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Visualizza la versione completa : La scuola è finita..............!



Sergio
07-06-2010, 20:07
Sabato scorso ,o meglio venerdi (poichè Giorgio non frequenta al sabato) la scuola di Giorgio ha chiuso i battenti con una settimana d'anticipo,del resto avevano comiciato alcuni giorni prima forse una delle prime in Italia a chiudere.A questo punto vorrei fare alcune considerazioni sul'anno trascorso e condividerle con voi.Tutto sommato possiamo considerarci abbastanza soddisfatti ma sicuramente ci sarebbero alcune cose da sistemare,prima di tutte la condivisione del Pei con gli insegnanti di classe che hanno spesso delegato all'insegnante di sostegno il lavoro,quest'ultima fresca di nomina e senza esperienza si è certamente data da fare ma come si sa l'esperienza conta e in questo caso se l'è fatta con Giorgio.Giorgio che non ha problemi di relazionarsi è sempre andato a scuola volentieri anche se i rapporti con i compagni sono stati esclusivamente riservati all'ambiente scolastico,lo salutavano tutti amichevolmente ma tutto finiva lì, non ci sono stati inviti o telefonate da parte di alcuno ,anche se all'interno della classe le insegnanti riferivano che era benvoluto,ora aspettiamo di vedere i l tabellone dei voti.Spero solo che il prossimo anno le insegnanti curricolari facciano in modo di essere più coinvolte e per questo ho già parlato con il preside e ho in mente di scrivere una lettera a Settembre chiedendo di nuovo questa cosa,staremo a vedere,per ora cerchiamo di goderci queste vacanze.Se qualcu'altro vuole condividere le sue esperienze scolastiche sarò contenta di leggere com'è andata.Antonella mamma di Giorgio.

mamma lidia
07-06-2010, 22:23
Un buon lavoro di gruppo delle insegnanti è proprio alla base di tutto. Mio figlio sta finendo la quarta elementare e per noi è sempre stato cosi e i risultati si vedono eccome.
Lui è sempre stato in primis alunno della maestra di sezione e poi alunno con sostegno e assistente. Tutto questo sono certa ha fatto la differenza.
Devo dire anche un po' di impegno a casa per chiudere il cerchio.
Mi godo ancora un anno alle elementari e alle medie ..... per ora non ci voglio pensare.... speriamo bene!

Stopray
08-06-2010, 09:56
Se parliamo di scuola mi si accappona la pelle, le insegnanti di ruolo hanno l'energia di un bradipo e non si sono mai dimostrate propositive nei confronti di Nicole e del suo piano di sviluppo, l'insegnante di sostegno è il quarto in tre anni di elementari e quando comincia ad ingranare con Nicole sono come al solito passati 4 mesi (che dal punto di vista didattico sono buttati al vento ), l'assistente comunale si dà un gran da fare ma non ha le skills per fare il lavoro a cui è chiamata.
Inoltre supportiamo la scula con specialisti esterni che interagiscono con le insegnanti per strutturare un percorso comune sia a scuola che fuori.. ma come sempre, durante gli incontri, ( scusate lo sfogo ) pagati da noi, sono sempre molto disponibili, ma dal giorno successivo, quando si dovrebbe mettere in pratica la teoria, tutto finisce in una colossale bolla di sapone...

Resto come sempre della mia idea, ci sono lavori e professioni che non si possono fare solo perchè non si hanno alternative nella vita, il medico, come l'insegnante sono figure professionali che presuppongono una dedizione ed un amore per quanto si fà che và oltre al mero risultato economico di fine mese... daltronde in entrambi i casi i suddetti professionisti si cimentano con il futuro delle persone, i primi a livello di salute...i secondi a livello di crescita personale fornendo l'imprinting ai ns. filgli per formare gli uomini e donne di domani.. e non mi sembra assolutamente poco!

Riassunto di tutte le righe precedenti...

SONO MOLTO DELUSO...........!!!!!!

gigliorosa
08-06-2010, 10:34
Letizia si appresta a finire il primo anno di scuola materna, forse è un po' "fuori tema", ma anche noi abbiamo avuto il nostro bel da fare con le maestre.
Si è cominciato con l'integrazione di Letizia. E' andata benissimo, a livello degli altri compagni.
Per quanto riguarda poi le attività, Letizia apre e chiude la fila come gli altri, ma deve lavorare molto per la manipolazione soprattutto finalizzata al disegno.
In ogni caso sono molto orgogliosa dei bei progressi di Letizia.
Per quanto riguarda le maestre, ho vuto una grande collaborazione da parte di quelle di sezione e dall'assistente educatrice, che sono sempre state pronte a mettersi in gioco (vedi il mio post "la nostra classe è formata da 23 bambini più una bambina down") e disponibili.
L'insegnante di sostegno, pur affettuosa e appassionata, è stata a casa in malattia a settembre 2 settimane, a cui ha aggiunto 2 settimane di congedo matrimoniale, e poi anche a Natale ha avuto una malattia durata 2 settimane a cui si sono attaccate le vacanze. In questo periodo Letizia è stata "sballottata" da una supplente a un'altra, di cui una oggi la accompagnava ovunque vanificando l'autonomia raggiunta, un'altra ora la seguiva in modo inappropriato ecc. Questo sicuramente dovuto al poco tempo che le supplenti (ne cambiava 2 alla settimana!) avevano per rapportarsi con Letizia che, comunque, ha reagito molto bene al cambiamento, ha sempre fatto con entusiasmo le attività proposte e ha raggiunto buoni risultati in particolare nella psicomotricità.
L'anno venturo la classe di Letizia diventerà disomogenea. Alcuni gruppi di bimbi per questo sono stati spostati in altre classi e cambieranno insegnanti. Letizia non è stata coinvolta da questo cambiamento. Alle mamme che hanno accolto questa novità con TERRORE (non sto esagerando, sono le mamme che lo facevano;)), ho raccontato come Letizia si fosse adattata subito al bailamme di supplenti che ha avuto quest'anno....:DI nostri bimbi (normodotati e no) sono sempre meglio di quello che pensiamo.

Ruassunto delle righe superiori;): Letizia ha fatto mille progressi soprattutto perchè è brava LEI!!!!:D(cuore di mamma!)

Laura74
08-06-2010, 10:47
Ruassunto delle righe superiori;): Letizia ha fatto mille progressi soprattutto perchè è brava LEI!!!!:D(cuore di mamma!)

idem...anche la mia Letizia sta finendo il suo primo anno di scuola materna con qualche buca profonda mai colmata nel percoroso, ma non per colpa sua: sostegno a 6 ore settimanali (praticamente NON sostegno) difficoltà diventata palese all'interno delle figure che ruotano attorna a lei, ma questo non è un problema nostro e nemmeno ci voglio entrare, anche se ha portato qualche difficoltà per la proposta del progetto per il prossimo anno scolastico...Lety però è cresciuta veramente tanto, si è inserita molto bene in classe, coi suoi compagni e con tutto il personale della scuola, ha fatto grandi passi nel linguaggio (praticamente nullo a settembre ed ora un pò più ricco di tante assonanze), ha ancora tante carenze nel disegno per i suoi chiari problemi di manualità, ma per me è stato un anno vermente positivo, perchè Lety è sempre andata a scuola volentieri ed è serena, molto serena. Le maestre con me sono sempre state molto disponibili, nonostante ne siano cambiate 3 nei primi 2 mesi, e collaboranti con la NPI..
L'anno prossimo cambierà tutto anche da noi: classi disomogeneee e soprattutto nessuna maestra di ruolo...godiamoci la fine di quest'anno..sarà meglio!

