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aledario
16-10-2009, 12:37
Prendo spunto da un'affermazione di Paola a commento della bella notizia dell'assunzione di Elena, che lamenta la carenza di possibilità lavorative al sud per le persone con sdd
Evvai! ragazzi è bello leggere queste cose... il mio unico rammarico è che pare (spero di sbagliare) che per ora siano solo appannaggio da Roma in su :(... per questa riflessione statistica sulle possibilità lavorative delle persone con sdd
Nel 2007 Coordinamento Down ha effettuato una ricerca attraverso le associazioni affiliate su tutto il territorio nazionale, che conclude che circa il 10% delle persone con sdd è attualmente regolarmente occupata :-(.
E grandi sono le differenze geografiche, così rappresentate in una loro slide sul tema.
http://www.sindromedown.it/images/lavorosdd.jpg
I risultati dello studio effettuato da Coordinamento Down tramite il questionario alle Associazioni tuttavia non sono "ponderati" sul n° di abitanti... nè sulla "risposta" delle associazioni sul territorio. Mediando tali risultati nell'ipotesi che le persone con sdd siano uniformemente distribuite sul territorio nazionale... e calcolando per le regioni in cui almeno una associazione abbia mandato dati in risposta al questionario... si ottiene una visione decisamente diversa... nella quale la zona più favorevole all'impiego delle persone down in ambito lavorativo sembra essere il CENTRO (più di 5 persone down che lavorano per milione di abitanti), seguito dal NORD (2,5) e dal SUD (meno di una persona ogni milione di abitanti).

Occupati/zona ......... ab.*......... occupati/milione ab.

Nord 58.................. 23,4 ......... 2,478632479
Centro 46................. 8,4......... 5,476190476
Sud 7..................... 12,3......... 0,569105691

*in milioni, solo per le regioni che hanno risposto al questionario


E' chiaro che il tutto è però limitato dalla non conoscenza della rappresentatività del campione ... che guardando soltanto al n° delle associazioni che hanno risposto al questionario per zone, sembrerebbe essere più elevato al NORD, medio al SUD, e scarso al CENTRO (dove solo tre associazioni, da Roma e dalla Toscana, hanno risposto). Pesando i risultati anche con i tassi occupazionali delle tre zone (per vedere quante persone con sdd per milione di occupati) i numeri potrebbero cambiare ulteriormente. C'è una bella differenza infatti tra le Regioni con tasso di occupazione più alto (Emilia Romagna circa il 70%) ... e quelle con tasso più basso (Sicilia e Calabria, circa il 40%), il che renderebbe meno "drammatica" la situazione delle persone down , se riferite al contesto.
Un'analisi più attenta farebbe sicuramente sorgere interessanti considerazioni... e potrebbe dare stimoli su come muoversi sul territorio per favorire maggiormente l'integrazione lavorativa delle persone con Sindrome di Down. Potrebbe essere un futuro impegno della nostra Associazione?

lara
16-10-2009, 13:18
Vedo con piacere che c'è un occupato anche a Faenza (la mia città natale), però non lo conosco:)

Per la cronaca dico che vi è un occuapato a tempo pieno, anche se non sò che tipo di contratto abbia (tempo inderterminato, borsa lavoro, dip. cooperativa), nel comune di Brisighella , che svolge la funzione di fattorino è sempre in giro per il paese a fare le varie commissioni. E nel comune di Casal fiumanese provincia di Bologna, vi è un ragazzo assunto a tempo inderminato presso una grossa azienda ceramica della zona. Carlo (così si chiama il ragazzo) è addetto al reparto campioni, e svolge l'attività lavorativa come tutti gli altri e senza la supervisione di nessuno !

aledario
16-10-2009, 13:21
Lara, solo per completezza di informazione... i pallini sulla slide non sono gli occupati, ma le Associazioni che hanno fornito i dati in risposta al questionario.

lara
16-10-2009, 13:41
Lara, solo per completezza di informazione... i pallini sulla slide non sono gli occupati, ma le Associazioni che hanno fornito i dati in risposta al questionario.

:oops: mi cospargo il capo di cenere....

evele
16-10-2009, 14:21
Lara, solo per completezza di informazione... i pallini sulla slide non sono gli occupati, ma le Associazioni che hanno fornito i dati in risposta al questionario.

Mi chiarisci il termine slide???
Sono mooooooooooolto ignorante in materia.
Immagino la risposta, ma la parola non l'ho mai sentita.

aledario
16-10-2009, 14:25
Mi chiarisci il termine slide???
Sono mooooooooooolto ignorante in materia.
Immagino la risposta, ma la parola non l'ho mai sentita.Scusatemi... :oops: slide sta per "diapositiva"... immagine, quella che ho estratto dalla presentazione fatta con il programma "Power Point" dal Coordinamento Down sui risultati del questionario.

mela
16-10-2009, 14:43
Scusatemi... :oops: slide sta per "diapositiva"... immagine, quella che ho estratto dalla presentazione fatta con il programma "Power Point" dal Coordinamento Down sui risultati del questionario.

eheheh Sandro...sei un migliaio di anni avanti a tutti... :-)

aledario
16-10-2009, 15:18
eheheh Sandro...sei un migliaio di anni avanti a tutti... :-)in che senso? :evil:? Non sono così vecchio! :lol:

paola
16-10-2009, 15:52
Non conoscevo la statistica... grazie Sandro per questa informazione che sicuramente mi rivenderò alla prima occasione utile ;)
C'è da fare però qualche considerazione anche importante su questi numeri che sicuramente sono dovuti ad un discorso di cultura e di fattori ambientali. Sicuramente al sud ci sono meno posti di lavoro e meno occasioni che al nord, ma, purtroppo, non è solo quello il "problema".
Ad una riunione di qualche tempo fa ho trovato una ragazza davvero in gamba, e la prima discriminante a tenerla a casa, mi è stato spiegato, è stata la famiglia. I primi a voler proteggere i figli da delusioni tenendoli a casa sono proprio i genitori, probabilmente per un retaggio culturale "assistenziale" che è sicuramente molto più radicato nel sud che nel nord, per non parlare poi della valutazione erronea (che più volte si fa) che all'assunzione del proprio figlio (che sicuramente verrebbe sottopagato considerando le retribuzioni normali della zona) verrebbe tolta l'indennità di accompagnamento.
A questo si affianca una totale mancanza di cultura dell'accoglienza della disabilità, che non è sicuramente la cultura della compassione o del pietismo, che invece è molto presente.
Avrei tante altre cose da dire a riguardo però mi è finita la pausa pranzo... magari torno dopo ;)

paola
16-10-2009, 15:58
Ma di cosa vi meravigliate?
al sud la stragrande maggioranza non lavora perche percepisce l'accompagnamento dalla nascita!!!!!

