianotiche o anossiche, è cresciuta benissimo con il mio latte, ha sì affrontato questa delicata operazione, ma si è ripresa piuttosto bene ed in fretta.
Ora è una bimba paffutella e simpaticissima.
Eppure le malformazioni al cuore fanno paura, eccome.
Anche un familiare a me molto caro (una volta!) mi ha rivelato che lui farà fare a sua moglie un ecocardio fetale in gravidanza perche “non se la sentirebbe di passare quello che abbiamo passato noi” (è chiaro il concetto, no?).
Tutte le malformazioni fanno paura, tutte le “sindromi” (non solo quella down) fanno paura.
Fa paura l’handicap, la “diversità” o come altro diavolo vogliamo si chiami!
Sì è vero, può prevalere anche una voglia di perfezione a tutti i costi, però secondo me si dovrebbe insistere di più sulla corretta informazione delle singole patologie dei nascituri.
Per preparare meglio i genitori ad affrontare i problemi che certo ci saranno, ma non terrorizzarli come spesso succede.
Voglio pensare che forse sono stata sfortunata anch’io con la struttura ospedaliera che ho conosciuto, ma quando sento genitori di bimbi con la stessa cardiopatia di mia figlia, che si sono accorti in gravidanza del problema e che sono stati frettolosamente messi di fronte alla scelta della interruzione volontaria della gravidanza “per problemi di salute psico-fisica della madre”, facendo i conti velocemente con i giorni che restano per decidere “altrimenti siamo fuori tempo della legge 194”…beh nella sfortuna forse devo considerarmi fortunata.
Grazie a tutti voi per avermi ascoltata.
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scusate... intervengo dopo tanto tempo...
i gemelli identici hanno lo stesso dna e nello stesso modo i cromosomi ... ci sono casi in cui una mamma ha avuto 2 gemellini down identichi...
che strazio! :cry:
eppure anchio ho avuto un' esperienza simile ma il comportamento è stato diverso: io ero incinta di 13 settimane ... non mi avevano dato la documentazione che riprovava che uno dei feti era down ... c' erano 5 medici ... dietro di me c' era mio marito erano solo passate 2 settimane dalla villo... ma la documentazione non c' era ... c' era solo un plico di fogli da firmare per il consenso ... ero intimidita... mio marito non vedeva l' ora che abortissi... c' era ansia nel suo sguardo ... ma qualcosa si stava lacerando dentro me ... allora chiesi ai medici: "come farete a togliere l' embrione?" in coro risposero che non sarebbe stata estratta l' avrebbero fatta morire lasciandola nell' utero perchè col tempo si sarebbe mummificata... Io mi sono vista la gravidanza non come qualcosa di vivo ma con dentro di me la morte... allora chiesi ancora: " ma scusate, in genere quando muore un embrione c'è un aborto fisiologico... quindi morirebbe anche il maschietto?" sempre in coro risposero che la probabilità che si abortisca è bassissima... un medico infondo all' ambulatorio mi faceva cenno con la testa ed era evidente che mi dicesse: non farlo!
Avevo già deciso ma chiesi comunque: "Come distinguete gli embrioni?" e molto candidamente mi risposero che avrebbero verificato dal sesso...
mi girai senza dir nulla ... me ne andai mentre mio marito rincorrendomi diceva che stavo facendo una pazzia ...
Ora adora camilla...
(sapevo che alla 13° settimana non si può vedere il sesso ...)
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grazie tammi59 per la tua bella testimonianza! :P
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Tammi,
una testimonianza da brividi....grazie!!!!!!!!!!!!
:abbraccio:
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Che storione Tammy!!! Da brividi!! questo conferma quello che ho sempre pensato: non sono le leggi ...sono i medici che le contano come vogliono :danger: :danger: :danger: :danger: :danger: :danger:
e come fidarsi di certa gente? alcuni medici fanno i medici non più per missione ma per puro denaro...
e poi un medico intervistato in tv lo ha detto tra le righe..." piuttosto che una denuncia dopo è meglio torglierlo di mezzo prima ....il problema resta solo alla madre :shock: :shock: :shock:
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leggete un po:
http://www.adnkronos.com/IGN/Cronaca/?id=1.0.1244849662
Milano, 27 ago. (Adnkronos) - La Procura di Milano ha aperto un fascicolo sul caso dell'errore all'ospedale San Paolo che ha portato alla morte di una bambina sana in un intervento di aborto selettivo. La mamma, incinta di due gemelle si era sottoposta all'intervento per eliminare uno dei due feti che presentava delle malformazioni. Ma qualcosa è andato storto e la donna ha perso la bimba sana.