valeria
08-06-2010, 12:00
Presente! Ultimo giorno di scuola giovedì e poi vacanza. Enrico non vede l'ora di finire ma, come al solito, va a scuola volentieri.
Termina anche la seconda liceo. Bilanci di questi due anni di liceo? Dopo un inizio da brivido (per un errore degli uffici scolastici non ha avuto sostegno x più di 1 mese) le cose si sono sistemate. L'anno scorso ha avuto il sostegno nel rapporto 1 a 1 xchè l'altra ragazzina disabile ha smesso di frequentare e si é ritirata. Ha dall'anno scorso una brava insegnante di sostegno, specializzata dell'area "giusta" umanistico-linguistica (credo sia così), di ruolo, con tanta esperienza. E' anche vicaria del dirigente scolastico nella sede del liceo artistico. Gli altri insegnanti sono abbastanza coinvolti nel progetto educativo, lo seguono nelle ore buche dal sostegno e dall'educatrice (9 ore a settimana), fa le verifiche, lavora anche con loro. Le valutazioni di Enrico sono ottime e i voti pure. L'anno scorso é stato promosso con una bellissima media. Inizialmente ero perplessa perchè nella scuola superiore non mi aspettavo tale apertura! Quest'anno sostegno dimezzato ma é andata ancora bene perchè nella classe é stato inserito un ragazzo con difficoltà e quindi l'insegnante era presente in classe x 18 ore. A gennaio il ragazzo ha smesso di frequentare e, dopo qualche tempo, l'insegnante ha dovuto seguire per 4 ore un ragazzo di un'altra classe. Nel complesso ce la siamo cavata anche quest'anno...Enrico però ne ha risentito, ma questo é un altro argomento. Merita una discussione specifica. Anche al primo quadrimestre quest'anno ha avuto bei voti. Lui ci tiene proprio ed é molto orgoglioso dei suoi successi. Gli insegnanti utilizzano la gratificazione come leva per motivarlo e funziona. Qualche volta, quando é molto stanco, tenta di svignarsela con la scusa di andare in bagno oppure chiede di andare in bidelleria, dove le operatrici lo fanno chiaccherare, lo coccolano ...
I compagni: é una buona classe, nel senso che i ragazzini sono abbastanza studiosi e motivati, rispettano Enrico. Ha un rapporto privilegiato con un ragazzo che é stato suo compagno alla scuola media, che in quegli anni e sino allo scorso anno gli ha dimostrato affetto e interesse invitandolo a casa e in altre occasioni fuori dal contesto scolastico. Quest'anno le cose sono cambiate ed Enrico manifesta insofferenza nei suoi confronti. Battibeccano come due fratelli, Enrico non tollera che Lorenzo scherzi, non sopporta che non studi, alle mie domande mi dice: mi fa rabbia! Dopo gli scrutini sapremo se in terza saranno insieme - forse Lorenzo sarà trattenuto in seconda - e se dovesse continuare così, ci penseremo. Gli altri, a parte Francesca, la compagna con la cui mamma va a scuola tutti i giorni, al di là dei saluti affettuosi e di un generale interessamento, mi pare non vadano, anche se gli insegnanti mi riferiscono di una buona interazione tra loro ed Enrico. Anche il viaggio a Londra nel mese di marzo ha confermato la mia impressione. Al di là dei soliti saluti, di qualche foto scattata insieme :fotografo:, per il resto....zero comunicazioni, nessun invito a stare con loro, neanche a pranzo o a cena. E lui, devo dire, non pareva risentirne affatto, anzi era contento di stare con me e con le persone con cui abbiamo simpatizzato di più. :confused: L'educatrice di un'altra ragazza down, la mamma di un ragazzo autistico, uno o due insegnanti accompagnatori.
Niente a che vedere con il clima della scuola media. Ogni mese c'era almeno una festa di compleanno ed Enrico era sempre invitato. Poi c'erano le pizzate di fine anno. Insomma ha avuto diverse occasioni di vita sociale :D
Qualcosa sta però cambiando. Qualche settimana fa Daniela, la mamma "accompagnatrice", mi ha rimproverata per il fatto che non "mandavo" Enrico con i compagni alla "festa dell'arte" che la Provincia in primavera, da anni, organizza in un parco cittadino per i ragazzi delle scuole superiori. Le ho risposto che non c'erano i presupposti, perchè nessuno dei compagni lo aveva invitato e che, inoltre, ritengo che queste cose non si possano imporre ai ragazzi nè si possono improvvisare, perchè é comunque una responsabilità per loro. Enrico è andato alla "festa dell'arte", con l'educatrice, e lì ha incontrato i suoi compagni. Dopo la chiaccherata, forse Daniela ha parlato con Francesca, che a sua volta forse ha parlato con le compagne, io ho parlato con l'educatrice chiedendole di preparare il terreno per una pizzata di fine anno - del resto lei é la persona più indicata perché stando in classe tra i ragazzi ha costruito con loro un buon rapporto. In conclusione: venerdì 11 pizzata di fine anno con qualche insegnante e, questa iniziativa é assolutamente sponeanea, lunedì prossimo Enrico é stato invitato ad un'altra pizzata da una compagna che festeggia il compleanno. :D
Che dire? Forse bisogna dare un po' di tempo ai ragazzi per conoscersi, amalgamarsi, fare gruppo. Sono insieme da solo due anni. Certo é stato utile anche lavorare dietro le quinte, dando un piccolo input ad un processo di integrazione che vada un po' oltre la scuola. Del resto i ragazzi sono piccoli, hanno 15-16 anni, per molti di loro la presenza di un ragazzo disabile in classe é una novità, forse non pensano che anche Enrico abbia bisogno di stare con i coetanei...
I miei post sono sempre lunghissimi! Sarà xchè non scrivo spesso? ;) Buone vacanze ai nostri figi, se le meritano :sole: e buone vacanze a chi può farle da giugno a settembre. Io no...e grazie alla quasi legge sul prepensionamento dei genitori disabili, non mi sarà consentito di farle ancora per tanti anni...:eek:

luly
08-06-2010, 15:24
Anche per mia figlia la scuola finisce venerdì. Che dire di quest'anno? Pesante, molto pesante. Vorrei suggerire alla mamma di Giorgio di approfondire cosa intendono dire i proff. quando dicono che Giorgio è integrato. Io per 3 anni in sede di glh ho sentito la stessa frase, e anzi, quando mi lamentavo del fatto che vedevo Ambra sempre sola mi dicevano che era lei a tirarsi indietro, che le amiche la chiamavano ma lei non andava. Poi quest'anno, complice una vacanza di studio all'estero dove i compagni si sono rifiutati di dormire con lei e i docenti di accompagnare la classe perchè c'era lei, ho scoperto che i compagni a malapena la salutavano e che veniva praticamente ignorata. E quest'anno che tutti i compagni stanno diventando maggiorenni e quindi praticamente ogni settimana c'è una festa, nessuno che si sia degnato d'invitarla. I proff. la considerano una bambina incapace di fare due passi senza assistenza (compresi i proff. di sostegno e l'assistente). Eppure Ambra è una ragazza autonoma che va a scuola con l'autobus dal primo giorno di scuola alle superiori, che va al corso di autonomia dall'altra parte della città, che viaggia senza di noi, anche all'estero, con persone che neanche conosce. E' vero, mia figlia oltre la sindrome ha il diabete, ma anche in questo ha raggiunto una certa autonomia. E' matura, responsabile e soprattutto autonoma. Però nessuno a scuola la considera così! Ripeto la vedono solo come una bambina piccola che per attraversare ha bisogno della mano. Sono molto amareggiata e ultimamente non faccio altro che chiedermi se tutti i miei sforzi e le mie angoscie per renderla autonoma servano a qualcosa, quando poi nessuno riesce a togliersi dagli occhi la sindrome e i problemi che ne conseguono. Nessuno a scuola riesce a vederla per una ragazza di quasi 18 anni che vuole vivere la vita come tutti i ragazzi della sua età.

MARTY
09-06-2010, 13:00
Se parliamo di scuola mi si accappona la pelle, le insegnanti di ruolo hanno l'energia di un bradipo e non si sono mai dimostrate propositive nei confronti di Nicole e del suo piano di sviluppo, l'insegnante di sostegno è il quarto in tre anni di elementari e quando comincia ad ingranare con Nicole sono come al solito passati 4 mesi (che dal punto di vista didattico sono buttati al vento ), l'assistente comunale si dà un gran da fare ma non ha le skills per fare il lavoro a cui è chiamata.
Inoltre supportiamo la scula con specialisti esterni che interagiscono con le insegnanti per strutturare un percorso comune sia a scuola che fuori.. ma come sempre, durante gli incontri, ( scusate lo sfogo ) pagati da noi, sono sempre molto disponibili, ma dal giorno successivo, quando si dovrebbe mettere in pratica la teoria, tutto finisce in una colossale bolla di sapone...