Lalla la tua affermazione è abbastanza offensiva nei confronti dei genitori del sud, poi ti faccio anche presente che non è vero. Io ho fatto causa per averlo l'accompagnamento e la rifarei mille volte perchè è un diritto di mio figlio. Al nord non viene fatto perchè le associazioni locali non lo consigliano per far risparmiar soldi allo stato.

paola
16-10-2009, 17:55
Un'altra piccola precisazione per chi al sud non ci vive (io ci vivo pur non essendoci nata) è il fatto che il numero di servizi offerti alle famiglie rispetto in altre zone d'Italia è molto inferiore (quindi se voi lo ritenete carente immaginate noi che dovremmo dire...). Esempio la psicomotricista di Davide per fare il corso PAS di I livello è dovuta andare a Milano a sue spese... quindi fatevi un po' i conti oltre le svariate centinaia di euro che gli è costata l'iscrizione quanto ha speso di albergo e viaggio considerato che non so su quanti we si articolava... Io ad esempio, con tutta la buona volontà è impensabile che possa lasciare marito e figli per fare un qualsiasi corso di qualsiasi metodo visto che sono tutti da Roma in su!
Vogliamo poi parlare della sanità? :eek: se vuoi essere sicuro di curarti per guarire allora non andare in quella pubblica :oops: (aggiungo sempre che non l'abbiano già chiusa come sta accadendo nelle nostre zone)
vogliamo parlare infine degli uffici pubblici tipo l'INPS e le commissioni 104? Ad esempio pare (basta leggere qualche testimonianza del forum) che a San Severo in Puglia la finanziaria del 2002 che automaticamente riconosce la 104 con la sdd non sia arrivata... figuriamoci se riconoscono l'accompagnamento!
Per quanto riguarda l'INPS poi... lo sai che qui vengono bocciate le richieste di coniugi di dividersi i tre giorni? Un altro po' conosco meglio io le circolari INPS sulla 104 che l'addetto dell'ufficio della mia zona :( Ogni volta che vado da qualche parte devo stamparmi e portarmi dietro le leggi della repubblica italiana e, nonostante questo, spesso mi trovo di fronte persone che le negano lo stesso! Provate voi a viverci un anno al sud e poi vediamo se non la pretendete l'indennità di accompagnamento con tutto il fegato che vi fanno mangiare :twisted:

Se non vogliamo che i nostri figli vengano etichettati con luoghi comuni evitiamo noi per primi di farlo con gli altri ;)

evele
16-10-2009, 20:09
vogliamo parlare infine degli uffici pubblici tipo l'INPS e le commissioni 104? Ad esempio pare (basta leggere qualche testimonianza del forum) che a San Severo in Puglia la finanziaria del 2002 che automaticamente riconosce la 104 con la sdd non sia arrivata... figuriamoci se riconoscono l'accompagnamento!:)
Veramente anche quando ho fatto un ricorso per Eleonora, mi è stato detto che probabilmente la legge del 2002 non è arrivata a loro.......e siamo a Monza:eek:.
Quindi non mi stancherò mai di ripeterlo non c'entra niente NORD/SUD, in questo ospedale sono più bravi che in un'altro.... etc etc
L'ospedale è formato da uomini, più o meno bravi ... se imbrocchi quello giusto che indovina... tutto bene, ma anche nel personale infermieristico c'è chi lavora con passione e chi lavora per il 27.
NORD/SUD Certo purtroppo c'è un ancora la mentalità di "assistenzialismo", e non sempre le strutture sul territtorio permettono di raggiungere un buon livello per quanto riguarda i servizi per la salute e il lavoro, ma ci sono comunque persone che ogni giorno si battono per veder riconosciuti i loro diritti e non doversi trasferire al NORD, lasciando il proprio paese e i propri affetti.
Come la mettiamo con PAOLANGELA che si è attivata per aprire un centro a Messina??
Onore al merito.
E' vero che ogni tanto si sente che la percentuali degli invalidi è superiore al sud, e ogni tanto l'Inps tramite accertamenti ne becca qualcuno.
La battuta ci sta, però non neghiamolo, succede anche al nord:rolleyes:
Ah poi dimenticavo, quando sono andata in commissione di riesame per far certificare Ele con il comma giusto, la "eminentissima" np mi ha detto in modo sprezzante:" Certo passate una vita per farli certificare come gravi e poi quando è il momento di farli lavorare volete il contrario".
Non conosco le origini native della sopracitata donna, in ogni caso il mio giudizio su "essa" non sarebbe cambiato.:-

MARTY
16-10-2009, 21:42
:
Ah poi dimenticavo, quando sono andata in commissione di riesame per far certificare Ele con il comma giusto, la "eminentissima" np mi ha detto in modo sprezzante:" Certo passate una vita per farli certificare come gravi e poi quando è il momento di farli lavorare volete il contrario".
Non conosco le origini native della sopracitata donna, in ogni caso il mio giudizio su "essa" non sarebbe cambiato.:-

Scusate vado ot...
certo che vanno certificati gravi, anche gravissimi ... se serve per avere piu' sostegno nella scuola, li vengono formati ... se non avessero il sostegno verrebbero parcheggiati a far niente per ore ed ore ... E l'accompagnamento serve per aiutarli a crescere nel miglior modo possibile, per essere piu' automoni ; un accompagnamento di oggi potrebbe essere una pensione risparmiata di domani !!!!Io lho scritto in una lettera inviata alla regione lombardia ...non vi dico la risposta ... sono imbecilli !

