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elsy63
03-06-2009, 01:07
anno I / n. 1256
Press-IN
INCLUSIONE - INTEGRAZIONE - INFORMAZIONE
Rassegna stampa quotidiana sul mondo delle disabilità



Il Giornale di Vicenza del 01-06-2009

Andrea traccia la rotta «Abbattiamo i limiti»

GOLFO DI TARANTO, 27 miglia a sud. Andrea Stella, le mani salde sul timone del catamarano, guarda l’Harrier decollare dallo sky jump di Nave Garibaldi. Spettacolare a vedersi così da vicino. Andrea e l’equipaggio dello Spirito di Stella non gli staccano gli occhi di dosso, l’adrenalina sale come il rumore dei turbogetti: l’Harrier arriva velocissimo, sembra sfiorare con le ali il boma del catamarano, ruota di 360 gradi intorno al suo asse e poi atterra verticalmente sul ponte di volo dell’incrociatore della Marina Militare.
Sul mare il pensiero di Stella corre altrettanto veloce. A tutti quei “voli” che ha visto decollare dal suo catamarano, che dal 2003 consente ai disabili o a quanti hanno difficoltà motorie di vivere per un giorno il mare in piena libertà e autonomia. Una “vela per tutti”, com’era l’originario nome del progetto, che in cinque anni ha già regalato a più di 3.000 persone l’opportunità di vivere quest’esperienza di accessibilità fisica ma soprattutto senza barriere mentali. Dalla sua personale sfida “Back to Usa”, che nel 2004 lo ha riportato a Miami a bordo dello Spirito di Stella, nel luogo dov’è avvenuta l’aggressione che gli ha cambiato la vita, Andrea è un uomo nuovo di 33 anni. Ha imparato a bordeggiare tra i successi e gli insuccessi, a non abbattersi per la bonaccia. «Che ti vada bene o meno, non puoi scendere» scriveva nel diario di bordo della traversata atlantica.
Il "viaggio lungo un sogno" oggi ha lasciato la rotta alla volontà di Andrea di trasmettere stimoli, di promuovere un cambiamento nelle persone disabili e nella società, affinché la disabilità diventi una condizione della vita, della realtà quotidiana. Ma soprattutto ha dato vita al nuovo progetto “Spirito libero”, che presto navigherà insieme ad uno studio a carattere psicologico e scientifico per attestare la valenza dell’iniziativa.
«Abbiamo constatato in cinque anni che l’esperienza a bordo del catamarano a volte è un punto di rottura con il passato e consente di ritrovare la fiducia, la voglia di fare altro - spiega Andrea Stella -. Mi è capitato di conoscere, in barca, dei ragazzi durante il loro cammino riabilitativo, dove la sedia a rotelle è l’unico mondo praticabile, e di rincontrarli dopo un po’ di tempo entusiasti di aver trovato una spinta per iniziare a giocare a basket, a sciare o a pedalare con l’handy-bike. Passati da assistiti a persone attive».
Stella traccia, così, la rotta del suo nuovo progetto: «Sport e tempo libero stimolano la voglia di vivere, la capacità di vincere i limiti della testa. Sono un ponte di lancio, proprio come il Garibaldi per gli Harrier, per decollare e riappropriarsi della vita. Oggi l’obiettivo dell’Associazione “Lo Spirito di Stella”, è di abbattere i limiti del disabile».

Luisa Dissegna