Resto come sempre della mia idea, ci sono lavori e professioni che non si possono fare solo perchè non si hanno alternative nella vita, il medico, come l'insegnante sono figure professionali che presuppongono una dedizione ed un amore per quanto si fà che và oltre al mero risultato economico di fine mese... daltronde in entrambi i casi i suddetti professionisti si cimentano con il futuro delle persone, i primi a livello di salute...i secondi a livello di crescita personale fornendo l'imprinting ai ns. filgli per formare gli uomini e donne di domani.. e non mi sembra assolutamente poco!

Riassunto di tutte le righe precedenti...

SONO MOLTO DELUSO...........!!!!!!

Ti quoto in tutto e per tutto!!!
Mi viene da aggiungere .... la scuola è finita ... meno male anche per quest''anno ce la siamo tolta dai maroni questa tortura !!!! ED ORA SI COMINCIA A LAVORARE DAVVERO!!!
...Martina ha talmente tante cose da recuperare e da fare ... che mi vien male solo a pensarci !!!!

Stopray
09-06-2010, 18:45
Ti quoto in tutto e per tutto!!!
Mi viene da aggiungere .... la scuola è finita ... meno male anche per quest''anno ce la siamo tolta dai maroni questa tortura !!!! ED ORA SI COMINCIA A LAVORARE DAVVERO!!!
...Martina ha talmente tante cose da recuperare e da fare ... che mi vien male solo a pensarci !!!!

Guarda mi sembra di sentire mia Moglie che proprio ieri mi ha detto, "bene, adesso che sono finite le scuole mi organizzo e così quest'estate vedremo di riportare Nicole alla pari con il programma di classe", che a detta di tutti gli specialisti coinvolti.. dovrebbe, e sottolineo dovrebbe seguire come i suoi compagni..

Ho una voglia tale di prendere a manate tutti questi burocrati che se non fosse per l'educazione che mi hanno impartito i miei genitori...:mad:

evele
09-06-2010, 21:33
Ho una voglia tale di prendere a manate tutti questi burocrati che se non fosse per l'educazione che mi hanno impartito i miei genitori...:mad:

E si vede..... scrivi Moglie con la EMME maiuscola...........educatissimo;)

Stopray
10-06-2010, 11:52
E si vede..... scrivi Moglie con la EMME maiuscola...........educatissimo;)

Questa è paura più che educazione ah ah ah ah ahah

MARTY
10-06-2010, 11:56
... se pensate che all'ultimo colloquio .... abbiamo chiesto ... che ha fatto Martina di matematica quest'anno? (noi la risposta già la conoscevamo) hanno ammesso candidamente ...
QUEST'ANNO ? DI MATEMATICA EM,EM ...NIENTE !!!! :eek:

GREKINA
10-06-2010, 12:23
Anche per carlotta oggi e' l'ultimo giorno di scuola con tanto di ultima interrogazione di italiano! Speriamo bene! Comunque e' arrivata a scuola organizzata di una 40ina di panina, mamma ,dice lei, dobbiamo festeggiare. Io ballero' sul banco che fara' da cubo. Ma non finisce qui, l'altro giorno l'insegnante di sostegno mi viene incontro e mi dice:"signora io saro' a scuola tutto il mese di giugno e luglio, se carlotta vuole potrebbe venire e noi iniziamo a metterci avanti con il programma di storia per l'anno prossimo". Dovevate vedere la faccia di carlotta! La sua espressione lasciava ampiamente immaginare il suo pensiero! Ma anche io ero perplessa, ho pensato che davvero esiste ancora qualche insegnante di sostegno che svolge il suo lavoro per piacere e non solo per soldi!
Speriamo che l'anno prossimo rimanga questa insegnante e speriamo di non dover lottare per le 18 ore. Speriamo...speriamo....speriamo, mi urta molto dover dire questa parola, quando le 18 ore dovrebbero essere solo un diritto.
Ciao greca mamma di carlotta che....andra' in 2° liceo

valeria
10-06-2010, 12:55
Della serie: rilassarsi mai...:(
Enrico oggi si é svegliato stanchissimo :letto: ma é andato a scuola comunque. Gli ultimi giorni di tutto relax: anche da loro ieri discoteca - come dice lui - a scuola, hanno ballato e in un'aula hanno sistemato il tavolo da ping pong e hanno giocato alla grande. Bello, ai miei tempi non era esattamente così...in questo la scuola é sicuramente migliorata.
Greca, per l'anno prossimo non dobbiamo limitarci a sperare per il sostegno. Quest'anno a Enrico, come a tutti nella sua scuola, è stato dimezzato rispetto al 1° anno. :eek: Ma la sentenza della Corte Costituzionale e la stessa manovra finanziaria, che la recepisce, lasciano spazi per la richiesta di deroga, a condizione che l'handicap sia certificato grave ai sensi della 104 e che le effettive esigenze degli alunni siano documentate nel PEI. L'avv. Nocera ha espresso un parere a proposito pubblicato dal sito Superando.it, che consiglio a tutti di leggere. Nella nostra scuola si è riunito il GLH la scorsa settimana, prima della pubblicazione del parere di Nocera e, nonostante avessi dato la mia interpretazione sulla possibilità di richiedere le deroghe, non sono stata presa granchè in considerazione. Dopo un paio di giorni ho contattato via fax il Dirigente scolastico, gli ho citato il parere di Nocera dicendogli gentilmente di andare a leggerselo, gli ho chiesto la convocazione di un altro GLH a breve e ho contattato i genitori degli altri ragazzi del liceo con una comunicazione scritta. Di più, per avere più forza ed evitare perdite di tempo, ho preparato un modulo nel quale tutti noi genitori chiediamo al GLH la deroga del rapporto attribuito lo scorso anno in base alle effettive esigenze e alla gravità, come dice la legge. La richiesta dei genitori chiude precisando che il mancato accoglimento delle richieste di deroga costituisce violazione di legge e, pertanto, é impugnabile nelle sedi opportune. Cioè faremo ricorso al TAR TUTTI.
Risultato: il Dirigente ha convocato un GLH il prossimo 16 giugno, tra uno scrutinio e l'altro, i genitori, ben felici e riconoscenti, hanno riconsegnato alle docenti di sostegno la loro richiesta, di cui il GLH terrà conto nel suo verbale. Dopo la riunione del 16 il Dirigente chiederà formalmente le deroghe agli Uffici Scolastici e trasmetterà le richieste dei genitori e il verbale del GLH d'Istituto.
Speriamo vada tutto bene, di più non si potrà fare, prima del ricorso al TAR, ovviamente...
Insomma, come dicevo all'inizio, fino all'ultimo giorno di scuola, anche se le cose vanno bene tutto sommato, é vietato rilassarsi, bisogna stare sempre in campana. Che p...e!

Stopray
10-06-2010, 14:09
Enrico oggi si é svegliato stanchissimo :letto: ma é andato a scuola comunque.

A proposito di stanchezza, anche Niky è stanchissima in questo periodo e proprio l'altro giorno a scuola, l'assistente comunale si è assentata dalla classe per 5 minuti, quando è tornata la piccola dormiva beatamente..... così di primo acchito l'immagine fà molta tenerezza, ma subito mi si pone spontanea la domanda, L'insegnante di classe dove cacchio era? posso capire che Nicole si addormenti, ma che non venga svegliata se non al ritorno dell'assistente comunale mi suona come " Nella classe nemmeno la vedono " e l'insegnante di ruolo è una patacca inutile, Tanto più che alla mia domanda " e poi cos'è successo ?" Nicole mi ha candidamente risposto, " Sono andata a dormire in un 'altra classe"......:censured: :censured:

Mi dispiace molto ma così proprio non và....!!!

