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teguric60
20-11-2013, 01:27
Ciao cari amici,
mi scuso per la lunga assenza!!! :redface:
Vorrei porvi un quesito: dall'inizio dell'anno scolastico, è già la seconda volta che ci dicono di fare o entrare dopo a scuola oppure uscire Riccardo. Dal momento che, queste richieste, non ci erano MAI state fatte, le posso ritenere CORRETTE??... Vi ringrazio per l'aiuto che mi potrete dare.
Un abbraccio. :mad:;)
Teresa

mariasole
20-11-2013, 01:41
Ciao Carissima! Benritrovata!:P
Qual'è la motivazione che ti viene data a questa richiesta
e quanti giorni prima te la fanno?

teguric60
20-11-2013, 07:50
Ciao cara,
L'ho saputo con una settimana di anticipo, e proprio per questo non mi sembra corretto!!! Avrebbero potuto predisporre una sostituzione oppure, essendo Riccardo alunno della classe e NON dei sostegni, farlo stare con i prof curricolari. Si trattava poi di un'ora al mattino e due in uscita, ovviamente in giorni diversi. In vista di questo mi chiedo, dal momento che andiamo incontro all'inverno, e con essi arrivano anche i raffreddori, cosa farà il mio ragazzo se si ammaleranno??? Smetterà di frequentare??? BOHHHHH!!!!

Sergio
20-11-2013, 07:56
Ti ho risposto anche su FB,Giorgio alle medie ebbbe ,causa maternità a rischio del sostegno,un balletto di insegnanti presi qua e là ma mai,mai mi chiesero una cosa simile e lui stava a scuolatutti i giorni anche alpomeriggio(tranne il mercoledì),prova aguardare sulle schede scolastiche dell'avv Nocera se trovi qualcosa al riguardo,in bocca al lupo.
Antonella mammma di Giorgio

Fraegio
20-11-2013, 08:37
Ogni volta che sento di queste situazioni mi monta una rabbia!
Ciao, scusami se esordisco così, ma dopo che si lotta tanto per l'integrazione sentire ancora queste cose mi fa imbestialire.
Mi dispiace Mariasole non può esserci motivazione che tenga!!!!
Non possono assolutamente chiedere alle famiglie una cosa del genere, primo perchè il diritto allo studio è un obbligo, quindi questi insegnanti vengono meno ad una legge. Secondo perchè non pensano minimamente alla bomba che ci lanciano in casa!
Ci obbligano a lottare per far integrare il nostro bambino in un ambiente dove è rifiutato, quindi li odio doppiamente e non li giustifico minimamente!!!!

riodini
20-11-2013, 08:43
quoto Francesca al 1000%, non esiste proprio un discorso del genere, nessuna scusa e nessuna motivazione a priori. devi andare a parlare con il dirigente perchè tuo figlio ha diritto a stare a scuola! poi è chiaro che quando le cose vanno bene e sono serene ci si può anche venire incontro nel caso di un bisogno eccezzionale ma solo eccezionale!!!!!
mi spiace dirtelo ma devi tirar fuori le unghie, solo lottando noi genitori possiamo risolvere queste situazioni e far loro capire che questo modo di fare integrazione non è integrazione ma discriminazioni.
Adriana, mamma di Emanuele 14 anni

zioudino
20-11-2013, 10:22
Scusate...faccio una domanda da ignorante in materia perchè mio figlio ha solo 4 anni e con la materna la realtà mi sa che è ben diversa rispetto alle scuole "dei grandi"...ma sento parlare sovente di una copertura limitata nelle ore del sostegno, in questi casi solitamente cosa succede? Cioè, se si ha una copertura ad esempio di sole 15 ore a settimana, le ore restanti l'alunno resta in classe ugualmente no? E allora per quale motivo se manca l'insegnate di sostegno viene chiesto di fare un'entrata posticipata?

paola
20-11-2013, 10:45
Ti rispondo con due parole "non esiste". Fatti mettere la richiesta x iscritto. Da chi ti è stato chiesto? Dal sostegno? Curricolari? Dirigente?

giuly
20-11-2013, 10:49
Assolutamente non possono fare una richiesta del genere. Quando manca un insegnante curricolare cosa fanno? Chiedono a tutta la classe di stare a casa? :evil:
Al massimo potrebbe succedere che il genitore, sapendo che non c'è il sostegno e il ragazzo magari viene lasciato ad annoiarsi, decida spontaneamente di andarselo a prendere o non mandarlo a scuola del tutto ma deve comunque essere una LIBERA SCELTA del genitore.
Inoltre come dice Alessandro-zioudino raramente la copertura è totale, quindi la momentanea assenza dell'insegnante di sostegno non dovrebbe essere un grosso problema. Anch'io ti consiglio di andare a parlare con il dirigente ricordandogli che tuo figlio ha il diritto di frequentare la scuola esattamente come tutti gli altri, indipendentemente dalle assenze degli insegnanti!