I magistrati milanesi, che hanno chiesto all'ospedale la documentazione relativa all'intervento, non hanno ancora formulato un'ipotesi di reato e nessuna persona risulta iscritta nel registro degli indagati.
Intanto "solidarietà con la ginecologa Anna Maria Marconi", autrice dell'aborto selettivo sbagliato, è stata espressa dalla Consulta di Bioetica Onlus.
La dottoressa Marconi, si legge in una nota, "ha eseguito a termini di legge un intervento che pure ha avuto conseguenze imprevedibilmente fatali, per l'imponderabilità che accompagna alcuni interventi medici".
Anche Claudio Giorlandino, presidente della Sidip (Società italiana di diagnosi prenatale e medicina materno-fetale) sottolinea che "nel feticidio selettivo gli errori sono possibili e, nella maggior parte dei casi, non se ne ha notizia per la delicatezza delle vicende umane che si accompagnano e per l'impossibilità di arrivare a un contenzioso legale in considerazione del fatto che le donne sono ben informate, prima di sottoporvisi, e sottoscrivono un pieno consenso informato. Tale prassi, e tali errori, sono tecnicamente possibili e diffusi in tutto il mondo".
Il caso comunque fa discutere in ambito medico. E alla ginecologa che in un’intervista rilasciata oggi al ‘Corriere della sera’ afferma che "per evitare in futuro episodi simili bisogna studiare un sistema per 'marchiare' il feto, per esempio con un colorante", ribatte Alessandro Di Gregorio, specialista in ostetricia e ginecologia al centro Artes di Torino: "Nel caso degli aborti selettivi, l'uso del colorante per marcare il feto malato è prassi".
Non solo. Una volta segnato con il colorante il feto malato, l'aborto selettivo "poteva essere eseguito almeno nel giro di pochi giorni" e non dopo tre settimane dall'amniocentesi, chiarisce ancora lo specialista specificando però che per capire cosa è realmente successo è necessario avere a disposizione maggiori dettagli sulla vicenda.
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con il consenso informato la madre si è preclusa la possibilità di fare causa
:? ma aveva letto con cura?
se fosse un ospedale qualificato potrebbe chiedere il danno in quanto il feto non è stato "colorato"
... ma che strazio ... che angoscia :cry:
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Anch'io ho scritto oggi una lettera a diversi quotidiani, ve l'allego per chi fosse interessato e nel caso non la pubblicassero (ciao a tutti e e ben ritrovati dopo l'estate!!)
Chi difende i futuri down?
Sono il papà di due bambine, di cui una di due anni, con sindrome di Down. Non voglio esprimere giudizi sulle persone coinvolte nelle vicende di questi giorni (la coppia di Milano, il figlio nascosto Arthur Miller) tuttavia mi sento di voler dire qualcosa in difesa di quei bambini down che per volontà dei genitori non riescono a nascere.
In particolare mi rivolgo alle coppie che hanno saputo o sapranno che il figlio che nascerà avrà questa sindrome; a loro dico: se motivi religiosi o etici non sono sufficienti per decidere di far nascere il bambino o la bambina, almeno prima di decidere in senso contrario contattate qualche famiglia tra i cui figli c’è una persona down, incontrateli, sicuramente molte delle paure e delle angosce che circondano chi ha questa sindrome si attenueranno, e non apparirà così impossibile far nascere e crescere un piccolo con questo “problema”. Dico ancora: non vi sottovalutate, sicuramente troverete in voi e attorno a voi le risorse umane necessarie per vivere questa avventura durante la quale voi stessi sarete trasformati e in meglio. Non voglio certamente negare semplicisticamente le difficoltà che vi troverete ad affrontare, ma vi posso assicurare che sarete ripagati da una grande gioia, dalla soddisfazione di ogni piccola conquista che il piccolo (e voi con lui) raggiungerà, dalla simpatia che questi bambini sanno suscitare attorno a loro.
