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Originariamente inviato da
giuly
Hai fatto benissimo a scrivere quello che pensi e ti prego di continuare a farlo, perchè solo così il dialogo può continuare :D
Credo che in questo Forum ci sia posto per tutti e per tutti i modi di pensare, nessuno dovrebbe mai sentirsi limitato ad esprimere il proprio pensiero e nessuno deve sentirsi costretto a condividere il pensiero dell'altro.
Pertanto come ha già fatto Giuly, anch'io prego Adriana di continuare a dire la sua, anche se a volte è fuori dal coro ;)
Per tornare invece all'argomento in discussione, sollecito ancora a chi se la sente di raccontare la propria esperienza in merito, da quanto è emerso fino ad ora, sembrerebbero poche le scuole che hanno acconsentito le prove invalsi ai bambini diversamente abili.....
Non ho capito se anche nella scuola dove insegna Giuly sono stati esclusi dalle prove...????
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Originariamente inviato da
Loredana
Non ho capito se anche nella scuola dove insegna Giuly sono stati esclusi dalle prove...????
Non sono stati esclusi dalle prove, ma le hanno eseguite con modalità diverse rispetto ai compagni in quanto hanno avuto il supporto della lettura ad alta voce da parte dell'insegnante.
Sto parlando però di alunni con certificazione di DSA (Disturbi Specifici di Apprendimento quali, ad esempio, dislessia, discalculia, disgrafia, ecc.). Nelle classi del mio plesso che hanno eseguito le prove invalsi non ci sono alunni con certificazione di handicap. Ma non credo che nelle altre scuole abbiano dato ai bambini seguiti dal sostegno le stesse prove dei loro compagni... o per lo meno me lo auguro in alcuni casi... le prove predisposte per la classe 5^ sono davvero difficili e mi sembrerebbe una crudeltà proporle a tappeto anche a tutti i bimbi con un ritardo di apprendimento più o meno marcato.
La situazione non è ben chiara ma sicuramente per quanto riguarda i bambini certificati posso dirti che le prove vengono inviate all'Invalsi con sopra un codice che le distingue dalle altre. Da quello che ho capito anche le prove eseguite dagli alunni con DSA non vengono inserite nelle statistiche insieme a quelle degli altri. Quindi la prova viene data al bambino per non farlo sentire diverso dai compagni ma non ne viene poi tenuto conto in fase di tabulazione dei dati.
Mi riprometto di informarmi meglio e poi vi riferirò con maggiori certezze.
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Io sono contraria alle prove in genere, queste invalsi mi paiono più inutili delle altre, sento maestre che lavorano per la prova invalsi, penso che in questo modo di fare scuola si perda completamente di vista il bambino!
La scuola che intendo io non è quella che insegna concetti ma quella che dovrebbe insegnare soprattutto modi di lavorare, di relazionarsi, di maturare. Trovo l'esperienza della Montessori molto vicina al mio modo di pensare.
Per quanto riguarda la fiducia nelle capacità di Giovanni quella non verrà mai a mancare, però non intendo sottoporlo a un giudizio sterile come quello della prova invalsi, vedremo fra un paio di anni come affronteremo queta situazione intanto vi ringrazio moltissiimo dello spunto di riflessione, condivido molto di ciò che avete detto.
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Originariamente inviato da
Fraegio
Io sono contraria alle prove in genere, queste invalsi mi paiono più inutili delle altre, sento maestre che lavorano per la prova invalsi, penso che in questo modo di fare scuola si perda completamente di vista il bambino!
La scuola che intendo io non è quella che insegna concetti ma quella che dovrebbe insegnare soprattutto modi di lavorare, di relazionarsi, di maturare. Trovo l'esperienza della Montessori molto vicina al mio modo di pensare.
Per quanto riguarda la fiducia nelle capacità di Giovanni quella non verrà mai a mancare, però non intendo sottoporlo a un giudizio sterile come quello della prova invalsi, vedremo fra un paio di anni come affronteremo queta situazione intanto vi ringrazio moltissiimo dello spunto di riflessione, condivido molto di ciò che avete detto.
speriamo che tra un paio d'anni non ci siano proprio più!!!!!!!
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Emma è in seconda elementare. La coordinatrice didattica ha segnalato la bimba e il tipo di handicap e mi è stato detto che sarebbe arrivata una prova adeguata a lei e l'avrebbe svolta con modalità differenziate.
