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Visualizza la versione completa : Il parere di Nunzio (papà di Vittorio)



Nunzio
20-02-2006, 15:28
Avevo già avuto modo di scrivere, con riferimento a “Come pinguini nel deserto”, rispondendo a un invito di Lory, quanto segue:

<<… appena finito di leggere “i pinguini”, scriverò quello che penso nell’apposita sezione del sito. Preannuncio, comunque, dopo aver letto più di 350 pagine, che sarà difficile ricondursi ad aggettivazioni di uso comune per descriverlo, posto che ogni pagina mi causa un via vai continuo di brividi dietro la schiena.
Credo, comunque, che si tratti di un libro che le aziende sanitarie locali dovrebbero distribuire tramite i consultori quando a questi si rivolgono donne in attesa che, saputo della trisomia, hanno deciso di …
Ecco, a voler sintetizzare, a me sembra che si tratti di un inno alla vita! >>.

Ebbene, finalmente ieri ho completato la lettura e qualcosa (i capolavori non richiedono tanti commenti) potrei aggiungere (perché le mie considerazioni iniziali trovano in questo mio secondo post sull’argomento, piena conferma).

Mi ha fatto un’ottima impressione perché affronta un tema particolarmente “difficile” con chiarezza, sincerità, e con utilizzo di vocaboli che rendono immediatamente, e con profonda efficacia, l’idea di quali siano i sentimenti che sottendono le vicissitudini raccontate e che creano immedesimazione.

Il fatto che in passato “i brani” fossero post di un forum danno anche al lettore la percezione immediata di quali siano anche le divergenze di opinione su alcuni argomenti; circostanza che arricchisce molto la qualità del libro.

Alcuni racconti suscitano profonda commozione, e ritengo che ciò possa essere un sentimento riscontrabile anche nel lettore che non sia in qualche modo coinvolto dal “problema”.
Credo inoltre che il libro possa essere un regalo ideale: per noi “interessato”; per chi lo riceve gradito (e per nulla banale, come lo sono a volte i regali), a prescindere dal fatto di avere in famiglia una persona con SdD.

Una lettrice, Franca, in un post di milena si chiede:
<<Genitori con una così grande ricchezza interiore... erano così anche prima? Forse fino a un certo punto.>>
O forse era una caratteristica latente, cha “alla bisogna” è esplosa e ora travolge.

Confesso però la mia inadeguatezza a “recensire” qualcosa che è sicuramente più grande delle mie possibilità e mi piacerebbe sia evidente la modestia con cui ho tentato di farlo.

Grazie!

P.S.: ho portato alcune copie a un mio amico libraio (che naturalmente sa del mio Vittorio), per chiedergli se volesse metterle in vendita: gli ho spiegato chiaramente il contenuto, chi fossero gli autori, ecc…, ed egli, saputolo, e ricordando alcuni miei racconti sulle difficoltà che incontriamo, è rimasto stupefatto dall’efficacia del titolo e soprattutto del disegno in copertina.