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elsy63
07-03-2009, 09:34
PSICOLOGIA
Scarabocchi, la vendetta
aiutano a concentrarsi
Uno studio inglese rivela che quei disegni aumentano del 29% la capacità di seguire un discorso dal nostro corrispondente ENRICO FRANCESCHINI

<b>Scarabocchi, la vendetta<br/>aiutano a concentrarsi</b>

Scarabocchio di Manzoni dal libro
LONDRA - Siete il genere di persona che alle riunioni con il capufficio, oppure in classe mentre il prof fa lezione, o nelle telefonate in cui c'è più da ascoltare che da parlare, prende in mano una penna o una matita e scarabocchia distrattamente ghirigori su un foglio di carta? Be', se il capufficio, il prof o chiunque altro vi sorprende in flagrante, se ne esce con frasi del tipo "smettila di distrarti a quel modo e presta attenzione a ciò che dico", adesso potete zittirlo con il supporto della scienza: spiegando che riuscite a stare attenti proprio grazie a quei disegnini senza senso.

Più attenti, concentrati e mnemonici, in effetti, di chi gli scarabocchi mentre gli altri parlano non li fa. Lo afferma un esperimento condotto da ricercatori del reparto scienze cognitive del Medical Research Council della Cambridge University. Scarabocchiare mentre si ascolta, affermano gli studiosi, aiuta a ricordare i dettagli: dunque l'esatto contrario del diffuso luogo comune secondo cui lo scarabocchio spinge la mente a perdersi nel vuoto.

Per verificarlo, gli scienziati inglesi hanno dato un banale compito ripetitivo, in pratica disegnare scarabocchi, a un gruppo di volontari che doveva contemporaneamente ascoltare un noioso messaggio telefonico. Confrontando la capacità di ricordare il contenuto del messaggio con un gruppo di ascolto che non era stato invitato a scarabocchiare, si è scoperto che lo scarabocchio aumenta la memoria del 29 per cento. Interrogati al termine dell'esperimento, senza sapere in che cosa consisteva o cosa cercava di misurare, coloro che scarabocchiavano hanno ricordato mediamente 7,5 nomi di persone, di luoghi e altri dettagli secondari del messaggio, mentre coloro che non scarabocchiavano ne hanno ricordati soltanto 5,8.

"Se una persona svolge un'attività passiva, come quella di ascoltare una noiosa conversazione telefonica, può cominciare a sognare ad occhi aperti", commenta il professor Jackie Andrade, della facoltà di psicologia dell'università di Plymouth. "E sognare a occhi aperti induce a distrarsi da quello che si sta facendo, con il risultato che lo fai meno bene. Svolgere contemporaneamente un semplice compito, come appunto è scarabocchiare, può essere sufficiente a interrompere il sogno a occhi aperti senza compromettere la prestazione che si sta compiendo".
In parole povere, scarabocchiare permette di non distrarsi e aiuta a seguire meglio il filo del discorso.

Non è la prima volta che vengono messi in luce i benefici dello scarabocchio. Un libro diventato un best-seller in Francia e pubblicato anche in Italia nel 2007, "Quaderno di scarabocchi per chi si annoia in ufficio", sostiene che scarabocchiare è una terapia anti-stress, fornendo perfino un sito Internet, www.swarmsketch.com, per chi desidera farlo sul web anziché su carta. In un altro volume, uscito nel nostro paese nel 2005, "I disegni dell'inconscio", gli psicologi Evi Crotti e Alberto Magni elencano sei diverse categorie di scarabocchi, ciascuna rivelatrice di un particolare stato d'animo: per cui ad esempio chi tratteggia labirinti sta cercando una via d'uscita da una situazione di stallo, chi disegna palme vorrebbe trovare un'oasi di pace, chi fa schizzi di un'automobile rivela un desiderio erotico non soddisfatto.

Lo scarabocchio, del resto, è vecchio come l'uomo: ci guarda dalle pareti delle caverne della preistoria, rispecchia l'animo del genio nei taccuini di Leonardo da Vinci, diventa pop-art nei moderni graffiti di strada. E poi ci sono gli scarabocchi d'autore: le spirali di Balzac, gli anelli di Beethoven, gli animali immaginari di Malraux. Senza dimenticare gli scarabocchi tracciati da molti dei nostri deputati durante le sedute alla Camera: sebbene venga il sospetto che, nel loro caso, lo facciano sperando effettivamente di distrarsi, mica per prestare più attenzione.

(27 febbraio 2009) REPUBBLICA/SCIENZE

elsy63
07-03-2009, 09:44
Rosanna quasi da sempre , ma quest'anno di piu' avendo meno sostegno si ascuola, oltre ai quaderni delel materie, i suoi quaderni personali "per non annoiarsi"dove ha sempre fatto ,anche se un po' ripotitivo, i suoi disegni e scarabocchi, nelle ore in cui non ha il sostegno.
E' da sempre una piccola lotta fra me e lei perchè spesso non vuole fare il disegno inerente al racconto (lo spaventa perhce' e nuovo, e quindi difficile) e vuol einvece scaricarsi sul suo quaderno personale.
Ultimamente mi ha risposto piu' volte che mentre lei fa cosi' con le mani ascolt ala spiegazione con le orecchie!:D:D
ed e' vero perche' poi sia io che la prof. si e' accorta che risponde a cose spiegat ementr elei sembrava assente!
melgio cosi'....prima prendeva tranquillamente sonno sul banco! :D:D:D
L'uso delgi scarabocchi che riempivano tutto, quaderni, diasrio , libri , fogli lo haavuto anch eil primogenito, molto vivace e nervoso che spesso veniva ripreso in classe ocme disattento e lui che mi rispiegava e rispiegava che cosi' si rilassava e ascoltava meglio e a casa anch la music aa tutto volume!:):):)e io li' a riprenderlo e dargli torto in base a quello che dicevano i professori ...!!!!!!!
Poi Cuomo , molto severamente e mi riprese dicendo che ognuno di noi ha le sue valvole di sfogo e i suoi modi e tempi di concentrarsi: chi ama il silenzio assoluto, chi ama riempire fogli di scarabicchi, chi vuole la musica a tutto volume, chi ripete ad alta voce, chi a bassa voce, etc. etc.etc.!e c'e chi studia subito dopo pranzo e chi lo fa di notte, chi la mattina presto,.........