paola
16-10-2009, 23:50
Evelyne anche a te dopo 7 anni dall'entrata in vigore della legge la commissione ASL ha bocciato il riconoscimento dell'handicap grave della 104? :shock: e poi magari quando sei andata a far presente l'errore ti hanno pure riso dietro? :?
Ci può stare che non si conosca una legge dopo 6 mesi, toh 1 anno ma dopo 7 anni lo trovo assurdo se quello è il tuo lavoro!
Sugli accompagnamenti è stravero che sono più al sud (anche se andrebbe fatto uno studio anche in rapporto al numero di anziani) il problema è che per darli a chi tanto invalido non è poi la negano ai veri... :(
E' vero che ci sono persone che si battono per veder riconosciuti i loro diritti e cercare di costruire qualcosa tutti i giorni, ma il discorso sarebbe molto lungo e vi posso solo dire che per capire bisogna viverci... sinceramente se non avessimo qui legami forti (casa, famiglia) dalla parte di mio marito io, dopo la nascita di Davide, sarei emigrata all'istante, già solo per le stutture specializzate che seguono il mondo Down.
Guardate dove sono i centri più accreditati, dove nascono i formatori dei vari metodi, dove si fanno le settimane estive, dov'è che si riesce a creare qualcosa di organizzato per i nostri figli e vi rendete conto di cosa voglia dire avere un figlio Down al nord o averlo al sud (già solo per motivi logistici). Qui se non ci sono centri a quei livelli qualche motivo, purtroppo, c'è... :(

A Paolangela dò il mio più sincero in bocca al lupo per il suo progetto (che tra l'altro mi è sfuggito xchè non riesco a leggere tutto ultimamente ;) ).

maddy
17-10-2009, 01:11
Un altro po' conosco meglio io le circolari INPS sulla 104 che l'addetto dell'ufficio della mia zona

questo vale anche per me e l'inps di Monza... per vari motivi ho dovuto chiedere un pò di prolungamento di congedo parentale e ho dovuto giurare io all'impiegata che il modulo che stavo consegnando era giusto e che ero in diritto di fare tale richiesta :eek:
Per il resto... sono d'accordo con te, occhio però a non mistificare questo mitico nord. Forse l'eccellenza è solo nel campo strettamente medico (il che, comunque, può non essere poco... nel nostro caso è determinante :( )

evele
17-10-2009, 15:07
Eh si, quando poi ho chiesto come mai l'Inps sempre di Monza, aveva preso atto di questa legge mentre l'inps no, mi è stato ribadito che non era una legge, ma un'appendice di una finanziaria, a me dicono queste cose che lavoro da un commercialista??? GRRRRR Alla fine si sono giustificati che probabilmente non era arrivata la circolare, e quando gli ho chiesto se alla fine adesso la circolare è arrivata, non ho avuto risposta. Anzi quando ho fatto il nome dell'Avv.Nocera (che gentilmente, mi aveva preceduto con una telefonata) la "carissima" np mi ha detto "Se sapevo che aveva telefonato questo avvocato mi sarei posta in modo ancora più negativo!!".:bastd:
In ogni caso ho ottenuto quello che mi spettava di diritto perchè io sono doppiamente:bastd::bastd:

mela
17-10-2009, 19:00
in che senso? :evil:? Non sono così vecchio! :lol:

..ovviamente non parlavo dell'età !
Mi riferivo al tuo essere sempre informatissimo :-)

nuzzolese emmanuela
17-10-2009, 21:14
parli cosi perche sei in un posto dove il lavoro non e mai mancato per tua fortuna , poi cosa vuoi insinuare che al sud non penSano al lavoro perche prendono l'accompagnamento da piccoli ,anche dalle vostre parti lo prendono ,e in piu avete anche piu oppOrtunita lavorative,e lo sapete bene, qui al sud non ci sono opportunita per i padri di famiglia, immagina se ci sono opportunita per i nostri figli ,allora prima di giudicare gli altri non fate sempre i soliti razzisti, misurate le parole. mimmo papa di emmanuela

marghe
18-10-2009, 19:57
Laura ha già spiegato la sua affermazione e si è anche scusata con chi si poteva essere sentito offeso...
A me però ha lasciato parecchio l'amaro in bocca anche questa affermazione...
allora prima di giudicare gli altri non fate sempre i soliti razzisti, misurate le parole. mimmo papa di emmanuela
Dato che usi il plurale l'impressione, ma magari mi sbaglio, è che tu ti rivolga a tutti gli abitanti del nord Italia...se così è non credo sia una buona strategia difendere il tuo diritto a non essere giudicato in base al posto dove sei nato/vivi definendo "soliti razzisti" tutti coloro che sono nati/vivono altrove... :?

nuzzolese emmanuela
18-10-2009, 20:55
no ,anzi mi scuso con gli altri,penso di non essere stato il solo a capire in quel senso,poi se tu ti offendi?....io non ho parlato di tutte le persone del nord ,ma di quelli che ragionano in un certo modo, e ascolta ve ne sono tante, anche al sud

marghe
18-10-2009, 21:04
Capisco che l'affermazione abbia potuto far trovare male qualcuno per come era posta inizialmente, anche se mi sembra che la sua spiegazione abbia chiarito che il suo intento non era di offendere nessuno...
Comunque non è che io mi sia sentita offesa personalmente...è solo che se vogliamo che questo forum sia un posto dove ci si confronta in modo civile dobbiamo stare un po' tutti attenti a come scriviamo...se tu scrivi "non fate sempre i soliti razzisti" parlando al plurale la tua non diventa più una legittima risposta all'affermazione di una persona ma coinvolge inevitabilmente più persone...e in questo caso l'unica categoria a cui mi veniva in mente tu potessi rivolgerti con quel "voi" eravamo "noi-abitanti-del-nord"...ovviamente mi fa piacere essermi sbagliata...