Aggiungo poi, informatevi su tutte le possibilità che la normativa offre per sostenere le famiglie con un disabile, certo non è ancora sufficiente, ma qualcosa esiste (legge 104, indennità di accompagno, agevolazioni fiscali, etc).
Insomma, dalla mia esperienza (seppure ancora iniziale) posso assicurarvi che la nascita di un bambino/a down non è assolutamente una tragedia, ma semmai l’occasione per tirare fuori il meglio di voi stessi ed allargare i confini, a volte troppo stretti, della nostra società.
Pur sapendo che la questione non è solamente di tipo legislativo, quanto di mentalità, e di valori, secondo me bisogna porsi la domanda di come coniugare l’autodeterminazione della donna e della coppia a (non) essere genitori, con la determinazione, fortissima ve l’assicuro, di questi bambini a voler vivere.
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Quote:
Originariamente inviato da tammi59
... me ne andai mentre mio marito rincorrendomi diceva che stavo facendo una pazzia ...
:gruebel:
Quote:
Originariamente inviato da tammi59
Ora adora camilla...
:lol:
<< ... ribatte Alessandro Di Gregorio, specialista in ostetricia e ginecologia al centro Artes di Torino: "Nel caso degli aborti selettivi, l'uso del colorante per marcare il feto malato è prassi". >>
... e se colorano quello sbagliato :roll: ?
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ma prima di pensare al colore bisogna pensare hai circa 7 mesi col rischio il rigetto del feto morto faccia abortire anche quello "sano" ... comunque il medico scongiura che non sia down ... ma il resto delle altre patologie? portare in grembo e sapere che c'è un ambrione morto non è certo... vita!
dico: ma mamma natura che ne pensa?
e poi a 40 anni quante probabilità ha di rimanere ancora incinta con 2 aborti ravvicinati?
la donna è stata condizionata dall' idea del figlio perfetto a tutti i costi...
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[quote="tammi59"]leggete un po:
["nel feticidio selettivo gli errori sono possibili e, nella maggior parte dei casi, non se ne ha notizia per la delicatezza delle vicende umane che si accompagnano
Che parole! fanno venire i brividi " feticidio selettivo, l'unica differenza con un tedesco facente parte della pura razza è che lui li uccideva dopo nati , solo perchè non si avevano tecniche necessarie per sapere prima " la malattia del piccolo". a distanza di tanti anni non abbiamo imparato nulla, però vorrei aggiungere che questo capita proprio perchè nulla si sa o si sa poco sulla sdd,e quindi si generalizza ripensando con disgusto alle poche persone down con lingua penzoloni e persi nel vuoto conosciuti da bambini e che forse ci facevano anche un pò paura. Forse un giorno chissà la diversità non farà più paura e tutto cambierà
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lo so non dovrei esprimere un giudizio ... ma non resisto ..
nessun dispiacere negli occhi dei quella mamma . Mi ha guardato dall'alto in basso ... come se fossi io la vera pezzente ... quella diversa ... quella sfigata perchè non ha avuto possibilità di scelta , lei la scelta l'ha fatta a 23 settimane suonate ... e non ha la vita rovinata ... come me .
... le altre mamme ... sento ancora le voci .
Un down va abortito, non importa come , non importa quando , hanno trafitto il cuoricino di un down e chi se ne frega era down . L'ha partorito vivo a 23 settimane e chi se ne frega tanto era down. Mamme con in braccio bambini di pochi mesi che guardavano Martina (con Martina che ascoltava)e dicevano mettere al mondo un down ... meglio abortire e i dottori dovranno pagare perchè hanno ammazzato quella sana , devono risarcire . Per loro il down non è stato abortito, ammazzato , giustiziato . Il down è down non è degno di vivere , non ha alcun diritto ne in pancia ne fuori pancia . E come se io dicessi davanti alle loro figlie bionde ... Oddio sono bionde non importa come , non importa quando ma vanno abortite ... sono bionde.
