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Visualizza la versione completa : Vanity fair & disabilità



LUCALELE
08-01-2009, 00:42
Oggi mia nipote ha comprato una copia di Vanity Fair (quella con Scamarcio in copertina del 07/01/2009) nella quale oltre all'articolo che le interessava (Scamarcio appunto) ha trovato un inserto che parlava di disabilità e me lo ha fatto leggere, un po' stupito lì per lì, sono andato a leggerlo.
Dopo una breve presentazione dell'articolista l'inserto è lasciato in mano ai protagonisti che si raccontano semplicemente, poi nessun commento niente discorsoni o discorsini a infiocchettare, insomma penso il miglior modo di affrontare l'argomento.
Già non te lo aspetti su Vanity Fair e poi trattato cosi.......... bravi!

P.s. i miei rudimenti informatici non mi permettono di postare l'articolo magari qualcuno più bravo di me lo riuscirà a inserire io mi limito a segnalarlo.

aledario
08-01-2009, 09:15
P.s. i miei rudimenti informatici non mi permettono di postare l'articolo magari qualcuno più bravo di me lo riuscirà a inserire io mi limito a segnalarlo.Se i tuoi "rudimenti informatici" ;-) sono però sufficienti a scannerizzare l'articolo in questione e a spedirlo via mail a me o a qualcun'altro dei moderatori... lo mettiamo a disposizione di tutti. Grazie per la segnalazione.

aledario
09-01-2009, 11:54
Ricevo da LUCALELE e volentieri pubblico, ringraziando per la disponibilità e le "competenze" ;-)
http://www.sindromedown.it/images/vf/vf1.jpg
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uncantodilode
09-01-2009, 16:23
Che dire ...........è senza dubbio uno spaccato reale sulla condizione ,non tanto dei disabili,bensì quella delle loro famiglie,che spesso diventano anch'esse "disabili "per quel senso d'impotenza che li sovrasta e che genera tanta rabbia e cinismo nei confronti della realtà circostante,che non porta da nessuna parte e che serve solo a stare peggio.Scusatemi ,ma leggendo questo articolo mi rendo conto sempre più di come la fede aiuti a" vedere "le cose diversamente ,sò che mi tirerò addosso le antipatie di qualcuno ma queste sono solo le mie sensazioni leggendo l'articolo e non vogliono essere nessun'altra cosa.

Michele
10-01-2009, 12:28
Da tutte e tre le storie viene messo in evidenza il fatto di come nelle famiglie "disabili" cambi inesorabilemente il concetto e la concezione di futuro, proprio e per i propri figli.
A questo proposito mi permetto di porre a tutti voi e a chi ha voglia di affrontare l' argomento la seguente domanda:

Voi a futuro come state ?

chicchi123
10-01-2009, 16:24
Che dire ...........è senza dubbio uno spaccato reale sulla condizione ,non tanto dei disabili,bensì quella delle loro famiglie,che spesso diventano anch'esse "disabili "per quel senso d'impotenza che li sovrasta e che genera tanta rabbia e cinismo nei confronti della realtà circostante,che non porta da nessuna parte e che serve solo a stare peggio.Scusatemi ,ma leggendo questo articolo mi rendo conto sempre più di come la fede aiuti a" vedere "le cose diversamente ,sò che mi tirerò addosso le antipatie di qualcuno ma queste sono solo le mie sensazioni leggendo l'articolo e non vogliono essere nessun'altra cosa.

Grazie per l'articolo, fa piacere vedere che una rivista di quel tipo si occupi anche di questioni piu' vaste.

Non per aprire una polemica, ma mi permetto di dissentire con quanto sopra riguardo alla fede. Noi (io e la mia famiglia cioe') come si sa siamo non credenti, eppure viviamo la disabilita' in maniera assolutamente serena e positiva (non all'inizio chiaramente, ma con il passare del tempo e certamente adesso a distanza di 7 anni). La fede a mio avviso non c'entra proprio nulla, conosco famiglie molto religiose che vivono malissimo la disabilita' del figlio e la vedono come "croce" da portare quindi.....non mi pare si possa fare questa divisione cosi' fra "nero" e "bianco."
Nell'accettazione e nel vivere la disabilita' c'entra molto di piu' invece l'indole personale, il vissuto di ciascuno, il tessuto sociale ecc ecc ecc.....ma forse questo e' un altro post...;)