Il loro test non entra nel monitoraggio dei risultati complessivi della classe e della scuola, ma io ci tenevo che lo facesse, indipendentemente da cio' che penso degli invalsi.
Le sue prove non sono arrivate o sono arrivate sbagliate, e Emma non le ha fatto.
Non sono per nulla contenta di questo e vedrò di vederci chiaro, anche se come dite le prove invalsi sono l'ultimo dei nostri problemi... Ma l'inclusione passa anche di qua!
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Originariamente inviato da
kokoro
Non sono per nulla contenta di questo e vedrò di vederci chiaro, anche se come dite le prove invalsi sono l'ultimo dei nostri problemi... Ma l'inclusione passa anche di qua!
è il mio stesso modo di pensare....
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Originariamente inviato da
kokoro
Emma è in seconda elementare. La coordinatrice didattica ha segnalato la bimba e il tipo di handicap e mi è stato detto che sarebbe arrivata una prova adeguata a lei e l'avrebbe svolta con modalità differenziate.
Il loro test non entra nel monitoraggio dei risultati complessivi della classe e della scuola, ma io ci tenevo che lo facesse, indipendentemente da cio' che penso degli invalsi.
Le sue prove non sono arrivate o sono arrivate sbagliate, e Emma non le ha fatto.
Non sono per nulla contenta di questo e vedrò di vederci chiaro, anche se come dite le prove invalsi sono l'ultimo dei nostri problemi... Ma l'inclusione passa anche di qua!
D'accordo anch'io sul fatto che abbiamo problemi più importanti delle prove invalsi ma dato c'è stato un lavoro di preparazione per tutti gli alunni sono contenta che non abbiano escluso Francesco.
Da quello che mi è stato riferito dall'ins. di sostegno, la prova adeguata a Francesco con le dovute semplificazioni l'ha preparata lei, non è arrivata preconfezionata dal Ministero.... tanto è vero che Francesco non l'ha vissuta nè con timore nè con particolare difficoltà, gli sono stati somministrati esercizi simili a quelli che vien facendo abitualmente, direi anche più facili per dargli modo di lavorare in autonomia.
Di italiano doveva leggere una serie di nomi e mettere la crocetta su una delle figure che stavano affianco alla parola e che la rappresentavano.
Poi c'era un breve testo da leggere ( da solo a voce alta ) e 6 semplici domande alle quali doveva rispondere mettendo una crocetta su una delle tre risposte a disposizione.
Preciso che il testo e le domande erano estremamente semplici.
Di matematica invece:
1) un problemino del tipo: hai 4 mele e 2 pere. Quanta frutta in tutto? Rappresentato con un disegno.
Doveva mettere anche in questo caso la crocetta sulla risposta esatta.
2) Doveva numerare da 1 a 30 e da 30 a 1 .
3) osservare la linea dei numeri e completare quelli mancanti
4) sempre osservando la linea dei numeri indicare il numero che viene prima e quello che viene dopo il numero ...x
5) degli insiemi di oggetti con rispettive corrispondenze alle quali doveva scegliere gli oggetti di più - di meno - uguali .
6) disegnare un simbolo in una griglia in base a delle coordinate
7) unire i puntini da 1 a 20 e mettere la crocetta sul nome giusto dell'animale che appare.
Questo è per far capire a chi legge che la prova invalsi per i bambini disabili era adeguata al soggetto che la doveva eseguire......
Pertanto anche se non viene tenuta in considerazione ai fini statistici quantomeno non ha escluso i ns bimbi dal resto della classe (anche se hanno lavorato separatamente il motivo di cui ho parlato in precedenza)
Tanto è vero che ( a modo suo ) Francesco quando è tornanto a casa ha raccontato di aver fatto la prova invalsi ed era contento e consapevole che quella era una prova e che lui era riuscito a farla.
Ecco è questo aspetto che io ritengo importante!
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Originariamente inviato da
riodini
Mi sembra che in questo Pianeta si vada sempre più in negativo, è difficile fare delle sane discussioni se sempre traspare la sfiducia, la rassegnazione o il "non è possibile"...io credo invece che sia giusto sperare, credere e lottare per migliorare altrimenti veramente non ci resteranno che le scuole speciali! e non solo...per lo stesso motivo Ceod e quant'altro! vi auguro veramente di poter vedere il futuro dei vostri figli con occhi pieni di speranza e di nuova luce nonostante le grandi fatiche che prima di tutto loro e poi noi dobbiamo vivere.
