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valemi
13-01-2009, 14:23
So che tempo fa qualcuno avevo chiesto informazioni in merito. Ho trovato questo recentissimo documento:

IL DONO AVVELENATO DI FINE ANNO

Di Salvatore Nocera, vicepresidente nazionale della F I S H


“Le parole sono pietre”. Così intitolava Carlo Levi un suo famoso libro, nel quale
evidenziava come con le parole non si scherza perché hanno un loro forte peso semantico e di
contenuto. Non la pensava però così il Governo, quando, il 18 Dicembre scorso ha approvato lo
schema di regolamento sugli organici e la formazione delle classi, in attuazione dell’art 64 del DLn.
112/08, convertito dalla L.n. 133/08. Infatti all’rart 7 comma 2 di tale schema si legge che
Le classi frequentate da alunni con disabilità non possono avere, di norma, più di 20 alunni. Mentre
nel successivo comma 3 si dice “Le classi e le sezioni delle scuole ed istituti di ogni ordine e grado
che accolgono alunni con disabilità possono essere costituite anche in deroga al limite previsto dal
comma 2.” Ora, anche a chi sia totalmente digiuno di nozioni giuridiche, balza subito agli occhi
come la seconda espressione vanifichi la prima, data l’assoluta discrezionalità attribuita
all’Amministrazione scolastica nell’aumentare il numero di alunni anche in queste classi.
A questo punto, vien da chiedersi come mai non sia stato scritto al comma 2 che le classi
frequentate da alunni con disabilità potessero avere solo ad es. quattro alunni; tanto, il comma
successivo è quello vero con valore normativo cogente, riducendo il primo ad un’affermazione
burlesca! Perché si è scritto ciò? E’ da supporre che si sia voluto dare un apparente contentino,
sotto le feste, alle Associazioni delle persone con disabilità e loro familiari, che da tempo insistono
per una migliore qualità dell’integrazione scolastica. UN numero ridotto di alunni per classe è
certo garanzia di maggiore qualità. Però, fatto il gesto retorico del dono natalizio, lo si è avvelenato
con la previsione della discrezionale possibilità di aumento illimitato del numero di alunni per
classe, accompagnata, nell’ultimo articolo del regolamento, dall’abrogazione del decreto
ministeriale n. 141/99, che fissava a 20 il numero massimo. La formulazione lessicale delle
due norme contraddittorie, posso immaginarla, scrivendo io durante queste festività, come un
invito a cena, subordinato però al ghiribizzo del padrone di casa che potrebbe anche non farsi
trovare per il giorno fissato.
Il Governo continua a non rendersi conto che con operazioni paradossali di questa lega
rischia di incrementare gli aggravi per l’erario, invece di risparmiare. Infatti quanto peggiori
diverranno le condizioni di qualità di scolarizzazione degli alunni con disabilità, a causa del
sovraffollamento delle classi, tanto maggiore sarà la spinta delle famiglie a rivolgersi ai TAR per
chiedere il massimo di ore di sostegno didattico, che da taluni Tribunali è stato fissato addirittura a
tutto l’orario scolastico, cioè quaranta ore settimanali. Ovviamente con classi numerose, gli
insegnanti curricolari, che hanno l’obbligo della presa in carico del progetto di integrazione
scolastica, delegheranno sempre più tale progetto ai soli insegnanti per il sostegno, realizzando
così , oggettivamente, una convergenza con le crescenti richieste dei genitori. Con queste due
norme, il Governo ha creduto di fare una “turbata”; ma questa gli si ritorcerà contro.
Chi ha ordinato la scrittura di queste due norme sembra abbia letto un libro di un avvocato
del 1600, Cepolla, divenuto famoso per una sua pubblicazione “Cautelae Cepollae”, nella quale
spiegava come eludere ed aggirare norme di legge.
Sono convinto che l’idea di questa “furbata” non sia del Ministro Gelmini, ma sia stata
suggerita o imposta da altri Ministri, per due ordini di ragioni: la prima che Ella, essendo un
avvocato, come me, sa bene che una seconda norma, contraddittoria con quella immediatamente
precedente, rende superflua e priva di senso la prima. La seconda, perché, il Ministro Gelmini,
essendo una cattolica praticante come me, sa che Gesù nel Vangelo invita i suoi seguaci ad avere
un linguaggio, non rintorcinato ed ingannevole, ma limpido e chiaro ”Il vostro dire sia SI,SI,
NO,NO”( Matteo V, 37).
La F I S H, Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap ha inviato una lettera al
Ministro chiedendo di introdurre alcuni emendamenti nel Regolamento che rendano meno
discrezionali i poteri dell’Amministrazione, aumentando le garanzie di qualità per l’integrazione
scolastica. Ci si augura che, dopo le feste, la forza della ragione prevalga sulla retorica degli
annunci apparentemente garantisti smentiti contestualmente con eccessiva naturalezza e si avvii
un dialogo fruttuoso fra Ministero ed Associazioni, da troppo tempo richiesto, per un rilancio
della qualità dell’inclusione scolastica nel più ampio quadro della qualità di tutto il sistema di
istruzione, qualità ormai da perseguirsi obbligatoriamente dopo l’avvio della ratifica della
Convenzione universale dei diritti umani delle persone con disabilità, avviata dal Governo con la
delibera del 18 Dicembre scorso.

