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Visualizza la versione completa : La voce del papa'



kokoro
06-12-2014, 12:01
Sara' che a me piace quando sono i papa' a mettersi in gioco…

http://27esimaora.corriere.it/articolo/non-e-te-che-aspettavola-verita-di-un-neo-papae-la-figlia-down/

giuly
06-12-2014, 18:02
Bello! Mi ritrovo molto in quello che il papà in questione racconta dei primi mesi: il tanto atteso momento di gioia che si trasforma in un incubo, la cardiopatia vista come una "scappatoia" :oops:... e poi a poco a poco tutto cambia, ad un certo punto la sdd passa in secondo piano e quel bambino "scomodo" diventa invece un figlio adorato e un dono prezioso esattamente come lo sono gli altri.


Peccato solo per alcuni commenti al post che come sempre prima mi fanno arrabbiare e poi mi lasciano un senso di amarezza: è dura combattere con l'ignoranza e l'arroganza di certe persone... meno male che sono la minoranza!

mela
07-12-2014, 10:16
Peccato solo per alcuni commenti al post che come sempre prima mi fanno arrabbiare e poi mi lasciano un senso di amarezza: è dura combattere con l'ignoranza e l'arroganza di certe persone... meno male che sono la minoranza!

Cavolo Giuly, hai ragione...piccolo pettegolezzo: ho letto i commenti..credo proprio di conoscere la persona che ha fatto il racconto dell'episodio dell'amica incinta ...florasol per intenderci. Secondo me si tratta di una mia compagna di scuola! Non è un nome molto comune e poi..anni fa , prima di avere Gabriele, parlavamo dell'argomento e lei ha proprio fatto lo stesso commento sui fratelli dei down che hanno la vita rovinata ecc ecc .. Non mi spiego proprio questo suo atteggiamento così chiuso in merito..non è una persona ignorante ne arrogante ma decisamente 'particolare' è fuori dagli schemi, direi...non si può proprio dire che rappresenti la media delle persone! penso che non abbia figli...chissà , forse questo suo estremismo nasconde qualche rimpianto o senso di colpa...e comunque ripensandoci , mi ricordo che questa sua convinzione sui down era un po' una fissa. Forse è stata traumatizzata da qualche situazione tragica di 40 anni fa che io non conosco.

ADR
07-12-2014, 16:53
bello anche per la scelta del fumetto come mezzo per raccontarsi , peccato che sia in Francese...

molto onesto e diciamolo non è facile mettere nero su bianco i pensieri delle prime ore...

Sergio
07-12-2014, 21:29
Mio aneddoto dei primi momenti e del ''non è te che aspettavo'',dopo 8 mesi passati a stressare mio marito per chiamare il bimbo come volevo io e mio marito non era convinto perchè assonante col suo nome,appena accortami della sindrome pochi secondi dalla nascita alla domanda ''come lo volete chiamare?'' ecco, io avrei voluto cambiare nome perchè lui non era ciò che aspettavo,fortunatamente ha parlato prima mio marito e così...è Giorgio
Antonella

mip1234
07-12-2014, 21:34
Mio aneddoto dei primi momenti e del ''non è te che aspettavo'',dopo 8 mesi passati a stressare mio marito per chiamare il bimbo come volevo io e mio marito non era convinto perchè assonante col suo nome,appena accortami della sindrome pochi secondi dalla nascita alla domanda ''come lo volete chiamare?'' ecco, io avrei voluto cambiare nome perchè lui non era ciò che aspettavo,fortunatamente ha parlato prima mio marito e così...è Giorgio
Antonella

Mi è successa la stessa cosa!! Il nome che avevamo tanto faticato a trovare... E invece mio marito non ha battuto ciglio. Per fortuna :) altrimenti bisognava ricominciare da capo la ricerca in sala parto :oiul:

MICHELAMARTY
08-12-2014, 23:22
Povero lui, ha conosciuto le tenebre, per poi abbracciare la luce e l amore per la figlia, purtroppo credo sia naturale pensare alle scene che vedevamo trent anni fa... Dei ragazzi down, ma oggi a me piace pensare al futuro di mia figlia, migliore per lei, che appiccicato a me, una vecchietta! Aaaahhh! Spero di riuscire ad aiutarla a costruirsi una sua vita, poi se mi vorrà accompagnare a braccetto ne sarò onorata!

paolagaspa
14-12-2014, 11:26
Tempo fa ho visto un programma "sconosciuti" su Raitre in cui i genitori di un ragazzo di sdd di vent'anni di Bologna che conosco, raccontavano la loro esperienza, è stato interessante e rasserenante vedere il punto di vista del padre che è riuscito a convincere la moglie a tenere il figlio e a non lasciarlo in ospedale nonostante anche lui soffrisse ed avesse molti dubbi, questo per dire che spesso si tende a considerare di più la mamma tenendo da parte il papà e devo ammettere che senza Marco (mio marito) che tranquillizza le mie ansie non so proprio cosa farei !!
Il libro è disponibile anche in italiano?