Mi piacerebbe capire meglio questa tua affermazione Adriana perchè penso ci sia un malinteso di base.
Nessuno di noi mette in dubbio le potenzialità dei nostri figli e guarda con sfiduca il loro futuro, però, quando si arriva a scuola, oggettivamente ci sono difficoltà sempre crescenti e di entità variabile anche in base a chi ci troviamo di fronte. Il livello di apprendimento dei nostri figli e i traguardi che possono o meno raggiungere sono il risultato di tanti, ma tanti, fattori, in cui la fiducia che la famiglia ripone nelle loro capacità e solo uno, perchè se, di pari passo, non c'è quella degli operatori, delle maestre, degli specialisti che dovrebbero aiutare la famiglia, poco ci fai solo con la tua fiducia, soprattutto se ti manca il tempo di sostituirti (perchè a volte si tratta proprio di sostituirsi) alla scuola e agli addetti ai lavori.
Se a mio figlio (e lo dico con cognizione di causa) non gli fanno MAI un'interrogazione, se mi spediscono al mittente esperti del settore pagati fior di quattrini (dalla famiglia) per insegnargli come fare il loro lavoro che non sanno fare, ecc. come posso essere fiduciosa verso quello che la scuola può insegnargli? L'ultimo colloquio che ho avuto con una delle sue maestre non più di 10 giorni fa è stato per spiegarle che è inadeguato tenerlo in braccio a 9 anni suonati mentre lui fa finta di dormire davanti al resto della classe!!! Con questi presupposti può essere mai il fare o meno la prova INVALSI che mi fa la differenza per l'integrazione? Questo non è mancare di fiducia verso mio figlio ma essere furiosi verso le istituzioni (tra cui la scuola) piene di gente lavativa e/o ignorante.
Settimana scorsa invece ho avuto uno scontro con la direttice dell'AIAS (quindi campo disabilità piena) perchè a Davide avevano cambiato logopedista mettendone una alla prima esperienza assoluta lavorativa, quando le ho chiesto quale fosse stato il criterio mi ha risposto che avevano preferito la continuità per i dislessici e i DSA :shock: , come a dire quelli di qualità li mandiamo dove c'è più possibilità di recupero :evil: , subito dopo Davide è tornato dal suo logopedista, perchè non sono riuscita a contenere il mio disappunto (chiamiamolo così) ma gli altri bambini che non hanno genitori in grado di puntare i piedi?
Dove c'è una scuola e una rete che funziona e, per questo, bambini che riescono ad esprimere le loro potenzialità si può anche pensare alle INVALSI, il problema, in diversi casi, è però arrivarci a questo presupposto, e visto che qui siamo in tanti e anche giusto fare questo tipo di valutazioni e poter esprimere anche questo malcontento che è, comunque, uno spaccato di realtà della scuola italiana.
Per quanto riguarda il rimando ai Ceod (che qui manco ci sono) accostati alla scuole speciali, ci si potrebbe leggere un certo disprezzo, e questo, francamente, mi dispiace, perchè dà un po' l'impressione (spero sbagliata) che l'accettazione dei nostri figli sia in qualche modo subordinata a quello che saranno in grado di fare...
