questo è tempo di bilanci per tutti, e soprattutto per chi deve effettuare un passaggio di ordine di scuola.
Come potete vedere dal nuovo avatar, alla mia Lucrezia hanno consegnato i diplomi di laurea! A settembre inizieremo la scuola primaria, e a questo punto è obbligatorio fermarsi a guardare indietro, per poter poi voltarsi e andare avanti con maggiore consapevolezza e rinnovato vigore.
Lulù ha iniziato la scuola materna a 3 anni, avevamo deciso di non farla permanere al nido perchè l'ambiente troppo dispersivo non giovava ad una bambina come lei, che invece necessitava di contenimento.
Così è arrivata al primo anno di scuola materna che aveva una forte iperattività e una assoluta mancanza di autocontrollo, che inficiava il rapporto con gli altri bambini. Praticamente qualcuno doveva affiancarla in continuazione, non tanto perchè le mancassero le autonomie di base, quanto perchè si relazionava in modo sbagliato con le persone (dando il tormento agli altri bambini, rubando i giochi e scappando, danneggiando i loro lavoretti, provocando gli adulti, ecc.) e con l'ambiente (distruggendo i giochi invece di giocarci, rovesciando le tempere, spuntando pennarelli, ...).
Vedere che i bambini cercavano di non starle vicini in classe o a mensa è stata per me una fitta al cuore più forte della diagnosi di sindrome di down alla nascita.
Ricordo ancora la sensazione di totale impotenza di noi genitori e delle maestre di fronte a questa situazione, le discussioni con la psicologa al GLH che cercava di propinarci le soluzioni da manuale: "non potete pretendere che cambi tutto in una volta, dovete porvi degli obiettivi, per esempio iniziare imponendo che non versi il bicchiere, poi che non rompa la tovaglia...", e hai voglia cercare di spiegarle che non c'erano strumenti per indirizzarla in modo positivo, perchè la bambina era assolutamente respingente, puro lattice, sia al rinforzo positivo che alle punizioni che alle privazioni.
Ricordo ancora lo sconforto, all'inizio del secondo anno di materna, di constatare che non era cambiato niente di tutto ciò, se non in peggio.
Per fortuna quando stavamo per toccare il fondo è arrivata la diagnosi di ADHD, la sua cura farmacologica, e di lì l'inizio della discesa - o meglio - della risalita.
Come già molti di voi sanno, con questo aiuto a contenere gli impulsi dato dal Ritalin, Lucrezia è migliorata moltissimo sul piano del comportamento e della relazione, fino a diventare la signorina che è adesso, che chiacchiera con le compagnette delle winx e che contratta per il posto sul pullman della gita vicino all'amica del cuore.
Le maestre hanno potuto rilassarsi e concentrarsi sulle attività didattiche, invece che su tovaglie strappate e tempere rovesciate.
Questa ritrovata serenità non ci ha fatto ovviamente perdere di vista i problemi che ancora ci sono: Lulù fa i disegni di un bambino di tre anni, i suoi omini sembrano ancora dei ragni, è lontanissima dal controllo del tratto che le servirebbe per iniziare a scrivere in stampatello a settembre.
Questi "ritardi" non mi preoccupano molto, sono gli aspetti della sdd (come il ritardo nel camminare, nella manipolazione,...) che in realtà mi hanno sempre preoccupata meno. Non ho grandi aspettative per Lucrezia sul piano strettamente didattico, e questo forse è un bene, forse è un male, però sicuramente non ci stresseremo se imparerà a leggere un anno dopo o scriverà malissimo. In cuor mio so che è una bambina intelligente e non saranno queste limitazioni che le peseranno nella vita.
Se guardo indietro, dunque, quello che mi premeva ottenere l'ho ottenuto, ed è il miglioramento sul piano della socializzazione e del comportamento.
Anche se è cresciuto tantissimo il gap tra lei e i compagni nel livello intellettivo, linguistico, ecc, anche se fisicamente diventa sempre più "daun" nell'aspetto e nel modo di muoversi, vi sembrerà pazzesco ma a me Lucrezia sembra sempre più "normale".
Mi sembra sempre più "normale" il modo in cui lei si rapporta agli altri, al mondo, all'ambiente, le modalità che noi possiamo usare per comunicare con lei e le risposte che ne riceviamo, mi sembra sempre più "normale" il suo modo di reagire agli stimoli e ai cambiamenti, mi sembra che abbia sempre meno "stranezze", sempre meno ansie e paure.
Forse solo le mamme tra noi che vivono, spesso quotidianamente, quegli episodi di blocco totale dovuti ad un ambiente troppo affollato, a rumori troppo forti, ad una piccola contrarietà mi possono capire...
Fino ad alcuni anni fa quando stavo con Lucrezia, in qualsiasi situazione (tanto di più in quelle palesemente "problematiche"), provavo sempre un'enorme ansia di fondo dovuta alla consapevolezza che in qualsiasi momento sarebbe potuto succedere il "finimondo", lei avrebbe potuto iniziare a chiudersi, urlare, scappare, spogliarsi, togliersi le scarpe, rotolarsi a terra e scalciare, rifiutarsi di fare la cosa che aveva aspettato di fare, opporsi fino allo sfinimento...
Non che adesso non ci siano problemi, ogni tanto esce anche qualche paura nuova, ogni tanto inizia a fare il "mulo", ma tutto in via assolutamente occasionale, nei limiti del contenibile e - sopratutto - in costante miglioramento. Insomma, ormai siamo guariti e tra poco chiederemo la cancellazione dal forum :lol: :lol: