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maddy
01-04-2009, 12:00
Casa Pound, slogan choc contro i disabili
Repubblica * 23 marzo 2009 pagina 2 sezione: ROMA
APPENA lo vede e capisce quello che c' è scritto sopra Davide si mette a piangere. Si guarda intorno: tra i suoi amici facce smarrite, espressioni incredule. E laggiù, sotto quello striscione su cui è scritto "Travestiti da disabili, ma con le pance piene, siete sempre e solo iene", indifferenza e tracotanza. Piange. E tra le lacrime dice: «Io non sono travestito da disabile. Io sono Down». È successo sabato, alla Festa della Primavera organizzata nella sua sede di via della Farnesina, nel XX municipio, dalla cooperativa Effetto Natura. Una festa per le famiglie dei ragazzi disabili e non che in questi mesi hanno lavorato insieme: erano più di 300 con le loro famiglie e i loro amici. Stavano tutti percorrendo il Sentiero delle Stelle o il Giardino delle Farfalle, i due progetti realizzati insieme, quand' ecco che sono arrivati: 20 persone di Casa Pound e del Blocco Studentesco. Hanno innalzato il loro striscione mentre noi scout, racconta Virgilio, «ci siamo messi intorno all' ingresso. Alcuni di quei ragazzi, infatti, sono noti nel quartiere: teste calde, pronti a menare le mani». Andrea Antonini, consigliere de La Destra del XX municipio e coordinatore regionale di Casa Pound Italia, ha poi spiegato che la protesta è nata per la «finta inaugurazione di un centro disabili», che la giunta Veltroni, «per il tramite della sua delegata alla disabilità, Ileana Argentin» ha voluto assegnando «uno dei pochi spazi pubblici del XX Municipio», «non si sa bene su quali basi», visto che da quando ha inaugurato (ottobre 2008) non ha fatto «un solo giorno di attività finalizzata all' accoglienza dei disabili». «Usare questo atteggiamento demagogico e presentarsi in quel modo davanti a ragazzi con sofferenze vere è una vergogna» ha detto Ileana Argentin. «Un atteggiamento che esprime solo arretratezza culturale e assoluta mancanza di solidarietà». Flavia Caruso, ideatrice della cooperativa (e madre di un ragazzo Down di 15 anni), nonché naturalista e responsabile dei progetti di educazione e formazione ambientale dell' ufficio scolastico regionale del Lazio, ha poi spiegato che «quando individuammo questo terreno era in completo stato di abbandono. C' era un capannone ricoperto di eternit (amianto) e per il resto l' area era un vero immondezzaio. Era il 2005. Alla fine siamo entrati nell' ottobre dello scorso anno, pochi mesi fa. Non abbiamo finanziamenti, si regge tutto sul volontariato. Tra i soci» continua la Caruso, «ci sono anche disabili. Il nostro obiettivo è l' integrazione: far lavorare insieme disabili e non. Come è successo con il Sentiero delle Stelle, realizzato da scout e Down». - RORY CAPPELLI

elsy63
01-04-2009, 13:25
Se i tipacci facessero solo un decimo di quello che fanno gli scouts per la societa' meriterebbero di essere chiamate persone ma evidentemente sono solo ignoranti!