Sergio
10-06-2010, 14:54
La mamma di Carlotta parlava di 18 ore,per noi miraggio ,Giorgio ha 9 ore settimanali di sostegno e grazie al comune 15 ore di educatrice che però quest'anno ha fatto un lavoro non sempre finalizzato al programma ma un lavoro su sentimenti,emozioni perchè dice che il loro lavoro è soprattutto quello. Che dire ? Oltretutto non sappiamo se queste persone rimarranno il prossimo anno perciò si potrebbe ricominciare da capo con altre persone.Vedremo,forse dovrei fare come Valeria ma mi sento come Don chisciotte contro i mulini a vento.Antonella mamma di Giorgio

MARTY
10-06-2010, 16:15
non ti arrabbiare troppo , è inutile farsi il sangue amaro !!!


valeria... non ho capito bene una cosa ... riguardo al sostegno ... Martina non ha il Pei quest'anno ... mai fatto ...perde ore di sostegno per questa cosa?

valeria
10-06-2010, 18:05
valeria... non ho capito bene una cosa ... riguardo al sostegno ... Martina non ha il Pei quest'anno ... mai fatto ...perde ore di sostegno per questa cosa?

Non é in discussione il sostegno, ma la deroga al rapporto attribuito nell'anno scolastico che é finito. Cioé sembra ci siano i presupposti per averne, caso mai, in più. Mi spiego: se Martina, faccio un esempio, ha avuto quest'anno l'insegnante di sostegno per 9 ore, nel rapporto 1 insegnante per 2 alunni, potrebbe avere l'anno prossimo l'assegnazione di un rapporto superiore anche sino a 1 a 1, cioè 18 ore, se valutano la gravità (104) e le effettive esigenze indicate nel PEI.
Comunque, riporto buona parte dell'articolo di Nocera.

"Finalmente gli articoli 9 e 10 del Decreto Legge sulla Manovra Finanziaria hanno chiarito la normativa sull'assegnazione delle ore di sostegno in deroga. Rispetto infatti ai timori di blocco con mancata applicazione della Sentenza 80/10 della Corte Costituzionale (timori espressi su queste pagine anche da chi scrive [se ne legga cliccando qui, N.d.R.]), l'articolo 9, comma 15 chiarisce che sono confermati i posti di sostegno esistenti attualmente in organico di fatto, cui si aggiungeranno le deroghe autorizzate dagli Uffici Scolastici, ovviamente sulla base della Sentenza che viene quindi formalmente rispettata.
Il successivo articolo 10 (commi 5 e 6) ribadisce poi una serie di princìpi operanti già da anni e cioè che per ottenere le ore di sostegno occorre la certificazione di disabilità, prodotta dalla Commissione dell'ASL, secondo la definizione fissata dall'articolo 3, comma 1 della Legge 104/92, mentre per ottenere le deroghe occorre la certificazione di gravità di cui al comma 3 del medesimo articolo 3. Il comma 6, inoltre, precisa - ad abundantiam - che nel PEI (Piano Educativo Individualizzato) devono essere indicate le ore di sostegno richieste, nonché le altre risorse di competenza degli Enti Locali.
A questo punto riteniamo indispensabile che i genitori di alunni con disabilità grave chiedano la riunione del Gruppo di Lavoro Handicap (GLH) della loro classe, facendo risultare a verbale la situazione di gravità, le effettive esigenze che richiedono la deroga e il riferimento alla norma attuale del Governo. Dal canto suo, il Dirigente Scolastico dovrà trasmettere le richieste all'Ufficio Scolastico Regionale e, qualora ci siano resistenze, il Dirigente Scolastico stesso dovrà insistere, forte del verbale del Gruppo di Lavoro e dell'attuale norma del Governo."

Posto anche due parti di un altro articolo pubblicato sullo stesso sito dal titolo "Il sostegno nella manovra tra luci e... "tramonti"":


2) Occorre adesso analizzare come, di fatto, dovrebbe essere gestita la modalità con cui si "aggiungeranno" questi posti di sostegno in deroga.
Un timore per quel che si sente in giro è (e ciò sarebbe un "tramonto", anche delle finalità di risparmio economico-finanziario perseguite dal Legislatore in questi anni...) che l’autorizzazione di posti di sostegno in deroga al contingente di fatto significhi che venga richiesto "automaticamente" per tutti gli studenti con disabilità gravi esistenti nell’istituto. Se così fosse, infatti, non solo - come detto sopra - si eluderebbe la finalità di risparmio finanziario perseguito dal Legislatore, ma si eluderebbe anche il disposto della Corte Costituzionale che ha ben detto che è possibile «assumere insegnanti di sostegno in deroga [...] una volta esperiti gli strumenti di tutela previsti dalla normativa vigente».
Ciò significa, quindi, ad avviso di chi scrive, che visto che l’assegnazione dell’insegnante di sostegno avviene sulla base delle «effettive esigenze rilevate» del singolo alunno con disabilità, nell’ipotesi in cui le risorse a disposizione dell’istituzione scolastica non dovessero essere sufficienti a colmare la "somma" delle «effettive esigenze rilevate» di tutti gli alunni della scuola (esperiti, così, gli strumenti di tutela previsti dalla normativa vigente), allora sarà possibile, a favore dell’alunno con disabilità grave certificata, richiedere l’autorizzazione del posto di sostegno in deroga al contingente. Se quindi il "contingente" ordinario dovesse essere sufficiente, non si graverà lo Stato di ulteriori spese; se invece non lo dovesse essere, la possibilità di autorizzare posti di sostegno in deroga per gli alunni con disabilità "grave" rispetterebbe: a. il principio dell’articolo 3 comma 3 che prevede «priorità negli interventi e servizi»; b. lo spirito delle Leggi Finanziarie 2007 e 2008; c. la pronuncia della Corte Costituzionale; d. le "casse dello Stato".

Ha fatto bene, così, il legislatore della Manovra a ribadire all’articolo 10, comma 5 che «la sussistenza della condizione di alunno in situazione di handicap di cui all'articolo 3, comma 1, della legge 5 febbraio 1992, n. 104, è accertata dalle Aziende Sanitarie, mediante appositi accertamenti collegiali da effettuarsi in conformità a quanto previsto dagli articoli 12 e 13 della medesima legge. Nel verbale che accerta la sussistenza della situazione di handicap deve essere indicata la patologia stabilizzata o progressiva e specificato l'eventuale carattere di gravità, in presenza dei presupposti previsti dall'art. 3, comma 3, della legge 5 febbraio 1992, n. 104. A tal fine il collegio deve tener conto delle classificazioni internazionali dell'Organizzazione Mondiale della Sanità

Come mai non é stato predisposto il PEI x Martina quest'anno? Non hai sollecitato il consiglio di classe o l'insegnante di sostegno?
Spero che il GLH di Istituto riesca comunque, con i PEI, le diagnosi funzionali e la certificazione della 104, a chiedere le ore in deroga. Nella scuola di Enrico ci sono tanti ragazzi davvero gravi, sopratutto autistici. E sei sono iscritti alla prima, da spalmare su tre classi contravvenendo alla norma che prevede su 20alunni uno solo grave....
Dai uno sguardo anche al sito dell'AIPD, alle schede sulla scuola, le ultime trattano le circolari successive alla sentenza della Corte Costituzionale. Così puoi farti un'idea...
Io mi sono fiondata a seguire i suggerimenti di Nocera, prima di perdere i contatti con la scuola, dato che le vacanze sono iniziate oggi, ma magari non riuscirò ad ottenere nulla e quindi...non mi rimarrà che il Tribunale Amministrativo. Anzi, inizio a guardarmi intorno x cercare un bravo avvocato che abbia già trattato questa tipologia di ricorsi e magari abbia VINTO.

MARTY
10-06-2010, 19:49
Come mai non é stato predisposto il PEI x Martina quest'anno? Non hai sollecitato il consiglio di classe o l'insegnante di sostegno?
.

l'insegnante di sostegno è arrivata ad ottobre e se ne è andata i primi di dicembre a gennaio è arrivata un'altra molto giovane che fa solo inglese con Martina , ha solo 6 ore alla settimana, credo che l'assistente comunale non lo possa redigere il Pei ...

valeria
10-06-2010, 20:02
Aiuto! La cultura dell'integrazione dell'integrazione si spreca....ma come è possibile?

MARTY
10-06-2010, 20:23
l'assistente comunale ,grazie al cielo è molto brava, ed ha seguito bene Martina , se spero ci sia anche il prossimo anno... L'insegnante statale che è arrivata anche lei non è male , ma fa solo inglese e devo dire che Martina l'ha imparato benissimo , peccato che non riesce a fare ancora 2+2 :( ...
Non so darti una motivazione , Martina con le ore era coperta bene 20 ore di comunale e 6 di statale , praticamente una copertura quasi totale ....
Peccato che domani mattina sono al lavoro , altrimenti per salutarli per benino , avrei telefonato l'ultimo giorno per chiedere il pei , giusto per fare la strrrr....ma settimana prossima ci sono ancora , sento la psicopedagogista e chiedero' spiegazioni ...
L'anno prossimo cambieranno tutti i professori ...

pamela
11-06-2010, 12:30
credo che l'assistente comunale non lo possa redigere il Pei ...

quello di Angelica è stato redatto dall'insegnante di classe e l'educatrice...però lei è all'asilo...

MARTY
11-06-2010, 15:34
Non lo so in realtà perchè non è stato fatto !

Laura74
11-06-2010, 19:51
Il PEI deve essere redatto dalle insegnanti di classe con la collaborazione dell'ins di sostegno. L'educatrice comunale non può firmarlo e non può teoricamente scriverlo perchè è un documento che è afferente alla scuola e gli educatori hanno ruoli differenti non hanno tra gli obiettivi la didattica ma lo didattica è uno strumento da utilizzare per arrivare all'aspetto socio-relazionale, che è (o meglio SAREBBE)il reale obiettivo del loro lavoro. Certo l'educatrice comunale può partecipare alla stesura, ma non può esserne l'artefice. QUESTA E' SEMPRE LA TEORIA, sappiamo che la pratica spesso è differente...

evele
11-06-2010, 21:23
quello di Angelica è stato redatto dall'insegnante di classe e l'educatrice...però lei è all'asilo...

Anche ad Eleonora una parte del PEI è stata fatta dall'educatrice comunale (ovviamente per la parte non didattica). Eleonora è all'ultimo anno di materna.

cangel
12-06-2010, 15:32
sono arrabbiatissima perchè si deve sempre combattere e minacciare di andare per le vie legali per riuscire ad ottenere un diritto; mi sono mossa immediatamente per ottenere le ore di sostegno per il prossimo anno e mi sono catapultata nell'ufficio della dirigente scolastica dicendole di richiedere le 24 ore settimanali ed anche se lei mi ha detto che è impossibile che il provveditorato le dia perchè il rapporto che applicano è 1:2;alle mie osservazioni le ho ribadito che lei le deve richiedere epoi andro al provveditorato e farò i miei passi anche per vie legali fino ad arrivare al TAR. Mia figlia in seconda praticamente avendo solo 8 ore di sostegno settimanali e 10 con l'educatrice praticamente ha vegetato per tutto il periodo di scuola. Ho presentato la richiesta per far permanere in seconda mia figlia perchè mi sono accorta che le due insegnanti curricolari l'hanno snobbata per due anni delegando il lavoro alla poveretta di sostegno che cambiava una volta ogni 10 giorni ,sempre una nuova e diversa a cui mia figlia si doveva adattare. Apriti cielo le due insegnanti mi hanno convocata dicendo che la bambina per loro era promossa in terza perchè si era integrata bene con la classe e chiamava per nome tutti i compagni di scuola e il cambiare classe sarebbe stato traumatico per lei. alle mie rimostranze che pur essendo vero che lei si è affezionata a delle bambine ed abbia partercipato a feste e compleanni, E' PUR VERO che le insegnanti non le hanno mai dato compiti per casa,mentre agli altri li hanno dati,;ed E' VDERO che non mi hanno mai mostrato i quaderni del lavoro settimanale fatto in classe;e' VERO che mia figlia ritornava a casa con lo zaino praticamente vuoto senza quaderni o libro scolastico e alle mie domande su che cosa lei faceva a scuola mi rispondeva che non aveva fatto nulla e la conferma lo avuta dall'altra mia figlia in quinta che mi diceva che vedeva Marella sempre fuori dalla classe ,nei corridoi! Ho risposto alle insegnanti che Marella non è la loro segretaria perchè distribuisce i quaderni o i libri la mattina ai compagni di scuola e riconosce i nomi di tutti e li associa ai quaderni;se mia figlia è in grado di ricordare i nomi e i cognomi di 23 bambini e ad ognuno distribuisce i l proprio quaderno allora è in grado di cominciare a scrivere in corsivo, di imparare a leggere e di fare i compiti a casa! Se da insegnanti di scuola primaria non hanno saputo fare il loro lavoro allora dovrebbero cambiare mestiere! Purtroppo mio marito non è stato d'accordo con me perchè ha pensato che Marella avrebbe abvuto un grande dolore a lasciare i compagni a cui si è affezionata e che si contano sulle dita di una mano perchè su 23 bambini solo 4 o 5 si dimostrano affettuosi con Marella e questo non grazie alle maestre ma ai loro genitori che hanno insegnato loro il valore e la ricchezza dei ragazzi diversamente abili. Le maestre sin dalla prima si sono mostrate fredde ,algide e non accoglienti tanto che pur avendo scricato tutto sul concorso indetto da questo Pianeta,non si sono degnate nè di parteciparvi nè tanto meno di spiegare al resto della classe che cosa è la S. di Down e di dare un nome alle diversità della loro compagna di classe.Tutto l'anno ho dovuto dire a mia figlia che la scuola è importante e là si imparano tante cose nuove e la risposta di mia figlia era sempre la stessa: " Voglio stare a casa mia perchè lò MI ANNOIO!!!!!!!"

marzia.anita
12-06-2010, 23:45
E' PUR VERO che le insegnanti non le hanno mai dato compiti per casa,mentre agli altri li hanno dati,;ed E' VDERO che non mi hanno mai mostrato i quaderni del lavoro settimanale fatto in classe;e' VERO che mia figlia ritornava a casa con lo zaino praticamente vuoto senza quaderni o libro scolastico e alle mie domande su che cosa lei faceva a scuola mi rispondeva che non aveva fatto nulla e la conferma lo avuta dall'altra mia figlia in quinta che mi diceva che vedeva Marella sempre fuori dalla classe ,nei corridoi

le insegnanti di tua figlia meriterebbero di ritrovarsi le protagoniste di un altro concorso .....
http://www.sapetecomemitrattano.it/intro.php

Sergio
13-06-2010, 13:29
Per quanto Giorgio sia a livelli bassi di scolarità pur essendo in prima superiore ho sempre preteso che gli insegnanti gli dessero dei compiti da fare a casa anche durante le vacanze poichè mi sembra giusto che anche lui con i suoi tempi e proposte si impegni con del lavoro a casa,devo dire che ha lavorato molto bene alle elementari bene alle medie,così così questa'anno nel senso di mole di lavoro fatta a scuola ,dico a cangel di insistere con le insegnanti perchè propongano a Marella del lavoro da fare proporzionato alle sue capacità ma forse non sanno che capacità ha la tua bimba perchè si sono un pò disinteressate di lei scaricandola al sostegno,tu provacci ancora perchè è un peccato buttare questi anni preziosi.Salutoni a te e alle bambine.Antonella mammma di Giorgio

mela
13-06-2010, 17:16
le insegnanti di tua figlia meriterebbero di ritrovarsi le protagoniste di un altro concorso .....


