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Visualizza la versione completa : A proposito di integrazione



MARTY
09-10-2006, 14:12
:La musica è sempre quella......per i nostri figli speciali siam costretti a indossare l'elmetto e a imbracciare il moschetto :evil:Senza dimenticare però ... che non siamo "in guerra" ;-)... ma che abbiamo bisogno di creare intorno a noi consensi e collaborazione, non solo paura di chi "grida" e insofferenza per chi "rompe" ...
Come sempre in tutte le cose è giusto cercare un equilibrio fra l'affermazione dei diritti e la creazione di una "cultura"... che spesso non seguono strade comuni ...



Eccomi a raccontarvi un episodio ,fra tanti , che mi ha lasciato molto perplessa riguardo al lavoro di integrazione che viene svolto a scuola .
Ho voluto quotare questo pezzo perché ora non sono piu’ tanto “ battagliator “.. mi sto “camomillizzando” molto … (l’influenza di Sandro con gli anni si fa sentire :lol: )
Il giovedì e il venerdi’ pomeriggio curo ,(per modo di dire :wink: ) un compagno di classe di Martina . E’ un bambino molto tranquillo, bravissimo a scuola e soprattutto conosce Martina dai tempi della scuola materna ,.
Ho fatto questo tipo di scelta perché credo fortemente che il lavoro a “due” aiuti tantissimo Martina.
Innanzitutto il bambino in questione , appena arriva a casa si siede e si mette di buona lena a svolgere i compiti , cosi’ anche Martina si sente invogliata e non devo rincorrerla per la casa inventandomi ,ogni giorno, promesse o patteggiando ogni volta qualcosa e magicamente senza urli e pianti svolge anche lei i suoi compiti.
Ho appena iniziato ,ma vedo che le cose funzionano davvero bene . E’ un bambino molto paziente e sa rispettare i tempi di Martina. Nella mia mente bacata ho anche pensato che potesse essere un buon “filtro”-“spia” tra me e la scuola … nel senso che Martina racconta molto poco e non ha praticamente mai nulla da studiare . Quest’anno è in terza e i compagni hanno molto spesso da studiare storia ,geografia . Io non voglio far seguire lo stesso programma a Martina in quanto ormai sarebbe davvero impensabile ,viste le lacune che si trascina dalla prima e nemmeno voglio farmi del male , semplicemente vorrei interagire dall’esterno per capire cosa succede all’interno della classe , facendomi cosi’ un’idea del tempo in cui Martina resta “parcheggiata” in classe senza fare nulla.
Allo stesso tempo, quando questo bambino che ora chiamero’ C. avrà da studiare , studierà con Martina e prima o poi qualcosa a Martina resterà in mente. :wink:
Giovedi’ scorso è andata benissimo . Ecco mi stavo dimenticando una cosa . Ho capito ,lo avevo già capito ma ora ne ho la certezza che tra le insegnanti del team non c’è collaborazione e non solo ,
…secondo me proprio non si parlano :x . Un esempio stupito ma vi fa capire quanto vaghino con la speranza di combinare qualcosa di buono senza avere la minima idea di un programma differenziato per Martina .
Riparto da giovedì.
C e Martina dovevano svolgere un compito d’inglese imparare a contare fino a 20 , colorare alcuni numeri dal 10 al 20 e scrivere in inglese il nome del colore . (notare che al momento a scuola insistono ancora con Martina ,in matematica a farla contare fino a 10 … per cui alla fine quel compito era di sicuro tempo perso se non per il fatto che ora Martina conta benissimo fino a 20 in inglese e fino a 10 in Italiano. :roll: )
Venerdi’ ,invece, li ho divisi .. avevano lo stesso compito ma il venerdi’ viene Nadia ,la maestra privata ( ora abbiamo deciso che prima faranno i compiti insieme e poi Martina seguirà il programma con Nadia altrimenti la idea strampalata non puo’ essere attuata)
Il compito era identico . Stavano facendo un lavoro sulle regole da rispettare a scuola ed avevano un brano da leggere “se non c’è la maestra” , inventare la fine del racconto e raccontare cosa combinano i bambini in classe quando l’insegnante si assenta.
IL DRAMMA … per C. Io so di certo che Martina in classe non è proprio uno stinco di Santo e quando si assenta la maestra si alza dal posto va alla lavagna e imita la maestra facendo proprio una specie di scenetta so che scrive alla lavagna “mamma Sonia ti voglio bene” e aggiunge anche il nome di un altro compagno di cui si è presa una cotta già dallo scorso anno ecc
Insieme a lei naturalmente ci sono altri “Santi” ,la sua amica del cuore … e altri ancora che ne combinano di tutti i colori.
C. a voce ha raccontato tutti cio’ che combinano ma quando si è trattato di raccontarlo sul quaderno si è fermato . Avrebbe raccontato per filo e segno tutte le marachelle degli altri compagni ma di Martina proprio no. Sono partita a raffica con domande di ogni genere , chiedendo il perché non volesse raccontare di Martina alla lavagna ; gli ho spiegato che non ci sarebbe stato nulla di male …perché Martina va punita se si comporta male e lodata quando si comporta bene … proprio come tutti gli altri bambini.
C. pero’ non ne voleva sapere . Si è giustificato dicendo che Martina è piccola e non dovrebbe stare nemmeno a scuola . Gli ho spiegato che hanno la stessa età ; aiutata da Nadia gli abbiamo spiegato che cos’è la sindrome di down. Ancora non convinto alla fine ha patteggiato. “Racconto solo se alle maestre posso dire che ho fatto i compiti a casa tua e tu mi hai dato il permesso di raccontare di Martina”
Ecco il tuffo al cuore . Lo scorso anno per me è stato un anno di lotte e battaglie ; è intervenuta la dirigente, la responsabile dell’handicap della Lombardia . Quest’anno siamo punto e capo.
E’ cambiato qualcosa ma solo in apparenza . Martina non fa una verifica …
I compagni di Martina sono “costretti” a giocare con lei . Martina puo’ ,per assurdo, arrampicarsi sui lampadari che le è concesso… con l’aggravante che se ne devono stare tutti zitti per evitare le mie ire :twisted: .
Sono rimasta male , perché Martina è vista come una bambina piccola capitata a scuola per caso …
Martina è comunque intoccabile e guai a parlare di lei .
Ora lavoro davvero dall’esterno per cercare di integrare Martina all’interno della classe. Ho chiesto anche scusa ad una mamma … e questo non è proprio nel mio carattere :twisted: … ma per i figli ci si abbassa anche a questo ( ed ero certa di avere ragione) . L’integrazione che all’apparenza sembra finalmente avvenuta è solo…” apparenza” . Io sono sconvolta , arrabbiata e questa volta so che non devo agire partendo con il piede di guerra … dovro’ agire con diplomazia ma scoprendo tutte le carte .
In primo luogo un programma …previsto dal PEI … che non sia solo sulla carta ma che sia svolto davvero in classe . In secondo luogo l’integrazione reale di Martina all’interno della classe . Non voglio finti amici per Martina … a questo punto la preferirei sola . Non voglio falsa pietà . (non mi serve)Ho fatto scelte dure per poter stare accanto a Martina … scelte costose … eppure i risultati … sono sempre i soliti .
Questo è davvero per me un periodo felice con Martina… perché ha fatto progressi enormi da vari punti di vista … possibile che queste cose le vedo solo io ? Possibile che sempre solo la famiglia deve farsi carico di tutto?
Voi che fareste al mio posto?