Che schifo tutto questo.
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Quote:
Originariamente inviato da MARTY
Per loro il down non è stato abortito, ammazzato , giustiziato . Il down è down non è degno di vivere , non ha alcun diritto ne in pancia ne fuori pancia . Che schifo tutto questo.
Già Sonia che schifo..............
e che tristezza :cry: :cry:
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Originariamente inviato da MARTY
lo so non dovrei esprimere un giudizio ... ma non resisto ..
nessun dispiacere negli occhi dei quella mamma . Mi ha guardato dall'alto in basso ... come se fossi io la vera pezzente ... quella diversa ... quella sfigata perchè non ha avuto possibilità di scelta , lei la scelta l'ha fatta a 23 settimane suonate ... e non ha la vita rovinata ... come me .
... le altre mamme ... sento ancora le voci .
Un down va abortito, non importa come , non importa quando , hanno trafitto il cuoricino di un down e chi se ne frega era down . L'ha partorito vivo a 23 settimane e chi se ne frega tanto era down. Mamme con in braccio bambini di pochi mesi che guardavano Martina (con Martina che ascoltava)e dicevano mettere al mondo un down ... meglio abortire e i dottori dovranno pagare perchè hanno ammazzato quella sana , devono risarcire . Per loro il down non è stato abortito, ammazzato , giustiziato . Il down è down non è degno di vivere , non ha alcun diritto ne in pancia ne fuori pancia . E come se io dicessi davanti alle loro figlie bionde ... Oddio sono bionde non importa come , non importa quando ma vanno abortite ... sono bionde.
Che schifo tutto questo.
come riconosco nella tua rabbia la mia...
ha abortito 2 bambini... è strano ma il concetto "mio figlio down" lo rifiuto a priori... identificare il bambino con una patologia è condizionante... quando ero bambina si diceva che il proprio figlio era malato ... ora è crudele dire così... una mamma labile non può non essere terrorizzata nel vedere il down nel bimbo... bisogna tenere presente che è un bimbo... da coccolare...
e il suo futuro non sarà certo meno gratificante di un figlio sano...
perchè? mbeh! avere il figlio che vorremmo è una fortuna al lotto! Ho conosciuto figli che hanno rovinato la vita ai genitori ... e non erono down!!!
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Quote:
Originariamente inviato da MARTY
lo so non dovrei esprimere un giudizio ... ma non resisto ..
nessun dispiacere negli occhi dei quella mamma . Mi ha guardato dall'alto in basso ... come se fossi io la vera pezzente ... quella diversa ... quella sfigata perchè non ha avuto possibilità di scelta , lei la scelta l'ha fatta a 23 settimane suonate ... e non ha la vita rovinata ... come me .
Sonia, quella che si e' rovinata la vita e' proprio lei. Le mamme che hanno abortito un figlio Down (parlo di Down e non di altre trisomie incompatibili con la vita che sono storia a parte) sono lacerate dai sensi di colpa ma non lo ammettono mai, al contrario, diventano acide e aggressive e cercano di giustificare sempre la loro scelta dicendo che l'hanno fatto per gli altri figli, per evitare sofferenze al bambino, che i bambini Down sono malati ecc. Sono tutte balle, e noi lo sappiamo. Anche io, come te, non provo nessun senso di compassione davanti a certi discorsi -- come si dice da noi, il male voluto non e' mai troppo!
Mi dispiace solo per te che ti sei trovata in una situazione tanto dolorosa!
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Sto leggendo da diversi giorni i vostri interventi, tutti davvero molto accorati e mi chiedo se vi schierate in maniera così netta contro ogni donna che aboratisce o se vi sentiate così coinvolte perchè l'aborto riguardava un bimbo con la SDD.
Noi, come ho avuto modo di dire in altri interventi sapevamo della SDD perchè dopo un tritest positivo, abbiamo fatto l'amniocentesi e non ce la siamo sentiti di uccidere il nostro bambino perchè crediamo da un lato che la vita cominci dal concepimento e dall'altro perchè vedendo per strada un bambino/persona con la sindrome non ci sarebbe mai venuto in mente che avevamo il diritto di ucciderla.
