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Visualizza la versione completa : lo sviluppo del linguaggio



mariasole
05-10-2014, 02:00
Ho letto con interesse questo articolo.... a presto con suggerimenti e proposte per favorire lo sviluppo del linguaggio nei nostri figli

http://www.fondazionebaccichetti.it/documenti/unione%20file%20rondall.pdf

maddy
14-10-2014, 17:06
Io aspetto te , Laura!
Io non ho grandi suggerimenti e proposte, dato che Monica parla piuttosto male, i miei sarebbero più che altro suggerimenti da NON seguire :eek:
In realtà, mi sono accorta che Monica fa progressi a balzi, non certo graduali, e normalmente in concomitanza con momenti vissuti positivamente ed intensamente da lei (tipo vacanze, ma anche inizio della scuola). Tecnicamente non ho davvero nulla da suggerire: io le ho sempre parlato (forse troppo, forse troppo da grande? chi lo sa....), ho letto libricini, ho cantato e insegnato canzoni ma mi aspettavo sinceramente risultati migliori.... ok aspetto ancora ;)

Sergio
14-10-2014, 18:14
Parlo solo ed esclusivamente per esperienza personale,Giorgio non ha cominciato presto a parlare e a 3 anni diceva sì e no una 30 di parole tanto che mi chiesi come facesse ad interagire alla scuola dell'infanzia,faceva psicomotricità ma non ha mai fatto logopedia solo sedute di osservazione e a 3 anni era troppo piccolo,alla valutazione successiva verso i 5-6 anni parlava benino perciò non ha mai fattoun lavoro esclusivamente logopedico,io a casa gli leggevo i libri,cantavo le canzoni e la''macchinetta'' di suo fratello era sempre attiva non per questo mi sento di dire che siano stati questi stimoli,semplicemente come per tutti i bambini c'è chi è più''portato''passatemi il termine in campo linguistico altri sul motorio,....del resto ogni tanto pur parlando correttamente dice alcune parole che filano nel discorso ma che alla mia richiesta di spiegazione sul significato delle quali non sa rispondere.Ricordo però come ero frustrata quando da piccolo gli chiedevo le cose e non rispondeva e capisco che il linguaggio sia un grosso lasciapassare per condividere momenti inclusivi in ogni ambito,insistete e cercate di svilupparlo senza pensare di non sentirvi adeguati se questo fatica ad arrivare,poi dopo aver sentito parlare ed argomentare Cristina Acquistapace .....ma lei è mitica.

antodany21
21-01-2015, 12:12
Vorrei un consiglio e parere da parte vostra che avete senz'altro più esperienza di me.
Secondo la vostra esperienza e quello che avete fatto voi vi chiedo:
Daniele ha 11 mesi, quando dovrei iniziare secondo voi a stimolarlo x il linguaggio?
Intendo dire : quando è ora di introdurre le famose carte tematiche o quaderno di comunicazione di cui parlavate?
Io x ora gli parlo raccontandogli tutto quello che faccio e facciamo insieme : la preparazione della pappa, il bagnetto, la sorella gli spiega i vari giochi, leggiamo libri tutti e tre assieme...ma volevo sapere se c'è qualche intervento mirato da mettere in essere.
Daniele a 10 mesi ha iniziato la lallazione (so che non significa molto) ma volevo sapere se posso fare qualcosa di specifico x stimolarlo al meglio...

Grazie di cuore a tutti x i vostri preziosi consigli!:D;)