nuzzolese emmanuela
19-10-2009, 15:32
guarda margherita che io ho moltissimi amici li al nord e sono delle bellissime persone a cui io ci tengo tanto (forse sono i miei migliori amici) mi dispiace per questo equivoco la prossima volta prima di esprimermi contero fino a dieci, perche ero rimasto molto offeso ciao .mimmo papa di emmanuela

enrica
20-10-2009, 14:56
Comunque sia io abito al nord, sono in cassa integrazione e mio figlio non ha l'accompagnamento mentre poi sentiamo (sia al sud che al nord) di gente che dice di essere non vedente per prendere l'accompagnamento ma di lavoro fa l'insegnate di scuola guida (pratica):confused:

aledario
20-10-2009, 17:28
[...] volevo solo dire che non ha senso fare delle statistiche , se la maggior parte delle persone down rimane invalida 100% con accompagnamento ...quelle che possono lavorare sono pochissime...e quindi quale statistica? La legge dei numeri...Senza addentrarmi nella discussione tra le diferenze esistenti tra nord e sud... che credo richiederebbero una qualità di dati ben superiore a quella qui presentata...volevo solo commentare in quanto inesatta questa affermazione di Laura, in quanto nè l'invalidità al 100%, nè il percepimento dell'assegno di accompagnamento sono incompatibili con l'impiego lavorativo del disabile. Anzi... tuttalpiù potrebbero essere una condizione che spinge la famiglia con maggiore impegno a ricercare un occupazione, in quanto in questo caso le indennità non verrebero tolte, cosa che invece avviene con % di invalidità minori, al superamento del reddito massimo previsto... che vi assicuro... viene ovviamente superato da chiunque abbia un impiego regolato contrattualmente, anche con un part-time ridottissimo ed inquadramento professionale basso. ;-)
Il problema quindi, è più degli invalidi a bassa %... perchè lavorando ci guadagnano tanto... in salute ;-) (mentale e fisica) ...ma poco... molto poco, in denaro (senza contare che superando il reddito oltre il quale non vengono più erogate le indennità... il neo-lavoratore non rimane più fiscalmente a carico, ma essendo, ovviamente, incapiente da un punto di vista fiscale a causa dello stipendio molto basso, privo di tassazione alla fonte, non potrà detrarre dall'imposta tutte le varie spese previste in detrazione o deduzione in sede di dichiarazione dei redditi, cosa che invece un capofamiglia a reddito alto avrebbe potuto fare!). Ecco perchè sommando queste due considerazioni... molte famiglie perciò preferiscono diciamo... non impegnarsi più di tanto a tal fine, per non perdere le provvidenze economiche... della serie, a volte l'assistenzialismo ce l'abbiamo nel sangue! ;-)
O meglio ancora.... nel dna dei nostri cromosomi! :lol: :-

paola
21-10-2009, 02:06
Cerco di prendermi un po' di tempo notturno per cercare di rispondere con un po' meno fretta ;)
La discussione è scivolata sul discorso di dove è più facile ottenere le indennità anzichè sui veri problemi del sud che portano a questa evidente differenza (chissà perchè poi ci dimentichiamo sempre il centro :twisted: ).
A parte dati e opinioni su come vengano elargite le invalidità sarebbe statisticamente corretto (relativamente alla popolazione Down) vedere quanti fanno ricorso all'eventuale mancato riconoscimento dell'invalidità al 100% al nord, al centro e al sud, a quanti va bene così e non fanno ricorso e quanti hanno le indennità solo dopo tale ricorso. Così a occhio sul campione, che sicuramente è limitato, qui del forum (so che l'AIPD fece un'indagine approfondita su questi dati) ho notato che al centro (che sempre dimentichiamo) pochissimi fanno ricorso al tribunale per veder riconosciuto l'accompagnamento, perchè gli viene riconosciuto subito dalle commissioni; al nord (dove bocciano quasi tutto malati terminali di tumore compreso-esperienza personale) molti sono della filosofia di Lalla (ai nostri figli non spetta perchè non sono poi così invalidi) quindi di fronte ad un''indennità di frequenza non fanno ricorso e quelli che lo fanno lo vincono, al sud qualcuno lo approvano, altri li bocciano, non si capisce secondo quali canoni, tra quellli che vengono bocciati, chi non fa ricorso è perchè non si è rivolto a delle associazioni, chi lo fa non è detto che lo vinca perchè... perchè... qui la legge non è proprio uguale per tutti (e questo fa parte delle concause che portano a questo stato di cose)... basti pensare alla nostra sentenza in cui pare che Davide abbia preso la sdd a 4 anni, e l'avvocato dell'AIPD ci ha pure voluto bene perchè non si è preso la nostra parte di spese dicendo che la parte dell'INPS gli bastava.
Ecco questo piccolo passaggio finale è un'altra peculiarità del sud... in altri posti se il tribunale avesse sentenziato che le spese erano metà per uno tra le parti perchè la richiesta era parzialmente accolta, la tua metà l'avvocato l'avrebbe chiesta eccome... a prescindere dal suo buon cuore. Stessa cosa il nostro perito di parte (medico di famiglia) non ha voluto un centesimo perchè riteneva Davide vittima del sistema (che lui conosce bene). Ora non mi voglio addentrare su come questo sistema funziona (a chi è interessato glielo spiego dal vero) ma torniamo alla discussione iniziale.
Le differenze nell'ambito del nostro territorio per quanto riguarda l'aspetto lavorativo hanno origini socio-culturali che vanno al di là del solo argomento disabilità. Basti pensare che uno dei npi più nominati della zona (mi stava venendo un collasso stasera quando il suo nome è venuto fuori in sede di GLHI quale quello del migliore di tutta la provincia) quando Davide aveva sui 2 anni ci disse (tanto per darci una botta di vita) "Signora questi bambini se sono ben seguiti imparano ADDIRITTURA a leggere e a scrivere" e di lì mi misi a discutere con lui perchè le mie informazioni (mi ero già attaccata al forum e avevo letto tanto di Dario e di Alessia che avevo anche già conosciuto) erano che quello era un traguardo minimo e che riuscivano ad andare ben oltre al leggere e scrivere, e lui con forza mi ribadì il concetto che quello era un punto di arrivo e oltre quello non è che c'era da sperare tanto altro (figuratevi se un individuo del genere pensa che una persona Down può trovare lavoro! :( ). Ecco questo è "il meglio" (secondo gli addetti ai lavori) che abbiamo a disposizione per i nostri figli qui... forse è per questo che preferisco andare dalla npi giovane fresca di specializzazione o confrontarmi con le terapiste anzichè dover pagare per sentire ragionamenti simili.
Il problema però è di fondo: è l'altro il luminare mica la sbarbatella! è lui che chiamano per i corsi di aggiornamento nelle scuole in materia di difficoltà dell'apprendimento, mica gli altri! e secondo voi quale messaggio sarà in grado di trasmettere una persona simile se qualcuno fa domande magari su come aiutare il suo alunno down che sta imparando a leggere e scrivere? che è tempo sprecato? :evil: L'NPI luminare della ASL di Monza oggi (non vent'anni fa) farebbe mai affermazioni di quel tipo? io leggo quello che scrive Formica (che è solo un pediatra) o anche Cuomo e mi pare che siano lontano anni luce da una posizione del genere.
Questo tipo di mentalità è uno dei problemi (il più grosso per i nostri figli)... poi nel sud ce ne sono mille altri, tra cui il lavoro regolare che non c'è, poi qui le aziende hanno già incentivi di vario tipo per assumere giovani liberi e spediti, a volte hanno anche degli sconti sulle paghe normali con contratti fatti ad hoc figuriamoci se si vanno ad impelagare ad assumere una persona che per status è meno produttiva con tutti i problemi che già hanno, se lo fanno è perchè è un parente :twisted:
Poi è ovvio che però c'è il rovescio della medaglia, ovvero la gente del luogo (a parte qualche caso di imbecillità patologica) che quasi per una legge di compensazione per quello che la rete non dà, si stringe attorno al bambino per "aiutarlo", tutto sta a fargli capire come devono farlo, e questo avviene soprattutto nei piccoli centri (o addirittura piccolissimi come nel nostro caso), dove diventa sorprendente quante persone lo conoscono e non solo, in qualche modo lo seguono, entrano in contatto con lui per cercare di fargli fare qualcosa di nuovo (e lì c'è davvero da ridere per quanto paraculeggia facendo finta di non saper fare le cose solo per essere aiutato dalla ragazzetta di turno). Ed è per questo che penso che margine per cambiare ci sia, ma non è certo partendo dal dire che la differenza dipende dall'avere l'indennità di accompagnamento o meno, perchè sarebbe un'informazione distorta e fuorviante per i motivi ben espressi sopra da Sandro, credo invece molto nelle iniziative di sensibilizzazione, nel cercare di non far vedere sempre e solo i nostri figli come handycap per la società, ma anche come opportunità di crescere per tutti gli altri che ruotano loro attorno, ed è per questo che cerco di raccogliere più adesioni possibili al concorso nella zona... di lavoro ce n'è da fare ancora tanto, ma non è certo un traguardo impossibile. ;)

