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Visualizza la versione completa : Nuove regole per i congedi sull’handicap



aledario
08-03-2010, 17:03
Lavoro, giro di vite sui permessi agli statali Troppe le assenze nel pubblico impiego. Nuove regole i congedi sull’handicap

Arriva una disciplina più severa sui permessi per i lavoratori della pubblica amministrazione. La svolta, che riordina le regole per congedi e permessi, è in gran parte contenuta nel “collegato lavoro”, approvato dopo due anni di lavoro parlamentare.

La nuova legge fissa una nuova disciplina per l’assistenza ai familiari con handicap e incarica il governo di rivedere entro sei mesi le regole su tutte le assenze giustificate.

In particolare è stata cancellata l’assistenza multipla: ogni disabile determinerà il diritto al permesso per assisterlo in capo a una sola persona e la possibilità è limitata a parenti e affini entro il secondo grado (esclusi, dunque, zii e nipoti).
La nuova legge varrà per tutti, anche se si concentrerà soprattutto sui lavoratori degli uffici pubblici e degli enti locali perché ricorrono a questo strumento sei volte di più rispetto ai dipendenti privati.
I dati parlano chiaro. Secondo quanto diffuso da una rilevazione della Funzione pubblica, i congedi per portatori di handicap sono utilizzati dal 9% dei dipendenti pubblici, mentre nel privato solo l’1,5 dei lavoratori li utilizzano. La spinta rivedere l’intera disciplina è arrivata dal ministro della Pubblica amministrazione, Renato Brunetta. “Se eliminiamo i comportamenti opportunistici – aveva affermato lo scorso autunno – libereremo centinaia di milioni di euro per assistere chi ne ha davvero bisogno, con buona pace di approfittatori e fannulloni".

fonte http://lavoro.economia.virgilio.it/editoriali/permessi-statali.html

Aperta la discussione ;-) ...
A mio parere... c'è del buono ma anche della pura demagogia (è anche tempo di elezioni :- e i talk-show non sono permessi :lol: ) che non risolve i problemi...

maddy
08-03-2010, 17:10
non ho capito, a parte la cancellazione dell'assistenza multipla, cosa cambia?
è già possibile vedere la nuova legge?

cangel
08-03-2010, 17:18
si ammetto che nel pubblico impiego ci sono abusi,ma fatta la legge trovato l'inganno. ad esempio fruisco della 104 per mia figlia solo quando abbiamo visite mediche o day hospital , e non tutti i mesi ho bisogno del congedo per cui li prendo anche quando sta male perchè avendo superato gli 8 anni non posso fruire dell'assistenza bambino malato;mentre conosco persone che hanno la 104 per genitore malato e prendono questo congedo per fare shopping a Roma oppure andare al mercato il giovedì perchè risulta che il genitore è residente nel comune ma in realtà sta in Sicilia!!!!!!!!!Insomma ci sono approfittatori,ma non si può fare nulla !!!

aldo
08-03-2010, 17:56
Tra non molto dovrò decidere una causa di lavoro proposta da un dipendente privato licenziato perché durante il permesso era andato in vacanza. La questione posta è se il datore di lavoro possa sindacare cosa faccia il lavoratore durante il permesso retribuito. Naturalmente non posso anticipare il giudizio ma vi farò sapere quale sarà la mia decisione.

aledario
08-03-2010, 18:00
Tra non molto dovrò decidere una causa di lavoro proposta da un dipendente privato licenziato perché durante il permesso era andato in vacanza. La questione posta è se il datore di lavoro possa sindacare cosa faccia il lavoratore durante il permesso retribuito. Naturalmente non posso anticipare il giudizio ma vi farò sapere quale sarà la mia decisione.Vuoi dire... che mi dovrei... autolicenziare? :-
Assistenza al disabile... può voler dire molte cose... anche concretizzare il diritto ad una vacanza che se no il disabile da solo non si potrebbe permettere! Ma non vorrei influenzare la tua interpretazione... che deve comunque essere legata più strettamente a quanto prevede la Legge :twisted:

MARTY
08-03-2010, 18:03
Vuoi dire... che mi dovrei... autolicenziare? :-
Assistenza al disabile... può voler dire molte cose... anche concretizzare il diritto ad una vacanza che se no il disabile da solo non si potrebbe permettere! Ma non vorrei influenzare la tua interpretazione... che deve comunque essere legata più strettamente a quanto prevede la Legge :twisted:

Quoto Sandro, ti stavo per dire la stessa cosa ! E non lo solo, una vacanza per rilassarsi dallo stress di assistenza al disabile :D ...;)

aledario
08-03-2010, 18:04
Quoto Sandro, ti stavo per dire la stessa cosa ! E non lo solo, una vacanza per rilassarsi dallo stress di assistenza al disabile :D ...;)Questo però non rientra nello spirito della Legge 104 :nono: :lol:

aldo
08-03-2010, 18:07
In questo caso il disabile (la madre) era a casa, il lavoratore in Brasile (come sostiene e deve provare il datore di lavoro)

aledario
08-03-2010, 18:09
In questo caso il disabile (la madre) era a casa, il lavoratore in Brasile (come sostiene e deve provare il datore di lavoro)ah ecco... mi sembrava troppo "facile" se no ;-). Buona fortuna Aldo! ;-)

aldo
08-03-2010, 18:42
Ci vuole proprio perchè è un argomento che non è mai stato affrontato :confused: :huh::impiccato:

Laura74
08-03-2010, 19:00
ALT...no assistenza multipla al disabile, vuol dire che io e mio marito non possiamo più con-dividere la 104??? o io o lui???? quindi o mi "accolo" io le terapie o lo fa lui???? spero di no...altrimenti altro che burn out

Laura74
08-03-2010, 21:39
Aperta la discussione ;-) ...
.. c'è del buono ma anche della pura demagogia (è anche tempo di elezioni :- e i talk-show non sono permessi :lol: ) che non risolve i problemi...