09-10-2006, 14:47
La cosa che più mi ha colpito è che hai deciso di "curare" solo un compagno di Martina e non più compagni....la prima cosa che ho pensato è che , fra un pò, sarà magari lui a non voler più venire da voi visto che, come hai detto tu stessa, gli hai fatto una "raffica " di domande !! :roll:
Un'altra cosa che mi ha sorpresa è considerare una "marachella" il fatto che Martina scriva sulla lavagna, quando la maestra si assenta, " mamma Sonia ti voglio bene" e che questo suo compagno abbia problemi a scriverlo....queste sono "marachelle" da punire?
Non vedo altra soluzione che parlare con le insegnanti dicendo con semplicità e , soprattutto, premettendo che non prendi per oro colato tutto quelo che ti viene raccontato da Martina ( terrei fuori questo suo compagno che altrimenti non vedresti più....) quello che hai detto a noi, ....che forse è il caso di "spiegare" ai compagni che Martina ha la sindrome di down, che è una bambina che , come tutti, deve andare a scuola e comportarsi rispettando le regole.
In altre parole , nel dire alle insegnanti come dovrebbero spiegare la situazione di Martina ai compagni, la spiegheresti anche a loro che non sanno , forse, come comportarsi perchè non hanno sufficiente esperienza :?: diamola per buona ! )

biglau
09-10-2006, 15:12
Ma i genitori degli altri bimbi dove sono?
io ricordo un racconto fattomi da una mia amica che disse ai loro figli:
' sai quel bimbo nuovo? e' come il Gian ha la SDD ...etc etc spiegandone proprieta' e limiti vari....' con dei buoni genitori è più facile per noi dopo affrontare tutto....coraggio ......la cosa che mi scoraggia di più è vedere che alla fine tutto ciò che fa crescere davvero i nostri figli lo paghiamo ...in danaro
ma non è giusto...!!!!! :twisted: :twisted: :twisted: :twisted: :evil:
ma le istituzioni dove sono?
io ho solo preso calci in ......lo per il momento
resoconto Gian
una fisioterapista per camminare buona :)
tre psicomotriciste statali pessime:twisted: :twisted: :twisted: :twisted:
due logopediste una privata cara e brava una statale...'lasem perdi'
una maestra di sostegno assolutamente incompetente :twisted: :twisted: :twisted:
un pedagogo privato bravo :D
due npi statali uno peggio dell'altro e un npi carisssimo bravo
fate voi :twisted:
lalla

MARTY
09-10-2006, 15:32
La cosa che più mi ha colpito è che hai deciso di "curare" solo un compagno di Martina e non più compagni....la prima cosa che ho pensato è che , fra un pò, sarà magari lui a non voler più venire da voi visto che, come hai detto tu stessa, gli hai fatto una "raffica " di domande !! :roll:
Un'altra cosa che mi ha sorpresa è considerare una "marachella" il fatto che Martina scriva sulla lavagna, quando la maestra si assenta, " mamma Sonia ti voglio bene" e che questo suo compagno abbia problemi a scriverlo....queste sono "marachelle" da punire?
Non vedo altra soluzione che parlare con le insegnanti dicendo con semplicità e , soprattutto, premettendo che non prendi per oro colato tutto quelo che ti viene raccontato da Martina ( terrei fuori questo suo compagno che altrimenti non vedresti più....) quello che hai detto a noi, ....che forse è il caso di "spiegare" ai compagni che Martina ha la sindrome di down, che è una bambina che , come tutti, deve andare a scuola e comportarsi rispettando le regole.
In altre parole , nel dire alle insegnanti come dovrebbero spiegare la situazione di Martina ai compagni, la spiegheresti anche a loro che non sanno , forse, come comportarsi perchè non hanno sufficiente esperienza :?: diamola per buona ! )

Riquoto tutto perchè non sono capace di dividerlo :roll:

Curo solo un bambino perchè sarebbe impensabile tenere a turni tutta la classe e C. ha problemi quei due giorni nel senso che rimarrebbe solo a casa . Era iscritto al post scuola ma quest'anno è entrata una maestra "matta" e mi spiace che questo bambino si rovini la vita . Tra l'altro lui è ben contento di venire da noi e comunque volente o nolente deve venirci (non ha soluzioni :wink: )
Il discorso che Martina scrive alla lavagna è un altro. Mentre abbiamo discusso del compito abbiamo considerato marachelle (anche perchè dany i bambini non possono fare chissà cosa a scuola) il fatto che alcuni si alzano dal banco e vanno a parlare con i compagni distanti, altri spengono e accendono la luce ... cose molto banali che combinano bambini di 8 anni ...per cui i fatto che martina finga di fare la maestra e dica anche bambini aprite il diario e scrivete compito a pag. 20 ci stava nel compito ...
Per quanto riguarda il resto .............
L'anno scorso per cercare di spiegare alla classe la diversità hanno raccontato la favola di un topo piuttosto che un altro animale "grasso" ... quando hanno chiesto ai bambini di spiegare ,secondo loro ... chi fosse il "topo grasso "= diverso in classe Martina è stata fatta uscire dalla classe e nessuno dei bambini ...caso vuole :roll: ha parlato di martina riconoscendola con "caratteri" o modi di fare diversi da loro.
Sinceramente io avrei preferito che i bambini avessero parlato di martina ... perchè ...è diversa . Io questa cosa l'ho letta in due chiavi diverse
1) Martina non è integrata per cui non fa parte della classe = non è un problema dei bambini = non la vedono diversa perchè per loro non esiste
2) Martina è talmente diversa che è meglio non parlarne . Non è un "topo grasso" è proprio un 'altra cosa


.... e non è ancora finito il primo mese di scuola e sto già cosi :evil:

Molte mamme, con cui ora ho confidenza mi hanno detto che loro proprio non sanno come spiegare la diversità di Martina per cui dicono ai figli che Martina è malata ... ecco perchè tanti bambini la considerano malata.

Il bambino che seguo a casa non fa parte di questi descritti sopra ...


Non riquoto Lalla ...perchè sono super imbranata
Purtroppo l'insegnante di sostegno che è la solita credo abbia seri problemi di nervi So di certo che strappa i disegni di Martina ...e tratta malissimo anche il resto della classe.
Per ora mi fermo ... perchè mi sta ribollendo il sangue