Però il diritto all'aborto c'è e tante mamme, tanti genitori abortiscono per i motivi più vari, a volte anche futili e non mi sembra che si levino molte voci in difesa di questi bambini abortiti.
Credo che l'aborto sia una scelta personale, che molti di noi hanno preferito non fare ma non possiamo negare che avere un figlio con la sdd sia facile e che non metta a dura prova la saluta psico-fisica della madre.
e' sicuramente sbagliato dire che la sindrome è una malattia, non lo è in sè, ma quanti problemi di salute si portano dietro? a quante terapie riabilitative è necessario sottoporli? quanto è difficile aiutarli a raggiungere certi obiettivi?
Mi chiedo, certo io non la conosco questa mamma, ma quanto doveva essere disperata per mettere a rischio la vita di due bambine, pur di liberarsi del figlio che non voleva? Io non lo avrei fatto ma... crescere i nostri figli dà tante soddisfazioni, tante gioie ma non è certo una passeggiata! I momenti di crisi ci sono eccome e forse non tutti sono pronti ad affrontarli e in grado di superarli!
Quindi non vorrei esprimere giudizi verso questa mamma, anche se sembra non avere rimorsi; noi non sappiamo cosa stia provando veramente.
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Quote:
Originariamente inviato da simone04
...Però il diritto all'aborto c'è e tante mamme, tanti genitori abortiscono per i motivi più vari
Legittimo diritto è vero. Non credo che l'educazione alla diversità parta dalla negazione della libertà del singolo, non ultima della donna e della sua possibilità di decidere di sè e del suo corpo, tuttavia
Quote:
Originariamente inviato da simone04
...ma non possiamo negare che avere un figlio con la sdd sia facile e che non metta a dura prova la saluta psico-fisica della madre...
a cuore aperto mi domando: ma dove sta scritto che esiste un dovere sociale alla maternità? mi pare esista un diritto canonico all'educazione religiosa della prole, che ne presuppone l'esistenza, ma quanto al dovere civile?
Una pensatina in più in merito al tema nascita e rapporto con la vita forse non guasterebbe. La salute psico-fisica di molte mamme così apertamente disponibili all'aborto (sovente cattoliche praticanti) ne gioverebbe anzitempo.
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Originariamente inviato da simone04
Mi chiedo, certo io non la conosco questa mamma, ma quanto doveva essere disperata per mettere a rischio la vita di due bambine, pur di liberarsi del figlio che non voleva? Io non lo avrei fatto ma... crescere i nostri figli dà tante soddisfazioni, tante gioie ma non è certo una passeggiata! I momenti di crisi ci sono eccome e forse non tutti sono pronti ad affrontarli e in grado di superarli!...
Allora direi che per la mia pur limitatissima esperienza assai spesso (troppo) le cose non stanno esattemente su questo piano. C'è tutto quel marasma di pensieracci sulla vita propria e dei propri cari che va in rovina, mistificata da una vita non degna di questo nome per il povero figlio.
Sono stata rigettata da siti dedicati alle patinate gravidanze normodotate per avere espresso il mio pensiero in merito, da mamma down quale sono e allora mi domando perchè smettere di giudicare un atto che resta ed è un atto eugenetico, legittimo ?, ma tale.
A ciascuno resta in fondo la propria coscienza e per i credenti il giudizio supremo. Ma ho letto con questi occhi il pensiero di una madre che "se la raccontava" in merito all'aborto della propria figlia down, immaginandosela come un angioletto capace di vegliare sul fratellino nato successivamente.
Bella salute psichica, non c'e' che dire!
Diciamo che sono stanchina di sospendere il giudizio, situazione da cerchiobottisti, che mal si concilia con quello che dovrebbe essere la volontà di un genitore: legittimare il diritto del figlio, essere umano, come tale degno di vita.