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Paola ne abbiamo parlato altre volte io e te di queste cose riguardo alla scuola ti ricordi? allora non sto diecndo chenonci siano delle reali difficoltà, eccome che ci sono! Emanuele ha fatto delle elementari da brivido ma poi con il non mollare abbiamo raccolto i frutti alle medie. quello che a volte noto, e comunque rispetto il pensiero e il modo di vivere le proprie situazioni di ciascuno, è la "negatività" globale della situazione quando invece non è così. Il percorso per noi ti assicuro non è statoassolutamente facile! però la nostra insistenzanel "credere" ne è valsa la pena nonostante tutte le difficoltà che abbiamo incontrato (e un prof. che mette le mani addosso all'alunno noncredo che sia poco!). riguardo il Ceod non ho nessun disprezzo assolutamente e se mio figlio fosse felice in un Ceod a me basterebbe! ma nel caso ci fosse veramente bisogno ma come dice il mio npi se noi lavoriamo oggi per laloro autonomia e il servizio pubblico ci aiutasse e sostenesse in questo poi ne risparmierebbe nell'assistenzialismo ad oltranza. ma purtroppo questo non c'è, nel Veneto per esempio non esiste la figura dell'educatore per i nostri figli da affiancarli nel "volo nella società". Questo non significa che cercherò ad ogni costo altre strade. Quello che intendevo dire è che dobbiamo lottare tanto e uniti! e forse le scuole speciali non saranno più nemmeno nominate. Se non sono stata chiara dimmelo perchè scrivo sempre in corsa. Adriana
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Originariamente inviato da
riodini
.. Quello che intendevo dire è che dobbiamo lottare tanto e uniti! e forse le scuole speciali non saranno più nemmeno nominate.
io sono d'accordo con quanto dice il tuo NPI e con quanto dici tu in questa frase! ognuno di noi crede nei suoi figli, altrimenti non saremmo qui a confrontarci e a supportarci sempre e da anni;) con visioni diverse, con posizioni distinte, ma qs è il bello dell'essere in tanti..e non credo che esista un coro di cui qcn fa parte e qcn altro no, ma credo che esistano (per fortuna) tantissime voci, ognuna con la propria peculiarità ed insieme formiamo una bella melodia:P
Così come condivido al 100% con quello che dice Giuly, quando afferma che in qs luogo c'è la possibilità anche di leccarsi le ferite tra di noi, per poter ricaricarsi ed affrontare a testa alta l'esterno...io sono una che fuori non esprime..gli "altri" non capirebbero, quindi ho sempre il sorriso e la testa alta, ma qui mi sento libera ANCHE di esprimere le mie fatiche, oltre che parlare dei traguardi che Lety raggiunge;)
Poi Adriana tu stai raccogliendo i frutti di anni di lavoro;), molti di noi sono ancora al momento della semina:rolleyes:, quindi con tutti gli interrogativi e le paure di un contadino di fronte ad un terreno ancora "vuoto" o con pochi germogli...tu sei già di fronte al campo con delle piante che stanno crescendo:P
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Originariamente inviato da
Laura74
io sono d'accordo con quanto dice il tuo NPI e con quanto dici tu in questa frase! ognuno di noi crede nei suoi figli, altrimenti non saremmo qui a confrontarci e a supportarci sempre e da anni;) con visioni diverse, con posizioni distinte, ma qs è il bello dell'essere in tanti..e non credo che esista un coro di cui qcn fa parte e qcn altro no, ma credo che esistano (per fortuna) tantissime voci, ognuna con la propria peculiarità ed insieme formiamo una bella melodia:P
Così come condivido al 100% con quello che dice Giuly, quando afferma che in qs luogo c'è la possibilità anche di leccarsi le ferite tra di noi, per poter ricaricarsi ed affrontare a testa alta l'esterno...io sono una che fuori non esprime..gli "altri" non capirebbero, quindi ho sempre il sorriso e la testa alta, ma qui mi sento libera ANCHE di esprimere le mie fatiche, oltre che parlare dei traguardi che Lety raggiunge;)
Poi Adriana tu stai raccogliendo i frutti di anni di lavoro;), molti di noi sono ancora al momento della semina:rolleyes:, quindi con tutti gli interrogativi e le paure di un contadino di fronte ad un terreno ancora "vuoto" o con pochi germogli...tu sei già di fronte al campo con delle piante che stanno crescendo:P
è vero quello che dici ma per quel campo vuoto ci sono passata anch'io e mi sono leccata tante ferite e questo non l'ho mai nascosto ma ciò non toglie che cerco di trasmettere sempre ciò che è positivo, mai fermanodmi sulle esperienze negative che pur sono state tante e ne ho avute anche molto recentemente al di fuori della scuola. la cosa che sempre spero è che quando racconto il positivo di Emanuele non venga frainteso come un "vanto" ma come uno sprone a continuare e perverare sempre nel credere nelle potenzialità di TUTTI i nostri figli.