pamela
20-11-2013, 11:15
è suo diritto rimanere in classe.... angelica entra tardi due mattine a settimana a volte però capita che la logopedista o la psicomotricista hanno corsi e quindi lei non va: alla riunione facendo l'ingenua ho chiesto (più che altro per vedere l'onestà delle maestre......)se dovesse capitare cosa faccio?? e sia il sostegno che le maestre di classe mi hanno detto che è un suo diritto venire a scuola di non pensare neanche di lasciarla a casa...sentendo quello che dici tu devo ritenermi fortunata che rispettano un suo diritto???
non è possibile che bisogna essere sempre sul piede di guerra...
fai come ha detto Paola fattelo scrivere....

GIUSI
20-11-2013, 11:34
Anch'io non li giustifico proprio per niente!

maddy
20-11-2013, 13:56
non sta nè in cielo nè in terra che facciano una richiesta del genere. E' bello che tu sappia quando non c'è nè sostegno nè assistente, ma quello è il limite. Prendili in giro: ringrazia dell'informazione ma dì loro che ovviamente tuo figlio andrà a scuola. E se non la capiscono, allora pretendi la richiesta scritta.... secondo me non la faranno mai !!!

p.s. ho spostato la discussione in questa sezione, togliendola dall'area didattica vissuta, che è dedicata ai consigli didattici ed è visibile anche ai non iscritti

mariasole
20-11-2013, 15:20
Ciao cara,
L'ho saputo con una settimana di anticipo, e proprio per questo non mi sembra corretto!!! Avrebbero potuto predisporre una sostituzione oppure, essendo Riccardo alunno della classe e NON dei sostegni, farlo stare con i prof curricolari. Si trattava poi di un'ora al mattino e due in uscita, ovviamente in giorni diversi. In vista di questo mi chiedo, dal momento che andiamo incontro all'inverno, e con essi arrivano anche i raffreddori, cosa farà il mio ragazzo se si ammaleranno??? Smetterà di frequentare??? BOHHHHH!!!!
La motivazione di questa richiesta è stata perchè non c'era l'insegnante di sostegno? Non ho capito :confused:
intendo se non hanno chi copre quelle ore e perchè o altro.
Ti ho fatto questa domanda, perchè da coordinatrice, volevo capire bene la situazione, non per trovare scusanti,
e capire da chi ti è fatta la richiesta.
Se questa è la motivazione, a chi te l'ha posta, chiederei di mettere la richiesta per iscritto.
Poi ti suggerirei di andare dal Dirigente, per far valere i diritti di tuo figlio, in quanto simile richiesta non può essere fatta,
specie se con una settimana di preavviso, quando hanno tutto il tempo per trovare una soluzione alternativa.
Quindi, se questo è già successo due volte, dì chiaramente al Dirigente che non dovrà succedere mai più!

paola
20-11-2013, 15:24
Ci ritorno con più calma, perchè comunque la questione è spinosa quando ci si trova di fronte a situazione del genere :o
Mi pare di ricordare che Ricky sia grandicello quindi farà le medie. Che classe? Ha appena cambiato scuola? Cosa è cambiato rispetto all'anno scorso che ha fatto cambiare atteggiamento?
Sull'aspetto legale quella che ti hanno fatto è una richiesta che non esiste e su come affrontarla con le cattive lo spiego alla fine, sperando che non ci dobbiate arrivare soprattutto per Richy, però prima quello va valutato è il benessere del bambino. Se le insegnanti fanno richieste di questo tipo come si comportano con lui? Esiste una parvenza di integrazione? E' integrato in un gruppo classe o è un gruppo nuovo? Lui come la vive questa cosa? (perchè mica è scemo!!)
Definito questo le decisioni da prendere sono innanzi tutto per tutelare lui, e di sicuro la migliore per lui non è quella di assecondare la richiesta, perchè altrimenti passa il messaggio che è un corpo estraneo alla classe, e passa a lui e ai suoi compagni, mentre alle insegnanti e al dirigente passa il messaggio che possono fare quello che gli pare.
Come affrontare una situazione del genere?
Innanzi tutto dipende da chi ha fatto la richiesta. Se sono le insegnanti, allora forse (e dico FORSE) il preside non è informato, ma comuque anche se lo fosse farà finta di non saperlo, per cui si va a parlare con il preside facendo presente che è una richiesta ILLEGALE (usare proprio questo termine) e che così facendo la scuola è passibile di denuncia, di solito se è un dirigente un po' sgamato e capisce che uno la denuncia gliela fa davvero, parla con le insegnanti e come genitori dovrete "solo" monitorare il loro comportamento in classe, se è uno ignorante quanto una capra (e ce ne sono!) avallerà la posizione delle insegnanti, a quel punto c'è da iniziare una bella battaglia :( Se l'opzione "cambiare scuola" non è contemplabile allora, dopo il colloquio con il dirigente (che deve avvenire con entrambi i genitori presenti), si inizia a scrivere (e glielo si anticipa) alla direzione scolastica regionale e al provveditorato facendo riferimento a date precise (in modo che possano controllare i registri) e nomi del personale con cui avete parlato (insegnanti e dirigente). Questo tipo di atto (che però deve essere fondato e soprattutto comprovabile) equivale ad un richiamo ufficiale per il personale implicato, quindi ha un forte impatto formale che può portare a dei trasferimenti, per quello ai colloqui con insegnanti e dirigente quando si creano situazioni di questo tipo bisogna andare in 2, se non siete liberi entrambi i genitori fatevi accompagnare da qualcun altro. Inoltre vanno pretese le comunicazioni per iscritto per tutto! ivi comprese richieste sull'orario.

teguric60
20-11-2013, 16:07
E vero, anche io sbotterei dalla rabbia ma temo, avendo loro il coltello dalla parte del manico, le ahimè note ripercussioni.... :(

teguric60
20-11-2013, 16:09
Mi è stato chiesto dal sistegno, non so se le pro sono al corrente....

maddy
20-11-2013, 17:00
beh se è così, ignora quello che ti ha chiesto il sostegno....

Laura74
20-11-2013, 20:32
verifica che le insegnanti di classe lo sappiano, se così non fosse è giusto che capiscano cosa ti è stato chiesto e come sia illegale qs pretesa. se dovessero esserne a conoscenza io farei presente inizialmente con calma che qs richiesta non è legittima e prova a vedere come reagiscono.
ma quindi avete la copertura totale in classe?

mela
20-11-2013, 22:12
Anche a me è stato chiesto. Gabriele e' in prima media come Riccardo, se non erro. All'inizio della scuola la motivazione era che non avevano ancora l'organico al completo. Allora mi sono molto scocciata però , visto che potevo farlo, l'ho tenuto a casa alla prima ora x una settimana. Dopo deve essere intervenuto qualcuno, anzi lo so per certo, e spontaneamente mi hanno chiesto di fare di nuovo orario completo. Ora sono ritornate alla carica, per la verità con modalità meno pressanti ma ponendolo solo ed esclusivamente come una questione di stanchezza del bambino; per un giorno alla settimana , dovrebbe uscire alle 16 , lo andiamo a Prendere alle 15. Questo fino a gennaio, quando la scuola sarà più organizzata (ora ci sono dei problemi oggettivi indipendenti dai professori) e si spera che partiranno dei laboratori ai quali Gabriele potrà partecipare. Ci tengo a precisare che so benissimo che la richiesta di tenere un bambino a casa per mancanza di organico è assolutamente illecita. Ora per quanto mi riguarda le accontento,anche perché sicuramente Gabriele è stanco dopo una giornata di scuola. So che hanno problemi di struttura e non possono organizzare i laboratori , che sono sicuramente più leggeri che la lezione frontale.A gennaio questa situazione si dovrà risolvere , io sono andata incontro alle loro necessità x il tempo richiesto, e non intendo andare oltre.

ADR
20-11-2013, 22:16
aggiungo, a quello che i più esperti di me ti ha dato detto, che qualche volta una piccola minaccia basta. il primo anno in assenza dell'accudiente mi stato chiesto di andare a prendere il bambino prima... ho subito ribattuto che se non potevo lasciare lorenzo senza accudiente, dal momento che gli era stata data come supporto, allora avrei fatto subito rinuncia definitiva all'accudiente poichè che non intendevo subordinare la presenza del bambino alla presenza o meno dell'accudiente. Non ho più ricevuto richieste del genere.

mariasole
20-11-2013, 22:38
E vero, anche io sbotterei dalla rabbia ma temo, avendo loro il coltello dalla parte del manico, le ahimè note ripercussioni.... :(
In questo caso il coltello dalla parte del manico non ce l'hanno loro, ma tu!
Ti allego il link di cosa prevede la legge, anche se non recente, ma non è stata modificata da allora.
Ciò che ti è stato chiesto è contro la normativa...
insistevo chiederti la motivazione perchè poteva esserci il caso della mancanza di nomine, che non giustifica la richiesta, ma ne poteva dare un senso.