SIMOB1977
21-01-2015, 13:57
Ciao, Stefano ha iniziato ad andare dalla logopedista e dall'educatrice (che lavorava facendolo giocare sempre per la stimolazione del linguaggio), quando aveva 1 anno e mezzo. E da subito mi è stato consigliato di fare il "libro dei resti", un quaderno dove noi incollavamo, ed incolliamo tuttora, le foto delle cose più belle che facevamo tutti insieme come famiglia (es.vacanze, gite con amici, feste di compleanno ecc.ecc.) e all'inizio lo leggevamo insieme, e poi a poco a poco e a modo suo ha iniziato a raccontarcelo lui. La logopedista inoltre ci aveva fatto fare la "scatola del soffio", che conteneva tutti gli oggetti che ci venivano in mente e che servivano per far soffiare Stefano (che fatica all'inizio :eek:) perchè ci diceva che soffiare aiutava il linguaggio. Con l'educatrice i giochi che faceva erano più o meno quelli che descrivi tu, giocare con la bambola, preparare il caffè per tutti ecc.ecc. e poi cosa molto importante ci avevano detto di leggere tanti libri insieme a lui, quindi come vedi tutte cose che voi state già facendo ;). Io penso che qualsiasi cosa se fatta con il piacere di tutti può essere di stimolo e d'aiuto!
Un bacio Simona

Anna Rita Fracchiolla
21-01-2015, 21:50
Io da mamma di un ragazzo più grande posso dirti che non ci sono regole fisse da seguire, ognuno agisce a suo modo l'importante è stimolarli più possibile con nuovi imput. Le carte di cui parli non so nemmeno cosa siano :eek: lo so sono un pò vecchietta io... ma ti posso dire che da quando aveva circa 8 mesi Marco è stato seguito da una pedagogista privata che gli insegnava a soffiare che gli scandiva i nomi degli oggetti ed altre cose. Da sempre io gli leggevo le favole, gli facevo sfogliare i giornali, i libriccini dando un nome alle cose ai personaggi, lui adorava quelli con le finestrelle che si aprivano e sotto comparivano le figure e soprattutto gli parlavo sempre sempre sempre. Poi a 3 anni ha cominciato la logopedia.

antodany21
21-01-2015, 23:11
Una domanda però: siete stati consigliati da qualcuno (ad esempio neuropsichiatra o follow up dell'ospedale) x fare visite di logopedia o pedagogia o avete fatto da soli secondo il vostro istinto? Io mi sento un po allo sbaraglio perché nessuno ci consiglia e ci indirizza sui vari controlli che si potrebbero fare,ad esempio ho chiesto al neuropsichiatra x la logopedia e mi ha detto che prima dei 3 anni non è necessario,confermato anche dal pediatra..insomma mi sento sola a dover pensare a mio figlio...nessuno mi suggerisce cosa devo fare e a volte mi sento proprio persa....

grazia g.
22-01-2015, 08:09
Anche a noi al centro Aias la neuropsichiatra inizialmente aveva detto che la ns bambina avrebbe dovuto iniziare con la logopedia a tre anni. Poi a Marzo del 2014 siamo stati al dh di roma al bambin gesù e la logopedista ci ha detto e scritto che francesca era pronta per partire con la logopedia. abbiamo presentato il referto di roma al centro e la neuropsichiatra ha avviato la procedura per aggiungere in terapia per una volta a settimana la logopedia. così francesca ha iniziato ad aprile dell'anno scorso a due anni. ora da qualche settimana fa due incontri di logo. questo è quello che abbiamo fatto noi, e come tutti voi parliamo parliamo tanto con lei, giochiamo, cantiamo e le leggiamo favolette a go go.....

Christian2010
22-01-2015, 08:37
Ciao Antonella. Noi abbiamo iniziato con la logopedia privatamente a tre anni e mezzo perchè in NPI ci dicevano che non era pronto. Ancor oggi che ha 5 anni continuano a dire che non è pronto....
Capisco la sensazione di abbandono che provi perchè è la stessa che provo io, nessuno che ti dice come muoverti. Comunque con Daniele continua quello che stai facendo, parla,parla, parla, racconta, canta, fai i versi e i suoni di ogni oggetto o animale mentre giochi. Bello anche sfogliare gli album delle foto e ripetere i nomi di parenti e amici. Ricorda che prima di tutto è un bambino.....