cangel
13-01-2009, 17:02
Nella scuola elementare frequentata da mia figlia le 4 prime elementari sono così composte: La prima C (dove c'è mia figlia con la S. di Down) è composta da 25 bambini e vi è un altro alunno disabile non grave con la s.ADHD: nella sezione Prima D ,sempre a tempo pieno sono 28 con due disabili gravi: Le sezioni A e B ,non a tempo pieno ma modulare sono composte da 15 e 16 bambini,nessun disabile. Il paradosso è che le insegnanti curricolari due ancora per quest'anno si sono lamentate dicendo che la classe è ingestibile perchè oltre ai due bambini certificati ci sono altri bambini non certificati che sono "disturbanti" e all'assemblea di classe si sono espresse dicendo che per questo metteranno il sette in condotta e faranno lebocciature in prima elementare!Nella stessa scuola invece in classe della prima figlia sono in 13 (Quarta elementare) con 4 insegnanti!

Dadi
14-01-2009, 18:30
Mi auguro che le varie associazioni (soprattutto le più grandi come la FISH o l'AIPD), oltre a fare commenti sull'operato dei politici, prendano iniziative concrete e facciano sentire forte la loro - nostra voce!!!!!!!!!!:chair:

Nunzio
14-01-2009, 20:58
Noi non votiamo politici da un bel pezzo ma mettiamo croci su elenchi di dilettanti (nelle migliori delle ipotesi) allo sbaraglio.
Chi non è a digiuno di nozioni giuridiche ormai non legge più la produzione normativa dei su citati dilettanti e si avvinchia appassionatamente a qualche norma del passato e a qualche sentenza del Consiglio di Stato e della Cassazione.

Dadi
14-01-2009, 21:15
Chi non è a digiuno di nozioni giuridiche ormai non legge più la produzione normativa dei su citati dilettanti e si avvinchia appassionatamente a qualche norma del passato e a qualche sentenza del Consiglio di Stato e della Cassazione.

:confused::confused:

Loredana
15-01-2009, 12:09
:confused::confused:

Si è bevuto nuovamente il miracoloso sciroppo della nonna!!!!:eek: ;)

riodini
15-01-2009, 12:40
Bentornato Nunzio! mi chiedevo proprio dove eri finito!
Scusa ma potresti essere più chiaro? Faccio fatica a capire quanto scrivi!
Grazie, Adriana

Nunzio
16-01-2009, 00:54
:huh:

Voleva essere un commento alla seguente affermazione dell'Avv. Nocera:

"anche a chi sia totalmente digiuno di nozioni giuridiche, balza subito agli occhi
come la seconda espressione vanifichi la prima...".

Chi invece "è sazio" di nozioni di diritto rifiuta apertamente lo scempio dell'attuale classe politica in materia di produzione normativa (e non solo) e si consola leggendo le più chiare (e meglio costruite) sentenze della giurisprudenza (almeno quella ai massimi livelli).

L'Avvocato continua facendo discorsi aulici sulla cogenza delle norme (che peraltro non condivido); la realtà è che questi non sanno legiferare e hanno scritto qualcosa di impossibile interpretazione. Quando voglio derogare a una norma devo aggiungere i casi in cui la deroga operi. Non posso cioè dire "è vietato rubare" e subito dopo "è ammesso rubare". Al più ha un senso aggiungere, al "è vietato rubare" un "è ammesso rubare una sola mela se hai fame e se rientri fra quelli che hanno avuto la social card vuota".

Non ci sono più le finanziarie di una volta!

Dadi
16-01-2009, 16:20
....indipendentemente dallo stato di digiuno o di sazietà rispetto alle norme giuridiche,:D e indipendentemente dalle personali valutazioni sulla competenza dei nostri tecnici :gruebel:(che sono coloro che concretamente preparano i progetti di legge), non credi che i "nostri sindacati", almeno in questo dovrebbero tutelare le famiglie?

