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ADR
07-01-2015, 01:39
volevo chiedervi se qualcuno di voi ha approfondito l'argomento disegno nei nostri bambini... e cioè:
- da che cosa dipende la difficoltà di disegnare, è solo un problema di manualità oppure ha anche radici più profonde nella incapacità di razionalizzare lo spazio o in una difficoltà di rappresentazione che è legata al ritardo mentale?
- avete trovato/ sperimentato delle modalità per evolvere questo aspetto...??

vi informo che sull'argomento sono completamente ignorante, perciò potrebbe trattarsi solo di un problema di Lorenzo

....grazie

ps: per Laura/ Mariasole: la tua piccola disegna benissimo, volevo lanciare un urlo di invidia a Natale, ma ho preferito non " guastare " il clima Natalizio

maddy
07-01-2015, 12:38
di sicuro anche il ritardo mentale può influire, ad esempio possono essere carenti alcune funzioni utili per il disegno, tipo la capacità di astrazione o la corretta rappresentazione dello schema corporeo. Anche la capacità di sfruttare correttamente lo spazio nel foglio può essere un problema.
Come affrontare questi problemi però non so..... perchè noi siamo fermi al problema manualità fine :sad: anche se sospetto che nel caso di Monica ci sia anche una componente di tipo oppositivo: ovvero mi rompono tutti le scatole con il disegno e io mi rifiuto. Ma anche, temo, una sorta di autodifesa: so di essere carente in questa cosa e evito di espormi a brutte figure. Ho constatato questa reazione in vari aspetti e sinceramente se da un lato la capisco, dall'altro mi fa arrabbiare, perchè se non ci si cimenta non si impara nulla e lei sembra proprio volersi ritirare quando "il gioco si fa duro"

Anna211061
07-01-2015, 18:41
provate a fare il disegno che volte che impari il vostro bambino , a con sotto i puntini fatto da voi prima e poi a ripassare sopra i puntino facendo il tratto tipo io ho disegnato tutto i puntini con un pennarello a punta fine una casa poi ho chiesto a jaja di ripassare sopra con un pennarello più scuro prima la parte sotto il rettangolo le finestre la porta e poi il tetto descrivendogli tutto la volta successiva da sola la volta dopo le ho chiesto di disegnare la casetta e ha fatto da sola con i gessetti sulla lavagna...e così per me il pappa se stessa e il cane ... :) il sole ecc... un altra cosa che ha molto aiutato è un libro che si chiama disegna e colora gli animali 3/6 anni Hariet ziefert illustrazioni tanya roitman della fatatrac da fare insieme! io le ho insegnato così e vedo che funziona.

giuly
07-01-2015, 23:12
volevo chiedervi se qualcuno di voi ha approfondito l'argomento disegno nei nostri bambini... e cioè:
- da che cosa dipende la difficoltà di disegnare, è solo un problema di manualità oppure ha anche radici più profonde nella incapacità di razionalizzare lo spazio o in una difficoltà di rappresentazione che è legata al ritardo mentale?

La penso come Maddy, credo che in parte dipenda dal ritardo, in parte dall'indole personale: Adriano odia disegnare e colorare a prescindere, quando il compito richiede di illustrare frasi e sequenze devo armarmi di tanta (ma proprio tanta!) pazienza, decisamente è più semplice convincerlo ad eseguire il lavoro quando la consegna prevede la scrittura di un'intera pagina piuttosto che un disegno!


- avete trovato/ sperimentato delle modalità per evolvere questo aspetto...??
Mi è stato dato un suggerimento molto semplice che però si è rivelato utile, che le maestre della materna hanno adottato spesso e che ogni tanto adopero ancora io quando deve fare un disegno un po' più complesso: l'adulto disegna sul foglio un particolare alla volta e il bambino copia lo stesso disegno sul suo foglio.
Ad esempio, se deve disegnare un bambino, io disegno un cerchio che funge da testa, Adriano mi guarda poi imita i miei movimenti e riproduce un cerchio sul suo foglio; io aggiungo gli occhi e aspetto che lui li disegni sul suo foglio e così via finchè il disegno non è ultimato.
Questo è un passaggio successivo rispetto a fargli unire i puntini o ripassare un disegno eseguito con un tratto leggero. Queste ultime sono attività di pregrafismo utili ad esercitare l'impugnatura della matita e il tratto grafico più che per imparare a riprodurre un disegno in autonomia.

