PDA

Visualizza la versione completa : Nata con sindrome Down, Cassazione: Asl dovrà risarcire bimba e genitori



CometaLudo
04-10-2012, 17:20
TREVISO - La sentenza della Cassazione in sè è rivoluzionaria. Per la prima volta infatti viene riconosciuto il diritto all’indennizzo anche al bambino che nasce disabile e non solo alla famiglia. Finora potevano chiedere il risarcimento del danno solo i familiari: papà, mamma, sorelle e fratelli. Nessun altro. Soprattutto non aveva diritto di chiedere i danni il bambino che, a causa di una errata diagnosi del medico, nasceva diversamente abile. Il feto, infatti, non è soggetto di diritto, come sostiene la giurisprudenza, e dunque non ha diritto a non nascere; se nasce malformato non ha diritto di chiedere i danni. Finora insomma i Tribunali avevano ritenuto che vivere - e nascere disabili - era comunque meglio che non nascere.

Questa sentenza della terza sezione civile della Suprema Corte ribalta il punto di vista e riconosce il diritto all’indennizzo al bimbo handicappato. Il caso è stato sollevato dall’avvocato Enrico Cornelio di Mestre per conto della famiglia O.

La mamma della piccola che chiameremo Maria, che aveva già avuto due figli, quando scopre di essere incinta per la terza volta dice chiaramente al medico che è disposta a continuare la gravidanza purché il bambino nasca sano. Per mille motivi, a cominciare dal fatto che ha già due figli piccoli cui badare e che la famiglia non è in condizioni economiche tali da prendere sotto gamba la nascita di un figlio con problemi. Dunque, la signora si rivolge a un medico che lavora in ospedale a Castelfranco, il quale riconosce le sue ragioni e consiglia una serie di test, ma non quelli decisivi - amniocentesi, villocentesi, deposito di liquido linfatico nella plica nucale. Del resto la signora era giovane, avendo all’epoca 29 anni e due figli sanissimi.

Nel settembre del 1996 nasce la piccola Maria, affetta da sindrome di Down. I genitori e le sorelle di Maria chiedono conto di quello che è successo al medico e all’Ulss 8 di Castelfranco. Il Tribunale di Treviso assolve il medico e la sentenza viene confermata anche dalla Corte di appello di Venezia. I genitori fanno, quindi, ricorso in Cassazione. Che accoglie tutti i motivi di ricorso dell’avvocato Cornelio il quale non solo chiede la condanna del medico e dell’Ulss, ma soprattutto l’ammissione alla richiesta di indennizzo della diretta interessata e cioè della bambina disabile.

E per la prima volta la Corte di Cassazione accoglie il principio che non nascere a volte non è un danno, mentre nascere malformato e diventare invalido è un danno. Per la piccola Maria è stato chiesto un milione di euro.


Ecco l'articolo...
http://www.ilmessaggero.it/primopiano/cronaca/treviso_sindrome_down_asl_cassazione_sentenza_risa rcimento/notizie/223429.shtml

aledario
04-10-2012, 18:06
Sempre delicato parlare su questi temi.
In questo momento il mio pensiero però è rivolto a quella ragazza di sedici anni. E spero vivamente che questa richiesta sia stata solo un tentativo volontario seppur disdicevole (e andato a "buon" fine) di trarre profitto da una situazione di svantaggio e sfortuna.
Diversamente, se davvero i suoi genitori, e lei stessa... pensassero sul serio che era meglio per lei che non fosse nata, non sarà certo un milione di euro a far loro cambiare idea in merito, e soprattutto a rendere a questa ragazza il rispetto e l'autostima (non oso nemmeno parlare di "amore") che è dovuto ad ogni persona e che a lei non è stato insegnato.

p.s.: non posso fare a meno di chiedermi se la ragazza sia stata sentita come testimone... e abbia avuto il coraggio di dire che a causa della sua condizione, avrebbe preferito non essere nata...
Io non ne conosco nessuno...

CometaLudo
04-10-2012, 20:22
Sempre delicato parlare su questi temi.
In questo momento il mio pensiero però è rivolto a quella ragazza di sedici anni. E spero vivamente che questa richiesta sia stata solo un tentativo volontario seppur disdicevole (e andato a "buon" fine) di trarre profitto da una situazione di svantaggio e sfortuna.
Diversamente, se davvero i suoi genitori, e lei stessa... pensassero sul serio che era meglio per lei che non fosse nata, non sarà certo un milione di euro a far loro cambiare idea in merito, e soprattutto a rendere a questa ragazza il rispetto e l'autostima (non oso nemmeno parlare di "amore") che è dovuto ad ogni persona e che a lei non è stato insegnato.

p.s.: non posso fare a meno di chiedermi se la ragazza sia stata sentita come testimone... e abbia avuto il coraggio di dire che a causa della sua condizione, avrebbe preferito non essere nata...
Io non ne conosco nessuno...

La penso esattamente come te :up:

moneypenny
04-10-2012, 20:35
Io trovo scandaloso che non fossero stati indennizzati nel primo tentativo di risarcimento (in quanto un medico è obbligato a spiegare alla paziente che tipo di diagnostica prenatale è disponibile e a proporla) e penso che l'avvicato abbia fatto chiedere i danni alla bambina stessa in quanto altrimenti, conclusasi la causa, non poteva sollevarne un'altra identica... e quindi per un cavillo legale doveva per forza cambiare il soggetto richiedente l'indennizzo... e quindi secondo me in legalese va letta pure la risposta, che è volta a dare un giusto indennizzo che avrebbero già dovuto dare prima, perchè di fatto il ginecologo non ha svolto nel modo corretto il suo lavoro... e questo ha per lo meno creato un danno economico alla famiglia in questione, che è sostanziale sia indennizzato... non la vedrei dal lato paternalistico/moralistico ma per quel che è...

Anna211061
04-10-2012, 21:35
mah....
quindi chissà come si sente moralmente te questa ragazza visto che la sua famiglia è stata risarcita xchè lei è nata ...
chisà magari lei dovrebbe chiedere un risarcimento x avere quella famiglia-....che x sedicia nni l'ha fatta sentire un danno.

Anna Rita Fracchiolla
04-10-2012, 21:52
E' una gran brutta storia se ci mettiamo dal punto di vista della ragazzina, sentirsi dire che la sua nascita era subordinata al fatto di essere sana, ma il problema è comunque la mancata professionalità del medico, la inesatta spiegazione dell'attendibilità dei test. Continuo a rendermi conto di quanto personale medico "superficiale" esiste nella nostra sanità. Anch'io per Marco ho fatto solo il tri-test che mi dava esito negativo non a rischio, eppure il mio ginecologo mi aveva chiaramente spiegato che era basato su un calcolo percentuale non attendibile..... come poi si è verificato. E allora dovevo prendermela con lui??? Peraltro un amico?????

moneypenny
04-10-2012, 22:08
Beh ma io mi auguro di cuore che la ragazzina non sappia nulla della causa, e che la stessa sia stata impostata nell'obiettivo di dare alla ragazzina stessa un futuro garantito anche economicamente per quando i suoi non ci saranno più, e non perchè veramente i suoi genitori, che sicuramente la ameranno, adesso se tornassero indietro la abortirebbero...

Anna Rita: non devi prendertela no, ti aveva spiegato tutto... ma se invece alla tua domanda "dimmi qual'è l'esame più attendibile che posso fare per evitare di avere un bambino con qualche malattia" lui ti avesse risposto "il tritest" senza citare l'amniocentesi... beh allora per me potresti prendertela eccome... così come se vado da un notaio per comprare un appartamento non può dimenticarsi di avvisarmi che è pignorato... un professionista interrogato su una questione deve essere sincero ed esaustivo... poi ognuno decide in base alle giuste informazioni che ha ricevuto... se le informazioni sono sbagliate, mi spiace ma paga...

zioudino
05-10-2012, 00:20
La sentenza potrebbe essere tecnicamente corretta visto che i genitori avevano espressamente chiesto di verificare che non fosse presente un'anomalia nel feto...e si sarebbe potuta riconoscere la sdD. Che poi sia eticamente giusto...beh quello è un altro discorso...Quando mia moglie era in gravidanza noi abbiamo rifiutato ogni indagine prenatale sapendo che non avremmo in nessun caso abortito...e quindi non ci saremmo neanche lontanamente sognati di chiedere un risarcimento...ma le nostre intenzioni erano diverse da quelle di questa famiglia.

GIUSI
05-10-2012, 09:23
Un professionista deve essere sincero ed esaustivo...
Anch'io la penso cosi'.In modo che ci siano scelte consapevoli.Posso comprendere cosi' il risarcimento ai genitori.
Ma questa vicenda lascia una scia di tristezza molto marcata: figlio disabile=danno.
Mi e' venuta in mente la vicenda friulana di qualche anno fa: genitori risarciti e mantenimento del figlio perche' una legatura delle tube non aveva funzionato.Ma io so che questa procedura non e' perfetta al 100%.
Perche' l'uomo ha questa smania di perfezione...di certezze...che poi perfezioni non sono...certezze non sono...???????

aledario
05-10-2012, 10:32
Bimba nasce down, la Cassazione
riconosce il danno a carico del medico
Se per colpa del medico non viene effettuata l'amniocentesi, nonostante la gestante abbia chiesto accertamenti per escludere malformazioni del feto - volendo, in un simile caso, abortire - nel caso in cui nasca un neonato handicappato, il risarcimento per la difficile vita a cui è destinato, oltre che ai suoi familiari, spetta anche al piccolo venuto al mondo per la negligenza del dottore. Lo sottolinea la Cassazione avvertendo però che questo nuovo orientamento non intende affatto riconoscere la soggettività del feto e togliere alla donna l'esclusivo diritto di scegliere se abortire.

«Il diritto alla procreazione cosciente e responsabile è, dunque, attribuito alla sola madre - afferma l'Alta corte nella sentenza 16754 - per espressa volontà legislativa, sì che risulta legittimo discorrere, in caso di sua ingiusta lesione, non di un diritto esteso anche al nascituro in nome di una sua declamata soggettività giuridica, bensì di propagazione intersoggettiva degli effetti diacronici dell'illecito, con l'indispensabile approfondimento sul tema della causalità in relazione all'evento di danno in concreto lamentato dal minore nato malformato».

Con questo verdetto, che non intacca i principi della legge 194 sull'aborto, ma anzi richiama al rispetto della centralità della scelta della donna, «spesso dimenticata», i supremi giudici hanno aperto la strada affinchè una famiglia trevigiana tutta - genitori, bimba handicappata e le due sorelline - possa ottenere il risarcimento dei danni per la nascita malformata non diagnosticata. Il concepito «non è soggetto di diritti», ma una volta nato diventa «oggetto di tutela». Per la Suprema Corte, in casi del genere non si discute «di non meritevolezza di una vita handicappata, ma di una vita che merita di essere vissuta meno disagevolmente, attribuendo direttamente al soggetto che di tale condizione di disagio è personalmente portatore il dovuto importo risarcitorio, senza mediazioni di terzi, quand'anche fossero i genitori, ipoteticamente liberi di utilizzare il risarcimento a loro riconosciuto ai più disparati fini».
Come dice Giusi, a noi ciò che interessa realmente di questa sentenza è il principio che afferma non troppo tra le righe, aggravato a mio parere dalle motivazioni qui sopra in neretto, perchè partono dal presupposto a questo punto che il "danno" sia riconoscibile solamente a chi "non sarebbe dovuto nascere", come a dire... "i tuoi genitori non ti volevano (anzi "la mamma" visto il principio sancito dalla legge 194 e giustamente ribadito dalla sentenza), per cui visto che a causa di un medico che non ha permesso loro di interrompere la gravidanza sei comunque nata, almeno ti diamo dei soldi per vivere meglio quella vita che altri avevano deciso non valesse la pena di essere vissuta".
Peccato che questo sia altamente discriminatorio nei confronti di chi la stessa sindrome ce l'ha e non ha quasi alcun aiuto (economico o altro) per affrontare la stessa condizione.
Assisteremo a breve a una richiesta a tappeto di indagini prenatali anche tra chi comunque terrebbe il bambino? Così basta trovare un medico che applica i protocolli (della serie che le indagini prenatali si fanno solo a partire da una certa età, se non ci sono precedenti etc etc, cosa che credo il Ministero della Sanità stressi abbastanza per motivi anche di carattere economico e di efficienza) e che non ti prescrive alcun tipo di indagine (se sei giovane)... e poi sperare solo di essere sfortunata ed avere un bimbo down (o meglio ancora se altro, visto che la sindrome in oggetto non è certo tra le più invalidanti) per diventare milionari, grazie a questo lungimirante precedente giudiziario?
No... non capisco, e non mi piace, lo ammetto.

p.s.: Anche perchè l'ultima frase, che teoricamente "libera" la persona down dalla mediazione dei genitori, che dispongono di patria potestà fino alla maggiore età del soggetto (e quindi anche del patrimonio derivante dal risarcimento a lei diretto), non è accompagnata ad esempio dalla nomina di un Amministratore di sostegno "altro" dai genitori, che tuteli l'interesse della persona e ne amministri i beni. Molta demagogia... e poca verità in questa sentenza.

ritz
05-10-2012, 11:31
...Quando mia moglie era in gravidanza noi abbiamo rifiutato ogni indagine prenatale sapendo che non avremmo in nessun caso abortito...e quindi non ci saremmo neanche lontanamente sognati di chiedere un risarcimento...ma le nostre intenzioni erano diverse da quelle di questa famiglia.

E' andata così anche per noi, ma la dott.ssa che ci seguiva lo scrisse a chiare lettere in cartella. "la famiglia a seguito di esplicita proposta rifiuta ogni tipo di indagine invasiva, manifestando di contro piena volontà ad effettuare controlli di vario genere atti a verificare lo stato di salute del feto."
Forma di tutela personale? ;)

lorenzo201
05-10-2012, 12:45
Io invece avevo chiesto esplicitamente di poter fare l'amniocentesi, anche se non rientravo per età, e il dottore me l'aveva negata perchè trasnlucenza, bi e tri test erano perfetti.
Aveva ritenuto inutile rischiare un aborto.
Doveva andare cosi.
In merito alla sentenza, o meglio all'azione intrapresa da questi genitori, credo che è giusto che chi sbaglia debba pagare.
Molto spesso ci troviamo di fronte a medici superficiali, incompetenti e poco inclini a lavorare seriamente ...
Per tutti questi professionisti tale sentenza dovrebbe essere di monito, perchè la loro leggerezza si ripercuote sulla vita degli altri ...
E questa categoria di persone spesso lavora solo per lo stipendio a fine mese, e l'unico modo per fargli comprendere il danno che creano e toccarli in ciò che tengono di più: il denaro..
Mi spiace solo che sarà l'assicurazione a pagare e non lui di tasca.
Non credo assolutamente che la bimba in questione possa sentirsi rifiutata o non accettata dai genitori ...

pamela
05-10-2012, 12:55
Anna Rita: non devi prendertela no, ti aveva spiegato tutto... ma se invece alla tua domanda "dimmi qual'è l'esame più attendibile che posso fare per evitare di avere un bambino con qualche malattia" lui ti avesse risposto "il tritest" senza citare l'amniocentesi... beh allora per me potresti prendertela eccome....

l'amniocentesi non ti dice che avrai un bimbo sano ti dice solo se non avrà malattie cromosomiche tra l'altro quelle più frequenti....infatti una mia conoscente avendo superato l'età ha fatto l'amnio che era negativa ma la sua bimba aveva la sindrome di williams....
non esiste un esame che ti assicura di avere un bimbo sano, senza contare che durante il parto può capitare qualsiasi cosa...

per la sentenza sono anch'io d'accordo con Sandro...

Fraegio
05-10-2012, 12:58
... però, però il messaggio che arriverà ai più è davvero brutto. Lo dico perchè mio figlio di 19 anni a casa ammalato la prima cosa che mi ha detto quando sono tornata ieri sera è stata:"mamma hanno detto in televisione che una ragazza down ha chiesto un indenizzo perchè è nata down, ma cosa dici quindi lei non voleva nascere????"

aledario
05-10-2012, 12:59
Io invece avevo chiesto esplicitamente di poter fare l'amniocentesi, anche se non rientravo per età, e il dottore me l'aveva negata perchè trasnlucenza, bi e tri test erano perfetti.
Aveva ritenuto inutile rischiare un aborto.
Sei nelle condizioni ideali per fare una causa! ;-)
Non mi convince la rabbia verso i medici, devo essere sincero. Certo come ovunque ci saranno persone più o meno coscienziose ed attente nel loro lavoro, e sicuramente il principio ineludibile di "chi sbaglia deve pagare" è valido anche e soprattutto per loro.
Ma, come avevo ipotizzato nel mio post sopra, quasi sempre il loro agire è ispirato a best-practice e protocolli di indagine a livello nazionale cui devono attenersi scrupolosamente. E così è stato per esempio mi immagino nel vostro caso, anche se avevate richiesto esplicitamente (come nel caso della sentenza) l'amniocentesi.
Io credo che se venisse proposto alla maggior parte delle persone che chiedono indagini prenatali invasive (tanto per rimanere sul tema del "toccare nel portafoglio"), se vogliono farle "a pagamento", visto che il protocollo (e gli esami non invasivi) indica per loro un rischio basso e la non prescrivibilità dell'esame, la stragrande maggioranza delle persone si tirerebbe indietro.

aledario
05-10-2012, 13:00
... però, però il messaggio che arriverà ai più è davvero brutto. Lo dico perchè mio figlio di 19 anni a casa ammalato la prima cosa che mi ha detto quando sono tornata ieri sera è stata:"mamma hanno detto in televisione che una ragazza down ha chiesto un indenizzo perchè è nata down, ma cosa dici quindi lei non voleva nascere????"Già... è proprio questo il messaggio che "passa" quella sentenza, disquisizioni e legalismi a parte...

ritz
05-10-2012, 13:03
Non lo so, onestamente l'effetto deterrente per i medici non professionali è una cosa, il risarcimento a una persona Down perchè viva, la vedo altra faccenda.
Per questo la sentenza mi lascia estremamente perplessa e vi vedo insinuarsi le pieghe di quella strisciante eugenetica spiccia, che è poi alla base di un buon numero di scelte di interruzione di gravidanza.

Si chiede per la prima volta il risarcimento per la persona, che dunque puo' aspirare al suo milione di euro perchè? in quanto viva?
Vorrei capire meglio: é la ragazza in questione ad avere colto il dolo?
E' colpa del medico se il suo patrimonio cromosomico è piu' ricco del previsto?

Sarà, ma qualcosa non mi torna

Sulla questione medico superficiale e volontà di risarcimento da parte della famiglia potrei anche starci, ma a parte che il medico fornisce un consiglio, mentre l'esplicita volontà di sottoporsi o meno a esame invasivo resta una scelta della donna (o pseudo scelta, visto che in età inferiore ai 35 anni il costo si aggirà variabilmente dai 500 ai 1000 euro), quanto al resto sposo in toto il pensiero/perplessità riportate piu' sopra da Sandro.

lorenzo201
05-10-2012, 13:09
si é vero forse ci sono i presupposti, ma non lo farei per Lory e anche per noi.
Lavoro nel settore, conosco i pro e i contro dell'instaurare un giudizio ...
Anni e anni di udienze in cui dovrei portare di nuovo a galla il dolore e la sofferenza patiti ...
No grazie, ora sono felice e voglio continuare a esserlo ...
anche senza il milione di euro in più ...
Con Lory ho capito perfettamente il significato de "i soldi non danno la felicità " ...
Ma è lo sguardo di mio figlio e il suo stupirsi ogni giorno !!!!!
ciò non toglie che sia molto arrabbiata nei confronti di chi non ha saputo fare il suo lavoro ...

aledario
05-10-2012, 13:13
si é vero forse ci sono i presupposti, ma non lo farei per Lory e anche per noi.
L'avevo capito benissimo... per quello mi sono permesso di scherzarci sopra. Ma grazie di averlo esplicitato... perchè è proprio ciò che "fa la differenza" in vicende come questa...

lorenzo201
05-10-2012, 13:41
null
;-) ...

riodini
05-10-2012, 15:17
premetto che leggo in fretta e risopondo con altrettanta fretta.....avrei voluto quotare alcune frasi, diciamo che condivido quanto scritto da Sandro e da Rita. Una cosa mi colpisce di alcuni come ancora si pongono davanti alla Sindrome, nel senso che crediamo che questi ragazzi capiscono o no? RIcordo una cosa della dalla nostra grande Cristina: per fortuna non c'era l'amniocentesi al tempo in cui sono nata coso almeno ci sono (piuù o meno il succo era questo)! Alora come vivrà sta ragazzina di 16 anni questa situazione dentro casa nei suoi confronti? Io credo che tutti i soldi che avrà, o avranno, non colmerà il vuoto di quel non essere voluta.
Adriana

maddy
05-10-2012, 15:40
1 milione di euro ??? non pensavo che mia figlia valesse tanto !!!
Se avessi qualche prova per inchiodare i medici ci proverei anche io ...
Scusate se la butto sul ridere, ma credo che la vera motivazione di quella causa sia stato accaparrarsi il bottino e tutto sommato non biasimo la famiglia.
Il problema è il messaggio che arriva al pubblico e ... il fatto che altri con la sdd camperanno serenamente senza il milione !
Quando è nata Monica una mia vicina di casa mi chiese esplicitamente perchè non facevo causa alla ginecologa "che non si era accorta di nulla". Ricordo di averle risposto più o meno che non sarebbe cambiato nulla, quindi, professionalità della ginecologa a parte (che infatti ha perso una paziente) per me non aveva senso pensare alle vie legali. Certo, mica pensavo al milione ;)

Anna211061
05-10-2012, 15:54
premetto che leggo in fretta e risopondo con altrettanta fretta.....avrei voluto quotare alcune frasi, diciamo che condivido quanto scritto da Sandro e da Rita. Una cosa mi colpisce di alcuni come ancora si pongono davanti alla Sindrome, nel senso che crediamo che questi ragazzi capiscono o no? RIcordo una cosa della dalla nostra grande Cristina: per fortuna non c'era l'amniocentesi al tempo in cui sono nata coso almeno ci sono (piuù o meno il succo era questo)! Alora come vivrà sta ragazzina di 16 anni questa situazione dentro casa nei suoi confronti? Io credo che tutti i soldi che avrà, o avranno, non colmerà il vuoto di quel non essere voluta.

Adriana

ecco è quello che penso anche io a 16 anni mica è tanto piccina da non capire!! e comunque ragazzi dai come vivrà in casa sua questa situazione che tristezza...
x il resto son daccordo cn sandro al 100 per cento...va be monica avranno pensato anche al milione ma di loro figlia dei suoi sentimenti nn gliene imporat una cippa secca...mi meraviglio della sentenza avrei aigito molto divermsamnte....fossi sta il giudice loro figlia merita un famiglia che la ami e la ripsetti nn che voglia speculare sulla sua diversiita punto.16 anni pasati cn una famiglia visto chex 16 anni l'hanno considerat un danno era meglio lascirla al ospedale di certo...susate la franchezza.

moneypenny
05-10-2012, 16:49
Secondo me Anna sei lontana mille miglia dalla verità...
Io ho degli amici in causa perchè la bambina è nata con sordità e labiopalatoschisi e una malattia dell'esofago e altri problemi, e alla morfologica risultava un maschio sano... anche lì l'impianto della causa è che se avessero saputo non l'avrebbero tenuta... il motivo per cui hanno fatto la causa è che lei è precaria e lui in cassa integrazione, e la bambina solo che di fisio e logopedia e assistenza costa sui 1500 euro al mese, non che non la amano... proprio perchè la amano vogliono i soldi per poterla assistere al meglio... e poi la bambina alla nascita ha rischiato di morire perchè è nata in un centro non idoneo alla sua situazione, e vogliono che il medico sia sanzionato perchè cose del genere non succedano mai più...

E comunque qui a Genova ho un'amica pediatra in neonatologia, e solo nell'ultimo anno sono nati due bambini con trasposizione dei grossi vasi (che è una rara malformazione cardiaca che va operata entro poche ore dalla nascita) che non era stata vista in garvidanza, ed entrambi avrebbero dovuto nascere al Gaslini e hanno rischiato veramente di morire per questo errore... secondo me in una cosa come la diagnostica prenatale chi sbaglia può uccidere e chi si improvvisa deve essere sanzionato...

riodini
05-10-2012, 17:27
scusatemi ho cercato di trattenermi ma non ce la faccio proprio.
Scusate ma si potrebbe fare una "classaction"? che ne dite? io e anna come pure Loredana ovviamente siamo fuori perchè li abbiamo adottati.
Scusate l'ironia ma quando si parla tanto di amore ma quest'amore è puramente legato alla perfezione, alla salute, ai soldi, eccc.....non riesco proprio a stare zitta. Perdonatemi non voglio mancare di rispetto a nessuno ma nella libertà d'opinione anch'io voglio dire la mia.

abeza
05-10-2012, 17:32
Che amarezza.
So di essere genitore di un bimbo con sdd da meno di quindici giorni, non credevo che il mio ingresso in questa Comunità avrebbe potuto essere celebrato con una notizia del genere.
Mi rendo perfettamente conto che entriamo in contatto con questa "diversità" in modi molto differenti ed ognuno secondo il proprio vissuto.
Ma non ho mai amato questo modo di pretendere libertà e diritti talmente estremizzato da diventare esso stesso una forma di sudditanza psicologica.
Che il più delle volte si traduce nella bramosia di DOVER TROVARE, SEMPRE E AD OGNI COSTO, UN RESPONSABILE PER OGNI EVENTO.
Anni fa, in un Comune del Garda, un motociclista lanciato a folle velocità in una manovra che definire azzardata è poco (sorpasso su un cavalcavia in curva), è scivolato per oltre novanta metri finendo la sua corsa contro un guard rail fatto come mille altri guard rail, solo inclinato di qualche grado, non peggiore di mille guard rail che incontro tutti i giorni per venire in ufficio. Qui ha lasciato un braccio. E ovviamente è anni e anni che si entra ed esce dai tribunali perché a detta della famiglia del motociclista la colpa, manco a dirlo, sarebbe del guard rail che era (guarda un po') di acciaio e non imbottito.
E giù la richiesta di due miliardi di lire di risarcimento al piccolo Comune che, qualora la condanna fosse confermata nei gradi di giudizio successivi al primo, dovrà indebitarsi per secoli.
Cosa c'entra?
Nel momento in cui sali in sella alla moto e giri la chiave, dovresti assumerti la responsabilità che questo comporta.
Così quando progetti di avere un figlio.
Troppo comodo cercare sempre un responsabile quando qualcosa non va come vorremmo, e nel caso della sdd tra l'altro parliamo di un evento che è del tutto naturale! Ci sono bambini che nascono biondi, mori, belli, brutti, con le gambe dritte o storte. Qualcuno ha un cromosoma in più.
Io non conosco quel medico, voglio solo augurarmi che davvero sia un incompetente ed arrogante come se ne incontrano tanti.
Mi auguro con tutto il cuore che non sia un onesto padre di famiglia con la sola colpa di non aver messo per iscritto quanto pattuito con la famiglia della ragazzina down. Perché se così fosse ci troveremmo davanti ad un'ulteriore esempio di quanto si può essere avidamente sporcaccioni lucrando alla prima occasione utile, anche quando di mezzo ci sono valori come la dignità che mai come in questo caso è stata calpestata. Oggi tutta Italia sa che c'è una famiglia che sarà risarcita per il fatto di avere una ragazzina diversa da come la si desiderava.

Penso all'ultima ragazzina down che ho conosciuto in ordine di tempo, abbandonata dalla madre naturale, cresciuta in istituto ed oggi affidata a due persone splendide. Quando la mamma adottiva, presentando la figlia, ha simpaticamente evidenziato i suoi handicap, questa è scoppiata in lacrime. Senza bisogno di finire sui giornali di tutta Italia.


E torno a dire.... che amarezza :(

Anna211061
05-10-2012, 17:35
nn sono dacordo situazioni diverse.
la labiopalatoschisi si vede la sdd no.
e torno a dire pensa a 16 anni mal che vada accende la tv e sente parlare della causa fatta dalla sua famiglia wow che sensibilità...nei suoi confronti....o sente parlare ii suoi suoi dei soldi che li hanno indenizzati...o peggio i suoi compagni le dicono tutto....
già ....ma no tanto è down che vuoi che capisca....giusto,ragionamnto che mi fece una peditra tanto è down anche se nn vede nn si preocupi che nn capisce.:eek:stiamo scherzando?
mia figlia nn hanno potuto, voluto tenrla ma almeno l'hanno lasciata al ospedale e le hanno dato l'opportunità di essere adottata ,nessuno l'ha mia trattata o fatta sentire come un danno...è stat fortunata tutto somatto a sto punto qui....immagino il clima.
no riodini a sto punto dovrebbero indenizzare tutti quelli che sono nati cn sdd solo xchè sono nati...che amarezza...!!!

moneypenny
05-10-2012, 17:53
In che senso??

gianni tar
05-10-2012, 21:10
Tema difficile.
in primis però penso che per giudicare la sentenza della cassazione dovremmo almeno leggere le motivazioni della stessa e non semplicemente qualche trafiletto giornalistico che evidentemente ha come obiettivo quello di mandare in prima poaggina un argomento molto "rovente".
Purtroppo io non ho letto le motivazioni anche perchè non sono state pubblicate o, meglio, io non le ho ancora trovate.
In ogni caso non mi sento di giudicare nessuno nè tanto meno i genitori di questa ragazzina ... posso solo dire che da quando è nata la mia piccola Ginevra i miei sentimenti nei confronti del medico che ci ha seguito in gravidanza non sono stati proprio positivi e questo perchè a mio sommesso avviso tutti dovremmo avere la possibilità di sapere (almeno per quanto sia possibile.... ed in questo caso parliamoci chiaro è possibile sapere!).... quindi se dovessi dare un giudizio sul medico che non concede la possibilità del sapere sarebbe un giudizio assolutamente negativo (il medico deve essere asettico e professionale per cui deve mettere in atto qualsiasi azione a tutela del paziente che nel caso di gravidanze è sia la mamma che il bambino: cio' non significa che la mamma non debba sapere di eventuali malformazioni del suo bambino!).
Certo la mia amarezza resta quando una ragazzina di appena sedici anni si vede contabilizzare la sua esistenza come danno ... ma questo è solo un punto di vista ... altri potrebbero vedere in quel danaro la possibilità di quella ragazzina di avere unavita piu' serena e tranquilla e sopratutto potrebbero intravedere una spesa per il miglioramento della sua stessa vita ...
Ribadisco quindi che non riesco a condannare questa famiglia....
Anch'io ho pensato piu' volte di far causa alla ginecologa ma poi pensandoci bene era solo un modo di prendermela con qualcuno .... la mia Ginevra al momento del concepimento (o forse ancor prima) era corredata dal suo cromosoma in piu' e nessuna avrebbe potuto farci proprio nulla .... anzi forse qualcuno (me! sigh!) avrebbe solo potuto o voluto stoppare la sua evoluzione ma questa sarebbe stata una tragedia ... e allora mi chiedo forse la negligenza, l'imperizia e la imprudenza del medico ha evitato DANNI maggiori ... dovrei, a questo punto, darle qualcosa io? o no?!.

mela
05-10-2012, 21:27
però, onestamente, se i soldi ottenuti dalla causa vengono utilizzati solo ed unicamente per la bambina, per farla crescere bene ed aiutarla a superare le inevitabili difficoltà, io non ci vedo nulla di male. Io un milioncino per mio figlio me lo prenderei, eccome!!!! ;-)
Ed è giusto che chi ha sbagliato si prenda le sue responsabilità.

iolanda po
05-10-2012, 23:06
Sono tentata di dire qualcosa ma e' meglio che sto zitta il pensiero me lo tengo per me. Condivido solo pochissime cose sia dell'articolo e di quello che avete scritto

Anna211061
06-10-2012, 10:40
In che senso??
in che senso cosa?
quello che volevo dire è che quello che hai citato tu è un caso diverso una cosa è dire il ginecologo alle ecografie dice che il bimbo è sano e poi gli manca un organo o ha altri problemi fisici che in ecografia si vedono e il ginecologo nn infomra la mamma, nn dice niente...ecco questa è negligenza errore medico....
un cosa è dire il giniecolo ha sbgaliato se il bimbo ha la sdd in eco nn si vede cosa la sdd,ha sgalitato?non posso credere che esista qualcuno che nn sa che esiste l'ammiocentesi e a cosa serva....perchè io a 23 anni lo sapevo benissimo da un pezzo,il nostro sogno era di addotare ma anche di avere figli nostri volevamo una famiglia numerosa e al ginecologo dissi chiaramente che io nn avrei fatto indagni prentali invasive perchè mi figio sarebbe stato mio figlio comunque fosse stato,con qualasi tipo di handicap,la cosa è rimasta detta a parole nessuno scritto quindi....
(ognuno è libero di fare cioè che vuole nn giudico chi decide x l'ammio e poi nn si tine il bambino anzi se uno nn se al sente x l'amor di dio...le tecnice x sapere ci sono)però dopo che secgli di non fare esami non vai a denuciare il ginecologo...la mia pura è che qui qualcuno si sia approfitato del fatto che nn ce uno straccio di prova che difenda quel ginecologo se quel ginecologo lavora come il mio sulla fiducia è fregato.
capisco adesso xchè alcuni fanno firmare una liberatoria dove scrivono di averti informato sulle tecniche di diagnosi prentale,hanno ragione managgia....e questo è un discorso,poi dico io se uno nn se la sente ed è propio una brutta sopresa e nn acetterà mai suo figlio è meglio lasciarlo inospedale che trarattarlo come un danno e farlo sentire inadeguato x anni...xchè i bambini sentono e capiscono tutto.e soffrono e nn è giusto.
mettere inpiedi una causa senza pensare che il bambino ragazzo èun essere umano con dei sentimenti che dovrà subire anche una certa pressione mediatica tv,giornali, ragazzini che sparlano alle spalle che magari glielo riferiscono in modo errato ha un prezzo molto alto ome penare che x i propi geniotri famigliari sei stato solo un danno ecc eccquesto mi fa tristezza amarezza e tt il resto....ma forse cn un milione di euro chissà la manderanno dallo psicologo poi....giusto o nn giusto, io cia avrei pensato mille volte..e nn lo avrei fatto per nn ferire mia figlia... io avrei pensato al amore x mia figlia,nn al gudagno,certo capisco la rabbia magari chè vuoi prendertela cn qualcuno ma chiedere i danni è grossa considerando app che è una cosa che nn si vede in ecografia.tt qui.continuo a pensare che nn sia stato un errore medico ma i soliti furbetti dele quarteriono comuqnue in quanto alla sentnza i danni doveva chiederli lei la ragazza xchè è lei nata cn un handicap,quindi il danno lo ha lei,quindi avrebbe dovuto chiedere i danni x essere nata e qui allora dovrebebro chiederli tutti i ragazzi cn sdd viventi...xchè evidentemnte c'è un errore a monte medico cioè uno nn ha diagnosticato x tempo a loro la sdd...ma credo che nessuno farebbe una causa del genere... chiedendo il diritto a nn nascere...insomam x me sta sotria sfiora l'assurdo.:(

aledario
06-10-2012, 10:55
Sono tentata di dire qualcosa ma e' meglio che sto zitta il pensiero me lo tengo per me. Condivido solo pochissime cose sia dell'articolo e di quello che avete scrittoNon è mai meglio stare zitti Iolanda. A me piacerebbe sentire cosa condividi e cosa no... Abbiamo sempre detto che il bello di questo luogo è la possibilità di confronto che non ha eguali nel mondo reale e virtuale. Continuiamo ad alimentare insieme questa sua qualità, senza paura di offendere nessuno nè di provocare reazioni con le nostre idee.

aledario
06-10-2012, 11:01
in primis però penso che per giudicare la sentenza della cassazione dovremmo almeno leggere le motivazioni della stessa e non semplicemente qualche trafiletto giornalistico che evidentemente ha come obiettivo quello di mandare in prima pagina un argomento molto "rovente".
Purtroppo io non ho letto le motivazioni anche perchè non sono state pubblicate o, meglio, io non le ho ancora trovate.E' vero che le motivazioni complete non ci sono, ma nel "quote" della Stampa che ho riportato in uno dei miei post precedenti trovi virgolettata (quindi presuppongo letterale) almeno il pezzo di esse che giustifica la concessione del "danno" anche alla persona down, e anche su quello io ho basato i pareri che ho espresso, ovviamente come sempre sull'episodio dal punto di vista di cosa suggerisce e sottintende al senso comune... non sulle persone coinvolte, che nessuno di noi conosce.

mela
06-10-2012, 12:19
Però io non credo ( o spero) che i genitori considerino la figlia come un danno . Non voglio pensare a questo.Credo che la questione sia differente. Quella famiglia aveva chiesto di verificare che il feto fosse sano, per quanto si possa verificare una cosa del genere. E anche qui si apre una voragine , perché sappiamo benissimo che nessuno può dare una garanzia di questo tipo. Comunque se fosse stata fatta l'amniocentesi , la sindrome l'avrebbero vista.per cui c'è stato un disservizio e anche grave . Io ritengo giusto che , dal momento che l'aborto terapeutico e' legale ( e attenzione , io non lo condivido se non per casi estremamente gravi e la sindrome nn e' fra questi) i genitori che lo richiedono devono poter essere nelle condizioni di sapere. Poi io non credo proprio che questa ragazza abbia subito dei danni psicologici da questa cosa. Intanto e' giustamente garantito l'anonimato e poi non penso che sia stata coinvolta direttamente nel processo.
Io mi immagino che i suoi genitori la amino , solo che ritenevano di non essere pronti o di non potersi permettere un figlio con dei problemi.anche io all'inizio mi sentivo male alla sola idea di avere un figlio down. Anche se nn ho voluto fare l'amniocentesi.se mi fossi trovata nelle loro condizioni, sinceramente, al di la dell'amore per mio figlio, sarei stata furibonda coi medici.non tutti sono disposti a crescere un bambino impegnativo e non si può buttare la croce addosso ad un genitore che cerca un risarcimento per non aver potuto scegliere, quando la legge prevede che lo possa fare.

lorenzo201
06-10-2012, 12:44
null
condivido in toto il tuo pensiero

Anna211061
06-10-2012, 13:09
mela anche se nn ci sono i nomi ,è un anonimato relativo,
si sà di dove sono, quanti anni ha la ragazzina e che ha due fratelli,che erano piccolini uando è nata, adirittura quanti anni aveva la mamma quando era incinta...
se la matematica nn è un opinione....:(
penso che a 16 anni ci arriva...

mela
06-10-2012, 14:58
mela anche se nn ci sono i nomi ,è un anonimato relativo,
si sà di dove sono, quanti anni ha la ragazzina e che ha due fratelli,che erano piccolini uando è nata, adirittura quanti anni aveva la mamma quando era incinta...
se la matematica nn è un opinione....:(
penso che a 16 anni ci arriva...
Si in effetti se sono di Castelfranco veneto probabilmente sono abbastanza riconoscibili. Però insisto nel dire che per la ragazzina non dovrebbero esserci problemi...Consentimi la sincerita forse brutale ma non credo proprio che una ragazzina down di 16 anni si metta a leggere i quotidiani di sua iniziativa, addirittura scovando una notizia non di primo piano come questa e riconoscendosi nella storia .oppure che qualcuno si metta a rinfacciarle che i suoi genitori han chiesto dei soldi perché è nata ...inoltre non mi sembra che la notizia abbia avuto rilevanza di primo piano in ambito nazionale, noi ne siamo particolarmente colpiti per ovvi motivi ma al resto degli italiani probabilmente e' passata quasi inosservata.
ma allora tutti i figli di quelle mamme che han fatto l'amniocentesi quando li aspettavano, cosa potrebbero pensare sapendo che la madre li avrebbe abortiti se fossero stati down o con altri problemi? A me un po' seccherebbe, onestamente, sapere che mia mamma mi avrebbe abortita se nn fossi stata sana, eppure ci sono tantissimi ragazzi che sono nati solo in virtu di esami genetici perfetti e nessuno ha nulla da ridire.Non so se riesco a spiegarmi ma il concetto mi sembra molto simile....qui almeno sono riusciti ad ottenere un buon risarcimento che consentirà alla ragazza di essere seguita al meglio. Non ci vedo nulla di che.

riodini
06-10-2012, 15:56
Lia quello che intendevo dire io è che non serve che la ragazzina legga i quotidiani ma che, sicuramente, ne avrà sentito parlare in casa di questo argomento. Allora due sono le cose o pensiamo che sono veramente "stupidi" o crediamo che capiscano, se capiscono ovviamente ascoltano.......Sarà che la mia personalissima esperienza e cioè (scusate la confidenza molto personale ma io non ho segreti) io, primogenita, sanissima, intelligente, mo sono sempre sentita dire che mio padre nonmi voleva, voi sapete con quale ferita sono cresciuta? ancora adesso che mio padre non c'è più porto questa sofferenza. Emanuele qualche anno fa mi ha detto che sapeva di essere adottato e quando gli ho chiesto da chi l'avesse saputo mi raspisto "ho molto sentito parlare voi" è chiaro ogni volta che si va da un nuovo medico bisognava dire questa cosa.......e, sapendo ciò che significa l'essere stato abbandonato ora, proprio a scuola settimana che parlavano delle loro paure di adolescenti, lui ha tirato fuori la paura di essere nuovamente abbandonato e che papà e mamma non ci siano più......spero di essermi spiegata cosa intendevo dire, senza giudicare nessuno io penso alla sofferenza di quella ragazzina e, credimi, è una sofferenza che i soldi non possono sanare.
Adriana

mela
06-10-2012, 17:54
adriana, intanto ti mando un abbraccio con la speranza di incontrarti prima o poi :-) ti scrivero prima o poi x raccontarti le mie traversie...
comunque no , non penso che non capiscano se ne sentono parlare in casa.dipende in che termini quella ragazza ha sentito parlare della causa in corso in questi lunghi anni.forse se i genitori le hanno spiegato che si tratta di un risarcimento che e' dovuto a lei come persona per aiutarla nelle sue difficolta , se lei in questi anni si e' comunque sentita amata e apprezzata per cio che e', allora non penso che possa soffrire di questa situazione. poi magari mi sbaglio ma io dall'inizio ho comunque ipotizzato e sperato che i genitori le vogliano bene esattamente come agli altri figli. secondo me la richiesta di risarcimento non esclude affatto che loro siano felici di aver avuto questa ragazza. ovviamente io non so piu di voi ma penso che potrebbe essere andata cosi.

GIUSI
06-10-2012, 22:33
Secondo voi .... la mancanza di "cosa" vi impedisce o vi impedirebbe di amare il vostro figlio disabile?
Io al massimo risarcivo la donna per la mancata diagnosi prenatale, visto che in assenza di questa non ha potuto esercitare il diritto di abortire.Tutto qui.Solo per la mancanza di questo suo diritto va risarcita.Il resto non lo capisco.
I fratelli.......siamo convinti che non vogliano fare i fratelli di un disabile?
Potrebbero fare causa anche loro...a dei genitori che gli hanno privato un fratello disabile.
Non posso concepire che il disabile sia un danno.E' una persona

anna72
07-10-2012, 10:03
La signora poteva"imporsi"con il ginecologo, per gli esami specifici. Visto che voleva a tutti i costi avere solo un figlio sano. Per il risarcimento le è stato dato per il danno avuto, perchè in sintesi e questo. Ed è molto triste sapere che certi genitori la vedono così "figlio down = danno" e l'amore incondizionato dove stà???

mela
07-10-2012, 18:47
La signora poteva"imporsi"con il ginecologo, per gli esami specifici. Visto che voleva a tutti i costi avere solo un figlio sano. Per il risarcimento le è stato dato per il danno avuto, perchè in sintesi e questo. Ed è molto triste sapere che certi genitori la vedono così "figlio down = danno" e l'amore incondizionato dove stà???

figlio down=impegno , dedizione , fatica, spese, tempo da impiegare...questo oltre naturalmente tutte le altre cose che normalmente si da e si riceve dall'essere genitori e cioe amore , soddisfazioni , un senso profondo alla propria esistenza....ma non si puo negare che sia una grandissima fatica, a volte.e poi ovvio che arriva l'amore incondizionato ma a volte non da subitissimo. siamo esseri umani e spesso ci serve un po' di tempo per capire e amare. beati voi se non avete mai avuto questi sentimenti contraddittori ma avete sentito subito qual era la strada giusta da percorrere. io invece sento molta empatia per questi genitori cosi imperfetti e cosi umanamente fragili.

moneypenny
07-10-2012, 22:49
Anna io ho letto che quel ginecologo è stato condannato perchè non ha fatto fare alla sua assistita nè l'amniocentesi nè la translucenza nucale. E non credo che tutti sappiano cosa sono...
E poi riguardo a cosa penserà la ragazza tu hai ragione, ma una causa arrivata in cassazione ora che lei ha sedici anni, dopo due primi gradi e due appelli (perchè ricordiamo che è la seconda causa che questa famiglia ha fatto!) sarà partita almeno 10 anni fa se non di più, e magari ai genitori nemmeno è venuto in mente che la ragazza avrebbe potuto finire sui giornali 10 anni fa non credi??

GIUSI
07-10-2012, 22:50
figlio down=impegno , dedizione , fatica, spese, tempo da impiegare...

Questo per me rientra nell'amore.

Non spetta a me sapere se questa figlia e' stata ed e' amata (pensateci...questa sentenza puo' aver anche peggiorato il futuro di questa ragazza).
Sto criticando la sentenza non il comportamento dei genitori.Come io voglio rispetto perche' sono contro l'aborto...rispetto chi invece e' a favore.
Se la legge sostiene che il disabile e' un danno...siamo belli e fregati...tutti!

mela
07-10-2012, 23:47
Questo per me rientra nell'amore.
.....

Se la legge sostiene che il disabile e' un danno...siamo belli e fregati...tutti!
Obiettivamente se hai un figlio down, l'impegno e' molto più alto rispetto ad un altro figlio. Immagino che chi non vuole un figlio disabile in genere, metta in conto le dIfficolta , l'impegno e anche le frustrazioni che bisogna passare per crescerlo.oppure anche la paura che il figlio disabile rovini in qualche modo la vita agli altri fratelli, con la necessità di essere seguito e accudito x tutta la vita. Oppure ritiene di non avere tempo , energie , risorse o anche voglia sufficiente per seguirlo. O anche, teme il giudizio della gente...o ha paura che questa persona sia infelice tutta la vita ...tutti questi motivi , più o meno sensati, possono spingere una coppia a rifiutare il figlio disabile e quindi a non essere felice che nasca. Poi quando, magari inaspettatamente, il figlio disabile nasce, poi un po' alla volta lo amano comunque...magari alla fine anche più degli altri figli. Anche loro malgrado. Io la vedo così. Non credo che esista un genitore che non mai suo figlio. O comunque sono pochi rari casi e immagino che siano persone malate.
Non credo che la legge possa operare in modo da considerare il disabile un danno. La legge tutela il disabile e la sua famiglia (o almeno dovrebbe farlo sempre ) e infatti in questo caso ha disposto un indennizzo perché quei genitori non hanno potuto esercitare il diritto di conoscere per quanto possibile la situazione della figlia. Se loro la figlia down non la volevano, non si può negare che si siano trovati in una situazione problematica che non avevano previsto, loro malgrado. Penso che con 'danno ' si intenda questo. Non che in generale i disabili sono un danno per la società.ci mancherebbe altro. Poi dispongono per la prima volta che anche la figlia down sia risarcita in quanto nata disabile . È questa la novità. A me piace che anche lei disponga di una somma sua, in fondo e' quella che ne ha più bisogno. La motivazione mi sembra un po' contorta, cioè che lei è stata danneggiata..in quanto nata down, quando doveva essere abortita. Su questo sono sinceramente perplessa , comunque se il fine e' che lei riceva un aiuto economico, mi fa piacere che sia andata così.

aledario
08-10-2012, 09:48
Poi dispongono per la prima volta che anche la figlia down sia risarcita in quanto nata disabile . È questa la novità. A me piace che anche lei disponga di una somma sua, in fondo e' quella che ne ha più bisogno. La motivazione mi sembra un po' contorta, cioè che lei è stata danneggiata..in quanto nata down, quando doveva essere abortita. Su questo sono sinceramente perplessaProprio su questo concetto intendevo attirare l'attenzione fin dal mio primo intervento sul tema. Vi rendete conto di che bomba giuridica è una sentenza di questo tipo? Non solo apre le porte a decine di possibile cause verso i medici un po' "allegri" o solamente "border line" (lo sapete che la transulcenza è stata introdotta come possibilità esame diagnostico non più di 20 anni fa, e che i primi centri certificati in grado di eseguire l'esame in maniera sicura sono arrivati qualche anno più tardi? Ora, se la ragazza in questione ha 16 anni più qualche mese di gravidanza... è evidente che una translucenza allora non era così "scontata" come potrebbe essere oggi), ma in linea di principio, affermando il diritto (per altri versi sacrosanto) della persona down ad autodeterminarsi... anche relativamente alla dignità o meno della propria esistenza, potrebbe aprire le porte ad aberranti cause di figli che denunciano i genitori per averli fatti nascere. Con tutte le conseguenze che questo comporterebbe nel sentire comune. E dove c'è odore di soldi... ci saranno eserciti di "avvoltoi" in attesa di cogliere e far fruttare ogni minimo segno di disagio di una persona down maggiorenne, meglio se con genitori abbienti ovviamente. Perdonate il disincanto... ma a queste conseguenze dirette può portare questa sentenza. A meno che la giurisprudenza affermi in maniera netta ed esplicita che i genitori (la donna?) hanno il potere non solo di morte (con l'interruzione volontaria di gravidanza), ma anche di vita (e di vita infelice!) nei confronti dei propri figli. Comunque sia... un problema aberrante.

mela
08-10-2012, 10:24
ma sandro non so, mi sembra un po' troppo sinceramente che un down faccia causa ad un genitore x averlo fatto nascere. certo questo che stiamo discutendo e' un caso limite, nel senso che la famiglia aveva esperesso in modo preciso il desiderio di far nascere il figlio solo se sano. evidentemente non e' stato spiegato dai medici. che gli esami fatti davano solo una valenza probabilistica e non una certezza assoluta. e questo. evidentemente e' stato ritenuto grave. tra l'altro molto spesso mi sono imbattuta in persone totalmente ignoranti sul senso di questi esami....secondo me bisognerebbe che le persone fossero piu informate in merito.

ritz
08-10-2012, 11:48
...in linea di principio, affermando il diritto (per altri versi sacrosanto) della persona down ad autodeterminarsi... anche relativamente alla dignità o meno della propria esistenza, potrebbe aprire le porte ad aberranti cause di figli che denunciano i genitori per averli fatti nascere. Con tutte le conseguenze che questo comporterebbe nel sentire comune. E dove c'è odore di soldi... ci saranno eserciti di "avvoltoi" in attesa di cogliere e far fruttare ogni minimo segno di disagio di una persona down maggiorenne, meglio se con genitori abbienti ovviamente. Perdonate il disincanto... ma a queste conseguenze dirette può portare questa sentenza. A meno che la giurisprudenza affermi in maniera netta ed esplicita che i genitori (la donna?) hanno il potere non solo di morte (con l'interruzione volontaria di gravidanza), ma anche di vita (e di vita infelice!) nei confronti dei propri figli. Comunque sia... un problema aberrante.

Seguo con apprensione e il tuo disincanto la vicenda, per altro non nuova agli albori delle cronache.
Quando ero incinta di Francesco (post traslucenza) lessi questo libro "Madri selvagge"
http://www.einaudi.it/libri/libro/alessandra-di-pietro-paola-tavella/madri-selvagge/978880618054
si parlava chiaramente di cause intentate da figli francesi ai "danni" dei propri genitori, per il fatto di essere nati.
Mi turbo' allora, continua a turbarmi la sentenza di oggi.
Vi vedo conseguenze non controllabili :(

lorenzo201
08-10-2012, 12:01
Il punto secondo me è proprio questo, i medici non spiegano che gli esami che vai a fare ( translucenza, bitest e tritest) sono solo esami probabilistici che in realtà non dicono nulla in merito ad una futura patologia del nascituro .
A me i ginecologi (ben 3) che hanno seguito non hanno mai detto che in realtà con quegli esami avevo in mano tutto e niente, ma quando ho chiesto di poter fare l'amnio mi hanno risposto che non ce n'era bisogno perchè il risultato di quegli esami era perfetto e che pertanto non dovevo temere per il mio bimbo.
Addirittura uno di loro mi aveva detto " guardalo come corre ... è sanissimo dovrebbero essere tutti cosi i bimbi"
Non dimenticherò mai quelle parole.
Allora cosa avrei dovuto pensare, che andava tutto bene ....
Io ho insistito per l'amnio perchè nel mio cuore sapevo che qualcosa non stava andando per il verso giusto ...
E avevo ragione.
Certo a 10 mesi dalla nascita di Lory ringrazio di non averla fatta, perchè non so cosa avremmo scelto di fare, per il mio carattere avrei optato per tenerlo comunque perchè ho sempre affrontato tutti i problemi ma mio marito ... lui mi disse un giorno che non voleva figli malati ... poi alla fine chi ha amato incondizionatamente Lory dal primo momento è stato lui, io ho sofferto di più ... ma questa è un altra storia.
Nella peggiore delle ipotesi avrei perso quello che oggi è la luce dei miei occhi, e forse sarebbe stato peggio che affrontare tutto quello che comporta la sindrome.
E si ritorna sempre allo stesso discorso: oggi ci sono gli strumenti per poter sapere in anticipo la patologia del nascituro e per dare ai genitori la possibilità di fare una scelta consapevole, poi la vita va come deve andare ... Ognuno farà le scelte che ritiene più consone.
Ma è sbagliato non fare tutto ciò che è nei poteri della medicina soprattutto nei casi in cui ci sia una volontà espressa dei genitori.
E se un medico si comporta con legerezza, ecco allora non vedo perchè un genitore ferito non possa ricorrere agli strumenti che abbiamo per far risarcire un torto patito.
In merito alla sentenza, nella interpretazione delle motivazioni mi pare che i sentimenti stiano lasciando il posto a quello che è il suo mero senso letterale.
Noi ci sentiamo particolarmente toccati, perchè viviamo in prima persona una situazione simile a quella di questi genitori, però probabilemente chi è estraneo a tale vicende non la vede in maniera cosi catastrofica.



ma sandro non so, mi sembra un po' troppo sinceramente che un down faccia causa ad un genitore x averlo fatto nascere. certo questo che stiamo discutendo e' un caso limite, nel senso che la famiglia aveva esperesso in modo preciso il desiderio di far nascere il figlio solo se sano. evidentemente non e' stato spiegato dai medici. che gli esami fatti davano solo una valenza probabilistica e non una certezza assoluta. e questo. evidentemente e' stato ritenuto grave. tra l'altro molto spesso mi sono imbattuta in persone totalmente ignoranti sul senso di questi esami....secondo me bisognerebbe che le persone fossero piu informate in merito.

Laura74
08-10-2012, 12:05
Però io non credo ( o spero) che i genitori considerino la figlia come un danno . Non voglio pensare a questo.Credo che la questione sia differente. Quella famiglia aveva chiesto di verificare che il feto fosse sano, per quanto si possa verificare una cosa del genere. E anche qui si apre una voragine , perché sappiamo benissimo che nessuno può dare una garanzia di questo tipo. Comunque se fosse stata fatta l'amniocentesi , la sindrome l'avrebbero vista.per cui c'è stato un disservizio e anche grave . Io ritengo giusto che , dal momento che l'aborto terapeutico e' legale ( e attenzione , io non lo condivido se non per casi estremamente gravi e la sindrome nn e' fra questi) i genitori che lo richiedono devono poter essere nelle condizioni di sapere. ..
ho letto tutto il post molto velocemente, e sicuramente NON con l'attenzione che vrebbe meritato, ma qs. intervento mi ha colpito..perchè secondo me è qui che sta il succo: i genitori avevano chiesto di sapere prima (non giudichiamo già qs.) e avevno dichiarato di volerlo sapere con ogni mezzo..il medico NON ha fatto quello che doveva...e basta! Ha sbagliato il medico? si...non andiamo oltre col giudizio..la legge non ammette emotività, valuto l'errore, l'errore del professionista c'è stato? si...il risarcimento è quindi giusto..

poi possiamo lasciarci andare a tutta la nostra emotività

aledario
08-10-2012, 12:16
Vi riporto l'editoriale appena uscito di Franco Bomprezzi sul tema. Inutile dire dopo ciò che ho scritto fino a qui... che lo condivido appieno.


Il prezzo dell’handicap

di Franco Bomprezzi
Ammetto di essere molto turbato dalle conseguenze logiche e morali di una sentenza clamorosa, ma che, stranamente, per ora ha avuto scarsa eco, forse per l’imbarazzo che suscita e per il rispetto doveroso nei riguardi della famiglia al centro della vicenda. Una bambina che nasce con la sindrome di Down, in poche parole, ha un danno per la propria vita che oggi si può quantificare: un milione di euro. Una somma da destinare non ai genitori, ma proprio a lei, alla bimba, ora ragazza. Lo ha deciso in via definitiva la Cassazione. La storia nasce a Castelfranco, in provincia di Treviso, ma ciò che a me colpisce non è il merito della sentenza, ma la cultura che l’ha prodotta, e che la sostiene. In estrema sintesi, una donna, incinta, chiede al medico di effettuare esami tali da tranquillizzarla sulla salute del nascituro. Il medico non le ordina, fra i vari esami di routine, anche quelli che consentono la diagnosi precoce di una serie di possibili malformazioni genetiche, fra cui la sindrome di Down. La bambina nasce proprio con tale sindrome. I genitori denunciano il medico e l’ospedale. Ritengono di non essere stati messi in condizione di decidere se portare avanti o meno la gravidanza. Il tribunale dà loro torto per due volte, fino al verdetto ribaltato in Cassazione. Ma la vera novità, che l’avvocato della famiglia giudica infatti una “rivoluzione copernicana”, è che per la prima volta si stabilisce che nascere con un handicap è un danno gravissimo per la persona che nasce, non per i genitori. E quindi il bambino con disabilità ha diritto a un indennizzo, per i danni che la sua vita comporterà in modo permanente.

Sono certo che moltissime persone riterranno questo ragionamento del tutto corretto, anzi ineccepibile, giusto. Diranno: “Finalmente!”. Io sinceramente sono invece terrorizzato dall’idea che passa attraverso questa sentenza. In Italia, da oggi in poi, è sancito che nascere con una disabilità è un disastro. E’ una vita persa in partenza. Non è un ragionamento legato all’eterna e mai risolta diatriba attorno all’aborto, si badi bene. E’ qualcosa di più sottile e di più inquietante. Si stabilisce che un bimbo con sindrome di Down vale un milione di euro (di danni). Se c’è un modo per quantificare lo stigma attorno alla disabilità, questo è uno dei più sottili e convincenti, proprio perché si traduce in denaro, ossia in risorse fornite alla ragazza con sindrome di Down, per “rifarsi una vita”, visto che la sua – poveretta – è di seconda scelta, di scarsa qualità, definitivamente compromessa.

Non voglio certo negare le difficoltà che tuttora esistono nell’educazione e nella crescita di un bambino con una disabilità congenita, anche se negli ultimi anni abbiamo esempi eccellenti di vita piena e dignitosa di tante persone con sindrome di Down. Ma questo retrogusto di carattere eugenetico mi preoccupa. Ci vedo l’eco di teorie utilitaristiche del primo Novecento, le stesse che, importate dagli Stati Uniti in Nord Europa e in Germania, hanno condotto fino alle teorie eugenetiche condotte all’estremo esito dello sterminio nazista, raccontato stupendamente da Marco Paolini in “Ausmerzen”, vite indegne di essere vissute.

Meglio non nascere, dice in sostanza la Cassazione. E se si nasce con un handicap, è colpevole chi non ha fatto la propria parte per evitarlo. E deve pagare. Tanto. Mi guardo allo specchio: ho sessant’anni. Sono nato con venti fratture per gli esiti dell’osteogenesi imperfetta. Una vita segnata, certo. Ma che vita. Anche mia madre non sapeva, allora, che le cose sarebbero andate così. Non so, sospendo il giudizio. Il mio personale giudizio.

Anna211061
08-10-2012, 12:19
comuqnue la sentanza dice che la ragazza sarà risarcita in quanto nata cn sdd...
allora tutti i ragazzini down possono,dovrebbero fare causa xchè c'è stato un errore medico,o dei geniotri a monte, che li hanno fatti nascere...disabili.....e quindi ne deduco che loro nn sono contenti di essere nati....:confused: :eek:evisto che c'è una sentanza tutti posso attacarsi a quella per chiedere i danni che ritengono di aver subito nascendo con la sdd...perchè è evidente che a questo punto è colpa di qualcuno o no?
sul fatto di scegliere, bhe se una donna vuole fare l'ammio chiama un qualasiasi ospedale e o centro convenzionato e la prenota....(che poi loro chiedevano di sapere se il bambino era sano nn se avesse la sdd e questo è impossibile dirlo perchè l'ammio va a scovae solo qulche sindrome nn le centinaia di miglia che ci sono e poi ci sono i problemi nn visibili quindi come si fà a esaudire una richiesta del genere)se il problema è che il gineologo ti dice di no,perchè sei giovane o perchè gli sembra un bambino per crescita intrauterina normale...e si sà che i ginecologi si basano sulle statistiche basta andare in un altro centro tanto x la giovane e tà avrebbe dovuto pagare lo tesso....
io leggendola avevo capito che la famiglia nn sapesse del esitenza del ammiocentesi, che è tutto un altr discorso...nn che loro avesso chiesto di farla e gli avessero detto di no...insomam tutti i centri gli hanno negato questa opportunità?mah...

Laura74
08-10-2012, 12:25
SECONDA PARTE...scusate vado a rate..

l'emotività: l'emotività mi fa fare questa domanda (a me come a molti di voi) "ma qs. ragazza come l'avrà presa?" e la ragione mi dice che, come accennava Gianni tar, non possiamo partire a raffica solo con degli stralci di giornale: e se ne avvessero parlato in casa ? e se la ragazza fosse a conoscenza e magari avesse affrontato (nella crescita perchè è un discorso che viene portato avanti da anni) col supporto di qcn qs. cosa? un milione di euro...farebbero comodo anche a me (non solo a te Maddy:D) per NON avere più l'assilo del Dopo di Noi..e se i genitori l'avessero fatto proprio per qs??? e se...e se...qs se mi fanno dire che non ho elementi cmq per giudicare qs. situazione..però da qs. situazione possiamo prendere spunti per riflettere:confused:
Quanto dicevi tu Sandro non l'ho tanto capito...forse la fretta che non mi ha fatto soffermare a sufficienza...me lo devo riguardare;)

ritz
08-10-2012, 12:31
Vi riporto l'editoriale appena uscito di Franco Bomprezzi sul tema. Inutile dire dopo ciò che ho scritto fino a qui... che lo condivido appieno.

e io quoto te e le parole di Franco
"[...]o sinceramente sono invece terrorizzato dall’idea che passa attraverso questa sentenza. In Italia, da oggi in poi, è sancito che nascere con una disabilità è un disastro. E’ una vita persa in partenza.[...]Ma questo retrogusto di carattere eugenetico mi preoccupa. Ci vedo l’eco di teorie utilitaristiche [...]"
con il piu' profondo senso di orrore
:(

ritz
08-10-2012, 12:34
[...]e se ne avvessero parlato in casa ? e se la ragazza fosse a conoscenza e magari avesse affrontato (nella crescita perchè è un discorso che viene portato avanti da anni) col supporto di qcn qs. cosa? un milione di euro...farebbero comodo anche a me (non solo a te Maddy:D) per NON avere più l'assilo del Dopo di Noi [...]

Posso riassumere in soldoni?
Il punto veramente grave in questa sentenza è: riconoscere il danno dell'essere nato Down, dolo subito dalla persona disabile, che viene risarcita di 1 milione in quanto nata.

A me continua ad apparire come puro orrore.

aledario
08-10-2012, 12:40
La mia botta e risposta con Franco su invisibili.corriere.it

Il prezzo dell'handicap, da parte del genitore...
08.10 | 11:26
Franco, come tu dici giustamente non è ancora stato dato un gran risalto alla notizia da parte dei mass media, ma nel “mondo” che ha a che fare quotidianamente con la disabilità certo non è sfuggita, e se ne sta discutendo con intensità. Anche su un forum di genitori di persone con Sindrome di Down , dove si possono trovare, riassunte da diversi punti di vista, un po’ tutte le cose che hai scritto nel tua editoriale, sempre lucido nella sua “crudeltà”. Personalmente, da genitore mi sento vicinissimo al tuo approccio ed alle tue preoccupazioni, che ho espresso a più riprese in quel forum, senza tuttavia ottenere unanime consenso. Lo “specchietto” dei soldi… in un periodo in cui di soldi non ce n’è, specie per i disabili, la rabbia per le possibili manchevolezze dei professionisti (anche se questa vicena risale a quasi diciassette anni fa, quindi in periodi in cui le diagnostiche ed i protocolli non erano “scontati” come oggi), fanno da controaltare alla preoccupante conseguenza di una simile sentenza, che a ben vedere apre anche le porte a possibili cause di figli imperfetti ai genitori che li hanno “condannati” alla vita, magari coscienti delle loro limitazioni, quindi della loro inevitabile infelicità futura. Che dire? Avanti, avvocati assetati di denaro facile (che sia un caso, senza ovviamente generalizzare giudizi sulla categoria, che questa professione inizi con le stesse tre lettere di un volatile noto per approfittarsi e nutrirsi di carne indifesa?):-)
Alessandro Mosconi
http://www.comeaquiloni.com

08.10 | Franco Bomprezzi
Il tema si presta a moltissime aggiunte e specificazioni, grazie per questo contributo competente e “informato sui fatti”. Come vedi ho sottolineato proprio l’aspetto della monetizzazione dell’handicap, che fa presa sull’opinione pubblica e sulle famiglie, alle prese con la crisi e con le reali difficoltà economiche che si associano a una vita con disabilità. D’altronde anche l’indennità di accompagnamento nasce come forfait risarcitorio delle spese che si devono sostenere in presenza di un handicap. Ma in quel caso l’indennità è uno strumento economico per vivere meglio, non come deterrente a venire al mondo.

riodini
08-10-2012, 12:41
quoto al 1000% l'editoriale di Bonprezzi, è proprio questo che mi mette un disagio più che una tristezza. Prima mi ha telefonato una mia amica per dirmi che ha visto in tivù sia su rai 1 che su canale 5 questa faccenda. Su Rai 1 a quanto ho capito c'era pure la ragazzina (Marta). Non so, i soldi servono ma i soldi non vanno mai di buon accordo con l'Amore.
Non voglio assolutamente giudicare nessuno ma io penso esclusivamente a Marta, ai nostri figli, a mio figlio Emanuele, forse per 1 milione di euro anche la sua madre naturale l'avrebbe tenuto? scusatemi, come dice Laura:l'emotività.......
Ma sentite cosa qualche anno fa Emanuele ha scritto (in poesia)
GIOIA PURA
LA MIA VITA,
NON MI DUOLE
MAI LASCIARE
VECCHI AMICI
PER NUOVI .
OGNI SI’ RISPECCHIA
IL NUOVO GIORNO
CHE PUO’ APRIRE
IL MIO CUORE
A NUOVA GIOIA.
MI SI ACCENDE
IL FUOCO
DI NUOVI DESIDERI,
DI NUOVE CONQUISTE.
SOGNARE, VIVERE,
DENTRO DI ME
SI FONDONO.

6 aprile 2011
Adriana

Anna211061
08-10-2012, 13:17
riodini parlando di emotività chissà me lo sno chiesta anche io pensando a nostra figlia....in questi gg..
ma marta che diceva nel intervista???mi piacerbbe vederla.

riodini
08-10-2012, 13:24
mi dispiace Anna ma io non l'ho vista. Ma forse se vai in internet la trovi credo su unomattina.

Laura74
08-10-2012, 13:47
Posso riassumere in soldoni?
Il punto veramente grave in questa sentenza è: riconoscere il danno dell'essere nato Down, dolo subito dalla persona disabile, che viene risarcita di 1 milione in quanto nata.

A me continua ad apparire come puro orrore.

quindi non si punisce "solo" il medico per l'errore...ma la sentenza in toto si può leggere da qualche parte?

francesca
08-10-2012, 15:31
Seguo con interesse questa discusisone da giorni, ma in quanto "tecnica" non mi sono espressa, non lo faccio mai in questi casi senza prima leggere i provvedimenti. E non lo farò neanche stavolta, ma mi piace nel frattempo farvi leggere quello che quantomeno fino al 2006 è stato l'orientamento costante della Cassazione: vi riporto la massima, ossia il principio di diritto affermato con la sentenza della terza Sezione n. 14488 del 29/07/2004, confermata successivamente anche da Sez. 3, Sentenza n. 16123 del 14/07/2006: " L'ordinamento positivo tutela il concepito e l'evoluzione della gravidanza esclusivamente verso la nascita, e non anche verso la "non nascita", essendo pertanto (al più) configurabile un "diritto a nascere" e a "nascere sani", suscettibile di essere inteso esclusivamente nella sua positiva accezione: sotto il profilo privatistico della responsabilità contrattuale o extracontrattuale o da "contatto sociale", nel senso che nessuno può procurare al nascituro lesioni o malattie ( con comportamento omissivo o commissivo colposo o doloso ); sotto il profilo - latamente - pubblicistico, nel senso che debbono venire ad essere predisposti tutti gli istituti normativi e tutte le strutture di tutela cura e assistenza della maternità idonei a garantire ( nell'ambito delle umane possibilità ) al concepito di nascere sano. Non è invece in capo a quest'ultimo configurabile un "diritto a non nascere" o a "non nascere se non sano", come si desume dal combinato disposto di cui agli artt. 4 e 6 della legge n. 194 del 1978, in base al quale si evince che: a) l'interruzione volontaria della gravidanza è finalizzata solo ad evitare un pericolo per la salute della gestante, serio ( entro i primi 90 giorni di gravidanza ) o grave ( successivamente a tale termine ); b)trattasi di un diritto il cui esercizio compete esclusivamente alla madre; c) le eventuali malformazioni o anomalie del feto rilevano esclusivamente nella misura in cui possano cagionare un danno alla salute della gestante, e non già in sè e per sè considerate ( con riferimento cioè al nascituro ). E come emerge ulteriormente: a) dalla considerazione che il diritto di "non nascere" sarebbe un diritto adespota ( in quanto ai sensi dell'art. 1 cod. civ. la capacità giuridica si acquista solamente al momento della nascita e i diritti che la legge riconosce a favore del concepito - artt. 462, 687, 715 cod. civ. - sono subordinati all'evento della nascita, ma appunto esistenti dopo la nascita ), sicché il cosiddetto diritto di "non nascere" non avrebbe alcun titolare appunto fino al momento della nascita, in costanza della quale proprio esso risulterebbe peraltro non esistere più; b) dalla circostanza che ipotizzare un diritto del concepito a "non nascere" significherebbe configurare una posizione giuridica con titolare solamente (ed in via postuma) in caso di sua violazione, in difetto della quale (per cui non si fa nascere il malformato per rispettare il suo "diritto di non nascere") essa risulterebbe pertanto sempre priva di titolare, rimanendone conseguentemente l'esercizio definitivamente precluso. Ne consegue che è pertanto da escludersi la configurabilità e l'ammissibilità nell'ordinamento del c.d. aborto "eugenetico", prescindente dal pericolo derivante dalle malformazioni fetali alla salute della madre, atteso che l'interruzione della gravidanza al di fuori delle ipotesi di cui agli artt. 4 e 6 legge n. 194 del 1978 ( accertate nei termini di cui agli artt. 5 ed 8 ), oltre a risultare in ogni caso in contrasto con i principi di solidarietà di cui all'art. 2 Cost. e di indisponibilità del proprio corpo ex art. 5 cod. civ., costituisce reato anche a carico della stessa gestante ( art. 19 legge n. 194 del 1978 ), essendo per converso il diritto del concepito a nascere, pur se con malformazioni o patologie, ad essere propriamente -anche mediante sanzioni penali - tutelato dall'ordinamento. Ne consegue ulteriormente che, verificatasi la nascita, non può dal minore essere fatto valere come proprio danno da inadempimento contrattuale l'essere egli affetto da malformazioni congenite per non essere stata la madre, per difetto d'informazione, messa nella condizione di tutelare il di lei diritto alla salute facendo ricorso all'aborto ovvero di altrimenti avvalersi della peculiare e tipicizzata forma di scriminante dello stato di necessità (assimilabile, quanto alla sua natura, a quella prevista dall'art. 54 cod. pen. ) prevista dall'art. 4 legge n. 194 del 1978, risultando in tale ipotesi comunque esattamente assolto il dovere di protezione in favore di esso minore, così come configurabile e tutelato (in termini prevalenti rispetto - anche - ad eventuali contrarie clausole contrattuali: art. 1419, secondo comma, cod. civ.) alla stregua della vigente disciplina". Ho approfondito tempo fa lo studio di questo argomento perchè ahimè mi era capitato un caso molto simile, non attinente la sdd per fortuna, ma che alla fine non ho deciso "grazie" al mio trasferimento in altra sede. Un primo cambiamento di rotta la Cassazione lo ha avuto con la seguente sentenza, ossia sempre Sezione Terza Sentenza n. 9700 del 03/05/2011, che ha affermato: " Anche il soggetto nato dopo la morte del padre naturale, verificatasi per fatto illecito di un terzo durante la gestazione, ha diritto nei confronti del responsabile al risarcimento del danno per la perdita del relativo rapporto e per i pregiudizi di natura non patrimoniale e patrimoniale che gli siano derivati": in motivazione, tra l'altro, questa sentenza già diceva "una volta esclusa l'esigenza di ravvisare la soggettività giuridica del concepito per affermare la titolarità di un diritto in capo al nato, di riconoscere il diritto al risarcimento anche al nato con malformazioni congenite e non solo ai suoi genitori" (chi ne volesse leggere l'intero testo può scivermi privatamente). In soldoni, credo che ancora una volta la terza Sezione si sia inserita nel solco di questa sentenza del 2011 ed abbia pronunciato quella che stiamo discutendo, della quale continuerò a cercare il testo integrale.

aledario
08-10-2012, 15:49
Grazie Francesca! Molto illuminante a mio parere quello che ci hai scritto, anche se probabilmente un po' di traduzione dal "legalese" servirebbe a tutti noi. Non è che ti va di farla, per aiutarci a comprendere meglio ciò che sembra di intuire dagli stralci che hai riportato?
Senza il tuo giudizio, se è quello dal quale per ora ti vuoi astenere... solo una spiegazione un po' meno tecnica.

aledario
08-10-2012, 15:59
Provo a sintetizzare nella mia ignoranza tecnica, ciò che Francesca ci ha riportato qui sopra.

+ Il nascituro non è, proprio in virtù di questa sua caratteristica... quella di non essere ancora nato (momento in cui si diventa a tutti gli effetti titolari dei suddetti), titolare di diritti giuridici diversi dalla eventuale tutela alla nascita in salute.
+ L'IGV e l'aborto terapeutico in base alla legge 194 sono in teoria un diritto della madre, che lei tuttavia esercita esclusivamente su se stessa (per tutelare il suo diritto alla salute s.l.) senza ledere i diritti di alcun altro "titolare", per quanto detto sopra
+ Con la sentenza del 2011 cui accenni si iniziano a gettare le basi per il riconoscimento di tutela legale anche al nascituro, per atti contro i suoi diritti avvenuti mentre lui non è ancora nato.

Questo il riassunto che ho capito io... Francesca, ci sono andato molto lontano?

Poi c'è la diversità del "caso", che qui va in evidente paradosso con il concetto del "diritto a non nascere"... ma questo è un altro discorso mi pare

francesca
08-10-2012, 16:14
Il punto fondamentale Sandro è il seguente: "Non è invece in capo a quest'ultimo configurabile un "diritto a non nascere" o a "non nascere se non sano"", principio di diritto affermato dalla Cassazione del 2004 e del 2006, perchè nel nostro ordinamento esiste soltanto il diritto a nascere ed a nascere sano ovviamente, nel senso che se, ad esempio, con colpa l'ostetrica mi procura danni al momento del parto io - bambino posso agire per il risarcimento danni nei suoi confronti. La mia curiosità è capire che percorso argomentativo ha seguito la Cassazione per superare questi argomenti, anche se un "assaggio" ce lo ha dato con la sentenza del 2011 che già vi ho segnalato; se la vuoi leggere, te la mando. Io non ho problemi a dire che non condivido - per motivi squisitamente giuridici - l'ultimo orientamento della Cassazione, non ne faccio una questione morale perchè quando si scrive una sentenza si ragiona in termini esclusivamente tecnico-giuridici e non etici ... lo so è difficile da capire e da credere ma è così, anche se poi risvolti di questo tipo nell'opinione pubblica sono inevitabili.

Laura74
08-10-2012, 16:36
.. Io non ho problemi a dire che non condivido - per motivi squisitamente giuridici - l'ultimo orientamento della Cassazione, non ne faccio una questione morale perchè quando si scrive una sentenza si ragiona in termini esclusivamente tecnico-giuridici e non etici ... lo so è difficile da capire e da credere ma è così, anche se poi risvolti di questo tipo nell'opinione pubblica sono inevitabili.


anche io ho paura che di morale ditro qs. sentenza non ci sia nulla, nel senso che, secondo me, la base del ragionamento dei Giudici non sia data da una spinta di qs. genere, ma solamente da un tecnicismo di fondo:(
se trovi qs. sentenza Francesca puoi condividerla? grazie

GIUSI
08-10-2012, 17:12
Condivido anch'io quanto detto da Bomprezzi.

GIUSI
08-10-2012, 19:05
quando si scrive una sentenza si ragiona in termini esclusivamente tecnico-giuridici e non etici ... lo so è difficile da capire e da credere
Sarà!!! .......ma io continuo a non condividere questa sentenza.
Se la mamma non ha potuto avere il risarcimento...non capisco come ha potuto averlo la figlia.
Mi spiego: la mamma al massimo poteva essere risarcita perché non ha potuto esercitare il diritto di abortire.La figlia è stata risarcita perché è nata?
Perché io di tecnico vedo solo questo....

francesca
08-10-2012, 19:56
Ti ripeto Giusi, senza leggere le motivazioni non si può dir nulla, sono tutti discorsi campati in aria basati solo su notizie giornalistiche, e so molto bene come si fa cronaca giudiziaria in questo paese, quindi preferisco aspettare e capirci meglio.
Quando parlo di argomento tecnico voglio dire che i giudici in generale e la Cassazione in particolare, che è giudice soltanto di legittimità, ossia si limita a verificare che i giudici di appello abbiano bene applicato i principi di diritto, senza rivalutare il fatto, non pronunciano sentenze applicando loro personalissimi giudizi morali, ma interpretando le norme, esprimendo cioè una valutazione in diritto e non etica/morale; questo ovviamente non è sempre facile, tanto è vero che quando applicando una norma c'è la possibilità che adotti una decisione che la tua personale morale ti impedisce di adottare, c'è anche l'obiezione di coscienza, è prevista anche per i giudici (ad esempio in materia di autorizzazioni da parte del giudice tutelare all'aborto delle minorenni, tanto per restare nella cronaca caso Sallusti). In questo caso vi ho riportato la sentenza del 2004 proprio per farvi capire che tipo di ragionamento giuridico poneva in essere la Cassazione prima di mutare orientamento, letta con pazienza la massima non è difficile, ma se volete posso fornirvi il testo completo anche di questa. In ogni caso, non credo che non sia stata risarcita la mamma, secondo me sono stati risarciti tutti, la famiglia e la ragazza sdd: o meglio, è stato stabilito il diritto al risarcimento, adesso - vado a naso - la causa tornerà al giudice di appello e dovrà svolgersi un nuovo processo nell'osservanza del principio di diritto affermato dalla Cassazione, quindi ancora non si sa come va a finire, potrebbe tornare di nuovo in Cassazione all'esito del secondo processo di appello, e la Cassazione potrebbe teoricamente cambiare idea :whistle:

mela
08-10-2012, 21:02
Mamma che complicato!!!grazie Francesca, in verità aspettavo il tuo intervento o quello di Aldo! ;-) ma la sentenza non è già definitiva? Pensavo che dopo la cassazione non si potesse andare oltre....

francesca
09-10-2012, 07:22
Vi riporto la massima (principio di diritto) della sentenza n. 16754 del 2.10.2012: "Sussiste nei confronti dei genitori e dei fratelli e sorelle del neonato la responsabilità sanitaria del medico che, richiesto di un accertamento diagnostico circa le eventuali malformazioni genetiche del feto, così da poter la gestante interrompere la gravidanza, ometta di fornire una completa informazione in ordine a tutte le possibili indagini esperibili e circa l’alta percentuale di “false negatività” dell’esame prescelto (cd. “Tritest”). È risarcibile, altresì, il danno da nascita malformata lamentato iure proprio dal neonato, allorché l’errore colpevole del medico non abbia evitato, od abbia concorso a non evitare, l’evento, diritto fondato sugli art. 2, 3, 29, 30 e 32 Cost. e che consiste nella condizione diversamente abile e nel maggior disagio esistenziale, che il risarcimento concorre a lenire".
Questo il link per leggere uno dei primi commenti http://www.personaedanno.it/index.php?option=com_content&view=article&id=40349&catid=100
Questo il link di una pagina dove troverete un ulteriore commento ed in basso il pdf della sentenza http://www.personaedanno.it/index.php?option=com_content&view=article&id=40342&catid=77&Itemid=322&mese=10&anno=2012

Anna211061
09-10-2012, 10:17
Mamma che complicato!!!grazie Francesca, in verità aspettavo il tuo intervento o quello di Aldo! ;-) ma la sentenza non è già definitiva? Pensavo che dopo la cassazione non si potesse andare oltre....
anche io pensavo fosse già definitiva la sentenza??? e che dopo nn si potesse andare oltre...

Fraegio
09-10-2012, 10:38
.. al di là della "procedura legale" corretta, resta secondo me volente o nolente l'mmagine che disabile=danno.
Se ci sono medici che fin'ora non si sono espressi ora pur di evitare problemi legali, faranno i controlli e poi consiglieranno di abortire.
E a questo punto ci sarà realmente una scelta? Se un medico ci consiglia qualcosa quanti di noi vanno contro il medico?

francesca
09-10-2012, 11:07
anche io pensavo fosse già definitiva la sentenza??? e che dopo nn si potesse andare oltre...

La sentenza di cui stiamo discutendo è una sentenza di annullamento con rinvio, ossia annulla la sentenza della Corte d'Appello e rinvia alla stessa Corte (ovviamente ad un collegio composto da diversi giudici) che dovrà pronunciarsi ex novo sulla richiesta risarcitoria attenendosi però ai principi di diritto affermati dalla stessa Cassazione; ovviamente questa seconda sentenza della Corte d'Appello sarà a sua volta impugnabile in Cassazione e così via. Che bello eh, il nostro sistema giudiziario è così, non lo sapevate? ;)

ritz
09-10-2012, 13:06
Ringrazio anzitutto Francesca per avermi dato la possibilità di leggere la sentenza e soprattutto il commento critico.
Non nego la fatica fatta in una lettura tutt’altro che semplice per me che mastico assai poco il legalese ;)

Ho scorso frasi e periodi trovandovi elementi per rincuorarmi
[…]La tutela giuridica del nascituro, pure prevista dal nostro ordinamento, è peraltro regolata in funzione del diritto del concepito a nascere (sano), mentre un eventuale diritto a non nascere sarebbe un diritto adespota […] Peraltro il nostro ordinamento positivo tutela il concepito - e quindi l’evoluzione del frutto della gravidanza - esclusivamente verso la nascita e non verso la non nascita […]Oggetto della pretesa e della tutela risarcitoria è, pertanto, sul piano morfologico, la nascita malformata, su quello funzionale (quello, cioè, del dipanarsi della vita quotidiana) il perdurante e irredimibile stato di infermità. Non la nascita non sana. O la non nascita.[…]

e per avermi permesso di riconoscere la concatenazione strettamente logica di certi passaggi, distanti da valutazioni morali di sorta
[…] La legittimità dell’istanza risarcitoria iure proprio del minore deriva, pertanto, da una omissione colpevole del sanitario cui consegue la sua stessa esistenza diversamente abile, che discende a sua volta dalla possibilità legale dell’aborto riconosciuta alla madre in una relazione con il feto quale alter dell’ego della donna stessa (in un rapporto tra includente ed incluso […].

Mi resta l’amaro di una conclusione che, al di là del risvolto giuridico, lascia spazio a ben altri scenari, d’altro canto già ampiamente travisati dall’articolo da cui siamo partiti :(
[…]questa sentenza rappresenterà sicuramente un leading case, oggetto di accese discussioni e di ampio dibattito, per le direttive e i principi giuridici affermati, ma anche per le ricadute sulla discussione bioetica e sociale relativa alla vita umana e al suo valore […]

francesca
09-10-2012, 13:17
.. al di là della "procedura legale" corretta, resta secondo me volente o nolente l'mmagine che disabile=danno.
Se ci sono medici che fin'ora non si sono espressi ora pur di evitare problemi legali, faranno i controlli e poi consiglieranno di abortire.
E a questo punto ci sarà realmente una scelta? Se un medico ci consiglia qualcosa quanti di noi vanno contro il medico?

Considera che comunque finora alla madre è sempre stato riconosciuto il diritto al risarcimento del danno in caso di nascita di figlio con problematiche o malformazioni non diagnosticate in modo negligente durante la gravidanza dal medico, qui la novità assoluta non è tanto affermare che dalla nascita di un figlio "special needs" (ho dichiarato guerra a disabile, diversamente abile, e quant'alltro ;)) derivi un danno alla madre e/o alla famiglia, ma che si tratti di un danno in sè, tutelabile in capo a chi è nato ... non so se sono stata chiara ;)

aledario
09-10-2012, 14:25
qui la novità assoluta non è tanto affermare che dalla nascita di un figlio "special needs" (ho dichiarato guerra a disabile, diversamente abile, e quant'alltro ;)) derivi un danno alla madre e/o alla famiglia, ma che si tratti di un danno in sè, tutelabile in capo a chi è nato ... non so se sono stata chiara ;)Chiarissima Francesca. il nocciolo della discussione sta proprio in questa novità, non in altre. E ovviamente nelle conseguenze che il riconoscimento di un tale "diritto" da parte della Cassazione può innescare in termini di coscienza civile ed etica giuridica. Sto cercando di farlo capire assieme a Franco Bomprezzi nella discussione seguita al suo articolo... ma non c'è nulla da fare. Prevale sempre il lato "arrabbiato" e rivendicativo che riconosce validità alla sentenza perchè "almeno sarà compensata di..." o quello abortista o antiabortista, che non sono certamente il "centro" di questa sentenza.

francesca
09-10-2012, 14:59
Immagino :(
Pensate che c'è già chi si chiede nell'ambiente (per assurdo ma neanche tanto) a quando le prime cause delle persone "nascita malformata" (come la chiama la Cassazione) nei confronti dei genitori colpevoli di omessa diagnostica prenatale o della madre colpevole di aver proseguito la gravidanza nonostante la diagnosi, aggiungo io con tutte strumentalizzazioni che vi lascio immaginare ... terrificante :(

aledario
09-10-2012, 15:12
Immagino :(
Pensate che c'è già chi si chiede nell'ambiente (per assurdo ma neanche tanto) a quando le prime cause delle persone "nascita malformata" (come la chiama la Cassazione) nei confronti dei genitori colpevoli di omessa diagnostica prenatale o della madre colpevole di aver proseguito la gravidanza nonostante la diagnosi, aggiungo io con tutte strumentalizzazioni che vi lascio immaginare ... terrificante :(Guarda che è la prima cosa che ho sottolineato anch'io! ;-) E in effetti sarebbe la prima, logica conseguenza di questo riconoscimento del "diritto a non nascere" (semplificato solo per capirsi ;-)). Possiamo solo sperare che i nostri figli down non arrivino a tanta intelligente malizia?! :- :lol:

GIUSI
09-10-2012, 15:21
Se un medico ci consiglia qualcosa quanti di noi vanno contro il medico?
Io l'ho fatto.
E molto serenamente e a pari diritti, visto che l'abbiamo messo per iscritto e firmato.

Fraegio
09-10-2012, 16:37
Io l'ho fatto.
E molto serenamente e a pari diritti, visto che l'abbiamo messo per iscritto e firmato.

:)
quello che voglio dire è che a me piacerebbe davvero che le persone potessero sceliere "liberamente".

ritz
09-10-2012, 18:17
Immagino :(
Pensate che c'è già chi si chiede nell'ambiente (per assurdo ma neanche tanto) a quando le prime cause delle persone "nascita malformata" (come la chiama la Cassazione) nei confronti dei genitori colpevoli di omessa diagnostica prenatale o della madre colpevole di aver proseguito la gravidanza nonostante la diagnosi, aggiungo io con tutte strumentalizzazioni che vi lascio immaginare ... terrificante :(

e' quel che ricordo di avere letto nel libro che ho già citato, ma il contesto era la Francia
ne convengo assolutamente terrificante

ritz
09-10-2012, 18:18
Io l'ho fatto.
E molto serenamente e a pari diritti, visto che l'abbiamo messo per iscritto e firmato.
e siamo già in due Giusi! ;)

ma il tema dell'autentica (consapevole) libertà di scelta resta :(

GIUSI
09-10-2012, 18:43
"diritto a non nascere"

L'umanità avrebbe così fatto una conquista?

Anna211061
09-10-2012, 19:01
scusate la macraba irionia ma come sarà possibile sapere se il feto "malformato" vuole o meno quindi nascere a prescendire dalla sua condizione?pensano di chiederglielo?
so che sembra ridicolo ma io me lo sto chiedndo eh...cosa faranno dora in avanti....e come faranno....???
che cavolo di sentenza è un sentanza h dice che il feto ha il diritto a nn nascere??? facendo così si da diritto a scelgliere al feto e come farebbe???..visto che nn può parlare....
ci sono persone disabili felici di essere nate comunque e persone che nn sono felici pur essendo normali....per saperelo quind devono chiederglio prima che venga al mondo....se gli favrebbe piacere nascere oppure no?...mah.
nn è che paura di una causa da parte del disabile d'ora in poi li eliminano tutti a prescndire dicendo che è meglio così.....?:(

aldo
09-10-2012, 19:37
E dunque attenzione: da oggi c'è il rischio che mettendo al mondo un disabile invece di aver fatto l'amore potreste aver commesso un fatto doloso (o colposo) che ha messo al mondo un danno ingiusto pronto a chiedervi il risarcimento appena possibile (dopo che naturalmente l'avrete allevato e cresciuto).
Quando insomma il diritto, che è figlio della realtà, le si rivolta contro suicidandosi

Claudia.de
09-10-2012, 20:13
o mio dio! Comunque la penso come anna. Un conto il diritto di scelta un conto il diritto di nascita. Comunque questa cosa che ha scritto aldo mi fa venire i brividi. Meno male che mia figlia é felice per ora... Se no..

moneypenny
10-10-2012, 01:08
Leggo e capisco i vari punti di vista.
Non capisco da quale parte della motivazione della sentenza Aledario e Bomprezzi abbiano dedotto l'associazione logica disabile= danno e non disabilità=danno.
Mi sembrano due cose un tantino concettualmente diverse.
Se mi investono e mi devono tagliare una gamba, io avrò il rimborso perchè la mancanza di una gamba mi causa il 26% (tiro a caso) di disabilità e ho 34 anni e faccio il lavoro X per cui mi spettano y soldi.
Non perchè sono un disabile.
Mi sembra che il concetto giuridico di "danno" sia questo e non riguardi minimamente l'individuo inteso nel suo complesso come persona.
QI ridotto = x punti di danno indennizzabili...

aledario
10-10-2012, 10:46
Beh, moneypenny, la differenza è abissale secondo me!
Nel caso che tu spieghi c'è un "evento" che causa un danno in una persona che tale danno non ce l'ha.
Nel caso della persona con SDD questo evento non esiste, in quanto il cromosoma in più fa parte della sua stessa essenza.
Posso considerare un danno essere nato brutto e debole in un mondo che osanna e favorisce i belli e gli sportivi? Evidentemente no... (esempio stupidissimo lo so, ma è il primo che mi è venuto in mente senza perderci troppo tempo).

Fraegio
10-10-2012, 10:48
Beh, moneypenny, la differenza è abissale secondo me!
Nel caso che tu spieghi c'è un "evento" che causa un danno in una persona che tale danno non ce l'ha.
Nel caso della persona con SDD questo evento non esiste, in quanto il cromosoma in più fa parte della sua stessa essenza.
Posso considerare un danno essere nato brutto e debole in un mondo che osanna e favorisce i belli e gli sportivi? Evidentemente no... (esempio stupidissimo lo so, ma è il primo che mi è venuto in mente senza perderci troppo tempo).

Sono d'accordo con te.

Anna211061
10-10-2012, 11:54
bhe...anche io daccordo con ale...

marghe
10-10-2012, 15:57
Io invece, sarò tonta, ma non riesco proprio a capire la logica sottostante: come possono convivere queste due posizioni riportate da Rita:


[…]La tutela giuridica del nascituro, pure prevista dal nostro ordinamento, è peraltro regolata in funzione del diritto del concepito a nascere (sano), mentre un eventuale diritto a non nascere sarebbe un diritto adespota […] Peraltro il nostro ordinamento positivo tutela il concepito - e quindi l’evoluzione del frutto della gravidanza - esclusivamente verso la nascita e non verso la non nascita […]Oggetto della pretesa e della tutela risarcitoria è, pertanto, sul piano morfologico, la nascita malformata, su quello funzionale (quello, cioè, del dipanarsi della vita quotidiana) il perdurante e irredimibile stato di infermità. Non la nascita non sana. O la non nascita.[…]


[…] La legittimità dell’istanza risarcitoria iure proprio del minore deriva, pertanto, da una omissione colpevole del sanitario cui consegue la sua stessa esistenza diversamente abile, che discende a sua volta dalla possibilità legale dell’aborto riconosciuta alla madre in una relazione con il feto quale alter dell’ego della donna stessa (in un rapporto tra includente ed incluso […].



:confused:

Il feto ha in linea di massima il diritto a nascere sano, ma se la mamma dice che l'avrebbe voluto abortire qualora non sano il diritto all'aborto della mamma diventa anche un diritto del feto (che quindi assume il diritto a non nascere...) in quanto "incluso" nella mamma??

:confused:

Non riesco proprio a capirlo...e mi viene da pensare che un ragionamento tanto astruso possa avere poco a che fare con la tutela di una persona e molto con la carriera o l'orgoglio professionale di chi sta cercando di sostenere questa tesi e forse con la volontà della famiglia di ottenere "in qualunque modo" un risarcimento...posizioni queste che non posso condividere...

moneypenny
10-10-2012, 17:09
Ma questa cosa non ha mica nessun senso in termini giuridici Aledario!!
Io ho capito benissimo che non è possibile vedere questi bimbi separati dal loro cromosoma in più, che sono un tuttuno, che sono così sempre e per sempre, mentre se vogliamo è molto più semplice "immaginarsi" una persona con una gamba in più.
Però per il giudice sono solo disbilità e tabelle...
- ritardo mentale: 20 punti (faccio per dire eh)
- vista debole: 5 punti
- otiti ricorrenti: 8 punti
Et voilà, conto fatto. La legge ragiona così. Che siano arti mancanti o altre cose, alla fine quantifica un "danno".
Il danno che deriva da una qualche disabilità o menomazione permanente.

Ma nessun giudice o tribunale identifica questo danno col danneggiato... come invece avete dato da intendere... perchè, lo capisco, è difficile scindere emotivamente il concetto di S. di Down dalla persona che nasce con questa condizione... ma è una difficoltà appunto squisitamente emotiva, non tecnica... non so se si capisce...

moneypenny
10-10-2012, 17:24
Io invece, sarò tonta, ma non riesco proprio a capire la logica sottostante: come possono convivere queste due posizioni riportate da Rita:


:confused:

Il feto ha in linea di massima il diritto a nascere sano, ma se la mamma dice che l'avrebbe voluto abortire qualora non sano il diritto all'aborto della mamma diventa anche un diritto del feto (che quindi assume il diritto a non nascere...) in quanto "incluso" nella mamma??

:confused:

Non riesco proprio a capirlo...e mi viene da pensare che un ragionamento tanto astruso possa avere poco a che fare con la tutela di una persona e molto con la carriera o l'orgoglio professionale di chi sta cercando di sostenere questa tesi e forse con la volontà della famiglia di ottenere "in qualunque modo" un risarcimento...posizioni queste che non posso condividere...

Io la leggo così, poi ditemi se sbaglio...
Il medico ha sbagliato. Sbagliando ha privato la mamma de suo diritto ad abortire. Il fatto che non abbia abortito ha causato un danno economico indennizzabile a lei e ai suoi familiari, incluso il disabile stesso, che si trova nella situazione di dover affrontare le spese che una vita da disabile comporta.
Contorto, certo lo è, ma ci vedo alla fine un significato...
Altro esempio: omicidio.
Se io sparo per errore a Michele (nome a caso) e lo ammazzo, indennizzano i suoi genitori.
Se invece gli sparo e non lo ammazzo ma lo faccio finire in sedia a rotelle, indennizzano i suoi genitori che lo assisteranno a vita E Michele. Palese che per Michele è meglio che io abbia sbagliato mira e non lo abbia ucciso, e quindi si trova indennizzato per una situazione che per lui era la migliore delle due possibili dopo il mio errore, ma che comunque gli ha comportato una vita da disabile...

aledario
10-10-2012, 18:17
Ma questa cosa non ha mica nessun senso in termini giuridici Aledario!!Certo che ce l'ha Moneypenny.
L'unico "diritto" di un feto nell'ordinamento giuridico italiano era fino ad oggi quello di nascere e nascere sano. Tanto che questo diritto "soccombe" solamente con la legge 194 di fronte a diritti più "titolati", in fattispecie la tutela della vita e della salute fisica o psicologica della madre (ricordo ancora che anche l'aborto terapeutico sottosta' a questo stesso principio, e non ad un principio di carattere eugenetico, nell'intento del legislatore: non c'è quindi in esso una valutazione della dignità o meno di una vita da "disabile", ma solo la tutela del titolare di un diritto che ha più peso di fatto di un altro, in quanto non ancora esercitabile a pieno titolo).
Il medico non ha "causato" l'invalidità poi, e questa è la grossa differenza con gli esempi che hai fatto tu. Ha solo eventualmente omesso alla madre con il suo eventuale comportamento non pienamente professionale (da verificare visto che in due gradi di giudizio non era stato riconosciuto tale probabilmente), delle informazioni che le avrebbero consentito di venire forse a conoscenza di una eventuale malformazione del bambino che portava in grembo. E bada bene... non di un suo diritto ad abortire (con riferimento a quanto detto sopra riguardo alle motivazioni per l'aborto terapeutico).
Per questi motivi davvero secondo me questa sentenza è sorprendente e inquietante. Da oggi il disabile "congenito", su cui nessuno ha responsabilità di aver causato la sua condizione, può per il solo fatto di esistere in una condizione "svantaggiata", ricercare in chi l'ha fatto nascere, sia "colpa" di un medico superficiale o di genitori convinti del valore intrinseco di ogni vita, il "colpevole" del proprio svantaggio e perciò richiedere un risarcimento. E' aberrante.
E si presta ad infinite possibilità di strumentalizzazione...

zioudino
10-10-2012, 18:38
Io la leggo così, poi ditemi se sbaglio...
Il medico ha sbagliato. Sbagliando ha privato la mamma de suo diritto ad abortire. Il fatto che non abbia abortito ha causato un danno economico indennizzabile a lei e ai suoi familiari, incluso il disabile stesso, che si trova nella situazione di dover affrontare le spese che una vita da disabile comporta.
Contorto, certo lo è, ma ci vedo alla fine un significato...


E infatti mi sembra che la questione sia proprio su questo particolare, e cioè che per la prima volta viene riconosciuto un indennizzo al figlio, cioè colui che porta in prima persona la disabilità, e non solo ai genitori che lo devono accudire. Il problema è che in questo caso riportato dalle cronache un colpevole c'è, ed è il medico che ha svolto i compiti che la sua professione richiede in modo...diciamo "leggero", senza approfondire con le indagini prenatali del caso, come invece era stato richiesto della madre...e quindi, diciamo, la questione si risolverebbe in modo decisamente semplice. (Paga il medico e finisce lì).
Le cose si complicano però quando i genitori rifiutano ogni esame oppure decidono di portare a termine la gravidanza pur sapendo che il feto presenta delle "anomalie". In questo caso (e penso sia la normalità della nostra realtà attuale) se la persona con disabilità, consapevole della possibilità di ottenere un risarcimento per la sua condizione, non potendo incolpare un medico...a questo punto potrebbe teoricamente attribuire la colpa ai suoi genitori..."rei" di averlo fatto nascere!
Spero si tratti solo di fantascienza...

zioudino
10-10-2012, 18:44
Scusa Alessandro (Aledario)...mentre scrivevo il mio intervento...tu hai pubblicato il tuo...
leggendolo solo adesso mi accorgo che il mio è un "doppione"...ma lo lascio lo stesso ;)

aledario
10-10-2012, 18:45
Spero si tratti solo di fantascienza...Non lo è! In altri ordinamenti giuridici è già realtà, con casi di giurisprudenza documentati.

aledario
10-10-2012, 18:46
il mio è un "doppione"...ma lo lascio lo stesso ;)Non è un doppione, è il tuo parere. E ci mancherebbe altro che tu lo tolga! ;-)

moneypenny
10-10-2012, 20:39
Però secondo me non è la stessa cosa... in questo caso la "pressapocaggine" del medico ha causato un danno emergente che è per la madre il figlio da accudire e per il figlio una vita da disabile. Secondo me dato che il feto non aveva alcuna "voce in capitolo" sulla scelta di essere/ non essere abortito è irrilevante che il figlio stesso fosse a prescindere disabile dal concepimento... facciamo finta di giocare a "sliding doors".
Ipotesi uno: il medico risponde alla donna che se vuole sapere con certezza deve fare l'amniocentesi, lei scopre che il feto è down e abortisce: il medico ha risposto sinceramente alla paziente facendo di fatto il suo mestiere, la donna ha preso la sua decisione, il feto non è tutelato dalla legge, tutto regolare.
Ipotesi due: il medico fa il suo mestiere, la donna scopre che il feto è down e se lo tiene: nessuno ha sbagliato nulla nè causato danni economici a messuno.
Ipotesi tre: il medico è negligente e non spiega alla donna che esiste l'amnio. Il bambino nasce down. L'errore del medico ha come ripercussione un danno per la donna, e per il bambino, che a causa dell'errore del medico di fatto si trova vivo e disabile, con le spese che ne conseguono: ergo per me se si indennizza la mamma ha senso si indennizzi pure il disabile, perchè anche se non esisteva come soggetto giuridico "in gioco" al momento dell'errore, il danno patrimoniale che subisce è conseguenza dell'errore stesso.
Se uno costruisce male una casa e io ci resto sotto, vorrei essere indennizzata anche se quando l'ha costruita non ero ancora nata...
Non so se è chiaro... capisco che è un punto di vista un pò particolare, diciamo che io non considero affatto che quella ragazza non aveva alcuna chance di nascere, proprio lei, non down... per me la questione è irrilevante... perchè è inutile fare delle dietrologie sui se e sui ma... di fatto se è nata down è colpa del medico... e quindi che paghi...

moneypenny
10-10-2012, 20:46
Ho trovato un esempio molto calzante. Poniamo (lo so che non è così ma serve per l'esempio) che in Italia valga il testamento biologico, e che io abbia esplicitamente scritto di non voler essere rianimata.
Mi faccio un infarto pazzesco, e il medico SBAGLIANDO non si informa delle mie volontà o le disattende addirittura, mi intuba e mi salva, lasciandomi però disabile.
Voglio vedere se non avrei pieno diritto a un indennizzo! Ma stiamo scherzando?? E non importa nulla che l'alternativa fosse la morte... la legge mi dava un diritto di scelta e il medico me l'ha tolto. In questo caso cambia solo che la scelta era della mamma... ma è chiaro che sono i genitori ad avere la potestà sui figli, non ci vedo differenze sostanziali!!
Ora vi ho chiarito il mio pensiero??

francesca
10-10-2012, 20:59
Il punto è che un danno risarcibile presuppone la lesione di un diritto: in questo caso, quale sarebbe il diritto leso, ovviamente del bambino sdd e non della mamma? Il diritto di nascere sano? Non credo, perché il medico non ha causato con la sua condotta la malattia di quel bambino, la malattia ce l'ha e basta, è congenita punto. E allora quale diritto è stato leso dal medico? Il diritto di non nascere? Queste sono le perplessità, non confondiamo il fatto con le sue conseguenze, ossia la lesione del diritto, il fatto ingiusto, doloso o colposo, con il danno che produce, giuridicamente sono concetti ben distinti. E se il diritto leso è quello di non nascere, o la nascita malformata come dice la Cassazione, sorge legittimamente il dubbio assurdo che questo diritto potrebbe essere tutelato anche verso i genitori, che, diversamente dal medico che non lo fa apposta ma solo per negligenza, decidono deliberatamente e volutamente di far venire al mondo la "nascita malformata".

mela
10-10-2012, 21:16
Il punto è che un danno risarcibile presuppone la lesione di un diritto: in questo caso, quale sarebbe il diritto leso, ovviamente del bambino sdd e non della mamma? Il diritto di nascere sano? Non credo, perché il medico non ha causato con la sua condotta la malattia di quel bambino, la malattia ce l'ha e basta, è congenita punto. E allora quale diritto è stato leso dal medico? Il diritto di non nascere? Queste sono le perplessità, ".
Non si potrebbe intendere che il diritto leso nei confronti del bambino sia di nascere disabile in una famiglia che ha dichiarato esplicitamente di non poter seguire e di non volere un figlio disabile?chiedo da perfetta ignorante, eh...

moneypenny
10-10-2012, 22:16
Per me Francesca è chiaro a tutti che il diritto leso è stato quello della madre di abortire.
Se poi dalla lesione di questo diritto derivano danni non solo alla madre ma anche a terzi, cioè al figlio, perchè non deve essere indennizzato pure lui?

francesca
11-10-2012, 07:30
Per me Francesca è chiaro a tutti che il diritto leso è stato quello della madre di abortire.
Se poi dalla lesione di questo diritto derivano danni non solo alla madre ma anche a terzi, cioè al figlio, perchè non deve essere indennizzato pure lui?

premesso che la sentenza devo ancora leggerla, non credo che questo sia stato il ragionamento seguito dalla Suprema Corte, e mi lascia perplessa la possibilità di poter essere risarciti per la lesione di un diritto altrui, il risarcimento del danno presuppone sempre la lesione di un proprio diritto, lesione che va risarcita in quanto quel diritto può ricevere tutela nell'ordinamento.
@Mela: diritto di non nascere disabile= diritto di non nascere se non sano ;)

Anna211061
11-10-2012, 10:25
francesca ma quindi per questa corte il feto ha dei diritti....
quindi è come una persona,e se così è mi si pone un altro quesito ma se il feto(termine con cui chiamano i bambin prima della nascita) è persona con dei diritti abortire(sarebbe come fare un eutanasia e l'eutanasia in italia ancora nn è consentita)quindi come la mettiamo?
la cosa che mi fa sembrare tutto assurdo è come possiamo sapere se un feto vuole o meno nascere se disabile?
magari ci sono persone che sono contente nonostante la disabilità di essere nate e altre no e allora come possiamo sapere se davvero è stato leso un diritto?mah.vorrei capire.

pamela
11-10-2012, 13:18
... di fatto se è nata down è colpa del medico... e quindi che paghi...

...la sindrome non è sicuramente colpa del medico....

GIUSI
11-10-2012, 15:11
Non si potrebbe intendere che il diritto leso nei confronti del bambino sia di nascere disabile in una famiglia che ha dichiarato esplicitamente di non poter seguire e di non volere un figlio disabile?
...potrebbe essere........ma che tristezza.... :(

mela
11-10-2012, 15:40
premesso che la sentenza devo ancora leggerla, non credo che questo sia stato il ragionamento seguito dalla Suprema Corte,
@Mela: diritto di non nascere disabile= diritto di non nascere se non sano ;)

intendevo l'unione delle due condizioni:sono disabile congenito+la mia famiglia non e' in grado e non vuole occuparsi di me in quanto disabile e lo dichiara esplicitamente . ma forse a questo punto sara' opportuno aspettare di leggere la sentenza....

maddy
11-10-2012, 16:18
ringrazio Francesca per le delucidazioni sul fulcro della sentenza, che sebbene anticipato da altri, adesso a me è decisamente più chiaro.
Al di là delle nostre reazioni emotive, oltre alla possibile ingordigia di fronte a tanti soldi, il punto focale mi sembra proprio questo: il feto è possibile soggetto di diritto. E allora, attenzione, perchè tutti i nostri figli potrebbero citare in giudizio noi genitori per avere il giusto risarcimento per il fatto di essere nati non sani :(.
E per estensione, se è chiaramente un danno risarcibile il fatto di essere disabile congenito, nella cultura, nel sentire comune, potrebbe passare il concetto che è assolutamente indesiderabile o meglio da non desiderare un figlio disabile. Amniocentesi obbligatoria e ivg obbligatoria in caso di esito positivo??? Forse sono andata un pò lontana, ma.... a pensar male si fa peccato ma quasi sempre ci si azzecca....
Da profana mi viene da dire che la Corte ha fatto un bel pasticcio, anche perchè se il feto è soggetto di diritto occorre stabilire se lo è meno della madre, altrimenti l'ivg non è più legale.... boh.... troppo complesso per me, ma mi sembra che non sia semplice nemmeno per gli addetti ai lavori.

moneypenny
11-10-2012, 16:44
Credo che la 194 dica già più che esplicitamente, Maddy, che il feto ha dei diritti ma che questi vengono meno di fronte a quelli della madre...
Ma la 194 ve la siete letta??

francesca
11-10-2012, 16:45
mi sembra che non sia semplice nemmeno per gli addetti ai lavori.

è proprio così, non è solo una tua sensazione :)

maddy
11-10-2012, 20:09
Credo che la 194 dica già più che esplicitamente, Maddy, che il feto ha dei diritti ma che questi vengono meno di fronte a quelli della madre...
Ma la 194 ve la siete letta??

no non me la sono mai letta. non ho mai letto nemmeno la 104 ;)
non ho mai sentito la necessità di leggere le leggi, e d'altra parte, normalmente i non addetti ai lavori si accontentano delle interpretazioni.

moneypenny
11-10-2012, 21:25
Io l'ho studiata all'università invece...

Comunque posso dire una cosa? Sono molto stupita da come è stata "presa" la sentenza in questo forum. Nel senso che per me è bello che un eventuale risarcimento vada almeno in parte (ma io direi meglio tutto) al disabile e non alla famiglia, in modo che i soldi vengano utilizzati realmente per lui/lei e non per fare la villa al mare ai suoi genitori... Del motivo tecnico/burocratico per cui si arriva a fare questo non è che alla fine mi importi più di tanto... mi sembrano questioni, queste sì, da lasciare ai tecnici. E non capisco perchè ancora ci si stupisca di fronte a certi toni sensazionalistici della stampa, sempre pronta a trovare del brutto anche in notizie belle, almeno per me.
Io vedo una ragazzina che è nata disabile in una famiglia disagiata e che ora è a posto per la vita, e sono contenta per lei...

lorenzo201
11-10-2012, 23:34
null
condivido in pieno il tuo pensiero!

GIUSI
11-10-2012, 23:50
Io invece sto pensando che non mi basterebbero 10 vite per tutti i familiari che mi potrebbero chiedere i danni :eek:

E la butto sul ridere ..... per non piangere!

aledario
12-10-2012, 01:54
Comunque posso dire una cosa? Sono molto stupita da come è stata "presa" la sentenza in questo forum. Non "su questo forum" moneypenny... ma da qualcuno degli utenti. Di questo forum... fai parte anche tu ;-), e lorenzo 201 che la pensa come te... e chissà quanti altri. E' un luogo di confronto il Pianeta, e il suo valore più grande è proprio questo.

abeza
12-10-2012, 10:01
Comunque posso dire una cosa? Sono molto stupita da come è stata "presa" la sentenza in questo forum. Nel senso che per me è bello che un eventuale risarcimento vada almeno in parte (ma io direi meglio tutto) al disabile e non alla famiglia, in modo che i soldi vengano utilizzati realmente per lui/lei e non per fare la villa al mare ai suoi genitori...

Sai, la stessa notizia può venire intesa in molti modi.
Personalmente cerco sempre di fare "il gioco dei ruoli", prima di giungere ad una conclusione definitiva, ed in questo cerco di capire a quali conclusioni potrebbe giungere chi, oltre ad essere dall'altra parte della barricata, ha ricevuto una diversa educazione, subisce diversi condizionamenti sociali/ambientali, crede in questa, quella o nessuna religione, ha una formazione differente...
Ed ho il sospetto che qui si ragioni da genitori di ragazzi con sdd e basta. Intendiamoci, nulla di male, solo penso che ragionare sempre in termini di tifoseria sia limitativo e poco rispettoso della realtà. Inoltre potrebbe condurre a certi abbagli che bene non fanno.

Proprio per questa mia abitudine sto seguendo zitto zitto il discorso, ma adesso non nascondo che l'eterogeneità delle risposte mi ha molto colpito, talvolta ha anche offeso (involontariamente, of course) la mia sensibilità verso questi temi che fino a venti giorni fa affrontavo da volontario e non da genitore.

Ma sto leggendo tutto cercando di capire se anche io non mi sto esprimendo in modo "polarizzato", condizionato. Magari tra due-tre anni cambierò radicalmente punto di vista, chissà...

Ho intravisto in qualche risposta anche una certa sofferenza, e mi è parso di capire che questa sentenza in qualche caso ha avuto un effetto lenitivo.

Un giudice (ma questo lo dovrebbe fare anche chi, come noi, commenta la notizia da esterno) dovrebbe avere la capacità di astrarsi da questi condizionamenti e vedere la situazione in modo quanto più oggettivo possibile.

Io sono figlio di un medico ormai in pensione da diversi anni, e grazie al cielo ne ho sempre e solo sentito parlare bene. Pensa che anche ora che è ultraottantenne dà ancora molto filo da torcere a certi giovani su cui è bene stendere un velo pietoso.

E torno a dire, mi auguro che in tutta questa vicenda i genitori siano.... "IN BUONA FEDE".

Noi come altri abbiamo scelto di NON EFFETTUARE alcuna analisi pre-natale, perché mai avremmo interrotto una gravidanza ritenendo quella creatura che vedevamo sul monitor già degna di tutto il rispetto e l'amore al di là del numero di cromosomi.

E non credo che nella cartella di Toto ci sia alcuna liberatoria, quantomeno non ci siamo resi conto di firmarla.

Il dubbio che mi assale è che molti genitori nelle nostre condizioni oggi verrebbero tentati di portare il medico in tribunale sostenendo di non essere stati edotti dell'opportunità di certi esami. Poco male, oggi tutti i medici hanno una polizza assicurativa e per assurdo, qui in Italia, si potrebbe pensare di mettersi d'accordo col medico e spremere la compagnia assicurativa facendo metà per uno (bleah).

Concludo dicendo che il milione di euro gioverà molto più ai genitori che non alla sedicenne, villa o non villa: credo che per una ragazza con SDD importi molto più il calore di una famiglia, un corretto inserimento sociale, tutte quelle cose insomma per cui una Mastercard non serve e non potrà mai servire :grin:

Spero sempre che quel medico (che ricordiamo avrebbe sbagliato sedici anni fa, quando la cultura e la tradizione medica erano diverse da quelle di oggi) abbia realmente sbagliato e che non ci si trovi davanti al solito ragionamento italiota, condizionato dalla bramosia di molti avvocati che approfittano di casi limite per attingere a piene mani facile fama e parcelle record.

Ri-concludo: che amarezza :(

riodini
12-10-2012, 10:45
Concludo dicendo che il milione di euro gioverà molto più ai genitori che non alla sedicenne, villa o non villa: credo che per una ragazza con SDD importi molto più il calore di una famiglia, un corretto inserimento sociale, tutte quelle cose insomma per cui una Mastercard non serve e non potrà mai servire :grin:

Ri-concludo: che amarezza :(
questo è anche il mio pensiero, forse perchè "vissuto sulla pelle". Quando ci siamo aperti all'adozione di un bimbo con problemi pur avendo già cinque figli nostri era solo per Amore. Se avessimo fatto "i conti" in soldi , visto la nostra situazione economica (famiglia monoreddito, mutuo,ecc....) non l'avremmo mai fatto ma per lo stesso motivo forse non scegli nemmeno una famiglia numerosa. L'Amore, e solo quello, è ciò che conta (senza nulla togliere che servono pure i soldi e con questo dobbiamo confrontarci tutti i giorni ancora di più adesso che mio marito è in pensione). Vi posso garantire che nulla, ma proprio nulla, nella vita di un figlio può sostituire l'Amore incondizionato.
Adriana

Fraegio
12-10-2012, 12:31
Sinceramente pensare che mio figlio possa farmi causa per averlo fatto nascere mi da i brividi, già mi sento in colpa perchè l'ho voluto a 39 anni e potevo pensarci prima. Mi darebbe il colpo di grazia!
E per me il denaro non è tutto, mi dispiace ma non condivido questa mentalità utilitarista legata al denaro.
Sarei stata più serena se avessero risarcito i genitori per un errore del medico.

moneypenny
12-10-2012, 16:43
Tutti discorsi condivisibilissimi. Se si ha di che mangiare e mettersi un tetto sopra alla testa. Se no, mi spiace, sarà brutto e poco politically correct dirlo, ma ci può essere tutto l'Amore con la A maiuscola del mondo, ma è difficile. Non dimentichiamo che la realtà odierna della s. di Down è tale perchè i bambini e i ragazzi vengono stra-seguiti dalle loro famiglie. Se una famiglia è in REALI e profonde difficoltà economiche e non ha di fatto la possibilità di seguire veramente un figlio disabile è difficile che l'amore basti...
Vedo mia cugina: assunta a tempo indeterminato, quindi 104 e quel che ne consegue, aspettativa retribuita, assenze per malattie bimbo. Ora la Nicole è ricoverata e lei è con lei, H24. Se fosse stata una badante in nero secondo voi avrebbe ancora il suo lavoro??

riodini
12-10-2012, 18:02
carissima "moneypenny" (mi sa tanto di money=denaro, scusami) ma non credo che qui nessuno di noi stia morendo di fame o sia sotto un ponte visto che usiamo il pc con internet e nemmeno quella famiglia di Castelfranco.......Puoi non condividere quanto alcuni di noi hanno scritto, me per prima ma, permettimi, tu che ne sai delle scelte degli altri??????? Mio marito per poter usufruire dei permessi della 104 ha rischiato il lavoro (lavorava commesso in un negozio della nostra bella Piazza S.Marco in Venezia!). E per poterli usufruire, per darmi una mano, visto che io non ho nemmeno la patente, gli hanno cambiato il contratto con una bella perdita di MONEY! ma, nella mia personale esperienza , e non solo della sdd, l'Amore tutto può! e Dio provvede pure........

abeza
12-10-2012, 18:02
Tutti discorsi condivisibilissimi. Se si ha di che mangiare e mettersi un tetto sopra alla testa. Se no, mi spiace, sarà brutto e poco politically correct dirlo, ma ci può essere tutto l'Amore con la A maiuscola del mondo, ma è difficile.

Ma su questo nessuno è in disaccordo, Moneypenny!
Sopravvivere con un parente bisognoso di cure continue ed assistenza è difficile, non c'è dubbio.
Lo è per chi economicamente sta bene.
Lo è dannatamente per chi i soldini non li ha.
Ma il fatto di non riuscire a sbarcare il lunario giustifica l'assoldare un avvocato che spacchi il fondoschiena a qualcuno pur di racimolare qualche milione di euro?

Onestamente non mi sono mai lamentato di ciò che ci guadagnamo, non abbiamo il SUV all'ultima moda ma una vecchia auto a gas, non nascondo che ora qualche nube all'orizzonte comincia a delinearsi. Anche di questo eravamo consci quando abbiamo deciso di non approfondire gli esami pre-natali. Alcuni la chiamerebbero scelta incosciente, noi scelta consapevole.

Mi ripeto ancora: spero che davvero questi genitori abbiano combattuto contro un disservizio dovuto ad imperizia od incuria del loro medico, e che non si sia invece lucrato alle spalle di qualcuno consolidando l'abitudine, tutta italiana, di trovare sempre un colpevole (diverso da noi stessi) che paghi per tutto.

Lo sappiamo tutti come funziona: ti toccano il paraurti dell'auto in un parcheggio, dopo un mese hai l'auto rimessa a nuovo. Che amarezza :(

mela
12-10-2012, 18:34
io direi che ci sono famiglie disposte a sacrificarsi su vari fronti e famiglie che lo sono meno. genitori x cui e' fin troppo un figlio e genitori che ne vorrebbero 10...ogni testa, ogni situazione e' diversa ... immagino che la legge debba tutelare i diritti di tutti. per me questi genitori che han fatto causa potrebbero benissimo essere in buona fede . tra l'altro x ora hanno pure ottenuto un indennizzo consistente per cui la legge gli ha pure dato ragione...o i giudici sono impazziti e vogliono mandarci definitivamente a picco concedendo rimborsi milionari a casaccio...oppure forse una volta che saranno note le motivazioni della sentenza, sara tutto piu logico...o no????

moneypenny
12-10-2012, 19:00
Riodini: Moneypenny è la segretaria di James Bond, che a me piace molto, non è certo stato scelto per l'assonanza con Money!! E ci mancherebbe ancora!!

Se la famiglia di Castelfranco è sotto un ponte o no io non lo so... credo nemmeno tu... a me era sembrato di leggere che era il terzo (indesiderato a prescindere) figlio di una giovanissima coppia di precari, forse l'articolo che ho letto riportava il falso ma io ci ho creduto.

Così come credo che se il medico è stato condannato allora abbia effettivamente sbagliato (e che non sia la solita cosa "all'Italiana) perchè se vero che ci sono tante (troppe) cause contro i medici è anche vero che meno del 15% esita in condanne, e quindi non mi sento di pensare che le condanne scattino "automaticamente a tutti".

Quoto Mela: voglio credere che sia i genitori sia i giudici abbiano agito in buona fede e nel giusto.
E non pensiate che io ce l'abbia coi medici: su questo sito non l'ho mai scritto ma sono neurologo. Mio padre e mia madre e mio nonno e mio zio e mio suocero e mio cugino e il mio bisnonno... tutti medici siamo in famiglia!!!

Anna211061
12-10-2012, 19:34
carissima "moneypenny" (mi sa tanto di money=denaro, scusami) ma non credo che qui nessuno di noi stia morendo di fame o sia sotto un ponte visto che usiamo il pc con internet e nemmeno quella famiglia di Castelfranco.......Puoi non condividere quanto alcuni di noi hanno scritto, me per prima ma, permettimi, tu che ne sai delle scelte degli altri??????? Mio marito per poter usufruire dei permessi della 104 ha rischiato il lavoro (lavorava commesso in un negozio della nostra bella Piazza S.Marco in Venezia!). E per poterli usufruire, per darmi una mano, visto che io non ho nemmeno la patente, gli hanno cambiato il contratto con una bella perdita di MONEY! ma, nella mia personale esperienza , e non solo della sdd, l'Amore tutto può! e Dio provvede pure........
già hai ragione sono daccordo riodini anche noi abbiamo dovuto fare delle scelte e dei sacrifici. ma x amore dei figli si fa di tutto e di piu...te lo posso garantire...money penny.
anche la nostra scelta è stata solo x amore..nn abbiamo pensato ai soldi,come riodini
e
ha ragione anche mela nn siamo tutti uguali..

GIUSI
14-10-2012, 20:04
Come gia' detto in molti...avere un figlio e' una questione d' amore...e non di soldi.
Io vivo in una regione dove c'e' molto sostegno per la famiglia e mi auguro che sia cosi' in tutta Italia.Anche a noi mancano delle cose che "forse" renderebbero la vita di tutta la famiglia piu' stimolante o comoda. E riferendomi a Mirco la sensibilita' su queste "mancanze" e ' fisiologicamente piu' percepita.Ma siamo felici quando siamo insieme...e dovessi finire in una situazione economicamente peggiore, sopporterei tutto ma non la mancanza di un figlio.
Non voglio giudicare questi genitori...lo ripeto.
Ma non mi sembra il caso di valutare questa sentenza in euro.Questa sentenza ci deve far riflettere sul valore della persona.
Lo so che mi ripeto...ma a me risulta (almeno qui) che chi e' in difficolta' economica l'essenziale gli viene dato.
Se cosi' non fosse...io da mamma...per la mia famiglia...mi incatenerei chissa' dove per dar luce alla nostra situazione.
A questo punto mi piacerebbe sapere le motivazioni...e poi eventualmente mi piacerebbe dar luce alla mia indignazione...non c' e' un posto "oltre qui" dove dire la nostra...o anche dar modo ai nostri ragazzi di dire la loro.
Questa sentenza ci tocca moltissimo...e non nelle tasche!

Claudia.de
20-10-2012, 18:57
hai ragione adriana!

marghe
22-10-2012, 16:09
Ma il fatto di non riuscire a sbarcare il lunario giustifica l'assoldare un avvocato che spacchi il fondoschiena a qualcuno pur di racimolare qualche milione di euro?



Ecco, è su questo che mi sembra ci si stia capendo poco in questa discussione, forse perchè i toni di alcune risposte sono stati di critica alla famiglia della ragazza più che alla sentenza o alla mentalità che può starci dietro e che può alimentare...personalmente non mi spingo a pensare che la famiglia in questione faccia mancare alla figlia l'amore di cui ha bisogno o le abbia fatto percepire di non essere accettata...magari la ragazza è anche poco consapevole del perchè le viene riconosciuto un risarcimento...la mia perplessità, come credo quella di molti altri che hanno scritto qui, è sul pensiero che questa sentenza sostiene, e di questo stiamo parlando, non del fatto che i soldi possano essere poi usati per il bene di questa ragazza.
Per me tendenzialmente il fine non giustifica i mezzi se questi possono causare danno ad altri, e in questo caso i mezzi scelti potrebbero andare ad alimentare un tipo di mentalità che credo possa fare molto male a tanti ragazzi con sindrome di down nella loro vita quotidiana: nell'esperienza di mia sorella i pregiudizi e la mentalità hanno contato più dei disservizi che con i soldi forse si possono evitare, quindi la mia non è un'opinione puramente idealistica che non considera le implicazioni pratiche, tutt'altro.


immagino che la legge debba tutelare i diritti di tutti. per me questi genitori che han fatto causa potrebbero benissimo essere in buona fede . tra l'altro x ora hanno pure ottenuto un indennizzo consistente per cui la legge gli ha pure dato ragione...o i giudici sono impazziti e vogliono mandarci definitivamente a picco concedendo rimborsi milionari a casaccio...oppure forse una volta che saranno note le motivazioni della sentenza, sara tutto piu logico...o no????

boh...io la sentenza la trovo difficile da capire e da condividere, quindi se anche la sentenza dovesse confermare il diritto al risarcimento, a meno che qualcuno o qualcosa mi possa illuminare e far capire il senso di questa posizione (cosa che non escludo), continuerò a considerarlo un provvedimento ingiusto...sarà mica vietato?? ;)

zioudino
13-11-2012, 21:03
Vi riporto un recente commento sulla vicenda:

Sindrome di Down. Il giurista Gambino: dalla Cassazione una sentenza inaccettabile

Una sentenza inaccettabile che mortifica la dignità umana e fonda un “diritto contro la vita”. Così il prof. Alberto Gambino, direttore del Dipartimento di Scienze Umane dell'Università Europea di Roma, su una recente decisione della Corte di Cassazione in tema di risarcimento del danno. Il caso è quello di una coppia e della loro figlia affetta da Sindrome di Down, riconosciuti, dai giudici, tutti titolari del diritto al risarcimento del danno per non essere stati informati sulla sindrome genetica della piccola. Ieri, sul tema, si è tenuto il convegno “La dignità dell’Uomo tra diritto dell’Unione Europea e diritto interno”, presso l’Università Europea di Roma e promosso dall’Ufficio d’Informazione in Italia del Parlamento europeo. Al termine dell'incontro è stato consegnato un documento a tutela della vita e contro la discriminazione ai parlamentari europei Gianni Pittella (Pd), Mario Mauro (Pdl) e Carlo Casini (Udc), appellandosi alla Convenzione Onu sui diritti dei disabili, ratificata dall’Unione Europea nel 2009.
Massimiliano Menichetti ha raccolto il commento dello stesso prof. Alberto Gambino:

R. - La sentenza pone dei problemi fondamentali, perché mentre risarcire il danno a una coppia per la mancata informazione che il feto sia affetto dalla Sindrome di Down può configurare effettivamente una lesione, perché il diritto della coppia è di conoscere lo stato di salute del feto; molto più dirompente e problematico, invece, è assegnare un risarcimento del danno direttamente alla bambina nata con questa sindrome, perché in questo caso l’unica alternativa che c’era, era che non nascesse questa bambina: il danno non si è verificato al momento della nascita, ma era congenito sin dal momento del concepimento. Quindi se si ipotizza di poter risarcire questa bambina, significherebbe che sarebbe stato meglio non farla nascere...

D. - Quindi questo pone anche dei problemi per quanto riguarda lo sguardo nei confronti di chi è affetto dalla Sindrome di Down: si parla addirittura di danno e in termini giuridici è un termine terribile…

R. - Problemi enormi che non tengono conto, invece, della complessità e - aggiungo - della ricchezza di queste relazioni con persone affette da disabilità o da Sindrome di Down. Qualsiasi famiglia viva queste condizioni sa, invece, cosa significhi sul piano delle relazioni interpersonali, accanto a dei momenti certamente di sofferenza, il valore aggiunto che danno quotidianamente queste relazioni, sul piano anche della cultura, delle relazioni umane, della solidarietà. Quindi è davvero una sentenza che mina nel profondo il valore e la dignità delle persone con disabilità, che riterrei vada anche contro la Carta dei diritti delle persone disabili che è stata promulgata dall’Onu e che è stata ratificata dall’Unione Europea.

D. - La china è quella di andare verso un "diritto a non nascere" e, dall’altra, quella di offendere la dignità delle persone, che altrimenti dovrebbero essere perfette, compiute - non si sa secondo quale criterio - per poter non essere giudicate lese nel diritto di esistere?

R. - E’ proprio così! La china drammatica è che i medici a questo punto - nel momento in cui ci fosse una qualche possibile lesione del feto - non potranno far altro che chiedere alla coppia di interrompere la gravidanza, perché potrebbero essere loro stessi ritenuti responsabili laddove si verificasse la nascita: qualcuno - in particolare la persona affetta da sindrome - potebbre un giorno chiamare in giudizio il medico perché non ha adeguatamente informato i genitori. Questo è l’effetto davvero più dirompente di una sentenza che spingerà i medici o a dotarsi di assicurazioni, e quindi in modo un po’ cinico a lavarsi le mani del problema, o - dall’altro lato - cercare in tutti i modi di persuadere la coppia che la gravidanza ha molti problemi e che, forse, non può essere portata avanti.

D. - Lo ribadiamo: una sentenza di questo tipo pone una differenza tra chi è normodotato e chi ha una disabilità…

R. - Sì. Io ritengo che sia una sentenza discriminatoria, che sta aprendo con un disposto di magistrati a diverse valutazioni della vita e delle persone.

Fonte http://it.radiovaticana.va/news/2012/11/13/sindrome_di_down._il_giurista_gambino:_dalla_cassa zione_una_sentenza_i/it1-638344

GIUSI
13-11-2012, 21:39
Cos'altro aggiungere...?
Sentenza non condivisibile e molto offensiva!

ritz
10-01-2014, 12:14
http://www.ilgiorno.it/cremona/cronaca/2014/01/10/1007767-Sindrome-Down.shtml#commenti

e mi disturba tanto l'affermazione al fondo
[...]A quel punto i coniugi si affidano allo studio degli avvocati Cornelio e uno di loro, Enrico, mette in atto un approfondito studio che considera alcuni fatti favorevoli alla bimba nata malformata, come la violazione della Costituzione, l’impossibilità della neonata a percepire un reddito, la mancata autonomia, l’impossibilità di un apprendimento culturale nella norma, le difficoltà di relazione interpersonale.[...]
che non lascia scampo a questa neonata...

quanto il diritto sventolato ad un risarcimento
quando esisteva una strada possibile che, in ultima istanza, avrebbe tutelato anche la mamma "[...]oggi finita al centro di igiene mentale[...]": l'abbandono in ospedale.

:(

zioudino
10-01-2014, 12:21
"Vuole 300mila euro per i danni morali per l’invalidità della parente e 45mila euro annui fino alla maggiore età per l’assistenza (totale 810mila euro). Inoltre chiede 20mila euro per ogni fratello della bambina e anche per i nonni."

Se qualcuno di noi fosse vicino di casa... magari riesce anche a prendere qualcosa...
Per quella bambina l'abbandono in ospedale sarebbe stata una fortuna!
Spero tanto trovino un giudice "illuminato" che illumini anche questi genitori e i loro avvocati...e come minimo, oltre a non riconoscere un centesimo, faccia pagare le spese legali dell'ospedale!

kokoro
10-01-2014, 12:50
Sono sconvolta!
Come e' posta la questione mi sembra una follia. Spero che si tratti di un giornalista incompetente che mette giù la cosa in modo distorto.
Certo la sostanza non cambia!

aledario
10-01-2014, 16:01
La solita fortuna di nascere al giorno d'oggi! Ai "miei" tempi ;-) non esistevano esami diagnostici non invasivi e quindi nemmeno il concetto di rischio che poteva portare ad indagini più deterministiche. Quindi nemmeno nessun rimborso d'oro per possibili errori di valutazione.
Comunque una richiesta "equa" direi... che aggiorna all'inflazione i 9000 Euro circa dell'assegno di accompagnamento (quei 45mila/anno, che nemmeno una famiglia di operai percepisce) e che finalmente riconosce il danno economico derivante all'intero nucleo famigliare dalla presenza di un superdotato nel nucleo famigliare stesso, riconoscendone al tempo stesso l'intrinseco valore (!!!), che supera di fatto quello della suddetta famiglia bi-reddito di operai.
Spero anch'io si tratti di spettacolarizzazione da distorsione dell'evento. Ma se così non fosse... per il bene di tutti i nostri figli e dell'intera Società, che riceverebbe altrimenti un "messaggio" esattamente contrario a quello per il quale tutti noi fatichiamo quoptidianamente... le Associazioni poptrebbero fare una classs-action contro quei genitori opportunisti per i danni di immagine di tutta la categoria!
Importo?!? Beh... direi 1.200.000 Euro circa :-

riodini
10-01-2014, 18:23
La solita fortuna di nascere al giorno d'oggi! Ai "miei" tempi ;-) non esistevano esami diagnostici non invasivi e quindi nemmeno il concetto di rischio che poteva portare ad indagini più deterministiche. Quindi nemmeno nessun rimborso d'oro per possibili errori di valutazione.
Comunque una richiesta "equa" direi... che aggiorna all'inflazione i 9000 Euro circa dell'assegno di accompagnamento (quei 45mila/anno, che nemmeno una famiglia di operai percepisce) e che finalmente riconosce il danno economico derivante all'intero nucleo famigliare dalla presenza di un superdotato nel nucleo famigliare stesso, riconoscendone al tempo stesso l'intrinseco valore (!!!), che supera di fatto quello della suddetta famiglia bi-reddito di operai.
Spero anch'io si tratti di spettacolarizzazione da distorsione dell'evento. Ma se così non fosse... per il bene di tutti i nostri figli e dell'intera Società, che riceverebbe altrimenti un "messaggio" esattamente contrario a quello per il quale tutti noi fatichiamo quoptidianamente... le Associazioni poptrebbero fare una classs-action contro quei genitori opportunisti per i danni di immagine di tutta la categoria!
Importo?!? Beh... direi 1.200.000 Euro circa :-
grande come sempre Sandro!

kokoro
10-01-2014, 19:29
le Associazioni poptrebbero fare una classs-action contro quei genitori opportunisti per i danni di immagine di tutta la categoria!
Importo?!? Beh... direi 1.200.000 Euro circa :-

:applaudit:

paola
10-01-2014, 19:38
L'articolo è volutamente provocatorio e poco chiaro per fare eco, per essere cliccato, citato e condiviso. Io non ci vedo proprio la notizia: è una sentenza? No! Parla di richieste, estrapola la frase di un avvocato, certamente detta in un contesto più ampio, e la mette in mezzo ad un discorso in cui, magari, si intende tutt'altro, è un vecchio vizietto di molti giornalisti d'altronde. La notizia, lo scalpore esiste laddove noi lo vediamo...
Per quanto sia una battuta si potrebbe anche fare davvero una class action x un articolo del genere come famiglie, ma non alla famiglia ma a giornale e giornalista.
Non si capisce un tubo del perché si sia fatta la causa, l'unico motivo x cui un avvocato possa pensare di vincerla è che ai genitori sia stato taciuto l'esito dei primi accertamenti. Poi, su via, dice che la donna non ha fatto l'ecografia che avrebbe accertato la sdd, scusate ma l'esame preposto non è l'amniocentesi?
Altra cosa: ma solo a me è capitato di trovarmi di fronte famiglie a cui sono state taciute malformazioni cardiache e abbiano valutato la possibilità di far causa?
Non penso ci siano informazioni abbastanza per poter giudicare chi la causa l'ha intentata perché, per come è scritto l'articolo, l'unica cosa che è sicuramente vero è che una famiglia ha fatto causa all'ospedale, poi su cosa abbia chiesto e perché, bisognerebbe vedere l'atto di citazione e non prendere per buone presunte dichiarazioni di un sedicente avvocato (che se le ha davvero poste in quei termini dimostra un'assoluta mancanza dell'art 3 della costituzione). Mi piacerebbe invece sapere chi ha "venduto" la notizia, se sia stato fatto apposta x far levare l'indignazione verso la famiglia o se sia stato invece il loro avvocato per farsi un po' di clienti, oppure ancora la famiglia stessa perché convinta di quanto scritto nell'articolo.
Concludo con una domanda secondo voi qual è il danno peggiore per i nostri figli l'articolo in sè e la presunta notizia che contiene o la sua diffusione (a cui è legata un business) che potrebbe generare un effetto di ripresa della notizia dando una cassa di risonanza ben maggiore di quello che merita? ;)

Anna211061
10-01-2014, 19:43
ma in questa storia però vorrei capire come mai la mamma sia finita la centro di salute mentale??,questa parte non mi è chiara....secondo me dovrebbero invece di ogni volta dare comunicazione negative e pessiimiste cercare di aver eun po piu tatto.....o comunque mettere a disposizione della famgila uno psicologo...che li aiuti..troppe volte abbiano sentito anche qui e molti di voi vissute comunicazione sconvolgenti...pessimieste cn lunghi elenchi di cosa nn avrebbero potuto fare questi bambini e infine porponendo l'abbandono...
trovo che ci sia modo e modo di dire certe cose magari potrebbero partire cn postività cercare di sostenere la famiglia di dare spernza positive magari parlare di tt quello che oggi i ragazzi cn sdd riescono a fare...e caso mai solo dopo se una famgilia porpio nnc e la fa parlare di abbandono.....
non voglio entrare nel merito di voler sapere prima per eventualmente decidere oguno sa delle sue possbilità,resta il fatto che allora o si tolgono dalla disposizione certi esami non grantedoli a nessuno se no se ci sono è diritto di tutti poterne usufruire e non solo di qualcuno perche ci sarebbe discriminazione in questo anche se rimango contraria al aborto...non sono daccordo della metodica xche non è che si potesse evitare che la bimba avesse il tipo di handicap ma la famgilia avava putrppo diritto di usare questa diagnsotica tt qui.sul fatto dei soldi mi pare evidente che si sn approfitatti della situazione....magari possono concordare un risarcimento un po piu idoneo che gli permetta di stare meglio senza approfitarsi in questo modo.. per garantire alla piccola la giusta assitenza,le cure la riabilitazione sappiamo tt i costi dai... e anche alla madre che putroppo tanto bene nn sta piu acausa certemnte di un malfunzionamento del sistema(chissà cosa è sucesso)....questo padre è rimasto solo e oltre agestire una neonata,o neonato disbaile che quindi avrà prima o poi bisogno di cure specieli quali terpie varie o interventi o quindia assitenza in piu avrà anche bisogno di vigialre sulla salute mentale della moglie...di certo specie se hanno altri figli avrà bisogno di aiuto.credo sbiognerebbe capire cosa ha portato la moglie al centro di salute mentale se alla cumicazione fosse iodena oppure no?chi sà.nn siamo tt uguali oguno regaisce in modo diverso.comunque per potare una mamma a tanto qualcosa non ha funzionato.

Anna211061
10-01-2014, 20:14
sinceramente paola non so perche appunto bisognerbbe capire x cosa stanno citando l'ospedale se x avergli impedito di usare l'ammiocentesi?se per una comunicazione fatta in modo troppo pessisimistico o brutale se per avergli taciuto altri problemi del piccolo.hai ragione non è che si capisce molto.

Laura74
10-01-2014, 21:21
ripeto quanto detto su fb rispondendo anche alle condivisioni di articoli locali, io abito vicino a Crema, se il fine giustifica i mezzi qsa bimba non dovrà mai preoccuparsi del futuro. . che,inutile negarlo, è uno dei nostri tarli.. ma io non riuscirei mai a guardare mia figlia e spiegarle che lei non ha problemi economici perché io ho denunciato un medico perché non mi ha avvisato che lei era down . .ed evito polemiche sulle motivazioni riportate dall'avvocato...che sono a dir poco allucinanti
ma ciò che mi sconvolge di più è il risarcimento chiesto per tutto il parentado come danni morali. .
Non so Paola chi ha dato la notizia ai giornali e non mi interessa nemmeno, di fatto è una denuncia non una sentenza è quello che mi sconvolge è proprio il risarcimento per danni morali. .
fosse stato solo per la bimba, l avrei capito...Non condiviso ma capito . così no francamente.
spero che qsa coppia di genitori sia stata strumentalizzata dall'avvocato, magari accecati dalla rabbia del momento.
Anna il fatto che la madre abbia dovuto rivolgersi ad un centro di salute mentale (che si occupa anche di depressioni post trauma) quello ne mi stupisce ne mi scandalizza. . penso che più di una persona qui si sia rivolta ad uno psicologo e spesso siamo proprio noi genitori a consigliare di andare da qualcuno per essere aiutati. . niente di sconvolgente quindi...anzi forse la cosa più normale di tutta qsa vicenda

Anna211061
10-01-2014, 21:57
r
ma ciò che mi sconvolge di più è il risarcimento chiesto per tutto il parentado come danni morali. .


:eek:questo mi è sfuggito....eh?

kokoro
10-01-2014, 22:56
Paola, quello che trovo più grave e pericoloso in tutto questo, e' la possibilità' di creare un precedente. Un precedente che ricorda c'e' già e ne abbiamo parlato proprio qui nel 3d.
Sono i precedenti che creano cultura! Mi terrorizza che si cominci a pensare alla legittimità di una cosa simili e a tutto che cio' può' comportare. In seconda analisi mi fa orrore che a questo figlio non venga data alcuna possibilità' in primis dai genitori, dall'avvocato, dal giornalista.
Appena nato gia' non e' in grado di far e nulla, non potrà esser autonomo, non potrà' imparare, non potrà avere relazioni.
Mi fa più orrore questo che la scelta di abortire o di abbandonare il bambino in ospedale, per quanto io non potrei portare avanti alcuna delle due scelte.
Se passa questo, verranno invalidati gli sforzi di decenni di lavoro di associazioni, di famigli e dei ragazzi stessi che hanno battuto la strada anche per i nostri.
lo trovo di una violenza e di una mancanza di rispetto che non mi da pace da quando stamattina ho letto l'articolo.

GIUSI
11-01-2014, 11:00
Condivido il tuo pensiero Martina :(

riodini
11-01-2014, 11:23
condivido totalmente quanto scritto da Paola e Martina. VOlevo dire ad Anna che il centro di salute mentale non è il manicomio ma il centro locale dell'asl dove ti puoi rivolgere in caso di depressione, etc... l'ho fatto anch'io in un momento difficile, è lo stesso medico di base che ti manda lì perchè sono gli specialisti che curano le malattie nervose (ansia, depressione, ecc.) insomma non la vedo una tragedia!

paola
11-01-2014, 22:39
Paola, quello che trovo più grave e pericoloso in tutto questo, e' la possibilità' di creare un precedente. Un precedente che ricorda c'e' già e ne abbiamo parlato proprio qui nel 3d.
Sono i precedenti che creano cultura! Mi terrorizza che si cominci a pensare alla legittimità di una cosa simili e a tutto che cio' può' comportare. In seconda analisi mi fa orrore che a questo figlio non venga data alcuna possibilità' in primis dai genitori, dall'avvocato, dal giornalista.

Allora un conto è la richiesta di un danno causato da medici che omettono di dare una diagnosi per evitare che la famiglia prenda decisioni che loro non condividono (che è un atto che per quanto mi riguarda dovrebbe comportare l'esclusione della professione oltre che l'indennizzo), un conto sono tutte le cattiverie pressapochiste che scrive il giornalista in modo supponente, privo di cultura e piene di pregiudizio e qui (come su facebook) le si sta confondendo con quello che pensano i genitori e con le motivazioni della richiesta del danno, che non possono essere quelle, perchè se ci sono persone con sdd che lavorano non si può fondare la causa e pensare di vincerla perchè gli è preclusa questa possibilità, ma la si vince perchè in seguito dell'informazione si sarebbe abortito in quanto la legge dà quella facoltà.
Praticamente la rete sta "premiando" questo "professionista della penna" a suon di click anzichè additarlo per aver scritto una serie di inesattezze allucinanti, a partire dal binomio sindrome di Down=malformazione, facendole passare per buone, e concentrando la propria indignazione sulla famiglia che FORSE la pensa come il giornalista. L'articolo l'ha scritto il giornalista, le dichiarazioni sono dell'avvocato, io mi rifiuto di pensare (forse così come mi sono rifiutata di vedere la trisomia di Davide all'inizio ;) ) che i genitori non diano nessuna possibilità alla propria figlia, penso piuttosto che alla base ci sia tanta speculazione (sarà un caso che l'altro ricorso lo abbia curato uno studio di Mestre e questo uno di Venezia?) e che, se tale aberrità sono state scritte nel ricorso, non è detto neanche che sia stato spiegato tutto alla famiglia e chi ha avuto a che fare con gli avvocati lo sa bene. :(
Io penso che la famiglia se avesse avuto una informazione corretta avrebbe abortito per cui ha fatto ricorso e ha chiesto i danni e ci sta! perchè sia loro che la figlia hanno avuto un danno, loro perchè hanno fatto una scelta pilotata e la figlia perchè cresce in una famiglia che non la sa amare per quello che è. Si è parlato in questo thread che la sentenza era rivoluzionaria perchè sanciva che a volte non nascere è meglio che nascere in talune condizioni, beh da un punto di vista giuridico (che non ha a che fare niente con il punto di vista morale o emotivo) è giusto che sia così, e all'estero è tanto che ci sono sentenze di questo tipo... Se non si giudica chi abortisce non si può certo giudicare chi, per dolo del medico, non è stato messo in condizione di farlo e poi fa causa per questo, noi non sappiamo il perchè si sia fatto, la bambina ha 3 anni, vuol dire che la situazione probabilmente non è così lineare, così come è possibile che, forti della sentenza precedente, ci siano studi legali che cerchino clienti promettendogli barcate di soldi, e, se di soldi se ne ha bisogno per sopravvivere e x far mangiare i figli (e questo periodo da questo punto di vista non è il migliore) ci si potrebbe anche vendere l'anima.
Per me è ben più pericoloso che si faccia passare un articolo come quello che alimenta pregiudizi e i peggior luoghi comuni sulle persone con sindrome di Down concentrandosi su chi ha chiesto il risarcimento senza dargli attenuanti e senza sapere nulla, ma proprio nulla, di quello che pensa e del perchè abbia fatto la causa e anche di quali siano i termini reali di questa richiesta di indennizzo, perchè, scusatemi, ma non si può prender per buono quello che scrive un "giornalista" (che insieme agli avvocati sono una categoria che brilla per non saper raccontare la verità) simile. Ecco io nella mia indignazione scriverei una bella lettera al giornale spiegando il danno che il giornale ha fatto ad anni di lavoro delle associazioni avallando i pregiudizi peggiori che si hanno sulla sindrome di Down, portando esempi di integrazione lavorativa e li inviterei a correggere il tiro per evitare loro una bella causa per danni fatta dalle associazioni! Perchè un conto è dare la notizia in modo corretto (e questa non lo è), un conto è scrivere il proprio pensiero in bocca all'avvocato per avallare le proprie tesi discriminatorie, perchè quelle riportate non sono argomentazioni che hanno un fondamento giuridico, ma hanno solo un fondamento di discriminazione.

mariasole
11-01-2014, 23:34
(sarà un caso che l'altro ricorso lo abbia curato uno studio di Mestre e questo uno di Venezia?)
No, non è un caso Paola. A me, il presidente di una associazione genitori bambini con sdd di cui faccio parte, un giorno si è avvicinato a me, dicendomi che posso fare causa contro l'ospedale, perchè non mi avevano fatto fare gli esami per accertare che Mariasole aveva la sdd, tramite uno studio di Mestre. Era certo che avrei vinto la causa, perchè già era successo.
Lui è rimasto impietrito, quando gli ho detto che è vero che ho avuto un ginecologo incompetente, ma che cmq desideravo Mariasole con tutto il mio cuore e mai avrei abortito, e lui...bè ma questo mica devi dirlo. l'importante è dimostrare che il medico ha sbagliato. :eek:
Deduco che se è passato tutto questo tempo prima che si facesse nuovamente una nuova causa, che molti genitori la pensano come me...e questa è l'unica nota positiva in tutto questo.

kokoro
12-01-2014, 12:17
Mi pare di aver detto dall'inizio che non mi tornano i fatti come raccontati, quindi concordo sul fatto che il giornalista è il primo vero colpevole del messaggio distorto che ne esce. Era la premessa, sia qui sia su fb, se non era abbastanza chiara la ribadisco.
Ma detto questo i genitori fanno causa all'ospedale e non l'avvocato da solo. E' vero che sappiamo poco è vero, ma quel poco mi basta, per avere orrore per la notizia che circola e come circola. La famiglia non deve subire l'informazione corretta, la famiglia si deve informare. Così come sono in grado di trovare l'avvocato giusto, pare infatti che sia lo stesso che ha vinto la causa di cui sopra, potevano anche essere in grado di informarsi su quali esami prenatali garantiscono il figlio sano che volevano (sano? quali esami peraltro lo garantiscono?). Io non credo al raggiro da parte dei medici che nascono risultati di amnio o a medici che non ti permettono di far e l'amnio, vai da un'altra parte… e comunque come dice bene Rita qui sopra in ultima istanza avevano la possibilità di lasciarlo in ospedale. Comunque sia sto giudicando quello che non so e quindi mi fermo. Resta il fatto che i genitori sono comunque conniventi con un messaggio orribile che passa sulla persona con sindrome di down, perché anche se quelle parole non sono loro ma sono dell'avvocato, anche se quelle parole non sono del loro avvocato ma del giornalista, loro sono i genitori e una parola la potrebbero dire, anche solo di smentita anche solo di rabbia anche solo di dolore. Li aspetto. Aspetto la loro posizione. Con questa società un giorno dovranno fare i conti e sarà anche responsabilità loro se i nostri figli verranno guardati con pregiudizio o famiglie si sentiranno in diritto di essere risarcite. Io conosco diverse famiglie i cui figli sono gravemente disabili a causa di un'asfissia durante il parto o scoprire dopo 10 anni di ricerche, analisi e torture, che si trattò di un effetto collaterale da vaccino, ma sono impegnati a rivendicare i diritti dei loro figli e farli crescere nel modo migliore e con le maggiori autonomie possibili e non ho sentito mai uno di loro pensare di spendere energie per trovare un colpevole o essere risarciti, non ne hanno sono tutte concentrate sui loro figli. Che diritto ho di giudicarli? Nessuno, ma sono arrabbiata, in primis con il giornalista certo. Spero di sbagliarmi sulla famiglia e che emergano fatti che diano una ragione per cui questa causa sia giusta, ma soprattutto spero che questa bambina riceva un po' d'amore e di attenzioni. Ma come madre che lotta tutti i giorni per l'autonomia di sua figlia, che combatte tutti i giorni contro la discriminazione, non posso stare in silenzio e non alzare la mia voce per dire che down è possibile e che in quel giornale sono scritte delle stronzate e delle cose discriminatorie e che mancano di rispetto a tutti i nostri ragazzi che con le loro conquiste e le loro vite sono di esempio ogni giorno. Non può passare quel messaggio, non può.

kokoro
12-01-2014, 12:34
http://www.studiocornelio.it/faq_9.php

e non dico altro...

paola
12-01-2014, 14:01
Sono allucinata!!! :shock: pensavo male ma non fino a questo punto :( Associazioni che propongono di far causa (si può sapere nome e cognome del pres e dell'associazione?)??? Ma questi sono da lapidare da parte degli stessi associati. Poi sullo studio legale io un po' di pubblicità gratis gliela farei volentieri (oltre che far loro una bella class action) con qualcosa tipo "ecco lo studio legale che sfrutta l'handicap x arricchirsi a spese delle persone Diwn che vengono danneggiate per i pregiuzi che l'informazione errata che questi avvocati danno genera". Oltre che sommergerli di lettere di indignazione non solo di genitori ma anche dei ragazzi stessi!!

Anna211061
12-01-2014, 14:52
Mi pare di aver detto dall'inizio che non mi tornano i fatti come raccontati, quindi concordo sul fatto che il giornalista è il primo vero colpevole del messaggio distorto che ne esce. Era la premessa, sia qui sia su fb, se non era abbastanza chiara la ribadisco.
Ma detto questo i genitori fanno causa all'ospedale e non l'avvocato da solo. E' vero che sappiamo poco è vero, ma quel poco mi basta, per avere orrore per la notizia che circola e come circola. La famiglia non deve subire l'informazione corretta, la famiglia si deve informare. Così come sono in grado di trovare l'avvocato giusto, pare infatti che sia lo stesso che ha vinto la causa di cui sopra, potevano anche essere in grado di informarsi su quali esami prenatali garantiscono il figlio sano che volevano (sano? quali esami peraltro lo garantiscono?). Io non credo al raggiro da parte dei medici che nascono risultati di amnio o a medici che non ti permettono di far e l'amnio, vai da un'altra parte… e comunque come dice bene Rita qui sopra in ultima istanza avevano la possibilità di lasciarlo in ospedale. Comunque sia sto giudicando quello che non so e quindi mi fermo. Resta il fatto che i genitori sono comunque conniventi con un messaggio orribile che passa sulla persona con sindrome di down, perché anche se quelle parole non sono loro ma sono dell'avvocato, anche se quelle parole non sono del loro avvocato ma del giornalista, loro sono i genitori e una parola la potrebbero dire, anche solo di smentita anche solo di rabbia anche solo di dolore. Li aspetto. Aspetto la loro posizione. Con questa società un giorno dovranno fare i conti e sarà anche responsabilità loro se i nostri figli verranno guardati con pregiudizio o famiglie si sentiranno in diritto di essere risarcite. Io conosco diverse famiglie i cui figli sono gravemente disabili a causa di un'asfissia durante il parto o scoprire dopo 10 anni di ricerche, analisi e torture, che si trattò di un effetto collaterale da vaccino, ma sono impegnati a rivendicare i diritti dei loro figli e farli crescere nel modo migliore e con le maggiori autonomie possibili e non ho sentito mai uno di loro pensare di spendere energie per trovare un colpevole o essere risarciti, non ne hanno sono tutte concentrate sui loro figli. Che diritto ho di giudicarli? Nessuno, ma sono arrabbiata, in primis con il giornalista certo. Spero di sbagliarmi sulla famiglia e che emergano fatti che diano una ragione per cui questa causa sia giusta, ma soprattutto spero che questa bambina riceva un po' d'amore e di attenzioni. Ma come madre che lotta tutti i giorni per l'autonomia di sua figlia, che combatte tutti i giorni contro la discriminazione, non posso stare in silenzio e non alzare la mia voce per dire che down è possibile e che in quel giornale sono scritte delle stronzate e delle cose discriminatorie e che mancano di rispetto a tutti i nostri ragazzi che con le loro conquiste e le loro vite sono di esempio ogni giorno. Non può passare quel messaggio, non può.

kokoro scusami,se dissento ma ci sn fiori di associazione da danneggiati da vaccino,che si impegnano a rendere giustizia,ad aiutare le famiglie, il problema è che anche se ci provi ad avere giustizia perche si tratta di questo non è detto che vinci pur avendo ragione,non significa che un genitore nn spende energie per tutto il resto, sulle autonomie ,sul integrazione,anche perche su una casua la prepri anche in pochi giorni,;)ma non significa che sia giusto non denuciare questi fatti ,sui bugirdini poi certi gravi effetti cn l'alterale non comapiono perche enssuno li ha dichiarati denuciati, (se tu prendi una medicina e hai un problema serio nn vai dal farmacista a far segnarle la cosa?)se tutti stiamo sempre zitti ci saranno altri danni....consoco molte persone che ci provano ma non passano gia al primo giudizio, putroppo, pur avendo prove certe e non tutti possono permetterselo di andare avanti e avanti poi ci sono molte cause che le vicini e vieni rimborsato 50 anni dopo ...cosa vuoi che gli importi dopo a quelle famiglie......credi che il senso sia questo o che i soldi siano davvero quello conta?o che invece venga fatto per dare giustizia ai propi figli...e evitare che ci siano altre vittime.....quindi la maggiornaza non ci prova perche sà di aver perso inpartenza e non ha i mezzi...e questo lo trovo ingiusto...tt qui queste famiglie non ci provano nemmeno e la cosa piu grave che non andando a denunciare i fatti non compliano i fogli adr. di evento avverso da spedire al minsitro della sanita,con tutto ciò che concerne...non sono daccordo...per nulla...quindi non si puo tenere sotto controllo se il faramco è troppo dannoso dopo la commercializzazione.
quando poi è lo stato che ti obbliga a vaccinarti quando se non ci vai ti gurdano male,quando come è sucesso a noi ti informi e ti dicono che sn tutte fandoie i problemi da vaccino però nessuno ti da la dcoumentazione giusta,io lo trovo un imbroglio,in piu propio a noi hanno detto che lor nn sbgaliano mai,(che stanno attenti guarda caso) e certo ....manggia a me....
e poi scopri propio quello.:eek:
e se non lo fai ti guardano come geniotre degenere che mette a rischio suo figlio. quindi sotto sotto sei obbligato, qui in firuli adirittura vieni segnalato al tribunale x incuria,e si attiva tutto un iter con i servizi sociali,parliamone quindi se tu mi obblighi a vaccinarmi x malattie che sn debellalte e poi mi ammalo è giusto avere giustizia...pensi che sia giusto che un bambino venga torturato,e abbia degli hadicap in piu e gravi come dici tiu e pois coprire che è stato il vaccino?no non lo è!.e causargli tt quella sofferenza inutile state scherzando,.non ci vedo nulla di male anzi trovo rispettoso non solo del propio figlio, ma per far si che ci siano piu controlli....piu sicurezza anche per gli altri ,e frar in modo che se un vaccino o farmaco è troppo pericoloso vega subito ritirato dal mercato.per evitare danni su larga scala tutti dovrebbero segnalare.
la differenza poi è che in italia devi citare lo stato perche qui è lo stato a obbligarti mentre in altri paesi denuci le case farmaceutiche cosa che trovo piu giusta..
per quanto riguarda questa famiglia non sono a consocenza dei fatti non posso esprimeri...x quanto riguarda l'articolo è ridicolo in tutto.....come fanno a sapere cosa riuscira a fare? senza contare i soldi chiesti per i parenti...quello che mi sembra di aver capito ma non sono sicura perche non c'è chiarezza in questo articolo è che nn gli hanno fatto l'ammio rimandanado di troppo erano stati in altri posti achiedere giusto?e gli hanno negato l'esame??... fino allo scadere dei termini??.resta il fatto che non trovo assolutamnte giusto che un medico decida per un geniotre la scelta deve ssere libera finche ci sarà la legge sugli aborti..altrimenti va modificata .anche se io non sono daccordo.ma la legge va rispetta se no ce il far west.
per quanto rigurda riodini la tua specifica grazie avevo capito che era stata ricoverta in una struttura tipo manicomio.:shock

evele
12-01-2014, 19:00
http://www.studiocornelio.it/faq_9.php

e non dico altro...
Che schifo......!
Non condivido il "fare" dei genitori, ma ora in questa posizione, non conoscendo la realtà dei fatti non posso/possiamo nemmeno giudicarli.
Posso, possiamo dare invece la nostra opinione e quindi giudicare, il giornalista che ha scritto l'articolo.
Non possiamo far passare quel messaggio :-(

kokoro
13-01-2014, 08:08
Anna, perdonami, mi hai frainteso o meglio la rabbia che ho addosso verso questa cosa mi ha fatto esprimere in modo frettoloso. Non volevo dire che non sia giusto fare causa ad un'ospedale se la causa dell'handicap del figlio e' un errore medico accertato, ci mancherebbe. Volevo mostrare l'altra faccia della medaglia di genitori, l'estremo opposto, avevo in mente due amici in particolare e le loro storie, e ho citato i due casi.
Ma in questo 3D stiamo parlato veramente di una situazione diversa.

paola
13-01-2014, 12:02
In questo thread stiamo parlando di come la speculazione dei singoli uccida da tempo il senso morale anche a scapito dei molti, purtroppo...
È evidente che è solo questione di soldi e il motore di certe dinamiche è solo l'avidità, altro che difesa di diritti civili (nelle faq dov'è la difesa del diritto all'accompagnamento o al sostegno o alla riabilitazione???) E avendo toccato con mano quello che si inventa la gente per 2 soldi con un mercato da milioni di euro, immagino anche non sia difficile trovare medici compiacenti che avallino cose non proprio vere tipo il non aver saputo. E qui mi fermo che è meglio, fatto sta che quei milioni li paga la collettività tutta e potrebbero servire x ben altro, per cui Martina la tua rabbia e anche la nostra, perché a quanto pare qualche milione è un buon prezzo per svendere il diritto del proprio figlio di vivere una vita in cui può essere riconosciuto come persona e non come "aberrazione".
La signora ti faccio vedere che vedrà bene di mantenere l'anonimato ;)

zioudino
13-01-2014, 12:45
http://www.studiocornelio.it/faq_9.php

e non dico altro...

Sono senza parole...non ce l'ho fatta ad ascoltare tutta l'intervista!!!
Dopo aver detto in pochi minuti che: il fatto che adesso le persone Down possono vivere fino a 70 anni è un DRAMMA che una volta non c'era (perchè morivano giovani e non sopravvivevano ai genitori), non possono prendere la patente (balla gigantesca perchè sappiamo benissimo che non è vietato dalla legge e infatti qualcuno ce l'ha) e che bisogna tenere sotto controllo la sfera affettiva e amorosa di questi "INFELICI"...ho pensato bene di chiudere il filmato...:n_cursing:
Ma possibile che non si possa fare nulla nei confronti di questo avvocato? Il prossimo meeting siamo vicini a Mestre...fare un salto allo studio?

paola
13-01-2014, 12:49
Quale intervista? :shock:

paola
13-01-2014, 12:50
Dal cellulare mica l'avevo vista!!!!!!!!!!!!!!!!

zioudino
13-01-2014, 12:56
Dal cellulare mica l'avevo vista!!!!!!!!!!!!!!!!

Anche io dal cellulare non la vedevo...c'era solo la pagina di presentazione dello studio. Dal pc invece si vede e si sente...ma ne avrei fatto a meno :mad:

Anna211061
13-01-2014, 13:37
Anche io dal cellulare non la vedevo...c'era solo la pagina di presentazione dello studio. Dal pc invece si vede e si sente...ma ne avrei fatto a meno :mad:

:eek:no non voglio più ascolatre per carità....!gli infelici saranno loro...:eek: ma a parlare è la madre del bambino?non ci sto capendo niente ma allora sono in mala fede allora non è vero che non gli ahnno vluto fare l'ammiocentesi......nn ci posso credere .....che stiano sfrutatndo l'handicap x i loro porci comodi....quando ce chi ha davvero subito dei danni e non trova giustazia... no e poi leggendovi è xche mica lho vista sta intervista sn sconcertata.

Anna211061
13-01-2014, 13:39
altra cosa quindi sperano che muoia prima di loro ..visto che sarà un drammae vive fino a 70 anni s...ma sn fuori ???...ma hanno idea di cosa signidfica perdere un figlio????nn ce lo smail cn la faccina con il vomito.:cry:gli auguro nn debbano un giorno rimagiarsi quello che dicono che schifo.

zioudino
13-01-2014, 13:48
ma a parlare è la madre del bambino?
No Annalisa, a parlare è l'avvocato che segue la famiglia.

Anna211061
13-01-2014, 13:49
si ma lo pensano anche loro scusa ma che cavolo....sonoa llibita ma perche parla l'avvocato ma perche nn lasciano qualche dichiaraizone così si fa chiarezza....?povero bambino in che mani...mi scoccia che stiano approfitando della situazione...

Laura74
13-01-2014, 15:43
ho sentito adesso l'intervista e inviterei l'avvocato in questione al nostro meeting in Veneto per fargli vedere quante famiglie sono state toccate "DAL DISASTRO NELLA LORO VITA" (cito testualmente quanto detto dall'esimio esperto del foro veneziano riferendosi alla vita dei nostri figli nelle nostre famiglie) e per dimostrare a questo illustre professionista come i nostri figli non siano "IN CERCA OSSESSIVA DI AFFETTO" perchè l'affetto e l'amore CE L'HANNO GIA'!!! anche se i loro genitori sono squattrinati e si fanno un mazzo tanto per costruire loro un futuro senza bisogno di DIPENDERE DALLO STATO! perchè non sono il frutto di un errore medico ma dell'amore di un uomo e di una donna!
Inoltre vorrei che qs incredibile avvocato veda le capacità dei nostri figli che non sono "MENOMATI",che hanno tanti limiti, ma un sacco di risorse, che studiano, che "non mordono" e non sono infettivi....sia mai che pensi che gli vogliamo attaccare qualche cosa:n_cursing:
Inotre sono disposta a pagare personalmente l'albergo anche alla giornalista che magari la prossima volta, invece di abbassarsi a fare un'intervista del genere, chiamerà in studio i nostri ragazzi e chiederà loro chi sono, come vivono, cosa fanno equali sono i loro sogni, le loro aspettative.
Scusate lo sfogo ma sono scioccata:eek:

paola
13-01-2014, 16:08
Scusate lo sfogo ma sono scioccata:eek:
Più che scioccata sei proprio incazzata, Laura, come tutti noi, ma questo perchè noi abbiamo idee religiose integraliste e perchè siamo antiabortisti, mica perchè secondo noi i figli vanno amati a prescindere e abbiamo sceltro di averli indipendentemente da come sarebbero nati... no perchè uno che sia sano di mente questi infelici handicappati mica li farebbe nascere :evil:

Anna211061
13-01-2014, 17:21
ho sentito l'intervista è incredibile quello che dicono..:( se una mamma in attesa ha dei dubbi sentendo tt ciò cosa puo mai scelgiere se non l'aborto terpuetico.....sn riamsta scioccata........
quando dice che il risarciemnto è perche il figlio sarebbe invalido,ma l'invalidità ce l'ha perche ha la sindrome mica gliel'ha recata qualcuno...!è assurdo.
che il figlio è un disastro per la famiglia,quando parla delle menomazioni a cui è sogetto un hadiccapato parola che usa spesso...che i down si innamorano e non possono soddisfare i loro desideri:(....che sono degli infelici...che non possono comrparsi una macchina e una casa.....parla di controllo sessuale...di questi infelcii...e il risaricemnto è perche è un disatro per la famiglia e per questi poveri infelici...
si ma questo ha una visione tutta distorta della sdd...e della vita.

Fraegio
13-01-2014, 17:40
Io non mi ci metto nemmeno a vedere l'intervista.... ho letto i vostri commenti, mi bastano che misera vicenda......

grazia g.
13-01-2014, 19:12
se c'è un handicappato......questo è proprio lui!! Avete ragione non si può sentire questa intervista!!! fossi stata al posto della giornalista lo avrei preso a male parole!!!

aldo
13-01-2014, 19:30
Il danno da nascita indesiderata è fatto noto alla scienza del diritto civile e alla giurisprudenza di legittimità da una ventina d'anni circa. Esso consiste, in buona sostanza, nel danno derivato dalla lesione del diritto della madre ad abortire (ove, naturalmente, ne ricorressero i presupposti previsti dalla legge 194/78). Ciò perché "l'inadempimento del medico rileva in quanto impedisce alla donna di compiere la scelta di interrompere la gravidanza. Infatti la legge, in presenza di determinati presupposti, consente alla donna di evitare il pregiudizio che da quella condizione del figlio deriverebbe al proprio stato di salute e rende corrispondente a regolarità causale che la gestante interrompa la gravidanza se informata di gravi malformazioni del feto" (Sez. 3, Sentenza n. 6735 del 10/05/2002). E' naturalmente onere della madre "allegare e dimostrare che, se fosse stata informata delle malformazioni del concepito, avrebbe interrotto la gravidanza" (Sez. 3, Sentenza n. 7269 del 22/03/2013). Non solo dunque danni risarcibili quelli che la corretta informazione (ancorché non resa) non avrebbe potuto evitare, e cioè: una nascita che la madre non avrebbe potuto scegliere di rifiutare; una nascita che non avrebbe in concreto rifiutato; la presenza nel figlio di menomazioni o malformazioni al cui consolidarsi non avrebbe potuto porsi riparo durante la gravidanza in modo che il figlio nascesse sano (Sez. 3, Sentenza n. 14488 del 29/07/2004).
In un primo momento si ritenne che solo la madre potesse essere risarcita.
Come infatti affermò una delle prime sentenze che si occuparono della questione (Sez. 3, Sentenza n. 6464 del 08/07/1994) "Nel caso di responsabilità del sanitario per la mancata interruzione della gravidanza nei casi previsti dalla legge 22 maggio 1978 n. 194, il danno risarcibile è solo quello dipendente dal pregiudizio alla salute fisio-psichica della donna specificamente tutelata dalla predetta legge, e non quello più genericamente dipendente da ogni pregiudizievole conseguenza patrimoniale dell'inadempimento del sanitario, quale il costo della nascita del figlio indesiderato o del suo allevamento, che di per se non sono considerati un fatto ingiustamente dannoso neppure in presenza di precarie condizioni economiche della madre, le quali sono assunte come condizione giustificatrice della interruzione della gravidanza solo per la loro possibile influenza sulle condizioni fisio psichiche della donna".
Successivamente, la giurisprudenza ha riconosciuto che anche il padre, non solo la madre, avesse diritto al risarcimento del danno (Sez. 3, Sentenza n. 6735 del 10/05/2002: In tema di responsabilità del medico per omessa diagnosi di malformazioni del feto e conseguente nascita indesiderata, il risarcimento dei danni che costituiscono conseguenza immediata e diretta dell'inadempimento del ginecologo all'obbligazione di natura contrattuale gravante su di lui spetta non solo alla madre, ma anche al padre, atteso il complesso di diritti e doveri che, secondo l'ordinamento, si incentrano sul fatto della procreazione, non rilevando, in contrario, che sia consentito solo alla madre (e non al padre) la scelta in ordine all'interruzione della gravidanza, atteso che, sottratta alla madre la possibilità di scegliere a causa dell'inesatta prestazione del medico, agli effetti negativi del comportamento di quest'ultimo non può ritenersi estraneo il padre, che deve perciò ritenersi tra i soggetti "protetti" dal contratto col medico e quindi tra coloro rispetto ai quali la prestazione mancata o inesatta può qualificarsi come inadempimento, con tutte le relative conseguenze sul piano risarcitorio).
Con sentenza Sez. 3, Sentenza n. 16754 del 02/10/2012, la Suprema Corte ha affermato che titolari del diritto al risarcimento non sono solo i genitori del figlio malformato, ma anche (e addirittura, aggiungo io) lo stesso figlio e i suoi fratelli (Nel caso in cui il medico ometta di segnalare alla gestante l'esistenza di più efficaci test diagnostici prenatali rispetto a quello in concreto prescelto, impedendole così di accertare l'esistenza d'una una malformazione congenita del concepito, quest'ultimo, ancorché privo di soggettività giuridica fino al momento della nascita, una volta venuto ad esistenza, ha diritto ad essere risarcito da parte del sanitario con riguardo al danno consistente nell'essere nato non sano, e rappresentato dell'interesse ad alleviare la propria condizione di vita impeditiva di una libera estrinsecazione della personalità, a nulla rilevando né che la sua patologia fosse congenita, né che la madre, ove fosse stata informata della malformazione, avrebbe verosimilmente scelto di abortire. Il risarcimento del danno c.d. da nascita indesiderata, scaturente dall'errore del medico che, non rilevando malformazioni congenite del concepito, impedisca alla madre l'esercizio del diritto di interruzione della gravidanza, spetta sia ai genitori del soggetto nato malformato, sia ai suoi fratelli).
Quanto al danno risarcibile, è stato affermato che "trattandosi di inadempimento contrattuale, il danno al cui risarcimento il debitore è tenuto non è solo quello alla salute, ma anche il danno economico che sia conseguenza immediata e diretta dell'inadempimento in termini di causalità adeguata, quale il danno consistito nelle ulteriori spese di mantenimento della persona nata con malformazioni, pari al differenziale tra la spesa necessaria per il mantenimento di un figlio sano e la spesa per il mantenimento di un figlio affetto da gravi patologie" (Sez. 3, Sentenza n. 13 del 04/01/2010).

Questo sinteticamente il quadro.
Non entro nelle questioni giuridiche, che mi interessano meno (anche se non condivido i presupposti da cui muove questo indirizzo giurisprudenziale); la sentenza 16754/2012 è reperibile ovunque in internet, potete leggerla e farvene un'opinione. Io confesso che non sono riuscito ad arrivare fino in fondo.
Altro mi preoccupa.
Intanto premetto, per dovere di cronaca (e per far meglio capire il contesto in cui si pone la vergognosa intervista) che l'Avv. Cornelio è colui il quale rappresentava i genitori e i fratelli del sD nella causa decisa dalla sentenza del 2012.
L'avvocato fa il suo mestiere, bene o male, comunque fa il suo mestiere e fa pubblicità a se stesso ed alla vena d'oro che ha trovato.
Il problema siamo noi.
La Cassazione, come qualunque giudice d'Italia, non opera che su impulso di una parte; è necessaria una domanda di risarcimento, sono necessari genitori, fratelli, figli che deducano che: 1) vi è stata una nascita indesiderata; 2) che da quella nascita è derivato loro un danno.
In ultima analisi è necessario che i genitori dicano che se avessero potuto avrebbero fatto volentieri a meno di quel figlio che ormai è vivo, è lì; è necessario che i genitori ratifichino su carta bollata il proprio rifiuto per quel figlio portatore solo di danni, anzi che è esso stesso un danno, a tal punto da indurlo a dire che avrebbe preferito non essere mai nato e a identificare la nascita stessa (e magari chissà, andando a ritroso lo stesso rapporto sessuale dal quale è stato concepito) come un danno ingiusto.
Non mi stupisco degli avvocati, mi stupisco (e resto amareggiato) dei genitori.
Il pericolo di vendere la propria e l'altrui dignità di persone alligna ormai ovunque. Ho letto di quel presidente che ha sollecitato azioni risarcitorie simili.
Non c'è bisogno di andar tanto lontano. Io stesso ricordo che quando ero v.pres. dell'ARDA dovetti combattere non poco per far passare un progetto per l'inserimento lavorativo dei sD nel mondo dell'impresa locale; motivo del contrasto? La paura di perdere l'indennità di accompagnamento.
Ecco perché dico che, aldilà del fatto che l'intervista è una cosa spudoratamente vergognosa (ma non dimentichiamo che c'è una sentenza dietro, per quanto io non la condivida assolutamente nemmeno sul piano giuridico), solo noi possiamo togliere linfa a queste sceneggiate, innanzitutto con la forza morale di rifiutare, come genitori e come prossimi congiunti, ogni tentativo di far soldi distruggendo la personalità e la dignità dei nostri figli; quindi, facendo sentire forte, fortissima, la nostra voce e quella dei nostri figli e dei nostri pinguini, il nostro dissenso rispetto ad atteggiamenti di vero e proprio rifiuto interessato della verità, della diversità e di distruzione dei valori che la nostra Costituzione ha scolpito, a lettere di sangue, oltre 60 anni fa (sopratutto negli artt. 2 e 3). Ciò deve essere fatto non solo con azioni giudiziarie, se ed ove possibile (ma le azioni giudiziarie sono lunghe e dall'esito incerto), ma facendo in modo che il mondo dell'associazionismo intervenga in maniera forte, nella società civile, smuovendo le coscienze, facendosi sentire ovunque e magari anche nelle stesse sedi televisive dove è stata rilasciata l'intervista, affinché non solo tra noi, ma anche nei palazzi dove si prendono le decisioni ci si renda davvero conto di cosa si sta parlando.

kokoro
14-01-2014, 14:04
Grazie Aldo, la tua lucidità e il tuo parere professionale mi aiutano a calmare i moti interiori.
Io credo che ognuno di noi può fare qualcosa contro questa contro-cultura, in primis facendo cultura. Testimoniando la dignità delle nostre vite ma soprattutto quella dei nostri figli, loro lo fanno già da soli tutti i giorni. Abbiamo chi vive da solo, chi fa il brevetto di sub, chi ha un lavoro, chi pratica uno sport con soddisfazione, chi ha relazione affettive corrisposte, chi si è sposato, abbiamo tutti i giorni esempi di conquiste, certo anche di fallimenti, ma quali vite ne sono esenti? Raccontiamole queste vite, anche fuori di qui, con onestà ma anche con orgoglio e serenità.
Non mi convince il confronto TV Aldo, non lo so, ho paura delle manipolazioni dei giornalisti, ma sì vorrei che le associazioni intervenissero con forza contro questo messaggio, vorrei vedere rimosso quel video da youtube, vorrei che chi all'interno delle associazioni propone la causa incoraggiando la menzogna pur di ottenere un risarcimento come è capitato a Mariasole venisse rimosso dall'incarico.
Muoviamoci, tutti insieme e non rassegnamoci al pregiudizio e all'ignoranza.
Io ne ho scritto anche qui: http://www.mammaimperfetta.it/2014/01/14/sindrome-di-down/

Lia
14-01-2014, 16:15
Martina, un articolo meraviglioso, grazie per aver dato voce a Sara e a tutti i nostri special ones !!!

zioudino
14-01-2014, 18:07
Io ne ho scritto anche qui: http://www.mammaimperfetta.it/2014/01/14/sindrome-di-down/

Grazie Martina, il tuo pensiero è uguale al nostro...e così le tue parole diventano le nostre...condividendo questo tuo articolo possiamo iniziare fare quel "qualcosa" di cui parli...possiamo nel nostro piccolo aggiungere un mattoncino di cultura che scaccia quello di contro-cultura...tutti insieme.

paola
14-01-2014, 22:25
Ho letto il tuo scritto Martina, molto bello!

Abbiamo chi vive da solo, chi fa il brevetto di sub, chi ha un lavoro, chi pratica uno sport con soddisfazione, chi ha relazione affettive corrisposte, chi si è sposato, abbiamo tutti i giorni esempi di conquiste, certo anche di fallimenti, ma quali vite ne sono esenti?
Consentimi di partire da quanto hai scritto per fare un'ulteriore riflessione fra genitore. L'intervista dell'avvocato, per come vedo io il mondo, sarebbe stata offensiva anche riferita alla trisomia 18 che invece non permette questo tipo di "abilità". La dignità di persona prescinde qualsiasi abilità o mancanza di essa. Non penso, e soprattutto non voglio far pensare agli altri, che il diritto ad essere rispettato di mio figlio sia collegato ai suoi traguardi, che il suo diritto di figlio a essere amato (guarda caso ce l'ha scritto nel nome) dipenda dal fatto che riesca a camminare o meno, e se non abbiamo fatto l'amniocentesi era perché quello era nostro figlio a prescindere, e mi girano le balle che si possa anche solo pensare che quel diritto lui se lo debba guadagnare più dell'altro. Davide è Davide e sarà sempre Davide: lo era prima, lo è durante e lo sarà dopo, indipendentemente da tutto il resto, e so che anche per voi è così ;)

Loredana
15-01-2014, 00:22
Bellissimo articolo Martina, grazie per averlo scritto e per avercelo fatto leggere! :abbraccio:

Anna211061
15-01-2014, 08:55
paola hai ragione i nostri figli hanno diritto di essere amati e essere rispettati al di là di quello che sanno e non sanno fare al di là di quello fanno e quello che non fanno,credo che kokoro ripondesse al fatto che quel avvocato abbia detto nel intervista che i bambini,ragazzi e poia dulti cn sdd non hanno nessun talento,non posso fare ninte e non saranno mai ingrado di fare niente nella loro vista se non essere un peso non solo per i geniotri ma poi per l'umanità,quindi non è vero è uan cavolata, quando la sapra gorssa e dice il disatro da cui viene colpita la famiglia....:( e il dramma che vivino fino a 70 anni ma a me vien solo uan cosa mi verbbe di mandarlo a quel paese ....una persona che ragione così è un dramma per l'umanita non ha idea di che danni fa del peso di queste parole,non ha nessun rispetto neanche per noi geniotri ....e non ha evidentemente idea di cosa significhi perdere un figlio......roba da matti.mi fa venire un nervoso.

kokoro
15-01-2014, 10:06
Consentimi di partire da quanto hai scritto per fare un'ulteriore riflessione fra genitore. L'intervista dell'avvocato, per come vedo io il mondo, sarebbe stata offensiva anche riferita alla trisomia 18 che invece non permette questo tipo di "abilità". La dignità di persona prescinde qualsiasi abilità o mancanza di essa. Non penso, e soprattutto non voglio far pensare agli altri, che il diritto ad essere rispettato di mio figlio sia collegato ai suoi traguardi, che il suo diritto di figlio a essere amato (guarda caso ce l'ha scritto nel nome) dipenda dal fatto che riesca a camminare o meno, e se non abbiamo fatto l'amniocentesi era perché quello era nostro figlio a prescindere, e mi girano le balle che si possa anche solo pensare che quel diritto lui se lo debba guadagnare più dell'altro. Davide è Davide e sarà sempre Davide: lo era prima, lo è durante e lo sarà dopo, indipendentemente da tutto il resto, e so che anche per voi è così ;)

Personalmente sono anti abortista e non avrei abortito nemmeno con diagnosi peggiori, ma non mi interessa dichiarare questo in un certo contesto anche perché avrei avuto meno persone disposte ad ascoltarmi. Fuori di qui bisogna essere credibili per fare davvero cultura e credibili lo siamo solo quando parliamo di quello che viviamo sulla nostra pelle.
Il mio post era comunque una risposta alla sentenza passata, alla nuova causa e al video dell'avvocato e dovevo contestare e argomentare gli argomenti proposti da lui.

paola
15-01-2014, 15:05
Non vorrei essere stata fraintesa: non era una critica la mia :( era solo una riflessione da chi antiabortista non è. Anche la storia che il suo modus operandi non è condivisa da chi è antiabortista, ma non è assolutamente vero!! Non esiste solo il credo religioso o la posizione radicale, esistono anche tutta una serie di posizioni intermedie figlie di principi che ci sono stati tramandati e che, inconsciamente, ci guidano nelle nostre scelte. È il diritto a non volerla fare l'amniocentesi che vedo messo in pericolo da questo modo di fare. Non puó dire a tutti coloro che non hanno fatto qs esami e hanno scelto che preferivano non correre il rischio aborto degli esami prenatali (cosa assolutamente taciuta in qs vicenda) "ora hai diritto all'indennizzo perché l'ospedale doveva farteli fare". Ma stiamo scherzando? Quello che dice la sentenza: l'omessa informazione dà il diritto all'indennizzo, no il fatto che non si siano fatti gli esami!!!! Poi parla della villocentesi come se fosse un esame senza rischi (tanto che viene sconsigliato nel caso di abortività pregressa). E queste valutazioni vanno al di là dall'essere o meno antiabortisti, e a colui che nascerà (se nascerà) va riconosciuta dignità a prescindere, partendo dai genitori (sempre che non preferiscano abbandonarlo) e anche dagli avvocati abortisti!. Non è un problema tra antiabortisti e non, ma è molto più ampio, perché x fare quello che sostiene l'avvocato si andrebbero ad intaccare altre libertà. Per me deve esserci la libertà di abortire (e non dirò mai che non lo farò fino a quando non sarò in menopausa ;) ) e va rispettato chi la esercita, e, altrimenti, deve anche essere fatta salva l'altra di libertà da cui consegue un rispetto DOVUTO nei confronti di chi nasce, indipendentemente da quello che il nato saprà fare, rispetto, che l'avvocato nella sua intervista non ha avuto. Questo non va in contrasto con quanto già detto, ma era solo una considerazione ulteriore...

zioudino
15-01-2014, 16:45
.....rispetto, che l'avvocato nella sua intervista non ha avuto...

Il mio malessere nasce proprio da qui...perchè nel caso in questione secondo me era giusto che i genitori sapessero, visto che era un loro desiderio. I medici avrebbero dovuto fare le analisi del caso e informare i genitori della presenza della sdD... era poi una decisione dei genitori scegliere di informarsi e di agire in un modo come nell'altro. Ognuno di noi è diverso dagli altri...e ognuno, nella propria vita, è libero di decidere... e anche di sbagliare.
Trovo indecente invece come sia stato messo in piedi e gestito tutto il "dopo"...che si percepisce chiaramente dalle parole dell'avvocato.

kokoro
18-01-2014, 17:12
Se ne parla anche su Invisibili
http://invisibili.corriere.it/2014/01/17/il-risarcimento-ai-nascituri-disabili-e-giusto/

GIUSI
20-01-2014, 19:19
L'intervista l'ho vista e purtroppo sentita la scorsa settimana.Ho seguito questa discussione...avete detto tutto e condivido parecchie risposte.
Se avessi davanti a me la giornalista e l'avvocato per fargli capire la mia totale disapprovazione sfodererei un semplice NON HO PAROLE.
NON HO PAROLE vuol dire tanto e a queste due persone dovrebbe far pensare.
Non ho il tempo (e non ce l'ho perché vivo le mie giornate ad amare! ) di controbattere ad ogni frase detta in quella intervista.
Sì....perché io penso che ogni singola frase andrebbe controbattuta...ECCOME !
Devo essere sintetica : in questa sentenza hanno vinto i soldi......e la realtà in una famiglia che ha la sindrome di Down non è quella descritta dall'avvocato!

maddy
22-01-2014, 14:37
ho sentito adesso l'intervista e inviterei l'avvocato in questione al nostro meeting in Veneto per fargli vedere quante famiglie sono state toccate "DAL DISASTRO NELLA LORO VITA"

io l'intervista non la voglio nemmeno sentire, mi bastano i vostri accenni.
E quell'avvocato non lo voglio affatto conoscere.
Penso che la tua, Laura, fosse una provocazione, ma nel caso a qualcuno venisse in mente un'iniziativa del genere.... io non ci sto e non ci starò mai. Non mi abbasso a dover spiegare a una persona che dovrebbe avere una buona cultura generica, oltre a quella giuridica, ciò che qualsiasi persona abbia incontrato un down già sa. Quell'avvocato dice fesserie, come le dice il giornalista, parlano senza alcuna cognizione di causa e questa ignoranza è intollerabile. Non ho nè il tempo nè la voglia nè le energie per spiegare loro quello che dovrebbero già sapere, visto che parlano di sdd. Ed è consentito parlare a vanvera al bar, non sul giornale o in uno studio legale, per come la vedo io.
Inizialmente avevo pensato di scrivere al giornale, poi la vita quotidiana mi ha portato su occupazioni più immediatamente importanti. La lettera che ha scritto kokoro ed è girata su fb riassume molto bene il mio pensiero e spero che abbia avuto ampia diffusione.

Tati Lulù
24-12-2014, 19:27
Terribile l'intervista dell'avvocato...questi ''infelici'' ha detto! E' gente senza scrupoli e basta...