SandraBZ
22-01-2015, 09:24
Ciao. Con Lisa io al momento faccio dei massaggi fuori e dentro la bocca, consigliati dalla logopedista del Cepim di Genova. Invece qui a Bolzano ci hanno dato la stessa risposta che prima dei 3 anni non serve.
Poi io ora mi metterò a preparare i raccoglitori con le figurine del Guk. Che sono delle cartoline che aiutano ai bambini con l'ssd ad apprendere il linguaggio dei segni fatto apposta per loro, per riuscire a comunicare prima e poi una volta imparato questo linguaggio a facilitare l'apprendimento del linguaggio normale. Però è in tedesco, visto che sono di madrelingua tedesca con la piccolina parlo in tedesco. Io penso però che è simile alle carte tematiche? Può essere? Io di quelle non ho mai sentito parlare.
In più anche noi guardiamo già i libriccini e vorrei iniziare la sera a leggerle qualche storia :)

Donatell
23-01-2015, 12:51
Ciao!
Anche noi facciamo tanti massaggini oro-facciali. Il resto è quello che fanno tutte le altre mamme di tutti gli altri bambini.
In proposito vorrei cogliere lo spunto x fare una domanda ai genitori di bimbi più grandicelli: c'è un modo x capire all'età dei nostri o poco dopo, se lo sviluppo del linguaggio sta procedendo bene o se magari si può tentare già qualcosa in termini di logopedia o altro?

Anna Rita Fracchiolla
23-01-2015, 21:32
Quando Marco era piccolo (ora 17 anni) i 3 anni era l'età standard che la ASL considerava minima per iniziare la logopedia ma non si basava affatto su una visita individuale era così per tutti non ammettevano minimamente un bambino più piccolo. Vi posso dire che la logopedia è importantissima perchè il parlare bene, il farsi comprendere è la base se poter inserirsi nella società nelle amicizie. Certo sarebbe meglio se fatta privatamente (la pubblica è poca e molte volte c'è distrazione per loro) ma è molto costosa a mio avviso. Noi abbiamo puntato molto sulla comprensione e per questo oltre alle terapie standard nella ASL da quando aveva 9 mesi è seguito da una pedagogista privata ed infatti nelle visite NP trovano che in questo ambito raggiunge un punteggio maggiore rispetto agli altri campi quando misurano il QI. L'andamento del linguaggio come di ogni altra cosa è molto soggettivo non puoi fare un paragone con altri c'è chi parla prima c'è chi parla dopo l'importante è il risultato finale certo ben venga ogni aiuto in più.

mip1234
23-01-2015, 23:12
Ciao Anto,
Al corso in Inghilterra ho scoperto che i bimbi con sdd vengono introdotti già molto presto alla distinzione dei suoni, che pare essere un po un punto debole se sviluppato senza supporto visivo. Quindi già da piccoli si introducono delle schede con i suoni (esempio la lettera S) e un'immagine (il serpente) in modo da facilitare sia la comprensione che in futuro la produzione dei suoni e dei fonemi.
Qui da noi, a quanto so, questo viene eventualmente affrontato dopo i 3/4 anni, ma devo dire che io sono rimasta molto colpita dal sistema utilizzato li che è basato su ricerche dettagliate ed è abbastanza semplice da utili utilizzare per noi genitori.

Certo sarebbe bello avere dei professionisti che ci consigliano e vedono con occhio esperto progressi e limiti.

ADR
25-01-2015, 00:36
anche noi abbiamo cominciato a 2 anni, ma con un counselling logopedico ogni 20 gg circa. In questi incontri di 40 minuti circa in cui ero presente la logopedista mi faceva vedere vari giochi da proporre a Lorenzo, per aiutarlo a produrre i suoni prima e parallelamente cominciare a allungare la sua attenzione e strutturare da subito una prima bozza di frase...... del tipo: mamma e verso di mangiare ... e più avanti: mamma papa... poi a 2 anni e mezzo abbiamo cominciato ad andare una volta alla settimana e non abbiamo più smesso, a parte il mese di agosto, e devo dire che i risultati sono davvero buoni.

