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Visualizza la versione completa : un sorriso ogni tanto...non costa...vero?



tanguera
03-04-2007, 19:23
Ciao! ritorno a scrivere (vi leggo sempre) solo ora, dato che magari non avevo niente di consistente sulle vostre discussioni.
Però c'è un fatto che ho avuto il tempo di guardare piu da vicino in questi mesi.
Vado al punto: da ottobre dell'anno scorso, insieme a un musicoterapista, sto collaborando VOLONTARIAMENTE (cioè, senza chiedere ne a lui, ne ai genitori dei bambini, nulla a cambio del mio tempo e amore verso i loro bimbi e non) nelle sedute di musicoterapia.
Da premettere che i collaboratori, delle volte studenti, assistenti sociali, genitori...non sono costanti, vanno e vengono. Per cui, mi sento di dire che la mia continua assistenza mi permette affermare questo pensiero.
Ho notato che l'atteggiamento dei genitori di persone disabili (down e non solo, persone in carrozzine...) e per lo piú, distante e perfino con una certa diffidenza verso di me (non vorrei parlare delle impressioni altrui).
All'arrivo e all'uscita, unico momento in cui ci incontriamo, io mi aspetterei almeno un saluto, un sorriso riconoscente verso persone come me che fanno un'attività senza fini di lucro, che non solo facciamo un'attività, ma a volte solo diamo tranquillità, carezze, tante carezze..., abbracci, comprensione, portiamo in bagno, mettiamo i cappottini cosi quando vengono a prendergli li trovano belli pronti.
Stiamo in una piccola città dove tutti si conoscono con tutti, cioè, sanno perfettamente chi sono, cosa faccio, e come lo faccio.

Forse un genitore di bimbo disabile è una persona piuttosto gelosa, dopo tante avventure vissute accanto al loro figlio, e magari certe volte diffidente degli estranei al loro cerchio, però bisogna anche capire che l'unica riconoscenza che abbiamo i volontari è l'ammabilità e non l'indiferenza.

Magari questa mia testimonianza vi faccia riflettere a chi incoscentemente (vorrei credere) abbia questo gesto trascurato.

Alla fine dei conti il mio interesse ha come finalità capire proffondamente la diversità per saper affrontarla in modo responsabile.

Scusate se il mio italiano non è perfetto e non mi faccio capire chiaramente.
Un abbraccio.Sole

elsy63
03-04-2007, 23:37
hai ragione Sole me ne rendo conto..ma credici non ce l'abbiamo con chi fa tanto con i ns figli ..ma il fatto che c'e' sempre quella nuvola che ci oscurisce la mente..
spesso io vadoa prendere mia figli ada varie parti.danza---musica.compleanni e nonostante sono orgolgliosadei suoi progresi..soche ci sara'semprequlacosa che nonva.....e infatti ..un avolta ha ballato a meta',una volanonha voluto scrive, una volta cosi' o cola' insomma enro gia in uno sato quasi rassegnato ch equalcosa mi diranno
spesso il confronto conaltre mamme sorridenti e orgogliose non ci fa bene,,anche se la coraza ce la stiamo costruendo ..oppure la stanchezza fisica a 1000. salire , scendere, accompagnare .e magari ti vedi le sue compagne che torenano da sole ..in bici, e i ns figli che ci chiedono ..perche' io no???
....e il dubbio che un domani tanto lavoro e tanti sacrifici non servano per integrarli...
Insomma noi ocnviviamo costantemente con tanti pensieri nella testa ch ci fanno dimenticaeance il sorriso.....io ne sono cosciente....e ti dico che intanti anni ho fatto molti miglioramenti nelrelazionarmi con chi st aocn mia figlia...
dipende anche da come si rapporta l'altra persona a me..se io so gia' ch euqlaocsa nonva ela persona sottolinea solo quello che e' andato storto ..io smi rattristo
..se invece almio arrivo chi miriceve esalta quelo che ha fatto ben e magriin meglio dalal volta precedente oppure ncoraggi a inisstere ce nadra' melgio, sicuramente l'espresione del mio viso parla da se.
Ma ti asicuro nonc'e' mai ingratitudien o gelosia o altre cose dietro!
E' un'ossevazione ch eci fanno inmolti ..anche i miei parenti o imiei figli e spesso lo steso marito...ma per loro è facile dirlo..mon vedono i retroscena e i salti mortali dei genitori ..io stasera sono stanchissima e faccio diffficcolta' a essere allegra e sorridente anch eperche' ho un gran mal di gambe...
:D :D :D :D :D :D :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol:

tanguera
04-04-2007, 00:53
Hai ragione in quanto riguarda quello che vivi tutti i giorni, i tuoi sentimenti...io lì ci arrivo, anche perche sono una persona molto altruista. Pero ho tenuto a sottolineare una cosa che pure tu hai passato per alto, io non riscuoto dando lezione, non mi paga nessuno per stare le ore li. E sopratutto....non mi permetto mai di fare giudizi (oltre che sottolineare a la mamma di un piccolino down, che il suo figlio ha il sorriso piu splendente che io abbia mai visto) sui ragazzi....non è la mia funzione oltre a non esssere in grado. Poicchè la musicoterapia non prevede superiorità, ne obbiettivi in gruppo, ne reazioni prestabilite, anzi, io direi che è uno dei momenti in cui i ragazzi si sentono liberi. E ci vanno volentieri.

Pero, capendo anche dall'altra parte, ho aspettato molto prima di fare questo commento, perche non si tratta di una giornata storta....ma di messi di indiferenza.

Certo...dappertutto ci sono le eccezioni!!

abile
04-04-2007, 09:58
Vorrei ringraziare Sole per darci l'opportunità di riflettere sui nostri comportamenti, noi che siamo sempre pronti a stigmatizzare gli altri quando dicono o fanno qualcosa verso un disabile.
Purtroppo accade anche a me, capisco bene la stanchezza e tutto il resto anche se sono un babbo e non una mamma. Spesso sono troppo concentrato sui diritti negati per accorgermi che dovrei ringraziare qualcuno. Tutto questo è comprensibile, ma non giustifica tutto.
Io ho fatto questo proponimento: alla prossima riunione a scuola prima parlerò delle cose positive, poi di quelle che non funzionano.
Ancora Grazie Sole

elsy63
04-04-2007, 11:46
Hai ragione in quanto riguarda quello che vivi tutti i giorni, i tuoi sentimenti...io lì ci arrivo, anche perche sono una persona molto altruista. Pero ho tenuto a sottolineare una cosa che pure tu hai passato per alto, io non riscuoto dando lezione, non mi paga nessuno per stare le ore li. E sopratutto....non mi permetto mai di fare giudizi (oltre che sottolineare a la mamma di un piccolino down, che il suo figlio ha il sorriso piu splendente che io abbia mai visto) sui ragazzi....non è la mia funzione oltre a non esssere in grado. Poicchè la musicoterapia non prevede superiorità, ne obbiettivi in gruppo, ne reazioni prestabilite, anzi, io direi che è uno dei momenti in cui i ragazzi si sentono liberi. E ci vanno volentieri.

Pero, capendo anche dall'altra parte, ho aspettato molto prima di fare questo commento, perche non si tratta di una giornata storta....ma di messi di indiferenza.

Certo...dappertutto ci sono le eccezioni!!
Certo di do' di nuovo ragione specie sulla musicoterapia che da' liberta' ai ns figi di espreimersi e muoversi senza il giudizio finale di alcuni famosi saggi....ci osno passata ...alla fine prevale il mostrare chi è ilpiu' bravo ..fra i normali ..sebbene il progetto partiva er integrare ins ragazzi e dar loro visibilita' per le loro capacita'...e in queste occasioni certo ch eil sorriso ci è mancato..ma devo dire che nei contesti da te portati avanti io ci sorrido eccome ...e ringrazio anche!
Continua il tuo lavoro con entusiasmo ..col tempo la gente capiscee cambia! :D :D :D :D :D :lol: :lol: :lol: :lol: :lol:

gigliorosa
04-04-2007, 16:02
Cara Sole. Io non ho ancora fatto esperienze del genere. Letizia per ora fa solo terapia neuromotoria una volta alla settimana con una terapista davvero simpatica, ma non è una volontaria.
Se permetti ti porto l'esperienza di mia sorella.
Lei ha 4 figli, l'ultima è alla scuola materna.
Siccome suo marito è scozzese e è stata diverse volte in Inghilterra, ha un diploma di Cambridge e in passato ha insegnato inglese alle scuole elementari, le maestre della scuola materna le hanno chiesto di fare un corso di inglese ai compagni di sua figlia.
Mia sorella ha accttato, ha preparato il corso, con tanto di cartelloni, materiale per i bambini, rubando anche un po' di tempo ai suoi figli.
Questo corso è completamente gratuito, tanto che mia sorella ha dovuto fare la "rinuncia al compenso".
I bambini sono entusiasti del corso, e le maestre hanno sempre parole di elogio per mia sorella, che ci sa fare davvero tanto per i bambini.
Ebbene, cara Sole, NESSUNA mamma ha ringraziato mia sorella per il corso, nè ora, nè l'anno scorso, quando fece un altreo corso analogo.
Addirittura le mamme fecero un regalo alle maestre dell'asilo, e a mia sorella nemmeno un grazie!
E figurati che quest'anno mia sorella è stata "costretta" a fare il corso a entrambe le sezioni presenti nella scuola materna, non solo a quella dove c'è sua figlia perchè altrimenti le mamme si sarebbero lamentate perchè una sezione aveva il corso di inglese e una no....
Come vedi purtroppo questo atteggiamento nei confronti del volontariato si ha anche in altri ambiti....

Nunzio
04-04-2007, 22:16
Ciao Sole!

Io credo che se uno nasce con la "tigna", non è detto che cambi carattere per il fatto di avere avuto un figlio disabile. Quindi il primo motivo dei mancati sorrisi può essere quello che è capitato un gruppo di ragazzi con genitori in prevalenza poco allegri e propensi ai ringraziamenti.

Ho inteso, poi, che Tu collabori volontariamente e senza guadagnarci niente; e Ti auguro quindi che in un futuro prossimo Tu trovi genitori che invece siano disposti a remunerare la Tua attività poichè ne apprezzano la professionalità. Non ho capito però se il corso è gratuito per i genitori o se invece, almeno il maestro, è remunerato. Certo, il fatto di pagare il servizio non giustifica la "tigna", però potrebbe essere un altro motivo.

Il mio primogenito Angelo segue un corso a pagamento di musicoterapia (pur non avendo alcuna malattia e quindi necessità di cure :wink: ) presso la sua scuola materna con il maestro di cui Tu parli: io reputo che lui sia molto bravo e, fosse dipeso da me, non avrei scelto altrimenti. Adoro inoltre Angelo quando lo sento cantare "nasce comm' 'na panpuggh'..."; e realizzo che il corso funziona. Certo: avrei preferito che cantasse "have I told you lately that I love you...", ma va bene lo stesso!. Tuttavia, dovendo essere i genitori a pagare il corso, ho sottolineato alle maestre che, anzichè scegliere loro autonomamente di svolgere un corso di musicoterapia col maestro, avrebbero dovuto proporre ai genitori un ventaglio di soluzioni e, soprattutto, di curriculum da valutare e fra cui scegliere. Ne facevo, per cui, un discorso sul rispetto delle procedure. Bene: se Ti capita di parlare con le maestre di Angelo Ti diranno che fra i genitori sono tutti bravi tranne uno con la "tigna"; è naturalemente, solo una loro impressione (e questo potrebbe essere un terzo motivo :wink: ). Ehm... forse è anche l'impressione di qualcun altro.

Il quarto motivo lo ha descritto efficacemente elsy: la sera siamo tutti un po' stanchi. Ma la mattina alle otto, quando accompagno Vittorio al Centro, cosa siamo? Ancora addormentati? Ti assicuro che anche la mattina alle otto si sorride poco!

In ogni caso Ti ringrazio per essere tornata a scrivere e di averci in qualche modo illustrato il mondo visto dall'esterno del nostro involucro. Se, nel modo che ritieni più opportuno , mi riferisci giorni, luogo e orari in cui si tiene il corso, e visto l'avvicinarsi delle belle giornate (oggi infatti piove come non era mai piovuto negli ultimi dieci anni a Corato), potrei presentarmi con una "morue d' cristian" tutti sorridenti :wink: !

P.S. per gli altri utenti/amici del Forum:

"avere la tigna" è un modo di essere non altrimenti traducibile in italiano.

Sonia
04-04-2007, 22:28
La bimba che seguo alla materna fa musicoterapia. Ho partecipato al primo incontro ed è stato bellissimo, per questa bimba e per tanti altri la musicoterapia è un'importante risorsa.

Io son pagata per quello che faccio, ma la soddifazione più grande arriva sempre dai bambini. Ho imparato a non aspettarmi gratitudine da parte dei genitori, ma a vivere le conquiste dei loro figli.
Con il tempo si instaura un rapporto di fiducia anche con "i grandi"..a volte è più faticoso..ma piano piano le barriere si eliminano.

Ci vuole un po' di pazienza...nel frattempo continua a svolgere quest'attività, è preziosa.

tanguera
05-04-2007, 11:50
Non vorrei sbagliare....in questioni di soldi che non mi spettano, non sono molto curiosa...pero creddo aver capito che le sedute di musicoterapia vengono pagate dai centri disabili e non dai genitori.

Sonia, la diferenza tra noi è che tu vieni pagata, per cui il tuo compenso in qualche modo ce l'hai....quando non hai un compenso economico, almeno ti aspetti gratitudine....dato che il tuo tempo vale...perchè il mio no?

Per quanto riguarda i bambini, mai bisogna metterli in mezzo, anzi...c'ho l'anedotto di una volta camminando per il mercato, trovo una ragazza delle sedute che mi dice: il mio sole!! e guarda la mamma..."questo è il mio sole", devo dire che alla mamma ha importato ben pocco...pero comunque io l'ho salutata e me ne sono andata con la soddisfazione di essere stata riconosciuta in quel modo dalla ragazza.

Come ben dice gigliorosa, sembrerebbe che i volontari fossero persone meno riconosciute, paradossalmente (fanno il lavoro come gli altri e fanno un'opera di volontariato!), magari perche riconosciute come una figura "meno" capace di quello che si fa pagare sempre... :?
Come musicista ho avuto tante esperienze, fino ad un momento ti dicono: devi suonare gratis per farti conoscere....la balla che si dice pure qua, a Corato, ma solo per furbizia...e invece poi te ne accorgi che quando vuoi farti pagare, perche già conosciuta, nessuno ti paga perche hai suonato sempre gratis!!!

Nunzio!! anche se il lavoro lo cerco, per farti pagare non bisogna proporre la gratuità....altrimenti la gente ci si abitua.

Elsy, quello che dici tu su quell'esperienza mi risulta del tutto antietica, se si arriva al punto di far musicoterapia in gruppo, non si debbono mai riconoscere superiorità, e si dovrebbe far si che il gruppo stia piu o meno allo stesso livello psicologico, maturativo. Da non far annoiare e per conseguenza odiare la musicoterapia, o il che è peggio, la musica!
Per darti un'idea, il musicoterapista non è sempre musicista, il che è meglio, perche si rischia di finire per fare lezione di musica!, se soltanto il musicoterapista si mette a suonare uno strumento impegnativo (pianoforte, chitarra, ecc) rischia di frustrare i loro "pazienti" nella comparazione che questi possono fare....si potrebbero sentire inutili, inferiori.
Perciò come ben dice NUnzio, bisogna conoscere le persone adeguate, ho la fortuna di stare facendo esperienza con Luigi Palumbo, che qualcosa del tema ne sa.

Nunzio, se vuoi avvicinarti (anche se ormai sono in tanti) le sedute si tengono martedi e mercoledi da 16,30 a 17,30 Però il concentramento di persone sdd è martedi. All'Imbriani (entro due settimane si riparte).

Un abbraccio a tutti.

Nunzio
05-04-2007, 12:43
Nunzio, se vuoi avvicinarti (anche se ormai sono in tanti) le sedute si tengono martedi e mercoledi da 16,30 a 17,30 Però il concentramento di persone sdd è martedi. All'Imbriani (entro due settimane si riparte).



Sarebbe come indicare, in un pomeriggio d'agosto a Roma, a chi ti ha chiesto come si arriva a Via Nazionale: "segua la scia"!

:D :D :D

Per cui cerco di tradurre :gruebel: : il martedì, alle ore 16.30, presso la Scuola Imbriani, a partire dal 17 aprile, ci siete Voi con una combriccola di persone sdd.

Io volevo solo salutare!

... e scherzare!

Sonia
05-04-2007, 15:30
Sonia, la diferenza tra noi è che tu vieni pagata, per cui il tuo compenso in qualche modo ce l'hai....quando non hai un compenso economico, almeno ti aspetti gratitudine....dato che il tuo tempo vale...perchè il mio no?



Non lo so, ho provato a darti delle motivazioni.
Io mi ritengo una persona fortunata perchè ho un lavoro che mi appassiona e mi permette di avere una certa indipendenza economica..conosco molte persone giovani in cerca di un'occupazione..

Il tuo tempo vale per quei bambini..ripeto sempre le stesse cose, ma a volte la gratitudine non arriva mai per tanti motivi.. e si rischia di attenderla inutilmente.

elsy63
05-04-2007, 16:02
Ciao Sole!

Io credo che se uno nasce con la "tigna", non è detto che cambi carattere per il fatto di avere avuto un figlio disabile. Quindi il primo motivo dei mancati sorrisi può essere quello che è capitato un gruppo di ragazzi con genitori in prevalenza poco allegri e propensi ai ringraziamenti.

Ho inteso, poi, che Tu collabori volontariamente e senza guadagnarci niente; e Ti auguro quindi che in un futuro prossimo Tu trovi genitori che invece siano disposti a remunerare la Tua attività poichè ne apprezzano la professionalità. Non ho capito però se il corso è gratuito per i genitori o se invece, almeno il maestro, è remunerato. Certo, il fatto di pagare il servizio non giustifica la "tigna", però potrebbe essere un altro motivo.

Il mio primogenito Angelo segue un corso a pagamento di musicoterapia (pur non avendo alcuna malattia e quindi necessità di cure :wink: ) presso la sua scuola materna con il maestro di cui Tu parli: io reputo che lui sia molto bravo e, fosse dipeso da me, non avrei scelto altrimenti. Adoro inoltre Angelo quando lo sento cantare "nasce comm' 'na panpuggh'..."; e realizzo che il corso funziona. Certo: avrei preferito che cantasse "have I told you lately that I love you...", ma va bene lo stesso!. Tuttavia, dovendo essere i genitori a pagare il corso, ho sottolineato alle maestre che, anzichè scegliere loro autonomamente di svolgere un corso di musicoterapia col maestro, avrebbero dovuto proporre ai genitori un ventaglio di soluzioni e, soprattutto, di curriculum da valutare e fra cui scegliere. Ne facevo, per cui, un discorso sul rispetto delle procedure. Bene: se Ti capita di parlare con le maestre di Angelo Ti diranno che fra i genitori sono tutti bravi tranne uno con la "tigna"; è naturalemente, solo una loro impressione (e questo potrebbe essere un terzo motivo :wink: ). Ehm... forse è anche l'impressione di qualcun altro.

Il quarto motivo lo ha descritto efficacemente elsy: la sera siamo tutti un po' stanchi. Ma la mattina alle otto, quando accompagno Vittorio al Centro, cosa siamo? Ancora addormentati? Ti assicuro che anche la mattina alle otto si sorride poco!

In ogni caso Ti ringrazio per essere tornata a scrivere e di averci in qualche modo illustrato il mondo visto dall'esterno del nostro involucro. Se, nel modo che ritieni più opportuno , mi riferisci giorni, luogo e orari in cui si tiene il corso, e visto l'avvicinarsi delle belle giornate (oggi infatti piove come non era mai piovuto negli ultimi dieci anni a Corato), potrei presentarmi con una "morue d' cristian" tutti sorridenti :wink: !