aledario
21-10-2009, 10:10
Poi è ovvio che però c'è il rovescio della medaglia, ovvero la gente del luogo (a parte qualche caso di imbecillità patologica) che quasi per una legge di compensazione per quello che la rete non dà, si stringe attorno al bambino per "aiutarlo"...Avevo scritto più di tre anni fa questo post... che l'osservazione di Paola rende attuale... dal significativo titolo "Cromosomi e latitudine"
http://www.pianetadown.org/vbulletin/showthread.php?t=443
E' un'impressione netta che conservo ancora di quella vacanza... anche se smentita da un recente episodio vissuto in Calabria durante le vacanze estive... che in realtà più che un caso di mancata solidarietà è stato un caso di disservizio e maleducazione... che ha coinvolto purtroppo un Simone febbricitante...
Peraltro questo episodio è rimasto unico in tre settimane altrimenti accompagnate da sensazioni comunque "belle" sull'approccio alla disabilità... quella "vera" ;-)... da parte della gente del sud.

aledario
21-10-2009, 11:45
poi non so se sapete che il consiglio dei ministri ha approvato la legge del pensionamento anticipato a che si prende cura dei disabili 100% le mamma alle quali mancano 5 anni possono andare in pensione!!!! notizia delle ultime 2 settimane credo...forse un mese... con 80'% no!!!!! Laura, che la proposta di Legge fosse sul 100%, questo era risaputo dai tempi della sua formulazione e prima presentazione... che risale a tantisimi anni fa (credo circa 13-15) e che ha perciò "visto" alternarsi governi di destra e sinistra senza alcun risultato apprezzabile. Il "trucco" era quello molto semplice di equiparare il "lavoro" di genitore di un disabile grave/gravissimo ai sensi della legge 104/92 e con il 100% di invalidità (che a volte sinceramente è concesso anche a persone che proprio totalmente inabili non sono... ma questo è un altro discorso) a quello dei cosiddetti "lavori usuranti"... consentendo perciò uno "sconto" contributivo di cinque anni sul totale dovuto agli Enti previdenziali. (questo il link della proposta originale http://www.nonprofitonline.it/static/allegati/proposta_bellillo.pdf ). Tuttavia sinceramente non mi risulta che il Provvedimento sia stato approvato da Consiglio dei Ministri. Se hai notizie sicure in questo senso, ti pregherei per favore di metterle a disposizione di tutti. L'approvazione tanto attesa di questa Legge sarebbe sicuramente un piccolo, ma significativo, passo.

evele
21-10-2009, 11:58
Mi scuso ma qui in zona e precisamente e Olgiate cè una ragazza più che ventenne che è stata costretta ( sembrava fosse obbligata) a far scendere l'invalidità a 80% per poter accedere ad un lavoro....detto fatto invalidità scesa a 80% e lavoro mai trovato
ora si trova con pensione meno e senza lavoro....
Ricordo le parole di sua mamma che lamentandosi mi disse ..mai e poi mai se tornassi lascerei 100% ma
ora le parole di Sandro mi lasciano perplessa io ero convinta che una cosa escludesse l'altra......
poi non so se sapete che il consiglio dei ministri ha approvato la legge del pensionamento anticipato a che si prende cura dei disabili 100% le mamma alle quali mancano 5 anni possono andare in pensione!!!! notizia delle ultime 2 settimane credo...forse un mese... con 80'% no!!!!!
Lalla

Anche a me hanno detto all'ASL che una esclude l'altra, io però non mi sono ancora informata bene, ho ancora un po' di anni davanti.
A meno che non mi denuncino per "struttamento di lavoro minorile" quando Ele apparecchia la tavola...;)

aledario
21-10-2009, 12:08
Anche a me hanno detto all'ASL che una esclude l'altra, io però non mi sono ancora informata bene, ho ancora un po' di anni davanti.Sui verbali di invalidità mi sembra di ricordare che esistono due posizioni distinte per il100% di invalidità... delle quali una recita testualmente "100% con residue capacità lavorative". E se non è così questa è comunque la formula che va indicata nel verbale per avere il diritto di iscrizione alle liste di collocamento speciali.

aledario
21-10-2009, 12:11
Grazie Laura della precisazione, che spero ovviamente veritiera! ;-)
Anche se mi stupisce il fatto che se lo fosse nessuno dei comitati promotori delle iniziative di legge su questo tema ne dia risalto...
Riguarda chiunque abbia il 100% Laura... e tra i down ce ne sono, non pochi. Anche se la maggioranza è sicuramente con % inferiori.
Io ovviamente... per una possibile applicazione in famiglia... pensavo a Simone! ;-)

paola
21-10-2009, 15:05
Che io sappia questa legge (in quanto legge e non decreto legislativo che è uno strumento che viene utilizzato per materie urgenti) deve essere approvata dalle due camere e non dal consiglio dei ministri. Non so però se la camera dei deputati ha dato l'ok per passarla al senato su questo potrà dare informazioni chi è più al dentro di me ;)

paola
21-10-2009, 15:08
Mi ero persa l'ultima pagina di thread. Lalla sai se è stata pubblicata in Gazzetta?

paola
21-10-2009, 15:09
Riguarda chiunque abbia il 100% Laura... e tra i down ce ne sono, non pochi. Anche se la maggioranza è sicuramente con % inferiori.

Non deve essere anche non rivedibile e quindi maggiorenne?

aledario
21-10-2009, 15:12
Non deve essere anche non rivedibile e quindi maggiorenne?Certo! Prima dei 18 anni comunque non avrai una valutazione della % di invalidità!

nuzzolese emmanuela
21-10-2009, 21:45
si la camera ed il senato gia hanno dato l'ok, adesso deve passare solo per il parere della commissione di bilancio

valeria
24-10-2009, 15:18
Appena avete notizie più certe per favore POSTATELE AL PIù PRESTO...!!!!
Grazie.

aledario
02-11-2009, 17:07
Allora... finalmente notizie di "primo pugno" sulla possibilità che la legge sul prepensionamento di disabili gravi venga approvata... ve le riporto nella autorevole versione della newsletter di eduscuola, insieme con il testo della proposta di legge, che è stata, per ora, solamente al vaglio della Commissione Bilancio che ha dato parere favorevole, e che il 9 di novembre prossimo passerà alla discussione in Parlamento.
P.s.: quasi nessuna possibilità esiste tuttavia per i genitori di figli con sdd di rientrare nei benefici previsti dalla legge, nella sua formulazione attuale.


Prepensionamento di genitori di disabili gravi
forse ad una svolta

Parere positivo dalla quinta Commissione Bilancio della Camera dei
Deputati. Il provvedimento passerà il 9 novembre alla discussione del
Parlamento

REDATTORE SOCIALE

ROMA -- Eppur si muove. Dopo cinque legislature, 15 anni di attese e
faticosi tentativi esercitati dal Comitato per il prepensionamento dei
genitori di disabili gravi e gravissimi, forse si è ad una svolta. A
quindici anni dal suo esordio nelle commissioni competenti, ha visto 5
legislature e molti impegni verbali e scritti che si sono succeduti,
molti colori politici, molte le grida, gli appelli e le battaglie delle
famiglie dei disabili gravi e gravissimi che vivono spesso una
condizione disumana e usurante per l?accudimento dei loro figli. Un
accudimento che non conosce soste, che non vanta nemmeno il diritto
della malattia. Una legge che legge che dovrebbe consentire ai genitori
e agli altri familiari stretti di persone con gravi o gravissime forme
di disabilità di ottenere il pensionamento anticipato ma che fino a ieri
sembrava non volere proprio nessuno e. Il testo unificato che ha
ricominciato il suo iter nel luglio 2008, prevede benefici di natura
previdenziale in favore di lavoratori che assistono familiari gravemente
disabili, il cui costo, stimato nel maggio scorso dalla Commissione
Lavoro della Camera in 3 miliardi di euro, è valutato ora dalla
Commissione Bilancio dalla norma di copertura dell'ultimo testo
unificato del luglio 2009, in 712,3 milioni di euro annui a decorrere
dal 2010.
Ad annunciare la possibilità della svolta, con rinnovata soddisfazione,
la presidente del Comitato Simona Bellini. "La situazione di chi assiste
un disabile grave è completamente diversa da quella in cui il disabile
stesso è in grado di rappresentarsi -- spiega la Bellini. E per questa
categoria di cittadini - alla quale apparteniamo - le risposte sono
state veramente molto scarse!". "Il nostro impegno -- conclude la
presidente del Comitato - mira a restituire dignità a coloro che non
possono conquistarsela da soli, ed è ora di dirlo chiaramente, perchè
noi siamo le loro braccia, le loro gambe, la loro voce, la loro vita! A
questo punto mi auguro soltanto che la proposta di legge sia realmente
in dirittura d'arrivo". Il provvedimento passerà il 9 novembre alla
discussione del Parlamento. (spa)

aledario
02-11-2009, 17:14
.....
Prepensionamento per i genitori di disabili
gravi: sì al nuovo testo delle proposte di legge