nellyb
26-01-2015, 00:46
Secondo me state già facendo un gran lavoro .
Alice ha cinque anni ,un infinita curiosità.Noi giochiamo moltissimo A dire il vero alcune cose della terapia sono diventate gioco ,per rendere tutto molto leggero Insomma abbiamo ottimizzato le cose .
Vedrai che le risposte e le soddisfazioni non mancheranno

mammadigio
27-01-2015, 07:56
Ciao anche a noi è stato detto dopo i 3 anni. Comunque lui gioca molto con i giochi del fratello maggiore, quelli istruttivi che ad ogni tasto corrisponde una parola o un suono, con i libri degli animali e con la fattoria che fa tutti i versi ...e poi adora vedere i video dello zecchino su youtube. Il suo preferito è il gatto puzzolone e batte con le mani a tempo di musica e mette le labbra arricciate come se volesse cantare.
Ieri ha messo una macchina sulla pista emulando il fratello.

antodany21
27-01-2015, 12:10
Donatella ha centrato in pieno la domanda : come si fa a capire se lo sviluppo del linguaggio (o altre tappe) sta procedendo bene o si può intervenire in maniera più mirata?
Intanto grazie a tutti x i vostri preziosi consigli!
Invece volevo chiedere ad Anna Rita, x la pedagogista privata ti ha consigliato qualcuno o hai deciso tu perché ti sembrava giusto iniziare?

Anna Rita Fracchiolla
27-01-2015, 20:52
in realtà da quando è nato io ho contattato genitori con figli più grandi per sapere come si erano mossi e poi una mattina ho visto un ragazzino adolescente sveglio che pagava da solo al supermercato con sicurezza e ho chiesto ai suoi genitori dove lo avevano portato per terapie e loro mi hanno indirizzato questa dottoressa. Abbiamo deciso di fare una prova per 6 mesi e in caso avessimo verificato dei progressi in marco avremmo continuato e così è stato. Le terapie della asl si riducevano a poco perchè lui entrava piangendo ed era più il tempo per entrare in sintonia con lui che gli esercizi. Con questa pedagogista potevamo esserci anche noi (per almeno un anno) e lui si sentiva tranquillo e noi potevamo constatare realmente cosa faceva e magari ripeterlo anche a casa.

maddy
28-01-2015, 12:58
Donatella ha centrato in pieno la domanda : come si fa a capire se lo sviluppo del linguaggio (o altre tappe) sta procedendo bene o si può intervenire in maniera più mirata?


io purtroppo non so rispondere a questa domanda. Sicuramente una visita logopedica saprebbe stabilirlo, ma il problema è sempre quello, a quanto pare: non viene offerta la logopedia dalle strutture pubblica prima dei 3 anni, a prescindere. E' ovvio che il problema non è che prima il bambino non sia pronto, ma piuttosto che la struttura non può soddisfare la domanda di tutta l'utenza. Va anche detto però che spesso la terapia logopedica prevede un lavoro a tavolino che prima dei 3 anni può non essere accettato dal bambino, e quindi in questo senso davvero non serve. Però i buoni consigli (massaggi, giochi del soffio etc etc) possono e devono essere dati anche prima e comprendo benissimo lo scoramento di chi si sente abbandonato a sè stesso, perchè questo sentimento è stato e ancora a volte è il mio.
Il mio suggerimento è di cercare, in difetto di un supporto da parte del pubblico, un bravo professionista privato (facendosi consigliare dall'associazione locale, piuttosto che da altre mamme che conoscete) che possa fare una prima valutazione e possa poi offrire se non una terapia settimanale, che in effetti diventa un bell'impegno economico, almeno qualche consulto ogni tanto, per dare alla famiglia "i compiti da fare a casa"

paola
28-01-2015, 14:40
Lo specialista che dovrebbe valutare le strategie e capire se ci sono problemi funzionali che ostacolano il linguaggio è il foniatra. Figura che dovrebbe essere presente in tutti i centri di riabilitazione dove si fa logopedia. Il piano terapeutico andrebbe seguito da npi e foniatra in equipe con logopedista e psicomotricista, questa almeno è la teoria...