P.S. per gli altri utenti/amici del Forum:

"avere la tigna" è un modo di essere non altrimenti traducibile in italiano.
Anche noi siamo stati visti sempre come dei rompiscatole ultimamente .uno dei morticvi eè proprio quello di aver chiesto spesso lo stesso tuo sistema nel scelgiere professionisti ch epaghiamo, altre volte abbiamo sottolineato ocn i genitori che l'ins. di sotegno non va trattata diversamente...ma niente ancora oggi sento ch equando ci sara' la comunione amaggioalcune mamme daranno la bomboniera alle maestree a quella di Rosanna niente o soli dolci......eppure son mesi e mesi che lei fa da titolare visto ch e la collega e' malata e le cose vanno benissimo....fosse per le supplenti...e tante altre piccole obiezioni.
e' logico che a veder certe cose passa il sorriso.
Comunuqe sto imparando a far buon viso acattiva sorte e meno sangue acido( TANTO ORMAI LA SALUTE CE L'HO RIMESSA)....VIST CH ECI SONO PERSONE CHE NON CAMBIANO MAI ....

tanguera
05-04-2007, 19:16
Sonia, forse non mi son spiegata bene, il punto non è che voglio essere pagata....certo sto cercando lavoro ma non in questo campo, dato che non sono ancora laureata, e a diferenza di molte eprsone che conosco, non vorrei fare un lavoro male, solo per farmi pagare, e magari lasciare delle esperienze traumatiche come sucede con pseudoprofesionisti.
Allora, il volontariato si sceglie. Quando lo farò come un lavoro il discorso sarà diverso.

comunque vi ringrazio le risposte..anche se Nunzio!! non ho capito la tua batuta di Roma!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! :D

Enza
05-04-2007, 20:48
:D

Sonia
05-04-2007, 22:12
Io ti ho risposto gentilmente, sottolineando quanto sia importante la tua "attività".
Il dilemma è che il tono dei discorsi purtroppo in internet non è "visibile". :)

Nunzio
06-04-2007, 01:16
..anche se Nunzio!! non ho capito la tua batuta di Roma!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! :D



Allora non Ti resta che andare un pomeriggio di agosto a Roma e cercare di raggiungere via Nazionale seguendo la scia... :D

[magari mi capiterà di spiegarTelo a voce]

Rita
06-04-2007, 07:00
[quote="tanguera"]
All'arrivo e all'uscita, unico momento in cui ci incontriamo, io mi aspetterei almeno un saluto, un sorriso riconoscente verso persone come me che fanno un'attività senza fini di lucro, che non solo facciamo un'attività, ma a volte solo diamo tranquillità, carezze, tante carezze..., abbracci, comprensione, portiamo in bagno, mettiamo i cappottini cosi quando vengono a prendergli li trovano belli pronti.


A volte credo sia solo una questione di carattere, io questo atteggiamento (lavorando due anni in un asilo, ma anche in altri ambienti) l'ho visto spesso ed in situazioni normali con bimbi senza alcun problema. A volte la gente passa e già la testa è da un'altra parte...un sorriso non costa niente hai ragione...ed allora tranquillamente tu sorridi a tutti (sopratutto a chi non lo fa) e saluta...sai dopo un po' capita che qualcuno ti risponda!! con me ha funzionato! Infine ricordati sempre che sono i bambini ha darti delle vere soddisfazioni ed il fatto che quello che fai lo fai volentieri. :wink:

Laura74
06-04-2007, 15:19
L'educazione è indipendente dalla disabilità dei propri figli: salutare o sorridere a chi si incontra è indipendente dal fatto che ci si trovi di fronte ad una persona pagata o meno!
Anche se mi sento di sottoscrivere in pieno ciò che ha detto abile, a volte siamo talmente presi da ciò che ci viene negato da non vedere ciò che in realtà abbiamo inanzi!