Fatti "forte" e con calma ma fermezza, vai alla "fonte" e dì che niente di simile ti potrà mai essere chiest in futuro, meno che, come mela, questa non sia una tua scelta... non può però mai essere una costrizione.

mariasole
20-11-2013, 22:48
E p. c. al Dirigente Scolastico dell’ istituto
Oggetto : sostituzione docente di sostegno per assenza per malattia per giorni inferiori a cinque nella scuola primaria ed a quindici nella secondaria di 1° grado

Nel rispondere al quesito da voi proposto è innanzitutto utile richiamare la normativa relativa al ruolo ed alle competenze dei docenti di sostegno.
Con una nota del 30 novembre 2001 "Assistenza di base agli alunni in situazione di handicap" il MIUR ha fatto il punto sulle competenze dell’istituzione scolastica rispetto all’attività di assistenza di base agli alunni disabili inseriti nelle classi delle scuole di ogni ordine e grado. L’assistenza di base risulta fortemente connessa con quella educativa e quella didattica, secondo un progetto che vede coinvolti tutti gli operatori scolastici dai dirigenti ai docenti ai collaboratori, dai genitori ai tecnici della riabilitazione attraverso la predisposizione del Piano Educativo Individualizzato che a sua volta rientra nella più ampia autonomia progettuale dell’istituzione scolastica, sintetizzata nel Piano dell’Offerta Formativa.
Con tale documento vengono chiariti ruolo e competenze dei collaboratori rispetto ai diversi momenti della vita scolastica degli alunni disabili, tendenti a rendere possibile l’esperienza scolastica nell’autonomia corporea, di movimento e di relazione. Altri profili professionali operanti nella scuola hanno titolo ad interagire con gli alunni disabili in considerazione che la normativa italiana è la più avanzata tra quella dei paesi europei, ma il ruolo del docente di sostegno rimane centrale e insostituibile.
L’art 315 c.5 del T.U. 297/94 recita:
"I docenti di sostegno assumono la contitolarità delle sezioni e delle classi in cui operano, partecipano alla programmazione educativa e didattica e alla elaborazione e verifica delle attività di competenza dei consigli di intersezione, di interclasse, di classe e dei collegi dei docenti".
La legge 104/92 ha previsto una serie di raccordi interistituzionali che si concretizzano attraverso l’intervento di specialisti esterni, chiamati a realizzare percorsi formativi, che nella persona disabile assumono valori di tutto campo ed in casi di particolare gravità è possibile ricorrere a soluzioni di sostegno di carattere non prettamente didattico, da affidare anche ad altri operatori: ausiliari, assistenti, educatori professionali, volontari, per attività quali l’assistenza fisica o di base, come recentemente chiarito, supporto all’autonomia, mediazione comunicativa, e altro ancora, dalla rete degli enti locali, alle ASL, alle associazioni dei genitori, attraverso il coinvolgimento formalizzato in convenzioni, affidamento di incarichi, prestazioni d’opera o banca delle ore ecc. Ma questi interventi rivestono un carattere ausiliario e rimane dunque centrale e insostituibile la nomina di docenti specializzati, cioè in possesso di particolari titoli culturali e professionali, fissati dal DPR 970/1975.
Dalla normativa sopra richiamata ne consegue che l’insegnante di sostegno è docente contitolare della classe. Ma come afferma il direttore regionale dell’Ufficio Regionale della Puglia (AOODRP Prot. 7938 Bari,11 settembre 2008) “Relativamente alla sostituzione dei colleghi della propria classe, non potrebbe fondatamente argomentarsi, in senso contrario, dalla circostanza che l'art.13, comma 6, Legge 104/92 faccia riferimento alla "contitolarità" della classe, trattandosi di una disposizione che assume una propria specifica valenza sul piano squisitamente didattico, in vista del necessario raccordo tra il docente di sostegno e i docenti c.d. curriculari in sede di programmazione educativa e didattica, senza peraltro inficiare la distinzione tra i rispettivi compiti istituzionali.”
Ed è proprio da questa distinzione di ruoli istituzionali e dalla insostituibilità del ruolo del docente di sostegno che deriva la normativa relativa alle supplenze in caso di assenza dell’alunno diversamente abile o del docente di sostegno .
In caso di presenza o assenza dell’alunno disabile il docente di sostegno non può essere impegnato in supplenze, in caso contrario si limiterebbe il diritto allo studio del disabile sancito dalla legge 104 e si violerebbe il principio di contitolarità innanzi citato. In caso di assenza dell’alunno diversamente abile, l’insegnante di sostegno dovrà rimanere nella classe in cui è contitolare. In caso sia assente il docente della classe nell’ora della contitolarità, il docente di sostegno è individuato prioritariamente per la sostituzione.
Nel caso di assenza del docente di sostegno non è possibile ricorrere alla sua sostituzione né da parte del docente della classe, né tantomeno da altro docente dell’istituto e va sostituito, non appena assente, nominando subito, anche per supplenze brevi inferiori ai cinque giorni nella scuola primaria ed a quindici nella scuola secondaria di 1° grado, il supplente con la specializzazione e, solo in mancanza di docenti con il titolo, si può ricorrere a supplenti senza titolo. La stessa nota del 25 agosto 2009 Prot. n. AOODGPER. 12360 sulle istruzioni del conferimento delle suppenze, conferma e chiarisce che l'insegnante di sostegno non è intercambiabile:"In caso di esaurimento degli elenchi degli insegnanti di sostegno compresi nelle graduatorie ad esaurimento, i posti eventualmente residuati saranno assegnati dai dirigenti scolastici delle scuole in cui esistono le disponibilità, utilizzando gli elenchi tratti dalle graduatorie di circolo e di istituto, di prima, seconda e terza fascia, validi per l’a.s. 2009/2010; in caso di esito negativo si ricorrerà successivamente a quelli delle altre scuole della provincia secondo il criterio della viciniorità e, in subordine, si attingerà alle normali graduatorie degli aspiranti privi di titolo di specializzazione".
Sappiamo bene che talvolta ci sono ancora difficoltà organizzative per “chiamare” i supplenti. Perciò riteniamo che la responsabile collaborazione di tutto il personale sia indispensabile nei casi di emergenza – solo nei casi di emergenza -, che si verificano quando, per esempio, il docente di sostegno si assenta nel corso del servizio o all’inizio della mattinata, quando l’alunno disabile è già a scuola. Ma l’emergenza può durare qualche ora o al massimo un giorno. E’ necessario, perciò, è obbligatorio che il procedimento per la nomina del supplente del docente di sostegno sia avviato subito, appena avuta la comunicazione della sua assenza.
Tutto ciò al fine di tutelare prioritariamente l’alunno diversamente abile ma anche il personale docente e lo stesso dirigente scolastico. Sottolineiamo infatti che la sostituzione immediata del docente di sostegno con il supplente non solo è rispettosa della normativa vigente in tema di supplenze brevi e di quella relativa al sostegno, ma, al tempo stesso, è l’unica strada percorribile per evitare al personale docente ed al dirigente scolastico responsabilità e rischi derivanti dalla mancata attuazione di suddetta normativa. Numerosi sono i casi di contenzioso e di pronunciamento della autorità giudiziaria in tal senso.
Per l’esecutivo provinciale dei Cobas Scuola
(Gilberto Vento)
Pisa 14 Dicembre 2009

