:D :D :D
Siccome il sito suggerito da me come provocazione è venuto fuori come un Link, ho provato a cliccarci sopra ma la ricerca mi ha detto che non esiste alcun sito con questo nome.
PER FORTUNA :D :D :D
Visualizzazione stampabile
:D :D :D
Siccome il sito suggerito da me come provocazione è venuto fuori come un Link, ho provato a cliccarci sopra ma la ricerca mi ha detto che non esiste alcun sito con questo nome.
PER FORTUNA :D :D :D
Ricordo che "mongolismo" è un termine medico e poi stata la società a farne un uso distorto, quindi non è nelle parole il problema ma nelle persone che le usano e che ne cambiano i significati.Quote:
Originariamente inviato da Michele
Per raccogliere la tua provazione Michele per me non ci sarebbe nulla di "scandaloso" se questo sito si chiamesse www.pianetamongolia.it ad esempio che suona meglio di pianeta mongolino :oops:
Visto che mi trovo rispondo pure a Nunzio, sinceramente non penso sia quello il motivo dell'uso di questo termine "aberrante" visto che la sig.ra Bossi Fedrigotti è toccata, seppur indirettamente, dalla sdd. Cerchiamo di non vedere sempre mala fede in tutto ;)
Accipicchia Nunzio....ti sei svegliato con il piede sbagliato oggi eh???? :?Quote:
Originariamente inviato da Nunzio
Ce lo hai raccontato, ce lo hai raccontato. In un altro contesto ma ce l'hai raccontato. Ma non ci hai detto se l'amica continua a farsi gli 800 Km per venire a trovare Davide. O se si è spaventata ...Quote:
Originariamente inviato da paola
Paola, non è detto che siccome la sig.ra Mossi Mariemonti (o come si chiama) ha un nipote con SdD sia toccata dalla questione! Non si caPirebbe allora la superficialità della risposta; sarebbe stato meglio stare zitti e non commentare. Ho il sospetto che alcuni giornalisti siano pagati un tot a riga che scrivono.
Non si è spaventata, non è più venuta xchè non ce n'è stata + l'occasione (d'altronde era la prima volta in 13 anni), in compenso mi raggiunge sempre quando capito dalle "sue" parti ;)
Oggi, normale giornata lavorativa, sono stato svegliato di soprassalto dalla signora delle pulizie mentre dormivo sul divano del soggiorno abbracciato a Vittorio.Quote:
Originariamente inviato da lory
Erano le 9.10 in punto!
Allo strepitio del campanello ho messo a terra il piede destro, quello sbagliato! Ho sentito un crack che dal ginocchio raggiungeva velocemente la coscia e, incavolato, ho accolto la signora con un: "ma è ora di venire?". E mi ha risposto: "chiedo scusa per il ritardo! chissà come reagirà quando leggerà quello che ha scritto oggi la Fossi Bacherozzi sul Corriere".
Poi è successo l'irreparabile.
Ho cliccato anche su www.pianetamongolia e per fortuna non esiste neanche quello :D :D
A me comunque il nome non piacerebbe :(
Non è quindi il sito di Mogol!Quote:
Originariamente inviato da Michele
mi verrebbe al 80% di dar ragione a Paola...sipotev acogliere l'occasione parlar concretamente di obiettivi e di informazione al di la' del termine...
.....pero' quel termine in un giornale che si crede serio, ...guardate fosse in un giornale di gossip, di reality'....o detto a voce ..si sarebbe anche capito il peso se era tenero, scherzoso, umoristico, ci sarebbe stata la rispost pront aper correggere, sdramamtizzzre , obiettare,....ma in un giornale dico che si crede serio e trattandosi di scrittura..misurata, rivista, mi sa di poco rispettoso.
tanto piu' che nonci sono i secondi, i minuti,le situazioni, gli sguardi non verbali che aiutano a sdrammatizzare e /O a capirne lo scopo eil tono.
Sapete com'e'....in latino verba volant...........!
E' vantaggio svantaggio dello scritto...
Ebbene forse la sinonimia non è il forte della signora Fedrigotti, ma posso assicurarvi che la sua posizione rispetto ai poveri disabili è di assoluta, incondizionata, estrema, pietà, di quella intesa nel peggiore dei modi.
Apertamente confessata in occasione della presentazione del libro (figlia del silenzio) di cui ho già avuto modo di scrivere. Esperta di sindrome, perchè toccata in famiglia dal dramma di una persona handicappata.
Quel che ricordo io di quel suo intervento assolutamente inutile e inconcludente (ancora mi domando a chi fosse venuta l'idea di coinvolgere quel "culo secco" per citare Una donna in carriera (Mike Nichols, 1988)) , fu quell'assurdo ripetere handicappato e handicappato, una sorta di intercalari in un discorso privo di senso. Nessun sinonimo dunque, ma un tono mellifluo e straziato, una confessione teatralmente dolorissima, tutta rivolta ad enfatizzare il dramma familiare.
Certo poi anche Finardi ci aveva messo del suo e se ne erano andati a nozze con quella falsa comprensione del problema piu' grande di tutti noi...e poi i down sono esseri destinati all'infelicità, si sa.
Ma è pu vero, come dice Paola che certe occasioni andrebbero prese al volo. Strategie della comunicazione che dovrebbero trascendere le ragioni del cuore.
Ve lo dice una la cui rabbia è sempre in agguato e il cui desiderio di assalire la suddetta signora andrebbe volentieri al di là di una schermaglia di parole.
Ritz.......sei un mito...!!!!
:applaudit:
Mai avrei pensato di dover difendere su questo sito la scelta di non transigere sull'uso del termine mongolo (e derivati) che a me ricorda quei politici che definiscono "culattoni" gli omosessuali e bingo bongo gli immigrati! Comunque io credo (e con questo concludo i miei interventi sull'argomento) che non dobbiamo ricercare attenzione ad ogni costo pagando il prezzo dell'uso di certi termini.Quote:
Originariamente inviato da paola
Vi faccio presente poi che l'attenzione se noi la sappiamo creare c'è: solo questa settimana sono state pubblicate:
la mia lettera su tre quotidiani (Avvenire, in seconda pagina tra gli editoriali, mercoledì), Repubblica di oggi (anche se con tagli) e la Provincia di Como (per chi si ricorda, quel giornale che criticò i "Mongoli per Natale";
La Repubblica, mi sembra giovedì, ha pubblicato come lettera principale quella di un altro papà, e il Magazine del Corriere quella di cui parliamo.
Francesco mi dispiace sinceramente che tu abbia preso in questo senso le mie parole :( volevo solo mettere l’accento sul fatto che a volte bisogna ragionare in un contesto più ampio e vedere se determinate parole vengono usate per offendere oppure no.Quote:
Originariamente inviato da francesco
Permettimi però di fare un discorso molto generico, staccandoci un attimo dalla vicenda del topic. Dopo che è nato Davide (molto dopo) mi sono accorta che non esisteva solo il bianco e il nero e non era arroccandomi su delle posizioni intoccabili che facevo il bene di mio figlio. A insegnarmelo è stato proprio lui, prima una cosa o era giusta o sbagliata, o bianca o nera non esisteva il compromesso, non poteva esister. Guai mai a chi diceva qualcosa di sbagliato: le parole andavano pesate, mai buttarle là, poi il tempo passa e la vita ci mette di fronte allo sconforto, al dire “sbaglio anch’io”, alle difficoltà e a realtà che non ci aspettavamo ed ecco che dobbiamo cambiare, non vorremmo ma dobbiamo farlo , nostro malgrado, e la cosa più ironica è che proprio per quella realtà nuova (sia che sia un figlio con sdd o anche altre difficoltà a cui la vita ci può mettere di fronte) sentiamo salire rabbia, rabbia che dissimuliamo, ma che inconsciamente ci avvicina ancor più a dividere il mondo in due fazioni, rabbia "inconsapevole" che neghiamo e che poi sfoghiamo sul primo malcapitato che ci pare "sbagliato". A volte ho l'impressione che spesso noi genitori ci arrocchiamo nelle nostre torri d'avorio della verità e siamo lì belli pronti a gridare allo scandalo e a giudicare chiunque sbagli (ieri la mamma delle gemelline, oggi la Bossi, l'altro ieri la De Filippi, e nel quotidiano il primo parente o insegnante che dice frasi con leggerezza) perchè noi siamo migliori di loro... senza pensare neanche per un secondo che magari pensavano di fare le cose a fin di bene, che non c'è sempre e solo marcio negli altri. Sono questi i motivi per cui penso che sempre su questo forum si sentiranno campane diverse da quelle che ci aspetteremmo e questo lo ritengo una sua ricchezza.
Ora torniamo al discorso del topic. L'attenzione c'è in questo particolare momento per lettere che non sono scomode e che non denunciano lo stato vero delle cose in Italia, ma che puntano il dito sulla scelta di quella donna, questo per mettere indirettamente in discussione ben altri argomenti tipo la legge sull’aborto, e penso proprio che l’attenzione sia non poco strumentalizzata in questo frangente.