mariasole
08-01-2015, 00:33
Riguardo ai vostri quesiti, io, in base al'esperienza lavorativa fatta in quest 26 anni, vi posso confermare che il disegno è un pò come la palestra con i muscoli: più ti eserciti, più sei motivata a disegnare, a colorare; più acquisti sicurezza nel tratto/segno, nella motricità fine e più impari a disegnare con sicurezza, con tratti decisi e sicuri, e più si disegna, più si arricchisce il disegno di elementi, di particolari.
C'è chi è più portato verso il disegno, ha una dote naturale: sa disegnare tutto ad una prima occhiata, però c'è anche chi non ha questo talento, ma con l'esercizio migliora molto, oppure c'è chi per il disegno è negato, non trova motivazione, e di conseguenza , è una attività che non compie bene e tende a non farla.
Di seguito ci sono altri tipi di motivazioni, che non riguardano solo il disegno, che possono "attivare" certi atteggiamenti Maddalena, che hai riscontrato in Monica
http://web.ticino.com/giovannigalli/motivare%20imparare.html

Nel mio caso, Mariasole ha sempre avuto, sin dal nido, come gioco preferito, quello di stare ore ed ore a disegnare, scarabocchiare, colorare e via via, con l'osservazione dei compagni più grandi, ha migliorato sempre più questa abilità grafica del disegnare e colorare, che l'ha aiutata molto ora, nella scuola primaria nell'apprendimento della lettura e della scrittura, e, paradossalmente, è anche una delle attività che io le ho proposto pochissimo, se non assecondarla comperandole libretti da colorare....per tutto il resto, è farina del suo sacco!
Quindi sindrome o non sindrome, molto dipende dalla predisposizione di ogni bambino verso questa abilità grafica e dal piacere che ne trae nel compierla.

Qui di seguito ci sono i vari suggerimenti che noi insegnanti adottiamo per avviare i bambini all'apprendimento del disegno....è un pò lungo da leggere, ma si parla del percorso suggerito dal nido alla scuola primaria

http://www.neuropsicomotricista.it/argomenti/580-tesi-di-laurea/la-psicomotricita-come-unione/2767-motricita-fine-dallo-scarabocchio-al-grafema.html

mariasole
08-01-2015, 00:44
ADR ps: per Laura/ Mariasole: la tua piccola disegna benissimo, volevo lanciare un urlo di invidia a Natale, ma ho preferito non " guastare " il clima Natalizio
Anna, ci credi che il suggerimento fatto da Giuly, di accompagnare il bambino passo passo nel disegno con me e Mariasole, ci sarebbe da farlo al contrario? :sdraiato: Se io avessi disegnato per prima il presepe e poi Mariasole lo copiava, ne sarebbe venuto fuori uno scarabocchio, non quel bellissimo disegno che ha colpito me per prima, quando lei me lo ha mostrato.
Io davo solo gli imput...ci vuole la capanna, Maria e Giuseppe, Gesù nella paglia, il bue e l'asinello....la stella cometa me l'ha detto lei, perchè alla recita di Natale dello scorso anno l'aveva fatta lei con una sua amica, così come la pecorella e il pastore!
E sai cosa mi è piaciuto di più? i corni giganteschi del bue e l'aver riempito lo spazio della capanna di cuori...di love...come dice lei, ora che fa inglese.

ADR
08-01-2015, 01:10
http://www.neuropsicomotricista.it/argomenti/580-tesi-di-laurea/la-psicomotricita-come-unione/2767-motricita-fine-dallo-scarabocchio-al-grafema.html[/url]
grande laura!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

GIUSI
08-01-2015, 18:22
Mi è stato dato un suggerimento molto semplice che però si è rivelato utile, che le maestre della materna hanno adottato spesso e che ogni tanto adopero ancora io quando deve fare un disegno un po' più complesso: l'adulto disegna sul foglio un particolare alla volta e il bambino copia lo stesso disegno sul suo foglio.
Ad esempio, se deve disegnare un bambino, io disegno un cerchio che funge da testa, Adriano mi guarda poi imita i miei movimenti e riproduce un cerchio sul suo foglio; io aggiungo gli occhi e aspetto che lui li disegni sul suo foglio e così via finchè il disegno non è ultimato.
Questo è un passaggio successivo rispetto a fargli unire i puntini o ripassare un disegno eseguito con un tratto leggero. Queste ultime sono attività di pregrafismo utili ad esercitare l'impugnatura della matita e il tratto grafico più che per imparare a riprodurre un disegno in autonomia.
La scorsa primavera, quando Mirco voleva disegnare, mi mettevo alla sua destra e dicendo "testa" "un occhio" "bocca" ecc con calma disegnavo una faccia. Lui mi ascoltava.. ripeteva. Poi ha cominciato a fare un cerchio grande sul suo foglio. Insomma pian piano ha imparato quali fossero i pezzi di un volto. Sinceramente vedevo la meta lontanissima. Ma il giorno del suo 5' compleanno...da solo e spontaneamente....ha disegnato un volto completo sulla lavagnetta magnetica :)
3 settimane fa...la maestra mi dice che il volto non lo fa spontaneamente :eek: e che usa la tecnica illustrata da Giuly.
Traete voi le conclusioni :lol:
Comunque concordo nel dire che disegnare può piacere o non piacere. Il mio terzogenito è una prova vivente ;)