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io ho pietà per quella donna...
e io sono a favore dell' aborto... ma nella vita quando si fa una scelta così drastica bisogna tenere presente che non puoi rimediare e non ti garantisce un altro tentativo... ogni nascita è a se e le nascite sono diminuite... la sterilità non è una piccola percentuale...
Io penso che ogni donna debba tenere presente che diminuendo la possibilità di procreare non diminuiscono le possibilità di figli "non perfetti" ...
la donna ha peccato di presunzione... si è fidata dei consigli dei medici!
penso che se avesse dato alla natura la capacità di selezionare ... anche morendo tutti e 2 non avrebbe avuto questa angoscia che si porterà dentro per tutta la vita...
ma l' aborto non deve essere criticato... sono le donne che ne fanno un cattivo uso...
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C'e' anche un altro aspetto drastico.
Ci son tanti bei riusltati sui ns figli.., vabbeh! ma mica osn facili e sono un apasseggiata!
Si son aperte inchieste sul caso, se ne torna sempre a discutere in tv, sui giornali anche nei casi di abbandono..
Ma lo Stato cosa fa per uttelare questi bambini? niente o quasi
Economicamente e psicologicamente ce la caviamo da sole!
O dobbiam dire grazie per quelle misere 450 euro??? :wink:
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Originariamente inviato da elsy63
C'e' anche un altro aspetto drastico.
Ci son tanti bei riusltati sui ns figli.., vabbeh! ma mica osn facili e sono un apasseggiata!
Si son aperte inchieste sul caso, se ne torna sempre a discutere in tv, sui giornali anche nei casi di abbandono..
Ma lo Stato cosa fa per uttelare questi bambini? niente o quasi
Economicamente e psicologicamente ce la caviamo da sole!
O dobbiam dire grazie per quelle misere 450 euro??? :wink:
Ci sono invalidità più devastanti ma non se ne parla, per esempio i cerebrolesi... un bimbo down può avere una vita dignitosa ...
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Originariamente inviato da simone04
Sto leggendo da diversi giorni i vostri interventi, tutti davvero molto accorati e mi chiedo se vi schierate in maniera così netta contro ogni donna che aboratisce o se vi sentiate così coinvolte perchè l'aborto riguardava un bimbo con la SDD.
Bella domanda! e a questo punto faccio l'avvocato del diavolo sapendo che quanto sto per dire è molto scomodo :twisted: ovviamente molte (non tutte) delle persone che si sono schierate (come anche da qualcuno detto) non parlano x difendere il diritto alla vita a prescindere (e qua faccio notare quanto si pecchi di incoerenza da parte loro :oops: ) perchè fanno una scala della disabilità, mettendo la sdd tra quelle "accettabili". Onestamente io sono tra questi, ovvero so che l'aborto è una scelta sbagliata con cui (se la si fa) si è chiamati a fare i conti con la propria coscienza per tutta la vita, però se mi venisse diagnosticata una forma di invalidità grave penso che abortirei, ed è questo il motivo per cui non mi sento di giudicare quella donna, qualsiasi siano stati i suoi motivi. Penso che la mia posizione sia solo coerente, così lo dovrebbe essere quella di chi prima di aver avuto un figlio con sdd di fronte ad un amnio positiva avrebbe abortito, ed è stato solo per "errore" diagnostico che ora ha un figlio.
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Però il diritto all'aborto c'è e tante mamme, tanti genitori abortiscono per i motivi più vari, a volte anche futili e non mi sembra che si levino molte voci in difesa di questi bambini abortiti.
Appunto! A volte si concepisce di più una IVG perchè si è fatti una stupidagine da giovani che un aborto terapeutico! :shock:
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Credo che l'aborto sia una scelta personale, che molti di noi hanno preferito non fare ma non possiamo negare che avere un figlio con la sdd sia facile e che non metta a dura prova la saluta psico-fisica della madre.
e' sicuramente sbagliato dire che la sindrome è una malattia, non lo è in sè, ma quanti problemi di salute si portano dietro? a quante terapie riabilitative è necessario sottoporli? quanto è difficile aiutarli a raggiungere certi obiettivi?
Invece lo neghiamo eccome! perchè serve a sentire la nostra vita più "normale".