Già..hai proprio ragione...

lsoumaré
14-06-2010, 16:01
noi abitiamo in Svizzera, qui la scolarizzazione è un po' diversa.
Sinceramente guardo voi in Italia e vi invidio un po', soprattutto per la scolarizzazione dopo l'asilo. Qui da noi è quasi impossibile un inserimento in una classe di normodotati. I Bimbi Down o con un altro handicap vanno direttamente in una scuola speciale. Forse è un bene, non lo so.
Ditemi voi cosa ne pensate.
Comunque Fatima ha terminato felicemente il primo anno di scuola materna. È inserita in una classe di 18 bimbi normodotati (classe ridotta per lei:-))con età compresa tra i 3 ed i 6 anni.
La maestra era alla sua prima esperienza. Ha iniziato con un inserimento lentissimo (per tre mesi solo tre ore alla settimana :-((), ma siamo arrivati alla fine con 19 ore settimanali. Fatima si è affezionata alla maestra ed ai suoi compagni. I compagni l'hanno inserita molto bene (grazie alla maestra) e sono sempre molto gentili e disponibili con lei.
Noi non abbiamo sostegno all'asilo, fatima resta solo con la maestra e i suoi compagni. Esternamente fa un'ora di logopedia ed un'ora di ortopedagogia alla settimana.
Tirando le somme di quest'anno, sono molto contenta.

drdlrz
15-06-2010, 10:26
le lettere come la tua ci fanno capire quanto era importante quello che eravamo riusciti a conquistare in Italia (per quanto perfettibile e migliorabile sotto vari aspetti), e quindi quanto stiamo perdendo nell'attuale fase di dismissione programmata della scuola pubblica e - in primis per noi - della "costosa" integrazione dei disabili nella scuola di tutti. :(:mad:

Loredana
17-06-2010, 02:30
Questo anno scolastico per Francesco è partito bene con un adeguato numero di ore di sostegno e con un buon inserimento nel gruppo classe pur essendo una classe molto numerosa (28 alunni), peccato sia durato davvero poco......:(
Ha iniziato ad ammalarsi a novembre e fra una cosa e l'altra e ritornato a frequentare dopo Pasqua con qualche altra breve interruzione di tanto in tanto, poi recentemente si è ammalato nuovamente e direi che per quest'anno abbiamo chiuso con la scuola anche se in pratica terminerebbe il 28 giugno.
Il 24 giugno se tutto va bene e Francesco si riprende da scarlattina e streptococco partiamo per una breve vacanza e speriamo di goderci qualche giorno di mare.....facendo a meno delle medicine!
Comunque, nonostante tutto, all'incontro fra l'equipe del centro di riabilitazione e le insegnanti per la verifica degli obiettivi indicati nel pei, il giudizio di entrambi è stato positivo sia rispetto alle competenze acquisite sia sui tempi di attenzione che sembrerebbero notevolmente aumentati.
Sicuramente la cosa che più gli è mancata è stato il contatto con gli altri bambini che lo avrebbe sicuramente aiutato a relazionarsi meglio sia nel gioco che nel linguaggio......

mela
17-06-2010, 21:35
le lettere come la tua ci fanno capire quanto era importante quello che eravamo riusciti a conquistare in Italia (per quanto perfettibile e migliorabile sotto vari aspetti), e quindi quanto stiamo perdendo nell'attuale fase di dismissione programmata della scuola pubblica e - in primis per noi - della "costosa" integrazione dei disabili nella scuola di tutti. :(:mad:

temo proprio che tu abbia ragione ... ho in mente l'esperimento dell'Abilità qui a milano, ottimo per certi versi ma che si sta trasformando in una scuola speciale: 20 ore di frequenza obbligatoria settimanale dalle 11,30 in avanti...praticamente buona parte del tempo-scuola. :-( e i genitori che mandano i loro figli nn si rendono conto di cosa stanno facendo....

drdlrz
18-06-2010, 10:43
Mela, come biasimarli... si rendono conto che nella scuola normale, con sempre meno ore di sostegno e assistenza, sono abbandonati a se stessi. Perciò accettano di buon grado di lasciarli per tante ore in mano agli specialisti, con l'idea che l'intervento sui loro figli sia più efficace ed incisivo.
Magari per certi versi sarà pure così: impareranno a contare prima e meglio, a pronunciare meglio i fonemi.
Quello che ci perdiamo però, in questo modo, è la vita normale di tutti i giorni, il modello di comportamento costituito dai bambini normo, la serenità dei genitori che portano i loro figli - tutti - nella stessa scuola, senza bisogno di ghetti. E mi pare che quello che ci perdiamo sia molto di più di quello che ricaviamo. :(

mela
18-06-2010, 12:07
Mela, come biasimarli... si rendono conto che nella scuola normale, con sempre meno ore di sostegno e assistenza, sono abbandonati a se stessi. Perciò accettano di buon grado di lasciarli per tante ore in mano agli specialisti, con l'idea che l'intervento sui loro figli sia più efficace ed incisivo.
Magari per certi versi sarà pure così: impareranno a contare prima e meglio, a pronunciare meglio i fonemi.

non lo so se è meglio, perchè devi tenere conto del fatto che ci sono anche bambini disabili gravissimi che nn parlano o hanno comportamenti non normali, cioè, ad esempio, sono violenti oppure urlano senza motivo, fanno versi e smorfie... capisci che il rischio, oltre a quello di nn riuscire poi a comportarsi in un ambiente normale, è che si imitino fra di loro soprattutto negli atteggiamenti più negativi.
Poi è vero che vengono proposte attività più semplici ma sono cose tipo asilo, non gli insegnano a scrivere o a leggere perchè non credo che sia nei loro compiti, penso che si illudano (o illudano i genitori) che questo lo deve fare la scuola, nell'oretta in cui stanno in classe...la loro è un'attività prescolastica, più pratica tipo: mi lavo mi vesto da solo, imparo a muovermi in cucina, semino e faccio crescere una pianta, magari i più grandicelli usano il computer...poi loro dicono che nn sono terapisti ma educatori. L'anno scorso dicevano che molti bambini stavano abbandonando le terapie tradizionali perchè stanno ottenendo già ottimi risultati con la frequenza in questo centro.
Io, sinceramente, sono molto perplessa perchè secondo me nn è che 'stanno abbandonando perchè loro è ottengono ottimi risultati'..... è che con tutto quello che costerà quel centro, probabilmente è nato come pezza sostitutiva della scuola e delle terapie tradizionali pubbliche: cioè la np li manda li perchè così risparmiano sulla logopedia e sulla psicomotricità, oltre a risparmiare sulle ore di sostegno.
E' così, putroppo, sarebbe giusto se si potesse usufruire sia delle terapie tradizionali sia di una scuola pubblica seria e anche di questo centro per le attività educative e ricreative.
Invece non è così.
Tieni inoltre presente che ho avuto personalmente modo di verificare che la maggior parte dei genitori che mandano i loro figli lì, sono persone molto semplici, a cui probabilmente nn sembra vero di poter lasciare il loro figlio in una struttura nuova, bella e accogliente e con educatori giovani e preparati. Spesso l'anno scorso quando andavo a prendere lele che faceva qualche ora (nn c'era ancora il vincolo delle 20 ore) sentivo i discorsi di queste persone: nn erano per niente preparate e consapevoli dei problemi dei figli: nn capivano che terapie dovevano fare e perchè, nn si informavano sulle attività, nn si preoccupavano minimamente del fatto che il figlio perdeva ore e ore di scuola, in un ambiente normale..
inoltre è stato istituito un servizio di pulmann che li va a prendere a scuola e li riporta alla sera a casa. Solo che questo pulmann deve ovviamente fare un percorso tortuoso per andare a prendere tutti e chi sale per primo deve starsene un'ora su 'sto pulmann che gira per la città...un'ora all'andata e una al ritorno...ma vi sembra giusto????
No no, nn è questa la soluzione.
Bisogna rompere le scatole alle scuole, insistere, lavorarci sopra...loro è lì che devono stare.

Laura74
18-06-2010, 13:52
probabilmente è nato come pezza sostitutiva della scuola e delle terapie tradizionali pubbliche: cioè la np li manda li perchè così risparmiano sulla logopedia e sulla psicomotricità, oltre a risparmiare sulle ore di sostegno.



non credo che il risparmio sia reale, anzi! semplicemente si "sposta" il centro di costo, dal Ministero dell'Istruzione (per le ore di sostegno) e dal quello della Sanità(per le terapia riabilitative) alle casse regionali/comunali...insomma tagliano da un parte ed aggiungono dall'altra...Tieni in considerazione anche quello che diceva Sonia in un altro post, la politica regionale lombarda sta andando chiaramente verso la privatizzazione di scuole e centri riabilitativi nonchè ospedali..non investono più su pubblico che forse ritengono obsoleto (e qs. solo per essere buona, credo che in realtà i motivi siano ban altri, ma non vorrei urtare nessuno con le mie idee della politica) o forse perchè non "fa comodo".
cmq il risultato purtroppo non cambia...

mela
18-06-2010, 14:48
non credo che il risparmio sia reale, anzi! semplicemente si "sposta" il centro di costo, dal Ministero dell'Istruzione (per le ore di sostegno) e dal quello della Sanità(per le terapia riabilitative) alle casse regionali/comunali....

si, è vero, ma tieni conto anche del rapporto educatore\ bambino: a scuola è pressochè 1:2 nelle terapie è 1:1, in questo centro è 1:4 circa, anche di più a volte.
Una bella differenza!
E poi questi educatori sono in gambissima ma sono ragazzi molto giovani e sicuramente costano meno di una logopedista o un fisioterapista con esperienza.

drdlrz
18-06-2010, 14:55
sì è vero. L'unico risparmio effettivo per il comune è il costo dell'AEC a scuola (a carico del comune). L'eventuale assistente alla comunicazione sarebbe a carico della provincia (altro bilancio). Le terapie riabilitative sono a carico dei bilanci regionali, così come i rimborsi ai centri privati convenzionati (e qui casca l'asino ;) come dice Laura), quindi se c'è un motivo economico per cui la npi manda a quel centro, va cercato in questo anello della catena. Un altro motivo pratico-burocratico potrebbe essere che l'integrazione scolastica è "onerosa" anche come riunioni, GLH, relazioni, richieste di integrazione di sostegno, soprattutto nei due casi estremi in cui i genitori siano molto attenti, presenti e quindi pretenziosi, ovvero assenti per motivi di lavoro o culturali.

Laura74
18-06-2010, 15:21
si, è vero, ma tieni conto anche del rapporto educatore\ bambino: a scuola è pressochè 1:2 nelle terapie è 1:1, in questo centro è 1:4 circa, anche di più a volte.
Una bella differenza!
E poi questi educatori sono in gambissima ma sono ragazzi molto giovani e sicuramente costano meno di una logopedista o un fisioterapista con esperienza.

a scuola io per esempio ho un 1:3...e i costi degli educatori e dei terapisti sono definiti dai contratti..tieni presente che gli educatori "dovrebbero" essere laureati e che PURTROPPO nei servizi pubblici non conta se tu sei una logopedista con esperienza o meno..lo stipendio te lo danno per tariffario non per la tua bravura PURTROPPO!
io vedo ahimè un disinvestimento nel pubblico diciamo "per fini" privati...nel privato!

mela
18-06-2010, 19:57
..tieni presente che gli educatori "dovrebbero" essere laureati e che PURTROPPO nei servizi pubblici non conta se tu sei una logopedista con esperienza o meno..lo stipendio te lo danno per tariffario non per la tua bravura PURTROPPO!


eh lo so :-( il fatto è che i ns figli han bisogno di terapisti con le palle, mica gente che lavora solo per portare a casa uno stipendio.
Infatti io mi son trovata infinitamente meglio (mia esperienza, ovvio :-) ) quando ho deciso di rivolgermi al privato: un terapista me lo paga l'indennità di frequenza, uno l'assicurazione e uno me lo pago io.
E sono anche fortunata che ho l'assicurazione spese mediche da contratto, altrimenti ciccia.

Gli educatori sono bravissimi ma nn si possono paragonare ad un terapista, lavorano con modalità e scopi differenti e i ns figli han bisogno purtroppo dell'uno e dell'altro.

Sinceramente penso che sia anche come dice drldz: l'integrazione scolastica è onerosa per vari motivi..meglio avere più bambini in una stessa struttura, risparmi molto di più...tra l'altro penso che ci sia una quota dei costi che viene coperta da sponsor privati tipo banche ad esempio..non so cosa ci guadagnino ma insomma comunque se lo fanno ci sarà un motivo ( e ben vengano), quindi nn è tutto a carico del comune.

MARTY
31-08-2010, 15:43
... e iniziano i guai ....

questa mattina ho saputo da un'amica che l'unica prof , tra l'altro bravissima, che sarebbe rimasta la stessa (nel senso che le altre cambieranno tutte) ha chiesto di essere trasferita ad insegnare in un'altra classe... Alcune mamme l'hanno insultata perchè durante la prima media ha dato verifiche differenziate in classe ... ai bambini con sostegno .. cioè Martina ...


Insomma alcune mamme in classe si lamentano perchè Martina ha verifiche differenziate rispetto alla classe ....A ME SEMBRA UNA BARZELLETTA !!!!!!!!


Se questo è l'inizio !!!!!!!! :eek:

lara
31-08-2010, 16:50
... non ho parole..:confused::confused:...
:ouch::ouch:

gigliorosa
01-09-2010, 09:35
A volte sembra di vivere in un film dell'orrore.....:eek:

MARTY
01-09-2010, 14:34
A volte sembra di vivere in un film dell'orrore.....:eek:


La mente di Dario Argento a confronto crea film per bambini :ridere:

MARTY
01-09-2010, 14:41
io sto valutando , visto che la mattina lavoro solo due giorni alla settimana ... di tenerla a casa un giorno a settimana e farla lavorare ... perchè grazie al cielo Giulia inizia la scuola materna
Ora vedo , come sono le insegnanti di classe , che so già non se la fileranno nemmeno di striscio come l'anno scorso del resto. L'insegnante comunale è la stessa e per poterla avere ora abbiamo due stati di famiglia separati :eek: Carlo , vive con Giulia a Cassano ... residenza indispensabile per l'iscrizione alla scuola materna ... Io vivo con Martina a Gallarate ... residenza indispensabile per avere l'educatrice comunale .... :eek: ci incontreremo sul ponte della Mornera per la cena !!! .... ;) ... :ridere:

MARTY
01-09-2010, 14:48
Mela, come biasimarli... si rendono conto che nella scuola normale, con sempre meno ore di sostegno e assistenza, sono abbandonati a se stessi. Perciò accettano di buon grado di lasciarli per tante ore in mano agli specialisti, con l'idea che l'intervento sui loro figli sia più efficace ed incisivo.
Magari per certi versi sarà pure così: impareranno a contare prima e meglio, a pronunciare meglio i fonemi.
Quello che ci perdiamo però, in questo modo, è la vita normale di tutti i giorni, il modello di comportamento costituito dai bambini normo, la serenità dei genitori che portano i loro figli - tutti - nella stessa scuola, senza bisogno di ghetti. E mi pare che quello che ci perdiamo sia molto di più di quello che ricaviamo. :(

Ti leggevo ora... ma credete davvero che nella scuola normale ci sia "vera" integrazione?

Io arrivata qui, preferirei una scuola speciale ....tanto l'integrazione vera non esiste , e almeno imparano qualcosa ...

anna72
02-09-2010, 00:13
Almeno una barzelletta ti fa ridere,queste persone invece fanno piangere!

mela
02-09-2010, 00:25
Ti leggevo ora... ma credete davvero che nella scuola normale ci sia "vera" integrazione?

Io arrivata qui, preferirei una scuola speciale ....tanto l'integrazione vera non esiste , e almeno imparano qualcosa ...

purtroppo la strada per la vera integrazione nella scuola è lunga e tortuosa, è vero..
però cosa credi che imparino in questi centri???Tieni presente che poi son tutti insieme , alcuni parlano, altri non sanno come esprimersi, altri ancora urlano per un nonnulla....magari fossero tutti down!!!!
Lele è ancora terrorizzato (dopo un anno e mezzo) da un bambino più grande che , se contrariato, faceva delle sceneggiate allucinanti con urla e smorfie spaventose agli occhi di un bimbo piccolo...almeno nella scuola normale ne mettono uno per classe ....

Poi nella programmazione di questi centri bisogna adeguarsi al livello e ai problemi di tutti.. nn è mica una passeggiata...per esempio, mio figlio che parlava poco è male è stato messo in gruppo con bambini che nn parlavano...che aiuto poteva avere da quel genere di ambiente?
Con tutto il rispetto per le competenze e per la passione degli operatori di questi posti, secondo me vanno bene per qualche attività dopo la scuola ma nn possono certo sostituirla.

aledario
02-09-2010, 09:14
Io arrivata qui, preferirei una scuola speciale ....tanto l'integrazione vera non esiste , e almeno imparano qualcosa ...Permettetemi di oppormi con tutte le mie forze a questa affermazione. Il valore principale della scuola (per nessuno!) non sta certo nelle nozioni che vi si possono imparare, ma e soprattutto nel suo essere "scuola di vita"... nella possibilità che è data a chi la frequenta di vivere uno spaccato realistico e reale del mondo... composto in modo il più possibile statisticamente significativo da tutti i suoi componenti (per questo sono sempre statocontrario alle scuole private anche, che comunque, discriminando sulla base di reddito, cultura, od anche ideologia... creano dei micromondi "a parte", che non sono affatto vicini a ciò con cui gli studenti dovranno confrontarsi una volta "fuori"). Questo vale per i disabili... ma anche per i normodotati. Per fare cultura della non-diversità dobbiamo affermare con forza che la diversità "ESISTE", e renderla evidente a TUTTI, facendo fare a tutti esperienza di disabilità. Per abbattere muri, rompere pregiudizi, smontare falsità... ed anche per creare familiarità, normalità di rapporto, abitudine (nel senso buono del termine, quello che deriva dalla parola "abito").
Ritirare i nostri figli nelle scuole speciali potrebbe forse far aumentare l'efficienza del loro possibile apprendimento, anche se non credo di molto, visto che essa è condizionata da ben altri fattori... ma creerebbe dei danni incommensurabili di carattere culturale sulla possibile integrazione e sul modo di guardare al mondo della disabilità... che per quanto "integrato" ... "incluso"... o che so io... sarà sempre distinto e distinguibile in questo mondo non "ideale".
Non facciamo autogoal clamorosi... svendendo obiettivi importanti ed ambiziosi... per un pugno di competenze scolastiche di discutibile utilità!
Mostriamo al mondo che anche essendo genitori di figli disabili... ci si può occupare e preoccupare del mondo intero... è quello che desideriamo ed a volte pretendiamo dal mondo verso i nostri figli... per cui l'esempio non guasta (faccio fatica in questo senso anche ad accettare il discorso di mela... quando dice che "in questi centri bisogna adeguarsi al livello ed ai problemi di tutti"; ma come... non è ciò che pretendiamo per i nostri figli nella scuola pubblica?).
E' un parere...ovviamente ;-)

gigliorosa
02-09-2010, 09:44
Nell'ambito dei "pareri personali", io la penso come Sandro, e non solo per i nostri figli disabili.
In particolare io penso che la nostra "missione", appunto quali genitori di figli disabili, sia quella di creare le condizioni affinchè i nostri adorati figli abbiano il loro posto nella società, non restando relegati ai suoi margini.
Ebbene, questo percorso, accidentato, in salita, lastricato di dolori, ma anche di soddisfazioni, passa anche dalla scuola, anzi, è proprio lì che comincia. E' lì che i bambini, e i loro genitori, conoscono i nostri figli, e magari imparano ad apprezzarli e ad amarli. E' lì che si creano i presupposti perchè un domani non venga considerato "scandaloso" che un ragazzo disabile sia assunto in una ditta o che raggiunga determinati traguardi di autonomia in generale.
Sono frasi scontate, lo so, ma io sono partita da così in basso, quanto a cultura della disabilità, quando è nata la mia adorata Letizia, che per me dire queste cose costituisce un'evoluzione.....

MARTY
02-09-2010, 10:16
Martina la maggioranza del tempo scuola lo vive "sola" in un'aula , chiamata aula azzurra , con la sua insegnante di sostegno; quando è scoperta , lo vive all'interno della classe pasticciando il diario , con conseguente nota (perchè cancella le materie ) , o autodandosi esercizi di matematica , l'educatrice che la segue l'anno scorso ha tentato di inserirla ad un uscita al cinema ...con le compagne che stavano organizzando ...era dicembre .... lo ricordo benissimo, nel pomeriggio mi ha chiamata una mamma dicendo che per il brutto tempo avevano deciso di rimandare ad un altro giorno ... e che mi avrebbe chiamata .... io sto ancora aspettando la telefonata !!!!

maddy
02-09-2010, 13:28
concordo pienamente con Sandro, riguardo alla non opportunità di "ritirare" i nostri figli in scuole speciali. E concordo anche sul fatto che il maggior valore della scuola è proprio quello di essere scuola di vita.
Però, a scuola qualcosa bisogna pur imparare...
In particolare, se vogliamo che i nostri figli siano ben accetti e con un loro ruolo nella società, non basta, secondo me, abituare il mondo alla loro presenza, farli conoscere.... Per quanto queste cose siano importanti, non posso fare a meno di pensare che una buona integrazione è più facile se anche il disabile fa passi verso il "resto del mondo". E' innegabile, se la scuola "funziona" con i nostri ragazzi, consentendo loro di acquisire competenze (non necessariamente nozioni), i vantaggi poi si vedono. Perchè un ragazzo che sa parlare bene, leggere bene, scrivere, che ha argomenti da portare, che è autonomo nelle sue spese.... a me pare ovvio che sia più facilmente integrato. Per non parlare delle potenzialità di sviluppi professionali.
In sostanza, quello che voglio dire è che comunque dobbiamo pretendere che ci sia insegnamento vero, non basta "stare" con gli altri.
E in fondo, per quanto possa sembrare contradditorio, secondo me ha ragione anche mela quando critica le scuole speciali perchè lì bisogna adattarsi ai bisogni di tutti. In teoria l'eccezione sollevatale da Sandro sta in piedi, ma in pratica non ci dobbiamo dimenticare che i nostri figli hanno delle difficoltà specifiche, dei bisogni educativi speciali. Non mi sembra giusto chiedere a loro la "tolleranza" che pretendiamo da chi invece ha tutti gli strumenti per stare in piedi da solo a questo mondo.
Spero di essermi spiegata....

aledario
02-09-2010, 13:59
D'accrodissimo con la prima sottolineatura di Maddy... che avevo dato per scontata nel mio intervento sul tema.
Un po' meno sulla seconda... anche i normo hanno bisogno in teoria di attenzioni personalizzate... se è vero come è vero che ogni persona è unica. E questa è l'attenzione che si dovrebbe avere in qualsiasi "luogo" dove si abbia la pretesa di insegnare alle persone... anche se riunite in gruppi. Se poi nel bilancio qualcuno deve rinunciare a qualcosa... ci sta. Lo devono probabilmente fare i "piccoli geni" (o ci va bene che facciano le "scuole speciali" per loro?)... e lo devono fare... i "piccoli down" ;-).

maddy
02-09-2010, 14:17
sì hai ragione, anche il piccolo down deve capire che non è il solo al mondo ad avere dei bisogni, un pò di cultura della diversità fa bene anche a lui, ne sono più che convinta.
Ma se questo accrescimento mentale importante che deriva dallo stare in un gruppo anche con persone ancora più speciali del piccolo down va a discapito dell'apprendimento del linguaggio, ad esempio, allora io dico di no.
Fortunatamente il mondo non è tutto bianco o tutto nero, e io sto facendo una schematizzazione teorica ... ma se torniamo alle scuole speciali, lì le cose sarebbero più reali ;)

mela
02-09-2010, 16:06
faccio fatica in questo senso anche ad accettare il discorso di mela... quando dice che "in questi centri bisogna adeguarsi al livello ed ai problemi di tutti"; ma come... non è ciò che pretendiamo per i nostri figli nella scuola pubblica?).
E' un parere...ovviamente ;-)

Sandro, il mio discorso è questo: in una classe di scuola normale ci sono ragazzini più o meno avanti ma sempre nella norma, poi ce ne possono essere un paio più indietro e poi , di solito, c'è un (uno solo!) ragazzo con handicap.

E' ovvio che tutti devono imparare a convivere con i difetti\problemi degli altri ..e in queste condizioni magari è anche possibile.

ma se la classe mi diventa composta chessò, da 2 down, un sordomuto, un cieco, un paraplegico magari intelligentissimo, un autistico ecc ecc ecc...
è chiaro che è molto difficile che la programmazione possa essere comune per tutti, non trovi?
Un conto se tutti hanno più o meno un handicap simile e allora vabbè, è relativamente facile (relativamente!!!!) trovare obiettivi comuni ma in questi centri i problemi son tutti diversi e a volte è possibile 'incastrare' le situazioni, a volte,a mio avviso, no.

Per questo sono una fantastica risorsa se si parla di abilità pratica\manuale(imparare a vestirsi\lavarsi\cucinare ecc ecc) magari anche di socialità per il pomeriggio o, per i più piccoli, di conoscenze a livello scuola materna (imparo il calendario, le stagioni, coltivo la pianta ecc ecc) ma , sinceramente , non li vedo come sostituzione della scuola.
Soprattutto se si parla di ragazzini delle medie