Le novità: età dei potenziali beneficiari, anni di contribuzione
necessari. Via libera della commissione Lavoro. Il sottosegretario
Viespoli: "Riformulato un testo maggiormente sostenibile"

Una nuova versione del testo unificato delle proposte di legge in
materia di prepensionamento per i familiari di disabili gravi: ha
ricevuto il via libera della commissione Lavoro del Senato il 28 luglio
scorso e per il relatore, Teresio Delfino dell'Udc, è "il frutto di una
intensa attività di approfondimento svolta in sede di comitato
ristretto" e anche della "decisiva attività di interlocuzione svolta dal
presidente della commissione nei confronti dei soggetti
istituzionalmente competenti".
Le modifiche rispetto al testo precedente riguardano in particolare i
requisiti di accesso al beneficio previsto, anche in vista di un
ridimensionamento degli oneri finanziari recati dal provvedimento. Il
relatore nella seduta del 28 luglio ha spiegato che si è intervenuti
innanzitutto sul comma 1 dell'articolo 1, innalzando il limite minimo di
età dei potenziali beneficiari da 50 a 53 anni, e allo stesso tempo
aumentando da 15 a 18 il numero di anni di contribuzione, versati in
costanza di assistenza al familiare convivente disabile, necessari per
accedere al beneficio. È stato inoltre portato a 4 anni il limite
massimo di contribuzione figurativa (il periodo per il quale vengono
accreditati contributi senza che sia stata effettivamente svolta
attività lavorativa) riconosciuta ai potenziali beneficiari e si è
ridotto da un anno a 6 mesi il periodo aggiuntivo di contribuzione
figurativa riconosciuto ad uno solo dei genitori di persone disabili.

Non sono state inserite nel testo unificato le disposizioni in tema di
permessi, in quanto al Senato c'è il provvedimento collegato alla
manovra di finanza pubblica in materia di lavoro, che contiene una
delega al governo in vista di un riordino della normativa. La
commissione, dopo aver adottato il testo per il prosieguo dei lavori,
nella seduta del 29 luglio ha quindi cominciato a esaminare gli
emendamenti presentati. Nell'occasione il sottosegretario al Lavoro
Pasquale Viespoli ha preso atto che la commissione, dopo avere
effettuato una serie di audizioni informali e avere riformulato il testo
del provvedimento, prospetta ora un intervento che appare "ad una prima
valutazione, maggiormente sostenibile, sebbene sia necessario che gli
aspetti di carattere finanziario vengano esaminati anche nelle altre
sedi competenti e, in particolare, nell'ambito della V commissione
(Bilancio)". (dp)