Nella tua lettera pubblicata (trascritta nel topic delle gemelline per chi non l'avesse letta) ad esempio dici che ci sono leggi in Italia che ci dovrebbero aiutare. Bene! Allora perchè non si sente mai parlare del fatto che queste leggi non vengono rispettate? :evil:
Io abito in una zona dove non ho MAI sentito in 15 anni la parola mongolo, mongoloide o qualsiasi derivato, (o meglio è stata detta solo una volta a mio marito x comunicargli la diagnosi ma su questo torno dopo) ho vissuto per i 19 anni precedenti nel centro Italia dove erano termini invece molto inflazionati. Beh in questa stessa regione c’è un’altissima percentuale di falsi invalidi non dichiarati e negata agli invalidi veri, in compenso spesso la 104 non viene rispettata (ho la fortuna di avere un datore di lavoro che la rispetta alla virgola ma solo una fra tanti e per questo ogni giorno mi sento fortunata) e dove si rispetta c’è chi la fa pure per parenti di cui sanno a mala pena l’esistenza pur di avere i 3 giorni di permesso. Qui capita che medici ti prescrivono terapie da fare presso i loro centri a go go e poi se gli chiedi i certificati per l’invalidità te li rifiutano, qui gli assistenti sociali ti dicono (con patologie ben più gravi della sdd) che fino a 3 anni non ti spetta nulla e che comunque se tuo figlio cammina non ti spetta l'accompagnamento, qui vengono rifiutati i tagliandi x i parcheggi che nel ns caso servirebbero x accedere nei parcheggi custoditi degli ospedali onde evitare di uscire e non trovare più la macchina, qui i giudici delle cause di invalidità nominano come perito del tribunale lo stesso medico che presiede la commissione che ti ha bocciato l’invalidità e questo si permette pure il lusso di non rifiutare l’incarico e farti slittare la causa di 10 mesi… e potrei anche continuare, e bada bene che te le farei conoscere 'ste persone: tutte educate, cerimoniose e manco una parola fuori posto, vicini alle problematiche dei bambini disabili (sì quando si tratta di prender soldi! :evil: ). Qui l’unico che ha detto che mio figlio aveva la sindrome di Down ovvero era “mongoloide”, dopo si è fatto in quattro per assicurarsi che fosse seguito dal miglior centro cardiologico del sud, nonostante un cardiologo gli avesse detto che era tutto a posto, e ha avuto anche la pazienza e l’umanità di tranquillizzare una madre in crisi isterica terrorizzata, concludendo “signora quando le serve qualsiasi cosa io ci sono” anche se davvero non era tenuto, mi dirai “ha fatto solo il suo dovere!” beh peccato che quelli che lo fanno sono davvero in pochi... Tutto quello che ho scritto fa in modo che ogni giorno, pur vedendo persone che si comportano educatamente e che non oserebbero mai dire “mongolino” a mio figlio, mi si attorcigliano le budella perché mi rendo conto di quanto sia solo tutto apparenza. In questa realtà conosco due mamme down: sarà un caso che il non aver fatto l’amniocentesi è un loro rammarico? La vergogna vera del nostro paese è che esistono due, tre Italie però fino ad ora sembra che l’occupazione maggiore delle nostre associazioni sia quella delle terminologie, beh permetti che visto dove vivo (perché ancora non ho capito se sto in Italia) quando lo leggo mi venga da ridere? o meglio da piangere…
Scusa Francesco, non so se si legge, ma ti assicuro che c’è molta amarezza nelle mie parole perché le proteste per questioni linguistiche davvero sono discorsi lontani anni luce da quelle che sono le problematiche reali e quotidiane che mi ritrovo a vivere e penso beati voi che sono queste le cose che vi fanno indignare perché vuol dire che non vi trovate a combattere contro i mulini a vento :oops:
Paola ti appoggio al 100% L'ipocrisia è un male che colpisce a 360°
Il problema, non reputando che questi assistenti sociali abbiano a cuore le sorti del nostro erario, è che loro pensano che sia veramente così. Non hanno studiato!Quote:
Originariamente inviato da paola
E sono le persone che preferiamo tutti. Poi, se riescono anche a curare la terminologia, siamo pronti, oltre che a sorvolare durante i colloqui, a intentare cause di canonizzazione al loro decesso.Quote:
Originariamente inviato da paola
Hai però dimenticato, Paola, quelli che, oltre all'uso superficiale delle parole, non fanno neppure i convenevoli (e mi sembra che la Sinossi Panzerotti o come si chiama :wink: sia fra questi).
Poi volevo evidenziare che a tutti, mentre si parla, può sfuggire qualche termine inopportuno su cui è possibile lasciar correre. Ma quando si scrive tale circostanza dovrebbe essere evitata e se ricorre è giusto che sia eventualmente oggetto di biasimo, perchè nella scrittura c'è la possibilità di pensarci almeno due volte prima di comunicare qualcosa.
Quando, a causa del lavoro, ho da rispondere particolarmente a qualcuno per iscritto, soprattutto per comunicargli qualcosa di sfavorevole, leggo e rileggo il testo proprio per evitare una anche involontaria offesa. Mi sembra strano (ma sottolineo che non mi tange) che chi scrive sul quotidiano più diffuso in italia, se è in buona fede (e non credo che la signora in questione, di cui non ricordo più il nome :wink: :wink: , lo sia), si lasci sfuggire un termine che non solo è offensivo per chi la vicenda la vive, ma anche per un qualsiasi lettore dotato di buon senso.
A me non piacerebbe leggere un giornale dove si da gratuitamente del mongolino a un portatore di handicap, come evito di guardare trasmissioni dove si da apoditticamente del fascista o del comunista all'avversario, come evito di guardare una trasmissione sportiva dove si da gratuitamente del citrullo a questo e a quell'altro atleta.
La terminologia forte, le urla, quasi sempre nascondono una stitichezza di idee!