ADR
29-01-2015, 00:44
Lo specialista che dovrebbe valutare le strategie e capire se ci sono problemi funzionali che ostacolano il linguaggio è il foniatra. Figura che dovrebbe essere presente in tutti i centri di riabilitazione dove si fa logopedia. Il piano terapeutico andrebbe seguito da npi e foniatra in equipe con logopedista e psicomotricista, questa almeno è la teoria...
si la teoria...

pat65
20-03-2015, 14:20
Flavio ha dieci anni a non fa logopedia da quando e' stato dimesso dalla ASL all'eta' di 6 anni circa con la motivazione che ormai non ne aveva pu' bisogno (??????) . Ovviamente noi sapevamo benissimo che ne avrebbe avuto ancora bisogno, ma siccome stava attraversando un periodo un po' delicato dovuto all'inserimento alla scuola elementare abbiamo approfittato della cosa per "scaricarlo" un po' da impegni e pressioni. Circa sei mesi fa ci siamo chiesti se fosse stato il caso di riprendere la logopedia e abbiamo richiesto una valutazione psicologica e logopedica all' ospedale San Raffaele di Roma con l'equipe del professor Albertini. Dopo una serie di visite e valutazioni e emerso che OVVIAMENTE ha ancora bisogno di fare logopedia e quindi abbiamo ricominciato privatamente con due sedute a settimana.

chiala17
23-03-2015, 00:08
Sara ha 3 anni, ha iniziato logopedia da alcuni mesi e ancora fatica a sostenere tutta le durata della terapia. Prima di iniziare ha fatto diverse valutazioni che ci sono state utili per capire dove eravamo e cosa fare.
Io le ho letto tantissimi libri fin da piccolissima. Le facevo notare prima solo le figure degli animali e i colori, poi via via sempre più particolari.
Le ho fatto fare alcuni esercizi spontanei di imitazione quando mi guardava la bocca.
Le ho mostrato la lingua e i movimenti che può fare. L'ho aiutata a scoprire il suo corpo.
Ha assaggiato varie volte il limone e ha fatto esercizi col ghiaccio e con spazzolini elettrici consigliati dalla logopedista.
Questa la mia esperienza al riguardo
11 mesi sono decisamente pochi per la terapia vera e propria, ma una valutazione può sicuramente darti spunti e consigli utili.

stefania71
19-07-2015, 18:16
Sento tanti di voi parlare dell'intervento del pedagogista ma cosa fa esattamente il pedagogista ?

maddy
28-07-2015, 14:41
ciao, non so cosa dovrebbe fare "da manuale", ti posso dire cosa fa o cerca di fare la nostra pedagogista.
Noi ci avvaliamo della sua collaborazione da quando Monica aveva circa 2 anni e mezzo. All'inizio non capivo bene nemmeno io perchè pagavo questa figura ;) ma per la serie "non lasciamo nulla di intentato" sono andata avanti.
In pratica, all'inizio il suo intervento era più che altro volto a far "digerire" a noi genitori l'unicità di nostra figlia, cercando di farci prendere consapevolezza delle sue capacità e caratteristiche umane, a prescindere dalla sindrome.
Nei confronti della scuola, prima nido, poi materna e ora alla primaria, ha cercato (non sempre riuscendoci a motivo di varie "chiusure" da parte della scuola) di fare un pò di cultura, ovvero di far vedere alle insegnanti prima Monica e poi la sindrome e tentando anche di passare loro gli strumenti più efficaci per stabilire una buona relazione con la bambina favorendo i suoi processi di apprendimento.
Adesso che Monica è alla primaria, si è proposta anche come figura in grado di dare consigli "pratici" di didattica. Tanto per fare degli esempi, ha suggerito l'uso dei quadretti di 2 cm invece che di quelli più piccoli, ha consigliato di utilizzare molto le dita delle mani per il conteggio, e altre piccole strategie.
Con noi genitori cerca sempre di stimolarci suggerendo qualcosa da "insegnarle" nella vita quotidiana.
Se dovessi riassumere direi che aiuta a tenere le fila del percorso di crescita del bambino, aiutando a evidenziare le lacune e le strategie per superarle e allo stesso tempo facendo notare gli aspetti di maggiore "eccellenza" (relativa ;) ).
Per chi non capisce niente di bambini, perchè è il primo e magari anche l'ultimo, può essere molto utile