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Quindi non vorrei esprimere giudizi verso questa mamma, anche se sembra non avere rimorsi; noi non sappiamo cosa stia provando veramente.
Appunto... il nostro giudicare ci allontana dal mondo nel quale i nostri figli devono crescere, prendere posizioni così nette fa sì che saremmo sempre viste come famiglie di UFO. A volte mostrare apertura verso talune situazioni, per quanto ci possa far male, può anche far conoscere la realtà della sdd nel bello e nel brutto, se invece ci ergiamo a giudici moralisti verremmo sempre guardati come degli esaltati.
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Originariamente inviato da ritz
Sono stata rigettata da siti dedicati alle patinate gravidanze normodotate per avere espresso il mio pensiero in merito, da mamma down quale sono e allora mi domando perchè smettere di giudicare un atto che resta ed è un atto eugenetico, legittimo ?, ma tale.
Forse perchè in quei siti c'era pure chi soffriva per aver preso una decisione opposta alla tua? Ritz molte delle persone che abortiscono anche figli con gravi malformazioni hanno sensi di colpa laceranti dopo, non pensi che sia già una punizione sufficiente? Che diritto abbiamo noi di dire hai sbagliato saresti stato meglio! Che ne sappiamo noi di quali siano le condizioni reali che hanno portato ad una decisione del genere? Che ne sappiamo di quanto siano state influenzate dall'esterno queste persone?
Anche io ed altri qui partecipiamo in altri forum di mamme "normodotate" parlando anche di aborto terapeutico e portando la nostra testimonianza, che può essere utile a chi deve ancora decidere, ma di che utilità può essere il nostro giudizio di condanna visto dall'esterno? Una persona in dubbio come si può avvicinare a noi se sa già che siamo pronti a condannare una decisione diversa? :roll:
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A ciascuno resta in fondo la propria coscienza e per i credenti il giudizio supremo. Ma ho letto con questi occhi il pensiero di una madre che "se la raccontava" in merito all'aborto della propria figlia down, immaginandosela come un angioletto capace di vegliare sul fratellino nato successivamente.
Bella salute psichica, non c'e' che dire!
Ognuno di noi cerca di motivare le sue sofferenze in qualche modo... noi forse non cerchiamo un "senso" nell'aver avuto un figlio Down? non cerchiamo di far raggiungere più traguardi possibili ai nostri figli per poter dire "vedi anche lui ha diritto di vivere"? Non ci trinceriamo dietro filosofie del tipo "non accettarmi come sono"? :twisted: :oops: Tutto questo per chi? per noi o per i nostri figli? :roll:
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Diciamo che sono stanchina di sospendere il giudizio, situazione da cerchiobottisti, che mal si concilia con quello che dovrebbe essere la volontà di un genitore: legittimare il diritto del figlio, essere umano, come tale degno di vita.
Secondo me non si legittima attraverso la condanna degli altri, ma attraverso testimonianze di vita. E poi secondo un discorso del genere allora varrebbe il discorso che ha fatto simone04 ovvero TUTTI sono esseri umani e come tali degni di vita, bambini anacefalici e con trisomia 13 e 18 compresi (tanto per citarne qualcuna), ma che aspettativa di vita avrebbe un bambino che sarebbe rifiutato dalla propria famiglia?
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ma che aspettativa di vita avrebbe un bambino che sarebbe rifiutato dalla propria famiglia?
ma si sta parlando di una mamma che ancora prima che nascano ha l' idea dei suoi figli in forma romantica... Se si tenesse conto che un figlio è un' incognita come essere adulto e, la difficoltà sta, ora come ora, nell' educarlo, nel periodo adolescenziale... mbeh! non si farebbero figli!
Ve lo assicuro io che sono mamma di una figlia di quasi 26 anni ... vedo i miei amici che sono genitori, disperarsi ... a questo punto un bimbo disabile non è il danno peggiore... sapendo anche che i tuoi sacrifici saranno premiati nella "sua" autonomia.
Il rifiuto sta nelle istituzioni che incitano le madre ad abortire... perchè è questo che mi è stato fatto... insistere... perchè allo STATO costa.
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Originariamente inviato da tammi59
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Il rifiuto sta nelle istituzioni che incitano le madre ad abortire... perchè è questo che mi è stato fatto... insistere... perchè allo STATO costa.
Questa affermazione mi sembra molto cinica.... ma VERA, anzi VERISSIMA, I NOSTRI FIGLI ALLO STATO COSTANO.... E L'EQUAZIONE MENO DISABILI=MENO COSTI PER LA SANITA' ECC..=STIPENDIO MAGGIORE PER I GOVERNANTI.... MI SEMBRA MOLTO VERITIERA (scusase se sono uscita dalla discussione ma... proprio non sono riuscita a starmene zitta...in questi giorni ho il dente avvelenato percè Nico a solo due anni dal riconoscimento dell'invalidità è già stato chiamato a revisione) :evil: :evil: :evil: :evil:
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Do ragione a Paola ma forse tutti abbiamo ragione..perche' mai un astori ae' uguale all'altra e mai i motivi di accettazione/ aborto sono uguali in tuti noi.
detto questo preciso pero' che se io faccio delel valutazioni o altre fanno delel valutazioni e' giusto non trincerarsi sotto falsi moralismi.
la legge 194 va rivista..e' <stato gia' detto ..fu fatt aquando nn cernao amniocentesi , eco e tutto il resto ed e' nata per tutelare la madre dl pericolo di morte.Pericoli di morte abbastnaza rari oggigiorno in quantoper certe malattie e problemi adesso in anticipo si puo'sapere s ela gravidanza la si puo' affrontare o meno, in anticipo si puo' fare molto in prevenzione e spesso molte gravidanze impossibile oggi lo sono.La legge fu fatt apiu' pe rconsentire l asalvezza dele madri che spesso rinunicavano a feri perfetamente sani e immagino il odlore.Mai ci fu intenzione , credo nel legislatore , di far applicar ela legge per selezionare bambini perfetti.
Quindi portare avanti una gravidanza "down" o con altre malformazioni non in pericolo di salute per la madre, intesa nei termini della 194....se non si vuol andare avanti ..nulla vieta di abortire..ma non bisogna arroccarsi dietro false giustificazioni.
Basta ammettere e scegliere "abortisco perche' scelgo di non avere un bambino cosi' o cola'.Punto e basta: i problemi di coscienza non spettnao a noi valutarli..ognuno ha il suo paramentro personale.
E'sbagliato invece farlo passare sotto aborto terapeutico. E' semplicemente un aborto scelto.
Allo Stato costa la disabilita? C'e' anche chi la pensa al contrario. Non lo so allo stato ma grazie ai ns figli molti capifamiglia dal medico all'autista del pullmino ci guadagnano lo stipendio.
Per lo Stato, in senso stretto nulla e' costo puro, semmai siamo noi popolo ada utosostenerci e sostenere i parlamentari..e di solito risulta che tutti versiamo piu' del dovuto.
Per fare una vita dignitosa i ns figli devono esser fortunati a nascere..e anch echi non e' down ..visti i tempi che corriamo.
Conosco realta' non rosee...senza entrare nei particolari e tuti sappiamo quanto influisce il contesto familiare e sociale per l'avvenire dei ns figli.
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Originariamente inviato da lara
(scusase se sono uscita dalla discussione ma... proprio non sono riuscita a starmene zitta...in questi giorni ho il dente avvelenato percè Nico a solo due anni dal riconoscimento dell'invalidità è già stato chiamato a revisione) :evil: :evil: :evil: :evil:
Beh Lara noi invece sono più di due anni che siamo in causa per avere ancora il primo riconoscimento per l'ind di accompagnamento... e ancora stiamo aspettando che un perito del tribunale ci chiami, forse prima della maggiore età ci risciuremo a vederla finita :twisted:
Comunque (cattiveria per cattiveria) a volte mi viene il dubbio che gli addetti ai lavori, il lavoro se lo creino apposta (revisioni frequenti, cause, ecc) :evil:
Sul discorso dei costi sociali tammi hai perfettamente ragione... anche io ho spesso questa impressione :(