paola
10-01-2009, 17:48
Nell'accettazione e nel vivere la disabilita' c'entra molto di piu' invece l'indole personale, il vissuto di ciascuno, il tessuto sociale ecc ecc ecc.....ma forse questo e' un altro post...;)
Per chi volesse continuare questo tipo di confronto l'ultimo thread aperto a tema è questo:
Chi ce l'ha... e chi no... (http://www.pianetadown.org/vbulletin/showthread.php?t=1855)
c'è anche questo
L'ideologia aiuta nel cammino di accettazione della sdd? (http://www.pianetadown.org/vbulletin/showthread.php?t=1444) dove però si era andati abbondantemente OT ;)

paola
10-01-2009, 17:49
Voi a futuro come state ?
What's "futuro"? ;)

uncantodilode
10-01-2009, 22:47
Caro Michele ti rispondo subito.Per me la visione del futuro mio,della mia famiglia e di mio figlio Emanuele è concisa con l'accettazione della disabilità di Emy che è avvenuta il 27 agosto 2008,cioè esattamente 49 giorni dopo la sua nascita.( non ti spiego perchè sono così precisa altrimenti Paola mi rimanda nuovamente all'altro.......thread:P:P:P)
Prima di questa data per me il futuro si era annientato in un solo istante,nei 49 giorni che ci sono stati fra la nascita di Emy e la mia accettazione non riuscivo assolutamente a "vedere" niente all'infuori del mio dolore,anzi l'unica cosa che vedevo era che nulla sarebbe stato come prima,era come se avessi visto il nostro futuro come un castello di sabbia che veniva inghiottito dalle onde ,ero come svuotata.Poi le cose sono cambiate e sono tornate esattamente come prima,anzi meglio di prima ,vedo le cose sotto un'altra luce e voglio fare tantissime cose per il futuro del mio bambino ,come ad esempio quello di aprire un domani un negozio per lui,per dargli la possibilità di essere autonomo,insieme ai suoi fratelli ( mai prima avrei pensato a questo )Per quanto riguarda il resto,cioè come sarà la sua vita affettiva ,i miei 44 anni mi hanno insegnato che la vita ci riserva sempre delle sorprese e noi non possiamo mai sapere cosa accadrà,nè per i nostri figli "speciali " nè per gli altri.
In conclusione che io il futuro lo vedo meravigliosamente bene accanto ai miei tre figli che sono tutti e tre per me unici e meravigliosi.
sempre delle sorprese,

mariasole
11-01-2009, 02:23
Voi a futuro come state ?

Penso che mia figlia sia stata fortunata a nascere in questa epoca perchè ai bambini con sindrome di down nati 20 0 30 anni fa, un futuro era a loro negato, mentre oggi, con la nostra e loro buona volontà, si può raggiungere una discreta/buona autonomia personale e lavorativa.
Faccio fatica pensare al futuro:vivo piuttosto alla grande il presente, perchè la vita è imprevedibile e non sappiamo cosa ci succederà domani!
Però spesso penso a quello che mi piacerebbe che Mariasole realizzasse: che frequentasse gli scout, che facesse dello sport, che arrivasse alle scuole superiori.
Che si trovasse un lavoro, magari nel panificio o nella gelateria dei miei fratelli, oppure perchè no, anche nella scuola dove lavoro.
Che avesse amici normo e down e fosse ben inserita in un gruppo sociale o di volontariato, che vivesse in una casa con altri coetanei down, con una badante che li seguisse solo nelle routine quotidiane ( bollette, gas, cucina, stirare...).
Quanti sogni vero?
Ma l'unico che mi sta a cuore è che Mariasole cresca serena, solare, ottimista, con tanto amore per la vita, pur nelle gioie e nelle difficoltà, che venga amata e benvoluta nella sua unicità e per quello che è; che abbia stima e fiducia di sè!
Certo, questo lo desidererei per tutti i figli, sia normo che down!!!

Nunzio
11-01-2009, 18:17
Voi a futuro come state ?

Dipenderà da tante di quelle cose molto più complesse di un esserino di (attualmente) 15 chili di nome Vittorio!