..purtroppo tutto quello che il Miinistro ha detto..poi ha fatto(anche se sembravano "sparate")..vedremo

aledario
08-03-2010, 21:40
..purtroppo tutto quello che il Miinistro ha detto..poi ha fatto(anche se sembravano "sparate")..vedremoNo dai... la "buonauscita" ai "bamboccioni" non ci è riuscito! :-

paola
08-03-2010, 21:50
In questo caso il disabile (la madre) era a casa, il lavoratore in Brasile (come sostiene e deve provare il datore di lavoro)

Posto che il comportamento è scorretto senza fuor di dubbio, formalmente la frode allo stato (perchè di fatto al dipendente è lo stato che gli paga la 104 e non il datore di lavoro) può essere considerata giusta causa nel licenziamento?
Fossi stato io il datore di lavoro :bastd: lo avrei denunciato senza licenziarlo :cool: :-

505ac
08-03-2010, 23:01
..purtroppo tutto quello che il Miinistro ha detto..poi ha fatto(anche se sembravano "sparate")..vedremo

Nonrmalmente si accusano i politici di chiacchierare e poi non passare ai fatti, quando invece lo fanno c'è sempre chi si lamenta;):)

Laura74
19-03-2010, 10:32
questa è la scheda di un sindacato che illustra le modifiche del "collegato al lavoro" relativamente ai permessi 104

COLLEGATO LAVORO:
MODIFICA ALLA DISCIPLINA DEI PERMESSI PER L’ASSISTENZA A PERSONE CON HANDICAP GRAVE

L’articolo 24 del provvedimento approvato definitivamente in Senato il 3 marzo scorso prevede alcune modifiche della disciplina sull’utilizzo dei permessi per i lavoratori, sia del settore pubblico che privato, che assistono familiari con handicap grave.

I permessi, dunque, spettano:

· Ai familiari o affini entro il secondo grado;

· ai familiari o affini entro il terzo grado qualora i genitori o il coniuge della persona da assistere abbiano compiuto 65 anni oppure siano riconosciuti essi stessi invalidi oppure siano deceduti o mancanti;

· ad un solo lavoratore dipendente per assistere un familiare o affine;

· ad entrambi i genitori, purché fruiti in maniera alternativa, anche continuativamente nel corso dello stesso mese;

Oltre a ciò, si verifica:

· la soppressione della convivenza come requisito per il diritto all’utilizzo dei permessi (tale modifica era già stata apportata con la ratifica della L.53/2000 e ulteriormente precisata in successive circolari dell’INPS o del Dipartimento FP);

· la possibilità per il lavoratore che assiste un familiare o affine di scegliere la sede lavorativa più vicina al domicilio della persona assistita (la norma precedente indicava come riferimento il domicilio del lavoratore);

· la decadenza del diritto ai permessi qualora l’INPS o il datore di lavoro dovessero accertare la mancanza o il venir meno delle condizioni previste per il loro utilizzo (la circolare INPS 53/2008, in riferimento alla sentenza della Corte di Cassazione – sez. Lavoro, già ricordava che è sul datore di lavoro che incombe il diritto-dovere di verificare in concreto la sussistenza dei presupposti di legge per la concessione dei permessi).

Nella nuova norma, inoltre, vengono riportati una serie di adempimenti che le Amministrazioni Pubbliche devono assolvere con il Dipartimento Funzione Pubblica relativamente alla comunicazione di dati riguardanti i lavoratori che utilizzano i permessi per se stessi o per assistere familiari o affini allo scopo di costituire una banca dati informatica.

Ricordiamo, per completezza di informazione, che il punto riguardante il ricovero a tempo pieno della persona assistita come condizione che inficia la possibilità per il familiare o affine di utilizzare i permessi, è superato (nota n. 13 del 20 febbraio 2009 del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali) allorché la persona dovesse avere la necessità di essere accompagnata per accertamenti o prestazioni sanitarie in una struttura diversa da quella del ricovero.






Riportiamo, nella tabella sottostante, il computo dei gradi di parentela.

· Familiari
I gradi di parentela si computano (art. 76 c.c.) conteggiando, per la parentela in linea diretta, le generazioni, dal capostipite (escluso) al parente considerato: ad esempio, la parentela nonno/nipote è di 2° grado, quella madre/figlio è di 1° grado, e così via. In linea collaterale, invece, si deve risalire dalla persona, generazione per generazione, al capostipite comune e poi così ridiscendere alla persona interessata, sempre escludendo dal conteggio il capostipite: ad esempio, il rapporto di parentela tra fratelli è di 2° grado, quello zio nipote è di 3° grado, quello tra cugini è di 4° grado (perciò esclusi dai benefici).
· Affini
L’affinità è il rapporto che unisce un coniuge con i parenti dell’altro coniuge (art. 78 c.c.) Il grado di affinità è il medesimo che il coniuge ha con il proprio parente: il grado di affinità suocero/nuora o suocera/genero è di 1° grado; quello tra cognati è di 2° grado e così via. Si sottolinea che gli affini di un coniuge non sono affini tra loro: così, ad esempio, la moglie del cognato di una persona non è affine con quest’ultima.