mariasole
22-11-2013, 01:13
Per sfatare ogni dubbio in merito:
http://www.coordown.it/www/upload/download/20131110-115914_5.pdf
A pag.67 c'è, al punto 7, la risposta alla tua domanda, che è no,
e anche la legge a cui far riferimento.
Spero di esserti stata utile in questo e di darti motivazione per far valere i diritti di tuo figlio.
In bocca al lupo! Facci sapere come proseguirà il tutto :)

mariasole
22-11-2013, 01:25
se lo stampi e lo consegni a chi ti ha fatto questa richiesta, non serve aggiungere altro....se proprio vuoi fargli venire un pò di "scagotto" ( parola veneta ) digli "la prossima volta vi denuncio" . Calma e fermezza sono sempre le armi vincenti...e non si fa neanche tanta fatica :rolleyes:

drdlrz
22-11-2013, 10:40
Io andrei per gradi...
Non conosco la situazione, ma potrebbe essere che si tratti di un'insegnante di sostegno magari un po' ansiosa, che si preoccupa che Riccardo possa trovarsi a disagio nella classe in sua assenza, possa assumere un comportamento scorretto che la prof di classe potrebbe non essere in grado di gestire, possa disturbare o al contrario isolarsi, comunque soffrire.
Con la sicurezza di chi ha la legge dalla sua parte, ma anche la calma serafica (apparente per quanto mi riguarda ;)) di chi ha cresciuto un ragazzo con la sdd fino qui, ne ha viste tante e sa che supererà anche questa, io proverei a rispondere all'insegnante di sostegno che questo è un problema da affrontare da subito, visto che è naturale che lei si assenterà durante l'anno, e la soluzione non può certo essere tenere il ragazzo a casa.
L'ideale forse sarebbe fare una riunione con gli insegnanti e l'ins di sostegno dove parlate con tranquillità e con franchezza di come gestire le ore in cui lui rimarrà in classe da solo, senza pretendere la luna (ovviamente non si può pretendere la dedizione completa da parte di un'insegnante che ha altri 25 ragazzi da seguire), ma concordando e "inventando" modalità per rendere praticabile la presenza autonoma in classe e, perchè no, farne un'occasione di crescita per Riccardo e per i suoi compagni, ipotizzando forme di tutoring di un compagno a turno che lo aiuta a seguire, che gli spiega la lezione in modo semplificato, oppure guidando la sua attenzione con modalità adatte a lui, o altro che la tua conoscenza di tuo figlio (o magari con l'appoggio di qualche specialista che lo segue) vi suggerisca.
Poi, certo, c'è sempre la legge. Si può buttarla là, come facendola cadere, se proprio è necessario. Ma senza brandirla come un'arma da subito. Non è sempre necessario e di sicuro non predispone alla collaborazione. Poi, come dici tu, se noi facciamo la frittata a scuola ci stanno loro, e loro scontano le conseguenze di un ambiente avverso.
QUesto non significa essere remissivi, ma tranquillamente assertivi rispetto ai diritti di tuo figlio, mostrando fiducia rispetto alle possibilità degli insegnanti di classe di farcela da soli. Dopotutto si tratta di tamponare qualche ora... sapranno bene inventarsi qualcosa!!

mariasole
24-11-2013, 02:01
Il tuo intervento, Cristina, è ottimo...se trovi la realtà adatta e pronta alla collaborazione reciproca. ;)
Ma tu ti sei trovata in questa situazione? In teoria non dovrebbe succedere, perchè in caso di assenza dell'insegnante di sostegno, ci deve essere un sostituto.
In questo caso la richiesta è già stata fatta due volte...e se non si trova una "mediazione" mi sa che continua tutto l'anno.
In questo senso era stata fatta la mia affermazione: nell'evitare che questa richiesta venga fatta ancora, visto che non dovrebbe essere contemplata come soluzione ad un problema.

drdlrz
25-11-2013, 02:10
Mi sono trovata in questa situazione il primo anno di scuola materna. Lucrezia era estremamente iperattiva, e nel pomeriggio quando era stanca se mancava il sostegno era ingestibile. Siccome mi rendevo conto della situazione, ho parlato con le insegnanti e mi sono accordata che avrei ritirato Lucrezia ogni volta che potevo, considerato che avevo una bambina di due anni oltre a lei e ne aspettavo una terza.
Poi mi sono trovata di nuovo in questa situazione in terza elementare. Lucrezia aveva solo sei ore di sostegno e le avevano tolto l'aec perché secondo le insegnanti non ne aveva bisogno. In quel caso ho fatto ricorso per avere una cattedra piena di sostegno e ho chiesto un glh per riavere l'aec. In quel caso non sono riuscita a non far pesare il fatto che ci eravamo trovate in quella situazione a causa delle insegnanti titolari che al glh avevano fatto corpo con la coordinatrice del comune e mi avevano messa in minoranza facendo togliere l'aec. Ho riottenuto l'aec, ma guastato i rapporti con tutte le titolari o quasi, e nonostante la diplomazia è subentrata una diffidenza che abbiamo pagato fino alla quinta, e ancora rimpiango di non essere riuscita a tenermi in quel caso.
Quella per me è stata una grande lezione, perché ho guastato l'ambiente in cui mia figlia è vissuta 8 ore di ogni suo giorno per tre anni.
In tutti questi anni di scuola,ormai 13 dal nido in poi, ho imparato che con la diplomazia si ottiene più che con la guerra, che si può sempre fare ma rimane un'ultimissima spiaggia per me.
Poi, ovviamente, ognuno ha il suo modo di reagire, i propri tempi, i propri bisogni.

zioudino
25-11-2013, 10:11
Quella per me è stata una grande lezione, perché ho guastato l'ambiente in cui mia figlia è vissuta 8 ore di ogni suo giorno per tre anni.
In tutti questi anni di scuola,ormai 13 dal nido in poi, ho imparato che con la diplomazia si ottiene più che con la guerra, che si può sempre fare ma rimane un'ultimissima spiaggia per me.

Questa penso sia la lezione che, più di altre, deve essere di insegnamento per tutti noi...e in tutti gli ambiti!
Oltre tutte le leggi che definiscono cosa spetta di diritto nei vari frangenti, alla fine il rapporto personale è quello che può fare la differenza per i nostri bambini e anche per noi genitori.
Quante volte dobbiamo ingoiare bocconi amari e fare un sorriso all'addetto di turno... quando invece l'istinto ci porterebbe ad esprimere una sana voglia di incazzatura?
La diplomazia è l'unica arma per riuscire ad avere (quando è possibile) sia l'uovo che la gallina...salvo poi cercare altre vie per poterci sfogare :rolleyes:

GIUSI
25-11-2013, 18:38
La diplomazia va bene...però è il modo che non mi piace...perché fa capire che si ripeterà altre volte e non lo trovo giusto per il ragazzo e per la famiglia.Noi quest'anno abbiamo concordato l'orario solo per il venerdì.Il resto delle giornate sono completamente coperte anche dalle curriculari.Anzi dirò di +. Siccome una era nuova e le hanno fatto fare un bel mese d'adattamento ( col mio Mirco compreso ;) ) apposta per poi farla rimanere da sola con tutta la classe per un ora.Questa "forzatura" imposta dalle maestre più vecchie mi è piaciuta ( ammetto che da mamma però un occhiata verso il cielo l'ho data :angel: ) ...insomma è questa integrazione.
Ma devo aggiungere...che in nome della diplomazia e a giochi fatti... non appena mi hanno detto :" quest'anno starà senza maestra di sostegno per un'ora visto che le altre maestre lo vogliono tenere"...trattenendomi ... :ffe: ho aggiunto "bene :) ..se se la sentono." Ecco il mio buon viso... :-?
Le maestre ci conoscono, sanno che ci informiamo e devo dire che il ricorso dell'anno scorso ha messo fin dall'inizio i puntini sulle "i".Penso che sia corretto far capire che le cose le sappiamo , che ci si può venir incontro....ma non troppo!

uerem
26-11-2013, 09:10
La vostra discussione è molto interessante.
Con Andrea, prima classe della primaria, abbiamo già avuto problemi: insegnante di sostegno non specializzato, scarsissima integrazione, uscite dalla classe a spasso, insegnante di sostegno impegnato in supplenze ecc.
La normativa che ci ha aiutato ad affrontare i vari problemi è stata quella delle Linee Guida per l'integrazione scolastica degli alunni con disabilità del 2009
http://hubmiur.pubblica.istruzione.it/alfresco/d/d/workspace/SpacesStore/115c59e8-3164-409b-972b-8488eec0a77b/prot4274_09_all.pdf
In esse ci sono le risposte a tanti quesiti.
Dall'entrata in vigore della L.104 del 92 sono passati più di venti anni e in questo tempo molto è cambiato nei confronti della disabilità, grazie soprattutto a chi ha lottato affinchè venissero riconosciuti i diritti delle persone e delle persone con disabilità.
Le Linee guida (anche se sono firmate dalla Gelmini...) sono un documento fondamentale per l'integrazione scolastica, bisogna conoscerle e pretendere che vadano rispettate da tutti. Ogni genitore userà il suo metodo per ottenere il rispetto dei diritti, senza aver paura delle ritorsioni dell'insegnante o del dirigente.
http://www.edscuola.it/archivio/handicap/lineeguida.htm
Nocera insegna!
Continuate a vigilare e a pretendere che i vostri figli ( e nostri nipoti) vengano RISPETTATI. Ora tocca alla vostra generazione lottare affinchè i risultati ottenuti, dopo tante battaglie,vengano conservati e migliorati

paola
26-11-2013, 15:25
Mi sono trovata in questa situazione il primo anno di scuola materna. Lucrezia era estremamente iperattiva, e nel pomeriggio quando era stanca se mancava il sostegno era ingestibile. Siccome mi rendevo conto della situazione, ho parlato con le insegnanti e mi sono accordata che avrei ritirato Lucrezia ogni volta che potevo, considerato che avevo una bambina di due anni oltre a lei e ne aspettavo una terza.
Scusa Cristina, ma non è la stessa situazione ;) un conto è la telefonata che ti invita a tenere tuo figlio a casa a prescindere, un conto è una decisione concordata. Di sicuro va migliorata la comunicazione e il modo di comunicare.
Anche noi andiamo a prenderere prima Davide in alcuni pomeriggi in cui sappiamo che sarebbe peggio per lui stare in classe (non per la "fatica" delle insegnanti ma per l'autostima del bambino) e da sempre ho chiesto di dirimi se è stanco xchè preferisco mille volte che vada a casa prima piuttosto che saperlo sdraiato sul materassino dietro la classe che lavora, buttato sotto la cattedra o in giro per corridoi. Però tutto questo di base deve avere un dialogo. Noi abbiamo avuto il problema inverso i primi anni le maestre volevano Davide in classe per 40 ore, perchè poi ai glh si facevano belle perchè riuscivano a tenercelo (d'altronde stava buono buono in un cantuccio...), salvo poi soprassedere su cosa faceva in quelle ore (per altro con copertura).

Quella per me è stata una grande lezione, perché ho guastato l'ambiente in cui mia figlia è vissuta 8 ore di ogni suo giorno per tre anni.
In tutti questi anni di scuola,ormai 13 dal nido in poi, ho imparato che con la diplomazia si ottiene più che con la guerra, che si può sempre fare ma rimane un'ultimissima spiaggia per me.
Poi, ovviamente, ognuno ha il suo modo di reagire, i propri tempi, i propri bisogni.

La guerra è sempre l'ultima spiaggia, ma, appunto, dipende dalle situazioni e da chi hai di fronte, se sono persone che sanno insegnare e hanno voglia di farlo (tanto che ti chiedono meno copertura) allora sì, ma quando hai persone ignoranti (proprio nel senso che ignorano le cose) e con poca voglia di lavorare (e purtroppo ce ne sono), la diplomazia diventa un modo per consentirgli di fare il meno possibile. Io sono stata diplomatica fino alla fine della terza elementare, mi hanno chiesto di non fare la permanenza e li ho ascoltati nonostante nn fossi convinta, salvo poi non avere il rapporto 1:1 promesso e avere la pluriclasse che Davide doveva evitare (il patto era lo iscrivi quest'anno così dopo non te lo facciamo andare in pluriclasse), mi hanno chiesto la formazione gli ho portato la formazione (a spese nostre), mi hanno chiesto elasticità sulle assenze e hanno avuto un genitore più elastico, mi hanno chiesto di far passare la pluriclasse per non collaborare con insegnanti con cui non andavano d'accordo e lo hanno avuto, mi hanno chiesto collaborazione a livello di scuola e sono stata 6 anni nel consiglio d'istituto sempre presente, quando ho chiesto io di fargli fare qualcosa che presupponeva lavoro dagli insegnanti e impegno ho sempre trovato muri, poi arrivi in terza con un bambino che non legge e non scrive, ma pascola in classe, e con delle insegnanti che continuano a dire "ma lui non vuole fare" e ti rendi conto che la tua diplomazia è servita solo per farti prendere in giro e ha fatto male alla corsa verso l'autonoia di tuo figlio. A quel punto si deve valutare se continuare a farlo stare in un clima carino e coccoloso oppure pretendere che venga trattato come gli altri a brutto muso, iniziando dai comportamenti e passando anche sulla didattica. Non è vero che bisogna sempre essere d'accordo con le maestre per fargli respirare aria buona, perchè a volte è necessario impuntarsi a brutto muso con loro x fargli capire che anche i ns figli sono in grado di apprendere se qualcuno si impegna a insegnargli qualcosa. E' ovvio che stiamo parlando di situazioni limite, ma esistono anche queste, per cui non esiste la ricetta giusta, ma bisogna essere solo in grado di capire fino a quando è giusto lasciar correre, cercando un punto d'incontro e quando, invece, è ora di dire basta, senza partire prevenuti certamente, ma quando non c'è dialogo è un problema essere diplomatici con chi non ti ascolta e non ti comunica nulla di ciò che fa/non fa tuo figlio. Non è per niente facile trovare l'equilibrio giusto in situazioni critiche (sia con la diplomazia che senza) e vanno fatte mille valutazioni e, a volte, può essere consigliabile appoggiarsi a "esterni" per capire quale sia la condotta migliore da seguire.

mariasole
27-11-2013, 01:27
[/QUOTE] uerem . . .Ogni genitore userà il suo metodo per ottenere il rispetto dei diritti, senza aver paura delle ritorsioni dell'insegnante o del dirigente. . .[/QUOTE]
la saggezza delle nonne! ;-)
questo è quello che penso anche io, tenendo conto che la mia filosofia nella vita è che la misura giusta sta sempre nel mezzo.
Quando si conosce la legge a cui far riferimento, ogni genitore sceglie il modo giusto sul come far valere i diritti dei nostri figli, in base all'interlocutore che si ha di fronte.
se si vede disponibilità e dialogo si risponde allo stesso modo, se si vede rigidità e poca collaborazione si va più con le 'cattive'.

ADR
05-11-2014, 23:04
Rilancio questo tema per chiedervi un aiuto... una amica con una bambina con disabilità e con un problema di epilessia, di fronte a un oggettivo problema di lavoro che la ha fatto tardare mezz'ora rispetto l'orario in cui di solito va a prendere la bambina ( ma ben prima dell'ultima uscita dei bambini dalla scuola materna) si è vista costretta a mandare una persona a scuola a ritirare la bambina perché in assoluto non potevano gestirla da soli nemmeno mezz'ora . tenuto conto che la bambina è tranquillissima e che nella scuola ben 12 persone hanno dato disponibilità in caso di crisi a darle il farmaco salvavita, e che pertanto il problema non può essere questo.... vi chiedo se anche secondo voi questo è un abuso e se , come le ho suggerito io , è meglio chiarire che, nel caso in cui l'assenza dell'assistente crei un problema di permanenza della bambina scuola ..... allora meglio rinunciare all'assistente del tutto, minaccia che nel mio caso nella stessa scuola e nella stessa classe ha funzionato....mi chiedo però se non ci sono norme particolari per il caso delle persone che necessitano di terapie salvavita...
grazie

paola
05-11-2014, 23:31
Per prima cosa mi viene da chiedere, visto che nella scuola ben 12 persone hanno dato disponibilità a somministrare il farmaco, se il dirigente è a conoscenza di questa cosa!!! A naso l'unica eventualità che può impedire, per motivi di sicurezza, di tenere la bambina a scuola è l'assenza contemporanea di quelle 12 persone. io un giro dal dirigente chiedendo numi e un riferimento alla normativa (che non mi risulta esistere) per cui si può invitare la famiglia a prendere il bambino prima la chiederei.