__________________________________________________ _______

Prepensionamento: il nuovo testo
Art. 1.
(Collocamento anticipato in quiescenza).
1. A decorrere dal 1 gennaio 2010, alle lavoratrici e ai lavoratori che
si dedicano al lavoro di cura e di assistenza di familiari disabili in
condizione di totale inabilità lavorativa, aventi una percentuale di
invalidità uguale al 100 per cento, che assume connotazione di gravità
ai sensi dell'articolo 3, comma 3, della legge 5 febbraio 1992, n. 104,
e che necessitano di assistenza continua poiché non in grado di compiere
gli atti quotidiani della vita, ai sensi di quanto previsto dalla
tabella di cui al decreto del Ministro della sanità 5 febbraio 1992,
pubblicato nel supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale n. 47 del
26 febbraio 1992, è riconosciuto, su richiesta, il diritto
all'erogazione anticipata del trattamento pensionistico, purché abbiano
compiuto il cinquantatreesimo anno di età, a seguito del versamento di
almeno venticinque anni di contributi previdenziali, di cui almeno
diciotto annualità versate nel periodo di costanza di assistenza al
familiare convivente disabile. Nel caso di handicap congenito,
certificato da una struttura pubblica afferente al servizio sanitario
nazionale, la costanza di assistenza è comunque calcolata dalla nascita.
Il beneficio previdenziale di cui al presente comma è riconosciuto a
condizione che il familiare disabile non sia stato ricoverato in modo
continuativo in un istituto specializzato a tempo pieno, nei diciotto
anni di cui al primo periodo, ovvero non risulti stabilmente ricoverato,
alla data di entrata in vigore della presente legge, in un istituto
specializzato a tempo pieno.
2. Le lavoratrici e i lavoratori di cui al comma 1 hanno diritto,
inoltre, ai fini della determinazione del trattamento pensionistico, in
ogni caso calcolato con il sistema previdenziale vigente, a una
contribuzione figurativa di due mesi per ogni anno di contribuzione
effettiva, per un massimo di quattro anni, purché versata in costanza di
assistenza al familiare disabile.
3. Il beneficio di cui ai commi 1 e 2, al di fuori dell'ipotesi prevista
dall'articolo 2, comma 1, può essere goduto da un solo familiare
convivente per ciascuna persona disabile, come definita ai sensi del
comma 1, presente all'interno del nucleo familiare.
4. Il beneficio di cui ai comma 1 e 2 si applica alla lavoratrice o al
lavoratore che presta assistenza al disabile, come definito al comma 1,
purché abbia compiuto il cinquantatreesimo anno di età e
indipendentemente dalla sua appartenenza al settore pubblico, al settore
privato, alle libere professioni, al commercio o all'artigianato, e non
è cumulabile con benefìci analoghi ai fini pensionistici.
5. Ai fini della presente legge, per lavoratore o lavoratrice si intende
uno solo tra i seguenti soggetti: coniuge, genitore, fratello o sorella
che convive e ha stabilmente convissuto con la persona disabile per il
periodo per il quale si richiede il beneficio, come definito
all'articolo 1, comma 1, da comprovare mediante apposita certificazione
storico-anagrafica rilasciata dal comune di residenza, e che svolge
un'attività lavorativa.
6. Il beneficio di cui ai commi 1 e 2 può essere concesso al fratello o
alla sorella del familiare disabile solamente se il genitore è assente o
impossibilitato a prestare assistenza al familiare disabile per gravi
motivi di salute, come risultante da apposita certificazione di morte o
sanitaria rilasciata da una struttura pubblica afferente al Servizio
sanitario nazionale.
Art. 2.
(Norme in favore dei genitori di persone disabili gravi).
1. Limitatamente a uno dei genitori che assiste stabilmente il figlio
disabile ai sensi dell'articolo 1, comma 1, è riconosciuta, oltre ai
benefici di cui all'articolo 1, commi 1 e 2, una ulteriore contribuzione
figurativa, ai fini della determinazione del trattamento pensionistico,
in ogni caso calcolato con il sistema previdenziale vigente, di sei mesi
ogni cinque anni di contribuzione effettiva, versata in costanza di
assistenza al figlio disabile.
2. Qualora la presenza nel nucleo familiare di figli disabili ai sensi
dell'articolo 1, comma 1, sia superiore all'unità, i benefìci previsti
dalla presente legge spettano a entrambi i genitori.
Art. 3.
(Contribuzione volontaria).
1. Limitatamente ai genitori che si sono dedicati al lavoro di cura e di
assistenza di soggetti disabili ai sensi dell'articolo 1, comma 1, per
almeno quindici anni, e che non hanno mai svolto un'attività lavorativa,
è prevista la possibilità di versare i contributi volontari fino al
raggiungimento dei venticinque anni di contribuzione, secondo le
modalità previste dal contratto collettivo nazionale di lavoro del
personale domestico.
2. Limitatamente ai genitori che hanno dovuto lasciare la propria
occupazione lavorativa per assistere con continuità per almeno quindici
anni un figlio disabile ai sensi dell'articolo 1, comma 1, è prevista la
possibilità di una contribuzione volontaria fino al raggiungimento dei
venticinque anni di contribuzione.
3. Ai soggetti di cui al comma 1 e 2 è riconosciuto il diritto, ai fini
della determinazione del trattamento pensionistico, in ogni caso
calcolato con il sistema previdenziale vigente, a una contribuzione
figurativa di due mesi per ogni anno di assistenza al familiare disabile
ai sensi dell'articolo 1, comma 1.
Art. 4.
(Modalità di riconoscimento dei benefici).
1. Ai fini del riconoscimento dei benefici di cui alla presente legge, i
soggetti di cui all'articolo 1 e 2 inviano una apposita domanda all'ente
previdenziale competente, riportante i dati anagrafici del richiedente e
del familiare disabile assistito, e alla quale vengono allegati in
originale o in copia conforme all'originale:
a) certificazioni di invalidità al 100 per cento, totale inabilità
lavorativa e condizione di gravità ai sensi dell'articolo 3, comma 3,
della legge 5 febbraio 1992, n. 104, relativi al disabile assistito,
come definito all'articolo 1, comma 1, rilasciati dalle Commissioni
Mediche preposte;
b) ulteriore certificazione comprovante lo stato di disabilità
risultante da apposita certificazione sanitaria rilasciata da una
struttura pubblica afferente al Servizio sanitario nazionale, qualora il
periodo di costanza di assistenza al familiare disabile abbia avuto
inizio precedentemente all'accertamento della disabilità da parte delle
Commissioni Mediche preposte,fermi restando i requisiti di cui al comma
1, articolo 1;
c) dichiarazione di appartenenza all'elenco dei soggetti come elencato
al comma 5 dell'articolo 1 e, nel caso si tratti di fratello o sorella,
certificazione di morte o di impossibilità, per gravi motivi di salute,
del genitore ad assistere il figlio disabile, come risultante da
apposita certificazione sanitaria rilasciata da una struttura pubblica
afferente al Servizio sanitario nazionale;
d) certificato storico-anagrafico relativo alla convivenza nel periodo
per il quale si richiede il beneficio, come definito all'articolo 1,
comma 1;
e) richiesta di anticipazione rispetto ai limiti di età previsti dalla
normativa vigente ai fini del conseguimento del diritto alla pensione di
anzianità o di vecchiaia;
f) certificazione del numero di annualità di contribuzione versate o
accreditate in favore dell'assicurato e il numero di annualità di
contribuzione versate nel periodo di assistenza al familiare disabile
convivente, non inferiore ai limiti minimi di cui al comma 1
dell'articolo 1.
Art. 5.
(Copertura finanziaria).
1. All'onere derivante dall'attuazione della presente legge, valutato in
712,3 milioni di euro annui a decorrere dall'anno 2010, si provvede
mediante corrispondente utilizzo delle proiezioni per gli anni 2010 e
2011 dello stanziamento del fondo speciale di parte corrente iscritto,
ai fini del bilancio triennale 2009-2011, nell'ambito del programma
«Fondi di riserva e speciali» della missione «Fondi da ripartire» dello
stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per
l'anno 2009, allo scopo utilizzando parzialmente l'accantonamento
relativo al medesimo Ministero.
2. Il Ministro dell'economia e delle finanze è autorizzato ad apportare,
con propri decreti, le occorrenti variazioni di bilancio.

lara
23-02-2010, 12:14
Allego questo video a proposito di inserimenti lavorativi.

http://www.youtube.com/watch?v=ouUYrWteDbs

per chi non l'avesse visto

paola
23-02-2010, 15:52
Altri due video dell'AIPD di Potenza caricati su you tube

http://www.youtube.com/user/aipdpz#p/a/u/0/A5wySnDM3mo
http://www.youtube.com/watch?v=NrpJkq47ZS0

Questi video mi sono capitati fra le mani qualche giorno fa, però a maggior ragione torna il tema del binomio geografia-lavoro.
Non mi soprende che si parli della Basilicata che è una regione anomala del sud, forse per le dimensioni o forse perchè l'unica che ha il petrolio ;) , infatti ha un basso tasso di disoccupazione (ahimè fortemente aumentato nel corso dell'ultimo anno :( ) e poi per una rete di servizi che FUNZIONA.