E se ad ottobre tuo figlio si trova in una classe che supera il limite previsto di 20 alunni, che fai?:rolleyes:

Io ho personalmente sperimentato che cosa significhi rivolgersi alla magistratura per ottenere il rispetto dei diritti di mio figlio e ti assicuro che ha comunque un costo piuttosto alto soprattutto in termini psicologici (oltre che economici).:mad:
Non ritengo pertanto sia quella la strada verso cui indirizzare le famiglie, (anche se in alcuni casi è l'unica alternativa), quanto piuttosto promuovere azioni di grossa rilevanza mediatica.:569:che porti a riflettere il politico e a modificare le norme.

riodini
16-01-2009, 17:55
quoto Esterina al 100%

Nunzio
17-01-2009, 19:36
Sembra che il sottoscritto sia il destinatario dei quesiti posti da Dadi. Non ne comprendo il motivo ma, dopo la questione sulla competenza del nostro legislatore, che vorrei tornare ad affrontare, proverò anche a rispondere.

E' banale dire che le valutazioni sulla competenza dei politici (ma più che competenza parlerei di predisposizione a scrivere norme... che scrivono di loro pugno o tramite portaborse che loro stessi si scelgono) sono personali. Ognuno di noi scrive qui ciò che pensa e può pensare che abbiamo politici che scrivono norme che abbiano un senso. Io semplicemente penso invece che non è così e potrei fare decine di esempi di norme (anche sulla disabilità) scritte malissimo (a prescindere dal circostanza che siano o meno favorevoli ai disabili). Ti assicuro, se dovesse per qualcuno contare anche l'aspetto numerico, che sono in tanti a pensarla così.
Il mio, si sarà notato, era un discorso di tecnica legislativa. I nostri sindacati (chissà perchè virgolettati) non entravano nel mio discorso. Tuttavia, laddove parliamo di norme che penalizzino i disabili, reputo che questi possano fare qualcosa! E infatti cercano di farlo. Tutti dobbiamo reagire anche personalmente a ciò che riteniamo ingiusto, anche se siamo soli, anche se costretti a rivolgersi alla magistratura (come estrema ratio), anche se incide sulla nostra psiche, ecc... Penso di essermi fatto più di un nemico per questo motivo. E quando ho notato malumori, anche in incontri cui partecipavo in ragione del mio ufficio, ho sempre chiosato: "cosa pensate dovesse venire a dirvi il papà di un bimbo disabile"?

Mio figlio Vittorio, con mia somma felicità, è inserito da due anni in una classe (secondo anno di scuola materna) di 28 alunni (anzichè 24). E sono pronto, se dovesse chiedermelo la Dirigente (con la quale ho, quale componente del consiglio di circolo, un confronto serrato su molti altri temi), a sottoscrivere l'autorizzazione a che la classe resti così anche il prossimo anno. L'ho già scritto altrove: Vittorio può avere, potenzialmente, 27 amici anzichè 23 (o 19). Non mi interessa che Vittorio impari lo studio delle funzioni (non è servito nella vita neppure a me); a me interessa maggiormente che abbia la possibilità di vivere sempre in ambienti dove sia gradito. E vi assicuro che è obiettivo molto più difficile da raggiungere rispetto al saper tracciare linee sulle mappe!

Vorrei poi chiudere evidenziando, sempre ammesso che Dadi ce l'avvesse con il sottoscritto (il quale non ha indirizzato le famiglie verso alcunchè ma citava la magistratura a mo' di esempio di come si possa scrivere di diritto facendosi comprendere da chiunque), la contraddizione in cui cade: dice che occorre battersi contro chi scrive quelle norme (ed è ciò che penso di fare anche a mezzo pianetadown) e poi sostiene che ho pareri del tutto personali sulla (scarsa) competenza dell'attuale classe politica!

Dadi
18-01-2009, 14:32
Lungi da me, Nunzio, polemizzare con quanto hai riportato!:n_crying:

Mi rendo conto,però, che intavolare certi discorsi per iscritto, senza conoscersi di persona può portare a essere fraintesi, e del resto occorre forse molto tempo, troppo, per spiegarsi a sufficienza.

Amici come prima.....;)

P.S. per sindacati intendevo le nostre associazioni i(n generale, senza nessun particolare riferimento), perciò l'ho virgolettato!:D

Nunzio
23-01-2009, 00:13
Mi rendo conto,però, che intavolare certi discorsi per iscritto, senza conoscersi di persona può portare a essere fraintesi, ...

Amici come prima.....;)



Speriamo in un incontro al prossimo meeting!

Dadi
23-01-2009, 11:55
:ok::ok: