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marzia.anita
22-03-2012, 00:09
Dopo più di un anno che l’indennità di frequenza di Anita viene accreditata sul c/c intestato a me e a mio marito, la banca mi contatta informandomi che la procedura non è esatta e che avremmo dovuto aprire un c/c intestato alla minore e nominare un giudice tutelare :eek:
naturalmente mi sono rifiutata
mi sono recata in posta per aprire un libretto di risparmio intestato a mia figlia sul quale accreditare la sua indennità
ma mi è stato detto che non è possibile, avrei dovuto aprire un libretto a nome del rappresentante legale (genitore) nominato con decreto…. :confused:

Mi è venuto il dubbio di essere oggetto di uno scherzo .. insomma se prelevassi la somma allo sportello potrei anche buttarla nel fosso senza problemi ma se insisto nel volerla versare mi si chiede fin troppo ….

a questo punto mi viene il dubbio di avere una faccia poco raccomandabile visto che so che pochi di noi, con figlio disabile minorenne, sono stati costretti a presentarsi davanti al giudice per l’accredito delle indennità .. o sbaglio ?

Mi chiedo o meglio vi chiedo .... esiste una condotta comune o per lo meno una condotta sensata ??

paola
22-03-2012, 00:46
Marzia il problema è che la somma accreditata in automatico su un conto con intestazione di uno o entrambi i genitori non potrebbe andarci per tutta una serie di motivi. Quindi, purtroppo, la procedura più semplice è quella di recarsi in banca tutti i mesi per firmare per l'incasso della pensione per poi versarla sul conto corrente.
Il conto intestato al minore (che può essere aperto anche senza autorizzazione del giudice) è da evitare a mio avviso perchè poi il prelievo di somme depositate diventa un atto di straordinaria amministrazione e necessita di autorizzazione del giudice tutelare.
Ora il versamento diretto e in automatico, come quello che vi facevano non va bene perchè quelli sono soldi del minore e andrebbero "amministrati" separatamente per evitare implicazioni legali tipo sopraggiunte disgrazie improvvise non comunicate, separazioni turbolente in cui uno dei due genitori potrebbe ripulire il conto (così su due piedi mi vengono in mente queste). Quindi la presenza allo sportello del genitore delegato al ritiro dell'indennità rappresenta la "certificazione" che in quel momento è tutto a posto e un'assunzione di responsabilità da parte del genitore (prendo l'indennità e la butto nel fosso). Se invece ciò non avviene e, ad esempio, nel frattempo si è aperto un contenzioso di cui la banca non è a conoscenza (metti ad esempio un'azione da parte dell'agenzia delle entrate o di un creditore a carico di uno dei genitori) alla banca verrà chiesta la restituzione di quel danaro accreditato in modo irregolare non di proprietà dei cointestatari.
Per ovviare questo inconveniente qualche sportello temerario può chiederti di lasciare una serie di moduli per l'incasso e distinte di versamento già firmate x evitare di farti andare in banca tutti i mesi, ma se lo fa è a titolo personale e si assume anche una bella responsabilità.
Comunque se ti hanno avvisato possono anche non accreditarti più l'indennità sul conto in automatico, perchè da un punto di vista legale, non sono tenuti a farlo, anzi devono fare proprio il contrario...

paola
22-03-2012, 00:54
Mi chiedo o meglio vi chiedo .... esiste una condotta comune o per lo meno una condotta sensata ??
Dimenticavo: no non esiste una condotta comune. Esiste la condotta di chi conosce la normativa e i rischi e si vuole tutelare, chi conosce i rischi ma commette lo stesso l'irregolarità perchè pensa che tanto sono rischi ipotetici e che non si avvereranno e poi c'è chi non conosce proprio la normativa e accredita tutto con beata incoscienza. Probabilmente nella tua filiale hanno cambiato qualche dipendente, se non il responsabile e si sono accorti dell'irregolarità.

Sergio
22-03-2012, 07:47
Cara Marzia sei in buona compagnia ,per parecchi anni abbiamo versato direttamente sul nostro cc bancrio l'assegno di Giorgio salvo un bel giorno farci lo stesso discorso.....la stessa banca in altre filiali non fa storie la nostra sì,alla fine pur di non imbarcarci con il giudice tutelare la riscuotiamo di persona,per fortuna mio marito al mattino riesce ad andare a prenderla,altrimenti,ironia della sorte dovrebbe perdere ore di lavoro per riscuotere il dovuto.Antonella mamma di Giorgio

Fraegio
22-03-2012, 10:10
Certo che tutto questo è davvero assurdo. Io ho sempre avuto l'accredito in banca sia della frequenza che dell'accompagnamento (da quest'anno).
Nessuna difficoltà ho compilato le carte e tutto è andato in automatico.
Ma tengo conto delle vostre testimonianze perchè manca mai che capiti.

Che rottura però.

Francesca

marzia.anita
22-03-2012, 15:37
Probabilmente nella tua filiale hanno cambiato qualche dipendente, se non il responsabile e si sono accorti dell'irregolarità.

infatti sono cambiati quasi tutti ....
al momento della richiesta di accredito ignoravo che ci fosse qualcosa di errato e quando ho scoperto (in una vecchia discussione) che la procedura non era quella corretta mi son ben guardata di comunicarlo alla banca anche perchè il buon senso (il mio naturalmente ;)) mi dice di non complicarmi ulteriormente la vita
grazie mille per la risposta chiara

gigliorosa
22-03-2012, 16:13
Scusate se mi intrometto.
Vi do un consiglio tecnico.
Se proprio la vostra banca non ne vuole sapere di accrditarvi la cifra sul conto corrente e siete costretti ad aprire un conto in testa al vostro figlio minore, potreste sempre farvi autorizzare dal giudice tutelare a prelevare un tot al mese da quel conto, senza dover sempre rivolgervi all'autorità. Magari trovate un giudice illuminato che vi esime anche dall'obbligo del rendiconto annuale.

Questo è un consiglio in caso "estremo", cioè nel caso che la vostra banca si intestardisca a seguire quello che la norma, da un punto di vista esclusivamente teorico, impone.

maddy
22-03-2012, 16:21
altrimenti c'è l'opzione di cambiare banca, così imparano a fare i precisi ;)
L'Italia è un paese incredibile, se rispetti le norme, sei punito

luca-cisco
23-03-2012, 17:36
Premesso che non sono AVV. e che quanto segue non è tutta farina del mio sacco, ecco qualche coordinata giuridica che forse serve a chiarire meglio la situazione (che personalmente, analogamente a Voi, sto vivendo con l’indennità di Agata2011):

- l’indennità di accompagnamento, riconosciuta con provvedimento INPS, costituisce una forma assistenziale diretta a tutelare sia la persona affetta da una particolare condizione psico-fisica sia il nucleo familiare interessato. Essa è infatti prevista per tutti coloro che necessitano di una assistenza continua, non essendo in grado di compiere gli atti quotidiani della vita (art. 1 Legge 11 febbraio 1980 n. 18 e art. 1 Legge 12 novembre 1988 n. 509);
- l’indennità di accompagnamento è dunque diretta a soddisfare i bisogni e le esigenze non soltanto della persona “incapace” bensì dell’intero nucleo familiare chiamato a sostenere spese e impegni ben più onerosi dell’esiguo importo dell’indennità riconosciuta. Per tali ragioni l’indennità di accompagnamento è giuridicamente distinta da qualsiasi tipo di prestazione pensionistica diretta a soddisfare esclusivamente gli interessi di un soggetto (= non è una pensione !);
- l’indennità di accompagnamento non rientra, quindi, nella nozione di “capitali” prevista dall’art. 320 comma 4 c.c. e la sua riscossione non è subordinata ad alcun intervento del Giudice;
- al raggiungimento della maggiore età della persona titolare dell’indennità di accompagnamento, sarà si necessario nominare un curatore od un tutore (ovviamente dipenderà dalla gravità della patologia), con ogni conseguenza anche in ordine alla gestione dell’indennità stessa.
-
Questa posizione è del resto indirettamente confermata proprio dagli istituti di credito (banche, posta etc), laddove consentono il prelievo in contanti, inconcepibile prima ancora che inammissibile seguendo il loro ragionamento. Spero di aver chiarito in via subliminare la situazione.

Al momento noi stiamo attendendo ancora risposta dall’istituto di credito (Banca Intesa San Paolo c/o uff leg. fabrizio.campolattaro@intesasanpaolo.com), se continueranno a sostenere il contrario, siamo d’accordo con il ns Avv che sentiremo il parere di un Giudice attraverso un ricorso d’urgenza nei confronti della banca, e le spese di giudizio saranno poste a carico di chi soccombe, cioè la banca !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Claudia.de
24-03-2012, 19:28
io è silvio abbiamo un conto in comune dove ci viene accreditato. Mai avuto problemi

mela
24-03-2012, 21:33
io tutti i mesi vado personalmente in banca a prendere la frequenza in contanti...

paola
24-03-2012, 22:03
- l’indennità di accompagnamento non rientra, quindi, nella nozione di “capitali” prevista dall’art. 320 comma 4 c.c. e la sua riscossione non è subordinata ad alcun intervento del Giudice;
...

Questa posizione è del resto indirettamente confermata proprio dagli istituti di credito (banche, posta etc), laddove consentono il prelievo in contanti, inconcepibile prima ancora che inammissibile seguendo il loro ragionamento. Spero di aver chiarito in via subliminare la situazione.

Io eviterei di pagare l'avvocato perchè, se è solo questa la normativa che avete a supporto, avete buone possibilità di perdere il ricorso, a meno che non vi viene rifiutato il pagamento dell'indennità (ma non è di questo che stiamo parlando). La legge parla di riscossione non di accreditamento diretto su rapporti intestati ai genitori o a uno di essi, giuridicamente sono due cose diverse perchè nel momento in cui i soldi vengono accreditati su un cc cointestato entrano nella sfera patrimoniale dei genitori in modo automatico per quello si può pagare in contanti (e poi versarli) ma non con accredito diretto. A proposito avete chiesto se ci sono state mai sentenze in tal senso a chi vi ha consigliato il ricorso? (ovvero da chi ci guadagna di sicuro)
Sono comunque curiosa di sapere come finisce ;)

luca-cisco
26-03-2012, 17:58
Guarda/te alla pag 10 del "QuadernoAIPD15_2007"

"Per la riscossione, da parte dei genitori di minore, di provvidenze economiche relative a più mensilità arretrate a lui intestate (erogate, per esempio, a seguito di un ricorso accolto), può essere necessaria l’autorizzazione del Giudice tutelare; si tratta di disposizioni riguardanti la potestà dei genitori in generale (nota 12), non specifiche per minori con disabilità intellettiva."
http://www.aipd.it/files/editor/file/QuadernoAIPD15_2007.pdf

marzia.anita
27-03-2012, 00:17
Guarda/te alla pag 10 del "QuadernoAIPD15_2007"

"Per la riscossione, da parte dei genitori di minore, di provvidenze economiche relative a più mensilità arretrate a lui intestate (erogate, per esempio, a seguito di un ricorso accolto), può essere necessaria l’autorizzazione del Giudice tutelare; si tratta di disposizioni riguardanti la potestà dei genitori in generale (nota 12), non specifiche per minori con disabilità intellettiva."
http://www.aipd.it/files/editor/file/QuadernoAIPD15_2007.pdf

visto che tra ricorsi e autotutele ci saranno un pò di fam che dovranno riscuotere gli arretrati ...... vuol dire che fra poco gli uffici dei giudici tutelari saranno oberati di lavoro ;)
mentre l'ultimo aggiornamento del quaderno 15 (il tuo link riporta a quello del 2007) sottolinea che la gestione dei ratei può rientrare nell’ordinaria amministrazione e che per l’accreditamento in conto “taluni uffici” non ritengono necessaria l’autorizzazione da parte del giudice tutelare, a questo punto bisogna scovare questi "taluni uffici" :cool:

elenuzza
27-03-2012, 00:30
ma noi siamo in attesa dell'accredito su un conto BancoPosta intestato a me e a marco.quando ci hanno assegnato l'indennità ovviamente nessuno a fatto riferimento a questo eventuale problema, infatti ho dato l'iban del nostro conto.
ma grazie a voi mi sa che mi conviene informarmi!!!
ciao ciao

paola
27-03-2012, 00:36
Veramente questa interpretazione dell'AIPD è parecchio restrittiva... perchè invece sugli arretrati di solito si usa il criterio del rateo mensile ovvero riscossione per cassa da parte del genitore e relativo accredito. Comunque appena posso mi vado a controllare tutta la normativa in merito ;)

paola
27-03-2012, 00:43
Dopo aver risposto ho fatto mente locale che la nuova normativa introdotta da Monti dal 1/4/2012 prevede l'obbligo di conto corrente o libretto nominativo per l'accredito da parte di entri pubblici superiori ai 500 € e in questo caso gli arretrati diventerebbero un problema :?

maddy
27-03-2012, 01:36
ma noi siamo in attesa dell'accredito su un conto BancoPosta intestato a me e a marco.quando ci hanno assegnato l'indennità ovviamente nessuno a fatto riferimento a questo eventuale problema, infatti ho dato l'iban del nostro conto.
ma grazie a voi mi sa che mi conviene informarmi!!!
ciao ciao

scusa, a costo di sembrare banale, superficiale e approfittatrice....
secondo me conviene non informarsi affatto e fare finta di nulla: molte banche non sanno e accreditano senza troppe storie, e ci sono differenze anche tra filiali dello stesso istituto

GIUSI
27-03-2012, 19:16
Dopo aver risposto ho fatto mente locale che la nuova normativa introdotta da Monti dal 1/4/2012 prevede l'obbligo di conto corrente o libretto nominativo per l'accredito da parte di entri pubblici superiori ai 500 € e in questo caso gli arretrati diventerebbero un problema :?

Scusa ma non era 1.000 ?????

evele
27-03-2012, 21:13
scusa, a costo di sembrare banale, superficiale e approfittatrice....
secondo me conviene non informarsi affatto e fare finta di nulla: molte banche non sanno e accreditano senza troppe storie, e ci sono differenze anche tra filiali dello stesso istituto
Sono la compare dell'approfittatrice ;), anche noi continuiamo a percepire prima l'indennità di frequenza e poi l'indennità di accomp. su un c/c cointestato.:)
Però per dovere di cronaca devo dire che abbiamo rischiato di dover fare tutta la trafila...........

paola
27-03-2012, 23:19
Scusa ma non era 1.000 ?????

1000 è il limite per le transazioni in contanti fra privati, 500€ è invece l'accredito da parte di entri pubblici oltre il quale ti obbligano ad avere un conto corrente per l'accredito. Infatti non tutti i pensionati che prendono anche solo la pensioni base di 560€ sono stati costretti ad aprire il conto corrente per la nuova normativa.

CometaLudo
12-09-2012, 11:49
Ciao a tutti
io mi trovo nella fase che mi hanno dato inv. civ. e indenn. di accompagnamento e ora devo andare al caf domani che mi svolgerà tutte le pratiche x la riscossione..
la Signora dell'ufficio caf mi ha mandato via e mail 3 fogli da compilare con delega di mio marito per il versamento, e dice lei, da autenticare al comune :roll:(ma che c'entra il comune???) in seguito dovrò andare da lei per fare le pratiche anche con questi fogli. Inoltre non ho ben capito sui fogli c'è da compilare i moduli con descrizione di come vogliamo essere accreditati della somma:in banca, olla posta, allo sportello, sul mio libretto di risparmio nominativo, sul conto conterrente o su carta prepagata etc.. quindi il problema non sarà dell'inps ma delle banche o poste???
Tra tutte io avrei scelto di aprire un conto a me intestato alla posta dedicato esclusivamente al versamento dei soldi di mia figlia..pensate sia una buona idea?E la più semplice?
ps che pizza x ogni cosa bisogna fare 1000 giri :104:

maddy
12-09-2012, 12:11
mi ripeto: io ci proverei ;)
prova a dare il tuo c/c e vedi se fanno storie. Se tutto va bene ti eviti i costi di un nuovo conto apposito