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FINO A PASSARE PER MATTA...a settembre Emanuele andrà al Liceo di Scienze Umane e io stamattina ho chiesto all'insegnante di lettere un testo che possa usare per un avviamento al latino durante l'estate, è chiaro che mi ha visto come un pò (tanto) fuori! l'insegnante di sostegno non mi ha nascosto che secondo lui "esagero" ma a entrambi ho ribadito che se Emanuele è arrivato dov'è ora è grazie alla mia testardaggine e a voler provare sempre e comunque salvo fermarmi dove non ne vale la pena ma sempre dargli l'opportunità di mettersi alla prova. e gli insegnanti questo non l'hanno potuto negare...domani mi arriva il testo.
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Originariamente inviato da
Loredana
D'accordo anch'io sul fatto che abbiamo problemi più importanti delle prove invalsi ma dato c'è stato un lavoro di preparazione per tutti gli alunni sono contenta che non abbiano escluso Francesco.
Da quello che mi è stato riferito dall'ins. di sostegno, la prova adeguata a Francesco con le dovute semplificazioni l'ha preparata lei, non è arrivata preconfezionata dal Ministero.... tanto è vero che Francesco non l'ha vissuta nè con timore nè con particolare difficoltà, gli sono stati somministrati esercizi simili a quelli che vien facendo abitualmente, direi anche più facili per dargli modo di lavorare in autonomia.
Di italiano doveva leggere una serie di nomi e mettere la crocetta su una delle figure che stavano affianco alla parola e che la rappresentavano.
Poi c'era un breve testo da leggere ( da solo a voce alta ) e 6 semplici domande alle quali doveva rispondere mettendo una crocetta su una delle tre risposte a disposizione.
Preciso che il testo e le domande erano estremamente semplici.
Di matematica invece:
1) un problemino del tipo: hai 4 mele e 2 pere. Quanta frutta in tutto? Rappresentato con un disegno.
Doveva mettere anche in questo caso la crocetta sulla risposta esatta.
2) Doveva numerare da 1 a 30 e da 30 a 1 .
3) osservare la linea dei numeri e completare quelli mancanti
4) sempre osservando la linea dei numeri indicare il numero che viene prima e quello che viene dopo il numero ...x
5) degli insiemi di oggetti con rispettive corrispondenze alle quali doveva scegliere gli oggetti di più - di meno - uguali .
6) disegnare un simbolo in una griglia in base a delle coordinate
7) unire i puntini da 1 a 20 e mettere la crocetta sul nome giusto dell'animale che appare.
Questo è per far capire a chi legge che la prova invalsi per i bambini disabili era adeguata al soggetto che la doveva eseguire......
Pertanto anche se non viene tenuta in considerazione ai fini statistici quantomeno non ha escluso i ns bimbi dal resto della classe (anche se hanno lavorato separatamente il motivo di cui ho parlato in precedenza)
Tanto è vero che ( a modo suo ) Francesco quando è tornanto a casa ha raccontato di aver fatto la prova invalsi ed era contento e consapevole che quella era una prova e che lui era riuscito a farla.
Ecco è questo aspetto che io ritengo importante!
Scusa Loredana se insisto, ma mi pare di capire che questa non era la prova invalsi ma l'intelligenza dell'insegnante di sostegno e del gruppo di maestre che ha saputo mettere in atto la vera integrazione, costruendo una prova ad hoc, che rispetti le competenze del bambino ma che contemporaneamente lo mettesse a livello dei compagni ovvero tutti facevano la medesima cosa.
Risultato: lui si è sentito soddisfatto di aver fatto la prova come i compagni.
Beh a me questo basta, ovvero è il primo scopo, dopo bisogna sempre sperare un pò di più per i nostri figli consapevoli però di non superare il limite, perchè il limite esiste ed è quello che c'è tra le cose che non sono in grado di fare e lo sforzo per farlo, insomma un equilibrio sempre delicato. Il neuropsichiatra dice che c'è sempre il rischio di avere degli effetti psichici peggiori. (Mi riferisco a qualche forma di psicosi)
Chissà forse sbaglia e molti di voi lo confermano ma proprio non vorrei sperimentarlo in prima persona.
Come dico sempre.... la salute mentale è la prima cosa. Sembra paradossale pensarlo per i nostri ragazzi down ma è proprio così che la vedo.
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Originariamente inviato da
mariasole
bellissimo!
Vi siete accorti che ho imparato a quotare....? ci arrivo con la calma come Giovanni