Aggiungo che la psicomotricista mi ha mostrato dei semplici disegni con bordo in rilevo...per insegnargli a rimanere nei bordi. Che ne dite? E' utile? C'è chi sostiene che sia una "costrizione artistica"...
Si possono fare anche a casa....ripassando i bordi con la colla vinilica e facendola asciugare.

mariasole
09-01-2015, 00:18
L'abilità nel saper colorare dentro i bordi richiede oltre alla motricità fine, anche la coordinazione oculo-manuale e la comprensione globale del disegno, aggiunti ad un controllo motorio e alla concentrazione e attenzione necessaria per farlo.
La tecnica che tu hai suggerito è buona per far comprendere i contorni delle cose, ma la "costrizione artistica" di cui tu parli è riferita al fatto che se il bambino non ha uno schema mentale del disegno, una volta colorato con i bordi, se glielo presenti uguale senza bordi da colorare, non ci riuscirà, almeno finche non riesce a "vederlo" dentro di sè.
Io sono dell'idea che provare e sperimentare è sempre positivo...sarà la risposta del bambino poi, ad indirizzarci verso la strada giusta.

zioudino
09-01-2015, 00:36
Stefano non colora un granché bene...anzi, direi che colora proprio malino...secondo me è colpa di un insieme di cose...problemi di manualità fine senza ombra di dubbio, poi poca voglia di volerlo fare...e infine genetica (io ho sempre odiato colorare...x non parlare di disegnare).:rolleyes:
Proprio questa mattina abbiamo avuto l'incontro con le terapiste per fare il punto della situazione in previsione dell'iscrizione alla scuola elementare :eek: e si è parlato di questo aspetto. Loro non lo vedono come un problema, dicono che probabilmente è una sua caratteristica e non credono sia così fondamentale per la sua futura carriera scolastica.
Anzi la psicomotricista ha detto che quando le maestre di quarta o quinta elementare la interpellano per bambini che ancora non sanno colorare...lei le rimprovera dicendo che a quell'età non dovrebbero neanche più farglielo fare :D ...per uno come me che odia il disegno...la farei Santa subito!

maddy
09-01-2015, 13:34
Anzi la psicomotricista ha detto che quando le maestre di quarta o quinta elementare la interpellano per bambini che ancora non sanno colorare...lei le rimprovera dicendo che a quell'età non dovrebbero neanche più farglielo fare :D ...per uno come me che odia il disegno...la farei Santa subito!

Sì Sì SANTA SUBITO !!!!
Scherzi a parte, mi piacerebbe davvero capire perchè le maestre si impuntano tanto sulle coloriture..... magari Laura o Giuly ce lo spiegate?
L'educatrice che vede Monica una volta alla settimana e che segue un approccio tipo Feuerstein sostiene che la coloritura può essere particolarmente frustrante perchè occorre pazienza e precisione. Lei ha suggerito per Monica l'uso dei blocchetti di cera (come pastelli ma fatti a mattoncino) perchè rendono più facile il riempimento dello spazio dando così più soddisfazione. A scuola però deve usare le matite colorate ed è uno strazio.....

grazie Laura-mariasole per gli approfondimenti che hai segnalato, devo prendermi il tempo di leggerli bene !

giuly
09-01-2015, 23:58
Sì Sì SANTA SUBITO !!!!
Scherzi a parte, mi piacerebbe davvero capire perchè le maestre si impuntano tanto sulle coloriture..... magari Laura o Giuly ce lo spiegate?
Io sono una maestra atipica infatti non pretendo (quasi) mai che i bambini colorino i disegni delle schede.
Io credo che la maggior parte delle maestre usi le attività di coloritura come "riempitempo" e non come mezzo per perseguire un obiettivo :twisted: quindi il tempo e le energie che i nostri figli ci mettono sono sprecati e sarebbe meglio preservarli per attività "più redditizie".
Personalmente chiedo di colorare quando è proprio indispensabile per l'attività (ad esempio se si classificano oggetti secondo il criterio del colore) oppure quando il bambino è particolarmente veloce nell'esecuzione del lavoro e rischia di annoiarsi, ad esempio le "cornicette" per alcuni bambini sono occasione di concentrazione, riposo e appagamento.
Un discorso diverso invece va fatto per le attività di arte e immagine: in questo caso è ovvio che il disegno deve essere colorato, magari ogni volta con tecniche diverse così da fornire al bambino più stimoli.
Da quando i miei figli hanno cominciato la scuola primaria ho preso in odio anch'io il colorare... le maestre di Alice erano proprio fissate, addirittura doveva colorare i muri delle stanze e non valeva dire che quelli di casa sua erano bianchi!

mariasole
11-01-2015, 23:36
La coloritura porta alla precisione e alla pazienza...due obiettivi importanti, oltre all'attenzione al disegno stesso, ai contorni, alla spaziatura. Il colorare, per chi piace, è un momento di piacere e soddisfazione...e per chi non piace, di nervoso e frustrazione.
Alla scuola dell'infanzia la coloritura è chiesta per questi motivi, oltre alla tecnica del punteggio...entrambe sono anche utili per vedere se i bambini hanno problemi di vista.

maddy
12-01-2015, 13:56
Le maestre di Monica rifilano la coloritura (a tutti) come compito nei compiti : cioè se nel compito c'è qualche figura, va colorata. Non vi dico la fatica per i compiti di Natale.... in meno di una settimana avevamo finito tutto, ma mancavano pressochè tutte le coloriture e il resto del tempo è andato in questa simpatica attività :mad:
Ho accennato alla pedagogista di questa "difficoltà" ipotizzando di chiedere alle maestre se Monica potesse essere alleggerita di questo peso, ma la pedagogista me lo ha pressochè impedito, sostenendo che per Monica è importante vedere che non le si fanno sconti .... non ci azzecco mai ;)

GIUSI
12-01-2015, 19:30
La coloritura porta alla precisione e alla pazienza...

:- ... ci credo al 300 % ...il mio terzogenito è nato impreciso ed impaziente!

ADR
13-01-2015, 01:38
vi ringrazio delle vostre risposte, mi hanno aperto una serie di cassettini in testa che non riesco per ora a mettere in ordine con quell'unico neurone che mi rimane la sera dopo l'ufficio... sto leggiucchiando il link suggerito da Laura per cercare di capire a che punto è il mio bambino nel disegno...
La verità è che non lo so perchè a un certo punto Lorenzo ha smesso di disegnare... cioè all'inizio mi pareva si divertisse a pastrocciare con il colore e i pennerelli, ma poi a un certo punto ha iniziato a disinteressarsi , forse perchè si rendeva conto che non riusciva a disegnare come gli altri bimbi....sicuramente io non gli ho dato il tempo e il modo e le occasioni per sperimentarsi a casa .... ma credo che alla scuola dell'infanzia su questo aspetto non abbiano lavorato bene,anche leggendo quello che ci segnala Laura. Mi spiego meglio: inanzitutto le mani, si poteva fare secondo me molto di più, ho visto dei video in cui Lorenzo teneva a 5 anni in mano la pasta di sale come se fosse un'entità morta... non è certo così che si rafforzano le mani e non è certo così che noi facciamo la pizza quest'anno; in secondo luogo l'aspetto ludico e piacevole del disegno: i lavori e i disegni che portava a casa erano sempre perfetti e troppo difficili perchè li avesse fatti Lorenzo... che senso ha proporre qualcosa di troppo difficile, come si può pretendere che il bambino ( o almeno il bambino con difficoltà) si diverta a realizzare qualcosa di così complicato nella realizzazione e non di immediato... molto meglio ad esempio fare la neve con le forbici e la carta ( esercizio proposto dalle maestre quest'anno a Lorenzo), piuttosto che fargli tagliare la foglia, che è attaccata all'albero , dentro il bosco , ai piedi del vulcano che sputa fuoco... non so se mi spiego.... questo pensiero che ho più volte tentato di esprimere e per il quale sono stata etichettata come il genitore antipatico e che pretende troppo è stato in questi gg confermato da 3 cose: I° che Lorenzo all'inizio della scuola primaria ancora non sapeva tagliare, II° che durante questi anni non ha mai voluto usare le forbici e adesso invece si diverte,; III° che l'altro ieri è tornato a casa chiedendo di "tagliare la neve" e invece in 3 anni non mi ha mai chiesto di rifare qualcosa che aveva fatto alla scuola materna....

perciò se, dopo questa disgressione, analizzo quali sono le difficoltà di Lorenzo nel disegnare posso fare questa lista:
-le mani, ancora deboli, la presa della matita non è ancora sufficiente, lo si vede anche nella scittura che gli costa ancora tanta fatica
- la coordinazione oculo manuale; Lorenzo fa fatica, anche quando ci prova, a stare nel disegno anche abbastanza grande e con il bordo
-la voglia, nessun interesse per il disegno e probabilmente una forte componente di " evitamento del compito" perchè troppo difficile e perchè, lo ha detto lui e forse lo ha registrato da qualche compagno, " ho fatto un pastroccio".
- la fretta, che Lorenzo mette in tutto, un'ansia di finire che non gli permette di fare un minimo di riflessione su quello che sta facendo; pur conoscendo lo schema corporeo Lorenzo non ci pensa un momento disegna a caso, così come viene ... come fa le lettere " a caso" come dico io, anche se sa benissimo come si fanno. La fretta è una componente caratteriale certo,io sono una veloce e combina guai, ma credo che sia anche una componente della sindrome, la difficoltà di controllarsi anche a livello fisico, che Lorenzo manifesta in altre cose...
- la difficoltà alla rappresentazione , sicuramente figlia di una difficoltà di coordinamento generale che ha Lorenzo. Ad esempio ieri pur avendo capito benissimo il concetto di > e < , non era assolutamente in grado di rappresentarle
Detto questo penso che per cercare di migliorare il disegno di Lorenzo credo che cercherò proprio di agire su tutte queste componenti partendo però dalle prime due, ma contemporaneamente cercando di far tornare la voglia di disegnare e proponendo qualcosa di divertente, gratificante, magari tornando al solo uso del colore a dita, ai pasticci, ai timbrini , per poi riuscire a fare un disegno assieme con i pennarelli e poi... ripercorrere cioè le tappe che sono riportate nell'articolo che Laura segnala...
io credo che lavorare su questi 3 punti poi dovrebbe aiutare anche a risolvere con il tempo i punti 5,6 ... ecco ho messo a posto i cassettini

perchè è così importante il disegno per me? perchè è un grosso componente del lavoro che si fa a scuola, dalle cornicette , ai disegni fatti a supporto della parola e dei concetti (es disegna un gatto sopra il tavolo) , all'ora di arte, alla mostra scolastica, ecc; perchè senza una minima capacità di rappresentazione è improbabile pensare che Lorenzo possa diventare un po' autonomo in classe e quest'anno è andata bene perchè c'è sempre una qualche compresenza, ma in futuro? .. e perchè come spiegava Laura il disegno aiuta moltissimo la scrittura...

Vorrei tornare alla coloriture : anche a scuola di Lorenzo sono abbastanza presenti, ma non mi pare in maniera ossessiva. Certo le maestre sono molto più interessate all'aspetto dell'evoluzione del gusto (li hanno già portati alla biennale) e all'aspetto cognitivo e della comprensione dei concetti. Per questo se fanno a Lorenzo degli sconti è proprio dal lato disegno, magari disegnando al posto suo o aiutandolo con dei puntini o facendosi dire dove e cosa disegnare. Per questo hanno ben accolto i pastelli a cera suggeriti ,che rendono più facile per Lorenzo dipingere, a scapito della precisione però... ... Per il resto Maddy io molto spesso, quando vedo che Lorenzo è molto stanco mi prendo il diritto di decidere che cosa è veramente importante e pur avendo preteso e ottenuto che avesse gli stessi compiti, preferisco concentrarmi su altri aspetti mentre dal lato coloriture lo aiuto molto , magari facendomi indicare da lui di che colore o cosa colorare , o magari facendo un metà .. un po' io e un pò lui... e ti dirò non faccio nemmeno finta, coloro per benino rimanendo dentro i bordi, in modo che sia chiaro che è stato aiutato... e per ora nessuno mi ha sgridato:eek:

maddy
13-01-2015, 10:56
... ... Per il resto Maddy io molto spesso, quando vedo che Lorenzo è molto stanco mi prendo il diritto di decidere che cosa è veramente importante e pur avendo preteso e ottenuto che avesse gli stessi compiti, preferisco concentrarmi su altri aspetti mentre dal lato coloriture lo aiuto molto , magari facendomi indicare da lui di che colore o cosa colorare , o magari facendo un metà .. un po' io e un pò lui... e ti dirò non faccio nemmeno finta, coloro per benino rimanendo dentro i bordi, in modo che sia chiaro che è stato aiutato... e per ora nessuno mi ha sgridato:eek:

ah sì, faccio anche io così. Una coloritura io (fatta benissimo per non lasciare dubbi ;) ) e una Monica, anche perchè se non si fanno le cose assieme lei non fa niente :eek: